Pagine

domenica 1 luglio 2012

Hal Clement - Stella Doppia 61 Cygni


Autore: Hal Clement
Editore: Urania (N° 734)
Titolo originale: Mission Of Gravity
Pagine: 155
Voto: 4/5
Pagina di Anobii


Trama del libro:

Oceani di metano, fiumi di ammoniaca, nubi di cloro, gravità di 700 G, venti a centinaia di chilometri all'ora: ecco il pianeta Mesklin della costellazione 61 Cygni. E su questo mondo proibitivo, Lackland, membro di una spedizione scientifica terrestre, tenta di recuperare un razzo carico di preziosi strumenti. Ma Lackland non è solo: una razza di lunghi insetti intelligenti, via di mezzo tra millepiedi e scorpione, si allea con il gigantesco, per loro, Volatore. Lo aiuta, lo assiste e lo guida nell'avventuroso viaggio tra venefiche trombe d'aria, cataclismi inauditi, mostri corazzati e tribù ostili. Abile e affascinante seguace della fantascienza "scientifica" di Clarke, Hal Clement ha inoltre creato, con i suoi meskliniti, una delle più articolate e persuasive specie di extraterrestri che si siano mai viste in URANIA.

Commento personale e recensione:

 Di solito quanto attingo libri dalla mia collezione di Urania lo faccio con un po' di timore. Ho paura che mi capiti tra le mani uno di quei libretti scritti negli anni cinquanta o sessante, in cui gli omini verdi ci conquistano tra raggi laser e poteri extra sensoriali. Quando ho visto che questo era stato scritto nel 1953 e che era ambientato su un pianeta lontano ho iniziato a temere il peggio. Per poi schiaffeggiarmi e darmi dell'idiota. Il libro è vera fantascienza hard, di quella in cui la componente scientifica è davvero alta ed il prodotto che ne viene fuori è quasi geniale. E' il mio primo libro di Clement, e l'unico che ho, ma devo riconoscere sebbene non sia un maestro della letteratura e della buona scrittura riesce a tenerti incollato alle pagine grazie alle sue straordinarie idee. Partiamo da un piccolo neo della versione italiana: il titolo presentato da Urania non ha niente a che vedere con quello originale dell'opera (Mission Of Gravity) che è ben più congeniale alla trama. Infatti può essere visto sia come riferimento alla forza di gravità, elemento cardine di tutto il libro e del mondo inventato da Clement, oppure per l'importanza della missione. "Questione di peso" sarebbe stato un sistema più intelligente di intitolare la nostra versione. Ad ogni modo l'autore crea un mondo particolarissimo in cui il fattore determinante è la differenza estrema che la forza di gravità ha su qualsiasi cosa: dagli esseri viventi, all'aria composta di idrogeno, ai mari di metano. Mesklin, non me del pianeta in cui è ambientata la storia, ha la forma di un ellissoide molto schiacciato e gira su se stesso ad una velocità assurda. Questa è una ragione per cui le forze gravitazionali hanno valori di molto differenti ai poli e all'equatore del pianeta: si raggiungono i 700g. Così anche tutte le forme di vita di Mesklin si sono adattate a ciò e per la loro psicologia anche una semplice caduta da quindici centimetri è assimilabile con la morte. Non esistono gravi in movimento differente dallo strisciare, ed anche il solo "lancio" di un oggetto è inimmaginabile. Le temperature sono decisamente rigide e gli agenti atmosferici quali tornado ed uragani spaziano le regioni centrali. E' interessante vedere come le leggi della fisica, pur messe alla prova da un ambiente totalmente differente da quello terrestre, restano sempre le stesse, e se applicate possono risultare utili per ogni forma di vita. I Meskliniani inoltre risultano psicologicamente interessanti: un misto tra una società primitiva rispetto alla nostra, ma anche determinata ed intelligente, con una sete di sapere sconfinata. Nuove scoperte e nuove idee vengono capite ed accolte come bambini desiderosi di conoscenze che si ritrovano all'interno di un museo interattivo. Finalmente poi non abbiamo il solito scontro tra razze aliene, ma soltanto una collaborazione, fruttuosa per entrambi, anche se con i dovuti alti e bassi. Abbiamo smesso di fare la parte delle vittime o dei guerrafondai. Da leggere assolutamente.

Nessun commento:

Posta un commento