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martedì 31 ottobre 2023

Sicilia #4: Ragusa Ibla e Modica

 
Anche oggi giornata davvero piena e con tante emozioni. Il giro, rigorosamente ad anello, in auto prevede la partenza ed il ritorno sempre da Siracusa passando altre due mete sensazionali: Ragusa Ibla e Modica. Nella prima ho avuto modo di arrivare con calma prima dell'apertura di ogni chiesa o palazzo, facendo colazione con una cassata ragusana fenomenale. Mi son poi dedicato al mio santo preferito (Giorgio) con visita al museo ed al Duomo, nonché visita guidata al palazzo della famiglia Arezzo. Qui tra l'altro abbiamo Donnafugata il castello e l'omonimo vino con cantina. Il top della vacanza però viene appena arrivo a Modica: è subito amore. Adoro borghi e città costruite, anzi tirate su, alla sua maniera. Arroccata, con stradine e viottoli stretti, scale in ogni dove, terrazzamenti per le abitazioni ammassate le une sulle altre, campi con olivi e muretti a secco, le chiese, il castello, le torri, le grotte, il cioccolato, il tardo barocco, le sue pietre. Insomma salendo e scendendo, è quella che maggiormente mi ha riempito di emozioni.  Essendo Halloween ho pure scorrazzato per Ortigia per dolcetto o scherzetto andando allo spettacolo L'inganno di Angelica al teatro dei Pupi. Anche questa si è rivelata una scelta ottima grazie ai consigli di Funflus. Mentre sempre in tema di consigli, Boddalina mi ha fatto andare a cena nella spettacolare Osteria Sveva. E affronto degli affronti, ho dovuto lasciare il cannolo... Ne ho chiesto uno e me ne hanno portato sì uno, ma da dieci kg! 

lunedì 30 ottobre 2023

Sicilia #3: Siracusa, Noto e Portopalo

 


Più resto qui e più capisco che il tempo a disposizione è davvero troppo poco. Oggi ho cercato così di ottimizzare le ore disponibili e riuscire a variare il più possibile. Mi son fatto trovare (bubusettete) al gabbiotto dei ticket per il parco Archeologico ben prima che aprissero, ma son così riuscito ad entrare per primo ed essere in solitaria per tutto il percorso (ho optato per il blu da novanta minuti). Numerosi i punti d'interesse toccati dall'Orecchio di Dioniso al teatro greco, il tutto è passato via veloce. Così mi rimetto in macchina e continuo il tour del Barocco raggiungendo Noto, nota località di riferimento per questo tipo di architettura. Prendo anche una guida per un veloce giro che tocca i punti salienti della città e mi dà un'infarinatura di base. Una volta solo riesco ad ispezionare la n maniera più certosina chiese e palazzi, salendo anche su campanili, balconate e torri per avere uno sguardo d'insieme dall'alto. Nel pomeriggio approfitto ancora del caldo che continua ad insistere quaggiù e vado... Al mare! Raggiungo infatti la zona di Pachino e le sue numerose serre per arrivare all'isola delle Correnti ed al punto più a Sud della Sicilia (isole escluse). Qui qualche inossidabile lo si trova ancora in spiaggia in stile livornesi a Calafuria, e come dargli torto, però nel complesso risultano abbastanza vuote e libere. Quindi mi faccio buona parte di questa estrema costa sudorientale toccando Portopalo di Capo Passero e Marzamemi, adesso lontanissima dai fasti estivi. Tornando a Siracusa per la serata, mi sono comunque lasciato la visita guidata ad uno dei più grandi ed antichi bagni ebraici ancora in ottimo stato e l'immancabile museo dei Pupi. Per restare in tema di immancabilità delle tradizioni, visto che "ci sta bene ad ogni ora" non potevo non provare la granita alla mandorla di fronte al duomo.

