venerdì 8 dicembre 2023

Trentino – Castel Beseno

 Ultimo capitolo della saga per il compleanno di Funflus, quello vero, come si evince da questi ritrovamenti originali che qualcuno può considerare apocrifi.

Terminati i festeggiamenti in quel di Folgaria, la domenica è il giorno della partenza e le continue notizie sui vari allagamenti in Toscana e l'enorme distanza rendono necessaria una dipartita alquanto anticipata. Nonostante questo, decidiamo di non sprecare il nostro tempo inutilmente e una parte della mattinata la battezziamo con la visita di Castel Beseno, enorme fortificazione sempre cara alla mia vista.

Fortuna vuole che, essendo la prima domenica del mese, l'entrata sia gratuita e per una volta non debba mostrare la mia tessera di lavoratore della provincia con enorme gaudio, anche se a dirla tutta non ha tutta questa forza economica. Il castello, "il più vasto complesso fortificato del Trentino" (lo troviamo scritto in tutte le brochure), si estende sulla sommità colle con il pregio di poter essere, nel recente passato, in una posizione strategica nel controllo da una parte dell'impero germanico e dall'altra della penisola italiana. Oggi, a differenza di Castel Thun, che fu trasformato in residenza nobiliare, si presenta come una vera fortificazione di stampo medievale con l'aggiunta di tre grossi bastioni per poter apportare in essa la nuova tecnologia cinquecentesca, ovvero i cannoni; nel contempo stesso quella di poter far fronte ad un possibile attacco.

L'entrata

Il Campo dei Tornei

All'interno del castello, musealizzato, possiamo trovare strutture riconducibili alla caratteristiche vere e proprie di struttura difensiva, da varie cerchie di mura, ai bastioni, o alla particolare "porta scura", progettata in tal modo per impedire la visibilità ai nemici.

La porta Scura

una volta entrati possiamo ammirare nella sua maestosità tutto il castello; attraversiamo il camminamento di ronda e ci possiamo rendere conto di come fosse visibile gran parte del territorio circostante.

Una volta superata la Piazza grande, dove sembra andar di moda piazzare delle scacchiere gigantesche, arriviamo alla corte d'onore; da qui possiamo entrare in vari ambienti appositamente "abbelliti" con collezioni varie. Possiamo trovare infatti collezioni di armi, corazze o nel piano nobile anche di quadri e installazioni che raccontano la storia di Roberto da Sanseverino, che trovò la morte nella battaglia di Calliano del 1487. Se devo rammaricarmi di qualcosa è proprio quella di non aver potuto, per il poco tempo, soffermarmi di più ad ascoltare tali vicende storiche, magistralmente illustrate nel palazzo di Marcabruno.

Può esistere un castello senza acqua?

La collezione di armature ed elmi nel Palazzo comitale

Non ci resta che fare un ultimo giro perlustrativo prima di salutarci e rivederci a Natale.

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