sabato 31 agosto 2019

Juventus 4 - Napoli 3

Già alla seconda giornata, prima partita seria, di un certo spessore.Non cominciamo bene a causa dell'infortunio di ieri subito da Chiellini, e quello immediato di De Sciglio ad inizio gara. Presto per valutare le due squadre, ma il primo tempo la Juventus è spettacolare. Piace, gioca, macina gioco e distrugge gli avversari in ogni reparto. Segna Danilo appena subentrato e dopo ecco il raddoppio elegante e prepotente di Higuain. Tutto esaltante. Rischiamo anche di dilagare due volte con Khedira, prima solo davante al portiere e poi fermato soltanto dalla traversa. Il secondo tempo ha un ritmo più basso, ma continuiamo a pungere e quando Cristiano Ronaldo segna la terza rete sembra tutto finito. Da bersi lo champagnino con le ostriche. Eh no, il calcio è un gioco bellissimo, ma la difesa juventina parecchio meno: ribaltone pazzesco in quindi minuti e ci troviamo a pareggiare l'incontro. Pazzesco. Da rabbia. Due reti fotocopia prese su calcio da fermo. Roba da BOH. Ma nei minuti di recupero ci pensano gli avversari con un autogol inaspettato ed insperato che ci porta i tre punti. Soffertissimi per come ci siamo ritrovati al novantesimo, ma meritati nel complesso della partita (da segnare anche un incrocio dei pali di Costa). Ed eccoci momentaneamente a guidare la classifica in attesa di tutte le altre gare.

Appunti di viaggio: Helsinki e dintorni

Arrivati ad Helsinki con un traghetto da Tallinn (circa due ore)mi è stato chiaro fin da subito che cinque notti in questa città sarebbero state esagerate, infatti avevamo previsto vari spostamenti in quelle che possono essere definite zone limitrofe. Ho trovato la capitale finlandese molto cara, ma questa non deve essere certo una sorpresa, avendo già visitato la Svezia o la Danimarca: diciamo che i Paesi del nord non sono economici. Chiusa questa piccola parentesi c'è da dire che a livello di mezzi pubblici, urbani ed extra urbani, invece sono gestiti notevolmente bene. A livello di attrazioni turistico culturali Helsinki, pur essendo una grande capitale, non offre moltissimo, almeno per gli standard relativi ad altre importanti città, ma riempire la propria voglia di conoscenza e curiosità sarà possibile adattandosi agli orari serali dei locali e passeggiando un po' qua ed un po' là. Se avete tempo, e ne avrete, potete dedicarne un po' sia alle tipiche saune pubbliche sia al mercato cittadino in piazza, che risulta essere un po' turistico e poco genuino, ma si possono trovare prodotti locali anche per il pranzo come zuppa di salmone. Tra i luoghi da visitare inoltre ci sono le strutture della Stazione Ferroviaria, la piazza del Senato, la Cattedrale Tuomiokirkko o la Temppeliaukio, una chiesa costruita all'interno di una roccia, forse la più suggestiva e particolare. Per i nerd è possibile raggiungere la facoltà in cui ha studiato Linus Torvalds, creatore di Linux, o rilassarsi all'interno della moderna Central Library Oodi. Se la città si esaurisce abbastanza in fretta, un cosniglio è quello di prendere uno dei numerosi traghetti che attraversano l'arcipelago di fronte. Tra le tante offerte che comprendono svariate isole, la più interessante è quella che prevede anche sbarco e sosta a Suomenlinna con la sua fortezza. Da Helsinki poi sono facilmente raggiungibili altri due luoghi molto interessanti, questa volta tramite bus: la cittadina di Porvoo, tra i borghi più antichi della Finlandia con i suoi tipici magazzini rossi che si affacciano sul fiume e il varissimo Parco Nazionale di Nuuksio con numerosi sentieri per tutti i gusti ed iniziare a scoprire le bellezze naturali di questi posti, vero punto di forza di tutta la Finlandia. Se avete altro tempo a disposizione (oltre due ore a tratta di bus) vi potete spingere ancora più a nord verso la tranquilla, ma perfettamente inserita nel paesaggio lacustre Tampere.

Album fotografico Arrivo a Helsinki
Album fotografico Helsinki #2
Album fotografico: Parco Nazionale di Nuuksio
Album fotografico: Tampere
Album fotografico Helsinki & Porvoo

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venerdì 30 agosto 2019

MTC #29

Correva (il tempo eh) ormai il lontano aprile quando feci l'ultima partitella a calcetto. Giusto in tempo per essere inserito nel gruppo Whatsapp dedicato a noi bomber, per poi non dare mai la mia disponibilità fino a questo venerdì di fine agosto. In tempi più remote non ci sarebbe stato nulla di strano: giocavo forse una volta all'anno. Ma nell'ultimo anno avevo preso il via, ed ora rieccoci. Caldo, qualche chiletto in più per vizi e stravizi estivi, una forma fisica non proprio promettente. Infatti inizio male, vado in affanno quasi subito come se non corressi da chissà quanto. Inizio punta, ma metà gara la passo sulle fasce e questa sera mi trovo meglio sulla sinistra, specialmente nel secondo tempo, quando gli avversari sono stanchi e riesco a (in)seguire più o meno tutti. Purtroppo nonostante la buona prestazione non riesco a segnare, anche giocando nel mio ruolo di punta: molti tiri sbagliati, essenzialmente per la fretta di concluder, ma alcuni assist, quelli sempre. Un po' alla Marione insomma. La cosa bella è che siamo andati sotto in maniera abominevole tipo tre o quattro a zero, ma abbiamo ribaltato tutto e vinto 7 - 5. MTC!!!!

Coco (2017)


Regia: Lee Unkrich
Anno: 2017
Titolo originale: Coco
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
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Solo a me Coco ha fatto CACA'? Evidentemente sì, e non è che lo abbia scritto per fare la battuta. Neanche per fare il Bastian Contrario dell'ultima ora. Tra l'altro, nonostante Disney, a me i prodotti Pixar tendenzialmente piacciono. Ed anche parecchio. Ma qui ho visto qualcosa che dal punto di vista grafico, mi dice poco. Sì ok ganzetti i disegni, ma nulla di che dai, ce ne sono tanti altri migliori o più innovativi o che ti danno quel qualcosa in più. Non è questo il caso. Forse garba per i colori accesi e caldi? Boh. La trama? Il problema della trama neanche lo saprei spiegare: almeno fosse stata sdolcinata da tinozze di miele e caramello avrei avuto qualcosa a cui appigliarmi, invece diciamo che resta un cartone per famiglie, adatto a tutti, ma che non fa venire gli occhi a forma di cuoricino. Meno male. Però non succede molto: un po' avventura nel fantastico, un po' thriller spicciolo... E soprattutto è scontatissimo l'andamento dello storia. Il punto peggiore però è stata seconda me la colonna sonora. Probabilmente non ci capisco una sega, hanno preso anche l'Oscar su questo mi pare, ma io l'ho trovata tirata via, con motivi non orecchiabili ed infantili. E con voci cantate insomma... Magari è colpa della lingua italiana, non ho visto in originale come suona perchè ero troppo annoiato, ma è stato qualcosa ai limiti dell'"ormai lo ho iniziato , lo finisco".

