lunedì 31 ottobre 2016

Zona D'Ombra (2015)


Regia: Peter Landesman
Anno: 2015
Titolo originale: Concussion
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Il sogno americano. Il fantastico e realizzabile scontro che vede Davide batterie Golia. Quel essere americano esaltato per negazione, ecco che cosa salva maggiormente un film travestito debolmente da inchiesta. Il protagonista interpretato da Will Smith è un dottore nigeriano stabilitosi in America, ma ancora senza cittadinanza, che apre il vaso di Pandora sui rischi a lungo termine in cui possono incappare i giocatori della NFL. Traumi, botte alla testa ogni giorno, impatti violenti. Esulando dal film, pare un po' strano (ma dalla storia che si basa su di un articolo di giornale è proprio così) che la Lega Nazionale del Football americano volesse tenere nascoste determinate ricerche mediche: anche nel calcio, è risaputo che i difensori (più frequenti a colpire pallonate con la testa) possono subire qualche danno. Vabbeh qui si va oltre e si trova addirittura una patologia molto comune e frequente nei giocatori, che purtroppo anche in giovane età subiscono queste menomazioni al cervello che poi li fanno impazzire. Si tratta principalmente di traumi non riconoscibili nell'immediato (tipo tumori, malformazioni o appunto lesioni che magari si scoprono in maniera più facile come nel caso dei pugili) e che quindi possono essere ancora più pericolose. Comunque tornando al film, la storia si concentra soprattutto sulla vita del dotto Bennett Omalu e dei suoi sforzi per mettere luce sulle sue scoperte. Dall'altra parte la potentissima NFL che non ci sta a veder calare l'interesse per lo sport più seguito degli USA. Ce la farà? Sì. Ed è questa la parte abbastanza scontata, ma che te la fa prendere bene: c'è posto anche per la giustizia in questo mondo. Ora veniamo al bluray. L'edizione che è con custodia steelbook ed è stato il mio primo acquisto su Zavvi tedesco. Le raffigurazioni sul fronte è separata e diversa da quella sul retro: la prima sicuramente migliore e più di impatto. C'è il titolo sulla costola, Concussion, ed all'interno un'altra immagina, questa volta estesa su entrambe le "pagine". Il disco ha la lingua italiana in DTS Master Audio HD ed i seguenti extra con titoli e sottotitoli nella nostra lingua:
  • Commento del regista
  • Scene eliminate (13 minuti)
  • Dentro la storia vera (11 minuti)
  • Creando Zona D'Ombra (13 minuti)
  • 2 trailer

Aggiornamento Nvidia Shield TV: Shield Experience Upgrade 3.3

Dopo quello di fine giugno ecco un nuovo aggiornamento OTA per la Nvidia Shield TV: si tratta di Experience Upgrade 3.3 che con i suoi 913,46 MB porta alcune novità sostanziali ed altre di poco conto. La modalità è quella già vista in precedenza: server molto veloce che impiega una manciata di minuti a mandarti il pacchetto se stimolato con una buona fibra, e la possibilità di studiare l'anteprima del chngelog durante il download. Le novità più sostanziose riguardano Kodi e Plex:
  • Esperienza immersiva, home theater con audio realistico e pass-through DTS:X in Plex, Kodi v17, MX Player e app preinstallate per foto e video
  • Divertiti con l'effetto audio Dolby Atmos e pass-through DTS:X in Plex e vivi un'esperienza home theater eccezionale.
  • Offre i più recenti aggiornamenti di sicurezza mensili di Android (patch di settembre)
  • Aggiunto il supporto per Vulkan 1.0.1.0 Conformance Test Suite
  • 2 nuove app (tra cui Deezer)
  • 10 giochi per GeForce Now
  • 10 giochi per Shield 

domenica 30 ottobre 2016

Juventus 2 - Napoli 1

Eh, non l'ho vista a modo, ma non potevo scrivere due righe a riguardo. Il primo tempo lo ho saltato tutto, il secondo grazie a SkyGo mi ha permesso di vedere le reti. Altro giro, altra corsa, mi è sembrata una buona partita studiata bene. non di quelle perfette, ma con il Napoli può sempre succedere di tutto, anche se giochi in casa. Loro non ci stanno a perdere, non vogliamo raccogliere sempre i tre punti. Ho dubbi sull'utilizzo di Pjanic che secondo me viene penalizzato nel nostro centrocampo e non riesce ad esprimersi al meglio, ma il campionato è lungo e noi non puntiamo solo a quello. Fortunosa, ma caparbia la rete di Bonucci che sblocca il risultato con un tiro per niente semplice che fredda gli avversari, capaci comunque di scuotersi e raggiungere il pareggio dopo pochi minuti. Poi ci pensa, e non mi dispiace dirlo, lui: il numero 9. Top match ed ecco la palla scomoda di sinistro che si insacca e che ci permette di esultare. Gonzalo oggi è dei nostri, ieri era dei loro. Così va il calcio senza dimenticare però che a Torino vince sempre la solita (1-0, 3-1, 3-0) con o senza Higuain. E comunque noi lottiamo #finoallafine.

