
Ci sono film che si perdono nella loro stessa ambizione, e poi c’è Boneyard: Il caso oscuro, che non si capisce nemmeno dove voglia andare a parare. La trama sembra costruita a casaccio, procede senza tensione e finisce pure per non concludere nulla. La storia vera su cui dice che prende ispirazione evidentemente non era così interessante neanche nella realtà. I personaggi? Macchiette degne di una parodia, solo che qui nessuno sembra voler far ridere. Dialoghi elementari, forzati e imbarazzanti — roba che farebbe arrossire persino gli autori delle soap di terza serata sui canali regionali.
Un’occasione sprecata, soprattutto perché il soggetto sulla carta poteva funzionare come thriller cupo e disturbante. Invece resta solo un guazzabuglio di cliché, montato male e recitato peggio. Da evitare senza rimorsi. Non spreco altro inchiostro digitale.
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