martedì 26 giugno 2012

Dan Simmons - Danza Macabra


Autore: Dan Simmons
Pagine: 945
Editore: Gargoyle Books
Titolo originale: Carrion Comfort
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
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Trama del libro:

Sono i vampiri della mente, creature dotate della capacità psichica di penetrare nella mente degli altri e di usarli: possono leggerne il pensiero, soggiogarne la volontà, assorbirne le sensazioni, nutrirsi delle loro emozioni, costringerli a commettere atti di violenza folle. Ogni anno, tre di questi vampiri - Melanie, Willi e Nina - si incontrano per discutere l'andamento del loro gioco, quasi una gara, di possessione e sterminio. Ma nel corso dell'ultima riunione accade qualcosa di nuovo e i tre vengono proiettati in un conflitto dal cui esito dipende il futuro dell'intero pianeta. Alcuni normali esseri umani cercano di combattere i vampiri: Saul Laski, psicologo, reduce da un campo di concentramento nazista; Natalie Preston, figlia di un uomo che ha fatalmente incrociato la strada di Melanie; lo sceriffo Bobby Jo Gentry, coinvolto casualmente nella lotta mentre indaga su una serie di omicidi. La caccia è aperta... ma chi è il cacciatore, e chi la preda?



Commento personale e recensione:

Troppo lungo. Impaginato inoltre con caratteri troppo piccoli. E' scoraggiante riuscire ad iniziarlo con al consapevolezza di finirlo chissà quando. Dopo un avvio abbastanza lento, da non più di venti pagine al giorno, questa notte ci ho dato dentro per cinque ore filate. Simmons è uno di quegli autori che spesso si lasciano andare ad una sorta di auto celebrazione della propria cultura personale. E lo ha fatto anche in questo atipico (per quanto concerne le mie letture) romanzo horror. Ero abituato a leggere di Simmons, libri di fantascienza, dove lo vedo ad ogni modo più a suo agio. Danza Macabra non è per niente brutto, ma lontano dai canoni a cui mi ero abituato e se vogliamo dirla tutta è prolisso e noioso in alcune sue inutili parti. Le quasi mille pagine avrebbero potute essere ridotte a circa seicento, senza che qualcuno rimpiangesse i vuoti riempiti con poco interesse. I personaggi sono forti e ben costruiti, forse in un numero un po' audace, sebbene non ci si possa certo lamentare. L'alternarsi dei vari protagonisti, su un numero così cospicuo di pagine è accettabile ed anche sacrosanto. Ambientazione nella norma, periodo storico nella norma, originalità della tram nella norma. Insomma un libro che è più facile dimenticare sugli scaffali piuttosto che ricordare come opera da raccontare ai propri amici. Il fatto che sia scritto bene non salva il lettore dal tedio e dalla difficoltà di proseguire su certi passaggi. Se dovessi infatti consigliarlo, guarderei bene la persona che ho di fronte: una sua versione Bignami nella maggior parte dei casi andrebbe più che bene. Piccola nota sull'edizione della Gargoyle Books: caratteri troppo piccoli ed alcune volte errori di battitura.

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