venerdì 29 aprile 2011

William e Kate si sposano

Foto di Tobyotter
Perchè è un bravo ragazzooooo, perchè è un bravo ragazoooooo, perchè è un bravo ragazzooooo... Nessuno lo può negaaaar! Ovvia, bravi bimbi non sapete quanto sono contento che vi sposate. Finalmente il fatidico giorno del vostro matrimonio è arrivato. William sei un grande, ora glielo puoi piantare come ti pare! Kate, fai per bene, noi crediamo in te. Adesso lo sforzo sarà minimo, giusto il tempo di passare qualche giorno a resistere, e poi non ci frantumeranno più le palle con la vostra unione. Su ogni canale, su ogni programma, su ogni tg. Un'utilità l'avete sicuramente: se scrivo come vedere il matrimonio di William e Kate in streaming, gratis su internet, VER avrà molti accessi. Grazie popolo italiano, che democraticamente riesci quasi a sceglierti la classe politica (ovvia, sono ironico dai) e ti culli  a guardare le soap opera dei regnanti inglesi. Comunque dice che questo matrimonio sia da record. Peggio di quello tra Diana (pace all'anima sua) e il babbo di Coso... Come si chiama? Ah ok, Carlo. Il record lo avevano fatto trenta anni fa ed ora William può batterlo. Mi piace sempre quando si riesce ad andare oltre, quindi io tifo per lui. Grande, sei davvero un grande. Comunque per chi è interessato all'avvenimento mediatico più importante della galassia consiglio l'iscrizione al Royal Channel che giusto ora (ore 11:00 circa in Italia) inizia a trasmettere. Oh my God, non sto più nella pelle. Mentre sono qui a scrivere l'articolo è già iniziato il collegamento. Fremo. Mamma mia! Che bello. Dai dai dai. Grazie a geek.com abbiamo anche una lista dei possibili luoghi e siti dove guardare il matrimonio di William e Kate in streaming.

L'assalto delle api (assassine?)

Foto di TimeWalk: api su una torre ai Diaccioni
Non è il titolo di uno splatter da cinema di terza categoria. E' piuttosto qualcosa di di enormemente pauroso che sta avvenendo nella ridente cittadina di Castle Rock Piombino. Ho sempre avuto una sorta di fobia delle api e dei loro simili. Non mi piaceva neanche l'Ape Maya da piccolo e proprio non riesco a digerire gli alveari o lo svolazzamento metodico di queste creature terribili. Mi piace tendere all'esagerazione in alcune occasioni, per questo non sempre vengo creduto alla prima. Mi sento come intrappolato nella fiaba di Esopo "Al lupo! Al lupo!" quando nessuno mi crede per le storie che racconto. Fortunatamente ho le prove documentate da TimeWalk, prontamente chiamato per immortalare fotograficamente l'avvenimento del secolo che porterà ad un drastico avvicinamento alla data del 21 dicembre 2012. Le api assassine hanno infatti iniziato la loro rincorsa per la conquista del pianeta, nonostante da qualche anno ci sia il problema relativo alla diminuzione di questi esseri.

lunedì 25 aprile 2011

Ubuntu Live da pennina USB

Andare a giro con una pennina USB non è poi così strano oggi. E neanche fastidioso, viste le dimensioni sempre più ridotte e la capacità di memoria sempre maggiore. Di certo è più comodo che portarsi dietro un cd o un dvd. Cosa metterci dentro possiamo deciderlo noi in base alle nostre esigenze: film da guardare con gli amici, musica da ascoltare in auto, le foto delle vacanze da far vedere, una lista di softwares portabili e così via. Volendo possiamo portarci dietro anche un sistema operativo, perchè non si sa mai. Può sempre tornare utile sfruttare le potenzialità live di Ubuntu ad esempio. Un tool ufficiale per poter utilizzare una pennina USB come live per Ubuntu è USB Creator. Con questo sistema è possibile creare il live partendo dalla ISO, da un cd o anche attraverso un link per il download. Una cosa importante è che non c'è necessità o bisogno di formattare la periferica. Decisamente più semplice e veloce rispetto ad esempio ad UNebootin (anche se questo offre una gamma maggiore di usi). Possiamo installare tutto su USB senza perdere inoltre i dati utente salvati e ci da la possibilità di virtualizzare il sistema operativo anche da dentro Windows.

domenica 24 aprile 2011

FrostWire per Android supporta 3G e 4G

Già dai primi di del mese è uscita la nuova versione di FrostWire per Android (siamo alla 0.5.4) ma solo da pochi giorni ho avuto modo di poterlo provare. Se già prima non sembrava acerba, adesso lo è ancora meno, e si nota una maturità degna dei grandi software. Non capisco però il motivo per cui sia così poco utilizzato e pubblicizzato. Dalla 0.5.1 infatti oltre a poter usare l'applicazione con una rete wi-fi disponibile, è possibile farlo attraverso le nostre amate 3G (ed anche 4G). Il supporto a tutto questo è stato dato anche grazie alle numerose richieste fatte nel forum della community. Ricordo che il progetto è ad ogni modo slegato da quello relativo al software (con il medesimo nome) per p2p su rete Gnutella e client torrent. In questo caso abbiamo invece sì un sistema per condividere files, ma attraverso i nostri devices mobili, in ogni occasione. Per una spiegazione più approfondita rimando all'articolo che scrissi qualche tempo fa, proprio quando nacque l'applicazione che ancora non era presente nel market. Oltre a notare alcuni cambiamenti nell'interfaccia grafica, abbiamo a disposizione uno strumento interessante come quello che ci permette di inviare uno o più file direttamente ad un altro contatto aprendo un collegamento di chat. Chiunque voglia provare l'applicazione può farlo tranquillamente cercando Frostwire nel Market di Android o scannerizzando il codice a barre a termine dell'articolo. Gli sviluppatori ricordano che sono contrari ad un uso illegale del loro prodotto, che è nato con l'idea di poter scambiare e condividere files personali o materiale legalmente distribuibile.

