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domenica 29 luglio 2012

Gita all'Elba e Piombino brucia

Ieri sono iniziate le mie lunghissime ferie, e come primo giorno era bene inaugurarle con qualcosa di positivo e/o alternativo: andiamo all'Elba che è un po' che manchiamo. E ieri però è anche il giorno in cui Piombino brucia e si paralizza completamente. Ma andiamo in ordine. Non servono numerose avventure sull'isola per offuscare la luce delle fiamme e diradare il fumo che ha avvolto la nostra unica strada di accesso (ma è colpa delle amministrazioni precedenti). Ad ogni modo durante la traversata del canale siamo riusciti a risolvere il mistero dell'Isola dei Topi o meglio a limitare le varie opzioni che riguardano la sua etimologia:
- Il suo interno è composto interamente di formaggio ed è quindi il Paradiso dei topi
- ci sono grotte e tunnel che arrivano al centro della Terra, dove il Re Topo gigante governa milioni di topi soldati pronti ad invaderci
- E' la risposta commerciale a Monkey Island.
Presi dai nostri pensieri, una volta attraccati  ci fiondiamo con gli scooter (Dio abbia in gloria lo Skyliner) verso Sant'Andrea, dove altri amici (anche di Fucecchio e Salerno) ci attendono. Pronti, attenti via, mi tuffo e nel risalire incoccio un scoglio tagliente come i coltelli shogun e mi affetto pericolosamente un dito. Proprio quello che avevo intenzione di mostrare per chiedere la pensione di invalidità. Adesso è ancora mal conciato ed il sangue poteva attirare orde di squali di Baratti. Nonostante il grave infortunio decido di rituffarmi per ammirare i fondali (con la maschera si vede stra bene) e mentre nuoto con la camuna nei meri elbani sento un vecchio strillare ed annaspare nell'acqua. Qui le fonti e le testimonianze sono poco chiare e credibili. In molto preferiscono rimanere nell'anonimato, ma gira voce che abbiamo salvato un signore , ormai spacciato e che il bagnino ci abbia pure ringraziato per l'ottimo lavoro svolto. Non vogliamo pubblicità, questa vicenda resterà ai confini del fantasy (soprattutto la parte in cui la camuna pratica una tracheotomia utilizzando una cannuccia della granita). Da buoni turisti fiorentini decidiamo di cambiare spiaggia nel primo pomeriggio e dopo il rito propiziatorio del lavaggio delle infradito, ci dirigiamo a Fetovaia. Giusto il tempo per procedere al battesimo nella contrada del Favollo che correrà il 16 agosto al Palio (di Siena, non quello di Buti). Il ritorno a Piombino è stato shockante. Abbiamo appreso da Facebook del disastro avvenuto alle Terre Rosse e della distruzione dell'Edil Centro ed usciti dalla nave abbiamo incontrato subito la fila che dal porto arrivava fino alla quattro corsie. 7.5 KM di coda con deviazione per escludere Fiorentina. Ottimo servizio che diamo ai turisti ed ai cittadini piombinesi, bella figura davvero.

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