sabato 9 giugno 2012

Una valigia non può fermarmi


Avevo deciso di non scriverci sopra un articolo, sebbene avessi minacciato di farlo. Magari gettons poi pensa che il mio rapporto con VER sia feticista. Per questo era soltanto una minaccia; che non avrei portato a termine pur sapendo che i miei appassionati lettori avrebbero voluto sapere. (Per i più esigenti, ho appena usato un punto e virgola, non è da tutti). Poi però torno da una faticosa giornata a Baratti, bagnettino accennato, un po' di solicchio preso senza ustionarmi (questa volta) ed esser stato testimone di una multa di quelle da roba da chiodi. Neanche sto a spiegarvela, tanto c'hanno ragione loro. Quindi diciamo giornata piatta e nella norma, niente di particolare da raccontare. Però deh arrivo a casa, guardo il blog e vedo solo 42 visite. Ok che il 42 è un numero decisamente rispettabile, ma per i miei standard è un po' bassino. Così decido di raccontare l'avventura del secolo che vede come protagonisti lo Skyliner ed una valigia, e come comparse me e gettons. Anzi, mentre scrivo ci sto ripensando. Non posso dirvelo. So che la curiosità è troppo alta, ma cercate di accontentarvi. Ho paura di fare la fine di Grillo e vedere il mio blog down. Ad ogni modo ho inviato una copia dattiloscritta e criptata ad Assange ed al Moassad  che in caso di mia prematura scomparsa provvederanno ad inviare il tutto alle principali testate giornalistiche mondiali (VER escluso per conflitto di interessi). Tocchiamoci le palle però e speriamo che non succeda nulla. Ho quasi un mutuo da mantenere ed alcuni figli che potrei fare. Pensiamo quindi al meglio, tra poco ape al Barrino. Ellomo vive [cit.].

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