venerdì 2 aprile 2010

Prove di foto su Piombino

Ieri il mio amico Musampa mi ha mandato un invito per il gruppo Steel Town , ma ho rifiutato in quanto non sono un fotografo e ho scattato pochissime foto su Piombino. Non penso che mi verrà mai il pallino per la fotografia, ma qualcosa posso creare. O posso in ogni caso provarci. Manco di sensibilità artistica, come in tutte le cose, però oggi ho voluto fare una prova in versione beta. Gelatino al bar di Calamoresca con MarmotTina e solita passeggiata verso Spiaggia Lunga, con la mia misera Fujifilm FinePix ho provato alcuni scatti. Vabbeh, alcuni è un numero troppo indefinito e troppo esagerato. Ne ho fatti cinque soltanto, ma a me bastano. Del resto, è solo una prova beta.
Ecco qui i capolavori.



Lungo la strada di ritorno (quando mi sono ricordato di avere con me la macchinetta) ecco una foto dalla casamatta che si vede in lontananza, venendo da spiaggia lunga. Un po' scura la vegetazione, ma una fotografo esperto e di classe direbbe che è per evidenziare il contrasto con il cielo, le nuvole ed i raggi del sole che lottano con esse.


Questo è uno scorcio di via Salivoli visto dal parcheggione di calamoresca. L'ho fatta solo perchè sono un fissato ed ho visto alcuni accedono al blog digitando come chiave di ricerca "via Stalingrado". Infatti questa è la via presa in prestito dalla Avallone per ambientare il suo romanzo. Via Stalingrado ovviamente non esiste, ed i casermoni popolari altro non sono che i "lombriconi".


Il porticciolo di Salivoli visto da cime alla scalette. Essendo un ecologista convinto ho preferito non eliminare l'albero ed i rami che mi stavano di fronte, cercando di rendere la fotografia un po' più bucolica.



Viale (o via?) Amendola  visto dal porto di Salivoli. In estrema lontananza è possibile vedere la piazza sul mare più bella del mondo: Piazza Bovio.



Il golfo di Salivoli visto dal porticciolo, con qualche barchetta che prima o poi sarà mia.

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