Il joystick vintage

Come si fa a pensare di fare una maratona non stop con MAME utilizzando solo la tastiera?Ed il gusto dello spippolo? Lo spippolamento è nato nelle sale giochi, grazie a joystick studiati appositamente per lo scopo. Con il passare del tempo ci siamo assuefatti (e forse è proprio così) ai vari joypad per consolle, con cui poter manovrare personaggi, mezzi o strumenti dei nostri giochi preferiti nel modo più completo possibile. Per quanto riguarda la maggior parte dei giochi arcade però la soluzione migliore è avere a disposizione la vecchia periferica di gioco con joystick mobile sul un lato e pulsanti sull'altro. Eravamo abituati così, e molte avventure pretendono oggi un sistema che richiami quelli di anni fa. Non potevo quindi farmi sfuggire l' Arcade Fightstick compatibile anche con PS3 e PS2. Abbiamo quindi uno strumento di gioco eccezionale, che ricorda anche nelle dimensioni (non certo risicate o scomode) i pad utilizzati in sala giochi.

sabato 23 aprile 2011

DropTunes: ascoltare musica attraverso DropBox

Screenshot di DropTunes
DropBox è uno dei miei servizi internet preferiti. Ho già scritto in altre occasioni molti utilizzi che possiamo fare e per adesso mi trovo candidamente bene. Non è solo un servizio di file hosting e non è solo un servizio di sincronizzazione. In molti, non cogliendone appieno le funzionalità, non lo usano con regolarità o preferiscono orientarsi su altri servizi, che magari credono identici, ma che poi non lo sono. Non tutti è vero hanno le stesse esigenze, ma con DropBox penso se ne possano abbracciare molte. Un servizio utile (esterno) è dato da DropTunes che permette di poter ascoltare tramite un web player via browser i file audio che abbiamo in condivisione. Molti infatti tengono in dropbox una cartella con file musicali che tramite questo servizio, è possibile ascoltare ovunque ci troviamo. Provato con mp3 e wav e funziona egregiamente, stando alle loro faq legge anche gli ogg ed i m4a che però non ho provato. Utilizza di default il player con flash, ma è possibile utilizzare anche html5 con i browser che lo supportano.

Matrix (1999)


Titolo originale: The Matrix
Regia: Andy Wachowski, Larry Wachowski
Anno: 1999
Voto: 8/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Se lo chiedi al gatto (quello del deja-vu) anche lui ha visto Matrix. Tutti lo hanno visto, a tutti è piaciuto, molti si sono inseriti in uno o più movimenti culturali che basano il loro credo sulla story board della matrice. Arrivo tardi quindi? No, assolutamente. Anche io sono tra quelli che rimasti affascinati hanno guardato il film più volte, in più versioni ed in più occasioni. Questa però è stata la più matura. Non per il fatto che siano passati oltre dieci anni dalla prima visione, ma per il fatto che il mondo che mi circonda, il mio mondo, è cambiato anche grazie o per colpa di Matrix. Sia dal punto di vista letterario che da quello cinematografico, questo mio volermi sedere a guardarlo ancora una volta, è arrivato dopo molte letture cyberpunk tra cui soprattutto un certo William Gibson . Infatti se vogliamo, possiamo anche considerarlo, senza offendere nessuno e senza regalargli nulla, un padre di Matrix. Numerosi concetti legati al cyberspazio infatti sono stati introdotti da lui e dai suoi "adepti". Certo, il film lo fa in maniera più cristallina, meno noiosa, più realista e più accattivante. Ma le basi sono quelle di Gibson e lo si nota tutto. Senza tralasciare il Dick degli anni migliori, che sputa personaggi non sempre in grado di percepire tra realtà e finzione.  Così come è godibile in maniera maggiore, una volta visti anche tanti altri film con il tema della distopia . E' possibile assaporare in maniera più diretta e concentrata, il controllo che le macchine hanno sugli uomini (una sorta di Terminator nel futuro finita male) e il nostro stato di schiavitù. Inoltre se da un lato l'utopia tecnologica scade in una tirannia, restano alti temi estropici e transumanisti che introducono la singolarità o meglio ancora l'ampliamento delle proprie capacità (non solo cognitive). Dopo tutto questo secondo me effetti speciali, colonna sonora ed attori, possono anche passare in secondo piano ed essere messi da parte con il proseguire degli anni, ma il film resta sempre di culto ed offre almeno un decennio di letture ed altre pellicole da vedere. Un must che si rinnova ad ogni stadio della nostra ricerca sui temi che preferiamo.