giovedì 29 agosto 2019

Appunti di viaggio: Tallinn

Dopo Riga è stata la volta di Tallinn, capitale dell'Estonia. Per alcuni versi le due città possono sembrare simili e la distanza che le separa neanche è eccessiva (circa 4 ore di bus), ma secondo me questa ha una marcia in più, un po' per molti aspetti.A Tallinn ho trovato maggiore vita, non che mancasse a Riga, ma qui ho notato che non è concentrata unicamente nelle zone centrali, ma anche in quelle più periferiche. Forse questo è dato anche dal fatto che le due notti che ci abbiamo passato (un solo giorno è stato pieno per la visita) coincidevano con il weekend e che la città mi è parsa meno estesa. Molti mi avevano detto del suo essere ben curata ed un po' troppo stile "bomboniera": certo, il centro storico è così, ma ci sono anche zone meno infiocchettate e più reali ed altre che hanno quel fascino da struttura ex Sovietica. Che non è che dico mi piacciano, anzi, penso che oggettivamente siano delle brutture imparagonabili, ma a Tallinn, a differenza di quanto visto a Riga o Sofia (lo scorso anno) queste sono più sfruttate anche turisticamente pur mantenendo quel tratto di genuinità storica. Gli esempi più calzanti sono nell'ex prigione Patarei che è visitabile o una zona abbandonata che è stata sfruttata nuovamente con locali (come il Peatus) per ritrovarsi o vedere mostre di ogni genere, ma anche il Linnahall, abbandonato a se stesso questo, costruito (abominevolmente) per le Olimpiadi di Mosca del 1980. Oltre a ciò, che magari non tutti vogliono andare a vedere o considerano meritevole (secondo me sì, ma i gusti sono soggettivi), Tallinn è proprio come una classica città baltica nell'immaginario collettivo: curata, verde, ordinata. Le piazze ed i giardini nella città vecchia non mancano, così come le viuzze di mattoni, le torri, le mura (è possibile accedervi per una passeggiata), il castello o la zona portuale. Tutti elementi che la rendono piacevole da visitare ed anche con alcune chicche come la Chiesa dello Spirito Santo con la più antica campana estone, la Basilica di San Nicola (con museo) o la spettacolare (esternamente è migliore che all'interno) chiesa Ortodossa. Ma anche i punti panoramici non sono da meno ed il Kadriorg (all'interno ospita due musei) un po' fuori dal centro storico.

Album fotografico Arrivo a Tallinn
Album  fotografico Tallinn #2

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mercoledì 28 agosto 2019

Appunti di Viaggio: Riga

Riga, capitale della Lettonia, uno dei Paesi Baltici. Il mio soggiorno in questa città è durato un intero pomeriggio, una giornata piena e tutta la mattina successiva da dedicare alle varie attrazione che offre. Il tempo a disposizione è a mio avviso sufficiente per potersi godere i maggiori punti di interesse ed avere un’idea non solo generica del posto.
I centri storici sono ben due, nonostante le dimensioni della città non siano paragonabili a quelli delle grandi capitali europee: uno medievale e uno in stile Art Nouveau; per questo definita anche la “Parigi dell’est”. Sono inoltre visibili ancora i segni dell’occupazione sovietica, cosa che personalmente mi hanno dato quel senso di autenticità misto a degrado che rende queste città n po’ più particolari del solito.
Il primo pomeriggio a mia disposizione, una volta sistematomi lo ho dedicato ad un veloce giro per la Vecchia Riga (Vecriga) dirigendomi poi verso il ponte Vansu per raggiungere l’isola di Kipsala e il quartiere Kalnciema. Questi sono i luoghi meno turistici, così come la moderna costruzione della Biblioteca Nazionale sull'altro lato del fiume seguendo il ponte Akmes, ma ho voluto iniziare da qui anche per una questione di orari per le visite e tempo da dedicare al tramonto sul fiume e sui ponti. Oltre alle pittoresche case in legno in stile svedese, abbiamo alcuni edifici dall'apparenza trascurata e trasandata che hanno davvero un che di ex sovietico. Questo mix durante le camminate tra i palazzi, mi ha fatto sentire in un luogo decisamente differente dal solito. Nei dintorni, gratuito e con audio guida in inglese inoltre abbiamo il memoriale di Lipke.
Tornando invece al centro storico (consiglio anche un classico free walking tour, anche se in inglese) sono numerose le stradine da ammirare, tanto che si tratta di un Patrimonio UNESCO ed abbiamo il Duomo, la Chiesa di San Pietro (visitabile anche la torre alta 123 metri) il Municipio ed il Castello. Altra particolarità del centro è la Casa del Gatto in stile Art Nouveau, come gran parte di altri edifici che caratterizzano la città. Nella Piazza del Municipio è visitabile La Casa delle Teste Nere e poco distanti tra loro il Museo dell'Occupazione ed il Palazzo del KGB. Per quanto mi riguarda, tutti meritano una visita, anche se a livello di contenuti non sono poi così ben forniti. Riga è infatti interessante più per i vari stili architettonici e per la vita nelle vie principali. Un altro quartiere interessante è la Piccola Mosca, il cui nome già dice tutto. Siamo nuovamente proiettati a qualche decennio fa con l'Accademia delle Scienze in primo piano e facilmente distinguibile vista la sua imponenza. Purtroppo non sono salito in cima per godermi al vista dall'alto, ma è possibile farlo. Mi sono orientato invece verso il Mercato Centrale, davvero tra i più "senza tempo" mai visti. Questo è costituito da una zona esterna ed una all'interno degli hangar che un tempo ospitavano i dirigibili Zeppelin.


Album fotografico Arrivo a Riga 
Album fotografico Riga #2
Album fotografico Riga #3

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lunedì 26 agosto 2019

Appunti di viaggio: Praga

 Questi miei appunti di viaggio riguardano parte dell'ultima vacanza fatta in cui mi concentro sulla città di Praga. Il periodo di riferimento è la seconda settimana di agosto con tre giorni pieni disponibili per la capitale più una giornata dedicata al campo di concentramento di Terezin nelle vicinanze. Inoltre, atterrando la sera verso le 21.30 ho potuto farmi una piccola idea in notturna della zona in cui alloggiavo (Pension City Center & L'Opera) che ho trovato comodo per posizione e prezzo, anche se si trattava di una sistemazione parca e senza alcun tipo di comfort. Il periodo del mio soggiorno è stato caratterizzata da un clima mite (pantaloncini e maglietta a maniche corte il giorno, giacchetino leggero la sera), sebbene per due giorni ci siano stati grandi rovesci temporaleschi. Nonostante questo sono riuscito a spostarmi quasi sempre a piedi tranne in alcune occasioni in cui, per necessità, ho optato per un breve tragitto con tram (per raggiungere il castello) o con la metropolitana soprattutto per curiosità ed ovviamente un bus per raggiungere Terazin. Riguardo mezzi e spostamenti aggiungo anche l'utilizzo di Uber, davvero poco oneroso e gli shuttle condivisi per i transfer da / per aeroporto. Per quanto riguarda la moneta, nonostante in alcune occasioni vengano accettati solo contanti , la maggior parte delle spese può essere effettuata tramite carta di credito o previo acquisto online. C'è da dire anche è possibile utilizzare molti ATM per ritirare contanti o scambiare gli euro (che diversi esercenti comunque accettano) presso gli appositi uffici. Non li ho mai usati, ma spesso applicano tassi non convenienti, quindi se preferite l'uso dei contanti attenti a dove ritirate. Il costo della vita mi è sembrato più basso della media delle capitali europee, sebbene non in maniera così eccessiva. Essendo una città con molti turisti, c'è anche da fare un po' di attenzione ad esempio per dove mangiare, sia come locali che zone. Ecco qui come ho impostato le mie visite alla città, anche in base al meteo ed al mio tempo a disposizione; non ho suddiviso per giornate, ma essenzialmente per "parti" che significano tutto e niente, ma nel mio piano sono state comode in questo modo:

Parte 1:
Per la mattina ho usufruito di un free walking tour in italiano (la stessa compagnia ha poi varie escursioni nella città per tutti i gusti) per farmi un'idea del centro storico di Praga e riuscendo a vedere (per poi visitare successivamente) i più gettonati luoghi di interessa. Tra questi l'Orologio Astronomico, tra i simboli della Piazza della Città Vecchia, ed installato all'esterno del Municipio, la Chiesa di Santa Maria di Tyn, il quartiere ebraico con le sue sinagoghe (purtroppo non è stato possibile entrare) ed il suo cimitero, tra i più antichi del mondo. Siamo passati poi alla Torre delle Polveri (aperta fino alle 22:00, se possibile consiglio di entrare in orario di tramonto o serale, almeno a me è piaciuta molto), la Galleria Rudolfinum (passabile, niente di che a mio avviso) con la Galleria d'arte di Praga (con mostre di Mucha, Dalì e Warhol) ed il bellissimo Teatro degli Stati. Oltre alla Città Vecchia abbiamo Nove Mesto, la Città Nuova, ma soltanto di nome. Non fatevi ingannare: anche qui troverete, eccezion fatta per la Casa Danzante in stile contemporaneo, numerose vie e palazzi elegantemente antichi passando anche per il suggestivo Palazzo Lucerna, il Palazzo Nazionale, la Cappella di Betlemme e la Chiesa di Nostra Signora selle Nevi, la cripta della Chiesa di San Cirillo e Metodio, le piazze della città e decine e decine di palazzi e vie che colpiscono davvero l'interesse del turista e del viaggiatore. Giorno come sera inoltre è una città sempre molto viva ed è giusto fare anche un capatina tra le varie birrerie che si trovano, soprattutto U Fleku, la più antica di Praga che risala addirittura al 1499.

