
La forza innegabile del film risiede nelle spettacolari e realistiche scene di fuoco, fumo ed esplosioni, merito anche della dedizione dei protagonisti, Kurt Russell e William Baldwin, accreditati come stuntman. Tuttavia, l'eccellenza tecnica non riesce a bilanciare la estrema debolezza della trama. ed il cast eccezionale. I fratelli McCaffrey, Stephen (Russell), il pompiere scavezzacollo, e Brian (Baldwin), l'instabile alla ricerca di sé, seguono un arco narrativo chiaro e scontato fin dal primo minuto. Le sottotrame, inclusi un politico corrotto (J.T. Walsh) e una presenza alla Hannibal Lecter (Donald Sutherland), servono solo a riempire le oltre due ore di pellicola, contribuendo a una prevedibilità che annienta ogni suspense. L'identità del piromane e il destino dei personaggi secondari sono anticipati senza alcuna sorpresa.
A peggiorare il quadro contribuisce la recitazione sprecata di un cast stellare, che include anche Robert De Niro, e una regia che ignora il realismo (i pompieri entrano negli incendi senza maschere né aspettare l'acqua) in favore del melodramma. Il tono del film è così esageratamente retorico da rendere quasi antipatici i vigili del fuoco, persone che, per mestiere, mettono a rischio la propria vita. Perfino la colonna sonora di Hans Zimmer risulta, a tratti, pomposa e ridicola. In sintesi, al di là delle impressionanti fiammate, Backdraft è un concentrato di cliché che merita di essere recuperato, ma solo per completezza.
- Introduzione di Ron Howard (3 minuti)
- Scene eliminate (43 minuti)
- La scintilla della storia (10 minuti)
- Formare la squadra (19 minuti)
- Acrobazie esplosive (15 minuti)
- Creare il cattivo: il fuoco (13 minuti)
- Pompieri veri, storie vere (9 minuti)
Nessun commento:
Posta un commento