venerdì 22 aprile 2011

Fiat lux? Lapo merda!

foto di ninastorymaker
Lapo non c'entra nulla (forse), di sicuro però il fato avverso mi perseguita. La casa stregata, conosciuta anche con il nome di Home 2.0 risulta veramente maledetta. Forse è colpa del Sindaco, o magari di Alfredo, o per i più pacifisti non è colpa di nessuno o di una più generica società. Il titolo di questo articolo sarebbe dovuto essere semplicemente "Fiat Lux", già ideato, studiato ed atteso. Avrebbe dovuto riguardare solo e soltanto le mie vicissitudini con i lampadari di sala, che mi hanno fatto tribolare non poco e che finalmente sono riuscito a rendere definitivi e funzionali. Il tutto parte il 27 febbraio quando ne ho acquistati due gemelli. Dopo circa tre settimane sono arrivati, li monto, ma funziona solo uno. Contatto venditore e produttore e per farla breve rispediscono il trasformatore nuovo, che però non risulterà essere l'artefice del problema. Dopo  alcuni smoccolamenti ed email senza più nessuna risposta (da parte sia del negozio modaedesign che del produttore Marino Cristal ) agisco per conto mio (e l'aiuto di altri).

giovedì 21 aprile 2011

Stephen Gunn - Il tesoro dei lupi

More about Il tesoro dei lupi
Autore: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Editore: TEA
Pagine: 309
Voto:3/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Si facevano chiamare Lupi Mannari. Erano un'unità speciale dell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale: uomini spietati che combattevano rinunciando alla divisa e accettando il rischio di essere impiccati come spie. Sembravano scomparsi per sempre nell'abisso del fronte russo, ma il loro nome, e la loro sinistra fama, ha ripreso a circolare nell'America del Sud. E il loro obiettivo pare essere un favoloso tesoro sparito nel Mare Artico nel 1943. Ma non sono gli unici sulle tracce di questa preda leggendaria... Coinvolto da un vecchio amico, Chance Renard come sempre non ha scelta e, per saldare un conto in sospeso, è pronto a imbarcarsi in un'avventura sulla quale ben presto comincia ad aleggiare lo spettro sinistro del Marsigliese, il suo avversario di sempre. 

mercoledì 20 aprile 2011

Finale Coppa del Re: ZDF


Ancora un altro "clasico" questa sera, per il titolo della Coppa del Re spagnola. A molti interessano le avventure dei ragazzi di Guardiola e di Mourino. Dopo la manita rifilata ai Galacticos dello Specialone ed il pareggio del campionato ecco una finale unica per il primo titolo. Purtroppo questa volta Sky non trasmette l'evento, in quanto i diritto li ha Mediaset Premium. Io, come molti ho il pacchetto satellitare non quello con il digitale terrestre, quindi haimè mi tocca arrangiarmi.
E' possibile vedere la partita in streaming su internet ovviamente, ma ho trovato (forse) una soluzione alternativa forse migliore. Il canale tedesco ZDF trasmette l'evento, e con Sky è possibile vedere il canale in chiaro sul 546. Spero che non venga oscurato e che si veda tutto normalmente, magari con il commento severo tipico dei teutonici. Buona visione.

martedì 19 aprile 2011

Indiana Jones e il destino di Atlantide

Eh non potevo farne a meno. Il periodo retrogames non è ancora terminato, anzi adesso ne faccio buzzate piene. Questo è un gioco che di solito mi viene in mente quando ne parlo con gli amici e soprattutto quando non sono avanti al pc. Poi me ne scordo completamente. Dopo l'articolo su ScummVM sono andato a scar ricercare i vecchi dischetti originali con l'avventura grafica che ha occupato il mio primo anno di liceo: Indiana Jones and the Fate of Atlantis . Non ricordo ancora tutto per bene, ma alcuni punti erano decisamente complicati, so che mi bloccai sulla parte della ruota e dei segni zodiacali per un bel po'. Non so quanti ci abbiano giocato (Isiah e Funflus di sicuro) però è (o era?) un'avventura decisamente divertente e sui generis. tanto più che ad un certo punto della storia è possibile scegliere una di tre strade differenti. Tale scelta comporterà un'ucronia interna al gioco stesso. Un po' come in alcuni librigames per intenderci. Il finale però è sempre il solito, sempre se si riesce ad andare avanti o non si muore. La versione che ho io è quella per DOS, giocabile tra l'altro anche con l'emulatore DosBox.So che Funflus ha anche altri titoli in versione originale, gelosamente custoditi  in terre lontane ed ostili. Ricordo che abbiamo in condivisione una cartella di DropBox per questo tipo di eccezionali distanze siderali. Nel frattempo mi immedesimo nel Professor Jones a mi appresto a leggere l'Emocrate di Platone....

