mercoledì 31 luglio 2013

Video di prova subacquea con la Gopro Hero 3 (#2)

Dopo la prova in scooter di questa mattina non poteva mancare la prova subacquea. Almeno per saggiare l'efficienza della custodia protettiva. L'esperimento si è svolto presso la spiaggia del Canaletto a Piombino e sono stato aiutato da Valeh. La prima potente immersione è la mia: volevo raggiungere i sessanta metri dichiarati, ma il fondale mi è stato d'intralcio. Per girare entrambi i video abbiamo usato la fibbia da tenere in testa. Come capita ai migliori, poi c'è stato un piccolo imprevisto: il video sottomarino più bello mai girato, con la fibbia messa all'altezza della vita, lo abbiamo fatto con la telecamera spenta. Era il nostro fiore all'occhiello, ma ce ne siamo accorti troppo tardi, quindi nel frattempo godetevi e fatevi bastare questi due:



Video di prova con la Gopro Hero 3 (#1)

Giusto ieri ho preso la Gopro, ed ad eccezione di alcune prove basilari non avevo ancora eseguito niente sul campo. Oggi ho provveduto ad attaccarla allo specchietto del mio Skyliner e di seguito il risultato ottenuto. Ci sono da considerare alcuni fattori: da principiante non ho tenuto conto del fatto che fosse dritta o meno, ma non c'è da lamentarsi del risultato. Il video è godibile. Ogni tanto abbiamo un tremolio, ma questo è dovuto appunto allo scooter, all'asfalto e soprattutto al posto in cui l'ho collocata. La stanghetta dello specchietto è infatti ricoperta da gomma (non aderente allo stesso) quindi le vibrazioni hanno causato alcuni spostamenti della videocamera. Il file ottenuto è un mp4 in 1080p e come possiamo vedere zone di ombra o di luce non danno alcun fastidio. Nonostante abbia utilizzato la custodia protettiva impermeabile, non ci sono disturbi riguardo al rumore ed alla cattura dell'audio. Vi lascio con questo piccolo scorcio di Viale del Popolo a Piombino:


Dexter [Stagione 1]


Anno: 2006
Stagione: 1
Titolo originale: Dexter
Numero episodi: 12

Sicuramente è una serie molto originale: per chi ancora non conoscesse Dexter è un serial killer che non prova sentimenti e che fa fuori gli altri serial killer. Nonostante le scene del crimine allagate dal sangue, come serie è abbastanza leggera, non ti guasta l'appetito. Ogni puntata ha una storia a sè, ma è legata alle altre da un comune filo conduttore, ovvero la caccia al killer del camion frigorifero. Che poi scopriremo che questo nome non c'entra assolutamente nulla, visto che non ne aveva bisogno affatto. Nell'arco dei dodici episodi veniamo a conoscenza del nostro personaggio e di ciò che lo "turba" o gli ha sconquassato la vita, e deve fare appunto i conti con il cattivissimo di turno. Purtroppo la durata della serie è troppo corta, così abbiamo un'accelerata sostanziale negli ultimi due o tre, quando invece la preparazione del colpo di scena finale è stata abbastanza lunga e meticolosa. Ogni puntata però si fa guardare e sono poche le scene stucchevoli e noiose, perlopiù invece l'azione è coinvolgente e l'aspetto psicologico del protagonista risulta sempre più interessante. Tra l'altro in altre circostanze sarebbe stato un vero eroe, non diverso da quelli dei fumetti che fanno fuori i malvagi. Mi metto subito all'opera con la seconda.

martedì 30 luglio 2013

Gopro Hero 3 White Edition

Piccolissima, leggerissima, compattissima. La Hero 3 White Edition è l'attuale modello base della Gopro che permette di fare video a 1080p e scattare foto ad una risoluzione di 5 megapixel. Per tutti gli sportivi estremi (ad esempio me medesimo) è uno strumento perfetto, e su Amazon si trova al momento con un bello sconticino. Per le caratteristiche tecniche rimando al sito ufficiale o alle migliaia di recensioni che esistono in rete. Voglio invece parlarvi del primo approccio e dell'utilizzo che vorrei farne. Partiamo da quest'ultimo: a breve partirò per gli Stati Uniti, immerso nella natura tra Yellowstone, Mesa Verde, Las Vegas e tutto ciò che sta nel mezzo. Una vacanza on the road come questa necessita di essere immortalata tramite video in alta definizione soprattutto in occasioni come le arrampicate all'interno dei parchi, l'uso dei quad, sulla mongolfiera, in acqua e così via. Una video camera di questo genere permette di essere fissata nei più svariati modi, grazie ai supporti nella confezione o altri accessori per poterla portare sempre con sè, in ogni tipo di occasione. Utilissima è quindi anche la custodia protettiva totalmente impermeabile che ne permette l'utilizzo fino a sessanta metri di profondità. Non che possa mai arrivarci, ma mai dire mai. E' inoltre dotata di di sistema wifi per collegarsi ad altri dispositivi ed essere controllata da questi. Al di là della sua qualità e del nome che porta, penso che la ficata più grande sia appunto l'applicazione (per Android è semplicemente Gopro App ) che è gratuita. inizialmente se non capite come collegarvi è perchè non sapete la password di default: goprohero. Questa può essere modificata una volta che aggiornerete il firmware all'ultima versione. Consiglio vivamente di farlo così da poter accedere a diverse funzioni. Infatti usare il menù integrato nella videocamera è qualcosa che può riuscire solo a un depravato mentale. Farlo dal touch screen dello smartphone è un'altra cosa. Possiamo inoltre vedere in tempo reale su cosa punta, azionarla, spengerla, agire sulla memoria, riguardare foto e video. Insomma, senza applicazione sarebbe stato un vero patimento. Per gli amanti poi del tutto subito abbiamo una funzione che permette di inserire le foto ed i video all'interno della galleria del dispositivo usato e quindi di ricondividerli al volo sul web. A presto, l'avventura mi chiama.

lunedì 29 luglio 2013

Lee Child - La Vittima Designata


Autore: Lee Child
Anno: 2003
Titolo originale: Persuader
Pagine: 455
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
Acquista su Amazon (brossura o ebook)

Trama del libro e quarta di copertina:

Xavier Francis Quinn: un nome rimasto nella memoria di Jack Reacher sin dai tempi in cui era maggiore della Polizia militare. Un criminale, un traditore del suo paese e, soprattutto, un sadico assassino che ha ucciso barbaramente una collega di Jack che stava indagando su di lui ed era vicina a incastrarlo.Sono trascorsi dieci anni e, dopo una sparatoria di incredibile violenza, Reacher si trova, come sempre, nel posto sbagliato al momento sbagliato. O forse no. Perché adesso Reacher è tornato a lavorare con l'FBI, convinto da Susan Duffy, un'affascinante e coraggiosa federale, a infiltrarsi in una banda di trafficanti. L'obiettivo è cercare di salvare un'agente sotto copertura sparita da più di due settimane. Ma Reacher sa per certo che dietro tutta l'organizzazione c'è il suo nemico, Quinn, e vuole due cose sole: giustizia e vendetta. Per ottenerle è disposto a giocare il tutto per tutto, anche la sua stessa vita... Lee Child si conferma ancora una volta maestro del thriller d'azione con un romanzo ad alto tasso di adrenalina e un eroe credibile e realistico anche nelle azioni più spericolate.