Parte 2:
Tra le attrazioni più importanti di Praga c'è il Pinte Carlo e le sue statue da cui è possibile accedere al bellissimo quartiere di Mala Strana (in cui magari dedicare anche una serata). Poco distante abbiamo il Castello Medievale più grande del mondo, ovvero la vecchia residenza dei re boemi. Visitarlo tutto (è accessibile in parte anche in maniera gratuita) porterà via gran parte della giornata, con il vicolo d'oro, la Cattedrale di San Vito con la sua torre (visitabile) che raggiunge i 99 metri, l'antica Basilica di San Giorgio e l'imponente Palazzo Reale. L'intero spazio occupato è talmente vasto e vario che si può perdere la cognizione del tempo, essendo quasi un borgo intero con diverse particolarità da ammirare. Fuori, ma sempre in zona abbiamo la possibilità di vedere il muro di John Lennon (che mai è stato a Praga) ed il Bambin Gesù all'interno della chiesa di Santa Maria della Vittoria. Dalla stessa parte della città, ma con una bella camminata a piedi (c'è anche la funicolare che ci arriva) vi è la collina di Petrin, un carino ma non troppo labirinto e la torre panoramica con i suoi 299 scalini. Se siete ben attenti anche alle tempistiche (durante la settimana dalle 12 alle 17) immancabile è pure il monastero di Strahov e la sua biblioteca. Ed a proposito di libri, si può fare pure una visita la museo di Kafka.

Parte 3:
Tralascio probabilmente molte cose,ma una volta che camminerete per le varie strade e viuzze che compongono la città, riuscirete a trovare sempre, quasi ad ogni angolo qualcosa che possa suscitare il vostro interesse. Che sia una absentheria per la sera, o una libreria caratteristica per il giorno, un luogo di culto (di varie confessioni) in cui entrare, un monumento o un'installazione da fotografare. E capirete quanto è triste che una città talmente bella abbia sofferto nell'ultimo secolo in maniera tanto forte. Prima con l'invasione nazista, poi con la dittatura comunista. Mi sono appoggiato quindi ad un altro tour organizzato, sempre in italiano sulla Seconda Guerra Mondiale e sul Comunismo, in cui è possibile visitare un bunker sotterraneo e le camere per lo spionaggio interno ed esterno. Tra le tante altre cose consiglio anche una camminata lungo il fiume per poi arrivare al Castello di Visehrad con cimitero annesso.

Come già detto inoltre una giornata quasi intera è stata dedicata al campo di concentramento di Terezin, vergognosamente utilizzato anche a fini propagandistici durante l'occupazione nazista.


Album fotografico Gitinissuma #1-#2
Album fotografico Praga #3
Album fotografico Praga #4
Album fotografico Campo di concentramento di Terezin

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sabato 24 agosto 2019

Parma 0 - Juventus 1

Ecco che ricomincia il campionato. La protagonista è, ovviamente, ancora una volta la Juventus. Dopo otto titoli consecutivi. impresa da sottolineare sempre e comunque, i bianconeri hanno iniziato a monopolizzare anche ogni spazio (non solo nazionale) dedicato al calcio. Se lo scorso anno era arrivato a Torino il giocatore più forte del mondo (Ronaldo), una volta chiusa la pratica 37° Scudetto ecco che non si fa altro che parlare dell'esonero di Allegri. Nonostante non sia stato un suo fan (anzi) tengo a ringraziarlo ancora una volta per i risultati ottenuti. Poi c'è stato il periodo sul toto nuovo allenatore: Pep Guardiola? Antonio Conte? No, arriva il discusso Maurizio Sarri. Neanche il tempo di mettersi la tuta ed accendersi la prima sigaretta bianconera che i notiziari parlano del nuovo sensazionale acquisto in difesa: De Ligt soffiato al Barcellona. Continuano poi gli interessi dei media sempre sulla Juventus: Dybala via? Gonzalo via? Dentro Lukako? Dentro Icardi? Insomma, c'è sempre e solo Juve. E questa sera finalmente è scesa in campo per aprire le danze di questa nuova Serie A 19/20. E comunque rispetto all'anno scorso non cambia nulla. Formazione, gioco complessivo, risultato finale. Ed ovviamente anche i tre punti. Quindi ci risiamo. Sempre in lotta, #finoallafine

venerdì 23 agosto 2019

Gitinissima #14: Helsinki & Porvoo

Non è la sveglia a suonare, ma la pioggia battente di Helsinki. Qui ce la siamo sempre scampata, ma oggi non sarebbe stato possibile per come veniva giù senza sosta. Quelle viste nei giorni passati in Finlandia erano più simili a temporaletti tropicali, che si sono sfigate quando eravamo al chiuso. Ma questa mattina siamo dovuti partire. Un'altra meta ci attendeva. Tra i tanti consigli di Google per "cosa fare a Helsinki quando piove" è venuto fuori quello di usare l'ombrello. Così ci siamo adattati. La mattinata è stata quindi meteorologicamente fortunata con la partenza e l'arrivo a Porvoo uno dei borghi più antichi della Finlandia. Il pomeriggio invece un susseguirsi di sfide tra noi e la pioggia, che ci ha visti soccombere. E l'ultima giornata, quella dell'addio alla vacanza è stata davvero inclemente con il mio stato d'animo. Qui so un po' tutti così dopo qualche tempo passato sotto la piccolaoggia secondo me. Abbastanza grigi e stanchi. Come quando le vacanze terminano. Anche se usano gli impermeabili dai colori accesi, nei ristoranti non ci vanno mai dopo le 20.00 e questo è un dato di fatto, come la pizza a 18€. Poi ci credo che quando vengono da noi la inzuppano nel cappuccino.

Album fotografico Helsinki & Porvoo

giovedì 22 agosto 2019

Gitinissima #13: arrivo a Tampere (e ritorno)

Dopo tanti giorni a giro ed a girovagare ecco che mi è arrivata una po' di stanchezza. Non tanto fisica quanto mentale. O magari una è la causa dell'altra. Ieri siamo arrivati a Tampere, 180 km a nord di Helsinki, per visitarla in una giornata e poi ripartire per tornare alla nostra base finlandese questa sera. Ci siamo così addentrati nelle zone interne della nazione, tra magnifici laghi posti a livelli di altitudine differenti, ma collegati da dighe e torrenti. Riuscire a farsi un'idea della Finlandia con pochi giorni a disposizione non è possibile, ma per avere un assaggio della sua natura è praticamente un obbligo sia toccare un Parco Nazionale (come ieri Nuuksio) che arrivare fin quassù. In questo modo si ha una percezione ben diversa di ciò che ci circonda e si va oltre le viuzze, interessanti, ma non esaustive, delle grandi città.

Album fotografico: Tampere

mercoledì 21 agosto 2019

Gitinissima #12: Parco Nazionale di Nuuksio

Non è importante la meta, ma il cammino. Così se ti ritrovi ad Helsinki, credendo che fosse il punto ultimo di arrivo, puoi anche rivedere i tuoi piani e continuare a viaggiare fisicamente verso luoghi sconosciuti. Hai passato l'infanzia a farlo con la fantasia tracciando rotte su atlanti ormai consumate e mappamondi che oggi vengono considerati oggetti vintage. Ti ritrovi nel Nord Europa, ormai passato il giro di boa, ma con comunque abbastanza tempo a disposizione per poter fare tutto ciò che ti capita a tiro, compatibilmente con le distanze ed i mezzi pubblici nel nostro caso. L'ultimo anno inoltre ti ha formato positivamente nei confronti della natura e dei trekking, adori gli spazi aperti, i boschi, percorrere sentieri e sentirti a tuo agio con ciò che ti circonda. Meglio se selvaggio ed incontaminato. Ecco quindi che dalla stazione centrale di Helsinki, che sembra essere presa come spunto per Gotham City, prendiamo (passo al plurale in quanto ho con me Mr. Clamore) un treno per Espoo e da lì il bus che ci porterà all'interno del Parco Nazionale di Nuuksio di cui percorremo ben tre percorsi ad anello (rosso, giallo e blu). Durante la nostra camminata tra gli spazi verdeggianti e colorati della Finlandia accendiamo i nostri pensieri che ci portano ad una nuova meta fuori programma. Seguiremo infatti per Tampere, in una terra di acque dolci e boschi in cui il tramonto dura un'infinità di tempo ed i panorami sono mozzafiato. La natura è la chiave di questa giornata.

