sabato 29 gennaio 2011

Androd live su Notebook

Eh come avrete capito non ero totalmente soddisfatto dopo aver provato Android con l'SDK. Non è la stessa cosa via diciamolo. Ed allora proviamo anche con un altro sistema. E' infatti possibile utilizzare alcune versioni del nostro amato Android sul pc. La cosa simpatica che farà tirare un respiro di sollievo ai più timorosi, è la possibilità di provarlo "live" tramite cd o tramite usb, quindi senza doverlo forzatamente installare (per chi vuole è ovviamente possibile falro). Da sito Android -x86 avrete la possibilità di scaricare un'immagine ISO a seconda del disposito che volete usare. Ci sono anche versioni adatte agli Asus eeepc, quelle per i ViewPad o per i Dell e così via. Io per il mio vecchissimo ThinkPad X31 ho preso quella generica ovviamente. Come funziona? Semplice: si masterizza l'immagine su cd o si mette su chiavetta (usiamo UNetBootin - esiste anche la versioen per Windows) e poi ci si assicura che il nostro pc possa fare il boot da cd (o da usb a seconda dell'esigenza). Fine. Il live parte subito e ci farà scegliere la versione che desideriamo, e dopo enanche un minuto ecco lì, bello funzionale. La tastiera fidica riconosciuta al volo così come il mouse... La scheda di rete purtroppo no e la fotocamera?? Ovviamente il portatile non la ha. Ganzo comunque. Migliore rispetto alla prova con l SDK.

Carlo Menzinger - Jacopo Flammer e il popolo delle amigdale

More about Jacopo Flammer e il Popolo delle Amigdale

Autore: Carlo Menzinger
Pagine: 202
Voto: 3/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Una vacanza nella preistoria, attraverso una misteriosa Porta nel Tempo, si trasforma per Jacopo Flammer in una pericolosa avventura tra gli uomini primitivi, inseguito da esseri provenienti da un universo divergente, in cui i dinosauri non si sono mai estinti.
Anche se a proteggere Jacopo ci sono i Guardiani dell’Ucronia, strane creature provenienti da mondi in cui l’evoluzione non ha premiato l’uomo ma altri animali, saranno sufficienti l’insolito coraggio e il nuovo misterioso potere di Jacopo per affrontare il feroce Gruhum, lasciare questo passato divergente e tornare a casa? 

venerdì 28 gennaio 2011

Provare Android HoneyComb 3.0 su Ubuntu

Immagine di Danverxxcore
Ritengo che i tablet siano ancora un po' acerbi, in quanto al momento non sono nè carne nè pesce. Sono più che altro un misto tra un netbook (che poi forse è un notebook più comodo) ed uno smartphone (che è l'evoluzione telefonica di un palmare). Quelli visti fino ad ora, capitanati da iPad non mi soddisfano troppo. Sarà che sono solo alcuni mesi che spippolo con l'HTC Desire ed ancora non mi è venuto a noia. Sarà che non ci vedo un utilizzo che valga la spesa (folle per le mie tasche) combinato ai devices che già ho. L'unico che che mi fa drizzare le antenne è lo XOOM di Motorola. Un aggeggino dual core non ancora sul nostro mercato che monterà come sistema operativo la versione 3.0 di Android: HoneyComb.

Condividere cartella tra Windows 7 e Ubuntu

Questa samba è meglio
Signore e signori posso dire di essere appena tornato reduce da una battaglia epocale contro il pinguino. Ho sempre avuto diverse difficoltà ad orientarmi nel mondo di linux, ma mai come questa volta ho sofferto. Per cosa poi? Per una situazione a mio avviso inaudita, assurda. La cosa fondamentale è che ne sono uscito vincitore. Ma devo dire che di schiaffi questa volta ne ho presi. E tanti. Mi è venuto in mente di fare ciò (banalissimo in teoria) questo pomeriggio, ed il bello è che mi son anche documentato. La questione: ciò che serviva a me era far sì che Ubuntu leggesse le cartelle condivise con Windows 7 e potesse usare la stampante di rete. Per questa nessun problema, per la lettura delle cartelle invece il finimondo. Unico sollievo è che a quanto si legge in rete non sono stato il solo ad avere avuto questo problema. Qui proverò a descrivere a grandi linee come ho risolto. Sicuramente però non capirete il perchè della soluzione. Infatti ho provato decine di sistemi trovati nei vari forum. Del 90% neanche capivo cosa stavo facendo. Ubuntu mi vedeva fin da subito la rete condivisa (aveva Samba client installato), ma non riusciva ad entrare all'interno delle cartelle. E neanche a collegarsi tramite "connetti server". E neanche tramite browser con smb://indirizzoipdelpiccì. Più leggevo soluzioni di Linux fan boy feticisti e più mi alteravo. Quando la colpa era di un bug di samba. Quando di Windows llive ID. Quando della sfortuna. Quando di Berlusconi.  Quando boh. Insomma, in molti hanno anche desistito. Non si sa che pesci pigliare. La cosa ridicola è che XP e Vista mi vedevano le cartelle senza problemi (ovvio, sono SO Microsoft), ma anche la tv LG ed il lettore Samsung. Che poi loro le vadano tramite DLNA non me ne frega: il risultato èc he le vedono. Linux no. Poverino. Lui era l'nico che faceva come gli pare.