Regalo Vaticano

E' arrivata finalmente la sorpresa del regalo per il mio compleanno da parte di Funflus e Paolina: una gita da loro organizzata che ha toccato numerose attrazioni di interesse culturale TOP presenti a Roma. La mattina del sabato ci vede subito arrivare, dopo una breve passeggiata, ai confini dello Stato ed entriamo così in Vaticano dove, dopo un pressing di qualche mese per i biglietti, abbiamo la visita guidata ai Musei e Cappella Sistina. Non c'ero mai stato e cavolo, ne vale veramente la pena, sia per il numero impressionante di opere (se ci si ferma un minuto ad osservarne ognuna, si sta dentro per sei anni) che per la loro incredibile bellezza, ma anche grazie alla guida davvero preparata su ogni aspetto, che ci ha portato a spasso tra le varie sale del Museo di Pio Clementino, tra le Gallerie dei Candelabri, delle Carte Geografiche e degli Arazzi, tra le Stanze di Raffaello e nella Cappella Sistina. Aneddoti e racconti storici, culturali, religiosi che non ci hanno mai annoiato ed hanno saputo riempire le nostre lacune in maniera egregia. Entrare poi in San Pietro è anch'esso un'esperienza unica e da affrontare senza remore, considerando che complessivamente i turisti che ci circondano sono migliaia e provengono da ogni parte del mondo per un qualcosa di unico che tutto sommato abbiamo a pochi chilometri da casa. Il pomeriggio abbiamo poi visitato quello che fin da piccolo è sempre stato il mio castello preferito: Sant'Angelo. Immenso e ai limiti del labirintico permette di spingerci all'interno dei suoi antri e percorrere le passeggiate lungo le mura. Ci godiamo infine la vista della città dall'alto, in tutta la sua vastità e bellezza fiera. Ciliegina sulla torta in serata con la mostra al Vittoriano dedicata ad Edward Hopper. Come ogni finto intellettuale che si rispetti ho bisogno di un artista preferito, ed ho scelto proprio lui di cui effettivamente so un mucchio di cose. E tra l'altro in casa tengo Nighthawks che infatti non era esposto a Roma: arrivando in treno era un casino portarlo. A parte tutto le opere qui presenti non sono poche, sebbene non siano le "maggiori", ma il percorso è ben fatto e ci sono un paio di installazioni video che raccontano la sua storia ed il suo rapporto con il cinema. Grazie agli agganci di Funflus poi troviamo posto per cenare all'Antica Birreria Peroni che merita sicuramente di essere menzionata. Se volete andare, mettetevi in lista ed abbiate pazienza, ma ne varrà la pena. Poi questa mattina il risveglio: ti colpisce all'improvviso, non sei preparato, non sai cosa fare. Alle 07:41 arriva la scossa di terremoto. Una sensazione per niente piacevole, anche se eravamo al piano terra, senti il suolo muoversi. un po' di qua ed un po' di là, per alcuni secondi che sembrano durare troppo. Tutti fuori nel corridoio in mutande a capire cosa fare. L'Italia ha tremato, questa volte con meno conseguenze rispetto alle ultime scosse. Così, già in piedi, andiamo verso Villa Borghese, anche per stare saggiamente in spazi aperti e goderci il sole ed il caldo. C'è tempo per un'ulteriore visita culturale alla Villa Medici prima di tornare a Termini zaino in spalla.
Ecco gli album fotografici della mini vacanza:

Musei Vaticani e San Pietro
Castel Sant'Angelo
Mostra Edward Hopper
Villa Borghese e dintorni

venerdì 28 ottobre 2016

Scarface - Lo Sfregiato (1932)




Regia: Howard Hawks e Richard Rosson
Anno: 1932
Titolo originale: Scarface
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Forse non tutti sanno che lo Scarface per antonomasia, quello di De Palma con Al Pacino eccetera eccetera è una sorta di remake, se si possiamo usare questo termine, o comunque prende ispirazione dal più vetusto Scarface dei primi anni trenta. E magari alcuni di quelli che lo sanno non sono mai riusciti a procurarsi una copia del primo originale Scarface. Eccomi qui, io ci sono riuscito, non che sia un'impresa impossibile, ma spesso si parte un po' a rallentatore quando si tratta di pellicole molto datate. Quella di Howard Hawks che ha come interprete principale Paul Muni si rifa alla storia del proibizionismo americano, a quello sfregiato che divenne il nemico pubblico numero 1 per l'FBI e che tutti conoscono: Al Capone. Premetto che per forza di cose il lavoro originale non è all'altezza del suo predecessore: il secondo è un capolavoro sotto tutti gli aspetti, mentre questo è un buon film dai tratti noir sulla figura del gangster e sul potere che logora chi lo detiene. Elementi che poi rivedremo appunto cinquanta anni più tardi e che hanno contribuito alla sua grandezza. Il film pur essendo leggermente "privo di esperienza" ha numerosi spunti che riesco ad attirare l'interesse, dalle scene di azione, agli omicidi commessi come se si mangiassero noccioline (ma senza che la violenza sia un fattore esplicito), agli inserimenti di tipo comico per alleggerire la drammaticità. Insomma un cult da vedere, con molte particolarità che è possibile apprezzare ancora oggi.

giovedì 27 ottobre 2016

Juventus 4 - Sampdoria 1

Risposta di carattere dopo la discussa sconfitta di Milano: si parte forte con due reti in otto minuti, ci si riposa un po', magari troppo, con gli avversari che accorciano e poi ribadiamo ancora la superiorità a tutto tondo. Serata positiva anche per il rientro del Principino Marchisio subito titolare. Si sblocca poi Marione in campionato che fa una partita strepitosa, al di là della rete. Segna anche Pjanic e questa volta lo convalidano. Da segnalare pure la doppietta di Chiellini, a dimostrazione che tutti ci tengono, tutti lottano, tutti vogliono portare a casa risultato e prestazione. Sul piano fisico non abbiamo fatto miracoli, ma spesso ci siamo limitati a controllare la gara con la pecca di addormentare un po' il gioco e servire poco Higuain che resta a secco. Buona comunque la prova corale di tutta la squadra che torna (ehm) in testa alla classifica mentre gli altri continuano ad inseguire. Complimenti ragazzi, continuate così #finoallafine.

mercoledì 26 ottobre 2016

Le varie "custodie" per DVD e bluray

Bazzicando il famoso gruppo dei collezionisti, non sono diventato un collezionista. Ma mi sto appassionando sempre di più. Grazie alle loro innumerevoli dritte ho provato ad aumentare il mio raggio d’azione negli acquisti e direi con buoni risultati. Vabbeh, ma non scrivo questo articolo per bullarmi degli ultimi acquisti, ganzi o meno. Butto, invece, giù due righe per stilare una sorta di lista dei vari contenitori o custodie in cui possiamo trovare i nostri dischi. La curiosità mi è venuta in quanto su quel gruppo leggo spesso nuovi termini che identificano quella o l’altra edizione, così ho chiesto. E ringrazio tutti gli utenti intervenuti, ma in special modo Luigi Parascandolo che si è prodigato in alcune spiegazioni dettagliate e corredate da fotografie. Provo a sistemarle in questo articolo che sicuramente mi tornerà utile per prossime recensioni di bluray o DVD, usando foto originali o di "repertorio" prese in rete per solo scopo dimostrativo.



