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lunedì 2 agosto 2010

Il jailbreak diventa legale

Foto di http://www.flickr.com/photos/-skipper-/3302485253/
Una novità di notevole importanza sta facendo il giro del globo: il jailbreak (una sorta di modifica dei files di sistema originali utilizzato soprattutto per iPhone) è da pochi giorni "legale" dopo quanto deciso dall'Ufficio Federale per il Copyright. Tutto questo non riguarda solo  l'hardware Apple ovviamente, ma è qualcosa di più vasto. Di molto più importante. Ok, si perde (giustamente a mio avviso) la garanzia, ma tale operazione rientra nella sfera di aggiramento legalizzato se fatto ad esempio per poter sfruttare ciò che altrimenti sarebbe negato dal dispositivo stesso. In USA ad esempio non è possibile fare tethering (usarlo come modem da collegare al pc)con l iPhone, ma attraverso lo sblocco di alcune funzioni sarà possibile farlo (ora legalmente).

Adesso con estrema semplicità è possibile jailbreakkare i dispositivi ed il procedimento è alla portata di tutti. E' possibile farlo addirittura in via del tutto automatica collegandosi ad un sito internet, senza dover scaricare softwares particolari o seguire lunghi procedimenti. Un'altra nota positiva è quella che si potranno aprire numerose strade che portano a tutti quei software liberi che non hanno l'approvazione di Apple. Questo però comporta anche (positivo o negativo?) potranno essere letti software proprietari crackati, sebbene l'uso di questi resti sempre illegale. Molte applicazioni che prima non risultano nell'Apple Store e la cui mancanza dava man forte all'utilizzo del jailbreak, adesso sono disponibili. Ma l'utente può guardare dentro alla cornucopia che ne vien fuori adesso e scegliere ciò che pià lo aggrada. Applicazioni libere o meno. Di sicuro Rock Your Phone o Cydia potranno essere valide alternative per un numero più nutrito di utenti. Tutto ciò a mio avviso da una parte "aiuta" Apple nella lotta contro Android.

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