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martedì 3 gennaio 2012

Stephen King - L'ombra Dello Scorpione


Autore: Stephen King
Titolo originale: The Stand
Editore: Bompiani
Pagine: 929
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

L'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre. 


Commento personale e recensione:

Sono davvero tante le persone che me lo hanno consigliato, una volta saputo della mia rinata passione per King. Così mi sono messo di impegno per finire l'opera integrale. Pur essendo un mangia libri, vi assicuro che non è stato facile. Ci sono voluti diversi giorni, sia per il numero di pagine, sia per riuscire a seguire una trama a mio avviso troppo frazionata. La prima parte è davvero molto difficile da seguire con interesse; la prolissità dell'autore sconfina spesso con la noia. Non si tratta di essere puntigliosi nei dettagli o nelle descrizioni quanto piuttosto di raccontare avvenimenti lontani dalla trama vera e propria, curiosità che nulla hanno a che vedere le vicissitudini che verranno più avanti. Inoltre è nato come un libro ai confini della fantascienza, con una dose post apocalittica veramente ben descritta, ma sporcata da fattori soprannaturali che non mi sono piaciuti. Inizialmente le descrizioni degli anni '90 (un po' troppo retrogradi per come invece lo sono stati nella realtà) sembrano far da cornice soltanto, salvo poi doversi sorbire centinaia di pagine del genere. Se può starci la fuga del virus, ci stanno molto meno le doti extrasensoriali di alcuni personaggi. Quando King lascia la scienza per il fantasy diventa una sofferenza continuare la lettura, anche se la seconda e terza parte le ho trovate più avvincenti e scorrevoli. Scontati ed infantile lo scontro tra Bene e Male che vede in contrapposizione il Dio cristiano ed il Diavolo. Gli elementi religiosi sono forti ed onnipresenti, la si poteva sfruttare un po' meglio a mio avviso, senza cadere nel banale. I personaggi dei due gruppi, quello di Boulder e quello di Las Vegas, fin dall'inizio sembrano divisi tra buoni e cattivi. Fortunatamente poi le loro differenze psicologiche si assottigliano e sembrano quasi per assomigliarsi. Il Male ha il sopravvento da questo punto di vista? Boh, non lo so.

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