Questo è un digipack: si compone di solito di un contenitore (fullslip in questo caso) e di un alloggiamento ripiegabile per i dischi. Di solito è di cartone con gli alloggiamenti in plastica.
Digibook (o Mediabook): è un libro con copertina in brossura che, solitamente, contiene anche gli alloggiamenti per i dischi. Si compone inoltre di pagine in carta lucida e spessa con foto dal film/backstage e/o informazioni, curiosità sul titolo in questione. Se il libretto è esterno allora è un digipack.
Steelbook: confezione inventata, brevettata e prodotta dalla Scanavo. Si compone di 4 pezzi: front cover, back cover e spine in alluminio serigrafato e l'alloggiamento, su cui sono montate le cover e incollata la spine, che accoglie i dischi
Stickerbook: come la steelbook, ma senza la serigrafia. E' una steel "vergine" sulla quale vengono attaccati degli adesivi. E' indicata anche come "Label Steelbook". Si distingue facilmente dalla Steelbook serigrafata perchè intorno alle immagini si nota un bordo cromato (la porzione di steelbook non coperta dall'adesivo).
Metalpack: altra versione della classica Steelbook. La differenza sta nella giuntura della spina centrale permettendo, laddove la casa produttrice abbia abbastanza lungimiranza, delle belle immagini front-rear tipo questa sopra.




Ci sono poi le BIG SLEEVE (non ancora in commercio). Sono delle confezioni pressoché identiche alle custodie dei dischi in vinile a 33 giri (12 pollici di diametro). Al momento sono presenti, in preordine, solo su due stores: Zavvi e Amazon ES.
C'è però da fare un distinguo tra le due varianti.
1) quella di Zavvi è monofilm. I dischi avranno un alloggiamento a tasca ricavato dal cartone come si può vedere dalla prima foto.
A mio parere sia la tasca che i dischi saranno soggetti a una forte usura poichè la tasca deve essere sufficientemente stretta da non far scappare il disco e questo potrebbe portare, con una errata e continua manipolazione, a rompere/deformare la tasca. Il disco inoltre potrebbe facilmente graffiarsi, qualora i bordi della tasca fossero troppo rigidi, ma soprattutto potrebbero accumulare dei residui di cartone, che trasferirebbero nel lettore e quindi sulla lente.

2) Migliore, a mio parere, è l'intuizione che hanno avuto i produttori delle big sleeve in vendita su Amazon ES. Invece della tasca presentano quello che sembra un disco rigido della grandezza di un 33 giri (spero in plastica) che accoglie i dischi dei film. Trovo inoltre più apprezzabile, dal punto di vista economico, proporre questo nuovo e grande formato con una raccolta di film tematici.
 




La prima slipcover è una fullslip orizzontale, la seconda è una fullslip verticale, Esiste anche la Quarter Slipcover.


Federico Di Cori: Ovviamente vanno anche annoverate le Amaray (la classica per DVD), le HD Keep Case (quelle per Blu-Ray spesse) e le HD Slim Case (quelle per Blu-Ray sottili)


Alcune custodie possono avere un effetto "tridimensionale" che si chiama lenticolare




lunedì 24 ottobre 2016

Loot Crate: Horror (ottobre 2016)

Sono stato il più lontano possibile dai rumors riguardanti questa nuova LootCrate:  era comunque prevedibile un tema legato alla notte delle streghe che si sta avvicinando. Intanto la spedizione rispetto alle prime volte si è velocizzata essendo arrivato già il pacchetto nero dedicato all'Horror. Benissimo, giusto in tempo per Halloween quindi con numerosi gadget a tema che faranno abbastanza felici i fans delle saghe più cult. Noto con piacere che hanno privilegiato lavori del passato, i cosiddetti classici di qualche decennio fa. Anche questa volta la scatola è riutilizzabile, ma ecco tutto il contenuto:
  • La scatola stessa, che contiene una maschera di uno zombie ispirata a The Walking Dead
  • Maglietta nera, anche questa dedicata a The Walking Dead (e guarda caso questa sera inizia su Sky la settima stagione) con Negan come battitore di baseball. Un po' più invernale rispetto e calda.
  • Pupazzetto "sad" (l'altra versione con possibilità del 50% era "happy") di Leatherface: Non Aprite Quella Porta.
  • Bacchette (chopsticks) in acciaio inossidabile raffiguranti il guanto di Freddy: Nightmare.
  • Bandierina di stoffa simil gagliardetto con la scritta Camp Crystal Lake ovviamente dedicato a Venerdì 13.
  • Almanacco (in lingua inglese e con figure) The Legion Of Regrettable Supervillains. Questa è una chicca insuperabile
  • Spilletta di Halloween 
Foto di LootCrate: Horror (ottobre 2016)









 

DegustaBox: Ottobre 2016

Anche se mi ripeterò, devo dire che la mia opinione nei confronti di DegustaBox è andata migliorando con il passare dei mesi. Non che inizialmente ne fossi deluso, ma come ho avuto modo di scrivere, per valutarne bene la comodità e soprattutto la convenienza bisogna che i prodotti nella scatola coincidano con il proprio carrello tipico. E’ praticamente impossibile questo, quindi magari anche per più mesi a fila abbiamo una percentuale di oggetti che non avremmo mai acquistato, per gusti personali o per abitudine o semplicemente per ignoranza. E’ anche capibile però, che alcuni prodotti arrivano per essere conosciuti e pubblicizzati. Con le ultime scatole ricevute, la forbice tra il “non comprerò mai” ed il “questo lo prendo ogni giorno” si è assottigliata, avendo oggetti che ogni tanto, o più spesso, capitano nella lista normale della spesa. Ecco comunque ciò che fa parte della DegustaBox del mese di ottobre, con indicato il prezzo indicativo fornitomi da loro. Anche questa volta non sono stato a cercare su internet visto che si sono sempre rivelati corretti e qui le spese di spedizione non incidono.

