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venerdì 14 giugno 2019

I Am Mother (2019)


Regia: Grant Sputore
Anno: 2019
Titolo originale: I Am Mother
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies

Mi è venuto da pensare a tanti film di fantascienza, ma quelli la cui componente era più forte sono Terminator ed Ex Machina. Il mondo è (forse? presumibilmente?) privo di esseri umani, estinti o per una guerra o per cambiamenti climatici o perchè divenuto invivibile a causa di radiazioni e virus. O magari per i robot hanno avuto il sopravvento. Attraverso la clonazione embrionale però la protagonista ragazzina vive una vita solitaria accudita dalla madre robot che si prende cura di lei e di cui si fida (quasi) ciecamente e si affida per la vita quotidiana e futura. Molto bello ed intrigante questo rapporto che può anche essere visto come come una sorta di religione (tutte le risposte, anche se scientifiche, hanno un0unica fonte) che viene meno quando subentra il fattore esterno (Hilary Swank) che inonderà di dubbi esistenziali e metterà a dura prova la ricerca della verità o di ulteriori domande a cui dare risposte. La pellicola si basa molto sul dialogo, le immagini si basano quasi essenzialmente sulla scenografia e l'ambientazione interna, molto curata. Gli esterni lasciano invece a desiderare, sembra che ci sia troppo utilizzo di CGI. Il rapporto di fiducia ed ambiguità, tra made e figlia , creatore e prodotto, guardiano ed accudito, sono sia inquietanti che naturali e spingono la visione del film, che però sembra decollare, ma lo fa con scarsa presenza di informazioni. Lento in alcuni passaggi, il finale cerca di rispondere a molte domande, ma inserisce volutamente anche una zona interpretativa con cui lo spettatore dovrà fare i conti.

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