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giovedì 6 dicembre 2012

Nexus 4: recensione

Già da alcuni giorni sono finalmente riuscito ad avere il Nexus 4, che forse fino ad oggi è lo smartphone più desiderato della storia. Tanti rumors, tante indiscrezioni, i problemi riguardanti le differenze di prezzo tra Play Store e quello fissato da LG, la scarsissima disponibilità, lo hanno reso un vero e proprio miraggio. Il Sacro Graal dei gadget di culto. Di cosa si tratta nello specifico? Il Nexus 4 è l'ultimo device Nexus sul mercato degli smartphone, prodotto da LG per Google. Il fatto che sia un Nexus garantisce una longevità senza pari a livello software, montando una versione pura di Android, che beneficerà sempre degli ultimi aggiornamenti. Siamo infatti alla 4.2.1 (Jelly Bean). Oltre a questo abbiamo un top di gamma senza pari che surclassa altri prodotti ben più costosi (chi ha detto iPhone 5?) avendo al suo interno processore, scheda grafica e chip di altissimo livello. Capiremo presto quindi il perché della rincorsa a questo device con un prezzo che oscilla ancora oggi tra i 300 ed i 600 euro e resta in ogni caso il più competitivo. Anche se ora sono comparsi in rete miliardi di utenti che giurano che non compreranno mai un prodotto LG visto che la casa coreana ha deciso di non vendere tale dispositivo in Italia. Acerba l'uva eh? Ma partiamo con ordine andando a spulciare le caratteristiche principali che lo contraddistinguono.

Struttura ed ergonomia:

Strutturalmente è ben disegnato e finalmente abbiamo su di un Nexus materiali di un certo livello: addio giocattolini plasticosi che non trasmettevano l'idea di solidità e serietà. Con LG si cambia marcia e tutta la struttura è rivestita di vetro (Gorilla Glass 2), con la parte posteriore che emana effetti brillanti e luccicosi: #megusta. Ai lati abbiamo una gommatura per facilitarne la presa ed un rivestimento in acciaio che segue tutto il perimetro regalandoci un'estetica veramente molto apprezzabile. E' il primo Nexus a non essere brutto. Nella parte frontale abbiamo la fotocamera (da 1.3 megapixel) posta in alto a destra vicino allo speaker per le telefonate ed il led per le notifiche (blu) in basso al centro. Lo schermo ricurva leggermente ai lati e dà la sensazione di essere un unico blocco. In alto abbiamo l'ingresso per le cuffie da 3.5 mm ed un microfono di abbattimento suono, a destra il pulsante fisico power ed a sinistra quello per il volume e lo slot per la micro SIM. In basso l'ingresso micro USB (che supporta la tecnologia Miracast), mentre sul retro la fotocamera (da 8 megapixel) ed il flash LED oltre che la scritta NEXUS ed il logo di LG. Con 139 grammi risulta essere leggero per le sue dimensioni, anche se esistono prodotti che lo sono maggiormente. Certo, le dimensioni non aiutano in questo campo. Nel complesso però anche una mano piccola come la mia lo tiene in tutta comodità. Discorso differente invece per quanto riguarda la grandezza del display: a mio avviso i 4,7" sono eccessivi per poter raggiungere facilmente ogni angolo con una sola mano. Ci si abitua certo, ma la mia sensazione di qualche mese fa a riguardo di questo aspetto degli smartphone, resta inalterata. Sensazioni a parte, la mia più grande paura è quella che l'elegante vetro posteriore possa frantumarsi cadendo o picchiando accidentalmente sulle superfici. Al momento non temo il problema del surriscaldamento: non so che ci fanno gli altri, ma per adesso mi pare a temperatura ambiente anche dopo che ci gioco.

