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giovedì 18 marzo 2010

Fabio Volo - Esco a fare due passi



Autore: Fabio Volo
Pagine: 175
Editore: Mondadori
Voto:
Pagina di Anobii

Descrizione del libro

Nico, ventotto anni, un lavoro da deejay in una radio, un discreto successo con le donne, è il protagonista di questo libro. Affetto da una inguaribile sindrome di Peter Pan, si cimenta con i grandi temi della vita. Attraverso le sue riflessioni Fabio Volo ci accompagna senza pudori o inibizioni in un divertente viaggio nell'universo giovanile. E parlando di sesso, canne, musica e amicizie, cerca di mettere a nudo quella parte di noi che teniamo sempre nascosta.

Commento personale
Sì, ma quindi?

Lo ho preso in quanto consigliatissimo Volo come autore, così ho comprato questa sua prima opera. Non è che è brutto, ma lo ho trovato inconcludente. A ripensarci la delusione deriva dal fatto che mi aspettavo una storia, quando invece si tratta di pensieri espressi sotto forma di scrittura. Ironico certe volte, ma son tutte (e dico proprio tutte) cose già sentite in tv o alla radio. Beh sì, il libro è del 2001, quindi Volo logicamente ha già sfruttato le sue battute o le sue situazioni, così come le frasi fatte prese in prestito dagli altri. In certe occasioni è anche facile immedesimarsi con il protagonista, o comunque avere una certa simpatia per lui, ma si tratta sempre di avventure un po' troppo mistificate, raccontate con la faccia da "guru", filosofia spicciola, che esprime concetti molto ovvi e banali. Nonostante questo, la lettura è piacevole ed in certi casi divertente. Mi aspettavo inoltre maggiore attenzione per la musica (il protagonista è un dj radiofonico) che invece viene citata raramente, a discapito di avvincenti situazioni sessuali che sono troppo marcate.

3 commenti:

  1. Credo che non leggerò mai un libro di F.Volo...
    Quindi non potrò mai giudicarli.

    s.

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  2. Chi me lo ha consigliato ha letto tutti gli altri, quindi non questo. Può darsi che come prima opera sia la più acerba. Non escludo di dargli un'altra possibilità con i successivi (che però mi faccio prestare)

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  3. meno male, cosi non sperperi tutti i tuoi risparmi con i libri. anonima conosciuta

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