martedì 25 gennaio 2011

Applicare alcune modifiche a Grub 2

Non contento di come si presenta il bootloader Grub 2, nonostante la recente modifica per sfoltire i kernel, ed incuriosito dalle innumerevoli personalizzazioni che sono possibili, ho deciso di provare a modificare alcuni parametri. Il tutto a mio rischio e pericolo, quindi se volete farlo anche voi, io me ne lavo le mani. Il file boot/grub/grub.cfg come detto in precedenzaè bene che non sia modificato manulamente. Ma possiamo agire su /etc/default/grub .

1)Senza stare ad impazzirci troppo io volevo eliminare il timeout relativo al boot automatico, in modo che lui non scegliesse per me cosa avviare se io non stavo attento a selezionare la voce giusta in tempo. Andiamo quindi da terminale ad aprire il file con
"sudo gedit /etc/default/grub"
e modifichaimo il valore nella voce GRUB_TIMOUT. Se inseriamo il valore "-1" il bootloader resterà in attesa che premiamo il tasto Invio prima di caricare un sistema operativo. Quindi salvare le modifche ed applicarle con il comando
"sudo update-grub".
Ok questo è stato facile anche per me. E' tutto scritto nelle FAQ e non c'è rischio di gravi errori da commettere.

Di che blog sei: premi in palio

Il network di I say blog da ieri ha indetto un concorso che permette di vincere alcuni premi: iPhone 4 32GB, iPad wi-fi +3G da 64GB e il robot da cucina Bimby TM 31. Come funziona e come si vince? Sul sito di che blog sei (clicca sul banner a fine articolo) ci è un semplice questionario composto da sei domande relative ai vostri gusti, per scoprire il blog del vasto network che più può piacervi. Al termine basterà scegliere a quale premio siamo più interessati ed inserire una email valida al quale verrà inviato il link finale per confermare la partecipazione. E' anche possibile aumentare il numero di possibilità di vittoria, poichè se un amico partecipa al concorso grazie a voi (tramite facebook, twitter, buzz, o al blog) e vince, riceverete anche voi il premio che lui ha scelto. Non male.
Il banner cliccabile è sia qua sotto che a lato del blog (dove sarà presente fino al 10 febbraio, termine ultimo per partecipare).

William Gibson - La notte che bruciammo Chrome

More about La notte che bruciammo Chrome

Autore: William Gibson
Editore: Mondadori
Voto: 4/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Assassine professioniste con protesi incorporate, yakuza al sevizio di multinazionali, tecnocrati e contrabbandieri di organi e di tutto quanto può essere venduto, "cowboy della console": sono i protagonisti di un mondo degradato, dove la nuova cultura delle realtà virtuali sostituisce tutti i valori. E dove non sembra esserci più spazio per concetti come lealtà, benessere, amicizia, amore. In questo libro culto, che riunisce i principali racconti di William Gibson - uno dei maggiori esponenti del movimento Cyberpunk - , si trovano tutti insieme i temi e gli spunti che hanno contribuito a cambiare gli scenari della fantascienza. Proiettandola direttamente, come una scheggia di verità, nel mondo dell'immediato futuro.

Eliminare i vecchi kernel con Ubuntu-Tweak

Una volta messo Ubuntu sul ThinkPad X31 e verificato il buon funzionamento e riconoscimento di tutto l'hardware ho iniziato un po' a giocarci e sistemare le piccole cosette di cui ho bisogno. L'installazione è stata fatta di fianco al SO originale e nativo di Windows XP quindi da boot posso scegliere quale sistema lanciare. Una volta fatti però tutti gli aggiornamenti necessari, Grub 2 presenta la lista di più kernel Unix tra cui scegliere. Anche quelli vecchi. Sebbene sia possibile nasconderli ed andare a modificare il file  /boot/grub/grub.cfg (anche se all'interno del file stesso un messaggio indica di non modificare assolutamente niente) in questo modo vengono solo nascosti (ovviamente se mettiamo "#" davanti alle voci che non vogliamo visualizzare) e non eliminati. Ed al primo "sudo update-grub" riappariranno. Prima di agire di testa propria domandatevi: perchè mostra anche i kernel vecchi? Nonostante tutto il Pinguino non è proprio stupido, quindi diciamo che li conserva nel caso l'ultimo desse dei problemi di compatibilità hardware o altro. Così sarà sempre possibile tornare a quello precedente.

