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venerdì 31 ottobre 2025

Corto Maltese - La Laguna Dei Bei Sogni

 


In La laguna dei bei sogni, Hugo Pratt mette Corto Maltese sullo sfondo, come se il suo celebre marinaio fosse un osservatore esterno, una figura silenziosa che attraversa una storia che non gli appartiene davvero, ma che lo sfiora nel profondo. È una scelta elegante, quasi poetica: Corto resta sé stesso anche quando non è protagonista, custode di un mondo fatto di sogni, malinconie e nostalgie.

La storia si muove tra realtà e sogno, tra la guerra e l’amore, tra ciò che si ricorda e ciò che si vorrebbe dimenticare. Tutto ha un tono sospeso, come se i personaggi si muovessero in una dimensione rarefatta, al confine tra la vita e il ricordo. È un racconto che non ha bisogno di spiegare: basta lasciarsi trasportare dalle immagini e dai silenzi, da quella poetica tristezza che solo Pratt sapeva evocare con pochi tratti.

Corto, pur restando ai margini, rappresenta la connessione sottile tra i mondi — quello reale e quello del sogno —, come se la sua presenza bastasse a rendere credibile l’impossibile.

La laguna dei bei sogni è una storia che parla di amore e perdita, ma anche della bellezza del ricordare, persino quando fa male. È un racconto che ti lascia addosso un senso di sospensione, come un sogno da cui non vuoi davvero svegliarti.


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