domenica 31 gennaio 2016

Starship Troopers - Fanteria Dllo Spazio (1997)




Regia: Paul Verhoeven
Anno: 1997
Titolo originale: Starship Troopers
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Lo avessi visto oggi per la prima volta, mi sarebbero saltati agli esclusivamente i punti deboli. Eppure resta tra le mie trame preferite, facendo un mix tra il film ed il libro da cui prende spunto. Attenzione, ho scritto volutamente "prende spunto" perchè un conto è ispirarsi ad Heinlein un altro è cercare di avere una trasposizione fedele del romanzo. Verhoeven non è uno stupido sa che una sceneggiatura di questo calibro deve per forza essere rimaneggiata, ritoccata, tagliata qua e là. I motivi sono molteplici: da quelli di carattere tecnico (come è ben visibile gli effetti speciali non sono l'arma principale della pellicola) a quelli che più riguardano l'economia della trama e della storia da raccontare. Nel complesso fa un buon lavoro, inserendo, e questo è un suo marchio di fabbrica, nozioni interessante attraverso piccoli spot televisivi che ci raccontano il mondo in cui è ambientata la storia. Tramuta così l'impatto generale che abbiamo in una sorta di dittatura militarista globale e ci infila (unico aspetto per me veramente negativo) del romanticismo tra i protagonisti. Molte scene qui sono di azione, ma non vengono tralasciati i risvolti politici e psicologici: Starship Troopers non un semplice prodotto di fantascienza, ma una parodia militare che ne evidenzia le brutture. La fanteria, anche ne futuro è carne da macello, quando basta un'atomica a sistemare le cose. Grande, sotto molti aspetti, forse sottovalutato per il suo strizzare l'occhio ai B movie di questo genere.

Chievo 0 - Juventus 4

Letale. Autorevole. Vincente. Per la dodicesima volta consecutiva in questo Campionato, con una facilità estrema che rende inappropriato un qualunque confronto con la Juventus di inizio campionato. Allegri eguaglia il record di Conte, in una stagione che ha avuto un inizio particolarmente difficile e sconsolato, di quelli in cui inevitabilmente vedi la chiusura del cerchio. Oggi però non ci sono state sbavature di sorta, quattro reti segnate (doppietta di Morata, Alex Sandro e Pogba), undici tiri nello specchio, due traverse che ancora tremano, un dominio del campo assoluto: la trasformazione della squadra è stata talmente netta che è quasi imbarazzante tesserne le lodi. Devastanti su tutti i fronti tecnicamente e con il giusto appiglio psicologico ci prendiamo momentaneamente il primo posto in classifica. Sudato e meritato, consapevoli che le avversarie non staranno a guardare e che ci aspetta un mese di fuoco con la Coppa Campioni e la sfida contro il Napoli. Per adesso, anche se per poche ore, continuate a salutare la capolista!!!

Balck Mirror [Stagione 2]




Anno: 2013

Titolo originale: Black Mirror
Numero episodi: 3
Stagione: 2
 
Dopo essere rimasto affascinato dalla prima stagione non potevo lasciarmi sfuggire la seconda. Purtroppo siamo fermi al 2013 se si esclude lo speciale di Natale di due anni fa. E diciamo che soltanto tre episodi a stagione non alimentano del tutto la tua curiosità. Finito l'effetto WOW della prima, della novità, la seconda segue la stessa linea fanta distopica, ma forse in maniera meno pesante. Dei tre capitoli il secondo (Orso Bianco) è quello che ha una marcia in più, il più sconvolgente se vogliamo. Gli altri due (Torna A Me e Vota Waldo!) sono carini, ma non al pari di tutto il resto, con l'ultimo che ci ricorda anche un pizzico di Beppe Grillo orientato alla politica. Nel complesso resta qualcosa che vale la pena di vedere.

sabato 30 gennaio 2016

Southpaw - L'Ultima Sfida (2015)




Regia: Antoine Fuqua
Anno: 2015
Titolo originale: Southpaw
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
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Boxe. Ma poteva essere diverso e l'inizio lasciava intendere proprio questo. non il solito film sul pugile in cerca di riscatto, eppure la sceneggiatura picchia duro, proprio lì. In tutte le pellicole drammatiche che parlano di pugili (da Rocky a Cindarella Man ad  Alì ad Hurricane  a Toro Scatenato), ci siano basati su storie vere o meno, più o meno il sistema da seguire è sempre lo stesso. Il buon picchiatore dalla vita difficile, il riscatto e tutto quanto. Qui Billy Hope (Jake Gyllenhaal) è già ampiamente affermato ed ha una parabola discendente. Mi immaginavo, e mi aspettavo che il mondo della boxe servisse soltanto da cornice, e che poi la storia evolvesse in qualcosa di pià simile all'action movie o al thriller. Errore fatale, di quelli che ti mettono KO. Tiene alto il valore di una pellicola nella norma Gyllenhaal, che lo si vede chiaramente ha una marcia in più. Forse sul ring non è esattamente a suo agio, ma sa stare pure lì, e le scene che contano, quelle drammatiche riesce ad eseguirle con dovizia e partecipazione. Marito innamorato, padre gentile, uomo affranto e devastato. Lui salva Fuqua che si ritrova a dirigere una sceneggiatura come tante, senza aggiungere molto. Ci sono troppi clichè: l'avversario cattivo, il manager che sfrutta, la deriva finanziaria, gli allenamenti in mezzo alla povertà, i combattimenti per dare un futuro alla famiglia. Tutto mescolato per fare leva, quando poi vediamo che la celerità con cui il campione viene spogliato dei propri averi è inversamente proporzionale alla gestione di un omicidio con centinaia di testimoni e fotografie. Insomma, tutto adattato per fargli fare una finaccia e risorgere. Ai punti vince la prova di attore, regista e sceneggiatore sconfitti.

venerdì 29 gennaio 2016

Non Essere Cattivo (2015)


Regia: Claudio Caligari
Anno: 2015
Titolo originale: Non Essere Cattivo
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Troppo spesso, e mi ci metto anche io, bolliamo il cinema italiano come non degno. Ma sappiamo che esistono alcuni lavori che sono decisamente buoni, da vedere e che alzano inesorabilmente il livello della qualità. Leggendo Pensieri Cannibali mi trovo d'accordo con l'analisi fatta, in quell'introduzione che spiega a grandi linee le sfaccettature che alimentano il nostro giudizio. Fateci un salto, dopo aver guardato il film: una storia di periferia, senza nomi altisonanti (realistici e bravissimi però Luca Marinelli e Alessandro Borghi) e senza personaggi di altissimo impatto. Due ragazzacci, due balordi che conducono una vita da farabutti. Ma si rialzano, o provano a farlo, per poi ricaderci. Droga, sogni, speranze, furti, violenza. Sembra non ci possa essere troppa scelta o via di scampo. O meglio, il messaggio positivo passa, va colto e fatto proprio. Resta comunque difficile. Storia ben raccontata, dialoghi non scontati, un senso di già visto e poco originale, che non serve ad etichettarlo però in maniera negativa: il tema è bello veramente.