lunedì 24 gennaio 2011

aNobii Android app


E' uscita ufficialmente (ancora in fase non completamente stabile) l'applicazione per Android di Anobii. Già da qualche tempo potevamo utilizzare altre applicazioni che colmavano questo vuoto (come ad esempio Anobiit), ma questa è supportata direttamente dallo staff ufficila del famoso sito per lettori. Ho avuto poco modo di provarlo, ma sembra andare bene. Un po' lenta l'apertura della libreria, ma un login semplice, la possibilità di vedere anche la lista dei desideri, la funzione cerca e la funzione per scannerizzare l' ISBN. Non ho ancora utilizzato questa funzione perchè al momento non ho libri qui con me. Non si tratta comunque di un semplice porting per i dispositivi mobili del sito, ma di un'applicazione utile che integra alcune funzionalità a quelle già presenti sul web. Ho "scoperto" da poco questa applicazione leggendo su Facebook l'annuncio: "Finalmente la nostra App per Android e' live! Dategli un occhiata e fateci sapere cosa ne pensate. E' una beta ma puo' scannerizzare il codice a barre, caricare la vostra libreria aNobii con tutte le recensioni della community ed anche di siti specializzati. Cercate "anobii" sul Android Market per scaricarla e mandateci il vostro feedback per favore! Buona lettura". Alcuni utenti lamentano però una lentezza abnorme del sito nonchè numerosi altri problemi, per questo si domandano perchè orientare ore di lavoro su un'applicazione del genere, quando magari sarebbero potute essere spese per risolvere alcuni bug ormai noti. E non mancherebbero anche alcuni problemi all'interno dell'app stessa. I feedback saranno però sicuramente utili agli sviluppatori. Per chi volesse scaricarla:



Valerio Evangelisti - Nicolas Eymerich, inquisitore

More about Nicolas Eymerich, inquisitore
Autore: Valerio Evangelisti
Editore: Mondadori (Piccola bilbioteca)
Pagine: 276
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Pubblicato negli Urania nel 1994, "Nicolas Eymerich, inquisitore" segna l'esordio nella narrativa italiana del protagonista di una delle saghe più amate, che ormai da anni ha conquistato un pubblico di lettori ben più ampio (e per certi versi esigente) rispetto ai soli appassionati di fantascienza. Basato su un inquisitore catalano realmente esistito nel Trecento, la creatura di Evangelisti è un uomo intollerante e spietato, ma anche intelligente, coltissimo, dotato di spirito e coraggio, insieme privo di dubbi e tormentato, impegnato con inesauribile energia in una lotta contro culti pagani, sette demoniache e misteriose forze maligne. Le sue avventure si svolgono nel luogo che gli appartiene, l'Europa medievale popolata di cristiani, ebrei, musulmani ed eretici; ma anche in piani temporali diversi, dal nostro passato prossimo fino al futuro più remoto. Perché il Nemico di Eymerich è un'entità metafisica che ripropone attraverso i secoli un'unica, eterna sfida. Un Nemico che può subire solo sconfitte brevi e temporanee...

Le licenze Creative Commons non ci proteggono

No... Seeeee.... O questa da dove la tiri fuori? Eh sì, buongiorno a tutti ed in tutti i sensi. Spesso si legge che le licenze Creative Commons proteggono le nostre opere e alcuni si domandano osa fare nel caso vengano violate ed i nostri lavori copiati da altri. Da molto tempo sono iscirtto alla mailing list italiana ed in effetti è anche una delle domande più frequenti. E' vero che spesso a chiedere ed attendere una risposta si fa prima, ma alcune cose sono basilari, quindi se proprio non volete leggere tutti i libri scritti sull'argomento da Simone Aliprandi almeno leggete le FAQ. Già il fatto che comunque i "manuali operativi" siano scaricabili gratuitamente (la versione cartacea costa molto poco) e siano interessanti dovrebbe comunque spingire almeno a sfogliarli.

venerdì 21 gennaio 2011

IBM ThinkPad X31

Non stavo nella pelle e finalmente gettons è arrivato a home 2.0 quasi fosse Babbo Natale como di doni preziosi per me. Non si tratta propriamente di doni nel senso stretto della parola, ma il suo arrivo è stato decisamente gradito. Più del solito, intendiamoci. L'oggetto che mi ha consegnato con estrema dovizia e cautela è il portatile per antonomasia. Niente popò di meno che (da leggersi tutto attaccato) un IBM ThinkPad X31. Non sono mai stato un manta dei portatili. Anzi, li ho sempre trovati poco interessanti, troppo costosi e per niente malleabili. Da feticista dei desktop, in trent anni suonati non ne ho mai posseduto uno. E' giunto il momento nell'anno del Signore 2011 di avere proprio un IBM, ad esattamente il centesimo anniversario della fondazione della multinazionale americana. Ok, questo è stato un caso lo ammetto. Ma fa molto nerd no? Quindi facciamo finta che sia sta anche questa un'astuta mossa studiata a tavolino nei minimi dettagli. Come dicevo prima di perdermi in deliranti fraseggi, i portatili non mi hanno mai attirato troppo. Gli unici che potevano piacermi erano per l'appunto i ThinPad ed i Toshiba Satellite. Caso ha voluto che a casa di gettons arrivasse (per la modifica cifra di 14,99 sterline di spedizione!!!) l'X31 quindi inutile dire che per me è sempre stato il miglior prodotto mai esistito.

