sabato 22 febbraio 2014

Prisoners (2013)


Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2013
Titolo originale: Prisoners
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
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E' fatto bene, dura un sacco di tempo, ma le ore passano piacevolmente. Poteva essere la solita storia con il mostro, ed infatti è così, che rapisce i bambini eppure la ricerca ed i tenui colpi di scena risultano ben costruiti sebbene non proprio avvincenti. Un paio di false piste che condurranno poi al classico lieto fine, ma la fotografia, i modi ed tempi risultano quelli giusti. Grandi i volti sia di Hugh Jackman, nei panni di un inedito burbero ed angosciato padre, sia quello di Jake Gyllenhaal nella parte dell'investigatore ai limiti del noir. La pellicola riesce a sottolineare la disperazione che porta un uomo a torturare colui che crede sia un aguzzino colpevole. D'altra parte in quella situazione non si va tanto per il sottile, eppure l'accento morale non mi ha preso molto. Forse non è ben posto, ma alla fine del povero tonto del paese non sembrare importare molto ai fini del film. La caccia al mostro è invece più interessante visto che ci si sofferma molto sull'impossibilità di raccogliere informazioni o confessioni utili. Insomma, ci si trova ad un bivio: o parla con le buone o parla con le cattive. Ma se uno non ha niente da dire o non lo vuole dire è possibile anche che non lo dica. Abbiamo quindi un thriller sulla natura umana, che si preoccupa di mettere sul cammino verso la verità alcuni trabocchetti spesso non presenti in altre sceneggiature. Un po' deboluccio il finale e la conclusione non è aperta, il fischietto lo sentiremmo anche con l'audio muto. L'unico peccato è che la bambine hanno una parte irrisoria, non possiamo neanche affezionarci a loro, così da tifare spasmodicamente per il loro ritrovo. Poi alcune forzature come la neretta che scappa e la "zia" che si fa sgamare dal detective abbassano un po' l'importanza della trama. Inseriti in un contesto molto lungo ed in una cadenza tutt'altro che frettolosa, possiamo anche mettere da parte tali forzature o la poco originalità del plot, che si fa seguire senza risultare pesante. Neanche nelle scene che dovrebbero essere più crude.Ma Jackman non è esageratamente macho, ed anzi interpreta la parte alla perfezione dando un volto umano al dramma. Ottima prima vera prova del regista canadese, che potrebbe mostrarsi molto interessante in futuro.

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