Display:

Restando in tema di schermo ecco che possiamo vantarci di avere uno dei migliori ad oggi disponibili: il pannello è un True HD IPS+ LCD, che detto così non ci si capisce nulla, ma rispetto ai "vecchi" super amoled garantisce una migliore schermatura per quanto riguarda la luce riflessa. Non so se possiamo parlare di effetto placebo, ma l'LCD montato su questo LG non fatichi a vederlo neanche in condizioni difficili. Certo, non sarà mai la tecnologia eInk, ma il miglior compromesso provato tra colori brillanti e contrasto da favola. Non a caso la risoluzione è HD (1280x768) e garantisce 320 ppi. Non sono pochi, soprattutto con uno schermo di queste dimensioni. Il tocco è piacevole ed immediato, si parla di strati più sottili che dovrebbero aver eliminato quella impercettibile distanza che ci separa dai contenuti. Se devo essere sincero fino in fondo l'esperienza è piacevole, ma non di quelle che ti cambiano la vita. Fa molto più "rumore" il discorso fluidità, che peraltro dovrebbe dipendere da ottimizzazioni software e non da pregi dello schermo in sé. Tornando ancora un attimo sulla definizione, anche tenendo la luminosità impostata su automatico, i bianchi risultano tali e non ombrosi o azzurrini. Stessa cosa per i neri. Perdiamo un po' invece in vivacità dei colori, fino a quando non impostiamo il livello massimo cui può arrivare lo schermo e ci godiamo il tutto come un tempo. Quindi possiamo dire tranquillamente che è stato effettuato un passo generazionale grazie agli IPS che permettono di godere colori accessi, ma al tempo stesso anche più naturali, con un minore riflesso della luce.

Caratteristiche hardware:

Sotto lo schermo c'è di più. Tanto di più, e sebbene la rincorsa al processore più performante in uno smartphone possa quasi sembrare ridicola, possiamo godere senza alcun limite ogni tipo di applicazione, gioco o operazione. Lo Snapdragon S4 Pro 1.5 Ghz è un quad-core della Qualcomm dalle enormi potenziali, affiancato ad una GPU Adreno 320 che è tra le ultime realizzate. Come se non bastasse passiamo a ben 2GB di RAM, altro passo in avanti per gli smartphone visto che questa è la dotazione classica di memoria montata sui tablet di fascia alta. Sono solo dati e numeri che però riversano molti aspetti positivi anche sull'aspetto pratico e sull'utilizzo quotidiano garantendo performance molto elevate soprattutto visibili con il multi tasking.  La memoria interna (nel mio caso da 16 GB) non è espandibile, ma grazie al clouding (che adoro) possiamo riuscire a farne a meno. Nel One S avevo occupato sì e no 4 GB. Certo è che avere un terminale del genere invoglia molto al suo utilizzo anche per la visione di filmati. Per questo motivo più memoria a disposizione uguale più libertà. L'apparato audio è molto buono, ma assolutamente non all'altezza di quello del già citato HTC One S. Lo speaker inoltre essendo posto sul retro, all'interno della scocca se poggiato su una superfice durante l'ascolto di musica non dà le stesse ottime sensazioni provate con l'altro device. Il comparto audio per le telefonare è invece buono, con un attimo abbattimento dei rumori. Per il resto c'è tutto: wifi, bluetooth 3.0, microUSB, NFC, GPS, giroscopio, carica wireless. Un capitolo a parte meriterebbe la batteria: 2100 mAh senza possibilità di essere tolta. Un punto a sfavore quindi rispetto ad altri terminali, ma se le prestazioni rimangono queste ben venga. Sinceramente in trenta mesi di di smartphone non ho mai sostituito una batteria, pur lamentandomi spesso della loro durata. Dopo cinque giorni, abbastanza intensi, invece quella del Nexus 4 mi ha sorpreso e non poco. Anche perché avevo letto diverse recensioni che ne parlavano non troppo bene. Ci arrivo finalmente a fine giornata senza stare troppo attento a doverlo ricaricare. E sono uno di quelli che lascia attivo il GPS, usa molti widget e ci naviga abbastanza. Forse è proprio il pannello IPS che consuma meno, visti i colori più reali e meno accesi, rispetto ai Super Amoled. C'è da dire che ormai sono anche abituato ad usare alcuni accorgimenti come Sentry per la gestione wifi o usare uno sfondo scuro e non animato. La batteria inoltre supporta gli 800 cicli a differenza delle più comuni da 500. Sempre se questo serve a qualcosa. I tempi di ricarica globale sono più lunghi rispetto alla (mia) media, ma dato il più alto amperaggio c'era da aspettarselo.

Come da consuetudine articoli separati verranno scritti per affrontare le caratteristiche software, e magari un confronto con HTC Sense 4, e quelle relative a fotocamera e videocamera.

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