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mercoledì 5 settembre 2012

La scivolata

Foto di Erasmo1963
Anche i migliori cadono. E poi si rialzano. Purtroppo non sto parlando metaforicamente, visto che oggi mentre mi recavo a lavoro con il mio amatissimo Skyliner sono finito per le terre. Ammetto che cadere di scooter, su di una strada bagnata, mentre piove, non è la migliore delle esperienze possibili. Il momento più tragico è quando non capisci più da che parte stai ruzzolando e non sai se ti fermerai o soprattutto grazie a cosa lo farai. Mi è andata bene. La scivolata è durata diversi metri e sembrava interminabile: come quando ti lasci andare sul ghiaccio e vai fino in fondo. L'attimo prima di cadere mi sono maledetto: se è la ruota anteriore ad essersi bloccata facendomi rovinare a terra evidentemente non ho rispettato una regola basilare delle due ruote: non frenare in curva e sul bagnato con quello davanti. Mentre cadevo invece i pensieri si sono tutti concentrati sul mio vestiario: giacchetto e soprattutto pantaloni lunghi. Evviva, avrei limitato davvero i danni. Poi dolore. Una fitta incredibile al ginocchio che colpisce duramente l'asfalto. Sobbalzo, rotolo e continuo la strusciata. Fa male. Finalmente mi fermo però e rapidamente faccio un calcolo dei danni. Sembra tutto ok se escludiamo la sofferenza che mi deriva dalla mia diversamente lunga gamba destra. Poi affanno, adrenalina che si scatena e respiro accelerato. Quasi un conato per la paura. Ma il resto è davvero tutto ok. Arrivano i primi soccorritori, poi è la volta di mio zio, casualmente di mio babbo, alcuni miei colleghi. Pare una bella riunione, con me al centro dolorante. Mi caricano in ambulanza e via di corsa al pronto soccorso. Non sono un caso grave (per fortuna) quindi devo attendere un po'. Niente di rotto. Si torna a casa. Riposo e ghiaccio. Ho temuto di dover dare un prematuro addio alla mia vita calcistica (anche se per ora è in stand by da qualche anno), ma eccoci qui, pc acceso a raccontare del tragico incidente. Tutto sommato, queste son le volte in cui possiamo ringraziare qualcuno, perchè veramente non è successo nulla, quando avrebbe potuto succedere di tutto. Credo che diventerò donatore di sangue, questa esperienza è stata un segno del destino.

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