lunedì 18 aprile 2011

Che ci faccio con un floppy? Metto KolibriOS

A dire la verità il floppy non lo avevo. E non è stato poi così semplice procurarmelo. Avevo però appena letto di KolibriOS , un sistema operativo che può essere installato utilizzando un solo floppy disc. Esistono anche altre vie, ovviamente tra cui l'installazione da macchina virtuale, o quella direttamente su hard disk. Però non sarebbe stato divertente provarlo senza un floppy, così sono partito alla ricerca del Sacro Graal informatico. Il lunedì mattina per i negozi di informatica è l'equivalente dei barbieri, e quelli che ho trovato non avevano niente a disposizione, salvo uno, che impietosito mi ha regalato questo bel supporto da 3" 1/2. Che bei ricordi i floppy... Se non ricordo male ne servivano sette per Indiana Jones e il destino di Atlantide.  Comunque una volta messo su floppy e caricato sono rimasto stupito dall'estrema velocità con cui è partito. In un nientesimo di secondo ha caricato tutto il caricabile e mi son trovato davanti una scarna interfaccia grafica, che ricorda in qualche modo un ambiente grafico pre Windows 3.11, sempre se è possibile.

domenica 17 aprile 2011

Quarto Potere (1941)


Regia: Orson Welles
Anno: 1941
Titolo originale: Citizen Kane
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

"La gente penserà... Solamente quello che voglio io". Un incredibile viaggio diretto ed interpretato da uno strabiliante Orson Welles. Un viaggio forte, potente, carico di significato, all'interno della vita mediatica americana di un secolo fa. Un sistema ancora oggi attuale, così come tutta la pellicola e la sua regia, la sua fotografia. Una bianco e nero che in certi passaggi sembra studiato e scelto ad hoc, invece di essere una limitazione dell'epoca. La vita dell'eccentrico magnate dei media viene narrata con un buon uso di flashbacks ed un susseguirsi di fatti, messi insieme durante lo scorrere del film, che fanno sembrare la figura ricca ed onnipotente del manipolatore della realtà sempre più triste e solitaria. Riesce ad ottenere quasi sempre ciò che vuole, per poi abbandonarlo. Una personalità complessa, forse neanche troppo in fin dei conti, difficile da comprendere per come è strutturata la storia, con aneddoti sparsi qua e là che non colgono l'essenza stessa dell'uomo. Il tutto si svolge come una "parata di notizie", che possiamo ammirare anche nel necrologio raccontato dal cinegiornale. Altro non è che un riassunto scarno ed inespressivo di quanto poi avverrà per bocca e memorie di chi ha conosciuto Kane. La megalomania dell'imprenditore sarà vista per certi versi come un modello da seguire, come un fiume in piena che travolge e si impossessa dei propri desideri, ma verrà anche vista come un limite, una bizza continua per ciò che non si compra. I cinque racconti ricostruiscono parti diverse e sensazioni differenti riferite allo stesso uomo. Alcune cozzano tra loro, altre si amalgamano, senza mai riuscire però ad inquadrare chi sia veramente Charles Kane. 
Decisamente un ottimo film degli anni passati, ma godibilissimo ancora oggi.

Ancora retrogaming: ScummVM

Giusto ieri ho parlato di MAME, ma il mondo degli emulatori di giochi, degli oldgames, degli abadonwares e del retrogaming è decisamente troppo vasto per ridurlo all'utilizzo di MAME o dei giochi in DOS. Una volta dentro poi si finisce per non averne mai abbastanza. Già ieri ho provato solo una decina di roms, quelle di cui ricordavo i titoli, ed ho i crampi alle dita. Devo assolutamente procurarmi un joystick compatibile per i giochi arcade. Gli amanti dei retrogames non sono semplici nostalgici degli anni ottanta o novanta, ma sanno apprezzare alcune creazioni che ormai oggi sono sparite e risultano inutilizzabili (normalmente) o peggio ancora dimenticate. Di certo tutti però ricordando i vecchi computer o consolle di gioco, con cui ci potevamo dilettare da piccoli. Che si tratti dell'MSX o del Commodore, molti di noi hanno passato giornate intere con quella grafica tutta pixellosa, ma ugualmente strafica. Fortunatamente oggi, anche per chi non ha più quei prodotti hardware di un tempo è possibile far rivivere determinate ambientazioni attraverso gli emulatori.

sabato 16 aprile 2011

Migliaia di giochi con MAME

Una volta iniziato ad utilizzare MAME con le sue varie roms, puoi sentirti come Zio Peperone quando si tuffa nel deposito e fa il bagno nelle monete. A noi può capitare la medesima sensazione, avendo a disposizione migliaia di giochi con cui dilettarci. MAME è il non plus ultra degli emulatori per i giochi arcade, quelli per intenderci, che giocavamo all'interno di bar o sale giochi, prima dell'avvento delle consolle. I più nostalgici non avranno certo dimenticato titoli come "1942" , "Arcanoid" , "Bubble Bobble" , "Soccer Brawl" "Final Fight" e così via. Impossibile elencarli tutti, sono migliaia. E c'è il modo di poterci giocare. Il progetto MAME è stato ideato da un italiano, Nicola Salmoria, nella seconda metà degli anni novanta, sebbene a livello internazionale ad oggi sono molti a seguirlo e lavorarci. L'emulatore è gratuito e legale, mentre le varie roms per motivi di copyright non sempre possono essere scaricate in maniera del tutto cristallina. In rete tuttavia si trovano varie raccolte di queste, spesso disponibili in immagini ISO di vari DVD, con all'interno i giochi zippati da estrarre.