-          1 confezione di provvista per sugo De Rica (1.49 euro)
-          Confezione da 4 budini al cioccolato fondente Alpro (3.19 euro)
-          2 confezioni di Tic Tac allo xylitolo, una alla liquirizia, l’altra all’eucalipto (1.35 euro * 2)
-          1 confezione di Soba cup Noodles. A me è capitata la confezione verde (2.99 euro)
-          1 confezione di panna da montare Meggle senza lattosio (1.3 euro)
-          1 confezione di biscottini con confettura di albicocca Nattùra (4.1 euro)
-          1 confezione di cornetti salati con sesamo del mulino Bianco (2.29 euro)
-          1 confezione di MyDietor liquido, dolcificante senza aspartame e glutine (2.9 euro)
-          1 confezione di grissini al farro bio del Panificio Zorzi (2.35 euro)
-          2 confezioni di wafer Loacker (Napolitaner e Dark Noir) (1.39 euro *2)
-          1 bottiglietta di aranciata Tomarchio bibite (1.8 euro)

A conti fatti siamo a 27.89 euro di valore del pacco, che possiamo acquistare a 14.99 con l’abbonamento semestrale.

La Sposa Cadavere (2005)




Regia: Tim Burton e Mike Johnson
Anno: 2005
Titolo originale: Corpse Bride
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Tim Burton è l'animazione: forse tra i suoi lavori più identificativi, o comunque tra quelli che quando lo guardi sai di ritrovarci caratteristiche tipiche del regista. La trama di questo splendido stop motion  prende spunto da una vecchia storia ebreo russa, ma la sceneggiatura la traspone nel periodo vittoriano e già qui il lavoro non può che definirsi riuscito. Musicale, divertente, ma con un occhio di riguardo per temi più profondi e romantici. Tecnicamente è stupefacente, un'innovazione, essendo il primo stop motion (e non è che ne girano dieci ogni anno) ripreso con camere fisse ed in digitale. Nello specifico non cosa significhi, mi baso solo sul risultato stupefacente. I pupazzi utilizzati, il colore tendente al grigio fumo azzurrino, le espressioni ed i modi di fare dei personaggi... Impossibile non restarne affascinati, ad ogni età. E questo tipo di animazione penso possa piacere a chiunque. Tornando alla storia ha tutte le caratteristiche per essere apprezzata, con i personaggi principali a cui è facile dedicare le nostre simpatie, con i genitori che invece pensano solo al profitto o all'inserimento nell'alta società. Semplice, veloce, abbondantemente sotto i novanta minuti canonici, si sviluppa con intelligenza colorando il mondo dark grazie alla presenza di un numero discreti di comprimari. Il bluray fa decisamente la sua bella figura, non fosse altro che per l'audio italiano Dolby Digital 5.1 che soffre un po' nel centrale con le parti cantate che forse hanno un volume eccessivamente basso nei confronti della musica. Gli extra:

  • Dietro le quinte (4 minuti)
  • Danny Elfman: autore delle musiche (5 minuti)
  • L'animazione (7 minuti)
  • Intervista a Tim Burton (4 minuti)
  • Lavorare sulla voce (6 minuti)
  • "Come orologi svizzeri" (7 minuti)
  • Riprese dalla sala di registrazione (8 minuti)
  • Galleria fotografica (13 minuti)
  • Traccia solo musica
  • Trailer

domenica 23 ottobre 2016

The Blues Brothers (1980)




Regia: John Landis
Anno: 1980
Titolo originale: The Blues Brothers
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Ecco un altro di quei film senza tempo. Come la sua musica, come il mito di John Belushi e Dan Aykroyd vestiti di nero, con i rayban ed il cappello. Immortale sotto innumerevoli aspetti, una di quelle pellicole trasversali, che unisce generazioni, che piace a tutti, che riesce a mettere d'accordo i gusti più disparati. E' teatrale, anche di più, è un musical su grande schermo con attori e musicisti che si fondono, che esaltano un progetto magnifico ed imponente pur derivando (ma non è certo un limite) dallo show televisivo Saturday Night. Il successo era garantito, d'altra parte loro sono in missione per conto di Dio e nessuno poteva fermarli. Una commedia tipica, ma pur sempre unica nel suo genere che è impreziosita da una delle colonne sonore di più successo, da interpreti come Aretha Franklin, James Brown e Ray Charles solo per citare i nomi più prepotenti.. Simpatico e pittoresco sebbene di un humor semplice e non geniale, a tratti esagerato nell'azione divertente e mai stancante, un film che risulta sempre piacevole guardare, ascoltare. Anche nei dialoghi, molti dei quali cult e tormentoni da anni. Magnifiche anche le storie, le leggende, gli aneddoti che girano intorno alla pellicola, prezioso quindi il making of di quasi un'ora contenuto negli extra del bluray. Purtroppo, la versione italiana, pur essendo limitata (non so a quante copie non essendo numerata) non è quella estesa, già apparsa invece addirittura nella versione DVD. Il comparto video è buono, ma non perfetto, molta grana fastidiosa in alcune immagini, ma si tratta di un film del 1980 il che rende tutto questo accettabile. Per l'audio ci possiamo accontentare di un semplice DTS, ma questa volta c'è da dire che il doppiaggio cambia positivamente il senso ad alcune battute, che in lingua originale potrebbero essere considerate più scarse. I contenuti speciali sono:

  • Le storie dietro il making of (56 minuti)
  • La trasposizione della musica (15 minuti)
  • In ricordo di John (10 minuti)

MotoGP 2016: Phillip Island (Australia)

Da noi va di moda vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Ci si accanisce soprattutto sui Campioni con la C maiuscola, quelli che hanno fatto la Storia, quelli che resteranno un punto di riferimento per le generazioni future. Ci si intestardisce sull'età, chiedendo in maniera neanche troppo velata, un cambio al timone. Non si fanno i conti nè con l'età interiore, nè con il manico, nè con la voglia di dimostrare, divertirsi e stupire. La Yamaha in qualifica ha fatto un mezzo disastro: Lorenzo dodicesimo e Rossi addirittura quindicesimo. Chi glielo fa fare di tentare una rimonta ai limiti dell'impossibile, quando il campionato è ormai vinto da uno degli avversari? In molti sarebbe salito lo sconforto, ma Lui ecco lì che giro dopo giro macina ed ingloba posizioni. Un passo incredibile che lo vede dribblare gli altri piloti uno dopo l'altro. Gara entusiasmante non solo se ci concentriamo su di lui, m anche sugli altri protagonisti: da Crutchlow che arriva primo, a Dovizioso e Vinales in bagarre per il podio. E il nostro Rossi arriva secondo, Marquez va per terra, Lorenzo raccatta le briciole. Punti importanti in chiave mondiale, perchè a 37 anni sei sempre lì, che dimostri a tutti di non arrenderti mai. Forza Vale.

