Dopo una notte di festeggiamenti degna di un film di Kusturica con regia siciliana, ci svegliamo tardi ma non troppo. L’aria è calda, il corpo stanco, ma la Sicilia chiama.
E quando chiama, si risponde.
Dedichiamo la giornata alla scoperta di Milazzo, che è molto più di un punto di partenza per le Eolie. È una città che sa di storia, di mare e di storie raccontate con accento stretto e occhi lucidi. Ci si perde nei vicoli che risalgono verso l’alto, tra case addossate e viste mozzafiato sul Tirreno.
Arriviamo al Castello di Milazzo, una delle fortificazioni più grandi della Sicilia, costruita in epoca normanna ma con tracce arabe, sveve, spagnole e borboniche incastonate nei suoi bastioni. Oggi è un sito museale, tra torri, bastioni e scorci teatrali sul golfo. Ma la vera sorpresa è l’incontro con Nino Pracanica, che scopriamo essere l’ultimo “kuntastorie”: voce, corpo e anima di una tradizione orale che resiste con orgoglio alla fine dei tempi.
Lo ascoltiamo rapiti, tra pupi, maschere, cunti e gesti, come bambini cresciuti che hanno finalmente trovato un nonno narratore.
Nel pomeriggio risaliamo in macchina direzione Tindari, e da lì prendiamo una barca per Punta Marinello, dove la natura si è divertita a disegnare lingue di sabbia, lagune mobili e acque trasparenti sotto una falesia spettacolare.
Sotto il sole implacabile ci abbrustoliamo come arancini lasciati al sole, facendo un bagno ogni due minuti per non scioglierci come granite al limone.
Ma la bellezza non è finita. Salendo al santuario di Tindari, visitiamo la basilica dedicata alla Madonna Nera, legata a leggende di pellegrini increduli e miracoli silenziosi. La statua bizantina della Madonna, scura come la notte africana, è uno di quei simboli che raccontano una Sicilia più antica del tempo e più potente delle parole.
Rientriamo a Milazzo con la pelle salata, i pensieri leggeri e le foto nella testa. Una doccia rigenerante, un aperitivo meritato e una cena in centro chiudono una giornata che sa di vacanza vera, anche se noi — ricordiamolo — siamo qui per lavoro.
Album fotografico Milazzo e Tindari
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