venerdì 13 maggio 2011

Internet è la macchina della censura di 1984

Per fortuna mi è capitato solo con un articolo di poca importanza. Ieri avevo scritto una goliardia sul blog, ed al fatto che volevo chiuderlo (per scherzo) allacciandomi ai problemi che la piattaforma Blogger ha avuto ed a quanto pare continua ad avere. Come una volta ho spiegato all'amico Roikin durante un numero indefinito di aperitivi, internet non è esattamente quel luogo liberale e spensierato dove chiunque può accedere a qualsiasi tipo di informazione. Internet, nonostante la campagna portata avanti da Wired per l'assegnazione del premio Nobel, è un bello strumento di controllo (in potenza, più che in atto). Non che sia la scoperta dell'acqua calda. Sono migliaia i luddisti che strillano sui mali della rete. Non li caco, me ne frego. Lasciamoli morire senza alcun ricordo digitale. Per chi ha letto il capolavoro 1984 (o per chi ha visto il film) si ricorderà sicuramente del sistema di controllo dell'informazione. Ebbene, internet è la cosa più vicina e più riuscita (con il minimo sforzo tra l'altro) che possa esserci. Le pagine, essendo dinamiche, possono essere modificate appena ne abbiamo voglia. Internet sconvolge il significato di "scripta manent" poichè tutto può essere cambiato. Immediatamente. Per sempre, o anche solo per un tempo necessario. Ed internet può escluderti, eliminarti, censurarti. Il mio articolo di ieri, al momento è sparito per problemi tecnici di Blogger (che poi sarebbe Google). Tornerà? Boh. Forse sì, forse no. Non era importante. Ma avrebbe potuto esserlo. E ad ora non c'è modo di recuperarlo, almeno nella sua interezza, nonostante spammi un po' ovunque. Non c'è nella cache di Google, non c'è su Liquida o Paperblog, non c'è su Buzz, non c'è su Facebook o su twitter o sul lettore di feed. Insomma non c'è da punte parti. O almeno, per adesso non ho altre idee. L'articolo riguardava inoltre l'indirizzo email di Silvio Berlusconi. Peccato non sia possibile recuperarlo.EDIT:
hanno reintegrato l'articolo perso :)

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