Il Sesto Senso (1999)


Titolo originale: The sixth sense
Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 1999
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Non uccidetemi, faccio una premessa: devo per forza spoilerare il film, quindi se siete tra i rari appartenenti alla categoria che ancora non lo ha visto, non leggetemi. L'essenza principale del film andrebbe a farsi fottere. Ricordo ancora infatti la prima volta che lo vidi, assieme ai miei amici, con il dvd appena uscito. Eravamo tutti lì, sui divani a goderci le prime scene, quando il ritardatario di turno entra, osserva per qualche secondo e dice: "Ah guardate il film nuovo di Brusuillis? Ganzo, quello del bimbo che vede i morti e anche Brusuillis lo è". Silenzio di tomba, poi alcuni tumulti in stile Gaza. Ecco il succo sta proprio lì: se nessuno mi avesse detto il finale, in che modo avrei scoperto la trama? Sarebbe giunta la fine liscia come l'olio? Oppure alcune scene avrebbero racchiuso in sè degli indizi per farm accendere la lampadina? Non lo scoprirò mai, purtroppo. Ma ogni volta che lo riguardo mi piace guardare con attenzione investigativa ogni parte per chiedermi retoricamente da cosa avrei potuto capire che lui è morto. Sembra infatti banale, una volta che lo si sa, ma questo è vero anche per i trucchi di magia.
La pellicola comunque mi piace sempre molto, ed è una di quelle volte in cui più che il colpo di scena finale è l'architettura stessa della trama a renderla speciale. Un film in cui Willis non tira fuori una pistola o non prende a ceffoni nessuno è una vera rarità, ed un plot quasi interamente composto da dialoghi non lo immaginereste interpretato certo da lui. Invece il lavoro è ben riuscito, anche se il punto di forza lo dobbiamo al giovane Haley Osment, che cattura la simpatia di ogni spettatore. Forse un po' troppo tirato via nel finale, perchè se ci soffermiamo bene viene da dire "tutto sto casino per così poco?". Però un bel film sinceramente da guardare, e la versione bluray (ottima dal punto di vista video ed audio) non è niente di eccezionale con alcuni documentari extra sì interessanti, ma già visti nelle versioni dvd.

giovedì 14 aprile 2011

Buffalo e dd-wrt: collegamento via SSH

Una cosa interessante, ma soprattutto utile da poter fare con la combinazione Buffalo ed il firmware dd-wrt è quella di permettere l'accesso via SSH. Questa sigla sta per Secure SHell e permette ad un dispositivo di collegarsi in remoto con una sessione cifrata ad un altro host. Una volta attivato è quindi possibile accedere al nostro router anche quando non siamo in casa, ovvero dall'esterno. Per fare questo serve anche un client SSH ed io uso PuTTY. Per testare il corretto funzionamento del tunnell ho installato il client sul portatile con Ubuntu e mi sono connesso via spot wifi allo smartphone, così da utilizzare una connessione esterna. L'attivazione del port forwarding sul Buffalo richiede solo alcuni minuti: basta andare in Services ---> Services e cercare la relativa voce Secure SHell ed abilitare il SSHd. Di default la porta utilizzata è la 22, nulla ci vieta di cambiarla ed utilizzarne un'altra. E' possibile pure utilizzare una password per l'autorizzazione all'accesso. Una volta applicate le modifiche è comunque necessario abilitare questo tipo di connessione remota dal menù di Amministrazione.

mercoledì 13 aprile 2011

Innocenti Bugie (2010)


Titolo originale: Knight and Day
Regia: James Mangold
Anno: 2010
Voto: 5/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Sparatorie mozzafiato e rocambolesche disavventure. Può essere molto o può sembrare poco, ma questo è il film di spionaggio che vede come protagonisti un sempre giovane ed atletico Tom Cruise ed una più matura ed un po' rugosa Cameron Diaz. Più che una spy story è forse una commedia, voglio sperare alle volte parodica, altrimenti ridicola. Niente di eccezionale, ma dilettevole, per trascorrere piacevolmente un paio d'ore davanti allo schermo. Una trama non troppo originale che ricorda (non solo per il nome) il vecchio True Lies con l'Arnold californiano ed a tratti anche Mr. & Mrs. Smith. Niente di nuovo insomma, ma pur sempre avvincente, con qualche effetto speciale ed alcune scene ben fatte, soprattutto quelle ambientate in Spagna durante la corrida. Di sicuro per i nostalgici del cinema rivedere Cruise e Diaz insieme è un bel colpo, ma questo film non ha niente a che vedere, neanche lontanamente con Vanilla Sky. Da vedere, ma con riserva, per serate tranquille, senza pretese.