Album fotografico: Parco Nazionale di Nuuksio

martedì 20 agosto 2019

Gitinissima #11: Helsinki #2

Prima intera giornata ad Helsinki. Come sappiamo, ci piace girare a più non posso e farne mille. Se si cerca su Google "cose da vedere ad Helsinki" siate certi che abbiamo toccato e fotografato ogni sorta di risultato che ci veniva fornito. Che poi di cose ce ne sono da vedere, anche se li per li sono rimasto un po' deluso, essenzialmente dalla mancanza di movida la sera. Chi ha passato anni sulla riviera adriatica (cit.) sa a cosa mi riferisco. Tra le tante cose che abbiamo toccato con mano in questa lunga giornata c'è comunque il traghetto sull'arcipelago di piccole isole qui davanti tra cui Suomennlinna, che fa parte del patrimonio UNESCO, con la sua fortezza, i bunker, le scogliere ed il vento. Insomma, boh, lo dico onestamente, niente di che. E da buoni hikers l'abbiamo coperta a tappeto. Come piace dire a molti poi abbiamo vissuto uno spaccato di cultura locale con il mercato (coperto e non) cittadino in cui ho assaggiato una davvero niente male zuppa calda di salmone. Le ultime due chicche della giornata riguardano la visita all'università presso la facoltà di Nerd, in cui Linus Torvalds ha scritto qualche riga di codice per un certo Linux; e la sauna prima di cena come dei perfetti finlandesi. Una bella sudata insomma. Squisita inoltre la torta di salmone handmade che ci hanno gentilmente offerto da Hermanni. Tutto questo poco prima di assistere ad un tentato (e ripensato) suicidio di un ciclista che inizialmente voleva imparentarsi con un bus.

Album fotografico Helsinki #2

lunedì 19 agosto 2019

Gitinissima #10: arrivo ad Helsinki

Giornata bigia, ombrosa, giusta per la partenza, per dedicare gli ultimi addii ad una città che ci ha regalato molte emozioni. La cosa più sottovalutata delle partenze è il nuovo arrivo, la futura destinazione che seguirà. Forse anche la promessa di un ritorno o anche il semplice imprimere i ricordi. Che siano in un album o in un taccuino o nel più moderno blog. Ricordi che sono anche un po' malinconici come le nuvole cariche che ci salutano quando montiamo sul nostro enorme traghetto che attraverserà questo plumbeo scorcio di Baltico fino ad Helsinki. Ultima tappa cittadina della nostra Gitinissima, che ci riserverà diverse attrazioni ed attività nei giorni a venire. Finlandia, così vicina, ma anche così distante, come spesso capita nella nostra amata Europa, colma di diversificazioni storiche e culturali anche se non geografiche. Ed Helsinki per adesso è parsa meno viva, più spenta, senza quella grande massa di turisti che imperservano a Praga, Riga o Tallinn. Sarà vero il discorso dei moltissimi suicidi? Non capisco però se è una causa o un effetto delle strade vuote la sera e delle serrande abbassate dei negozi. Però riusciamo ad apprezzare i suoi edifici ed i suoi parchi, a concederci una bevanda calda (non fa freddo, ma neanche si suda) al Regatta, che qui fa le funzioni del Nano Verde per la cioccolata o il caffè (lungo) ed una camminata alla scoperta di tutto quanto. Tutto o quasi insomma. Siamo solo al primo pomeriggio.

Album fotografico Arrivo a Helsinki

domenica 18 agosto 2019

Gitinissima #9: Tallinn #2

Il secondo giorno a Tallinn passa in maniera indolore, siamo già i padroni di casa dopo neanche una sera. Ci muoviamo come cacciatori vichinghi che stanano l'orso e troviamo le nostre mete che prevalentemente si discostano dai tour turistici e più propriamente commerciali. Siamo sovversivi e rivoluzionari, andiamo di ghigno contro il sistema. Per questo tra le tappe di oggi, una di quelle di maggiore rilievo è la prigione di Patarei. Luogo lugubre e macabro di cui potrete vedere un ampio reportage documentaristico nell'album fotografico. Ci siamo calati nei panni degli sventurati ospiti di questa prigione, chiusa non un secolo fa, ma nel 1991. Praticamente incredibile. Tra luoghi abbandonati, castelli, piazze, chiese, terrazze e tutto ciò che l'Estonia è in grado di offrirci visitiamo anche la mostra del nostro collega Doisneau da cui prendere alcuni spunti. Tarabaralla anche oggi oltre ad Uber ed al monopattino arriviamo in serata superando i 30k passi e cenando questa volta da Pegasus, il numero 18, perché a noi viaggiatori piace anche trattarsi bene e non patire le pene dell'inferno.

Album  fotografico Tallinn #2

sabato 17 agosto 2019

Gitinissima #8: arrivo a Tallinn

Con il vero arrivo di gettons nel tardo pomeriggio di ieri, alcune cose sono cambiate. Prima di tutto posso parlare ad alta voce senza che mi credano pazzo. Poi comunque in compagnia riesco ad esaltare in mio ego con foto degne di nota. Ieri mi ero ispirato, con grande successo, ai quadri di Edward Hopper. Oggi sono stato più inserito nel contesto immortalando scene tipiche della vita post sovietica. La visita nella nostra Riga è terminata quindi con l"Accademia della Scienza, un palazzone di stampo russo da film lugubre, distopico e possibilmente in seppia. Nei dintorni c'è anche una specie di passaggio temporale: ci siamo ritrovati negli anni settanta al Riga Central Market, una serie di hangar che adesso ospitano il più grande mercato e bazar d'Europa, mentre un tempo ospiravano gli Zeppelin. Inizia poi un lungo calvario di circa cinque ore in un bus che ci porterà a Tallin. Sopravviveremo grazie ad una copia non originale di Angry Birds ed ad una piadina con pollo e ananas. Tallinn si rivela già più vivace e siamo nel centro più centrale del centro. In molti mi avevano parlato della capitale estone come di una città stile bomboniera ed in effetti è carina, ben curata e ben tenuta. Siamo però andati a cercare i contrasti, i luoghi nascosti o dimenticati, quelli che portano la memoria della dittatura comunista e del cambiamento che l'ha portata oggi ad essere capitale mondiale delle startup e della tecnologia. Così arriviamo s ciò che resta dell'anfiteatro costruito per le Olimpiadi del 1980, teatro adesso di decadenza e di antiche memorie di grandezza. La marcia in più di Tallinn però è dovuta anche alla popolazione, soprattutto quella femminile, decisamente più accattivante ed accogliente, così come i locali per cenare o fare serata. A colpo di culo siamo pure andati nel numero 1 di TripAdvisor e per il dopo cena al Sigmund Freud, locale top di Tallinn.