I libri letti nel 2010

Foto di pfala
Non è solo un articolo autocelebrativo per snocciolare i libri letti durante il 2010. Ok, ormai il 2011 è già iniziato da un po', ma non posso farci niente se solo ieri ho avuto lo spunto (copiato da altri blog a dire il vero) per fare una cosa del genere. Penso inoltre sia utile per l'ignaro lettore che capita qui e può farsi quindi un'idea sui libri grazie alle recensione ed ai commenti personali che ho fatto nel corso dell'anno. Non tutti i libri dell'elenco sono stati descritti qui nel blog, in quanto non avevo ancora ripreso a scriverci. Di molti però potranno essere trovate recensioni e voti nella mia pagina di Anobii. Metterò inoltre alcune statistiche riguardanti questa lista e tra parentesi, acconto al nome dell'autore ed al titolo del libro ci sarà il voto che gli dato in una scala da 1 a 5, in pieno stile anobiiano. Non resta adesso che vedere la lista in ordine cronologico:

mercoledì 19 gennaio 2011

DVD Blade Runner Ultimate Collection Briefcase

Tanta roba. Non solo per il film in sè, che meriterà un articolo a parte nonostante non debba avere bisogno di nessuna presentazione. Tanta roba dicevo per cosa ci offre questo box di dvd da collezione. E non sto parlando solo della quantità di gadget ed oggetti presenti, ma anche del loro valore storico affettivo. Abbiamo una valigetta in metallo che al suo interno contiene oltre ai 5 dvd anche delle stampe, due modellini (uno dell'auto e uno del celebre unicorno) e delle immagini tridimensionali olografiche del film. All'interno dei dischi ci sono poi moltissimi contenuti speciali, introvabili e mai visti prima. Sono presenti infatti ben tre versioni complete ('82 Domestic Theatrical Version, '82 International Theatrical Version e '92 Director's Cut), interviste, otto mini documentari, alcuni provini e tanto altro. Insomma, ore ed ore di fantascienza. Uno dei migliori parti di Philip Dick. Uno dei pochi film che sono migliori rispetto al libro, e questo grazie alla regia di Scott, ma non solo, come possiamo capire anche grazie ai contenuti presenti nei dvd. Per chi fosse interessato il briefcase è in offertissima (non so per quanto) su dvd.it al prezzo di 29.99 euro invece di 99.99.

Stephen Gunn - La notte dei mille draghi

More about La notte dei mille draghi


Autore: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Editore: TEA
Pagine: 343
Voto: 3/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Hong Kong. Porto Fragrante, è tornato sotto il controllo della Cina popolare. Il grande passaggio si è consumato in un vortice di cerimonie, dichiarazioni ufficiali e promesse circa il futuro della città. Ma la vera partita si è giocata sotto la superficie, in uno scontro feroce tra i Servizi di mezzo mondo, lobby industriali e le temibili Triadi. Di quella partita Chance Renard è stato un protagonista, e in quei giorni ha combattuto, ha amato, ha incontrato i fantasmi del suo passato. Ma forse è stato soltanto una delle molte pedine gettate nella mischia a farsi a pezzi dal misterioso Shaibat. Un individuo? Un'organizzazione? Un computer? Per anni il Professionista ha corso con le ombre sulle tracce di Shaibat: un lungo inseguimento a un nemico senza volto, sfuggente, diabolico; una caccia cominciata a Bangkok, dieci anni prima, e che ha trovato la sua sconvolgente soluzione proprio durante la notte dei mille draghi: la notte in cui, secondo i vecchi di Hong Kong, il joss, la buona fortuna del Porto Fragrante, è volato via nell'oscurità...

martedì 18 gennaio 2011

Echelon Conspiracy - Il Dono (2009)