mercoledì 27 gennaio 2016

Juventus 3 - Inter 0

Amalaaaaaaaa. Ridicolizzati, messi a tacere, annientati. Ci hanno provato e ci sono riusciti. La goleada si è fermata a metà strada, nonostante il rigore netto non fischiato, la sacrosanta espulsione non fischiata nel primo tempo. Ci provano sì, ma il risultato definitivo non lascia scampo ai neroazzurri che si piegano di fronte alla Juventus B con il solito turn over. Ma è B come Batoste. Morata torna a segnare, doppietta per lui e mettiamo una seria ipoteca sulla finale. In Coppa Italia abbiamo segnato otto volte senza mai subire: ci crediamo nonostante sia già stata vinta anche lo scorso anno. La spocchiosità è doverosa per una vittoria decisiva ed importante che lascia intendere la fame non ancora esaurita dei nostri giocatori.  E poi oh, alla fine neanche s'è giocato chissà come, partita addirittura sottotono. Ma va bene così, si va quasi avanti e si aspetta un ritorno incandescente in cui possiamo anche andare un po' più tranquilli e spensierati, nello stadio comunale di Milano. Amalaaaaaa.

Joker - Wild Card (2015)




Regia: Simon West
Anno: 2015
Titolo originale: Wild Card
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.6)
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Bah. Dice sia basato, anzi sia il remake, di un film degli anni ottanta. Spero che l'originale sia migliore. Di tutto il film, si salvano tre clip che riguardano combattimenti corpo a corpo che vedono coinvolto Jason Statham ed altri bulli. Il che la dice lunga. Provano a rendere il personaggio psicologicamente interessante, stampandolo in una Las Vegas pericolosa e non divertente, in cui il gioco d'azzardo e la mala vita (ma dai?) sono la vena pulsante della città. Poca roba tutto il resto, il puro e duro sta bene tra i tavoli da gioco e le scazzottate, incapace di uscirne. Poi incontra uno che crede in lui, altra scazzottata furibonda e finalmente potrà vivere felice e contento in Corsica con la barca a vela. Fine.

domenica 24 gennaio 2016

Juventus 1 - Roma 0

Eccoci alla undicesima vittoria consecutiva, forse la più importante da quando abbiamo iniziato la rimonta e la rincorsa. Che la Juve fosse superiore questa sera lo si notava già dai primi venti minuti, in cui il dominio territoriale ed il controllo sono stati assoluti. Purtroppo per tutto il primo tempo, e se vogliamo anche nella ripresa, sono mancate grinta e velocità: quegli spunti che ti permettono di arrivare cattivo sotto porta e segnare. Non ho mai avuto paura di prendere rete, d'altra parte le azioni pericolose della Roma sono state talmente poche che sarebbe stato un caso. Piuttosto il timore era quello di non vederci andare in vantaggio. Non che siano mancate le occasioni da parte nostra, ma potevamo piegare l'avversario in maniera più netta. L'impostazione tattica è stata però guardinga, moscia a tratti, con un ritmo che doveva ricevere per forza di cose un'accelerata. Assist di Pogba e rete di Dybala, così per ritardare le speranze di ripresa giallorosse. Almeno loro ce li siamo tolti di torno, eliminati. Il Napoli continua a vincere, ma non lo molliamo. Quell'altri si fanno segnare da Kevin Lasagna. Buon appetito.

Skins [Stagione 3]




Anno: 2009
Titolo originale: Skins
Numero episodi: 10
Stagione: 3

Eccoci alla terza stagione di Skins. Terminata la scuola, si cambiano anche i personaggi e si rinizia così dal penultimo anno. L'unica eccezione è per Effy, la sorellina di Tony, già vista anche in passato e divenuta oggi la protagonisti indiscussa. Come il fratello non è il massimo della simpatia, ma decisamente carina e gioca su questo fatto per saziare la propria ninfomania. Eh già. non passa giorno che non finisca nel letto di qualcuno, non necessariamente lo stesso letto, e non necessariamente un letto. Gli altri personaggi sono mediamente migliori rispetto a quelli del passato, ma altrettanto odiosi. Soprattutto JJ e le gemelle. Una nota particolare per il peggiore di tutti, Cook un vero delinquente rubato ai riformatori, che si presenta come un perfetto hooligan e fa benissimo la sua parte. E' il bullo teppista che da piccoli non vorremo avere più vicino di un chilometro, ma oggi non mi fa paura. Gli spaccherei volentieri la teta se sapessi che gli possa interessare. Invece è pure abbastanza masochista. C' poi da dire un'altra cosa sui personaggi: ce ne fosse uno normale oh. E parlo da consapevole che il termine "normale" non significa assolutamente niente. Ma tutti hanno un qualche problema o una qualche particolarità assurda, che sia personale o familiare. Boh strano- Comunque anche questi restano sudici, così tanto che se venisse Effy e volesse darmela la costringerei prima a fare un paio di docce.

Narcos [Stagione 1]




Anno: 2015
Titolo originale: Narcos
Numero episodi: 10
Stagione 1

Quando ho messo Netflix ad inizio novembre Narcos era una di quelle serie più gettonate, di produzione originale che invogliava la nuova utenza a fare l'abbonamento. Beh, per quanto mi riguarda ne è valsa la pena e sono rimasto pienamente soddisfatto. Narcotrafficanti colombiani negli anni ottanta: roba seria, roba grossa, e soprattutto una specie di documentario su Pablo Escobar (che è stato anche il settimo uomo più ricco del mondo) e sul traffico in generale. Ovviamente il tutto romanzato, mai noioso, con il punto di vista (con tanto di voci fuori campo) di un agente della DEA che ha contribuito alla lotto contro il crimine. Realistico, ben fatto, personaggi credibili, una serie di fatti raccontati in maniera attenta e corretta. Wagner Moura, attore brasiliano che impersona il boss per antonomasia dei cartelli sudamericani, è davvero sensazionale, sopra le righe in ogni inquadratura ed in ogni atteggiamento. Magari non avrà un perfetto accento colombiano, ma noi non possiamo accorgercene, sebbene il parlato in lingua spagnola sia sottotitolato, mentre è doppiato soltanto l'inglese. I dieci episodi scorrono benissimo, la lotta tra il male ed il bene con qualsiasi mezzo non si inceppa mai. Nessuno deve fare bella figura, la serie da questo punto di vista p molto onesta. Pablo non rischia di diventare un padrino mitico ed eroico, i buoni politici colombiani vengono raccontati anche evidenziando i loro punti deboli ed i loro errori, i poliziotti gringos sono tutt'altro che perfetti portatori di giustizia senza danni collaterali. Insomma ci sono i buoni ed è logico vederli chiaramente, ma per i senza macchia non c'è posto. Ottimo lavoro. La serie è ideata e diretta da Josè Padilha, quello di Tropa De Elite.