lunedì 11 aprile 2011

Piccoli gadgets crescono

Ci sono acquisti che ogni uomo vorrebbe fare. Non parlo della BMW o del Rolex d'oro. Si tratta di piccoli oggetti, alle volte insignificanti, che possono dare quel tocco in più al quotidiano svolgersi delle più normali azioni. Anni di ricerche in ogni campo del sapere hanno portato alla creazione dei tre oggetti che a breve andrò a svelare. So che ci sono decine di persone, tra cui moltissimi lettori di VER, che desiderano ardentemente conoscere i miei ultimi tre acquisti. Si tratta di un certosino lavoro di ricerca nei meandri della rete, nei più profondi anfratti del digitale. Per questo spero di aprire gli occhi a tutti i fanboys del blog ed a uno in particolare. Sì, proprio te che stai leggendo con la bava alla bocca e con le dita sporche di Pringles che ticchettano frenetiche sula tastiera. Sì proprio te che usi come avatar la locandina del ventennale di Linux. Esatto, proprio te che hai appena finito di smontare il tuo iPod per usarlo come radiocomando musicali per la saracinesca. L'attesa è quasi terminata, qui sotto troverai le fotografie dei tre gadget più utili del momento.

domenica 10 aprile 2011

Una domenica al Giardino Sospeso

Quando qualcuno vi invita ad una festa di compleanno fate bene i conti con la vostra età e le vostre forze fisiche. Chiara (un tempo Susy C.) ha avuto l'originale idea di festeggiare il suo compleanno al Giardino Sospeso vicino Cecina e Riparbella. Ganzo abbestia. Davvero. Un po' faticoso, anzi decisamente, almeno per noi circa trentenni da strapazzo che conduciamo vite spericolate e sregolate non esattamente sane ed equilibrate. Questo parco, immerso nella natura, è una sorta di percorso di sopravvivenza dove invece di seguire sentieri si cammina su funi o corde appese tra un albero e l'altro. Si tratta essenzialmente di percorsi acrobatici, suddivisi in base al livello di difficoltà, formati da diverse piattaforme situate in cima agli alberi. In pratica una volta pagato il biglietto (12 euro se siete in almeno quindici o avete la tessera socio Coop) si segue un mini corso pratico con il personale del parco, in cui viene spiegato come utilizzare l'elmetto e le imbracature (simili a quelle per i lavori in alta quota). Pronti, attenti, via abbiamo iniziato subito con il percorso blu. Tra risate, schiamazzi e perculeggiamenti vari si sono inserite anche alcune crisi isteriche ed abbandoni della propria fiducia. Una volta capito però che il giochino è ganzo, e che la pericolosità è prossima allo zero, è divertente lanciarsi senza troppi timori. La fatica fisica, quella sì, non ti guarda in faccia. Soprattutto se si fanno più percorsi in fila, e si lascia quello rosso da ultimo. Con una  dose di fiducia e guardando i ragazzini incoscienti che fremono per aspettare il loro turno, possiamo raccogliere le ultime forze rimaste e procedere verso il traguardo. Il premio finale è una bella brusta con salsiccia, wurstel e rostinciana.  Dopo alcune prove quasi si chiude lo stomaco per lo sforzo, ma noi siamo eroi. Leggendari. Prossimo compleanno: Pamplona, a scappare dai tori.

sabato 9 aprile 2011

Le Iene (1992)


Regia: Quentin Tarantino
Anno: 1992
Voto: 8/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Sì, ormai è risaputo, su Tarantino devo ricredermi. Mi piace. Anche nella sua stucchevolezza, forse in questo film meno marcata rispetto al "solito". Forse perchè essendo il suo primo film (esclusi i corti), lui stesso non se la è sentita di esagerare, ma resta una regia tipica, con una struttura molto interessante e particolare. I lunghi dialoghi e le divagazioni sono il punto forte. E questo lo si capisce fin dalla parte iniziale con disquisizioni su Like a virgin di Madonna e sul senso delle mance. Il dialogo non è l'unico ingrediente della ricetta, ma viene sapientemente mischiato con un abbondante uso di sangue e violenza, alla volte gratuita e con una story board frammentata dal punto di vista cronologico. L'azione non manca, così come l'effetto thriller, ma come già detto il punto di forza è dato dai dialoghi, profondi anche nella loro semplicità, e dalla mimica degli attori, davvero sorprendente. Dal racconto finto di Mr Orange sulla droga nel cesso alla dance macabre di Mr. Blonde mentre tortura il poliziotto. Una pellicola carica di significati, di richiami, di curiosità e di citazioni. Ma anche base per lavori futuri e per entrare a far parte del quotidiano di gran parte di noi. Il titolo poi... racconta molte più cose di quante non faccia il film stesso. La natura umana, le iene.

venerdì 8 aprile 2011

Thermaltake BlacX Duet e Comodo Backup

Lo avevo già detto che lo spazio non è mai abbastanza. Io, poi sono uno di quelli che prende alcune cose un po' alla leggera. Non mi sono mai interessato di fare backup del sistema, ed i miei giga li conservo gelosamente per essere occupati uno dietro l'altro. Mai, e sbagliando, per la sicurezza e per creare archivi doppi. Con l'espandersi del mio pc, però mi son ritrovato con alcuni hard disk interni, sempre in buone condizioni, inutilizzati. Questi hanno fatto sì la storia, ma seppur vetusti non sono da buttare. Ho preso quindi una docking station della Thermaltake (penso non necessiti presentazioni): il BlacX duet che permette di ospitare due hard disk da 2,5" o da 3,5" così da riutilizzare quei drives che rischiavano di prendere troppa polvere. Li userò esclusivamente come sistemi per il backup. La docking station supporta il collegamento USB ed anche il più veloce eSata (la confezione è dotata di entrambi i cavi) e una volta inseriti i dischi (SATA o SATA II) vengono riconosciuti al volo. E' possibile operare su di un hard disk e sostituire il secondo.

