giovedì 31 agosto 2017

Wrong Turn 6: Last Resort (2014)




Regia: Valeri Milev
Anno: 2014
Titolo originale: Wrong Turn 6: Last Resort
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.3)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non era iniziato male, tanto che credevo che al saga di Wrong Turn si fosse risollevata. Mi sbagliavo. Sesto della serie, cronologicamente sta prima di Il Bosco Ha Fame e dopo La Montagna Dei Folli. Sembra addirittura ridotta la componente di violenza che avrebbe dovuto caratterizzarlo e la trama va alla deriva proprio nel momento in cui ci si aspetta un qualcosa di sconvolgente. Insomma, ormai ero interessato a seguire tutti gli avvenimenti, ma si continua a cadere in basso. Anche gli effetti speciali non sono niente di che.

Edizione: DVD ex noleggio
Dovendo finire la collezione e non essendo uscito un vero e proprio disco in italiano per il mercato home video ho optato per questa scelta, che ci può stare alla grande. Traccia nostrana in Dolby Digital 5.1 ed i seguenti extra:

  • Eredità (2 minuti)
  • Tutti gli omicidi sulle colline (7 minuti)
  • Hobb Springs: un posto dove riposare... In pace (8 minuti)

Aggiornamento Oxygen OS 4.5.10

Ecco arrivato un nuovo aggiornamento OTA per il OnePlus 5 che porta così a 4.5.10 la versione di OxygenOS, il sisma operativo Android based dello smartphone. Pesa soltanto 85 mega e porta consè le seguenti novità:
Camera:
  • Riduzione rumore nelle foto
  • Migliorata la stabilità della camera
  • Migliorati rumore e texture nei video a 60 fps
Launcher:
  •  Aggiunta l'informazione della Nazione dei fotografi in "Shot on OnePlus"
Telefono:
  •  Corretto problema tocchi accidentali una volta chiusa la chiamata
  • Corretto problema sul display durante la chiamata
  • Migliorata la funzionalità della chiamata Jio
Sistema:
  • Migliorata la stabilità del Wi-Fi
  • Sistemata la nitidezza dei video fatti con SnapShot
  • Corretto il problema del display con il nuovo font
  • Corretto il problema dello scrolling in Play Music

mercoledì 30 agosto 2017

The Woman In Black (2012)




Regia: James Watkins
Anno: 2012
Titolo originale: The Woman In Black
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Fantasmi, una casa misteriosa, bimbi che muoiono e l'attore di Harry Potter per un risultato decisamente noioso. Inoltre è un remake di un film anni ottanta che mi sono perso. E già così perde di originalità, un fattore sconosciuto ultimamente. Se la storia può risultare interessante, mi vengono in mente decine di situazioni analoghe, nel cinema e nella letteratura: niente di sorprendente quindi, anzi anche abbastanza scontato nello svolgimento. Per rientrare nella categoria horror, c'è da dire che regia, fotografia e scenografia si mixano bene in determinate circostanze, ovvero tramite le apparizioni improvvise, che però dopo un po' stancano, o con le immagini di bambole e pupazzetti, che in fin dei conti sono fini a se stesse e non fanno soltanto da cornice. Veramente rare le scene di vera tensione.

Edizione: BD
Semplicissimo bluray con custodia amaray di scarso interesse, buona la resa video al buio, effetti di banding invece con la nebbia. Per la traccia italiana abbiamo DTS-HD HR e gli extra sono i seguenti:

  • 5 trailer
  • 8 interviste (17 minuti)
  • Il mistero della donna in nero (3 minuti)
  • Come realizzare una storia di fantasmi (2 minuti)
  • Daniel Radcliffe e Arthur Kipps (2 minuti)
  • Sul set (4 minuti)

xXx 2: The Next Level (2005)




Regia: Lee Tamahori
Anno: 2005
Titolo originale: XXX: State Of The Union
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto trilogia)

Film:
 Un sequel davvero indegno di xXx (che neanche è un capolavoro). Cambia la regia, e vabbeh. Cambia l'attore protagonista, e qui il vabbeh non va tanto bene. Magari Vin Diesel non è Al Pacino, ma un certo carisma in un film del genere riesce ad averlo. C'ha il fisico e pure la faccia giusta da spaccone buono. Il cicciotto Ice Cube non si capisce che ci faccia lì in mezzo: zero credibile bro'. Mi spiace solo per Dafoe che non si merita questa fine. E ormai accetto con indifferenza che Samuel L. Jackson sia presente in un film sì e l'altro pure. Ma poi arriviamo, più che alla trama, scontata, scopiazzata, noiosa e già vista mille volte, al personaggio principale più che all'attore: ma che è? Un ex militare che viene dalla strada? E quindi? Se nel primo xXx una cosa importante e fondamentale che lo hanno reso ganzetto erano le scene relative agli sport estremi, qui si prende il primo rappettaro del cazzo, gli si leva il microfono di mano (che tanto è uguale) e gli si dà un fucile. Dai lasciamo perdere, anzi no, altrimenti mi viene da parlare della scena in cui la macchina di lusso va sulle rotaie. Quindi mi fermo qui


Edizione: cofanetto trilogia
Il cofanetto che contiene la trilogia di XXX in bluray ha dimensioni ridotte ed il formato è quello della slipcover verticale con un amaray unico che contiene i tre dischi. Qualitativamente  è ok. Numerose le tracce audio inserite tra cui l'italiano con Dolby Digital TrueHD 5.1, mentre gli extra sono i seguenti:
  • Commenti interattivi
  • Da prigioniero ad eroe: il dietro le quinte (47 minuti)
  • Filmati vari (20 minuti)
  • Scene eliminate con commento selezionabile (2 minuti)
  • Trailer vari (non del film in questione)


martedì 29 agosto 2017

Appunti di viaggio: Paese Basco

Butto giú due righe riguardanti la mia ultima vacanza nei Paesi Baschi (per comodità linguistica al plurale, sebbene la regione a cavallo dei Pirenei che comprende zone spagnole e francesi, andrebbe al singolare) cercando di concentrarmi sulle cose da vedere o da fare nelle città e nei posti toccati. Ho iniziato ad organizzare questo viaggio in marzo, per sfruttare le ferie estive ad agosto. Come periodo siamo in alta stagione, essenzialmente per gli alberghi (non ho optato per ostelli o camere in affitto). L'idea iniziale era quella di muovermi senza prenotare l'alloggio, ma visto che le tappe erano già ben definite ed per paura dei costi eccessivi ho deciso di prenotare in anticipo anche per sfruttare tutte le ore a ma disposizione, senza perdere tempo per cercare una sistemazione adatta. Tra le combinazioni di volo più economiche per il volo è venuto fuori il tragitto Ryanair da Ciampino a Santander da lunedì (12:40) a lunedì (15:40): sette notti e sette giorni pieni. Per spostarmi ho noleggiato un'automobile, considerando anche il fatto che generalmente il carburante (in Spagna) costa meno che in Italia ed i pedaggi a pagamento, possono essere evitati senza problemi. Attenzione ai parcheggi, perchè in quasi ogni città i costi sono molto alti, e la disponibilità di quelli gratuiti è davvero scarsa o fuori mano. Nella lista di cosa vedere o fare, ho inserito solo quelle da me toccate, sicuramente ce ne saranno altre.