sabato 23 gennaio 2016

Maze Runner - La Fuga (2015)


Regia: Wes Ball
Anno: 2015
Titolo originale: Maze Runner: The Scorch Trials
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Uscito questo secondo capitolo di Maze Runner è passato un po' in sordina, non tutti ne parlano bene, ed il genere young adult attira un numero non troppo vario di persone. Nella recensione de Il Labirinto ho spiegato che purtroppo assomiglia un po' troppo a tanti altri film in voga in questi ultimi anni e che quindi pecca di originalità. E' vero in effetti, ma con questa nuova avventura, per quanto mi riguarda sistemano un po' di cose e si fa un passo avanti. Per quanto mi riguarda, aggiungendo una breve introduzione, potrebbe anche essere un film a sè, e slegarsi dal suo inizio: ci sarebbe poca differenza. La location esterna (al labirinto) è molto più intrigante, molto più distopica, molto più post apocalittica: mi piace, non c'è dubbio. Ed anche se la Fuga è un continuo action movie con combattimenti me l'ha fatta prendere bene. Anzi, credo proprio che il male sia il fattore Labirinto precedentemente girato. Se ne poteva fare a meno? Forse sì. Ok anche qui di originale c'è ben poco, ma sono buonissime le ricostruzioni ambientali delle città distrutte, il deserto, i locali medici futuristici: può andare davvero alla grande. Il fatto è che, quelli che hanno letto i libri si troveranno molto spiazzati. Non sono tra quelli, perchè la saga dei romanzi, neanche ho mai preso in considerazione di iniziarla., così i drastici cambiamenti nella sceneggiatura non mi toccano, ed anzi, se ho notato un distacco con quella che avrebbe potuto essere la storia base, lo vedo come una cosa necessaria. Poi se si analizza bene la trama il riassunto diventa anche troppo semplice: i nostri eroi fuggono costantemente da tutto e da tutti. I personaggi non vengono proposti in maniera epica, sono poco sfruttati caratterialmente, con piccole eccezioni per Thomas (Dylan O'Brien) e Teresa (Kaya Scodelario, l'adolescente puttanella di Skins). Nel complesso sono tutti poco più che comparse per una pellicola concentrata quasi totalmente sull'azione. Intrattenimento a discapito della trama.

venerdì 22 gennaio 2016

La Teoria Del Tutto (2014)


Regia: James Marsh
Anno: 2014
Titolo originale: The Theory Of Everything
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Non voglio parlare molto del film biografico su una parte della vita di Stephen Hawking, ma ne approfitto per divulgare una mia teoria su di lui. Mitico personaggio cult, conosciuto a grandi linee da tutto il mondo, qui si presenta non tanto come genio assoluto dell'astrofisica, ma come uomo amato e che ama. E' un film drammatico di tipo sentimentale perlopiù. Ok, bello, prestazione di Eddie Redmayne da Oscar e tutto quanto. Ma ora ecco la mia teoria. Avete mai pensato, voi comuni mortali, che sia solo una baggianata? Voi uomini di fede, che a fatica sapete le tabelline e trovate difficoltà ad usare una calcolatrice scientifica? Hanno fatto passare Hawking per genio, ma secondo me è andata così: lui ha esposto le sue teorie e le sue formule matematiche. Solo un ristretto numero di persone è dotato di intelligenza tale da capirle (le formule in sè, non tanto il riassunto di ciò che dicono) e quando questa cricca di super intelligenti si è ritrovata di fronte alla lavagna con questo piccoletto su seggiola a rotelle secondo voi che ha fatto? Magari neanche si sono disturbati a leggere la formula (mica possono creare un buco nero e fermare il tempo per verificarla) e così per non fare la figura dei fissi hanno detto "sì sì, è vero, geniale, è proprio come dice lui". Ma in cuor loro, una vocina silenziosa diceva "ma che cazzo ha scritto, non ci capisco nulla, meglio non far vedere agli altri che non sono in grado...". Quindi ecco come è nato il suo astro nascente: il club dei super intelligenti, per non restare indietro gli ha dato ragione ed ha vinto la medaglia di genio dell'anno. Il fatto della malattia ha contribuito molto: lo avesse detto uno coi rasta e con una canna in mano, non sarebbe stato credibile. Lui sì però. Eh il mondo va avanti anche per questi colpi di culo. Se invece fosse davvero un genio (ma io non posso saperlo, devo fidarmi) mi viene da pensare a tante altre cose: quanti altri geni come lui non sono nati nel posto giusto al momento giusto? Ok, alcuni come Leonardo e Einstein li conosciamo tutti, poi ce ne sono tantissimi altri. Ma se lui fosse nato in Burkina Faso? O se fosse nato quando un centinaio di anni prima quando le conoscenze di fisica erano ben diverse? E se e se e se...? Sarebbe stato un bel casino.

mercoledì 20 gennaio 2016

The Blair Witch Project - Il Mistero Della Strega Di Blair (1999)



Regia: Daniel Myrick, Eduardo Sanchez
Anno: 1999
Titolo originale: The Blair Witch Project
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Nel 1999 fu un’idea geniale, da marketing virale. E lo è anche oggi se ci pensiamo bene: un budget ridottissimo, attori esordienti che interpretano se stessi in una sorta di finto documentario girato con camera a spalla, registi e sceneggiatori al primo lavoro ed un successo planetario incredibile. La grandezza sta anche nelle cose semplici e sebbene sia esagerato parlare di capolavoro (o anche di originalità totale) abbiamo un prodotto vincente. Un horror inquietante, ma mai violento che rappresenta un progetto cinematografico differente dalla maggior parte di quelli a cui il pubblico è abituato. La campagna pubblicitaria che lo precede è astuta, incuriosisce, utilizza anche il nuovo media internet come trampolino. Ed a conti fatti cosa vediamo all’interno della pellicola? Poco o niente di tangibile e di realmente pauroso. Tutto gira intorno a riprese amatoriali, sfuocate, sgranate, sporche, mosse... Non abbiamo piena consapevolezza di cosa stia succedendo. L’attrice principale è la paura stessa, che si aggrappa ai volti dei tre protagonisti, quando riusciamo a vederli. Già perchè molte scene sono soltanto girate al buio o illuminate in maniera confusa e non adatta ad avere una visione chiara d’insieme. In quegli attimi possiamo, anzi dobbiamo, utilizzare il senso uditivo per recepire suoni, bisbigli, singhiozzi o urla. Ancora più inquietante. Da scuola.