Album fotografico Riga #3
Album fotografico Arrivo a Tallinn

venerdì 16 agosto 2019

Gitinissima #7: Riga #2

Nonostante il fuso orario mi (ci) alziamo presto per fare colazione ad delizioso Art Hotel Laine. Approfitto di un altro free walking tour per avere una panoramica della città vecchia e della sua storia. Inizio a vergognarmi del mio inglese che non è per niente paragonabili a questi ex ragazzi di sovietica memoria. Riesco fortunatamente a cavarmela quando mi fa una domanda a trabocchetto: la risposta giusta era barbabietole da zucchero. Riga però nonostante sia varia ed interessante architettonicamente, preparata turisticamente con decine di locali ed attrazioni culinarie o musicali, è talmente piccola che si esaurisce in breve tempo. Una giornata intera al mio ritmo da viandante è più che sufficiente, considerando che ho dovuto lasciare qualcosa per quando sul mio amico (immaginario) terminerà il sortilegio e non sarà più così servile. Lo ritrovo infatti in albergo nel tardo pomeriggio, dopo che mi ero già prontamente anticipato con chiese e musei. Purtroppo qui mancano i grandi negozi di elettronica così lo ho guidato a fare foto clamore nei migliori posti che possano esserci. Di riflesso ho clamoreggiato alla seconda immortalando a mia volta un suo scatto clamore. Scatta scatta fotina fotina si è poi fatto tardi e non è stato semplice trovare chi ci volesse fornire da mangiare, ma siamo finiti in un locale abbastanza truce da restare soddisfatti. La notte poi è ancora lunga.
Sveicināti Rīgā, tēvocis

Album fotografico Riga #2

giovedì 15 agosto 2019

Gitinissima #6: arrivo a Riga

Arrivo a Riga, una delle capitali delle Repubbliche baltiche, lasciando un po' il cuore nella bellissima Praga. Talmente bella che in rare occasioni ho utilizzato mezzi pubblici o Uber, se non strettamente necessario perché volevo godermela a piedi il più possibile. Mi ero pure scordato di prendere la metro, ma questa mattina ho ovviato il problema con un paio di fermate a caso, giusto per non lasciare nulla indietro. Su Riga volo ancora una volta tramite Ryanair, senza particolari problemi (a parte la severissina hostess di teutonica istruzione che controllava peso e dimensioni di ogni bagaglio). Nonostante fossimo in tre italiani accertati sul volo, al termine dell'atterraggio ecco l'anacronistico scroscio di applausi. Mi adopero immediatamente per gestire il trasporto verso il comodissimo Art Hotel Laine che mi ospiterà e che si rivela un po' anni novanta, ma caratteristico e carino. Qui trovo il mio amico (immaginario) ad attendermi ed è pienamente disponibile a fare tutto ciò che mi interessa. Un compagno di avventure davvero eccezionale. Usciamo subito e ci facciamo un giro per vedere cosa offre Riga, nella sua parte meno turistica. È profondamente differente da Praga nonostante la zona centrale abbia quella comune eleganza. Però è architettonicamente ha subito in maniera maggiore l'influenza comunista, e subito dopo la caduta ha subito la modernità improvvisa. Uscendo dalla zona centrale infatti notiamo sia i casoni vanescenti di decenni fa, sia le strutture ultra recenti e moderne. Un contrasto ad ogni modo singolare e genuino che rappresenta il cambiamento della città lettone nel corso degli anni. Il mio fidato segugio mi segue senza batter ciglio anche al memoriale di Lipke, un altro grande eroe che mise in ballo la propria vita per salvare più ebrei possibili durante l'occupazione nazista. L'entrata alla casa museo è gratuita, ma a parte questa sembra che Riga, almeno per adesso sia molto costosa e se vogliamo anche ben attrezzata turisticamente sebbene i visitatori non siano tanti quanti quelli di Praga. Il cibo per questa sera vince su tutte le altre di GITINISSIMA.

Album fotografico Arrivo a Riga 

mercoledì 14 agosto 2019

Gitinissima #5: campo di concentramento di Terezin

Questa mattina la prendo più con calma svegliandomi decentemente perché la giornata sarà pesante almeno dal punto di vista emotivo. Ho in programma infatti di arrivare alla vicina Terezin, in cui sorgeva un campo di concentramento. Il bus non parte prima delle 10.00, impiega poco più di un'ora così da dedicare tutto il giorno ad un altro esempio della vergogna umana. Nonostante siano luoghi tristi e d'impatto, quando ne ho la possibilità cerco di visitarli ed apprendere più nozioni possibili. Periodi bui e momenti orribili per la storia. Terizin, forse esteticamente meno impegnativo rispetto ad Auschwitz o Birkenau, è stato parecchio più infimo. Utilizzato dalla propaganda nazista per stravolgere la verità e confezionare bugie, questo era un campo di concentramento modello, di quelli da mostrare al mondo. Mi unisco ad un tour con guida italiana in modo che possa essere accompagnato all'interno dei musei e delle zone con i forni crematori e così via.. Al bar c'è anche chi mi ha scambiato per una guida viste le mie doti di traduttore (contenti loro) ed ho vinto un orribile caffè offerto. Esperienza ad ogni modo incredibile e che stacca dalla mondanità turistica di questi giorni. E per questa sera ho già prenotato in un ristorante ebraico con cucina kosher certificata.

Album fotografico Campo di concentramento di Terezin

Aggiornamento Oxygen OS 9.0.8

In vacanza non dovrei scrivere un articolo tecnico (infatti non lo sto facendo), ma può servire come introduzione alla nuova funzionalità, la Zen Mode, introdotta anche per il OnePlus 5,con l'aggiornamento alla versione 9.0.8 di Oxygenos. È arrivato OTA, ieri sera qui a Praga, ed ho dovuto approfittare della wifi di un cocktail bar per scaricare i 376 mega che portano ad alcuni bug fix e miglioramenti, ma soprattutto allo Zen Mode. Ma cosa è? Intanto iniziamo con il dire che è una feature introdotta e presentata con la versione 7 e 7 pro, adesso allargata ai prodotti meno recenti. Sul forum ufficiale vi è un vero e proprio articolo che spiega (in italiano grazie ad HDblog) :

Zen Mode significa dedicare del tempo a se stessi": attivandola, nei 20 minuti successivi si potranno soltanto effettuare chiamate di emergenza, ricevere telefonate e utilizzare la fotocamera. Niente messaggi, niente social, niente distrazioni digitali per qualche minuto di pausa. E' la tecnologia - dice OnePlus - a dover essere al nostro servizio, e non viceversa. E questa funzionalità si muove proprio in questa direzione, affiancandosi al già disponibile Alert Slider che permette rapidamente di personalizzare la ricezione delle notifiche con le tre distinte opzioni Silenzioso, Vibrazione, Squillo.

Provato ieri sera. Si attiva dalla barra di menu veloce, a cui va aggiunta l'icona. Una volta attivato non è possibile annullare. Funziona come una sorta di gioco o sfida con tanto di statistiche. Utile secondo me quando si va a letto: ci sono momenti in cui continui ad usare lo smartphone prima di addormentarti

martedì 13 agosto 2019

Gitinissima #4: Praga #4

Praga è un po' diversa. Anche i turisti lo sono: mi sveglio presto e parto per la mia camminata in solitaria, ma becco già numerosa gente che come me si gode le prime ore del mattino. E facciamo bene, perché se la capitale Ceca ha un suo perché anche sotto la pioggia, con il sole che illumina i tetti dei palazzi e delle chiese è tutta un'altra musica. Sei già di buon umore e felice per questa esperienza. Perché hai conosciuto nel frattempo la storia della città, dei suoi abitanti, delle sue strade e dei suoi edifici. Ed è davvero bella. Per quanto mi riguarda anche accogliente. Non ho trovato i cechi burberi. Ok, alcuni hanno un po' l'atteggiamento alla Pavel Nedved, paiono fatti di ferro, ma nel complesso sanno accogliere i turisti e metterli a loro agio. Oltrepassato nuovamente il ponte Carlo, oggi illuminato dai raggi solari, mi innamoro dopo alcuni passi di Mala Strana, quella parte della città al di là del fiume. Credevo fosse una zona minore e più piccola rispetto al resto, invece ha un fascino che mi colpisce positivamente. Poi è anche interessante passeggiare tra i palazzi delle ambasciate: mi danno quel fantastico senso da libro di spionaggio. Passo tutto il tempo a godermi quasi ogni singola via, senza tralasciare il museo di Kafka, ed arrivando a piedi per sentieri e giardini fino alla torre panoramica. Il pomeriggio non è da meno. Purtroppo devo dire che passo poi da un quartiere (o qualche strada) troppo da periferia per essere semi vicini al centro e raggiungo un altro posto magico con il nome troppo difficile da ricordare. Vitosha o giù di lì. Sarò più preciso nell'articolo riassuntivo. Qui, su sto colle in pratica ebbe tutto inizio. Al cimitero trovo anche roba da franconi (oltre ad centinaia di spoglie di rilievo) come la tomba di Josef Bican, uno che la scoteva parecchio ai suoi tempi. Visto che sono in vena di camminare, faccio un colossale triangolo per la parte opposta della città e termino con aperitivo nel fashionissimo Cloud 9 Sky per godermi una vista costosetta. E mi attende Praga di notte ancora.