1 Santander:

Prima tappa del viaggio, Santander è una città della Cantabria sul Golfo di Biscaglia: si gira bene a piedi ed una volta giunti nei pressi del lungomare di Puerto Chico è possibile farsi un giro in barca sulla baia. Il prezzo è sui 10 euro per la corsa più turistica che permette in un'ora di poter ammirare da una differente prospettiva, la costa, le spiagge (El Sardinero, El Puntal), Cabo Mayor e la Isla de Mauro (su cui c'è un faro). E' anche possibile ammirare il fondale subacqueo in prossimità dell'isola. Il centro storico della città è decisamente moderno, in quanto stato distrutto nel corso degli anni da vari incendi, quello più imponente negli anni quaranta del secolo scorso. Cattedrale (de Nuestra Senora de la Asuncion) i giardini de Pereda, Plaza Porticada (durante la mia visita c'erano anche dei banchetti da mercatino), il Banco di Santender ed il nuovissimo (inaugurato a giugno di questo anno) Centro Botin, disegnato da Renzo Piano. Tra le spiagge da vedere ci sono la Playa el Sardinero e Playa el Camello, riuscire a fare una passeggiata completa, se ci si sveglia presto è molto comodo, in quanto risultano deserte (si svegliano molto tardi gli spagnoli). Tra le attrazioni migliori restano comunque la Peninsula de la Magdalena, con i parchi che la circondano ed il Palacio. Se non siete stanchi, è fattibile perchè l'ho fatto, una camminata di circa un'ora vi porterà fino al Faro Cabo Mayor ed arrivare alla punta estrema per poi inoltrarvi tra le scogliere in stile irlandese e l'Ensenada de Matalena. Tra le attrazioni da fare, esiste anche la Funicolar de Rio de la Pila (mi pare 0,95 euro) che vi permette di avere una vista elevata su tutta la Baia. A Santander inoltre si possono gustare, in praticamente tutti i locali, i pinchos: generalmente durante l'aperitivo (di varie forme, dimensioni, gusti e prezzi intorno ai 2 euro l'uno), ma utilizzabili anche per cena.
Di facilissima individuazione sono come la

2 Bilbao

Bilbao è una città decisamente all'avanguardia dal punto di vista architettonico (Foster, Gehry, Calatrava..) e culturale, e se capitate durante la Semana Grande (Aste Nagusia) che inizia il primo sabato dopo Ferragosto e dura fino al weekend successivo. Feste ad ogni angolo, banchetti con cibo e bevute, palchi con musica, spettacoli ed ogni sera fuochi d'artificio alle 22:45 in cui si sfidano diverse nazioni. Passeggiare per la città senza accorgersi del clima allegro e festoso è impossibile, anche perchè è difficile pure trovare tavoli liberi per sedersi o evitare di essere travolti dalla folla che canta e balla. Gran parte del centro storico (Casco Viejo) e la zona limitrofa è chiuso al traffico. L'opera simbolo della città, espressione di rinascita e rinnovamento culturale è il Museo Guggenheim: ho visto anche quello di New York, ma questo è davvero altra roba. L'imponente palazzo, opera d'arte a se stante, si trova lungo il Nervion, adiacente al Puente de la Salve ed a pochi passi dal Zubizurri, il ponte di cristallo. Al suo interno opere incredibili di Picasso, Klein, Warhol, ma oltre al contenuto è il contenitore che fa la differenza.
Tra i musei ci sono anche il Fine Arts Museum e il Museo Maritimo Ria de Bilbao, sicuramente di minore impatto e non così impressionanti. Anche Bilbao si presta molto bene al passeggio ed il centro storico risulta un piacevole contrasto visivo, con le sue stradine soffocanti, i palazzi malandati e le pittoresche Sietes Calles, Plaza Nueva ed i locali caratteristici in cui assaporare i pintxos accompagnati anche da un improbabile vino rosso e coca (Kalimotxi). Non mancano le chiese ed i luoghi di culto come la Cattedrale di Santiago e l'Iglesia di San Antonio (il biglietto è unico per entrambe), ma anche la Basilica di Begona più spostata verso l'alto. Tornando sempre nella zona immancabile è il Teatro Arriaga o il Mercado de la Ribera al cui interno ci sono anche bar e ristoranti. Una capatina può essere fatta anche al Parco Exteberria e ed Artxanda raggiungibile tramite la funiculare e da cui si gode di una vista di tutta la città. Per gli amanti dello sport c'è anche il nuovo stadio di San Mamès, dove gioca l'Athletic Bilbao ed in cui oltre allo store c'è un bar che si affaccia sul campo di gioco e per chi vuole assistere alla corrida può farlo alle 18:00 all'Arena in Plaza de Los Toros. Per i pintxos oltre ai moltissimi locali che sono distribuiti lungo la città vecchia (il migliore per me è stato il Culmen) un assaggio lo merita anche lo storico Cafè Iruna. Per osservare i fuochi d'artificio va bene ogni lato del fiume, ho usufruito la prima sera della parte di fronte al Municipio, la seconda della riva opposta.

3 Pamplona

Chi non conosce Pamplona e la corsa dei tori per San Firmino? Anche se non capitate per il 14 luglio, la città, descritta da Hemingway in Fiesta, è decisamente viva e piena di turisti stranieri, molti dei quali inglesi ed americani. Gran parte della città vecchia è raccolta all'interno delle mura antiche che sono percorribili anche a piedi fino a giungere alla Citadel: una fortificazione dalla forma pentagonale circondata da parchi e giardini. In Vuelta del Castillo, tra fiori e fossati si possono notare anche i pavoni, anatre e fagiani. I giardini della Taconera portavano via il tempo per una piacevole passeggiata, ma non sono gli unici facilmente raggiungibili camminando per la città: il parco di La Media Luna e quello di Yamaguchi (in stile orientale) ad esempio. Non mancano luoghi storici di particolare interesse come la Cattedrale, Plaza del Castillo (in cui ci sono molti bar e ristoranti, tra cui il Txoko che rientra in un itinerario ala Hemingway), il Municipio da cui parte la tradizionale corsa El Encierro (molto bello anche con l'illuminazione notturna, come un po' tutta la città). In una sola notte a disposizione mi sono concentrato sulla vita nel centro storico in particolar modo Plaza del Castillo e San Nicola, in cui vi è anche la Chiesa omonima.