Lazio 0 - Juventus 1

La Coppa nazionale è sempre abbastanza bistrattata, ma Allegri ci crede e fa bene. Nonostante gli stimoli per la Juventus possano essere minori, avendo già il primato in solitaria di dieci coppe vinte, la formazione scesa in campo lascia intendere che sì, un po' di turno over è d'obbligo, ma che gli uomini chiave devono fare il proprio dovere per raggiungere l'obiettivo. Partita interessante ed abbastanza combattuta da entrambi gli schieramenti, i bianconeri vincono non solo con il risultato finale (rete dell'ex, lo svizzero, che ribatte in porta il palo colpito da Zaza), ma anche con la prestazione: più convincente la gara juventina e con molte più occasioni. A voler fare i pignoli l'uno a zero sta decisamente stretto alla Vecchia Signora, incapace di mettere il punto esclamativo finale alla gara, ma i pericoli subiti in difesa sono sempre stati tenuti sotto controllo. Continua a non segnare Morata, lo scrivo solo per fine statistico, ma non lo ritengo affatto un dato preoccupante. Aggiudicata la semifinale, avanti così.

martedì 19 gennaio 2016

Whatsapp è gratis a vita, anzi no

Mentre il mondo si divide in trasgry che preferiscono Telegram perchè criptato ed ha gli stikers straganzi, ed in schiene che preferiscono Whatsapp perchè mandi i messaggi gratis a tutti i tuoi contatti, ecco che è arrivato l'annuncio ufficiale (da qualche parte, cercatevelo su Google) che proprio Whatsapp smetterà di essere a pagamento. In molti hanno già usufruito della gratuità a vita, scelti un po' a caso, ma in diversi hanno accolto con estrema goduria questo fatto. D'altra parte risparmiare 0.9 euro all'anno su smartphone pagati anche 600 euro fa la differenza. Il gratis fa gola a tutti, è innegabile. Appena messa la versione (al momento ultima) 2.12.407 arriva la notifica che conferma anche per il mio account la gratuità a vita. Bene, benissimo, voci confermate allora. Mi preparo nella mente un articolo per esaltare questa fantastica novità e tempo venti minuti ecco un ulteriore messaggio che mi informa che il mio abbonamento è cambiato. Cioè è tornato a come era già prima: scadrà nel 2018. Fiducioso nell'impegno di chi gestisce la cosa, credo che basterà aspettare ancora un pochino, poi sistemeranno le cose. Hanno circa due anni tempo per quanto mi riguarda, sempre se esisterà ancora. Comunque forza Gtalk, ti aspettiamo in coro solenne!!!

 EDIT 23:52
altro messaggio che mi informa che è tornato gratuito a vita.

Big Hero 6 (2015)




Regia: Don Hall, Chris Williams
Anno: 2015
Titolo originale: Big Hero 6
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
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La Disney si sta facendo rispettare sempre di più. Anche da me. Con Big Hero 6 ha sfornato un prodotto per famiglie che può andar bene pure per un pubblico più vasto. Prende spunto da un prodotto Marvel e senza l'aiuto della Pixar lo tramuta in un film di animazione dagli aspetti interessanti. Visivamente non necessariamente sorprendente, salvo che per alcune (tante in effetti) scene di CGI in cui difficilmente riusciamo a non renderci conto che non è reale. Gli sfondi, l'acqua, gli oggetti bagnati sono davvero sublimi. Leggermente sottotono (inteso nei confronti del resto) il disegno che riguarda i personaggi, ma d'altra parte siamo all'interno di un cartone animato. San Fransokyo è spettacolare e la cosa che più mi ha attirato è la parte iniziale della trama: quei ragazzini genietti che giocano e lavorano con i computer. Un bel salto per la fantascienza  che piace a me, un po' anni ottanta, un po' alla Vernor Vinge di Quando Scoppiò La Pace tanto per fare il saccente e non snocciolare titoli cinematografici più comuni. Tutto bene insomma fino a che non si trasforma in una simpatica, ma poco originale, trama da super eroi. Il cattivo di turno è mosso da sentimenti, e questi sono il fulcro della storia anche del giovane Hiro: si fa molto leva su tutto questo, salvo poi risolvere i problemi in maniera un po' troppo frettolosa. Comunque le morti ci sono, ed è una notizia sensazionale. Un bel film da gustarsi, orientato ad un pubblico giovane ma che sappia apprezzare le buone storie e non si limita a parteggiare senza sosta per i buoni. La versione bluray è ottima nel video, per l'audio nostrano ci propone un DTS 5.1 e gli extra sono i seguenti:
  • Corto: Winston (6 minuti)
  • Il viaggio di Hiro (15 minuti)
  • I protagonisti dietro ai personaggi (7 minuti)
  • Scene eliminate (13 minuti)
  • Trailer
  • Corto: Topolino - Odissea a Tokyo (4 minuti)

domenica 17 gennaio 2016

Udinese 0 - Juventus 4

Che dire, arrivati al giro di boa ci siamo. Ed io che non ci credevo. Meglio così, la sorpresa è più gradita (faccina sorridente). Superati i tristi, siamo sempre ancorati e non lasciamo fuggire il Napoli stellare di Higuain. Partita in trasferta contro l'Udinese che ci aveva beffato alla prima di campionato, gestita oggi con un po' di turn over tecnico. Fuori quindi Pogba, ma il centrocampo non ne risente. Bene Rugani che deve macinare minuti, bene Asamoah che va ritrovato, benissimo Khedira che oltre a segnare gioca come deve fare, acquistando fiducia atletica e mentale. Sembra tutto facile perchè già il primo tempo siamo sopra di quattro gol e con un uomo in più: la pratica Udinese, nel suo nuovo stadio è stata appena archiviata. Accada quel che accada nelle prossime partita, abbiamo dimostrato di esserci, stare lì non solo a rompere le palle, ma proprio a lottare per i titoli. Decima vittoria consecutiva, senza se e senza ma.

Ted 2 (2015)




Regia: Seth MacFarlane
Anno: 2015
Titolo originale: Ted 2
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.4)
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I due rimbombamici sono tornati: dopo il primo film ecco Ted e Mark Wahlberg pronti a farci ridere. Più o meno. Cioè, non è che sia triste o bruttino, ma non tutte le ciambelle riescono con il buco ed a quanto pare, le avventure di Ted potevano fermarsi al primo episodio. Come anche detto nella prima recensione, si notano i limiti dello spasso imposti dal cinema recitato nei confronti di quello d'animazione. Si perde per strada anche quella verve di originalità che stava alla base e quella presunto messaggio di grandicelli che faticano a crescere, a diventare adulti e proseguire di conseguenza. La trama resta comunque simpatica, con quel nonsense tipico dei Griffin, con situazioni rocambolesche che vedono la storia iniziare con un problema (i rapporti matrimoniali di Ted) e via via proseguire per arrivare al fulcro: l'orsacchiotto può essere considerato un essere umano o va visto solo come un bene? E nelle quasi due ore di pellicola abbiamo turpiloqui, situazioni imbarazzanti, gag all'apparenza idiote e tutta una serie di inserti per far sorridere nerd non cresciuti o ragazzini che si arrapano di fronte ad una foresta di maria. Anche chi ha già superato una certa età può sorridere e vederlo con piacere, senza per forza sganasciarsi dalle risate. D'altra parte i cinepanettoni italici hanno per forza di cose abbassato il livello di comicità a cui una persona normale dovrebbe essere abituato. Banale a tratti, potenzialmente vicino ad un prodotto in altri segmenti.

sabato 16 gennaio 2016

Cool, Here We Are!