Album fotografico Sicilia #3: Siracusa

domenica 29 ottobre 2023

Sicilia #2: Palazzolo Acreide e Ortigia

 
Minchia, scusate l'espressione, ma minchia, quanto è bella questa parte di Sicilia, d'Italia, d'Europa, del mondo. Ogni passo ha una sua particolarità, ogni mattone trasuda di storia ed avvenimenti. Essere ignoranti è brutto e bello al tempo stesso, perché ti permette comunque di migliorare le tue conoscenze e riempirti la pancia con esse. Io però ho iniziato a riempirla con un, nuovamente vero, cannolo siciliano per colazione fatta senza considerare il cambio dell'ora appena aprivano le pasticcerie. A quel punto già che c'ero non potevo non visitare il mercatino (delle pulci) di Catania, ma soprattutto quello del pesce. Ho una forma di feticismo per i mercati nelle città che visito, eppure non ci compro quasi mai nulla. Fatto il check out riprendo la mia macchina e mi destreggio per uscire dalla città secondo usi e costumi locali: il braccio fuori dal finestrino che dice "hey, tocca a me per favore" funziona. Quindi posso raggiungere, passando da strade secondarie dell'interno una meta non sempre ambita dai turisti, per loro colpa: Palazzolo Acreide. Infatti, pur non essendo gettonata come Ragusa, Modica o Noto, si tratta di una vera ed autentica cittadina dall'architettura barocca. Situata nell'entroterra dei Monti Iblei, il tragitto per raggiungerla risulta scomodo e sconnesso, eppure affascinante per queste terre brulle desiderose di acqua da millenni. La visito in lungo e largo entrando nelle numerose chiese, già affollate per le messe mattutine e termino così la mattinata prendendo la via di Siracusa. Mi concentro solo ed esclusivamente su Ortigia ed è subito amore (tranne che per un pescatore che non ha voluto essere fotografato) perché con la luce bassa di questi nuovi pomeriggi, ha colori magnifici. Opto per vari zig zag sulla planimetria dell'isola così da poterla vedere nella sua completezza tra castelli, palazzi, chiese e numerosi negozi artigianali. Ho praticamente perso il conto degli scorci toccati che mi hanno ammaliato. Note speciali per l'aperitivo al BOATS (Based On A True Story) e per Nostos Bistrot grazie al quale mi son dedicato al mare. Chiudo con le frasi Instagrammabilo del Nostos Rooms che mi ospiterà nelle prossime tre notti per dormire:
"Il vero viaggio di SCOPERTA non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi" (Proust)
"Partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni. Una gioia egoistica forse, ma una gioia, per colui che sa dare valore alla libertà."

Album fotografico Sicilia #2: Ortigia 

sabato 28 ottobre 2023

Sicilia #1: Taormina e Catania


 Questa volta è andata più o meno così: ero appena tornato da una gitarella a giugno e come sovviene naturale mi son messo a cercare un volo low cost per il ponte del primo novembre. Trovai per Malta, scelsi per Catania. E la storia comincia in questo modo. Partenza al primo mattino per raggiungere Pisa e finalmente volare in Sicilia per la mia prima volta. Una volta qui, in sella alla mia Seat Ibiza anonima imbocco l'autostrada e trovo la prima bizzarria della vacanza: al casello, il biglietto te lo dà una ragazza che preme il pulsante al posto tuo in cambio di qualche moneta. Con questa cosa ganza nella testa arrivo direttamente a Taormina (al ritorno farò la panoramica orientale lungo la costa). Si apre l'incanto davanti ai miei occhi. Al di là dei monumenti, delle chiese, del teatro antico, il borgo arroccato con vista spettacolare è un chicco veramente con negozi simpatici, divertenti, utili e graziosi. Pur essendo molto turistica resta preservato il suo animo indipendente, non è presa d'assalto da dozzinali franchise, che se ci si sono, restano nascosti dai pupazzai, arancinai, artigiani e artisti di ogni genere, ceramisti e maghi pasticceri. Il corso principale è affollato e le viuzze con le scale in salita risultano un toccasana per ritrovarsi in un attimo lontani dal caos. Riesco ad approfittare della visita guidata al teatro ed immaginare i nostri antichi in un profondo attacco di furbizia costruire esattamente lì per godere del miglior panorama possibile. Sempre a Taormina mi godo la mia prima vera granita (al pistacchio) e mi domando come mai non cambino nome a quelle che noi comunemente ed erroneamente chiamiamo tali. Non è come pizza napoletana e pizza. È proprio un'altra cosa. Decisamente migliore ovviamente la granita sicula rispetto a tutte le altre. Finita la visita a Taormina, raggiungo nuovamente Catania e ne approfitto per girovagare nel suo centro storico, salire sulle cupole, scendere alle terme, infilarmi nelle viuzze in cui sono incastonati decine di locali, andare all'elefante e concludere la serata con una cena dai fratelli Zappalà. Istituzione! 