Commento personale e recensione:

 Non è poi un granchè, ma ti prende e ormai ti affezioni al personaggio di Reacher. Sebbene nei primi romanzi venga dipinto come un guerriero indistruttibile (ed in effetti lo è) suona un po' strano vederlo qui alle prese con un bestione ancora più forte lui, ma non di poco, proprio in una maniera incredibile. Peccato perchè il resto invece potrebbe sembrare quasi realistico e non troppo calcato. La storia, pur non brillando si fa seguire con attenzione. Avrei limitato troppa minuziosità sulle armi, ma d'altra parte è anche il tema che sviluppa a pretenderlo, quindi se per me alcuni punti possono essere un po' noiosi, si sposano bene con il resto del libro. Il suo punto debole sta nella parte centrale ed appunto nel rapporto tra Reacher è il picchiatore Paulie: avrei preferito da Child maggiore attenzione sulla figura di Quinn. Questa invece resta sempre nell'ombra, ad esclusione della breve parte finale e della storia raccontata attraverso i flashback. Nel complesso accettabile e godibile.

sabato 27 luglio 2013

Android 4.3

Arrivato giusto ieri sera l'aggiornamento da Android 4.2.2 ad Android 4.3 per il mio Nexus 4, puntuale anche se non proprio per tutti. In queste ora comunque se avrete un Nexus, controllate che dovrebbe arrivare la OTA per fare l'installazione. I più curiosi possono trovare con facilità il sistema di metterlo manualmente. Si tratta però di un (ancora) minor update che porta con sè alcune novità di piccolo rilievo, che non cambiano affatto l'esperienza di utilizzo del sistema operativo. L'installazione attraverso OTA è automatica e semplice: una volta avvisati procediamo come sempre scaricando il pacchetto (169.3 mega), poi il terminale si riavvia ed inizia la sua installazione con l'ottimizzazione delle applicazioni. Il tutto richiede una manciata di minuti (in relazione anche alla banda di cui disponiamo per scaricare il pacchetto) e dopo possiamo andare alla ricerca di tutte le novità inserite. Prima di fare una breve carrellata però voglio dire che dal punto di vista delle prestazioni, se è cambiato qualcosa, secondo me lo dobbiamo all'aggiornamento anche di alcune applicazioni (parlo in special modo di Hangouts e del browser Chrome ) che possono risultare meno pesanti e più fluide. Il resto, come detto o non lo si vede nell'immediato, oppure sono cambiamenti di poco conto (il font utilizzato ad esempio) o ancora miglioramenti prestazionali (il Nexus 4 dovrebbe scaldare meno) che è difficile vedere adesso. Comunque le prime cose che ho notato sono:

- La possibilità di cercare contatti attraverso il tastierino numerico (dobbiamo abilitarlo)
- Gestione dei profili: è possibile indicare direttamente quali applicazioni possono essere presenti, sbloccarle, ribloccarle, limitarle ad esempio per impedire acquisti sul Play Store, usando il profilo amministratore. Usavo i vari profili sul Nexus 7 che però ho venduto recentemente causa inutilizzo. Su di un tablet è comunque una soluzione molto comoda soprattutto se condividiamo il suo utilizzo tra più persone. In questo modo possiamo anche stabilire cosa potranno usare i nostri figli, senza troppe paure. Legata a questa, c'è la funzionalità App Ops che non fa altro che gestire i permessi (anche nel proprio unico profilo) per le applicazioni installate. Un passo avanti verso la sicurezza.
- La gestione delle notifiche è più completa, con uno storico
- Possiamo attivare una funzione relativa alla connessione wifi che possa geolocalizzarci. Si attiva flaggando "scansione sempre disponibile".
- la fotocamera ha modificato la sua veste grafica: le opzioni del menù ora sono messe ad arco invece che a cerchio, e risultano raggiungibili davvero più facilmente. Prima in effetti era scomodo. Ci sono miglioramenti anche per quanto riguarda l'allineamento delle immagini in Photo Sphere. Devo ancora provarla però. L'autofocus è più veloce, questo provato sul campo.
- Andando nell'equalizzatore (raggiungibile da Play Music) abbiamo al gestione dell'audio sorround. Ovviamente dovete avere almeno due casse stereo (non mono) per rendere attiva questa virtualizzazione, che funzionerà solo per contenuti che lo consentono. Questa tecnologia si chiama Cingo ed è sviluppata da Fraunhofer: chi bazzica un po' con gli encoder mp3 sa sicuramente di cosa stiamo parlando.

Altro non mi pare che ci sia ad esclusione dell'inserimento di Keep come applicazione di default, ma io già la utilizzavo da un pezzo.

mercoledì 24 luglio 2013

Dollarazzi

Un po' di vero cash, quello da rapper del ghetto, da spaccino, da incravattato di Wall Street, da produttore di Hollywood, da giocatore di poker... Quello verde insomma, che tutti riconoscono e che tutti vorrebbero. Il dollaro americano mi ha sempre attirato ed affascinato: ho quello di carta appeso ad un quadretto, come poteva avvenire in una vecchia famiglia con nipoti emigrati ad Ellis Island e ne uso uno d'argento come portachiavi... Oggi ho passato buona parte della mattinata in banca per poterli avere, manco fossero d'oro. Però un po' di contanti fanno sempre comodo in una viaggio del genere e l'attesa ha portato i suoi frutti. Quindi ormai ci siamo, manca poco meno di due settimane per la partenza con il fidato gettons. Chissà che non ci servano per ripagarci la vacanza vincendo fortemente ai tavoli di Las Vegas. O magari come cauzione per uscire da una prigione, per comprare peyote dai pellerossa ed avere un'esperienza extra corporea o per aprire improvvisamente un'attività nel Far West. Un garage nel deserto e magari lanciamo la nuova moda del momento. O da infilare nelle mutandine (non solo i verdoni a sto punto) di qualche giovane spogliarellista che ha un debole per il vero maschio italiano. Sarà tutto da vedere, l'importante è che non vadano persi. Sullo sprecato invece è un altro discorso. Che ci sia bisogno o meno, intanto sono tutti lì, uno sopra l'altro, stessa taglia, stesso colore, poche differenze ad esclusione del valore. Fruscianti. Sonanti. Come potete vedere dalla foto si tratta di un milione di dollari. Non segnati ed originali, niente roba da download selvaggio col mulo. Sennò in banca che ci andavo a fa' stamani... Speriamo non facciano problemi alla dogana, altrimenti ne porto un po' meno ed il resto lo lancio dal terrazzo. Saluti, in God we trust.

martedì 23 luglio 2013

Shadow (2009)


Regia: Federico Zampaglione
Anno: 2009
Titolo originale: Shadow
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.3)
Pagina di I Check Movies

Film horror di un autore italiano che sembra davvero sapere il fatto suo. Nonostante il voto il film non è male, per buona parte del tracciato... Peccato che risulta perlopiù noioso e si arriva lentamente al colpo di scena, in parte telefonato come un rigore di Torricelli. Risulta inoltre un documento di denuncia contro gli orrori della guerra, il che fa scadere abbastanza, soprattutto nel finale che dovrebbe essere chiarificatore. Ma ce n'era bisogno? Dopo strazianti torture che hanno come unico fine quello di essere pesanti (un po' in stile Hostel) abbiamo la classica fuga. Ciò che sconcerta di più però è il montaggio, frenetico in alcune occasioni, statico in altre. Sembra, in certe parti di essere dentro ad un video musicale dei Tool (quando l'aguzzino lecca il rospo) e sebbene l'autore dia un senso a tutto quanto il film non colpisce più di molto. Già di per sè è abbastanza corto, poco più di un'ora, se poi vogliamo togliere le classiche parti inutili, resta ben poco. Non essendo un assiduo frequentato del genere, non posso sbilanciarmi più di tanto.

Il Corvo 3 - Salvation (2000)


Regia: Bharat Nalluri
Anno: 2000
Titolo originale: The Crow: Salvation
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (4.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Eh sì, dispiace troppo vedere uno stupro del genere. Ci si poteva immaginare visto l'enorme successo suscitato in me da parte del primo sequel , ma se consideriamo quanto trasposto cinematograficamente da Proyas nel tentativo originale viene voglia di trasformarsi in giustiziere ed andare a caccia di tutto coloro che hanno permesso ciò. Siamo di fronte ad uno scimmiottamento in cui la trama è un semplice thriller di serie B in cui il protagonista dovrebbe essere il solito del fumetto di O'Barr. Storiellina d'amore infranta, fidanzatino innocente condannato, poliziotti corrotti. Ambientazione cupa e gotica (se lo avessero girato di giorno a Miami Beach, la pellicola avrebbe preso fuoco da sola), ma senza regalarci le suggestive scene che uno può aspettarsi o quanto meno ha il diritto di pretendere.Per il resto scopiazzature che non lasciano alcun segno: faccia dipinta, pseudo immortalità, un po' di simbolismo cattolico, il corvaccio che viene ferito, la depravazione nell'animo del cattivo di turno. Sì, ma tutto miscelato nel peggiore dei modi, senza alcuna voglia di rendere la trama sensazionale. Ok un capolavoro è un capolavoro, ma qui davvero vorresti prendere a schiaffi chi ci prova. Montaggio assurdo con alcune scene ripetute tanto per fare ambiente: colonna sonora salvabile, ma già che c'erano potevano usare le vecchie tracce, almeno per dare un senso più ritmato al fantoccino che neanche sa prendere bene i proiettili. Boh, eppure dicevano che non può piovere per sempre... Qui piove sul bagnato invece.

venerdì 19 luglio 2013

Homeland - Caccia Alla Spia [Stagione 2]


Anno: 2012
Stagione: 2
Titolo originale: Homeland
Numero episodi: 12
Come già accennato nella recensione sulla prima stagione  si stavano creando due personaggi principali: Carrie e Brody. La prima era quella ufficiale, il secondo lo stava divenendo. Ed eccoci qui che adesso lavorano in coppia. C'è nuovamente tantissima azione ed un numero impressionante di risvolti, anche se la trama procede forse in maniera più leggera e meno dinamica. Più studiata insomma, in cui arrivano puntuali i colpi di scena, ma si ha un filo conduttore comune. I cattivi risultano ben individuati e tutto procede nel migliore dei modi o in quello più classico se vogliamo. La CIA che dà la caccia ai terroristi, e questi che le provano di tutti i colori per costruire un bell'attentato coi fiocchi. Nel mezzo storie d'amore, di amicizia, di fiducia tra i vari componenti del cast. Non c'è puntata che sia noiosa, anche se le ultime vivono d'inerzia... Fino a quella conclusiva che apre nuovamente scenari impensabili e catastrofici. Poi se pensiamo alla psicologia dei vari personaggi, questa è strutturata in modo tale da farsi più o meno un'idea di cosa possano rappresentare per l'economia della serie. Vorrei adesso spoilerare una mia intuizione, che mi ossessiona già dalla prima stagione: non mi fido di Saul. Se ci pensate bene già la prima volta che usò la macchina della verità mentì sulla morte di un ostaggio indiziato. Poi quando muore qualcuno c'è sempre di mezzo lui. Ed alla fine? Chi è l'unico che ci guadagna dall'attentato e che guarda caso non era presente? E se da una parte spinge per considerare Brody inaffidabile e terrorista (nel suo rapporto con Carrie) dall'altra (con una maschera moralista e di buon senso) non vuole che il deputato venga fatto fuori. Eh già, è utile che partecipi alla commemorazione del Vice Presidente... Altrimenti a chi avrebbero potuto dare la colpa? Sì, dai, nella terza stagione vedremo Saul sotto un'altra luce, ne sono convinto.

mercoledì 17 luglio 2013

Una Notte Da Leoni 2 (2011)


Regia: Todd Phillips
Anno: 2011
Titolo originale: The Hangover Part II
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto doppio)

Il primo non si scorda mai. E giustamente Todd Phillips che nella commedia ci sguazza (Road Trip, Starsky & Hutch, Old School etc) ha voluto riprovarci dopo l'enorme successo economico e di critica per il classico sull'addio al celibato. Ci spostiamo però da Las Vegas alla Thailandia e... Non è la stessa cosa. Tanto valeva portare al location  Roma, Barcellona, Amsterdam, Praga, Rio, New Orleans... Insomma da qualche parte. Tanto di Las Vegas ce ne è una sola. Si parte comunque nel solito modo, a metà storia, poi flashback e si riprende da dove ci eravamo lasciati. Tutto ricalcando l'altro film. Questo è bene perchè squadra che vince non si cambia, così come gli attori ed i personaggi. Mi sarei aspettato una presenza meno da comparsa per Justin Bartha, invece sono stati inseriti due comprimari: Ken Jeong (già presente la volta scorsa) e Mason Lee. Fa ridere eh, non mi fraintendete, non dico che non arriva a svolgere il lavoro per cui è stato creato, ma mancando la novità, manca anche un innesto che faccia partire le goliardate in modo divertente. Alla fine fanno sempre le solite cose: si mettono nei guai, uno va con una puttana (questa volta è un trans), perdono un loro compagno e lo ritrovano alla fine. Gag alcune volte di livello alto, altre un po' più terra terra. Di sicuro non annoia e non si fa dispiacere. Di seguito i contenuti extra con tra parentesi la durata in minuti:

- Documentario non autorizzato (25)
- Dentro la storia (16)
- Le gag (5)
- Sequenza scene d'azione (1)

Mission: Impossible II (2000)


Regia: John Woo
Anno: 2000
Titolo originale: Mission: Impossible II
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (5.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto)

Per essere un sequel, John Woo fa davvero un bel lavoro. Ok la trama non sarà quella dell'originale  di De Palma , ma anche in quel caso non è che potevi sbavare di fronte allo schermo. Così eccoci con un action movie dal primo all'ultimo minuto, esagerato, poco realistico, esplosivo... Ma è proprio ciò di cui c'era bisogno per rilanciare alla grande, dopo quattro anni, il successo avuto con il primo capitolo. Ed in questo caso, al contrario di Brian De Palma, John Woo è nel suo habitat naturale. Essendo quindi su due piani differenti (anche di intenti) questo sequel per me riesce a raggiungere momento migliori proprio perchè regala allo spettatore un'infinita rincorsa all'azione ed al movimento. I colpetti di scena con le varie maschere sono un po' pilotati, ma tutto sommato simpatici, le corse con le motociclette sono inserite al solo scopo di dare maggiore dinamica, ma sono adrenaliniche... E poi Tom Cruise combatte molto di più rispetto a prima. Arti marziali in ogni istante anche quando un proiettile potrebbe essere la soluzione più saggia, ma meno spettacolare. Inguardabile, ma solo dal punto di vista recitativo, Thandie Newton che però si fa apprezzare per il suo sguardo magnetico: l'unica cosa che sa fare. Poi musichina dei Limp Bizkit , esplosioni, ancora sparatorie ed acrobazie. Che altro si può volere da un film di questo genere? Bluray nella norma con i seguenti extra (tra parentesi la durata in minuti):

- Commento del regista John Woo
- Dietro la missione (14)
- Missione incredibile (5)
- Inquadrature impossibili (34)
- I Disappear - Metallica (4)
- Sequenza alternativa del titolo (1)
- Eccellenza nel cinema (9)
- Generazione: Cruise (4)

lunedì 15 luglio 2013

The Walking Dead [Stagione 3 + webisode Cold Storage]


Anno: 2012 - 2013
Stagione: 3
Titolo originale: The Walking Dead
Numero episodi: 16 + 4 webepisode (Cold Storage)

La fine della seconda stagione  ci aveva lasciato con il fiato sospeso, per un'apocalisse all'interno dell'apocalisse stessa. i nostri eroi, che sembravano aver trovato un rifugio sicuro si son visti costretti a vagare nuovamente per strade e boschi. L'inizio della terza infatti li vede abbastanza allo sbando. Le prime puntate devo dire che mi hanno entusiasmato molto meno rispetto a tutto il lavoro visto precedentemente: la cittadina di Woodbury mi ha sconcertato ; i nostri eroi che si arrabattano qua e là, mentre un gruppo numeroso di persone riesce a vivere quasi comodamente con tanto di barbecue e fiorellini da annaffiare. E tutto questo grazie alla figura del Governatore. Però poi se vogliamo abbiamo la stagione più dinamica e volta all'azione tra le tre ormai viste . Come al solito non si fa in tempo ad affezionarsi ad un personaggio, che questo muore. Altri ne arrivano e cadono anche questi. Insomma, è un mondo difficile. Nonostante tutto però la piccola "Spaccaculi" (Asskicker) nasce, e nel frattempo Rick, che per me non è un mostro di simpatia, inizia a sdare di testa. Finalmente molti perchè trovano una risposta all'interno della gestione distopica del Governatore, anche lui decisamente squilibrato e sadico: è il nemico numero uno. Quello che va eliminato a tutti i costi. Battaglie campali, Merl che torna alla riscossa e Daryl che resta il mio preferito, Questi gli ingredienti vincenti di una serie che ormai ha preso il via. Peccato per il finale in cui avrei voluto e desiderato uno scontro all'ultimo sangue con il Governatore. L'ultimo episodio lascia aperta la strada per la quarta stagione, ma senza tenerci con il fiato sospeso. Postilla: se dovesse capitare realmente una cosa del genere, abbiamo deciso di occupare Populonia con relativo castello, quindi o con noi o contro di noi. Firmato, il Lucumone Jack O. Lyroid.

sabato 13 luglio 2013

La Cosa (2011)


Regia: Matthijs van Heijningen Jr.
Anno: 2011
Titolo originale: The Thing
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Partiamo dal titolo. Posso capire usare il solito nome per un remake o un reboot, ma qui siamo al prequel de La Cosa di Carpenter... Potevano fare un La Cosa - L'Inizio tanto per dare un'idea. Scelta a mio avviso infelice. Però la volontà di ambientare la trama non ai giorni d'oggi, bensì appunto prima degli avvenimenti ormai celebri del 1982, è stata saggia ed intelligente. Anche perchè nonostante le tecnologie visive a disposizione, l'aspetto dedicato agli effetti speciali è sì molto buono, ma non d'impatto come nel film originale. E' facile adesso ricreare mostri ed alieni, soprattutto prendendo spunto da un cult del genere. Ad ogni modo le intenzioni per buona parte del film si son rivelate assai buone creando una certa continuità con la vecchia pellicola e non stravolgendo alcunchè. Questo però ha anche portato ad una mancanza di personalità non indifferente: la storia ricalca grosso modo l'altra senza alcuno spunto di orginalità, se si esclude una mini lotta all'interno della nave spaziale, che se vogliamo non fa nè caldo nè freddo. Poi il resto, la paura, la mancanza di fiducia, gli attacchi ed addirittura gli esami risultano essere presenti con la solita cadenza. Vogliamo una differenza? Qui siamo nella base norvegese (con diversi americani) mentre di là siamo sempre nella base norvegese con tutti americani. Ed eccoci quindi al problema che avevo sollevato inizialmente: un titolo del genere lo si dà ad un remake. Questo non dovrebbe esserlo, ma ci va molto vicino. Certo, si fa chiarezza, fino ad un certo punto, sull'inizio del film di Carpenter, ma niente di nuovo (come immaginavo) sull'alieno e sul suo modo di agire. Ora ci manca anche che facciano un sequel nella base russa e siamo a cavallo. Carpenter fece un quasi capolavoro fanta horror nel 1982 ed riproporre la solita salsa nel 2011 non può suscitare i soliti sentimenti. Gli alieni oggi sono già accanto a noi, trenta e passa anni fa no.

Pesa valige digitale Karcher

Come faccio a sapere quanto pesa il mio bagaglio amano? E se la mia valigia supera la portata massima per la stiva? Facile, con Karcher, lo strumento digitale che fa per te. Ok, sembra uno slogan pubblicitario, ed in parte lo è, soprattutto se attirati dall'oggetto, andrete sul link in fondo all'articolo e lo comprerete. Comunque fatto sta che viaggiando spesso meno di quanto vorrei, ma abbastanza, capita di dover fare i conti con i vari pesi delle valige o dei bagagli a mano da portare in aeroporto. Ok, più o meno tutti hanno a casa una bilancia e ad occhio e croce, almeno in fase di partenza è difficile sbagliare. Capita però che quando se vuoi qualche ricordino vuoi portartelo: che siano cento calamite da frigo per i cento amici che le richiedono, oppure libri, dischi, vestiti, oggetti più disparati. Avere un pesa valige del genere, non è che sia indispensabile e neanche ti salva la vita, ma sicuramente può essere molto comodo. Come si vede dalla figura (le dimensioni sono di poco maggiori a quelle di un telefonino Nokia) abbiamo un corpo centrale con il display che segna il peso (in grammi di default) tirato dal gancio inferiore che è composto da una cintura regolabile con fibbia così da poter pesare oggetti delle più svariate forme. Le opzioni sono spartane e di semplice usabilità (con ridicola disposizione a smile): tasto ON / OFF , quello per stabilire l'unità di misura (grammi, chili, libbre e once) e quello per la tara. Legge fino ad un massimo di quaranta chili e se per oggetti di piccole dimensioni è semplice usarlo "a mano" per quelli più grandi e pesanti consiglio di appenderlo a qualcosa, grazie alla fibbia metallica nella parte superiore, perchè l'oggetto deve essere abbastanza stabile e non oscillare. Una volta trovato il peso definitivo emette un suono tipo beep, il cui volume non è regolabile. peccato perchè è un po' troppo alto. Per il resto buon prodotto, di plastica, ma robusto e leggero con un display che non si fatica a leggere. Nella confezione c'è anche un manuale d'uso (in lingua inglese e tedesca) e due pile per farlo funzionare.

Link per acquistare su Amazon.

Saw IV (2007)


Regia: Darren Lynn Bousman
Anno: 2007
Titolo originale: Saw IV
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (5.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Bugiardo. Nella recensione del terzo episodio avevo scritto di essermi fermato proprio in quel punto della saga, ed invece avevo già visto anche questo. Evidentemente il mio cervello si era rifiutato di ammetterlo e lo avevo rimosso. Arrivato a metà però tutti i miei neuroni si sono messi in moto, ed oltre a bacchettarmi per il mio sadismo (nel proseguire la visione di tale nefandezza) mi hanno voluto ricordare alcune scene. E' capibile che arrivati ad un certo punto manchino le idee e si voglia proseguire forsennatamente nella creazione di capitoli al solo gusto di raccattare successo economico ai botteghini. Ma non si vergognano? Vabbeh, se son qui a recensirlo significa che hanno ragione loro, ma al di là di alcune (poche peraltro) scene splatter per qualche amante del sangue, qui non c'è proprio nulla. Il colpo di scena finale ha lo stesso effetto di un raudo lanciato a Baghdad durante la Guerra del Golfo, e serve solo a poter dare il via ad altre centinaia se non migliaia di tappe cinematografiche ci attendono. Una cosa positiva però c'è (ed infatti il voto è alto solo per questo): la trama si svolge contemporaneamente a quella di Saw III, con il nuovo piccolo aiutante che diverrà il protagonista delle vicende future. Che culo eh?

Changeling (2008)


Regia: Clint Eastwood
Anno: 2008
Titolo originale: Changeling
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Mentre guardi questo film ad un certo punto, neanche troppo lontano dall'inizio, imprechi contro chi lo ha girato, perchè sembra troppo incredibile ed esagerato. Qualcosa di inaudibile, presentato al pubblico nel migliore dei modi. Una madre (Angelina Jolie) che lotta per ritrovare il proprio figlio scomparso, si ritrova derisa e fatta passare come pazza dal capo della polizia (Jeffrey Donovan) quando le forze dell'ordine le consegnano un bambino, che però non è il suo. E' veramente qualcosa di  bestiale, soprattutto l'uso sfrontato dell'autorità e del potere da parte di chi dovrebbe difenderti. Mano a mano che la pellicola prosegue il senso di disarmo totale è evidente, ma nonostante ciò la madre va avanti. E, romanzato quanto volete, si tratta di una storia vera avvenuta a Los Angeles nel 1928 in cui i personaggi hanno quella sorta di sadismo e cattiveria concentrata, che fanno sembrare impotente ogni tipo di azione ragionevole. Mettendo da parte la trama, che è veramente forte, il cast secondo me è decisamente realistico e ben inserito nel ruolo che deve interpretare: oltre ai già citati abbiamo il reverendo (John Malkovich) ed il detective Ybarra ( Michael Kelly) che impreziosiscono numerose scene. Un realismo che comunque fa a pugni con la nostra mente: non possiamo crederci. La parte in cui la signora Collins viene internata nell'ospedale psichiatrico riesce a farti sbiancare le nocche della mano da quanto la stringi. Però c'è speranza, non solo per il fatto singolo, ma nella globalità: là dove le istituzioni sono corrotte, stampa e Chiesa riescono a capovolgere o quantomeno a dare una spinta al mondo marcio e malato governa i cittadini. Poi se svolgiamo un'analisi su fotografia, scenografia e costumi ecco che non abbiamo un semplice racconto, ma una trasposizione ben congegnata dei fatti. Alcune scene purtroppo lente, ma indispensabili come gli atti processuali, rallentano sostanzialmente la pellicola, che resta tuttavia un'altra grande prova di Clint Eastwood.

venerdì 12 luglio 2013

Pencil Camera HD

Qualche volta AppGratis tira fuori qualcosa di interessante. Non che manchino soluzioni gratuite o sistemi di filtri per la fotocamera (io uso spesso Snapseed), ma oggi l'applicazione gratuita è Pencil Camera HD che permette, come dice il nome stesso, di utilizzare appositi effetti dedicati all'uso della matita. In pratica fa solo questo, ma può essere utile averne ben quindici a portata di mano. Oltre a questi è possibile cambiare le impostazioni di luminosità, contrasto e contorno a proprio piacimento, mentre la lista dei filtri lo fa in automatico. Alcuni effetti possono risultare dei veri e propri capolavori [sic.] come quello che potete ammirare nella foto qui di fianco: ho usato "carved wood" sbloccato inserendo il codice promo. Purtroppo la grafica permette di lavorare bene solo scattando in orizzontale, e catturando le foto dall'archivio, non sempre abbiamo un risultato soddisfacente. Anche le opzioni da utilizzare, pur essendo semplici, non risultano intuitivi al primo utilizzo. Niente di preoccupante, però, in meno di cinque minuti sono già diventato un esperto. Molto comoda anche l'opzione che permette di lavorare sui video. pensate infatti a Take On Me degli A-Ha: ora tutti noi possiamo creare qualcosa del genere...

Indovina Perchè Ti Odio (2012)


Regia: Sean Andrs
Anno: 2012
Titolo originale: That's My Boy
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies

Se guardo un film del genere voglio ridere. E questo è capitato (si fa per dire), solo i primi dieci minuti, quando Adam Sandler non era ancora entrato in scena. E' grave? Abbastanza, per una commedia ironica abbastanza lenta che non aggiunge niente di nuovo al cinema, neanche a quello da popcorn. Già il fatto che lo abbia guardato in due volte la dice lunga: non è Via Col Vento ed il finale creato appositamente per dare un senso all'inutile figura del prodigio scopatore di professoresse, è triste e abbastanza squallido. Tutti contenti già, anche se il figlio, derelitto psicologico, sgama la quasi futura moglie andare a aletto un po' con tutti, anche con il fratello di lei. Simpatica scenetta? Secondo me assolutamente no ed infilata nel contesto solo per arrivare ad una sorta di risollevamento morale di un padre assente ed incapace. Se pensiamo a Big Daddy o a Zoahan siamo lontani davvero anni luce. Battutine volgari che dovrebbero far ridere solo perchè sconce, una trama incentrata sull'abilità di portarsi a letto anche le vecchiette e la deprimente figura del figlio, ormai uomo che cerca di crearsi una vita normale. Non voglio vedere il film con gli occhi del perbenista, anzi, sarebbe stato divertente mantenere la stessa storia, che era partita forse con il piede giusto. Ma il resto sono continue gag slegate tra loro con pochissimo appeal per la risata.

martedì 9 luglio 2013

Una Notte Da Leoni (2009)


Regia: Todd Phillips
Anno: 2009
Titolo originale: The Hangover
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto doppio)

E' di sicuro tra le commedie meglio riuscite degli ultimi anni: divertente senza essere sguaiata, con una punta di genialità alla base di alcune scene, che anche a rivederle risultano simpatiche o esilaranti. L'ambientazione è di quelle toste, immancabili, imperdibili, di quelle che stanno alla base dell'immaginario di molti: un addio al celibato da passare con gli amici nella città del peccato, Las Vegas. E la trama si sviluppa in maniera intelligente, nello stile del thriller puro, in cui gli indizi vengono fuori piano piano e rilanciano altri avvenimenti a catena, sempre più inaspettati e di portata maggiore. Colonna sonora allegra, attori che rientrano bene nei personaggi da interpretare, azione nei momenti giusti fanno sì che nessuno si stanchi. Era quasi d'obbligo quindi un sequel, che ancora non ho visto, ma dicono che non deluda le aspettative. Del resto, il gruppo di amici che si ritrova e diventa vittima delle situazioni può essere un tema da sfruttare e spremere quanto vogliono. La versione bluray è contenuta in un cofanetto con i due episodi ed ha all'interno sia la versione cinematografica che quella estesa. Quest ultima dura poco di più ed è completamente in inglese. Gli extra sono abbastanza divertenti:

- Mappa della distruzione
- La follia di Ken Jeong
- Carrellata di azioni
- Three best friend (canzone)
- "Fame" - The Dan Band
- Le gag
- Galleria fotografica

lunedì 8 luglio 2013

Attack The Block - Invasione Aliena (2011)


Regia: Joe Cornish
Anno: 2011
Titolo originale: Attack The Block
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies

Finalmente gli alieni non scelgono nè New York, nè Los Angeles, ma si fanno precipitare a Londra nei pressi di un quartiere non facile dove le baby gang hanno la meglio e gli adolescenti sono ormai delinquenti di un certo livello. Niente di nuovo quindi: alieni ed invasioni. Ma tutto questo illuminato da una luce differente, innovativa che lo fa sembrare qualcosa di genuino. I protagonisti sono una banda di ragazzini mezzi debosciati, guidati dal Balotelli della situazione: Moses, che ha quindici anni e sta per entrare nel traffico della droga. Cattivi al punto giusto si prendono l'onere di massacrare le bestiacce aliene che stanno infestando il loro "blocco". Abbastanza atipico da farti restare a guardare fino alla fine, troppo netta e veloce, ma nel mezzo ci sono bei momenti che mi fanno bollare questa pellicola come un bel film. Io l'ho visto adesso, quasi appena uscito, ma mi metto nei panni di chi oggi ha massimo dodici anni e lo guarda: forse per lui potrebbe diventare ciò che per me sono divenuti i Goonies o meglio ancora i Gremlins. Cosa molto intelligenti è anche l'aspetto che hanno voluto dare ai mostri: palle di pelo nerissime e denti fosforescenti. In pratica nessun grande sforzo da parte dei costumisti e tutto lasciato all'immaginazione dello spettatore. Purtroppo queste bestie risultano fortissime e velocissime solo in alcune occasioni dettata dal normale proseguo dell'opera, mentre altre volte è più facile abbattere loro di un pitbull neanche troppo incazzato. La storia poi dei feromoni non è applicabile in ogni scena, quindi sa di studiata e poco convincente, ma resta un buon film horror per ragazzi con una giusta dose di violenza ed ironia. Perchè alla fine può risultare anche divertente.

domenica 7 luglio 2013

Carrie - Lo Sguardo Di Satatana (1976)


Regia: Brian De Palma
Anno: 1976
Titolo originale: Carrie
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (film o libro)


Quando lesi il libro non scrivevo ancora regolarmente sul blog, ma mi piacque abbastanza e gli diedi 3 selle su cinque si Anobii. La breve recensione fu la seguente:

Ho sempre snobbato ed evitato King. Esclusi alcuni classici o "must" non mi ha mai interessato più di tanto. Fortunatamente posso dire che ho voluto rimediare, ed eccoci qua con Carrie. Un romanzo breve, il primo di King. I libri horror mi fanno paura. Paura che non mi piacciano. Paura che non possano farmi paura. Questo non è propriamente un horror, quindi non ho potuto correre questo rischio. E una storia cruda, senza tanti fronzoli. E' una storia crudele, toccante per certi versi. Da una parte la violenza del fondamentalismo religioso, dall'altra le angherie adolescenziali riversate contro una ragazza "diversa" dalle altre. Poi la scintilla che innesca la catastrofe. Una lettura veloce, mai noiosa ed un modo di raccontare i fatti che sa descrivere gli stati d'animo dei vari personaggi, anche quelli che sembrano più marginali.

Ecco, Brian De Palma riesce solo in parte nell'intento di farci capire al psicologia dei vari personaggi e di come interagiscono. Non ricordo il libro a memoria, ma oltre ad essere più violento (la morte della madre ad esempio) è anche più pesante nella trama. Qui il fondamentalismo religioso si respira solo in parte. La mamma dovrebbe essere molto più invasata e fisicamente più simile  ad una vecchia strega, ed anche Carrie dovrebbe essere un po' più bruttarella, magari grassoccia. Anche Sue, qui molto in secondo piano, non si capisce bene per cosa agisca e perchè lo faccia, nel romanzo, seppur molto breve ci si concentra in maniera molto più esaustiva sulla psiche degli adolescenti coinvolti. Non è un brutto lavoro perchè la storia tutto sommato viene seguita quasi alla lettera, ma si perde un po' del significato originale. E questo è un peccato. Il Signore lo sa!!!

sabato 6 luglio 2013

Ogni Maledetta Domenica (1999)


Regia: Oliver Stone
Anno: 1999
Titolo originale: Any Given Sunday
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

In ogni film c'è il come e c'è il cosa. Sul come Oliver Stone è forse uno dei più talentuosi artisti che ci siano. Montaggio visivo eccezionale, fotografia da paura, colonna sonora strepitosa, un cast messo in riga che fa venire l'acquolina in bocca... Sì abbiamo Al Pacino, Dennis Quaid, Jamie Foxx, Cameron Diaz, James Woods e tutti quanti in grande spolvero. Tecnicamente è un film sensazionale. Poi c'è il cosa. Il football americano qui da noi è poco conosciuto: rude, violento, spettacolare in teoria, ma abbastanza lento e noioso nella pratica. Almeno per chi è abituato a masticare calcio mattina, pomeriggio e sera. Ecco quindi che l'ignaro telespettatore europeo, magari interessato un po' di più al rugby (per certi versi molto più dinamico), entra sparato in questo mondo in cui Stone ha voluto sottolineare (è nel suo DNA) solo gli aspetti più brutti e negativi. Tanto che in America, dove il football lo vivono, la pellicola ha avuto scarso successo. Addirittura su IMDB ha una media voti di appena 6,7 e su I Check Movies non è inserito in nessun tipo di lista. Quindi c'è da fermarsi un attimo e chiedersi il perchè. Ed allora, mi viene in mente questo parallelo: e se un giorno il simpatico Zeman decidesse di fare un film sul calcio italiano, chi non lo vive giorno per giorno, cosa vedrebbe? Un americano, cosa penserebbe dei nostri Zamparini, Cellino, Galliani? Di Mourinho, Mazzone, Conte e Trapattoni? Degli ingaggi principeschi, del doping, del calcio scommesse, di Moggi e delle prescrizioni interiste? Degli scandali arbitrali, delle società fallite, degli scontri tra tifosi? E tutto questo solo restando in ambito italiano. Ecco quindi che capisco che il cosa si vuole raccontare spesso non può essere una visione a 360° del tutto, e onestamente il cosa Oliver Stone ha voluto raccontare, non è che mi abbia colpito molto. Se da un film sportivo ci si vuole estrapolare un film politico condannando sfarzo, denaro, ingiustizie ok, ma non si racconta lo sport in sè. Resta però un film veramente ben fatto, ed anche solo il discorso motivante all'interno degli spogliatoi vale il costo del biglietto. La versione bluray è una director's cut ed ha un'infinità di extra:

- Commento del regista e co-sceneggiatore
- Commento di Jamie Foxx
- Dietro le quinte: documentario HBO
- Audizione e provini di Jamie Foxx 
- Scene supplementari inedite
- Le gag
- Scene di football eliminate
- Vari paesaggi e montaggio scene partita
- Trace solo musicali
- I replay
- Scene salienti delle partite

venerdì 5 luglio 2013

Saw III - L'Enigma Senza Fine (2006)


Regia: Darren Lynn Bousman
Anno: 2006
Titolo originale: Saw III
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Siamo giunti senza fatica al terzo capitolo della saga di Saw e come era logico aspettarsi non è ai livelli del primo , ma dal mio punto di vista rivaleggia tranquillamente con il secondo. Se da una parte manca l'inventiva ed una trama incalzante, dall'altra abbiamo maggiori informazioni, quasi volesse essere un tributo, relative proprio ai capitoli precedenti. Si fa più chiarezza su alcuni aspetti, senza i quali potevamo vivere ok, e si aggiungono alcuni punti esclamativi sul ruolo di Amanda. Se vogliamo inoltre è anche un po' più peso almeno per quanto riguarda le scelte da fare ed i risvolti psicologici delle vittime. Per questo lo premio con un voto di tutto rispetto: la storia è quella che è, e se lo guardiamo è per imbambolarci su qualche nuovo tipo di tortura. Tanto ormai sappiamo chi è l'enigmista, come agisce, perchè lo fa e soprattutto adesso è proprio pronto per essere seppellito. Appena ci sediamo sul divano quindi ci aspettiamo che lui muoia entro al fine del film (e così è) e che qualcuno prenda poi il suo posto. A quanto pare non sarà Amanda e sempre a quanto pare (vabbeh lo sanno tutti) ci sarà il seguito visto il finale nuovamente aperto. Però siamo ancora lì: le prove, le torture e la violenza. Splatter? Sì, abbastanza. Inoltre le spiegazioni possono starci, ma il primo ne aveva davvero bisogno? Quello era credibile comunque, sempre nei limiti dei film horror. Ma adesso si rasenta il ridicolo andando ad alimentare forzatamente un personaggio che umanamente, anche con tutta la forza, i soldi e la buona volontà che vogliamo, non può fare quel che ha fatto. Tempo fa mi fermai qui, senza voler proseguire con la saga. Adesso invece son curioso di sapere fin dove vogliono spingersi.

Fatto l'ESTA: Denver, arrivo!

Breve annuncio per urlare ai quattro venti (scirocco, maestrale, libeccio e brezza) che un altro grande passo per l'umanità è stato compiuto. Vado alla Polizia per per far timbrare (anche se avrei potuto aspettare la Dogana) la marca da bollo da ben quaranta_virgola_ventinove euro tondi tondi del passaporto. Così non ci penso più, e come già scrissi per il primo viaggio oltre oceano, corro anzi navigo sul sito dell'ESTA per rifare l'autorizzazione. Tutti devono farla, per poter entrare, anche solo di passaggio. Vi stupirò con alcune ripetizioni: non è un visto, visto che ho visto che si tratta di autorizzazione elettronica in cui deve inserire qualche tuo dato e dichiarare alcune cose che altrimenti potrebbero essere confuse con quanto scrivete sui vostri profili Facebook. Di conseguenza, non avete malattie infettive e non siete tossicodipendenti, non siete mai stati arrestati per una collezione di reati, non siete spie, sabotatori, terroristi e non avete mai organizzato un genocidio (non pensate nè a GTA nè a Risiko, mentre compilata la domanda), non avete mai rapito un minore (il "sembrava maggiorenne" non conta) e soprattutto non state cercando lavoro in USA. Rispondendo correttamente a queste domande, vi approveranno, ma questo non garantirà che possiate effettivamente entrare. Però diciamo un altro passo è stato fatto. La riposta se tutto va bene, è praticamente immediata e da lì, NOVITA', avrete sette giorni di tempo per pagare con carta di credito 14 dollari per tale pratica. Una cosa positiva di adesso è che non si deve più compilare il modulo verde I-94W che danno sull'aereo (una volta lo scordai e dovetti rifarlo in aeroporto, ci stanno molto attenti) e che in pratica ti chiede nuovamente le stesse cose. Ora si tratta solo di attendere poco meno di un mese, ed imbarcarsi.

Star Trek II - L'Ira Di Khan (1982)


Regia: Nicholas Meyer
Anno: 1982
Titolo originale: Star Trek: The Wrath Of Khan
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Boh, sarà anche un cult sensazionale, ed in parte posso affermare che lo sia pure per me, ma i primi film di Star Trek non mi hanno mai appassionato troppo. Già il primo che aveva un suo perchè poteva sembrare una maxi puntata della serie tv... In questo ritorna il cattivo Khan, che se non si è visto la serie originale o non si è fatto qualche ricerca, può risultare un perfetto estraneo. Punto a sfavore quindi, perchè un film deve sì basarsi su ciò che ha alle spalle, ma qui lo si è fatto in maniera troppo prepotente, quasi fosse uno spin off di una vecchia puntata. Comunque la trama resta abbastanza accattivante ma si svolge in modo assai leggero: pellicola girata nel 1982 e vengono in mente paragoni con altra fantascienza da far rizzare i capelli. Sia i paragoni che l'altra fantascienza... Qui siamo ancora a fine esplosioni e uomini che sbandano o si buttano a terra. Per l'amor del cielo, non siamo più all'interno della serie anni sessanta dai. Di ganza, se così possiamo definirla, c'è la morte di Spock che si sacrifica usando la logica. Di toccante in tutto questo non c'è nulla, se guardiamo i volti degli attori sembrano manichini da recita scolastica. La famosa "genesi" altro non è che un processo di terraforming ed inoltre viene tirato in ballo il Kobayashi Maru (simpatico tormentone estivo oppure un'offesa: "sei proprio un Kobayashi Maru"...) Vabbeh forse sono troppo crudele (più io di Khan?) con questo film che in edizione rimasterizzata si fa piacere un po' di più almeno per quanto riguarda video ed audio. Ottimi anche gli inserti extra, che non sono pochi e soprattutto danno veramente qualcosa in più a tutta la storia, colmando numerosi buchi narrativi:
- due commenti
- il bibliocomputer interattivo
- diario del capitano
- la creazione di Khan
- Interviste originali
- dove nessuno è mai giunto prima
- la composizione della genesi
- collezione cimeli
- un nuovo approccio
- accademia della flotta stellare
- trailer
- contenuti BD Live

giovedì 4 luglio 2013

Bon Jovi (Milano 29/06/2013)

Non è la prima volta che VER si avvale di collaboratori esterni per avere recensioni di prima mano su determinati avvenimenti. Musampa e Molly avendo partecipato al live in quel di Milano alcuni giorni fa, hanno voluto condividere la loro esperienza con tutti i lettori del blog. Per la raccolta di fotografie del concerto, scattate da Musampa potete visitare il suo sito ed accedere alla sezione "concerti" in "my galleries".