4 San Sebastian

San Sebastian, o Donostia (in lingua basca) è forse la sorpresa maggiore della vacanza, riuscendo a mixare spiagge per la balneazione (La Concha), per il surf (La Zurriola), percorsi naturalistici sui monti che la sovrastano come il Monte Igueldo (in cui c'è un'altra funicolare, da poter prendere in salita, mentre per la discesa consiglio di farlo a piedi) e l'Urgull a cui si può accedere al castello posto in cima dopo aver seguito vari percorsi comprendenti numerose attrazioni come il cimitero inglese, o ancora visitare la parte relativa al centro storico, o al porticciolo e vedere l'Acquario Marino, davvero moderno all'interno, ben strutturato e con addirittura un tunnel che ci permette una visione straordinaria dello scenario marino. Abbastanza turistica, ma molto utile la possibilità di sfruttare il drop off con i bus che attraversano la città (12 euro il giornaliero) e permettono di ascoltare tramite cuffie, nozioni e spiegazioni sulla città anche in italiano. Dopo la salita su entrambi i monti si gode di una bellissima vista su tutta la baia e dell'Isola di Santa Clara, e passare dall'uno all'altro a piedi costa circa un paio di ore di cammino, comprese le soste per osservare le piazze che si affacciano sulle spiagge ed il lungomare stesso fino ad arrivare al Pettine del Vento, sculture in acciaio, di Eduardo Chillida. La parte vecchia, il pomeriggio, come la sera è animata e piena di locali, dove non offrono solo pintxos, ma anche menù completi (alcuni sono stellati Michelin) per la cucina basca

5 Paese Basco Francese ed extra

Superando i Pirenei ed entrando in Francia, si può scegliere di passare attraverso altri piccoli borghi, alcuni sul mare, altri nell'entroterra, Baschi anch'essi. Saint Jean-de-Luz, tipicamente costiera, nato inizialmente come paesino di pescatori e dedicatosi al turismo con il passare degli anni. Si possono visitare le vie a ridosso delle spiagge, colme di negozietti e farsi anche una passeggiata da un capo estremo della baia all'altro. All'interno, allontanandosi dal mare, troviamo Espelette, piccolo borgo montanaro che onestamente ha poco da offrire se non la tranquillità. Quando sono passato stanziava un piccolo mercato all'aperto con prodotti tipici, tra cui il Piment d'Espelette utilizzato in alcune salse da poter assaporare come assaggi, con pane o con il formaggio caprino sempre disponibile. Una piccola deviazione la merita anche Bayonne per la sua Cattedrale e per la vicinanza con Biarritz, la vera perla del litorale. Elegante e raffinata, con palazzi, ville ed alberghi di lusso con spa che si affacciano sul mare. Da un capo all'altro della cittadina, abbiamo il faro alto 44 metri e su cui è possibile salire ed ammirare il panorama (2 euro) e il rocher de la Vierge. In città anche un Casinò in prossimità della bella spiaggia, la Cappella Imperiale e l'Hotel du Palais. Se vi avanza del tempo, ci sono altre tre cose che meritano la massima attenzione tornando in Spagna: San Juan de Gaztelugatxe, un isolotto raggiungibile salendo 231 scalini su cui vi è una chiesetta. Il panorama è fantastico anche con le nuvole, che rendono la salita meno faticosa, ma altrettanto strenua ed una volta giunti al termine sarete ripagati da visuali mozzafiato. Un'altra meta è il Ponte di Vizcaya a Portugalete e Getxo, che è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Si tratta di un'opera del 1893 e trasporta persone (0,4 euro) ed auto (2,4 euro) tramite una parte basculante. All'interno, tra San Sebastian e Bilba ci sono le Cuevas de Pozalunga, che con visita guidata di un'ora vi porteranno in un mondo senza tempo e spazio tra stalattiti e stalagmiti.

In conclusione i Paesi Baschi hanno molto da offrire, sia a livello paesaggistico che culturale e prettamente turistico dedicato al divertimento. Forse sette giorni sono troppi, ma è possibile anche dedicare maggiore spazio alla vita da spiaggia o avere maggiore relax.


domenica 27 agosto 2017

OnMyOwn #7: itinerari extra



Boia che stanchezza, questo era il giorno in più. Aggiunto perché altrimenti spendevo il doppio di volo. Ma ci ho caricato sopra alcune chicche importanti, raggruppate in una giornata con tempo da lupi in cui mi sono bagnato come un pulcino petaloso. Parto da Biarritz con un sole che mi piglia per il culo, visto che ieri ho saltato la spiaggia, e seguendo i consigli di Barbarella sono arrivato a San Juan de Gaztelugatxe (tranquilli, nei prossimi giorni scrivo un resoconto serio sui posti) e mi sono fatto tutti gli scalini per suonare tre volte la campana. Fatica a parte, specialmente per tornare indietro, la vita della costa è davvero mozzafiato. Imperdibile se si capita da queste parti. Visto il mal tempo, e che di vedute dall'alto non mi sono mancate i questi giorni, decido di sprofondare sotto terra e visitare le Cuaves de Pozalagua. E decido che da grande farò lo speleologo. Torno su dai 13 gradi frescolini ed il sole mi accarezza, ma tanto ho da fare oltre un'ora di macchina per l'albergo. Non ho ancora capito come si chiama sto posto, tra nomi spagnoli, baschi, città, frazioni, sponde... Per comodità sono a Getxo, il cui ponte di Vizcaya è patrimonio UNESCO, e scusate se è poco. Lo attraverso, anzi mi faccio trasportare ed inizia una stanchezza immmane. Così mentre ceno, scrivo.

Album OnMyOwn #7: itinerari extra

OnMyOwn #6: Biarritz et plus encore

Qui sono matti. Se piove ed esci coi pantaloni lunghi, sta sicuro che quando arrivi e scendi di macchina fa un caldo che si sghiandella. Se posi invece l'asciugamano in spiaggia, non fai in tempo a sdraiarti che cadono le prime gocce. Questo per quanto riguarda il meteo dei Paesi Baschi francesi. Ho fatto pure un paio di quelli sperduti nell'entroterra, che neanche loro sanno di esistere. Nulla di che, solo il gusto di averli toccati ed aver assaggiato ad un mercato di strada quella salsina piccante col peperoncino. Anche Bayonne è passabile, mentre Biarritz, con la sua eleganza e le spiagge per noi surfisti, è una tappa fondamentale. Carina, suggestiva, cenano prima di mezzanotte, insomma può andare veramente bene.
Note a pié di pagina:
- ho speso più di parcheggi che di benzina ed aperitivi
- su sei notti ho beccato tre fuochi d'artificio

Album OnMyOwn #6: Biarritz et plus encore

sabato 26 agosto 2017

Genoa 2 - Juventus 4

Niente foto e solo arrive velocino. Giusto per mettere il dito proprio lì nella piaga del fegato di chi rosica. La Juventus è sempre vincy. Comunque. Ovunque. Anche se mi guardo gli highlights a Biarritz e se leggo gli osannamenti alla VAR mentre aperetiveggio. E deh non c'è davvero altro da aggiungere se non come dicono qui in Francia: si tu guf la merd, tu si na merd. Con la erra un po' moscia. Noi invece si va avanti a pipo ritto. Saluti bimbi.

OnMyOwn #5: San Sebastian

Ancora sbalzi di temperatura e si passa dai banchi di nebbia per scendere a Tolosa al sole delle spiagge di San Sebastian, o Donostia come la chiamano qui. Il sole però dura giusto un attimo ed ecco sopraggiungere le nuvole minacciose, ma pericolose solo la notte. Mi giro tutti i punti di maggiore interesse collezionando ancora funivie per avere una veduta sensazionale. E sì, forse la peggiore è Bilbao, quella che dava maggiori aspettative, mentre anche San Sebastian si rivela una chicca tutta da scoprire. Me ne frego del tempo, non ho dietro l'asciugamano, ma il costume sì. Faccio il bullo e prendo un ombrellone in zona Vip alla Concha e mi butto pure in mare, che tecnicamente sarebbe oceano. È diaccia del tipo marmata e le famose onde per noi surfisti sono sull'altra spiaggia. Quindi duro poco anche se fuori tutto questo benessere non lo trovo, non avendo con che asciugarmi. Tanto poi devo rimettermi in cammino per scalare il monte Urgull che fa parte della città. Nei giorni precedenti ho sempre avuto culo con gli alberghi: per posizione, comodità, tipicità... Stavolta è arrivata la fregatura. È un alloggio dormitorio per universitari, lontano dal centro. Per fortuna sono gentili e scrocco un passaggio (qui il parcheggio è gratis se non letica nessuno) per tornarmene in giù. Visito ciò che resta e soprattutto il centro storico in cui faccio la prima vera cena basca (ieri a Pamplona era Navarra): non cattiva, ma nulla di che, anche se guardando il prezzo costa quanto due aperitivi.
Note a pié di pagina:
- in un paio di foto sono in Brasile
- ora sono io quello che parla male inglese
- l'albergo è da film della Midnight Factory

Album OnMyOwn #5: San Sebastian

giovedì 24 agosto 2017

OnMyOwn #4: Pamplona

"Non m'importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos'era" (Fiesta, Hemingway)
Ed è così che giungo a Pamplona, non durante la Festa di San Firmino, ma ne resto ugualmente affascinato. Per arrivare scelgo un percorso alternativo che solca i monti, si snoda tra strade nebbiose ed incontra una temperatura quasi autunnale per poi salire bruscamente sopra i trenta. Grondo. E cammino per gli innumerevoli parchi mentre il resto della città fa la siesta. Tocco i luoghi più importanti, compresi i percorsi (forse solo attrattive turistiche) che riguardano Hemingway. Rispetto a Bilbao è più godibile, sono più avvezzi agli stranieri e c'è in giro altrettanta vita ed allegria. Anzi, magari in maniera meno forzata, magari con un'attenzione maggiore per gli avventori. Tanto che riesco a fare tranquillamente la prima vera cena della vacanza con degustazione di prodotti tipici della Navarra. E sedersi ad un tavolo in Plaza d Castillo, come in San Nicola è più semplice e naturale. Pamplona è piccola, ma si sa vendere bene.
Note a pié di pagina:
- con tre buone azioni diventi per forza un buono
- ho lasciato in camera il codice per aprire il portone dell'albergo

Album OnMyOwn #4:Pamplona

OnMyOwn #3: Bilbao

Riparto da Bilbao, ma la ritrovo diversa da come l'avevo lasciata: i fiumi di gente che affollavano le strade sono ancora a nanna, ed il cielo è cupo, ombroso, non fa caldo, ma si sts bene. Come previsto dedico la giornata a tutte le attrazioni in programma, che però confrontate con il Guggenheim di ieri, risultano meno speciali. Sempre di un certo valore però, specialmente architettonico, ma anche punti che se siamo qui è impossibile perdersi. Riesco pure, da buon francone, a vedere quello che era la Catedral, ovvero il nuovo stadio dell'Athletic Bilbao. Cammina cammina cammina e pranzo al Mercato La Ribera per poi gironzolare nel Casco Viejo tra stradine, piazze, chiese, e gli immancabili stand musicali. Ma per le 18.00 ho un appuntamento da non perdere, quello con la corrida. Prima di prendere il biglietto mi sono informato bene: l'evento ci sarebbe stato anche senza di me, quindi non è colpa mia. Devo dire però che il fascino romantico ed elegante letto in Hemingway non sono riuscito a ritrovarlo. È stata comunque una piacevole esperienza che sono sicuro non mi interessa ripetere. Una volta terminata mi ricatapulto alla fiesta, e mi trovo trascinato in Plaza Nueva. Terminati i canonici fuochi d'artificio, mi sospingo lungo il fiume dove è un po' più tranquillo.
Note a pié di pagina:
- i bagarini un po' ti imbrogliano e un po' no. Di sicuro non ci perdono, neanche se hanno 95 anni
-  i migliori pintxos li eleggo al Culmen. E ormai sono un esperto
-  da solo è meglio, ma anche peggio

Album OnMyOwn #3: Bilbao 
Album e video OnMyOwn #3: corrida

mercoledì 23 agosto 2017

OnMyOwn #2: da Santander a Bilbao

Secondo giorno di viaggio e tante emozioni, alcune da vivere pure a distanza. La mattina inizia all'alba, ma qui per essere alba è sufficiente che sia prima di pranzo. Mi reco verso la Peninsula de la Magdalena,, per ammirare il Palacio, ma soprattutto farmi ben 13 km di passeggiata tra lungomare, spiagge, parchi, insenature e tutto ciò che c'è tra me il Faro Cabo Mayor. Oggi il vento sembra insistere molto e da terso trasforma il cielo in plumbeo, rinfrescando l'aria e sospingendo le onde. Riesco poi ad arrivare a Bilbao riuscendo a dedicare gran parte del pomeriggio al Guggenheim, davvero superbo e sensazionale. Quello di NY a confronto pare una copia tirata via. È maestoso ed elegante, ma questa è una prerogativa propria della città, che si impone per i modelli architettonici. Il museo è solo il più famoso di tanti esempi. Prendo la funiculare per uno spot view dall'alto per ammirare i contorni della città ed infine scendo per gettarni nella mischia: fiesta, c'è la Semana Grande. E quindi musica, bsnchetti, luci, allegria ed i tradizionali fuochi d'artificio. Sarà così tutte le sere, c'è da farsi del male con i pintxos e il "canesciolto". Mi faccio ben due locali consigliati da Barbarella e ne vale la pena. Riesco pure a condividere un tavolo ed un vassoio mixto in Plaza Nueva con un'altra viaggiatrice solitaria , che altrimenti sarebbe stato difficile da poter provare. L'albergo è in zona tattica, anche per cambiarsi le infradito in scarpe quando capisci che la gente diventa selvaggia, oltre per raggiungere i punti di interesse più importanti.
Note a pié di pagina:
- si elogia tanto Castiglioncello, ma la camminata sulla Peninsula è un obiettivo turistico da prendere come esempio
- ho parcheggiato la macchina dentro un ascensore. Davvero.
- kalimotxo: vino rosso, ghiaccio e coca cola. Davvero anche questo. 2 euro

Album OnMyOwn #2: Peninsula de la Magdalena
Album OnMyOwn #2: Bilbao
Playlist video Semana Grande Bilbao (22/08/2017)


martedì 22 agosto 2017

OnMyOwn #1: Santander

Di quelle cose un po' fatte così, scelte ad istinto, mettendo a nudo alcune sensazioni. Si parte in solitaria, ed è quasi la prima volta, anche se oggi soli non lo si è mai. Ultima cena, ultime foto ricordo, in stile finto addio, e si prepara lo zaino, non la valigia, perchè in spalla  fa più selvaggio, fa più avventura, fa più vagabondo, ma fa anche più comodo. E si parte. Zero traffico anche sul dantesco raccordo romano, Ryanair non solo parte in orario, ma addirittura atterra in anticipo, quelli della Budget mi danno una DS3 che mi fa sentire James Bond in missione. Insomma tutto fila liscio ed ho un bel pezzo di pomeriggio per dedicarmi a Santander. Accetto e fagocito i consigli della receptionist e parcheggio in zona tattica in prossimità del porticciolo, mi faccio la mia passeggiata coast to coast con un sole impietoso e trentatré gradi che si moltiplicano ad ogni passo, e prendo un biglietto per la visita in barca di tutta la baia.  Poi è la volta del punto di vista panoramico al Rio de la Pila, che più che una funivia è un ascensore, e si prosegue via via per la città. Il casino grosso è capire la giusta ora per fare aperitivo o per cenare. Quello si che è un casino.
Note a pié di pagina:
- la roba da bere costa quasi nulla, ma con i Pinchos ti assassinano il portafoglio
- nei locali nessuno parla inglese, ed alcuni parlano male pure lo spagnolo
- grazie mille = muchas gracias

Album OnMyOwn #1: Santander

sabato 19 agosto 2017

Juventus 3 - Cagliari 0

Prima partita di Campionato, prima gara giocata, prima vittoria. Non cambia praticamente nulla, la Juventus in casa vince sempre. e si spengono le speranze avversarie. Sarà un Campionato molto equilibrato, in cui la Juventus dovrà imporsi come squadra da battere, ma con un organico diverso da quello dello scorso anno, e vedremo quanto pesa l'assenza di Bonucci. Sicuramente in questa prova di apertura, con il risultato in cassaforte grazie alla rete dell'Onnipotente. E' anche la prima gara ufficiale in cui la tecnologia VAR, una sorta di moviola in campo, è presente in Serie A: rigore fischiato a favore dei sardi, ma Buffon non si fa ingannare ed evita il pareggio. Sull'asse Pjanic Dybala arriva poi il raddoppio allo scadere del primo tempo. Il secondo prosegue molto più agevole, abbiamo il controllo perpetuo della sfida, ed allunga le distanze Higuain. Tre reti fatte, zero subite, ed andiamo avanti per poter dimostrare a chi ha già vinto lo scudetto sotto l'ombrellone, che non è poi così facile arrivare fino in fondo.

giovedì 17 agosto 2017

Amore Senza Interessi (1993)




Regia: Barry Sonnenfeld
Anno: 1993
Titolo originale: For Love Or Money
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Boxet 3 film)

Film:
Commedia romantica che inizia in maniera frizzante e divertente, ma poi si perde con gag che vanno a sostituire una vera e propria trama, troppo semplice e leggera senza alcun tipo di approfondimento. Moralità di fondo raccontata in stile fiabesco, con un lieto fine annunciato fin dalle prime battute. Si fa ben guardare esattamente per lo spirito leggero e non complicato di cui è dotato, ma manca un po' di verve e di originalità.

Edizione: Boxet bluray
 Piccolo cofanetto contente tre film il cui protagonista è Michael J. Fox, in questo è segnato come titolo italiano "Amore Senza Interessi" sebbene la pellicola sia conosciuta anche con il nome "Amore Con Interessi". Nessun extra e audio italiano in stereo.

martedì 15 agosto 2017

Allied - Un'Ombra Nascosta (2016)




Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2016
Titolo originale: Allied
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (steelbook)

Film:
Se si inizia quella che vorrebbe essere una recensione con delle premesse, secondo me non si parte con il piede giusto, ma mi capita molto spesso, e questa è una di quelle volte. Allied lo considero un bel film, confezionato candidamente da Zemeckis, la cui però sceneggiatura, anticipa molto ciò che ci si presenta in maniera neanche troppo velata durante la trama: quindi subito dopo la prima parte introduttiva o mi aspettavo un film d'azione in cui marito e moglie giocano a fare le spie, ma era fin troppo evidente che non fosse questo il caso, o che ci si ponesse l'interrogativo tra i più bestialotti di tutti "mia moglie è una spia???". Con ben tre punti di domanda. Un gioco semplice e corrosivo nella vita di coppia in un film il cui genere spionistico ha il sopravvento sul drammatico e sul romantico. Comunque dicevo, bello in molte sue parti, compresa la scenografia, sebbene un po' troppo infarcita di effetti speciali e sfondi ricreati, che però hanno quel che di realistico, anche se colorato. Avvincente per quanto riguarda la buona dose di azione, calzante perchè difficilmente annoia. Già, ma questo idillio di amore tra i due protagonisti almeno per quanto mi riguarda non colpisce così tanto, non entra bene in testa il ricatto e la possibilità di non scelta. Il dubbio calato sul personaggio di Marion Cotillard, è bello peso e l'amore di Brad Pitt non basta.
Edizione: BD steelbook
Edizione bluray con custodia steelbook, titolo esclusivamente inglese sia sul fronte (in rielevo) che sulla costina. Audio per la traccia italiana in Dolby Digital 5.1 e gli extra, numerosi, tutti raccolti per essere avviati in un'unica voce, oltre che separatamente:

  • extra (1 ora e 8 minuti)


lunedì 14 agosto 2017

Wrong Turn 5 - Bagno Di Sangue (2012)




Regia: Declan O'Brien
Anno: 2012
Titolo originale:Wrong Turn 5: Bloodline
Voto e recensione: 2/10
Pagina di IMDB (4.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Solita, anzi peggiore, solfa per questo quinto capitolo della saga di Wrong Turn. Le vicende narrate si svolgono dopo La Montagna Dei Folli, ma antecedentemente a Il Bosco Ha Fame, ed è quindi sia un sequel che un prequel. Snatura però la storia alla base di tutto, inserendo anche un "capo" dei montanari che non è afflitto da problemi di natura fisica. Dialoghi e scenette da B movie di bassissima lega, si salva solo per il realismo con cui il bagno di sangue viene proposto agli spettatori. Purtroppo però le varie scene di torture ed omicidi risultano troppo elaborate e complicate, come a strizzare l'occhio ad altri prodotti di questo genere, ma che ne fanno perdere del tutto l'anima. Uno strazio, anche noioso per giunta.

Edizione: DVD
Anche questa volta il formato scelto è il DVD per mancanza di un'edizione bluray con lingua italiana. Nulla da dichiarare ad eccezione del Dolby Digital 5.1 che nel bosco si fa apprezzare. Gli extra:

  • Commento audio
  • Un giorno sul set (5 minuti)
  • Le scene dei montanari e gli effetti speciali (6 minuti)
  • Diario del regista (8 minuti)

Passeggiata sul promontorio

Così, all'improvviso, prendo e parto. Non per una vacanza e neanche per un viaggio, ma io continuo a chiamarle gite. Tutte, indistintamente. Anche quelle di poche ore. Il promontorio di Piombino è proprio qui dietro l'angolo, anzi sotto casa, eppure tutta la passeggiata a piedi non l'avevo mai fatta. Così, essendo già armato di buona volontà ed iniziativa, scelgo le peggiori scarpe da favelas che trovo in casa (pessima scelta) e parto da Calamoresca a mezzogiorno spaccato. Tanto deh, fa caldo, ma lo avrebbe fatto anche se partivo alle due. Da qui partono alcuni sentieri che si snodano sul promontorio ed io scelgo la Via dei Cavalleggeri, che arriva a Baratti, in zona Canessa. La strada, che poi con il passare dei chilometri diventa stradello, sentiero e per un tratto in un qualcosa di vagamente percorribile se si è dotati di buona fantasia: alcune zone sono infatti sporche di detriti, massi e ciottoli, dovuti a qualche alluvione passata. Si immerge nella macchia e permette il più delle volte bellissime vedute del mare, dell'Elba e delle scogliere che caratterizzano il promontorio. Seguendo il tracciato 302 si passa quindi Spiaggia Lunga, Fosso alle Canne (qui le indicazioni sono errate ed ho perso tempo sbagliando strada), Cala San Quirico e Buca delle Fate. Impiego poco meno di tre ore, avendo anche la fortuna di beccare un paio di deviazioni correttamente pur non essendo segnalate e dovendo fare un breve percorso alternativo per sentiero chiuso. Io reggo bene, le scarpe no, ed anche se non mi abbandonano vanno in coma farmacologico. Il buon Funflus quindi mi viene a recuperare alla Baracchina di Baratti, l'alternativa sarebbe stata quella di tornare seguendo il sentiero di San Quirico, più agevole e più corto, ma anche abbastanza improponibile dopo un bel po' di cammino.

Album Da Calamoresca a Baratti (14/08/2017)

Juventus 2 - Lazio 3

Prima gara ufficiale, dopo le amichevoli estive non sempre convincenti. E anche questa sera non è che la Juventus abbia brillato: ci sono dei buchi in varie zone del campo. Dispiace abbastanza perchè è un trofeo lasciato lì e non conquistato. Il gioco c'è stato a sprazzi, ma a turno alcuni reparti sembravano spenti e forse, visto che siamo tutti allenatori, le scelte come modulo o anche Cuadrado sulla fascia, con il senno di poi, non sono state per niente azzeccate. Se di buono c'è che riesci a recuperare un risultato in cui vai sotto di due reti, poi non puoi subire il gol della sconfitta nei minuti di recupero. Manchi di concentrazione, di attenzione e di quella fame di cui parli nelle interviste. A breve inizierà il campionato, con un serie di partite in cui dobbiamo subito imporci nei risultati, ma anche dimostrare di esserci e voler proseguire il cammini vincente iniziato sei anni fa. E subire tre reti in un'unica partita è poco da bianconeri.

domenica 13 agosto 2017

MotoGP 2017: Spielberg (Austria)

Eccoci in Austria, gara davvero per niente brillante da parte di Rossi. I primi giri recupera posizioni, essendo partito dalla settima casella e tiene testa ai primi della classe. Purtroppo poi a sedici giri dalla fine commette un paio di errori consecutivi che lo catapultano nella posizione di partenza. Monopolizzano tutto l'interesse e lo stress degli spettatori Dovizioso e Marquez che nella seconda metà di gara duellano costantemente. L'italiano è caparbio, fantasioso e intelligente: riesce a tenere testa allo spagnolo e conquista un'altra importantissima vittoria in chiave campionato. Sarà dura, sarà lunga, sarà ai limiti dell'impossibile, ma sperare è gratis e fa bene al cuore ed allo sport.

Logan - The Wolverine (2017)




Regia: James Mangold
Anno: 2017
Titolo originale: Logan
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (due dischi)

Film:
Terzo capitolo interamente dedicato a Wolverine, decima pellicola relativa agli X-Men, per quanto mi riguarda il miglior Marvel uscito finora. Triste, umano, conclusivo e decisamente fuori dal coro, perchè l'impostazione ricorda inoltre le trame noir. Un qualcosa che rappresenta un'unicità isolata nel panorama di questo genere di film. E' un Logan invecchiato, affranto, alcolizzato e la cui vita presenta poche prospettive, a causa anche della malattia che lo sta devastando e gli compromette i poteri rigenerativi. Ma è anche un uomo affranto, disilluso, e nel film tutta questa sua sofferenza e forse inadeguatezza viene fuori più che nelle pellicole precedenti (X-Men Le Origini - Wolverine e Wolverine - L'Immortale). E' un prodotto maturo, che sorvola la leggerezza solitamente caratterizzante gli action movie o le produzioni Marvel in generale. La trama è ben studiata, completa, avvincente, profonda e raccontata in maniera tale da essere seguita con interesse. Ci si sofferma sia sugli aspetti psicologici e caratteriali dei personaggi (non solo del protagonista), ma c'è anche grande spazio per ottime scene dedicate all'azione. Andrebbe tutto benissimo anche se non si parlasse di supereroi, del resto Logan è sempre stato border line, il più degno di un focus introspettivo. E davvero, è un qualcosa di diverso dal solito, violento, per niente timido, cattivo, senza peli sulla lingua. 

Edizione: The Wolverine Noir
Bluray con doppio disco, edizione slipcase orizzontale con artwork decisamente migliore rispetto a quello fumettoso dello steelbook. Abbiamo alloggiati due dischi. Nel secondo c'è la versione Noir, che è quella visionata da me per l'intero film. Sorprendentemente adatta, un'operazione azzeccata e riuscita. Ho visto anche circa 10 - 15 minuti della versione normale, per controllare la qualità video, e resto con il dubbio che anche questa offra un qualcosa di molto spettacolare, proprio per i colori comunque sabbiosi, quasi seppia, utilizzati in alcune scene. Un bel dilemma, anche se preferisco la dark. L'audio per entrambi purtroppo è un semplice DTS 5.1 per la traccia italiana, ed il secondo disco ha come extra soltanto un commento audio interattivo. I contenuti speciali sono tutti nel primo disco quindi:

  • Commento audio
  • Scene tagliate con commento opzionabile (8 minuti)
  • Dar vita a Logan - The Wolverine (1 ora e 16 minuti)
  • 3 trailer

venerdì 11 agosto 2017

Onde a Calamoresca, Baratti e Nano Verde

Perché non c’è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via.
(Sarah Kay)


Album fotografico: Onde a Calamoresca, Baratti e Nano Verde

giovedì 10 agosto 2017

10 Agosto #3



Se un giorno dovessi avere un figlio, mi piacerebbe che lui pensasse di me le stesse cose che penso di te.

Wrong Turn 4 - La Montagna Dei Folli (2011)




Regia: Declan O'Brien 
Anno: 2011
Titolo originale: Wrong Turn 4: Bloody Beginnings
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
In discesa senza freni, questo quarto capitolo di Wrong Turn è per adesso il peggiore della saga. La trama è il prequel de Il Bosco Ha Fame quindi restano a grandi linee i soliti personaggi montanari, ma cambia totalmente la location. Adesso infatti il fulcro della storia è all'interno di una clinica psichiatrica abbandonata. Il film è lento, troppa introduzione prima di arrivare ad un vero dunque, dialoghi pessimi, scene di giovani che si divertono, ma anche situazioni violente, un po' tirate via. Sembra più una tortura in stile Hostel che altro. Insomma tutto pare ancora più sottotono, e non ci perdo altro tempo

Edizione: DVD
Anche questa volta il formato scelto è il DVD per mancanza di un'edizione bluray con lingua italiana. Nulla da dichiarare ad eccezione del Dolby Digital 5.1 che nel bosco si fa apprezzare. Gli extra:[ctrl+v]

  • Commento audio
  • Tutti i particolari (12 minuti)
  • Diario del regista (8 minuti)
  • Clinica in un esterno (5 minuti)
  • Scene tagliate (18 minuti)
  • Video musicale dei Blackout City Kids

mercoledì 9 agosto 2017

Wrong Turn 3 - Svolta Mortale (2009)




Regia: Declan O'Brien
Anno: 2009
Titolo originale: Wrong Turn 3: Left For Dead
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Ormai preso da Senza Via Di Uscita, che mi sembrava abbastanza buono, mi son voluto dedicare alla saga di Wrong Turn quasi come fosse una serie TV. Tanto la durata di ogni capitolo non è per nulla proibitiva. Purtroppo con questo terzo capitolo però si fa un bel passo, anzi un saltone, indietro. Resta il solito soggetto con i montanari cannibali deformi e cattivi, resta il bosco, resta il modus operandi del fuggi, combatti, nasconditi. Cambiano solo le vittime: questa volta il via è dato da un gruppo di detenuti. Il ridicolo è che durante il trasferimento, non è che cercano di evadere, ma vengono attaccati da uno di questo montanari mostruosi. Dialoghi di bassissimo livello, scene ripetitive e noiose. Un bel po' di gore, e scene sempre più innovative, ma pochissimi cattivi. Nulla di che insomma.

Edizione: DVD
Anche questa volta il formato scelto è il DVD per mancanza di un'edizione bluray con lingua italiana. Nulla da dichiarare ad eccezione del Dolby Digital 5.1 che nel bosco si fa apprezzare. Gli extra:

  • Svolta mortale in tre parti (18 minuti)
  • Scene tagliate (1 minuto)

Aggiornamento Oxygen OS 4.5.8

Da qualche giorno i canali ufficiali di OnePlus avevano annunciato l'arrivo OTA della nuova versione di Oxygen OS che giunge alla 4.5.8 con i suoi 210 MB di peso. Qualche giorno prima era arrivato un altro minor update (4.5.6) di relativa importanza nel nostro mercato in quanto risolveva un bug durante le chiamate al 911: siamo così già a due aggiornamenti nel giro di circa tre settimane, stando ad indicare quanto il team stia migliorando per arrivare incontro a tutte le necessità. La versione 4.5.7 invece è stata interrotta e siamo passati direttamente alla successiva. In questi giorni sono arrivati anche gli aggiornamenti agli Icon Pack, via playstore. Vediamo comunque nello specifico cosa porta con sè questo aggiornamento:
  • Aggiunta di un nuovo font (OnePlus Slate)
  • Aggiunta la IES (Stabilizzazione elettronica dell'Immagine) per la registrazione dei video 4K
  • Aggiornate la patch di sicurezza Android al 01/07/2017
  • Ottimizzazioni su WIFI e sulla batteria
  • Inseriti alcuni bufix

Ghost In The Shell (2017)




Regia: Rupert Sanders
Anno: 2017
Titolo originale: Ghost In The Shell
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon 

Film:
E' tra i film che ho più atteso in questo 2017, forse sta addirittura al primo posto. Del resto sono un amante di Ghost In The Shell, ed un live action mi stuzzicava molto la curiosità. Sono stato abbastanza lontano dalle recensioni e dalle critiche, soprattutto per un discorso di spoiler, non tanto di giudizi, ed una volta guardatomelo, sono rimasto soddisfatto. Consiglio a chi non ha dimestichezza con il franchise, di colmare le proprie lacune almeno con l'originale del 1995. Così anche per cercare di avere più dimestichezza con alcuni termini fondamentali: shell, ovvero l'involucro meccanico, artificiale, cibernetico ed il ghost, la mente, l'anima, ciò che distingue un essere pensante umano. Avendo a disposizione gli anime e le trame della serie TV, è facile incappare nell'errore di dover fare paragoni assoluti tra questa opera cinematografica e tutto il resto. Il cinema ha le sue regole, e qui per quanto riguarda la spettacolarità e la ricostruzione passo passo di alcune scene, il lavoro creato è perfetto. L'ambientazione, la struttura, la location ed anche i personaggi sono tutti quanti elementi che da una parte si rifanno agli script originali e dall'altra ne migliorano addirittura l'aspetto rendendolo realistico. Visivamente è davvero qualcosa di sensazionale. Purtroppo però manca qualcosina: la trama lascia un po' da parte alcuni aspetti più profondi, le riflessioni ed i punti interrogativi, il disagio cyberpunk che dovrebbe opprimere lo spettatore, non è così accentuato come avrebbe potuto essere. Non sono tanto i binari differenti che la storia prende, anzi a livello di plot narrativo il livello è anche superiore per certi versi, ma proprio il concentrarsi poco sul Ghost. C'è da dire che in questo modo il film è più appetibile su vasta scala, senza rischiare di cadere troppo nel filosofico, ma ecco... Di Ghost In The Shell si sta parlando. Ed i richiami ci sono, la struttura c'è, ma tutto un po' a livello esteriore più che interiore. Resta per me una buona prova, ma soprattutto perchè ho come bagaglio il resto.

Edizione: bluray doppio disco
Inizialmente ero orientato per lo steelbook, poi sono andato sulla versione doppio disco con le cinque cartoline come gift. Da Amazon è sparito durante la prenotazione, così mi sono orientato su dvdstore, dove costava leggermente di più, ma almeno era disponibile. Purtroppo il doppio disco è un po' una fregatura. In fatti gli extra contenuti nel secondo bluray sono davvero pochi, e ne abbiamo alcuni anche là dove c'è il film vero e proprio (traccia originale Dolby Atmos, ma italiana in semplice Dolby Digital 5.1).
Disco 1:

  • Umanità programmata: la realizzazione di GITS (30 minuti)
  • Sezione 9: Difensori cibernetici (11 minuti)
  • Uomo & Macchina: la filosofia del Ghost (11 minuti)
 Disco 2:
  • Forgiando lo Shell (10 minuti)
  • Le geishe: bellissime macchine della morte (11 minuti)
  • Interviste con Rupert Senders (20 minuti)




martedì 8 agosto 2017

Wrong Turn 2 - Senza Via Di Uscita (2007)




Regia: Joe Lynch
Anno: 2007
Titolo originale: Wrong Turn 2: Dead End
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Sequel di Wrong Turn - Il Bosco Ha fame del 2003 riprende a grandi linee la solita struttura ed il solito soggetto, pur creando una storia nuova, molto slegata dall'altra. Sicuramente, ed è un caso un po' atipico per i sequel, migliore rispetto all'originale. Ha qualcosa in più da dire, soprattutto dal punto di vista estetico. Gore al punto giusto con scene violente messe qua e là a cadenza abbastanza regolare, in modo da alternare l'azione con momenti più crudi e sicuramente scenici. Nel complesso è anche meno scontato dell'altro e non sembra voglia godere di chissà quale spunto di originalità, ma si segue bene tutto fin dall'inizio e non ci si annoia. Nei film di questo genere l'importante è questo, mischiato anche ad un buon trucco ed un montaggio che non si tira indietro quando c'è da mostrare sangue e budella. Credevo che la saga di Wrong Turn fosse un qualcosa di irrecuperabile che andasse verso un baratro di clichè e situazioni già vista, ma grazie a questo secondo capitolo ho iniziato a ricredermi.

