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mercoledì 4 dicembre 2013

Telepass, cartasì e la strana raccomandata (odissea)

Tutto ha avuto inizio ieri, quando tornando da lavoro trovo nella cassetta delle lettere l'avviso per ritirare una raccomandata. E che potrà essere? Sono nullatenente e non credo di aver preso nessuna multa con il mitico Skyliner. I pacchi che ricevo vengono spediti dai miei genitori e nessuno che conosco si affida a Poste Italiane. Così la notte non riesco a dormire e resto enormemente turbato, anche a lavoro combino poco, ripensando a cosa diavolo possa essere. Mi precipito così in via Volta dove senza neanche farmi parlare mi dicono: "passa domani, oggi non c'è". Ma come? C'è scritto di passare oggi, non potete disintegrare così una giornata intera di timori ed aspettative. Faccio presente che mi è stato consegnato ieri mattina, di conseguenza deve esserci. La risposta è semplicemente "ahochei" , così provo ed ecco qua... Telepass mi scrive.

Piccolo antefatto:

In questi ultimi due ho praticamente preso dimora tra i caselli autostradali, così ho deciso di approfittare bellamente di un'offerta di Bazak in cui per 18 euro potevi avere telepass premium per due anni. Così trallallero trallallà sbrigo tutte le pratiche ed eccolo lì, bello funzionante da circa dieci giorni.

Oggi:

Sollevato dal fatto che non fosse una multa, apro la lettera convinto che fosse un'ennesima ed inutile conferma dell'attivazione del servizio. Invece scopro che mi hanno chiuso il contratto. Maremma cane, neanche il tempo di godermelo. Dicono che il problema è relativo all'istituto di credito, nel mio caso Cartasì. Chiamo il numero (verde?) di telepass e riesco a parlare abbastanza velocemente con un'operatrice, la quale mi informa che proprio Cartasì dal 1 gennaio cessa ogni rapporto con loro e quindi chiude i contratti in essere. Ah deh, bell'affare, alla grazia del magico coupon: Bazak è parte di cartasì. mi sento un po' preso per il culo. Sempre l'operatrice mi dice che devo cambiare contratto e farne uno nuovo. Sì, ma io non voglio arrivare a Rosignano per farmi cambiare l'affarino (via web non si può cambiare metodo di pagamento? No). Unica soluzione, mi dice, è andare in banca e farmi compilare un modulo per la "voltura" del cosino pagando tramite RID.
Ok, corro, tanto è a pochi passi. Il mio Family Banker è in videoconferenza ed è occupato quindi (sono senza appuntamento tra l'altro). Niente paura, arrivano due ragazze che prendono a cuore il mio caso e studiano il da farsi. A loro sembra strano, molto strano che mi abbiano consigliato di fare un RID. Così, senza nessun risultato, provano a chiamare il numero di Telepass. Niente. Allora provano con Cartasì, a cui risultava in pending il mio contratto e nel mentre "deve essere partita per errore" la sollecitazione di chiusura nei confronti del mio contratto. Mi garantiscono che è tutto a posto. Chiamo allora di nuovo Telepass, e dopo vari tentativi (la prima volta fui evidentemente fortunato) un tizio mi ripete che Cartasì ha chiuso con loro ogni rapporto per i contratti business. Hey, fermo un attimo!!! Io sono un privato, controlla meglio. Ah sì giusto, il suo contratto risulta regolarmente aperto ed attivo. Ma la lettera allora? Eh beh, l'avranno amndata per sbaglio. Ahochei

Domani:

Quando mi lancerò a duecento all'ora al casello di Rosignano e frantumerò la sbarra che non si alza, forse passerò dal punto Blu a chiedere spiegazioni.

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