Milano 29-06-2013
Partenza per il capoluogo lombardo direzione San Siro per assistere all'unica data italiana del tour "Because we can" dei Bon Jovi... Dopo un "sano" spuntino a base di salsiccia, peperoni e cipolle entriamo sul prato e cerchiamo una posizione buona per assistere al concerto.
Alle 20:30, puntuale come da programma, inizia l'attesissimo evento dal vivo ed è subito spettacolo, la scenografia sul palco raffigura la parte anteriore di un'automobile americana anni 50/60 con due maxi schermi sui lati...
Il concerto procede incessante con l'entusiasmo del pubblico che non si risparmia, e quando San Siro canta si sente solo il pubblico. Partono le note del nuovo singolo "Because we can" e intanto lo stadio si veste della coreografia organizzata dal  "Fanclub Italia": sul prato migliaia di bandiere tricolori mentre su primo e secondo anello si legge la scritta: "Bonjovi forever" con al centro la bandiera americana; sulla balaustra tra primo e secondo anello gli striscioni riportano gli eventi cruciali degli ultimi 30 anni di storia, gli anni dei Bon Jovi.  All'inizio della seconda strofa la musica si interrompe e con un po' di imbarazzo riparte dall'inizio: l'emozione aveva fatto da padrona e Jon aveva sbagliato un attacco costringendo a interrompere il pezzo.
Il concerto si conclude alle ore 23:40 dopo tre ore e 10 minuti, 30 canzoni in cui il gruppo e la folla hanno interagito dall'inizio alla fine. Molto bella la seconda parte, con canzoni di repertorio tra cui "Always" e "Dry County"; lo spettacolo si conclude con una bellissima canzone "This Ain’t A Love Song".
Alla fine nonostante l'assenza del chitarrista storico Richi Sambora e' stato un vero e proprio show.

Scaletta incompleta:

You give love a bad name
Raise your hands
runaway
Born to be my baby
It's my life
Because we can
Keep the faith
I?ll Sleep when i'm dead
Bad medicine
Rockin'all over the world (Cover di John Fogerty)
Dry County
Undivided
Love's the only rule
Never say goodbye
Wanted dead or alive
Livin'on a prayer
Always
These days
This ain't a love song

martedì 2 luglio 2013

The Walking Dead [Stagione 2 + webisode Tom Apart]


Anno: 2011-2012
Stagione: 2
Titolo originale: The Walking Dead
Numero episodi: 13 + 6 webisode (Tom Apart)

La prima mi era piaciuta  anche se mi era sembrata un'enorme puntata pilota con vari assestamenti. Dal punto di vista dei personaggi è ancora così, ma è chiaramente una scelta realistica della produzione: mai affezionarsi troppo a chi deve sopravvivere in un mondo del genere. Però si delineano molte cose se prima erano tutti allo sbando, adesso nonostante i problemi si moltiplichino, il nostro gruppo di sopravvissuti ne incontra un altro e si stanzia con loro. Pare che in questo modo possa esserci maggiore continuità, ma come vedremo è soltanto una fievole speranza. Gli autori poi danno veramente sfogo alla fantasia ed una calamità attira l'altra, non facendoci mai riposare per fortuna. Gli effetti speciali restano ottimi se non migliori e gli zombie sono truccati a dovere. Forse si pecca un po' sugli esterni, ma niente di che. La psiche dei personaggi è forte ed un po' mutevole, finalmente Rick tira fuori le palle nelle ultime puntate. Mi iniziava a stare antipatico come il protagonista di Lost, tutto capo, tutto per bene, tutto scelta morale. Poi, scusate lo spoiler, meno male schianta anche il vecchio con la barba. Che aspettavano a farlo fuori? Odioso ed inutile all'inverosimile. Il finale lascia aperte moltissime porte. Ora di  corsa con gli webisode (io qui ne ho inserito uno "Storia di uno zombie" che è numerato come 2.00, ma include le sei puntate da tre minuti ciascuna di Tom Apart) e poi con la terza!!

lunedì 1 luglio 2013

Il testamento digitale di Google

Facendo le corna (non l'adulterio), potrei morire da un momenti all'altro. Su base empirica ritengo che sia impossibile, visto che non è mai successo (+/-). Eppure può capitare... Non voglio farvi sprofondare nella più assoluta tristezza, quindi cercherò di raggiungere almeno il mio obiettivo di vedere ben tre secoli e poter scrivere per voi tutte le mie sensazioni a riguardo. Ma ci sarà tempo. Mi domandavo però cosa accadrebbe alla mia vita digitale nel caso di una mia sventurata dipartita, ed ecco che vedo nella gestione dell'account di Google qualcosa di simpaticamente macabro: come gestire l'inattività del mio profilo. Così ci viene spiegato che:
Che cosa vuoi fare di foto, email e documenti quando smetti di utilizzare il tuo account? Google ti consente di decidere.
Potresti scegliere di condividere i tuoi dati con un amico o un familiare fidato oppure potresti scegliere di eliminare completamente il tuo account. Sono molte le situazioni che potrebbero impedirti di accedere o di utilizzare il tuo account Google. Qualunque sia il motivo, ti offriamo la possibilità di decidere cosa fare dei tuoi dati.
Con Gestione account inattivo puoi decidere se e quando il tuo account deve essere trattato come inattivo, ciò che accade ai tuoi dati e chi viene informato.
Inizio così la configurazione che mi permette (a dire il vero mi obbliga) di inserire un numero di cellulare ed un indirizzo email così da venire contatto in caso di prolungata inattività. Non riuscendo a stare lontano dai servizi per più di qualche giorno (a vedere la situazione in maniera assai drastica e sofferente) mi pare abbastanza normale stabilire un time out di tre mesi: con un mese in anticipo verrò avvisato che il mio account non viene più usato da due. La cosa ganza è che verranno avvisati anche fino a dieci contatti a mia scelta. Ne ho inseriti alcuni, così oltre a sapere che sono defunto, potranno gestire il mio account per le ultime disposizioni. Non ho azionato l'eliminazione dell'account in quanto tra le mie volontà (file con il nome TESTAMENTO in Google Drive da voi accessibile) c'è appunto quella di restare collegato. E tutto questo quindi? Per una sorta di immortalità dei miei averi digitali... Non di tutti ok, ma di alcuni.
RIP

The Amazing Spider-Man (2012)


Regia: Marc Webb
Anno: 2012
Titolo originale: The Amazing Spider-Man
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Così, ad occhio e croce questo Spider-Man di Marc Webb sembra abbastanza differente dal fumetto originale (che mai ho letto, vado a senso). O ad ogni modo sembra più moderno. Raimi ci aveva già provato con la sua trilogia che secondo me aveva due sostanziali punti deboli: il personaggio odioso, piagnucoloso e non adatto ad essere un super eroe e l'attore scelto (Tobey Maguire) per impersonare Peter Parker, che era qualcosa da strapparsi i capelli. Non che Andrew Garfield sia il Tom Hardy della situazione, ma almeno per adesso risulta più godibile. Inoltre è il personaggio stesso ad essere sia più simpatico sia più umano e reale. Tutti quegli ingredienti di buonismo e moralità inseriti da Stan Lee potevano andare bene un eroe di secoli fa. Adesso le promesse stupide possono anche essere messe da pare. Abbiamo un uomo ragno che si toglie la maschera, si fa vedere in più di un'occasione, al diavolo l'anonimato a tutti i costi, e soprattutto si dichiara alla bella di turno Gwen Stacy (Emma Stone). Per portare avanti un film del genere che esca un pochino dai binari, è necessario avere la palle. Ok non siamo ai livelli della trilogia di Batman creata da Nolan , ma la storia è molto interessante e si svolge in maniera da poter essere seguita senza sbadigliare. Il mostro cattivo (lizard) è ben creato, anche se il suo alter ego umano (Rhys Ifans) poteva essere migliore. Tanta azione, un crogiuolo di effetti speciali e davvero non ti stanchi mai, se non in alcune scene in cui lo zio e la zia ti fanno venire il latte alle ginocchia. Credo che sia proprio l'Uomo Ragno in sè, come storia a starmi un po' sulle palle, ed alcune modifiche più moderne non gli hanno fatto che bene. Ben vengano operazioni di questo tipo anche in futuro e per altri super eroi.