Milan 1 - Juventus 0

Alle poche idee, agli infortuni ed alla forma fisica al limite dell'imbarazzante si aggiunge un errore arbitrale mastodontico, non tanto per il fatto che sia stato annullato un gol regolare, ma per le modalità. Lasciamo da parte adesso il nervosismo per una partita viziata da un'occasione importante, e concentriamoci sui continui errori da parte della squadra. Che il Milan sia poca cosa è un mio personale giudizio, poi ne parleremo a maggio caso mai, e ritengo che sia importante in queste partite cercare di vincere sfruttando la coralità del potenziale offensivo. Invece finiamo la gara con solo tre tiri nello specchio della porta, due dei quali non pericolosi ed uno all'ultimo secondo. Evidente la fatica mostrata in special modo nel secondo tempo, non a contenere gli avversari che hanno fatto una buona partita, ma nella costruzione. Abbiamo sofferto l'aggressività ed i numerosi falli che, spezzando il gioco, ci hanno impedito i corretti fraseggi, ma non siamo neanche riusciti a far girare veloce il pallone nella loro metà campo. Milano quest'anno ci è maledetta, ma l'importante è aver accumulato un bel tesoretto e adesso siamo sempre primi. Dobbiamo esserlo e lottare #finoallafine.

Hellraiser - Non Ci Sono Limiti (1987)




Regia: Clive Barker
Anno: 1987
Titolo originale: Helleaiser
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.0)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto trilogia)

Fa ancora paura come se avessi dieci anni? Sicuramente no, eppure porta con sè la sua bella carica di buone intenzioni. Gli horror anni ottanta sono particolari, inconfondibili e portatori di una serie quasi interminabile di sequel. Hellraiser è forse il più traumatico, o almeno i ricordi che avevo di questo film risultavano abbastanza pesanti. Magari soffre del low budget, dei dialoghi talmente scarsi da risaltare e di una trama con pochissimi elementi, ma non si può certo dire che il volume di sangue o il trucco non siano all'altezza. Anzi, forse nonostante la tensione non sia in crescendo, una volta che ci vengono mostrati i demoni (o angeli?) si ha l'impressione che il lavoro sia stato fatto con i fiocchi. Il film è insano e macabro, ma non crudele al punto giusto forse: il cattivo è lo zio Frank giusto? Ed i demoni si accaniscono su di lui, salvo poi essere sconfitti in maniera frettolosa. Così, lo spettatore può essere sì spaventato o disgustato da alcune sequenze, ma non sta "male" per la protagonista che in fin dei conti non rischia più di tanto. Il bluray in questione è contenuto in un cofanetto con i primi due sequel e sotto lo spazio per inserire il disco c'è la dicitura "supplizio". Non presenta extra, ma la qualità video per un'opera così datata è davvero molto buona; inoltre ha audio italiano in DTS HD Master Audio.

sabato 22 ottobre 2016

Black Mirror [Stagione 3]




Anno: 2016
Titolo originale: Black Mirror
Numero episodi: 6
Stagione: 3

Finalmente è tornato Black Mirror. Cn una stagione ampiamente più corposa rispetto alla precedente: ben sei episodi ed anche molto lunghi, l'ultimo raggiunge addirittura i novanta minuti. Ma cosa è Black Mirror? Di cosa tratta? Non è semplice spiegarlo, ci ho provato ultimamente consigliandolo ai miei amici. In pratica si tratta, almeno fino ad ora, di episodi singoli, slegati l'uno dall'altro sia come trama che come cast, ma che hanno in comune alcuni elementi: un futuro non troppo lontano in cui vengono spesso accentuati gli aspetti negativi che la tecnologia può avere nel sociale. In tutti c'è una sfumatura di violenza o sessualità che tende all'horror. L'unico differente è il quarto di questa stagione, in cui la singolarità è un qualcosa di utile e positivo per gli uomini. Ogni puntata è accattivante, ben girata, ottima dal punto di vista fotografico e degli effetti speciali. Veramente da consigliare anche per la varietà di ambientazioni e temi trattati.

venerdì 21 ottobre 2016

Heart Of The Sea - Le Origini Di Moby Dick (2015)




Regia: Ron Howard
Anno: 2015
Titolo originale: In The Heart Of The Sea
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Le aspettative erano abbastanza alte, e non nascondo di essere rimasto un po' deluso. Non è un film su Moby Dick, e questo si sapeva, ma va sottolineato: è la storia che ha ispirato Herman Melville. E fin qui ok, i film biografici possono essere molto interessanti. Il problema di fondo è che forse devono trovare quel compromesso con il cinema per cui la gente vuole anche azione o avventura o effetti speciali. Qui ci sono questi ingredienti, magari neanche saturano troppo la pellicola, ma credo che si perda l'intenzione filosofica ed il messaggio che sarebbero dovuti stare alla base.  Non parlo di un polpettone noioso in cui la sfida è pura immaginazione letteraria o in cui il mostro da battere è qualcosa di puramente platonico, ma non ho visto all'interno del film scene sudate in cui i personaggi hanno una lotta interiore come mi sarei aspettato. Se togliamo il dualismo e lo scontro tra i due protagonisti, il "cattivo" più umano dell'"eroe" il resto è quasi esclusivamente avventura, sopravvivenza, azione. Sono molte le sequenze spettacolari, grazie anche ad un montaggio ed una fotografia degne di nota, in cui la natura diventa parte integrante della storia marinaresca. Però boh, secondo me manca sempre di qualcosa, nonostante mai ci si annoi ed il risultato sia una piacevole visione.