giovedì 7 aprile 2011

Jonathon Keats - Il libro dell'ignoto

More about Il libro dell'ignoto

Autore: Jonathon Keats
Editore: Giuntina
Pagine: 227
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Un bugiardo, un imbroglione, un ladro e una sgualdrina. Da loro non ti aspetteresti certo la virtù. Eppure sono alcuni dei trentasei Giusti nascosti (a sé e agli altri) che secondo una suggestiva leggenda ebraica permettono al nostro basso mondo di continuare a esistere. Con vivida immaginazione e grande sagacia Jonathon Keats rielabora questa leggenda in dodici sorprendenti racconti creando personaggi tanto improbabili quanto indimenticabili.

mercoledì 6 aprile 2011

Creare restrizioni ad internet con dd-wrt

Il  mio amato router Buffalo ha come firmware dd-wrt e tra le tante cose che ti permette di fare, c'è la possibilità di creare delle restrizioni per internet. Questa caratteristica è decisamente utile in ambito professionale, ma non è da sottovalutare se pensata anche all'utilizzo casalingo. E' consentito infatti creare una serie di norme che regolano l'accesso ad internet a tutte o soltanto alcune macchine che compongono la nostra rete. Possiamo scegleire di far rientrare in queste regole un determinato (o anche un range) IP o MAC address, oppure renderle valide solo in alcuni momenti della giornata, o creare limitazioni in base al tipo di traffico o semplicmente bloccare alcuni siti. Abbiamo la possibilità di creare fino a dieci insiemi di regole che possono anche intersecarsi tra di loro. Ad esempio un certo MAC address non potrà accedere ad uno specifico sito, durante alcune ore del giorno, oppure un indirizzo IP non potrà effetturare traffico P2P in altre ore, e così via. Possiamo sia negare (ad esempio il totale utilizzo di internet) che filtrare (l'accesso ad un determinato URL) all'interno del solito insieme di regole. Dalla scheda "Access Restrictions" basta selezionare una regola da utilizzare ed iniziare la composizione delle restrizioni. Ogni regola può essere dotata di un nome identificativo, così da visualizzare immediatamente cosa si prefissa di fare. Una volta applicate le regole i dispositivi che vi rientreranno saranno limitati rispetto agli altri.
In pochi semplici passi abbiamo una rete professionale con alcuni accessi che presentano delle restrizioni.

Mio nonno e il televisore

Foto di Drain
Il mi' nonno, mi ha chiamato ieri perchè voleva avere un nuovo televisore. Il vecchio gli si è rotto, e ne voleva uno "fine". Ha ottantadue anni, ma è in gamba, decisamente logorroico e con una forte propensione alla chiacchiera, che contrasta con il mio animo riflessivo e silenzioso. E' lo stesso nonno che in un tema delle elementari descrissi come un "uomo con i capelli neri, brizzolati di bianco". Di tempo quindi ne ha visto scorrere, ed era interessato ad una televisione da mettere in sala. Così, armato di contanti (tanti) e libretto per gli assegni (non si sa mai) è salito sulla mia macchina in direzione Bucciantini, Venturina. Non si fida ancora dell'acquisto online, ed io non lo pretendo. Giustamente vuole vedere e toccare con mano, ciò che la tecnologia del terzo millennio gli propone. Essendo un nonno si fida ciecamente dei consigli dei nipoti, ed io essendo un nipote non mi sarei mai azzardato a mandarlo "solitario nella notte" [cit.] alla ricerca del tubo catodico. Eccoci quindi di fronte ad una moltitudine di schermi piatti di tutte le specie: lcd, led, plasma solo per quanto riguarda la tecnologia del pannello.

martedì 5 aprile 2011

Robert Charles Wilson - Darwinia

More about Darwinia

Autore: Robert Charles Wilson
Editore: Fanucci
Pagine: 328
Voto: 3/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

In questa ucronia si narra dell'improvvisa scomparsa, in una notte del 1912, dell'intera Europa.


Al suo posto appare un'immensa foresta popolata da una nuova flora ed una nuova fauna.
 
Commento personale e recensione:

Leggendo Darwinia non abbiamo la sensazione di essere di fronte ad un'ucronia pura, ma ad un'ottima opera di fantascienza ed uno scarso romanzo di avventura. Il punto debole sta infatti proprio qui, nel tedioso modo di narrare di Wilson. La prima parte è statica, ingrana lentamente e lo scrittore si perde in ripetizioni e favoleggiamenti filosofici, che sarebbero il fiore all'occhiello del libro, se utilizzati in maniera migliore. Siamo infatti davanti ad un romanzo che sfrutta una delle migliori idee della narrativa fantascientifica, sviluppando temi importanti come il destino ed il libero arbitrio. La cancellazione dell'Europa ai primi del '900 comporta inoltre la ricreazione non solo della sua struttura fisica e geologica (milioni di anni nel passato o milioni di anni nel futuro? O semplicemente un altro presente?), ma anche un rimodellamento di tipo religioso e sociale. Forse avrebbe potuto essere più incisivo anche qui, sebbene potesse rishciare di creare un altro tipo di storia. Il clou però viene fuori con l'enorme archivio e gli uomini visti come interpreti di un ruolo fisso, immutabile e ridondante. Gli esseri senzienti, simili a dèi, che sono dotati di esperienza e capacità tendente all'infinito, turbano e sconvolgono il normale procedere delle vite. Il tutto per un qualcosa di superiore, difficilmente captabile dalle nostre menti terreni. Ma quando di loro è in noi? E quanto di noi si rispecchia nelle loro guerre? Un'opera immancabile che avrebbe potuto essere una fantastica epopea da dieci e lode.