E' Fatta! Eccoci, eccoci ancora una volta pronti a partire per il Sogno Americano. La nazione è la stessa, quella di altre avventure, ma la sostanza è differente ed il cuore resta lì. Giratina in senso antiorario per uno spicchio del Golfo del Messico che a Pasqua ci abbraccerà con tutto il suo calore: da Miami a New Orleans, con tappe intermedie più o meno da stabilire. 1300 carinissime miglia da macinare tra spiagge, paludi, parchi, coccodrilli, Topolino e delfini fino ad arrivare nella città più magica e musicale di sempre. Ancora una volta il mio fidato compagno di avventure esotiche sarà gettons, che indosserà i mocassini da sabbia, mentre mi leggerò un bel libro di Hemingway con aria spavalda e raffinata così da aggraziarci cubane e portoricane. Inizia il countdown, nello Stato di Cape Canaveral!!!

giovedì 14 gennaio 2016

Pixels (2015)




Regia: Chris Columbus
Anno: 2015
Titolo originale: Pixels
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.7)
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Il voto è basso (4), da stroncatura. Ma non voglio accanirmi contro questo film: non è brutto completamente, non è di quelli dal potenziale esagerato che poi ti delude. E' semplicemente un film con alcuni buoni spunti, sfruttati secondo me al massimo, ma che per forza di cose non può stare sui gradini alti del buon cinema di intrattenimento. Anche se fossi un vero nerd, senza quella spiccata vena da lamer, che negli anni ottanta si fosse impasticcato di arcade come non mai, riuscirei male a digerire il senso pacato che sta alla base della sceneggiatura. La commedia, nonostante Adam Sandler, è simpatica a tratti, difficilmente divertente con luoghi comuni e clichè già ampiamente visti in oltre trent'anni di questo cinema. Vi ricordate il libro Player One? Io un pochetto, ma mi sento di dire che Pixels è la brutta copia in trasposizione cinematografica di questo omaggio agli anni ottanta, in cui i vecchi giochi videoludici sono i veri protagonisti. Roba come Pac Man, Donkey Kong, Space Invaders a cui la mia generazione ha giocato almeno di sfuggita e quella un po' più anziana ha sfruttato notevolmente. Nel ricreare un attacco alieno a colpi di pixels però ci sono dei limiti oggettivi non indifferenti, ed è qui che casca l'asino, o la scimmia. Il mondo ad 8 bit non è così intrigante per me, figuriamoci per tutto il resto del mondo. Credo che difficilmente potesse essere migliore di quanto è.

martedì 12 gennaio 2016

Skins [Stagione 2]




Anno: 2008
Titolo originale: Skins
Numero episodi: 10
Stagione: 2

Che erano sudici lo avevo già detto, e lo ribadisco. Però alla fine come serie è ganza, abbastanza scopereccia, ma senza volgarità ed esagerazioni. Ganza fino ad un certo punto ovviamente, perchè anche gli autori hanno dovuto creare delle situazioni limite per risvegliare l'interesse. L'odioso Tony è stato reso una vittima della vita, cercando di essere una calamita di pena e compassione dopo l'incidente. Sid diventa quasi un vincente, andando sia con l'agognata Michelle che con la (nuova) amata Cassie e poi si aggiungono morti, gravidanze, aborti, fughe a New York... Situazioni che potrebbero essere anche da sitcom, ma che a ben guardare racchiudono una buona dose di drammaticità. Adesso che sono adulti e fuori della scuola chissà cosa potrà accadere. Magari per qualcuno si avvicina la prigione.

domenica 10 gennaio 2016

Sampdoria 1 - Juventus 2

La Fiorentina perde. L'Inter perde. La Roma pareggia. Ma quando si insegue dobbiamo pensare a tutti gli avversarsi, quindi se il Napoli vince è categorico che lo facciamo anche noi, dobbiamo tenere il passo. Nona vittoria consecutiva quindi, anche se con diversi, diversissimi brividi. Già perchè dopo un primo tempo tranquillo, di controllo con la rete di Pogba, e dopo il secondo tempo iniziato bene, arriva anche la rete anestetizzante di Khedira. Errore addormentarsi sugli allori. Morata spreca un'occasione d'oro e di rimando per la legge non scritta del #golsbagliatogolsubito ecco il Fantantonio nazionale che rimette tutto in discussione. Un po' di tremarella nei minuti finali, quando sembrava che la Sampdoria avesse preso coraggio per segnare, grazie alle nostre disattenzioni e paure. Prova di forza però che ci catapulta ad agganciare i neroazzurri: tre mesi fa avremmo pareggiato. Eccoci secondi in classifica.

American Gangster (2007)




Regia: Ridely Scott
Anno: 2007
Titolo originale: American Gangster
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.8)
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Ad American Gangster mancano senz'altro velocità, verve e cambi di marcia. Buona l'idea di concentrarsi su di una storia vera, quella dell'ascesa al potere malavitoso di Frank Lucas (Denzel Washington), personaggio folkloristico e di colore di una New York primi anni settanta. Si racconta poi, oltre allo spaccio monopolistico della sua eroina, anche della corruzione della polizia (Josh Brolin) e di contro degli sforzi ripagati per catturarlo grazie a Russel Crowe. Si tratta a conti fatti di una serie di contrasti a tre: il cattivo raccontato in maniera affascinante, il cattivo che pensa solo ai soldi, ed il buono puro e senza macchia (con qualcosina di sporco solo nella vita privata). Purtroppo con una cadenza ritmica abbastanza desolante e con lo stereotipo del boss da ammirare: ok vediamo la strage di buchi che causa, ma non poi così devastante per gli occhi dello spettatore. E diciamolo chiaramente, Il Padrino è tutta un'altra cosa. Volutamente qui è inserita la caccia e la parte investigativa che rendono il presunto personaggio principale nè carne nè pesce. Tutto troppo equilibrato.

venerdì 8 gennaio 2016

Scream 4 (2011)




Regia: Wes Craven
Anno: 2011
Titolo originale: Scream 4
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.2)
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Il quarto capitolo di Scream è decisamente una forzatura. Rinnovato, si fa per dire, inutilmente per dare longevità ad una saga ormai finita. A poco o niente servono le frasi di anticipazione riguardanti i possibili remake o ultra sequel di una saga horror. Le regole, anche se vengono seguite, non portano alle promesse dichiarate. Se escludiamo i primi cinque minuti di un buon meta cinema (però sempre la solita minestra riscaldata) in cui realtà e finzione si mescolano, il resto è un insieme di di attacchi e fendenti ad un genere che non riesce a rinnovarsi. Scream 4 però non si distanzia da ciò che esplicitamente critica ed affossa: si rivela per l'ennesimo prodotto commerciale che cavalca l'onda di un franchise ben riuscito nei capitoli precedenti.

giovedì 7 gennaio 2016

Prison Break [Stagione 1]