giovedì 20 ottobre 2016

Lo Straniero Senza Nome (1973)




Regia: Clint Eastwood
Anno: 1973
Titolo originale: High Plains Drifter
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (film o cofanetto Clint Eastwood Collection)

Bello è bello, e nonostante non sia tra i miei generi preferiti, il western non lo disdegno. Piuttosto invece trovo che per alcuni versi non sia propriamente maturo, nel senso che al di là del personaggio di Clint Eastwood, lo straniero di cui intuiamo il nome soltanto alla fine, la trama risulta troppo tetra e spoglia. Spoglia soprattutto di personaggi chiave, che vadano al di là dello stereotipo. Sicuramente riesce nell'intento di mostrare il West come selvaggio, senza regole, anche senza speranza, in cui la vendetta è l'unico modo per farsi giustizia. Temi non nuovi però, anche se il soggetto principale, ombroso ed enigmatico, non è certo un buono e puro. Lontano anzi dal normale eroe, e questo stride con gli altri personaggi, si presenta non soltanto burbero, ma anche senza alcuna etica (il sesso nella stalla rasenta la violenza carnale) usando mezzi non sempre corretti, anche quando la via potrebbe essere più semplice per raggiungere il proprio fine. La figura eroica va a farsi benedire: non solo lo spettatore che la cerca non riesce a trovarla, ma all'interno della trama incoraggia, ispira, usa, sfrutta e delude tutti gli abitanti di Lago. Forse in italiano si perde molto del senso del film: in lingua originale resta il dubbio, con un carattere appunto soprannaturale, che lo straniero sia lo stesso sceriffo Duncan ucciso e forzatamente dimenticato anni prima. 
Il bluray presenta soltanto il trailer e la lingua italiana in DTS stereo.

martedì 18 ottobre 2016

Olympique Lione 0 - Juventus 1

Salvati da Buffon. Sì, è proprio il caso di dirlo. C'è pure chi (in special modo i media, visto anche lo striscione di estrema solidarietà e rispetto di sabato scorso a Torino) ha avuto il coraggio di volerlo discutere. Gli errori ci stanno, capitano a tutti, l'importante è rispondere sul campo. E lo ha fatto nel migliore dei modi in una partita che sembrava sotto controllo nel primo tempo e che andava soltanto sbloccata. Poi è arrivato improvviso il rigore contro che avrebbe compromesso la gara, ma lui ci ha messo una pezza. Seguito da altri due interventi che sicuramente gli permetteranno di avere il voto dieci. Voto che però non è possibile dare alla squadra ed al gioco, neanche lontanamente. Se il secondo tempo avremmo dovuto prendere più coraggio ed iniziare a tirare in porta, ci siamo dovuti ricredere, perchè gli avversari hanno iniziato a fare pressione e ci siamo un po' schiacciati. L'espulsione di Lemina poi è stata una mazzata incredibile considerando la pessima prova di Alves ed un Pjanic quasi sempre fuori dal gioco. A completare il tutto aggiungiamo un Dybala non decisivo e spento ed un Khedira quasi mai servito durante gli inserimenti. Insomma poca roba per una partita che andava vinta non dico per forza, ma quasi. L'importante alla fine come ci insegna quest'anno però è il cuore. Ce lo abbiamo messo, abbiamo sofferto con l'uomo in meno, ma non ci siamo mai arresi. Tanto che è arrivata la magia di Cuadrado ad illuminare lo stadio delle luci. Una vittoria fondamentale per il girone che attualmente ci vede primi, ma con gli stessi punti degli spagnoli. #finoallafine.

L'Uomo Che Sapeva Troppo (1956)



Regia: Alfred Hitchcock
Anno: 1956
Titolo originale: The Man Who Knew Too Much
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Hitchock riesce sempre a stupire, anche quando ricrea un suo film. L’Uomo Che Sapeva Troppo infatti era già stato girato da lui stesso nel 1934, in bianco e nero e con una produzione inglese. Forse un po’ acerbo, forse un po’ privo di esperienza, ma sicuramente perfetto per essere riadattato al cinema americano degli anni cinquanta. Alcuni elementi restano, altri vengono modificati facendo leva soprattutto sui personaggi e sull’ambientazione. Il grande lavoro del regista sta infatti nel presentarci una comune coppia di turisti yankee, leggermente stereotipati in maniera tale che possa, in base alle necessità, sfruttarli per scene drammatiche (Doris Day, la fidanzata d’America che si tormenta per il rapimento del figlio) o per quelle che contengono humor (James Stewart ed il suo essere un po’ scorbutico e poco attento alle usanze altrui). Essi sono l’emblema della famiglia spensierata, giocosa, certe volte litigiosa, che ha fatto sacrifici e che è arrivata in alto all’interno della società. Un gradino sopra la gente comune (lui dottore, lei ex cantante di successo), ma non così elevati da essere visti con distacco: anzi, probabilmente era semplice immedesimarsi in loro anche per una sorta di speranza nella vita comoda se non agiata. Ed entrambi si ritrovano a vivere un’avventura presumibilmente più grande di loro stessi, invischiati senza volontà alcuna in una storia di spionaggio che vede coinvolte più nazioni. Un intrigo in cui i nostri beniamini si muovono con furbizia, pur toppando umanamente in alcune circostanze: del resto non sono professionisti, proprio come i telespettatori. Dopo questa premessa sui personaggi che si muovono all’interno di una pura storia di spionaggio, possiamo cercare anche altri elementi vincenti come la presenza costante del fattore musicale, utilizzato come una costante sempre attiva, non soltanto nella fondamentale celebrazione della suspense all’interno del Royal Albert Hall. Qui si dilata e si allunga l’attesa: sappiamo che quando i piatti suoneranno verrà commesso un omicidio, e la camera indugia per una decina di minuti sui componenti dell’orchestra, mentre noi attendiamo lo sparo. Come per tutti gli altri film, il disco contenuto nel Masterpiece ha un ottimo restauro un buon audio (DTS 2.0 anche per la lingua italiana e i seguenti extra:
  •  Making of (34 minuti)
  • Foto di produzione
  • 2 trailer
 

domenica 16 ottobre 2016

Le Regole Del Delitto Perfetto [Stagione 1]




