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mercoledì 25 giugno 2014

Brasile 2014: Italia 0 - Uruguay 1

Incredibile (ma nemmeno poi tanto), siamo usciti ancora una volta al girone.E non ci sono ripescaggi o ballottaggi di sorta. Roba da matti. Ti guardi il mondiale perchè ti piace il pallone e la Nazionale è definitivamente ed inappellabilmente fuori. Mai una gioia, oh. Ma lo sanno almeno che uno ci può contare come strumento di distrazione ed evasione? Mi sa che ero rimasto l’unico a voler scommettere non tanto sul passaggio, ma sulla vittoria finale. Non perché non ci capisco una sega (i giocatori son quelli che sono), ma perché già che ci sei ci devi sperare. E sperare è gratis, conviene puntare al meglio. Purtroppo non serve a nulla e come dice il detto, ci sta che muoia sul cesso. Abbiamo indovinato due partite di seguito per poter vincere una specie di Razzie Award del calcio, con gare tanto brutte da sembrare appunto incredibili. Ed ora, risultati e (non) gioco alla mano, è possibile e normale poter sparare a zero anche su Prandelli, il pretino dall’etica fai da te. Tanto un capro espiatorio ci vuole, e peggio per lui, io mi adeguo alla massa. Meglio i sassi a lui che a me Neanche un tiro in porta in novanta minuti, anche se devi incrociare i diti (io c'ho quelli, le dita, sono da femminucce). E se “Balotelli Immobile, sai che novità” poteva sembrare una battuta, ci siamo accorti che i birilli vestiti d’azzurro che correvano alla moviola erano davvero tanti. Formazione VERgognosa, cambi altrettanto privi di dignità, catenaccio sterile e come si è visto, inutile. Una nota la merita comunque anche l’espulsione fantasiosa di Marchisio, che sfoltisce il nostro centrocampo da pascolo, un'altra il moro cannibalesco sulla spalla di Chiellini. Ma almeno mordigli il naso no? Ed il bello (o brutto a questo punto) è che non consola il fatto di essere usciti con l’Uruguay, squadra decisamente più blasonata della Slovacchia di quattro anni fa, perché anche loro facevano proprio pena. Una sorta di sfida tra vene varicose e dentiere cadenti, ma non è una licenza poetica la mia, si tratta della descrizione reale dei fatti. Ma poi, chi organizza le partite a sti orari, non mette di conto che a noi italiani piace guardarle in gruppate di ventordici persone scaramantiche in prima serata? Forse lo sanno, e lo fanno apposta. Dai ci riproviamo alla prossima, forse con Rossi in campo e Balotelli come avversario, chissà. Boia deh che strapalle.

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