domenica 7 dicembre 2014

Jobs (2013)


Regia: Joshua Michael Stern
Anno: 2013
Titolo originale: Jobs
Voto: 4/10 5/10
Pagina di IMDB (5.9)
Pagina di I Check Movies
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Pur non essendo un fanboy della Apple (e veramente neanche un hater) ho cercato di guardare con grande interesse questa pellicola biografica su Steve Jobs, uno dei grandi pionieri moderni. Purtroppo, e davvero non me lo aspettavo visto il titolo, siamo di fronte ad un quasi prodotto pubblicitario che lega troppo la casa di Cupertino al protagonista. Diavolo, Jobs e la Apple, pausa, la Apple e Jobs. Come se tutto ciò che riguarda la partenza della società sia partito solo da lui, come se dopo l'abbandono la Apple sia fallita all'istante, come se Jobs una volta lasciata si sia dedicato a curare l'orto e nient'altro, come se dopo il suo ritorno i prodotti siano stati tutti vincenti. Come se, come se. E basta. Se escludiamo la parte iniziale, quella in cui convince Wozniak a commercializzare la propria scheda madre, il resto è decisamente piatto e noioso. Con una sorta di venerazione e miticizzazione esagerata del personaggio, grazie (e questo secondo me NON è un pregio) all'interpretazione di Ashton Kutcher: si nota che finge, forse era il suo idolo e lo lo venera mentre lo interpreta e lo mima Una vita dedicata ai sogni ed ai progetti di un sognatore, alcuni dei quali messi in pratica e dimostratisi vincenti sia per essere stati lanciati al momento giusto (spesso parlare de "il primo coso" è fuorviante, imparate ad usare Wikipedia, che si tratti di un personal computer o di un lettore multimediale) sia per le astute operazioni di marketing utilizzate. La cosa che fa un po' scendere Jobs dalle grazie di chi come si appassiona alla vita di questi personaggi e la loro trasformazione in guru anche all'interno della vita reale e nella quotidianità delle cose. Nel film, ogni dipendente pende dalle labbra di quello che viene raffigurato come un motivatore e poco più: un paio di frasi ad effetto (ce l'abbiamo duro), la musichina che dà la carica, ed ecco che nasce il Macintosh. Il Jobs del film ha comunque la voglia di cambiare il mondo e mostrare che le sue idee sono quelle giuste, senza stare ad inseguire le regole (imposte magari dagli altri) o senza basarsi su concetti ormai assodati. Vuole innovazioni, vuole idee, anche strambe, ma immediate e funzionali. A me sarebbe piaciuto fosse ancora più incentrato sul Jobs uomo anche agli esordi: come avrà conosciuto Wozniak ad esempio? Ok raccontare tutto in un film è impossibile, ma siccome i film li guardano tutti, anche i cani, presuppongo che tra questi tutti, ci siano un buon numero di persone che si è perso diversi passaggi. Anche all'interno della Apple stessa. Eppure la trama prosegue grossolanamente passando da un argomento all'altro con estrema vivacità. Forse esagero, in quanto deluso, ma mi domando cosa abbia potuto interessare lo spettatore medio che ha visto Jobs mezza volta al telegiornale. Ho apprezzato molto di più The Social Network per restare in tema di biografie sul mondo informatico.

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