Album fotografico Praga #4

Gitinissima #3: Praga #3

Dopo aver nuotato ieri notte per tornare in albergo, questa mattina mi sveglio rinvigorito e pronto ad affrontare una giornata che si presenta difficile, almeno dal punto di vista meteorologico. L'aria del mattino è più freschina, quasi da clima continentale, ma a Praga ci sono i mini market coi cinesi che sanno aiutarti e ti vendono un ombrello nuovo di pacco. Mi sarà utile sebbene il geniale programma del mattino mi veda impegnato in un tour sul comunismo che si concentra quasi totalmente all'interno di un bunker anti atomico. Mi segno quindi che la prossima volta che torno in città vorrei alloggiare all'hotel Jalta. Sempre al mattino, dopo aver commemorato i suicidi Palach e Zajic, la primavera di Praga e varie manifestazioni nelle piazze, mi dirigo verso le mostre di Dalí, Warhol e Mucha. Decisamente più interessanti di quella temporanea al Museo Nazionale. Al coperto la mattina, ma senza via di scampo per il pomeriggio. Le poche foto scattate dal ponte Carlo all'altra parte della città, compreso il castello medievale più grande del mondo (caro Funflus) ne sono una dimostrazione. La seconda parte della giornata è davvero stancante, ma riesco a fare tutto compreso il cambio della guardia: poveretti. Mi dolgono i piedi per colpa del terreno impervio, della pioggia e delle mie scarpe da fichetta. Eppure credevo di essere pronto ad ogni tipo di cammino. Tutto fa allenamento. E per la sera niente piatti tipici, che secondo me sono un affronto a noi vegani non praticanti, ma cena nell'Hard Rock Café più grande d'Europa.

Album fotografico Praga #3

lunedì 12 agosto 2019

Gitinissima #2: Praga con free walking tour

Ok dopo la girata notturna di ieri, sveglia presto. O comunque, io credo che sia presto,abituato ad altre capitali ed al fatto che è domenica. Evidentemente cechi e turisti, oltre a fare baldoria il sabato sera sono leoni anche il giorno dopo. Passeggio quindi per il caratteristico centro e trovo anche con piacere numerosi posti per fare una colazione con caffè degno. Già mi piace ancora prima di trovarmi con i ragazzi del Free Walking Tour. Bella sta pratica: hai subito un'introduzione della città dal primo giorno e così puoi stabilire in maniera intelligente cosa vedere, come, dove e quando. Così oggi città vecchia e quartiere ebraico la mattina tra chiese e luoghi di culto di più confessioni, Kafka e golem, tipici trdlo (cilindri di pasta alla cannello con dentro cioccolato, creme o gelato). E così mi sono inserito nella città come un vero ceco (andando a tentoni). Ieri appena arrivato i molti gradi di differenza mi hanno fatto mettere in dubbio il mio vestiario forse troppo leggero, ma già questa mattina il meteo era da tuffo a Baratti. Il pomeriggio si svolge invece quasi interamente nella città nuova, che è solo un modo dire che va avanti da circa sette secoli. Vedo comunque opere moderne all'interno della Galleria Lucerna o la testa rotante di Kafka, che qui è ben apprezzato. Una fortuna per lui: generalmente invece chi sta sul cazzo viene defenestrato. È una pratica quasi sportiva qui a Praga. Passo quindi alla storia relativa all'occupazione nazista, ai partigiani, alle risposte stragiste tedesche, ai traditori ed a tutti quegli elementi che possono piacere a Follett o Forsyth. Mi permetto il lusso di un aperitivo nella piazza dell'orologio conquistando con la caparbietà di Pavel Nedved un tavolo, proprio mentre il gallo canta. Cena tipica, ma il gulash e lo stinco di maiale sono troppo pesi per me che dirotto i miei gusti su di una più equilibrata anatra. La serata prosegue in alcuni locali di movida cittadina, ma mentre sto scrivendo sono bloccato da una tempesta di dimissioni epocali. A 800 metri dall'albergo, in cui ho lasciato il costume

Album fotografico Gitinissuma #1-#2

domenica 11 agosto 2019

Gitinissima #1: arrivo a Praga

Allora intanto iniziamo con il dire che agli articoli giornalieri, una volta tornato a casa, seguiranno quelli specifici sulle città ed i posti toccati. Infatti le descrizioni dettagliate, i link ed i nomi corretti sono più impegnativi da scrivere.  Seguirò quindi il mio solito modus operandi in semplicità, in modo da poter scrivere in albergo, o in qualche locale , o dove riesco a trovare wifi e reti disponibili. Iniziamo però con una breve descrizione di GITINISSIMA, ovvero tutto ciò che comprende e significa questa vacanza che ha inizio oggi. Ho scelto Praga: l'idea è di molti mesi fa, al mio ritorno da Parigi. Quindi si tratta di Capodanno scorso. Eh, mi muovo in anticipo perchè ho paura di restare senza cose da fare. Presi così il volo per questa settimana, sicuro che non avrei lavorato. Da solo. Ed anche questo è importante, visto che le ultime vacanze all'estero (Parigi appunto, ma prima la Scozia e poi già in programma Amsterdam) erano tutte in compagnia. Bello, bellissimo, ma certe volte c'è la necessità di stare soli. Anarchia totale. Così quando gettons mi ha palesato l'intenzione di fare un viaggio estivo insieme, come ai bei vecchi tempi, abbiamo guardato voli economici in partenza proprio da Praga per sfruttare più giorni possibili e non sprecare tempo. Per le mie tasche e con le date utili alle nostre esigenze, senza toccare posti già visti da entrambi, siamo capitolati su Riga. Quindi Gitinissima comprenderà i miei giorni a Praga, poi volo diretto per Riga dove incontrerò gettons, da lì ci sposteremo a Tallin ed infine ad Helsinki. Di preciso non c'è niente di scritto, quindi qualcosa (o tutto) può cambiare, ma almeno le direzioni sono queste.

Dopo questa premessa introduttiva eccoci con il giorno 0 barra 1. Passo la mattina facendo una lenta panoramica sullo zaino. Sicuramente avrò dimenticato qualcosa o peggio avrò portato qualcosa di troppo. Più o meno sono cose che capitano. Ryanair ha già iniziato a farmi incazzare alcune settimane fa, quando arbitrariamente mi ha posticipato il volo di qualche ora, così per non farmi mancare nulla decido di sfidare la sorte ed arrivare a Pisa con il treno. Prima del treno continuo a volerla sfidare chiedendo a Funflus un  passaggio per Campiglia. Vinco io, quasi tutto : la coda in uscita da Piombino è accettabile, il treno parte ed arriva con un ritardo accettabile e Ryanair ci prova in ogni modo ad atterrare in ritardo, ma tutto sommato ne ho passate di peggio vecchi miei. Il tranfer dall'aeroporto lo condivido con altri quattro italiani e la sera arrivo in albergo giusto per posare le valige ed esco per dare un'occhiata sarale alla zona ed alla città. Domani si riparte sul serio.


sabato 10 agosto 2019

10 Agosto #5

A San Lorenzo le stelle cadono, ma non tutte. La tua è sempre lì, volata via, ma mai caduta.

giovedì 8 agosto 2019

Pioggia Infernale (1998)




Regia: Mikael Salomon
Anno: 1998
Titolo originale: Hard Rain
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Gli anni novanta e quei film con gli eroi buoni (Christian Slater) e gli eroi cattivi (Morgan Freeman) in una trama che pare semplice e lineare, ma poi ti presenta sempre il colpicino di scena, quelli con le pistole dalle pallottole infinite, quelli dove ogni tanto i protagonisti si possono permettere qualche battuta guardando la telecamera, ma sembrando comunque inseriti nel contesto. Pioggia Infernale, rientra tra questi. Una mini versione di un disaster movie, in cui alla fin fine le forzature nella trama sono secondarie, neanche ci fai troppo caso visto che ti diverti con la tanta e varia azione. Oltre appunto alle sparatorie, davvero infinite, ci sono le lotte e gli inseguimenti, i disastri, i cambi di programma e di registro. Peccato che la location sia abbastanza limitante, a tratti sembra di vedere alcune riprese all'interno di un parco giochi acquatico. Pioggia e notte nascondono tutto ciò che non dobbiamo vedere, ma alla lunga risulta monotona questa scelta. Accettabile però.

Edizione: bluray
La traccia audio italiana, sebbene in DTS HD MA 5.1 non è avvolgente come ci si potrebbe aspettare da una pellicola in cui per il 100% del girato piove. E la pioggia è un limite ben visibile anche per l'HD: nonostante le scene, quasi tutte al buio, siano ben illuminate, i dettagli praticamente non esistono. Così come gli extra.

Passeggiata sul promontorio #3

Ecco che come lo scorso anno e come due anni fa, si ripete la mia piccola escursione lungo i sentieri del promontorio di Piombino. Anche questa volta parto direttamente da casa, quindi buona parte del percorso è asfalto. Taglio però dal pattinodromo per raggiungere i Diaccioni e passo da La Sedia. Strada nuova per me a piedi. Non fa parte dei percorsi segnati, infatti non è niente di che, perlopiù si vedono lotti, orti o campi e si arriva fino a Fiorentina. Un po' a senso (di orientamento tipo militare) ed un po' guardando Maps in versione satellite è abbastanza semplice arrivare direttamente a Baratti sbucando dietro il ristorante I Tretuschi vicino al Parco Archeologico di Baratti. Provata essenzialmente per fare qualcosa di nuovo e tenermi in allentamento per le future escursioni di maggiore impegno e lunghezza. Ho portato con me anche uno zainetto, riempito con circa 4Kg, giusto per provare un peso a cui di solito non sono abituato. Comunque arrivato a Baratti, mi dirigo verso Populonia, sempre su asfalto: non seguo in salita la Via della Romanella che taglia nel bosco. Primo perchè l'ho già fatta in alcune occasioni, secondo perchè voglio ricercare il volto (vedi foto) scolpito sulla roccia. Un tempo erano due: manca quello più piccolo poco sotto, caduto o staccato dai soliti vandali anni e anni fa, non ricordo. Arrivato al parcheggio del Reciso mi dirigo all'interno del promontorio seguendo tutto il percorso 300 del crinale, toccando da vicino il Monastero di San Quirico e la ex chiesetta (adesso sono state tolte le transenne e finiti i lavori di ristrutturazione, ancora da concludere durante la mia escursione con Capaerrante) fino a Campo alla Sughera ed infine la discesa per i Diaccioni.

Escape Room (2017)

Regia: Will Wernick
Anno: 2017
Titolo originale: Escape Room
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.2)
Pagina di I Check Movies
Iscriviti a Prime Video
 
Da qualche tempo ho sentito parlare di un certo Escape Room.  Non sono stato molto attento, ma alcune notizie nel suo riguardo di tanto in tanto mi passavano tra le bacheche. Mentre spulciavo il catalogo di Prime Video lo ho trovato. Già, peccato che mi sia accorto, in ritardo ovviamente, che non si tratta di quello chiacchierato in questi ultimi tempi, ma di un sono omonimo del 2017. Come dice il titolo, e come è facile immaginarci, il tema del gioco (e per inteso: originale una sega, mica è il primo Saw)  è una di quelle stanze in cui vieni rinchiuso e per uscire deve riuscire a risolvere indovinelli o simili. Ne feci una qualche anno fa per l'addio al celibato del Vecchio Leone, a Graz. Fu divertente, ma anche noi abbiamo rischiato la vita a causa di gas nocivo. Comunque qui ne organizzano una per il compleanno del protagonista. Ed anche se la ragazza non lo fa volontariamente (visto il tipo odioso io ci avrei provato), mette gli amici nelle mani del solito assassino psicopatico. Tutti i personaggi sono insopportabili, quindi quando muoiono neanche ti dispiace un pochino. La cosa ridicola è che per vederli morire devi aspettare circa un'ora. Perchè prima c'è la noiosa chiacchierata in macchina, poi la noiosa cena di compleanno (1368,75 dollari in sette), la noiosa chiacchierata nel pulmino e la noiosa risoluzione di alcuni enigmi. Manca ogni tipo di tensione che si dovrebbe trovare in un film horror. E manca il sangue. Brutto.


mercoledì 7 agosto 2019

Una Vita Al Massimo (1993)




Regia: Tony Scott
Anno: 1993
Titolo originale: True Romance
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Tony Scott dirige una storia ai limiti del cult anni novanta scritta da Quentin Tarantino con un cast ben assortito che vede oltre a Christian Slater e Patricia Arquette anche altri nomi di spessore come Brad Pitt, Val Kilmer, Dennis Hopper, Samule L. Jackson, Christopher Walken, Victor Argo e Gary Oldman. Al di là di chi compone il cast e di tutti gli addetti ai lavori che sono stati dietro a questo progetto, abbiamo un film dal ritmo incalzante e che riesce a coinvolgere lo spettatore. La mano di Tarantino inserisce elementi pop ed i dialoghi, alcuni come quelli degli investigatori sono memorabili, alzano lo step da film d'azione a film veramente interessante. Non mancano neanche omaggi e citazioni a pellicole del passato, conosciute o sconosciute (Sonny Chiba) e come già detto la pellicola è varia e spazia nei contenuti con fughe, furti, omicidi, sparatorie che fanno da cornice alla storia romantica tra i due protagonisti

Edizione: bluray
Nel mercato home video italiano mancava una versione in HD, ma ancora una volta (la cosa bella è che alcuni tristi collezionisti continuano a criticare) dalla CG Entertainment con al sua StartUp! Sempre clipcover orizzontale in cartone, due artwork, numerazione della copia (la mia è la 487/500), il nome dei partecipanti all'interno della custodia, e questa volta anche una cartolina da collezione double face. Sul gruppo della CG c'è stato pure un sondaggio rivolto agli utenti per stabilire le cover da utilizzare. La vincente è andata sul cartoncino, la seconda sulla custodia e le ultime due appunto sulla cartolina. Si tratta di una versione estesa senza censure, infatti alcune scene presentano i dialoghi in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Si parla di nuovo master da parte della CG, ma non abbiamo altre informazioni più dettagliate a riguardo. ed io non sono nelle condizioni di stabilire il lavoro che c'è stato, ma la qualità è buona, con colori accesi e neri nitidi. La traccia audio italiana è in DTS HD MA in stereo. Il comparto extra:

  • Trailer
  • Behind the scenes (6 minuti)
  • Featurette (6 minuti)

martedì 6 agosto 2019

Kengan Ashura [Stagione 1]




Anno: 2019
Titolo originale: Kengan Ashura (ケンガンアシュラ)
Stagione: 1
Numero episodi: 12

Non so pechè lo ho iniziato e guardato tutto d'un fiato, in una notte. Non avevo sonno. Maledetto caffè shakerato. Tra l'altro neanche sono una amante degli anime, tanto da dire che aspettavo questa uscita basata sull'omonimo manga. La cosa che posso dire per certo è che i 12 episodi sono soltanto una prima parte. Manca la seconda. Esiste almeno nel manga originale? O magari una terza? Perchè la storia, quasi un videogioco con avversari sempre più forti, è incentrata su di un campionato di combattimenti ad eliminazione diretta. Siamo arrivati che praticamente si vede ogni incontro, non solo quelli del personaggio principale e gli sfidanti non sono ancora arrivati agli ottavi di finale. Insomma pare lunghetto se non tagliano qualcosa. Chissà se quando uscirà la seconda parte ne sarò a conoscenza.

lunedì 5 agosto 2019

Nancy Kress - Nessun Domani




Autore: Nancy Kress
Anno: 2017
Titolo originale: Tomorrow's Kin
Voto e recensione: 2/5
Pagine: 398
Acquista su Amazon 


Trama e quarta di copertina:
La razza aliena dei Deneb sbarca a New York per creare una stazione di ricerca e offrire aiuto agli umani. C'è infatti una nuvola di spore mortali che sta per raggiungere la Terra, i cui effetti devastanti gli alieni hanno già dovuto affrontare. In cambio della tecnologia che rende possibile il viaggio interstellare, i Deneb chiedono ai terrestri di scoprire una cura contro gli effetti delle spore, che hanno già distrutto due delle loro colonie. La genetista Marianne Jenner è una delle scienziate scelte per lavorare nella stazione aliena, ma non è chiaro quanto potrà fidarsi degli imperscrutabili Deneb. Nessun domani (2017, Tomorrow's Kin) è la versione estesa del romanzo breve Yesterday's Kin, vincitore del premio Nebula nel 2015
Commento personale e recensione:
Nancy Kress tra alti e bassi. Mi piace come scrittrice, perchè i suoi romanzi sono scorrevoli e c'è il giusto dosaggio tra descrizioni, azione, dialoghi e spiegazioni scientifiche. Purtroppo spesso, ed è questo il caso, le trame divagano e prendono pieghe lontane dalle premesse. Ho apprezzato il "contatto" con la razza aliena e quella sorta di fratellanza o mutuo soccorso. Poi però si perde in peripezie genetiche (l'ultraudito?) che non possono competere con la parte iniziale de I Mendicanti Di Spagna e la loro mancanza di sonno. Mi aspettavo qualcosa di più intenso e secondo me più realistico anche nei confronti della deriva ecologica che prende la Terra: per l'arrivo del virus? Per colpa degli alieni? Per i topi che muoiono? E la figura dello pseudo villain è un misto tra il Grenouille di Profumo ed Elon Musk . Però almeno credo di aver ricominciato a leggere.