Voglio evidenziare fin da subito il "pollice verso" nei confronti di questo film. Trama sì accattivante, ma decisamente inversomile nella sua fantasia. Macchinoso ed irreale. Ammesso che la storia potesse avere un senso, resta da capire come (attenti allo spoiler, ma non posso farne a meno) un computer onnipotente decida di tessere una trama assai lenta ed improbabile per il controllo del mondo, salvo poi pentirsi all'ultimo secondo. Sulla falsa riga di alcuni cult movie spionistici di serie A, ecco che Echelon Conspiracy inizia in maniera interessante per poi scemare nel ridicolo ed avere qua e là scopiazzature, dal solito Io, robot in cui la mente cibernetica prende il controllo ed agisce di sua spontanea volontà. Tutto già visto, in salse migliori. Il personaggio principale, interpretato da un Matt Damon dei poveri (Shane West) nei panni di un tecnico informatico, sembra che venga baciato (a dir poco) dalla dea fortuna. Si ritrova infatti misteriosamente con uno smartphone di ultima generazione con un'app senza eguali: gli arrivano sms anonimi assai interessanti e danarosi. Peccato che il tutto abbia un risvolto della medaglia poco piacevole. Un punto esclamativo su quanto ai giorni d'oggi siamo controllati e su quanto Echelon può venire a sapere. Peccato che alcune scene rasentino il ridicolo: il tecnico viene "sgamato" a Mosca catturato da una telecamera all'aeroporto che ne riconosce il volto. Eh già, era troppo difficile rintracciarlo a Praga prima del volo o tramite il telefono cellulare o altre cose. Dulcis in fundo un finale da unione sovietica dei grandi tempi... Bella l'idea dell'hacker moscovita, che fa part time il tassista a Praga e poi si scopre essere un militare russo. Geniale, come le manciate di luoghi comuni e clichè presenti in tutta la pellicola. Da vedere solo per qualche sparatoria.

Il blocco dello scrittore

Foto di photolupi
Ho il blocco dello scrittore. O meglio, del blogger. E' una cosa che può capitare, un po' come quando viene l'influenza, anche se si presenta in maniera più soggettiva, più personale direi. Come il gomito del tennista, o il fuoco di Sant Antonio. Anche qui parliamo di qualcosa che appartiene a qualcuno. Meno generico però, perchè lo scrittore sarei io. Non è un vero e proprio blocco, diciamo la verità. Non uno stop, ma un dare precedenza. Se non passa nessuno, posso anche andare avanti. Mi sono sentito in dovere di fare questa precisazione e far uscire questo articolo per rassicurare l'amico gettons. Purtroppo, assediato dal lavoro, ho avuto poco tempo in questi giorni, anche di rispondere alle sue innumerevoli email che chiedevano a gran voce articoli per il blog. Capisco che da Londra, lontano come è, non riesca a fare a meno dell'italianità che questo sito trasuda. Capisco anche che per il suo tipo di lavoro, questa sia una tappa obbligata e che senta la mancanza delle lettere che scorrono sul monitor, quando ho piccoli momenti di pausa. Gettons però deve stare sereno: Vomito Ergo Rum non lo abbandonerà mai, anzi ha deciso di premiarlo accettando la sua richiesta di poter collaborare con questa testata giornalistica. Sarà quindi un inviato speciale dall'estero e seguirà con attenzione alcuni avvenimenti informatici (e non solo) nelle prossime settimane. Non posso sbottonarmi di più, ma ricordate: per un amico questo ed altro.

sabato 15 gennaio 2011

Google Translate per Android: la babele definitiva

Alla fine diventeremo degli autonomi totalmente indipendenti da Google. Ma chi se ne frega in fin dei conti. La nuova versione di Google Translate per Android è qualcosa di molto vicino alla perfezione per quanto riguarda gli aiuti istantanei nelle traduzioni. Ok, sappiamo che come traduttore non è perfetto al 100%, di sicuro però già prima era qualcosa di più che un semplice vocabolario. Adesso con l'introduzione degli aiuti vocali è decisamente un ariete che abbatte le barriere linguistiche. Non solo sul web, essendo utilizzabile su dispositivi portatili, sarà un traduttori utilissimo in qualsiasi occasione. Per quasi qualsiasi lingua: sono supportate 53 per adesso, dall'afrikaans. Puoi pronunciare la parola da tradurre (ad esempio "hello") e sentirtela ripetere tradotta nella lingua che hai scelto (ad esempio "ciao"). Inutile dire che funziona anche con termini più complessi ed addirittura intere frasi. Ho pravato anche con testi di canzoni. Ok questo per quanto riguarda l'italiano. Ma in questa versione è presente anche la modalità "conversazione" per avere dei botta e risposta da una lingua all'altra. Per adesso funziona solo tra inglese e spagnolo, ma la possibilità di vederlo introdotto anche per il resto delle lingue non è lontana. Siamo ancora in fase alpha, ma direi che funziona egregiamente.

