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domenica 16 ottobre 2011

A pranzo con Carlo Cudego

Foto di Vassil Zvetanov
Come ogni domenica che si rispetti mi congiungo con i miei genitori e con Funflus + Funfla = love, per il pranzo nella casa natale. Babbo e mamma oggi però hanno una bislacca sorpresa: un ospite d'eccezione. Ovvero Carlo Cudego (marito della Cudega). Ah niente eh? Lo so che l'invidia sta crescendo inesorabile nei vostri animi, non appena avete letto il suo nome. Ebbene sì, è arrivato con la sua solita andatura barcollante, ma mai incerta. Si è seduto a capotavola, gli ho lasciato volentieri volontariamente il posto, ed ha iniziato a raccontare di quando si usava la cotenna per acconciarsi i capelli. Che uomo, che vita, che tempra. Difficile non pendere dalle sue labbra durante gli espressivi racconti, non narrati soltanto a parole, ma espressi anche attraverso gli occhi, due sottili fessure tra le rughe. Gli occhi, quegli occhi che ne hanno viste di cotte e di crude. Altro che i black blocks che sfasciano le nostre città, altro che l'inter con quattro miserabili punti, altro che Steve Jobs osannato più di Wilson Greatbatch. Lui di cose ne ha fatte tante, forse troppe per ricordarle tutte. Andava addirittura in classe con tale Cucco, che però era bocciato un anno. Poi si son persi per la strada durante le Calende Greche. Io non c'ero, non posso confermare. Però che storie ragazzi, come ho fatto in tutti questi senza conoscerlo? Mah.

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