Anno: 2005 - 2006
Titolo originale: Prison Break
Numero episodi: 22
Stagione: 1

Come le noccioline: un episodio tira l'altro. ed anche se la prima stagione l'avevo già vista, meritava così tanto che ho rifatto una maratona. Gli episodi sono di un numero elevato rispetto alle ultime serie, ma ne valeva davvero la pena. E riguardarlo, pur conoscendo i fatti, non ne sciupa l'interesse e l'emozione. La trama è costruita splendidamente riuscendo a racchiudere il genere crime, il thriller, il complottistico, l'azione... Insomma un sacco di cose senza tralasciarne neanche una. Il grande successo lo si deve sia al fatto che ogni capitolo racchiude un momento particolare di tutta la storia, sia alla caratterizzazione dei personaggi: al di là di quelli principali, i due fratelli, c'è il mafioso, la leggenda, il latino, il pedofilo, la guardia bastarda... E tutto questo per quanto riguarda le mura della prigione. Abbiamo anche una storia parallela che si svolge all'esterno e colpisce proprio l'animo da complotto universale che piace tanto a tutti. Della seconda stagione rimasi a poco meno di metà, ma sono convinto che pur non raggiungendo la bellezza di questa, potrà essere altrettanto interessante e ben studiata.

mercoledì 6 gennaio 2016

Juventus 3 - Hellas Verona 0

Ottava vittoria consecutiva. Quindi come d'accordo faccio il mea culpa sulla gestione Allegri che ha inanellato una serie di successi tale da farci stare tranquilli. Adesso la Juve, da inseguitrice è là dove le spetta, a giocarsela. Alcune scelte restano discutibili (Caceres dentro, Rugani fuori) ma l'allenatore è lui e ne sa più di noi sicuramente, vedendo molte chiavi di lettura. Ad ogni modo partita sempre sotto controllo come era prevedibile contro una delle squadre meno forti del campionato. Anno nuovo iniziato nel migliore dei modi, rete su punizione di Dybala che su un altro calcio piazzato la mette per la testa di Bonucci. A Chiudere Zaza subentrato ad un Morata che continua a non segnare, ma non mi fa preoccupare. Quando si vince si accetta tutto, anche i momenti bui di alcuni giocatori. Segnerà le prossime o magari in Champions. Altri due punti presi alla rometta e cerchiamo di tenere il passo di Fiorentina, Napoli e Inter. Avanti così.

Usare QR code per le password

Se invitate spesso a casa amici o familiari che necessitano vampirescamente della vostra banda esistono vari sistemi, più o meno audaci ed intelligenti che ti consento di gestire al meglio questi accessi. In Home 2.0 ho già creato da tempo accessi multipli con FreeRadius per i frequentatori più assidui e fidati. Alcune volte però arrivano visitatori dell'ultim'ora, che devono stare poco, o non rientrano nella cerchia dei prediletti o semplicemente hanno scordato le loro credenziali di accesso. Il modem di TIM Superfibra è un Technicolor AG Plus che permette la creazione di una rete wifi ospiti (anche temporanea con limiti di tempo e di accesso) mi ha fatto venire in mente di condividere un QR code con i dati di accesso, senza stare a dettare a voce password ultra complicate. In questo modo il generatore può farsi i fatti propri, inserire tutti i simboli che vuole, modellare una frase alfanumerica artisticamente bestiale ed il gioco è fatto. Avevo pensato anche ad un target NFC da applicare vicino al modem, ma non tutti hanno dispositivi dotati. Invece tutti possono scaricare (se già non hanno un lettore) QR Code Scanner o applicazioni simili, fotografarlo ed infine collegarsi senza problemi. Per i dispositivi è un attimino più complesso, dovendo fare un copia incolla, ma il risultato è il solito. Per creare il QR code, in questa ed in mille altre varianti, consiglio QRstuff: fenomenale. Infilo anche un video per far capire quanto è semplice (il QR code è a video, ma potete ovviamente stamparli, creare etichette, spedirli via email etc).

martedì 5 gennaio 2016

TIM Superfibra @ Home 2.0

Finalmente Home 2.0 si dota della SuperFibra di TIM. Grazie a Sarah di BSPID che mi ha contattato a metà novembre per comunicarmi la strabiliante notizia che ero raggiunto da quel sono chiamato 30 mega... Poi, con il passare delle settimane la cosa è addirittura migliorata: 39,9 al mese (meno di quanto spendevo con la 20) per avere chiamate illimitate , ma soprattutto la 50/100 con 10 in upload. Oggi arriva il tecnico, che deve però lavorare anche sull'armadio e terminare l'ultimo collegamento, oltre che portarmi il router adatto. Terminate tutte le operazioni per il port mapping per i mille client, quelle per il DNS dinamico e varie ed eventuali ecco che lo speed test, in orario di punta va oltre le più rosee aspettative: sopra i 90 e quasi a 20 in upload. Goduria!!!

lunedì 4 gennaio 2016

Ant-Man (2015)




Regia: Peyton Reed
Anno: 2015
Titolo originale: Ant-Man
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.5)
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Viaggio Allucinante e Tesoro, Mi Si Sono Ristretti I Ragazzi non tutti li ricorderanno, ma erano la versione senza supereroi e straordinari combattimenti dedicata al mondo della miniaturizzazione nel cinema. La Marvel, che anche se mi stanca un po', ha un grande coefficiente di interesse perchè ha a disposizione mezzi e soldi ben applicabili a questo genere. La trama fa un salto in avanti rispetto alle storie originali del fumetto, tanto che appena pochi minuti dopo l'inizio si ha quella sensazione di sequel di un originale mai girato. Hank Pym (Michael Douglas) è una sorta di Stark che vive nel suo stesso mondo e fa più o meno le stesse cose, o meglio le faceva un tempo. Passa lo scettro, in maniera un po' forzata al più giovane Scott Lang (Paul Rudd) che si ritrova ad essere l'eroe piccolo ma cazzutto di questo cinecomic. Inutile dire che in questo modo, partendo cioè a cose fatte, cresce la curiosità per scoprire qualcosa di più sulla sua storia e la sua posizione nel mondo Marvel. Chi legge i fumetti ne saprà di più, chi come me invece non ne sa(peva) niente di niente dovrà leggersi questo fondamentale articolo su LegaNerd. Tornando al film abbiamo il giusto compromesso tra azione, memorabili effetti speciali di ogni tipo che trasformano anche la più insulsa delle location (la pista di un trenino) in un campo di battaglia o di allenamento, commedia con battute non troppo sceme. Pecca però forse di un eccessivo collegamento con qualcosa che cinematograficamente non esiste, andando ad inserire richiami e flashback che soltanto in parte colmano il vuoto. Sui personaggi principali: buono e credibile Douglas che dà sicuramente slancio al film, ottimo in ogni tipo di situazione Rudd che si presta all'ironia ed alle scene più impegnative con gli scontri fisici, abbastanza inutile la donzella di turno (Evangeline Lilly) che credevo facesse un doppio doppiogioco, e piena insufficienza per il cattivo Corey Stoll che è un po' troppo femminuccia, ma si salva con lo scontro finale: epico e ben studiato, mozzafiato. Marvel difficilmente farà capolavori, il target è quello che è, resta comunque qualcosa di visibilmente buono e con una resa da action movie che non ti stordisce. Gli extra del bluray:

  • Featurettes (32 minuti)
  • Scene eliminate ed estese con commento (9 minuti)
  • Gag Reel (3 minuti)
  • Commento audio

domenica 3 gennaio 2016

La Mummia (1932)




Regia: Karl Freund
Anno: 1932
Titolo originale: The Mummy
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Un anno dopo aver girato Dracula (nella versione inglese), Karl Freund sempre per la Universal propone agli spettatori un altro grandissimo cult: La Mummia. Riproposta poi in varie salse sia negli anni quaranta che in quelli a noi più vicini. Rispetto agli altri mostri della Universal, questo è forse quello che incute meno timore, sebbene goda di molta popolarità. La storia prende spunto dagli scavi della tomba di Tutankhamon e fa leva su credenze popolari e religiose. La regia riesce a creare quella atmosfera carica di mistero che avvolge i personaggi e le superstizioni dell'Antico Egitto. Grande prova per l'instancabile Boris Karloff (nello stesso anno, tra gli altri è anche Frankenstein) aiutato dal maestro del trucco Jack Pierce, calmo, elegante, controllato. Le scene comunque in cui la mummia appare bendata durano soltanto una manciata di minuti, mentre nel resto della pellicola Imhotep si mostra al pubblico con le proprie fattezze abbastanza riconoscibili, ed ammalia (o strega) così la bella Zita Johann. Anche se il film è decisamente datato la versione bluray con restauro è veramente una chicca. L'audio italiano (stereo) è un ridoppiaggio eseguito appositamente in quanto quello originale nella nostra lingua era un assurdo inserimento che sovrastava la traccia coprendo pure la musica. Gli extra, come al solito sono corposi:

  • Mummia cara (30 minuti)
  • L'artefice dei mostri (25 minuti)
  • L'eredità della mummia (8 minuti)
  • Gli archivi
  • 2 commenti
  • 5 trailer
  • L'era di Carl Laemmle (9 minuti)

Skins [Stagione 1]




Anno: 2007
Titolo originale: Skins
Numero episodi: 9
Stagione: 1

Serie televisiva britannica senza peli sulla lingua che tratta di giovani adolescenti attorno ai diciassette anni e le loro avventure con sesso, droga ed altre cose politicamente scorrette. Gli inglesi sono sudici. Questo lo sapevamo già, ma con la serie, che vorrebbe proporci una fetta di generazione nuova in maniera abbastanza realistica, viene fuori in maniera eclatante. Sono abbastanza precoci, ma neanche troppo, perchè questa serie mette a nudo diversi aspetti della vita di questi ragazzi, ma a conti fatti e con l'onestà strinta tra le mani, c'è di peggio. Sebbene ogni puntata si focalizzi su un specifico personaggio del gruppo di delinquentelli di buona famiglia è indubbio che quelli principali siano due: Tony e Sid. Fanno a gara per finire al primo posto della mia lista di odiati ed è difficile scegliere. Il primo è uno tutto perfettino, di quei troi che l'hanno sempre vinta, carino, pieno di ragazze, intelligente... Ma appunto odioso, cattivo, sadico. Il tipo da cui stare alla larga. Simpatico i primi cinque minuti poi ti accorgi che ti vuole fregare. Il secondo è il classico clichè del fallito nerd timido, abbastanza sciocco, anti sportivo, goffo, con personalità debole, ma talmente sfigato che o lo fa apposta o è un emerito imbecille. Se è impossibile immedesimarsi in uno dei due, lo è altrettanto prenderli in simpatia. Il resto è un contorno. Ma il bello della serie per ora è proprio qui: sono odiosi.

Bronson (2008)




Regia: Nicola Winding Refn
Anno: 2008
Titolo originale: Bronson
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.1)
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Bronson è un gran bel film. Se non lo guardi con sufficienza riesci a vederne la drammatica poesia che ci gira intorno e che lo rende triste, grottesco, ben eseguito. Tom Hardy, l'uomo che sospettavo sapesse solo grugnire, si rivela una gradita sorpresa mentre si racconta. Anzi, mentre racconta sul palco, la vita del proprio personaggio, Bronson: il carcerato più famoso d'Inghilterra. E su quel palco, o con la camera che lo riprende in primo piano, pare si assistere ad uno spettacolo cabarettista in cui si mettono a nudo i pensieri di una celebrità malata. A tratti mi ha ricordato, nuovamente con tristezza, lo spettacolo di Mike Tyson in cui si racconta. Ma quella è un'altra storia. Winding Refn riesce a proporci la violenza rendendola artistica ed il soggetto qui usato si presta d'incanto: violenza pura senza che ci sia un obiettivo alto prefissato e da raggiungere. Non la violenza di Arancia Meccanica e neanche quella da picchiaduro o da pellicola carceraria, un tipo piuttosto di forma d'arte, malata e ricercata. La storia è raccontata in maniera grottesca, visionaria, senza che si abbia un linea temporale ben delimitata e precisa, intermezzando le scene di azione o di prigionia a monologhi, mutamenti facciali degni di un mimo, umorismo nero che capita quasi casualmente. La star è lui, un triste ragazzo in cerca di una notorietà che gli può causare soltanto guai e anni da aggiungere al proprio curriculum di carcerato. Triste perchè non è un prodotto dell'emarginazione, della società ingiusta o di cause di forza maggiore: Bronson si mette nei pasticci giorno dopo giorno grazie alla propria scelta scellerata di usare la forza e la violenza come trampolino di lancio per un successo ch solo lui riesce a percepire. Tra le decine di pellicole sul mondo del crimine e sui carcerati questa è senza dubbio tra le più originali. E credo che sia la migliore prova artistica di un Tom Hardy forse troppo sottovalutato.

sabato 2 gennaio 2016

I libri letti nel 2015

Eh sì, questa volta si fa davvero presto. Statistiche e grandi studi prenderanno davvero poco tempo, ma c'è anche da dire una cosa fondamentale. Arrivato a giugno e vedendo l'andazzo ho deciso spontaneamente di tirare il freno a mano, per poi potermi vantare il prossimo anno di avere una striscia positiva. Non so quanto questo trucchetto possa continuare perchè il trend negativo è ormai un cardine degli ultimi anni: 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014. Anche questa volta troverete la lista in ordine cronologico con il link alla recensione fatta qui sul blog e tra parentesi il voto anobiiano che va da 1 a 5. A seguire alcune statistiche di paragone con l'anno passato e la speranza rinnovata che questo 2015 sia migliore almeno dal punto di vista della qualità se proprio non della quantità.
  1. Stephen King - Disperation (2)
  2. Jo Nesbo - Il Pipistrello (2)
  3. Charles Stross - Giungla Di Cemento (3)
  4. Paul Auster - L'Invenzione Della Solitudine (4)
  5. J. D. Salinger - Il Giovane Holden (4)
  6. Charles Coleman Finlay - Prigioniero Politico (2)
  7. Allen Steele - Ieri E Domani (3)
  8. Catherine Asaro - Un Ponte Sull'Abisso (1)
  9. Stephen King - Duma Key (3)
  10. Frederik Pohl - L'Insidia Del Glotch (2)
Meno di un libro al mese, spero che alle elementari abbiano fatto meglio. La media voti è stabile ed ha alti e bassi, nessuno raggiunge le 5 stelle e soltanto uno è risultato sgradito. I generi sono vari con una predisposizione per la fantascienza specie nell'ultimo periodo. Su 10 libri solo 3 li ho letti con il Kindle, mentre il 70% è di carta. 10 libri letti significa il 54,54% in meno rispetto al 2014 per un totale di 2883 pagine (61,05% in meno rispetto al 2014) con una media di 288 pagine per libro.  La classifica di tutti i tempi degli autori che vede King scalzare Asimov:
  1. Stephen King (29)
  2. Isaac Asimov (27)
  3. Jeffery Deaver (26)
  4. Wilbur Smith (23)
  5. Philip K. Dick (20)
  6. Ken Follet (19)
  7. Valerio Massimo Manfredi (14)
  8. John Grisham (12)
  9. Michael Crichton (12)
  10. Michael Connelly (10)
  11. Tom Clancy (10)

eXistenZ (1999)


Regia: David Cronenberg
Anno: 1999
Titolo originale: eXistenZ
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Può piacere o meno, ma di certo eXistenZ non lascia indifferenti. Io faccio di quella schiera che non ama particolarmente Cronenberg, ma ne riconosce la perversa genialità e qui ne viene fuori a dosi belle forti. Tanto per cominciare, il film come altri che generalmente mi piacciono è costruito su diversi piani (un po' come Inception per intenderci ed anche un altro po' come per il vecchio Videodrome) e questo è stuzzicante in quanto la meticolosa ed disordinata confusione nella sceneggiatura riesce a disturbarti, facendoti perdere i punti fermi con la realtà. Reale e fantastico (o virtuale) si fondono e torna fuori il suo spiccato feticismo per la carne, gli orifizi, il contatto tramite accoppiamento.  Aggiungiamoci poi il prestito preso a mani basse da Philip K. Dick ed al suo Le Tre Stimmate Di Palmer Eldritch (abbiamo pure un omaggio diretto e visivo per Parky Pat, spero che i lettori sappiano di cosa sto parlando) ed ecco un qualcosa di ammaliante in cui la realtà ha smesso di esistere dal momento in cui è stata sostituita dal gioco. Folle ed allucinante a tratti è la vera essenza del cinema di Cronenberg, un regista che non si è piegato molto ed ha continuato a mostrarci le sue visioni. Existenz pecca un po' di eccessiva confusione ed una vera e propria linea da seguire: il gioco non ha regole, o comunque nessuno pare conoscerle, e soprattutto non si sa quale sia realmente il gioco e quale la realtà.

venerdì 1 gennaio 2016

Resident Evil: Afterlife (2010)




Regia: Paul W. S. Anderson
Anno: 2010
Titolo originale: Resident Evil: Afterlife
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.9)
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Quarto capitolo della saga Resident Evil e passi da gigante in avanti rispetto ad Extinction di tre anni prima. Torna il regista originale Paul Anderson e si riconfermano le due eroine Milla Jovovich ed Ali Larter quindi pollice alzato. La storia è la solita con mordi, scappa e scazzotta. Abbiamo una bellissima sequenza iniziale con le tantissime Alice che combattono come non mai, giusto per darci la giusta dimensione di azione gustosa. Poi le lotte e le fughe nell'ambientazione di un carcere di Los Angeles. Zombie che si sono evoluti in mostri e nuovi personaggi sopravvissuti. Difficile aspettarsi qualcosa di più dal quarto capitolo di una saga di questo livello che prende spunto da un videogioco. Mitica ed indistruttibile la Umbrella Corporation, una piovra tentacolare che raggiunge qualsiasi posto e persona. Il nemico da battere non è così semplice e riuscire a trovare una sceneggiatura che si ricolleghi ai capitoli precedenti è altrettanto difficoltoso. Ma in qualche modo non siamo di fronte all'ennesimo livello del gioco da superare, sebbene l'evolversi della storia sia proprio così, alcuni elementi aggiunti qua e là rendono abbastanza longeva questa lotta della disperazione. A me Resident Evil continua a piacere, anche se da ultimo, il mostro finale dura poco e le scene migliori si presentano a metà pellicola, dentro le docce del carcere. Lì sì, è presente ciò che cercavo in un film del genere.

Nuova Versione Anno: 2016

Bella raga, VER rulla abbestia
Eccoci, ci siamo, è esattamente mezzanotte ed un minuto (fuso di Fucecchio) e la New Yearz Inc. come di consueto ha rilasciato la nuova versione di Anno. Siamo giunti alla 2016, il download OTA è partito in automatico raggiungendo pure l'Italia. Vi ricordo che non è possibile eseguire un downgrade in quanto il sistema non lo permette, nonostante sia confermato l'accesso (solo in lettura) alle varie copie di backup. La società quest'anno, ha scelto come testimonial Axl Rose che, come potete vedere dalla foto, vi augura una felice permanenza su Pianeta Terra. Questo a ricordare che gli Anni passano per tutti, stelle del rock comprese ed incomprese. Non starò qui a farvi il sermone morale (ci pensa già Ciampi Mattarella) o filosofico, ma è il momento di quello un po' nostalgico. Ci pensate ad Axl? Era uno dei miei idoli adolescenziali, ed ora così su due piedi, parrebbe finito. Senza lasciarci la seconda parte di Chinese Democracy però è sempre lì con la boccia in una mano, mentre l'altra starà palpando il fondo schiena di quella lì. Mi ha messo un po' di tristezza lo ammetto, come da piccolo quando guardavo la serie animata de L'Isola Del Tesoro e nelle ultime puntate mi accorsi che Silver (altro idolo) era diventato vecchio. Lacrimuccia. Concludo sommariamente ricordandovi  di non fare scoppiare i cani, altrimenti i botti si spaventano Un saluto speciale quindi da parte di VER a tutti quelli che sono invecchiati, hanno perso i capelli, hanno aggiunto chili alla propria stazza, mostrano tatuaggi scoloriti, sono rimasti soli, sono diventati poveri o non hanno più obiettivi e progetti ed a tutte le Vecchie Glorie. La versione Anno 2016, vi darà la possibilità di continuare nonostante l'obsolescenza, o addirittura di stare al passo con i tempi mettendovi d'impegno per eseguire un upgrade. . Buona Nuova Versione, Old_Glory