giovedì 13 gennaio 2011

Ant Movie Catalog

Beh quella di catalogare tutti i nostri film è una necessità che sentiamo da anni. Sia che si tratti di film visti in tv o al cinema, sia che si tratti di collezioni in dvd o bluray. Mentre per i libri il miglior prodototto che ho trovato fa parte della categoria web 2.0 ed è pure un social network (Anobii), per il mondo dei video la cosa è un po' più complessa. A me serviva soprattutto un programmino che riuscisse a catalogare i bluray ed attingesse le informazioni in maniera automatica da alcuni database. Infatti la voglia di stare a compilare form con i più disparati dati è pari a zero. Ben venga se esiste qualcosa che mi viene incontro. Dopo averne provati alcuni, messi da parte altri, dimenticati e persi altri ancora, ho rispolvera Ant Movie Catalog che per me rappresenta la soluzione migliore e più rapida. Si tratta di un freeware open source utilizabile su sistema operativo Windows. Come potete vedere dall'immagine, il programma si presenta con un'interfaccia tipica dei database e numerosi spazi per le più svariati informazioni relative al film che avete scelto.

mercoledì 12 gennaio 2011

Alice Home TV

Premetto che ero indeciso fino all'ultimo nonostante fosse una promozione gratuita. Ma è da aprile scorso, da quando ho attivato la linea adsl che mi rincorrono con diverse telefonate. del resto i masters of telephone sono loro. Sarebbe stato impossibile sfuggirgli. Lora sanno. Loro sono tra di noi. Decido quindi di accettare, ma i lavori in casa si sussoguono a ritmi infernali, quindi disdico il primo appuntamento, salta il secondo ed io non mi preoccupo più. Quel che sarà sarà. Passano i mesi ed io metto Sky. Di Alice francamente me ne infischio.  Recentemente vengo contatto di nuovo e fissiamo un incontro con il tecnico. Il fatidico giorno è arrivato e sono già pronto per le prime impressioni. Per cominciare, tanto di cappello alla preparazione. Home 2.0 è cablata con una linea dati, ma questa ovvimanete non arriva ovunque. E non arriva proprio là dove io volevo mettere il loro decoder. Quindi sempre in comodato d'uso gratuito viene installato un powerline che permette di inviare i dati tramite la linea elettrica.

martedì 11 gennaio 2011

Risolvere Sudoku con Google Goggles

Screenshot of Google Goggles
Spettacolo. Era giusto ieri che babbo si stava scervellando con un Sudoku de La settimana enigmistica ed ad un certo punto si è impantanato. Ho pensato che magari online esisteva un "compilatore" automatico di sudoku e che potesse risolverli. Lui, contrarissimo a qusta cosa, mi ha impedito di cercarlo. Stasera mentre girello in rete, casualmente mi imbatto in un video che mi ha sconvolto la vita. Grazie al mio Android d'ora in avanti sarà possibile risolvere qualsiasi tipo di Sudoku!!! Con l'applicazione Google Goggles (che serve a ben altro) basterà scattare una fotografia al rompicapo per vederlo risolvere in un batter d'occhio! Eh già, decisamente un passo importante per l'uomo che non deve chiedere mai! A questo punto necessariamente i cellulari Android saranno considerati altamente dopanti. Ne consigliamo un uso non eccessivo e conforme alle norme vigenti nel vostro Paese. L'auotre del blog si dichiara estraneo a qualsiasi utilizzo il lettore voglia farne relativamente al sudoku. Non utilizzatelo duranti i campionati mondiali, se non espressamente consentito. Adesso non mi resta che lasciarvi con il video che ne evidenzia le potenzialità.


PicScatter: rendere più piacevole il profilo di Facebook

Da qualche giorno ormai in molti avrete notato che il profilo su Facebook si è rinnovato. Al di là che possa piacere o non piacere, che si stava meglio quando si stava peggio, che non ci sono più le mezze stagioni, che il panda muore e così via, adesso nella propria pagina vengono visualizzate le ultime cinque foto in cui siamo taggati. Oggi ho provato (con un risultato che non mi piace sinceramente) ad abbellire il profilo grazie all'applicazione picscatter. In teoria potete comuqnue arrivare ad avere un risultato come nell'immagine qui postata. Vi consiglio però di utilizzare una fotografia con una buona risoluzione altrimenti, come nel mio caso, potrete avere problemi di sgranamento.
Il risultato dell'immagine a mosaico di Alexandre Oudin è comunque fattibile grazie all'applicazione che calcola alla perfezione di dimensioni e le proporzioni da assegnare ad ogni foto taggata. Infatti sono necessarie un totale di sei foto (una di dimensione 180x532 pixel e le altre di 97x68) che l'app creare ad hoc partendo da una foto singola che voi caricherete.