lunedì 4 aprile 2011

Wine, su Ubuntu

Credo che Wine sia una delle peggiori cose che possano esistere per quei fanboys di Linux che non amano scendere a compromessi pacifici, ma preferirebbero martellarsi i coniglioni pur di far dispetto alla moglie. Wine, simpatico acronimo ricorsivo di Wine Is Not Emulator, permette di far girare sul mio Ubuntu tutti quei programmi che sono sviluppati per Windows e che altrimenti non funzionerebbero. Ad essere sincero non ne sento questo sfrenato bisogno, ma soltanto perchè ho anche Windows 7. Credo invece che molti utenti possano trovare comodo questo software se hanno la necessità di continuare ad utilizzare alcuni prodotti di cui non esiste alternativa sulla piattaforma del pinguino. Più che per i programmi secondo me è utile per i giochi. Qui sì che non ci sono molte alternative in ambiente Linux. Per questo anche i più assidui sostenitori dell'open source a cui piace giocare, si rivolgono a Wine per far girare titoli molto in voga. Purtroppo non tutte le applicazioni e non tutti i games girano sotto Wine. E' possibile vedere la lista della compatibilità da questo database . Potete usare anche la funzione di ricerca per scovare i titoli che più vi interessano e vedere le versioni supportate.
Il suo funzionamento è semplice ed avviene totalmente tramite interfaccia grafica. Non essendo un emulatore tutto ciò che ci gira lo fa in maniera nativa, con minore dispendio di risorse. Siamo giunti alla versione 1.3.17 e per installarlo usiamo i repository ufficiali PPA:
sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-wine/ppa

sudo apt-get update
ed eseguiamo l'installazione:
sudo apt-get install wine1.3
Facile e veloce

domenica 3 aprile 2011

Primi passi e prime impressioni con il Buffalo

E' in mio possesso da diverse ore però non ho avuto molto modo di provare le miriadi di opzioni che offre. Una cosa è certa: anche con limitate conoscenze in ambito reti, si può fare tutto. Anche con poca esperienza il prodotto è configurabile nel migliore dei mdi, l'interfaccia grafica è intuitiva ed è possibile cimentarsi  in pasticci di poco conto. La Curiosità spesso però è legata anche alla fretta, che come sappiamo è cattiva consigliera, per questo sono incappato un paio di volte in piccoli errori risolvibili per altro in maniera semplice ed indolore. L'accesso alla pagina di configurazione può avvenire (io ho fatto così) via browser collegandoci all'indirizzo di default del Buffalo: 192.168.11.1
Io utilizzo come firmware quello definito "professionale": sarebbe il dd-wrt. L'altro, lo user-friendly, che sulla carta permette di fare un numero maggiore di cose, a me non è piaciuto per niente. Mi trovo di gran lunga meglio con il firmware dd-wrt. Sarà subito chiesto di utilizzare un nuovo nome ed una nuova password ( al posto di "root" e nessuna pass). Qui attenti a cosa premete se utilizzate un sistema di memorizzazione password: so che è difficile che capiti, ma è successo proprio a me ed ho dovuto fin da subito resettare il router. Comunque una volta entrati nel pannello di configurazione avrete una carrellata di tab abbastanza intuitive. Fin da subito lo ho abilitato come server DHCP di modo che assegni lui stesso gli IP ai devices collegati.

venerdì 1 aprile 2011

Buffalo AirStation Nfiniti WZR-HP-G300NH

Questa volta ho dato retta a gettons, ma non è stata una decisione presa alla leggera. Ho importunato diversi forum chiedendo consigli e spiegazioni e ringrazio CollectionTricks, Isle Of Tortuga, Enetec ed Hwupgrade. La soluzione definitiva per migliorare (ancora) le prestazioni della mia rete casalinga è ricaduta sull'acquisto di un nuovo router da affiancare al Pirelli di Alice. Si tratta del  Buffalo WZR HP G300NH, in fin dei conti la migliore scelta non solo dal punto di vista hardware, ma anche da quella del costo (ampiamente sotto i 100 euro) e del firmware (parte fin da subito con DD-WRT ed è compatibile con Openwrt). Vediamo più da vicino le sue caratteristiche e perchè vale la pena usarlo. Si tratta di un prodotto volto alla multimedialità ed all'utilizzo casalingo (ma anche professionale) permettendo di sfruttare la rete LAN ethernet ad un gigabit e la wireless a 300 Mbps, utilissimo per lo streaming di contenuti multimediali quali film in HD e musica liquida. E' inoltre dotato di numerose features, come la porta USB AirShare o il client torrent integrato (utorrent) , che agevolano il suo utilizzo all'interno di una rete casilnga anche per le esigenze più particolari.