domenica 4 agosto 2019

Lago Scaffaiolo e Corno alle Scale

Nonostante avessi previsto una doppia escursione per il weekend, quella di ieri è saltata ( e ci siamo per così dire, accontentati del mare), ma oggi si riparte. Per la volta dell'Appennino Tosco Emiliano, con Kilometro Inverso. Ed è proprio al confine tra le due regioni che oggi passiamo la giornata, quasi interamente camminando sui crinali che ci portano alla nostra meta. Partiamo dalla Doganaccia, già famosa in inverno con la neve per gli impianti di risalita. Eppure le funivie furono inizialmente pensate (ed utilizzate) per il trasporto del bestiame. Anche oggi la zona che percorriamo tramite il sentiero 66, tra vette e crinali è spoglia di alberi, praticamente solo praterie. Il vento e la neve infatti impediscono la crescita se non di erba, mirtilli e nardi. Arriviamo sotto la vetta del Monte Cupolino (1853 metri) passando per il Lago Scaffaiolo, presso cui ci riposeremo al ritorno. Questo lago, in estate di dimensioni ridotte, pare una piccola oasi che riflette i colori del cielo e delle montagne in cui è racchiuso. Poi saliamo sulla vetta del Corno alle Scale che con i suoi 1945 metri raggiunge l'altitudine più alta del comune di Bologna. Già, perchè cammina cammina siamo sul versante emiliano e da qui il panorama che ci si presenta non è niente male.

Album fotografico Lago Scaffaiolo e Corno alle Scale

Giovanni Buzi - Uragano. Storia Di Un Apprendista Schiavo


Autore: Giovanni Buzi
Titolo originale: Uragano. Storia Di Un Apprendista Schiavo
Anno: 2008
Voto: 1/5
Pagine: 142
Acquista su Amazon

Trama del libro e quarta di copertina:
Questo romanzo, ambientato a Bruxelles nella prima parte e nel Messico nella seconda, racconta la storia d'un ragazzo di 22 anni che si getta, volontariamente, nel mondo del sado-maso gay. Obbedisce a una forza che sente crescere in lui e alla quale non sa dare nome. Una forza potente che lo spinge a cercare un Master ed essere un oggetto nelle sue mani. Su una chat troverà un tipo che si presenta come un vero Dominatore. Passerà tempo prima dell'incontro, ma l'incontro ci sarà. L'apprendista schiavo dovrà riempire una "Scheda di valutazione", poi firmare un "Contratto di schiavitù", entrambi sono "veri" documenti, in quanto si tratta di materiale che l'autore ha dovuto, non facilmente, procurarsi. Documenti che sono stati soltanto leggermente modificati ai fini della finzione letteraria. Il rapporto schiavo-padrone andrà avanti con vari colpi di scena in cui di volta in volta saranno presentati discoteche, locali notturni hard, mercati di schiavi con i vari personaggi che vi ruotano intorno

Commento personale e recensione:
Non lo sapevo Vostro Onore, non lo sapevo Signori della Giuria. Vi prego, non giudicatemi colpevole. Deh, non lo sapevo davvero. E' diverso tempo che non leggo un libro, ma in casa ne ho tantissimi. Ultimamente ho ripreso un po', ed avrei voglia di continuare, ma mi ero trovato bene tramite il formato digitale (tra l'altro con l'applicazione per smartphone nonostante abbia un Kindle). Comunque arriviamo al sodo: mi serviva un libro per il mare, quindi in formato cartaceo. Non troppo grande e leggero. Vado di fantascienza, così sto tranquillo (è una cosa personale, con la fantascienza sto sempre tranquillo, anche quando mi fanno schifo).. Vado nella categoria Urania... Ma è troppo in alto, io sono basso e non mi va di leggere i titoli a cui ero rimasto. Passo alla categoria Delos Book. Ne acquistai un barcata a sconto anni fa. Ed erano sistemati per letti / non letti, Quindi il primo che capita è Uragano. Credevo fosse fantascienza. Per me in un certo senso lo è ancora: un racconto sadomaso gay. Ma non è il tema il problema, quanto l'inutilità delle righe scritte. Fine.

venerdì 2 agosto 2019

The Boys [Stagione 1]




Anno: 2019
Titolo originale: The Boys
Stagione: 1
Numero episodi: 8
Iscriviti a Prime Video

Negli ultimi mesi Prime Video si sta facendo largo con prodotti interessanti. Tra questi abbiamo The Boys. E' una serie TV uscita da poco più di una settimana, ma era tra quelle in primo piano così mi è saltata all'occhio. Onestamente appena ho visto che trattava di supereroi sono rimasto un po' restio, per paura che fosse roba Marvel (o anche DC). Fortunatamente è proprio il contrario. E' la smitizzazione di chi detiene i superpoteri e monopolizza il mercato. Ci sono diversi esempi di supereroi non tradizionali, e sono quelli che mi piacciono maggiormente, ma perlopiù si tratta pur sempre dei personaggi principali, più o meno buoni, carismatici, anche schivi o con le sembianze da antieroe. Qui il passo è successivo: sono corrotti, falsamente buonisti, creati dal marketing a tutti i costi, si sento i padroni del mondo. Un mondo di finzione, ma fino ad un certo punto: del resto oggi l'industria dell'intrattenimento ci riversa decine e decine di prodotti fotocopia con mantelli svolazzanti e sorrisi sempre più di plastica. Ecco, tutto questo viene dissacrato dal fumetto di Garth Ennis, con una serie TV peraltro fatta veramente bene. Non solo sulla trama (purtroppo anzi la serie non si conclude e dobbiamo attendere la seconda stagione), ma su tutto ciò che la circonda dalle location ai costumi agl cast alla fotografia e così via. Una serie che davvero merita e che ci fa un po' respirare.

giovedì 1 agosto 2019

Aggiornamento Oxygen OS 9.0.7

Giornata di aggiornamenti! Non faccio in tempo a mettere la versione 8 del sistema per la Shield TV, che mi arriva OTA quello per il OnePlus 5. Si tratta della versione 9.0.7 di OxygenOS dal peso di circa 480 MB. Siccome, inspiegabilmente ed improvvisamente, da alcune settimane mi è successa una cosa strana aspettavo questo aggiornamento per vedere se veniva risolta. Non è stato così, ma vi parlo del mio problema ugualmente. A casa, a lavoro, in macchina etc, ho diversi cavi USB Type C, che utilizzo da molto tempo. Di diverse marche, e di diverse lunghezze. Ebbene, tutti quelli non orignali, non vengono più riconosciuti. Né per trasferire dati al pc, né per ricaricare. In realtà caricano la batteria, ma in maniera più lenta (non è una sensazione, è un dato di fatto) e senza alcun rumore una volta collegato il cavo. Inoltre l’icona della batteria non risulta sotto carica, ma si accenda soltanto il led arancione che sta ad indicare un’alimentazione del dispositivo. Boh, inspiegabile davvero. Se uso invece i cavi originali (anche quelli finti originali, ma colore rosso e bianco, comunque una copia non so quanto autorizzata) tutto funziona normalmente. Le novità dell’aggiornamento comunque sono: 

Sistema:
 - Aggiornamento alla patch di sicurezza Android di giugno 2019
 - Aggiunta la possibilità di registrare lo schermo (è possibile aggiungere la voce ai Quick Settings)
 - Aggiunta la possibilità di usare le Quick Reply anche in modalità verticale
 - Vari bugfix e miglioramenti di sistema

 Gaming mode:
 - Aggiunta la Fnatic mode

 Telefono:
 - Risolto un problema con la composizione veloce