Anno: 2014
Titolo originale: How To Get Away With Murder
Numero episodi: 15
Stagione: 1

Iniziato per caso, ma non facevo a meno di andare avanti. Veramente molto carino e soprattutto ti prende. Essenzialmente per come la trama è distribuita all'interno dei quindici episodi. Inizia subito con un omicidio appena commesso e cinque ragazzi che sembrano coinvolti. Poi si va di flashback ed assistiamo così al racconto della storia attraverso una narrazione episodica di tipo verticale, che ne abbraccia una più completa verticale. Ogni puntata vengono aggiunti elementi a quella principale, come tasselli di un puzzle che verrà composto molto lentamente. Per arrivare ai fatti mostrati nel primo episodio dovremo attendere il nono, punto di congiunzione: da lì in poi sappiamo come e cosa è successo. Ma fino ad un certo punto. Questo legal thriller si sviluppa in maniera intelligente, non facendo mai trapelare niente di più del dovuto e per farla franca in un omicidio, è davvero dura. Ci sono mille imprevisti dietro l'angolo e più persone sono coinvolte più cresce la tensione. I personaggi sono ben costruiti in special modo quello della professoressa Keating: un'avocato penale con numerosi scheletri nell'armadio, cinica, prepotente, in gamba e calcolatrice. Una sorta di quei personaggi che vanno molto di moda oggi, un po' alla Dr. House, non propriamente simpatici, che però sanno il fatto loro. Purtroppo su Netflix al momento è disponibile soltanto la prima stagione, e sinceramente non vedo l'ora di poter proseguire. Il gioco è ancora aperto.

MotoGP 2016: Motegi (Giappone)

Peccato. Dopo aver conquistato la pole position ci speravo un po'. Marquez ovviamente superiore ed imprendibile, ma la gara non stava andando affatto male. C'erano in palio secondo e terzo posto, con Rossi che cercava di non far fuggire la Honda. Purtroppo la caduta ha annullato tutte le speranze di vedere una gara combattuta per le prime posizioni del podio. Probabilmente Marquez avrebbe vinto in ogni caso, stava allungando, mentre le due Yamaha provavano a metterlo nel mirino. Poi a cinque giri dalla fine, quando il mondiale del nostro Rossi sembrava compromesso anche per il secondo posto, ecco che cade pure Lorenzo che di fatto consegna il quinto titolo al connazionale. Da segnalare così un importante secondo posto per Dovizioso e la sua Ducati.

sabato 15 ottobre 2016

Juventus 2 - Udinese 1

Più cinque. E già si può parlare di piccola fuga. Le dirette inseguitrici si sono scontrate nel pomeriggio ed era chiaro che avrebbero lasciato punti per strada. Non perchè noi avremmo vinto sicuramente, ma perchè ci avremmo provato. E così è stato, con un risultato che ci premia. Partita non bellissima, iniziata con un un primo tempo in cui forse erano disposti in maniera sbagliata, specie quelli a centrocampo, ed in cui il turn over, voluto o dovuto, lascia molte pedine fondamentali fuori dal campo. Se si vince però va bene, perchè le partite prima della Champions, hanno un sapore strano. Troppo presto per pensare al Campionato, ma neanche puoi permetterti di non concretizzare e portare a casa i tre punti. Lo svantaggio deriva da due vaccate, la prima di Hernanes e la seconda di Buffon. Ci pensa però il buon vecchio Dybala che riapre i giochi prima del riposo con una pennellata su punizione. Sempre lui poi sigla il vantaggio su calcio di rigore, che gentilmente la difesa di Udine ci ha regalato. Qualche scricchiolio dovuto ad errori di troppo e qualche geometria che non gira per il verso giusto, ma siamo ancora ad ottobre, c'è tempo per migliorare. #finoallafine e forza Matteo.

Commando (1985)

Regia: Mark L. Lester
Anno: 1985
Titolo originale: Commando
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
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Sì, senza dubbio è il film in assoluto che ho visto più spesso. Più dei Goonies, più di Rocky IV, più di Predator, dei Gremlins e di Mamma Ho Perso L'Areo. Più di tutti. Facile, Schwarzenegger era uno dei miei attori preferiti quando ero alle elementari e quando i miei nonni mi regalarono il videoregistratore era più o meno l'88, anno in cui su Italia 1 diedero Commando. Fu la mia prima registrazione e consumai letteralmente LE cassettE. Non era infatti su una soltanto e ricordo tutto molto bene, dalla presentazione del film in cui la donnina mi pareva dicesse Anno (credevo inizialmente fosse il maschile di Anna, usato in Austria) Svarzeneghe e già mi sfregavo le mani. Sapevo a memoria diverse battute, anche quelle più lunghe come lo sbotto in auto della ragazza o i batti e risposta più importanti. Quando ieri ho sentito la musichina già presente nel menù, mi è ritornato tutto in mente. Da "Ah sì? hai un mandaDo?" di Alyssa Milano a "non disturbate il mio amico, è stanco morto" che mi faceva sempre ridere, fino alla vestizione prima dello scontro finale. 90 minuti di pura azione anni ottanta, con una trama semplice, ma vincente: inseguimenti in auto, lotta corpo a corpo, sparatorie infinite, sangue. Non si poteva davvero chiedere di meglio. Inoltre Schwarzy era davvero in forma, non parlo del fisico da Mister Universo, ma anche del suo muoversi all'interno di Hollywood e divenire una star a tutti gli effetti. Mi sento proprio fortunato ad aver visto giorno dopo giorno, merenda dopo merenda ogni piccola scena, stoppata, ripresa, moviolata e studiata. Ho notato anche che, come quando ero piccolo, mentre chiappa per il piede il nanerottolo e lo porta verso il burrone, si nota un cambio di timbro vocale mentre Matrix parla. A quei tempi ho riascoltato centinaia o migliaia di volte quelle frasi perchè pensavo fossero stati usati due doppiatori differenti. Non è così, è solo l'audio registrato più lontano che incide su uno speaker, mentre quando si avvicina, pompa sul centrale o entrambi in stereo. Comunque: top cult. Senza storie.
Per il bluray mi sono procurato un'edizione speciale su Film Arena. Si tratta di una limitata a 1000 pezzi, non numerata con fullslip in cartone che contiene la steelbook. Abbiamo anche diverse fotografie del film in formato cartolina ed in formato più piccolo. La versione è la Director's Cut, è presente anche il DTS 5.1 per la lingua italiana ed i seguenti extra:
  • Commento per edizione cinematografica
  • Commento per edizione estesa
  • Scene tagliate in Full HD (3 minuti)
  • Pura azione (15 minuti)
  • Rilassati (7 minuti)
  • Trailer
Foto di [BD] Commando (1985):