lunedì 10 gennaio 2011

Inception





Volevo vederlo a tutti i costi e ne è valsa la pena. Facevamo la posta già da qualche giorno per poter prenderlo al video noleggio e non è stato facile. Finalmente posso dire anche io che si tratta di uno dei migliori film di fantascienza (?) degli ultimi dieci anni. Senza tanti fronzoli è proprio così. Possiamo iniziare dalla trama, di quelle intrecciate, su più livelli, in cui bisogna stare attenti fin da principio. Il tema, quello dei sogni, che è tanto interessante quanto complicato e curioso. La complessità della storia segue il modello degli ultimi capolavori cinematografici, lasciando allo spettatore ampi margini d'azione per elaborare quanto accade, ma lasciandolo comunque stupito ed interdetto. Nolan, alla regia, è un mago in questo. Non possiamo infatti dimenticare Memento, The Prestige e i due Batman. Sì, lui ci sa fare, non è certo l'ultimo arrivato. E' riuscito a dare originalità e profondità ad ogni passo. Adeso lasciamo stare cosa avviene dentro al film. Nonvoglio raccontare niente, neanhce una minima cosa. Ci basta sapere che tratta di sogni. Passiamo a tutto il resto. La pellicola è mastodontica, sotto ogni punto di vista. Possiamo rivederci il meglio di altri lavori cinematografici da Matrix a Ocean's Eleven, da Insomnia a Shutter Island. La scelta del cast è vincente, difficile che ultimamente Leonardo Di Caprio sbagli un solo film. Poi c'è la mia mitica Ellen Page, la ragazzina di Juno. La adoro! Tom Hardy e Cilliam Muprhy non stanno di certo lì come comparse. insomma, qualosa di veramente ben riuscito. Gli effetti speciali poi sono degni di nota, sublimi nonchì subliminali. Ogni tipo di location rasenta la perfezione e la magnificenza, e l'uso di illusioni ottiche ti accende ancora di più il cuore. Gli effetti audio sono incalzanti e la colonna sonora ti fa entrare oniricamente nella storia. Voto: cinque su cinque.

domenica 9 gennaio 2011

John Le Carrè - Amici Assoluti

More about Amici assoluti

Autore: John Le Carrè
Pagine: 406
Editore: Mondadori
Voto: 1/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Berlino, 1968. In un clima di rivolta e di resa dei conti con il passato, l'inglese Ted Mundy salva la vita a un giovane tedesco di nome Sasha. Tra Ted e Sasha nasce "un'amicizia assoluta". Un legame più forte dei vincoli famigliari, capace di sopportare lunghe assenze e superare le più grandi prove della storia. Ted e Sasha si trovano ad agire come spie sui lati opposti del Muro, nemici all'apparenza, in realtà una coppia di agenti che fanno il doppiogioco. Sono anni spesi a proteggere le proprie delicate coperture, dove una parola sbagliata o un appuntamento con un informatore possono costare la vita. Ma ciò che è stato in grado di resistere alla Guerra Fredda si incrina improvvisamente con il Nuovo Ordine Mondiale. 

DropBox Shell e altre scorciatoie

Non sto qui ad annoiarvi su DropBox visto che lo ho già fatto altre volte. Lasciatemi ripetere che lo considerò però uno strumento indispensabile per internet, il cloud computing ed i contatti tra amici (non solo virtuali). Come ogni software, anche DropBox non è perfetto e mancano alcuni piccoli accorgimenti per rendere ancora più agevole il suo quotidiano utilizzo. Non è il massimo della comodità infatti avere sincronizzate solo le cartelle dentro quella "madre", e per questo si può ovviare in parte com l'uso di Dopbbox Shell. Come funziona? Semplice. Si scarica, si installa e nel menù contestuale di Windows avremo una nuova voce dedicata alla sincronizzazione con Dropbox. Easy.
Poi avete dei documenti che non risiedono sul vostro pc e volete che vengano comunque utilizzati, visti, modificati etc dai vostri contatti dropboxiani? Questi files magari risiedono su Google Docs? Utiliziamo allora Send To Dropbox per sincronizzare i file dei due servizi tra loro. Ma se dovete lavorare su un file e lo sfigato sfortunato del vostro amico non ha nè un account di Dropbox nè uno di Google Docs che si fa? Ci viene in soccorso AirDropper direttamente dal web senza alcuna installazione. Collegando il proprio account ci permette di rendere utilizzabile un file anche a chi non ha un account. Con MailDrop è inoltre possibile mandare files via mail al proprio account.

sabato 8 gennaio 2011

Dexpot: virtual desktop per Windows 7

Per gli utilizzatori di Ubuntu & Co. è un po' come la scoperta dell'acqua calda. Per gli utilizzatori di Windows invece potrebbe essere un utility che semplifica la vita. E' davvero molto comodo infatti avere più desktop su cui lavorare. Spesso quando lavoriamo, abbiamo la necessità di avere un numero incredibile di finestre aperte, programmi, cartelle, files, ed altro ancora. Dexpot ci permette di creare e gestire numerosi desktop virtuali (fino a 20 per l'esattezza). La libertà di gestione per ogni desktop creato è molto ampia: è possibile che ogni spazio di lavoro, oltre che un suo nome o un suo suono specifico per l'ingresso, abbia anche una sua particolare risoluzione, o sia protetto da una password. Dal menù impostazioni è inoltre possibile cambiare tanti altri parametri come le scorciatoie da tastiera per passare da una scrivania all'altra (di default "alt +1" e così via). E' possibile usare effetti grafici 3D come la rotazione del cubo, il cambio automatico ad intervelli predefiniti etc.