Edizione: DVD
 In italiano è uscito solo DVD e questo formato porta con sè la traccia in Dolby Digital 5.1 ed i seguenti extra:

  • 2 tipi di commenti interattivi
  • Più sangue, più budella: il making of (10 minuti)
  • Sul set insieme a P-Nut (2 minuti)
  • Gore molto realistico (12 minuti)
  • Trailer

lunedì 7 agosto 2017

Solaris (1972)




Regia: Andrei Tarkovsky
Anno: 2017
Titolo originale: Solyaris (Солярис)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Senza ombra di dubbio una pietra miliare del cinema, lungo, russo, placido e colmo di una miriade di spunti interessanti che vengono proiettati prepotentemente per gli spettatori amanti della fantascienza, ma anche della psicologia umana e della filosofia. Le immagini sono subito di impatto ed è forte il contrasto tra la Terra e la stazione spaziale, caotica, alienante e desolata, vettore tra l'uomo e le sue paure. Ma anche desideri, ricordi ed emozioni che vengono concretizzati da una forza aliena che va oltre la ragione, anzi la corrode lentamente, e mette in scacco la scienza. L'ignoto va accettato, con una sorta di fede, soprattutto quando la scienza non riesce nel compito di rispondere alla domande date. La pellicola, con i suoi lunghi silenzi, ma anche con i dialoghi interiori e gli scambi di battute tra i pochi protagonisti che di volta in volta si presentano sullo schermo, è un continuo mettere alla prova reale ed irreale, ragione ed irrazionalità. Nel complesso però, la cosiddetta risposta sovietica a 2001: Odissea Nello Spazio non è così legata all'opera di Kubrick, ma interiormente sviscera temi caldi che si prestano ad ogni tipo di riflessione.

Edizione: BD
Il bluray presenta la versione originale integrale con audio e video in HD rimasterizzato. Siamo su un lavoro del 1972 quindi c'è da dire che quanto fatto è abbastanza buono. Per le tracce abbiamo quella originale russa in DTS HD MA 5.1 e nello stesso formato anche quella italiana, disponibile pure in stereo LPCM. Essendo l'edizione integrale sono presenti i 40 minuti iniziali tolti nella versione nostrana dell'epoca, in russo con sottotitoli forzati. Oltre a questi ci sono anche vari altri spezzoni all'interno della pellicola, nella lingua originale che non erano presenti in passato. Gli extra sono:
  • Presentazione di Enrico Ghezzi (15 minuti)

domenica 6 agosto 2017

MotoGP 2017: Brno (Repubblica Ceca)

Un po' di delusione, ma anche un po' di orgoglio. Ancora una volta, come ormai da anni ci ha abituato, la Yamaha ha una strategia risibile quando si tratta di rientrare ai box e cambiare moto. Non ricordo mezza volta in cui abbiano usato i tempi giusti per entrambi i piloti. Così con Rossi primo, che posticipa a dismisura il rientro, si ritrova a moltissimi secondi non solo dalle prime posizioni, ma anche con almeno una dozzina di moto davanti. Poi il recupero è fenomenale e nelle sue corde. Anche Dovizioso che lo segue a ruota compie la medesima impresa, sporcata appunto dal solito errore iniziale. Marquez invece imprendibile, arriva comodamente primo in solitaria e festeggia un bel distacco che vale moltissimo anche in chiave mondiale. Il nostro Rossi termina quarto preceduto da Vinales e Pedrosa. Resta quindi in scia in campionato, ma si allontana in maniera preoccupante dal primo.

sabato 5 agosto 2017

Elba, seconda prova

L'aria calda e sciroccosa, anche se dice sia un altro vento, non ci fa chiudere occhio la notte, così quasi all'alba siamo pronti per la nuova avventura elbana. Salutando i galli che cantano al nostro passaggio. Dopo un'ora abbondante di curve, salite e discese, allungata da alcuni pit "spot" per le foto vecchio stile cartolina, arriviamo a Sant'Andrea che sta quasi alla parte opposta dell'isola. Ne vale però, come sempre la pena, e le scogliere sono lì ad aspettarci, lisce, luminose, ma già calde nonostante l'ora mattutina. Abbiamo così la brillante idea di far valere il nostro sangue blu: sdraio ed ombrellone in prima fila. Relax, bagnetto, relax, bagnetto in loop così piacevole da cullarci per diverse ore. Mai abbastanza perché dobbiamo tornare indietro e farci ancora quei 40 km che sembrano duecento. Non stanchi per cena ci catapultiamo con il nostro elicottero a Porto Azzurro, per guardare ormeggiato il nostro prossimo acquisto VIP. Non possiamo quindi saltare la cena a base di pesce al Cutty Sark.
Note a pié di pagina :
Rio sarà piccino e lontano, ma c'è il benzinaio
I colli continuano a girare
Devo rileggere la letterina del 99

Foto della giornata

venerdì 4 agosto 2017

Elba, prima prova

Il primo vero, atteso, grandissimo giorno di vacanza. Meta scelta, l'isola d'Elba. Dietro l'angolo, pernottamento gratuito, spiagge e luoghi abbastanza suggestivi ed esotici. Non c'era tutto sto bisogno di cercare per Malta, Rodi o Ibiza. Basta attraversare il canale e ci siamo. Troppo comodo, spesso neanche ci si pensa. Da Rio Elba arrivare alla Biodola poi neanche è così lontano se il tuo mezzo è uno scooter, proprio per questo motivo, dopo una tappa errata, arriviamo in spiaggia e stravacchiamo. Il contachilometri però non si ferma perché dopo la cenetta in casa, rimontiamo in sella per sfidare il Volterraio di notte, e giungere a Marina di Campo al Garden Beach dove ci attendono due squisiti, naturali e gingerosi analcolici. Puntiamo anche a Giannino, maledicendo i suoi orari da super giovani. La notte è ancora nostra (cit.) per tornare a casa.
Note a pié di pagina:
Ortano è una brutta spiaggia tenuta male
È possibile indossare il casco al contrario? Sì
Ci hanno dotato di un collo per poterlo girare

Foto della giornata.

mercoledì 2 agosto 2017

Colazione a Calamoresca

Non sempre riusciamo ad apprezzare ciò che abbiamo sotto gli occhi. Ed a VER servono piccole frasi romantiche, magari zen, orientaleggianti o mistico filosofiche per far breccia sui cuori di voi sensibili lettrici (i lettori non mi interessano). Ecco quindi che dopo una sana corsa matttutina (so che non mi credete, ma sono un uomo nuovo) che ti stanca ma ti rimette al mondo, possiamo goderci le bellezze della nostra Piombino fin dal mattino. Calamoresca merita davvero tanto. L'acqua è limpida e trasparente come gli occhi e lo sguardo di chi mi sta vicino. #solocosebelle #eccolemieferie #piccolegioie #acquazzurracquachiara #newniko #romanticoVER #credeteci