venerdì 14 ottobre 2016

Land Of Mine - Sotto La Sabbia (2015)

Regia: Martin Zandvliet
Anno: 2015
Titolo originale: Under Sandet
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Uno scorcio di storia post bellica descritto in maniera cruda, realistica, senza che ci sia alcun vincitore. Anzi è proprio sull'atteggiamento di chi ha vinto (si fa per dire) la Guerra che si concentra la lenta e ripetitiva trama. Danimarca: i prigionieri tedeschi vengono utilizzati per sminare le spiagge. Tutto giusto, addirittura ovvio. Ma a distanza di settanta anni si fatica a capire l'odio che dei militari riversano nei confronti di un gruppo di ragazzini. Già, perchè se si trattasse dei sentimenti dei civili sarebbe diverso. Ma i soldati, meglio di tutti gli altri, dovrebbero conoscere le dinamiche dell'arruolamento, in molti casi forzato ed identificare il nemico in un Governo o in una struttura politica piuttosto che sul singolo. Quindi se da una parte l'intento è ampiamente riuscito, dall'altra non mi trova per niente d'accordo con gli ingredienti utilizzati. Cosa abbiano fatto i tedeschi lo sappiamo tutti, e tutti li condanniamo. Quali siano invece le colpe di quelli sbarbatelli che da vittime di un regime militare si trovano ad essere usati e sbeffeggiati come cavie, invece resta un mistero. E siccome un film può andare oltre la prova recitativa dei protagonisti, può andare oltre il montaggio lento e cadenzato, può andare oltre il messaggio di fondo per cui le barbarie non terminano con un armistizio, possiamo arrivare ad una trama che è ragionevolmente e volontariamente forzata. Senza contare che i film di guerra non stanziano nella vetta delle mie preferenze che qui di esplosivo non ci sono soltanto le mine, ma anche i lenti rintocchi dell'orologio.


giovedì 13 ottobre 2016

Independence Day (1996)




Regia: Roland Emmerich
Anno: 1996
Titolo originale: Independence Day
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (ID4 Alien Attacker Edition)

Cult. Era il 1996 ed avevo sedici anni. Mi esaltò abbestia. Fantascienza, americanata (che per me non è un aggettivo negativo), effetti speciali, quel Will Smith che pochi anni prima ci faceva ridere... Onestamente oggi credevo che perdesse parecchio, invece resta bello potente come venti anni fa. Un film riuscito di puro intrattenimento, con una trama semplice quanto bucherellata di situazioni impossibili se non ridicole. Ma funziona: un intreccio che vede coinvolti vari personaggi, situazioni tipiche che si fanno apprezzare grazie a clichè ben studiati come il Presidente eroe, il soldato eroe, il genio informatico eroe, il babbo ubriacone eroe. E' una storia di eroi quindi che combattono per la sopravvivenza e per il bene comune. Poi vabbeh il trash dei dialoghi da macho sono per me un valore aggiunto, perchè talmente assurdi da essere memorabili. Lasciamo stare il discorso del "raffreddore" che ancora oggi mi fa venire un infarto specie se penso che il virus è lanciato da un Mac che si interfaccia ad un computer alieno... Independence Day è un cult da apprezzare anche dopo anni, grazie ad un ritmo adeguato e ad una fotografia a tutto tndo che ti invogliano ad andare avanti ed appassionarti.
Veniamo ora però alla versione bluray che è quella che mi fa sfregare la mani. Si tratta della ID4 Alien Attacker Edition , ma grazie agli esperti del gruppo di collezionismo mi sono procurato quella francese: uguale in tutto (audio italiano compreso, anche se dalle specifiche non risulta), ma con custodia steelbook. E se si considera che costa anche circa venti euro meno (a cui vanno aggiunte le spese di spedizione) è veramente un affare prenderlo su Amazon transalpino. Vediamo adesso cosa è presente nella confezione: abbiamo un modellino, solido, ben fatto dettagliatissimo, della navicella spaziale aliena. Più grande del palmo di una mano, è stabile grazie al piedistallo di forma circolare con impresso "Independence Day" sul fronte. Abbiamo anche un libretto fotografico, corredato con poche scritte in francese, di 14 pagine. Purtroppo le dimensioni sono leggermente sovradimensionate rispetto alla steelbook quindi non è possibile contenerlo al suo interno. La custodia è invece ben fatta, con colori accattivanti e soprattutto il titolo sulla costola, disegnata e colorata sia fronte che retro. All'interno contiene i due dischi, entrambi BD. Nel primo abbiamo il film, anche in versione estesa, con audio italiano DTS 5.1 e la possibilità di avere il commento. Il secondo contiene tutti gli extra con sottotitoli in italiano:

  • Independence Day: un'eredità che continua (31 minuti)
  • La fine originale del film (4 minuti)
  • Sequenza di gag (2 minuti)
  • Creare la realtà (29 minuti con audio italiano)
  • ID4 - Invasione (22 minuti)
  • Making of (28 minuti)
  • Rassegna dei combattimenti (9 minuti)
  • Video notiziari (51 minuti)
  • Galleria
  • 3 trailer
Ecco anche le foto dell'edizione: