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mercoledì 23 marzo 2016

Re-Animator (1985)




Regia: Stuart Gordon
Anno: 1985
Titolo originale: Re-Animator
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Scrivono di lui: 
"Voto a caldo: 5. Premio l'idea è gli effetti speciali, ma la trama è allungata a dismisura con la solita idea, e dura anche poco... Cmq è quasi un comico-porno " [Donna Moderna]
"Opera d'esordio audace del regista, con buoni effetti speciali e una censura minima. La parvenza di sceneggiatura lo rende se non altro accettabile, a differenze di molti altri nel suo genere. Voto 6=" [Quattroruote]
"Comunque voto complessivo 4.5, trama fantasiosa, ma essendo horror mi ha fatto più ridere che altro. Buon bmovies, ma i capolavori sono altri. Mezzo voto in più per il coraggio. Scene extra fenomenali" [Il Guerin Sportivo]
"Capo_di_lavoro senza eguali. Sublime in ogni sua parte. Per rimediare al budget scarsissimo (in dracme fuori corso) hanno usato veri zombi. Opera magna." [Anonimo su Internet]

Nonostante la critica sia profondamente divisa, se paragonato a tanti titoli horror degli anni ottanta, risulta una coraggiosa prova artistica, in cui non si centellinano le scene crude con sangue, corpi mozzati e brandelli di carne. Al limite dello splatter Re-Animator prende spunto da un racconto di H.P. Lovecraft e pone l'accento sulla non morte. O la non vita, se più vi aggrada. La trama è semplice e vede come protagonista lo stereotipo dello scienziato pazzo, che non si arrende di fronte all'inevitabile sintetizza una sostanza miracolosa in grado di dar vita ai tessuti ormai morti. Inevitabile l'effetto Frankenstein, che prontamente ci mette in guardia: vietato giocare a fare Dio. La pellicola ha un suo perchè pur mancando di una certa originalità di sceneggiatura: semplice, lineare, arriva giusto là dove vuole arrivare, lasciandoci il messaggio succitato grazie anche all'ausilio di scene grottesche e violente. Oggi parlare di horror è difficile più che mai: siamo abituati ad ogni genere di mattanza, che sia della carne o psicologica, poco conta, ma gli effetti speciali di oltre trenta anni fa, dovevano fare senza dubbio un certo effetto. A corredo, Gordon utilizza una fotografia in grado di generare suspense grazie a piccoli, ma suggestivi aiuti. Un esempio è la lampada che illumina ad intermittenza la cantina mentre i protagonisti danno la caccia al gatto tra ombre ed anfratti. Forse non un capolavoro totale, ma senza dubbio una carica positiva per un genere nascosto nella serie B dei film.
DVD piacevole nel comparto video che non presenta artefatti particolari pur considerando la sua età, audio italiano presente anche in 5.1 ed extra contenenti scene censurate (per nudi, non per violenza).

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