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venerdì 12 agosto 2022

Val di Fassa #8: da San Nicolò al Contrin

 

Giornata piovosa ed abbastanza stancante quella di oggi, il mio fisico inizia a risentirne. D'altra parte, una dietro l'altra ormai sono sette le escursioni di montagna intraprese. Per ora mi ero sempre mosso sul versante nord della valle, mentre avevo lasciato scoperto quello sud, dove svetta la Marmolada. Lascio la macchina a Pozza, a metà valle circa e da lì, con navetta raggiungo la località di Ciamp. Verdi prati con bosco lasciano intravedere grasse e lente marmotte mentre inizia una lunga salita per San Nicolò, che mi apre la vista anche sulla valle del Contrin e numerose cime già toccate nei giorni passati. Anche il Piz Boé, avvolto prima da una ciambella nuvolosa, poi interamente coperto. Anche su questo versante inizia a piovere, quasi misto grandine, ma abbiamo raggiunto un ottimo riparo (non a caso si chiama rifugio). La salita è stata costante e di circa 700 metri di dislivello, ma da qui in poi sarà soltanto discesa fino ad Alba. Merita però uno stop per un tris di canaderli e un bicchiere di apfelschorle (succo di mela e acqua frizzante) alla Malga Contrin. Ridiscendo tutta la valle, tra schizzi d'acqua e boschi fiabeschi con il versante sud della Marmolada, che pare meno maestoso e meno ferito di quello opposto con ciò che resta del suo ghiacciaio. Da Alba a Pozza prendo un bus della speranza che per fare quindici km impiega un'ora, neanche fossimo sulla Salerno Reggio Calabria di venti anni fa. 

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