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mercoledì 23 marzo 2016

Miitomo di Nintendo

Chiunque conosce Nintendo: in ambito videoludico è un gigante, sebbene nel corso degli anni abbia perso un po’ di terreno rispetto ai diretti concorrenti. Inoltre i tempi cambiano, la mobilità è un argomento centrale della tecnologia e dell’evoluzione, i dispositivi mobili sono una fetta di mercato non indifferente ed in continua crescita. Nei mesi passati si sentiva vociferare di un nuovo progetto da parte di Nintendo per il gaming su smartphone. Una piattaforma? Un dispositivo? Un nuovo gioco? Alcuni giorni fa è stata rilasciata l’applicazione  Miitomo. Non è presente sul Play Store, ma si trova il suo apk (versione 1.0.0) ad esempio su apkmirror, pesa poco sopra i 30 mega e bastano cinque minuti per configurarlo. Purtroppo è geolocalizzato solo per il Giappone, ma la lingua italiana viene subito riconosciuta e si può interagire senza problemi. Ma di cosa si tratta? Non è niente di eccessivamente originale, è un misto tra un social network ed una piattaforma di gioco. Se avete dimestichezza con la Wii non sarà difficile creare il vostro avatar con le fattezze desiderate. Una cosa davvero ganza è che questo parla e si atteggia secondo le specifiche che volete dargli, è molto buffo. Soprattutto nel modo di parlare e muoversi, ma ovviamente dovete “giocare” un attimino con le impostazioni. Finito l’effetto WOW che dura anche più di un’ora, si capisce che senza un network di amici, la faccenda può diventare noiosa. Si possono usare i propri contatti Facebook o Twitter (e ovviamente l’account di Nintendo), ma sebbene abbia superato il milione di download ho trovato un solo amico... Non molto per adesso. Iniziando ad interagire con il proprio alter ego gamificato ecco che possiamo osservare la sua crescita evolutiva all’interno del network grazie a nuovi gadget vinti (ad esempio il cappello di Super Mario) o monete o biglietti. Sono ovviamente previsti, ma non indispensabili acquisti-in-app. Una volta presa pratica con il personaggio è possibile adattarlo con vari strumenti social che possono risultare divertenti. Forse oggi è troppo presto per restare totalmente ammaliati da questa applicazione, ma credo che possa avere un sacco di fortuna una volta che verrà distribuito a modo. Di sicuro è una japponesata pesa, che attirerà inizialmente un certo tipo di pubblico, quello più pratico con determinate dinamiche. Intanto lo ho provato, sull’utilizzo ho ancora qualche riserva. A piccole dosi divertente, chissà se prenderà piede? Mica vorrete restare indietro?

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