venerdì 27 ottobre 2023

Trovata finalmente #14

 Sono emozionato. E' incredibile di come funzioni il cervello umano e di come di aprano certe finestre nella mente delle persone. Mille e mille anni fa cercavo questa pubblicità in TV: mi ricordavo una musichetta ganza e dei cavalli, alcuni giovani un po' in free life e un qualcosa da bere. Roba anni ottanta o al massimo dei primi anni ottanta. Quando la cercavo esisteva già (ovviamente, ma non del tutto) Youtube ed i motori di ricerca, ma non come adesso. Mi ero però perso tra Bacardi, spiagge e Pink Floyd e non ne venivo a capo. Giustamente. Pochi minuti fa mi mandano un video scherzoso su whatsapp sui cavalli. E mi si riaccende quella lampadina che non mi farà dormire la notte. Così cerco subito su youtube "cavallo pubblicità deserto" ed ecco finalmente lo spot Grand Marnier del 1989. La traccia, che metterò in successione Locomotive Vocale - Hugues Le Bars






Steve Jobs: The Man In The Machine (2015)

 
Regia: Alex Gibney
Anno: 2015
Titolo originale: Steve Jobs: The Man In The Machine (2015)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non amo i documentari, questo però mi è stato regalato dalla CG, quindi fa parte della mia collezione. Non mi piacciono molto neanche i film biografici, ma speravo fosse uno di quelli. Un altro sulla figura di Steve  Jobs. Questo invece è proprio un documentario che cerca di descrivere anche la sua vita privata e non solo i successi manageriali. Non sono tra quelli che possono definirsi fanboy di Apple, se proprio mi si deve catalogare sono un hater, anche se in realtà i loro prodotti non me li inculo di striscio ed un po' compatisco chi in ambito tecnologico acquista solo per avere in mano un brand. C'è da dire però che Apple a livello di marketing negli ultimi due decenni ha fatto da traino per un intero settore ed è sempre stato visto come o l'esempio da seguire o come il competitor da battere. Grazie, anche e non solo, alla figura leggendaria di Steve Jobs. E come ogni figura leggendaria ha luci ed ombre, che il documentario si appresta a snocciolare. Dopo una prima parte ai limiti della marchetta con tanto di ex amici in lacrime, ecco la seconda metà risulta più stile Report con piccoli aneddoti per mostrare le controversie di uno spietato uomo d'affari. Buongiorno.

Edizione: bluray
Versione semplicissima con esclusiva traccia in lingua originale, ma con sottotitoli anche in italiano.

giovedì 26 ottobre 2023

Mad Heidi (2022)

 
Regia: Johannes Hartmann, Sandro Klopfstein
Anno: 2022
Titolo originale: Mad Heidi
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies
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Ganzo e delirante quanto basta per farti sorridere un po', conscio del fatto che non è un horror serio e che sarà pur sempre un film svizzero. Senza alcuna offesa, ma direi che puntare su un qualcosa di questo genere era forse l'unico modo per uscire, anche se momentaneamente, da un certo tipo di oblio cinematografico. Poi vabbeh, ovviamente sono io ignorante e in materia e non conosco i nomi di dieci bellissimi film elvetici, ma mi vengono in mente più per la cioccolata, gli orologi a cucù, le montagne o il formaggio... Ed a proposito di stereotipi ecco che i due registi si appoggiano ad una rivisitazione estrema dell'idilliaca ed a tratti spensierata vita di Heidi. Sì, la bimba dei cartoni animati a cui sorridono i monti. Qui invece vive in una distopia in cui lo svizzerissimo leader, oltre che solito pazzo dittatore è un fanatico del formaggio con alta concentrazione di lattosio e bla bla bla . Insomma la storia che punta all'assurdo e questa con numerosi momenti trash, violenti, sangue ovunque, un tocco di fantasy, bei costumi e tutto ciò che si può desiderare dai migliori prodotti di serie B