venerdì 7 gennaio 2011

City Of God (2002)




Non è sempre facile trovare un film basato su di una storia vera che sia al tempo stesso crudo quanto spensierato, violento quanto allegro, toccante quanto cinico. Non era la mia prima volta, ma è sempre un piacere vederlo. Così come consigliarlo a chi mi sta accanto e scoprire che non sono il solo ad avere sentimenti positivi. E' un film brasiliano che racconta il Brasile. Quello delle favelas tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, attraverso una serie di flashbacks  o rimandi. Una struttura molto elaborata, ma che si segue con semplicità. Ingrediente trainante è la violenza che si respira nella Città di Dio, fin dalla giovanissima età. Infatti proprio i protagonisti sono tutti adolescenti, cresciuti troppo presto, in un mondo davvero difficile. Tutte esistenze precarie, in bilico tra furti (quando va bene), omicidi, droga e chi più ne ha più ne metta. Una storia reale raccontata sapientemente anche con una fredda ironia in alcuni passaggi. Questo cozza con l'estrema violenza di alcune scene di vita quotidiana della favela.

Splice (2009)



Scelto a caso lo ammetto, ma scelta comunque giusta. Più che giusta fin da principio, quando si vede anche la copertina di un numero di Wired. Oltre a questo il tema è decisamente interessante: ricerche genetiche sul dna umano, una sorta di clonazione, esperimenti scientifici di dubbia moralità e così via. In pratica ci sono questi due scienziati, che nella vita privata stanno anche insieme, che fanno una specie di scoperta del secolo, creando un nuovo animale che potrebbe curare non so quante malattie del bestiame.. Ma questa è solo la punta dell'iceberg, in quanto se combinato con dna umano, allora le malattie curabili sarebbero quelle degli uomini. Ovviamente la commissione scientifica è un po' titubante, perchè verrebbe a crearsi un marasma mostruoso, quindi decidono di stoppare i lavori ed accontentarsi nel frattempo delle bestiole. I due biochimici o quel che sono, non ci stanno e portano avanti di loro iniziativa l'esperimento. Vuoi che qualcosa non vada storto e gli sfugga di mano? Vabbeh, non continuo per non spoilerare, anche se anticipo che la sindrome di Frankenstein è forte in questo film, soprattutto nella parte finale.

Romanzo criminale (serie TV) seconda stagione

Sì bello. Molto bello. Ma in discesa. non è la prima stagione. Così come la seconda parte del libro non è la prima parte. Tutta colpa del Libanese. Sì, il maggiore indiziato è lui ovviamente. Lui la mente, lui i muscoli, lui la forza ispiratrice di tutti i componenti. Gli altri consoli, il Freddo ed il Dandi sono solo capi marginali, all'occorrenza. Il carisma del Libanese è insuperabile, inavvicinabile. E tutta la storia che sta alla base della seconda stagione è retta proprio da questo. Un continuo declino della banda ed un'ascesa delle rivalità, delle problematiche e dell'egocentrismo. A turno ci provano il Freddo ed il Dandi, ma ad entrambi mancano gli attributi. Squallida la figura trisite e patetica del commissario Scialoja, che mai riesce a riscattarsi, quando oppresso da poteri più forti, quanto sormontato dalla propria gelosia e fame di vendetta. Manca poi la parte relativa alla massoneria, o meglio, è presente ma poco accennata. Preferivo qualcosa di più. E la morte di Alessandro Magno  il Libanese lascia troppi vuoti, e troppe zone da spartire.
La serie penso si concluda qui, se resta fedele al libro, non credo assisteremo ad una terza stagione.

giovedì 6 gennaio 2011

241543903

241543903
Da qualche giorno sto lurkando un'interessantissima community internet: Lega Nerd. Durante il mio periodo di convalescenza da questa terrificante malattia che mi attanaglia e mi sconvolge ogni possibile piano per completare le feste, mi dedico quindi un po' alla lettura dei loro articoli. Oggi ho scoperto di un interessante internet meme che ha preso piede in ogni dove, e voglio proporlo anche qui da noi. Come potete vedere, anzi ammirare, dalla foto a corredo dell'articolo, si tratta di una testa (la mia nella fattispecie) dentro il freezer. L'opera d'arte è stata eseguita da St3ph4nu5 (aka babbo) per questo non è delle migliori. La fufata di capelli presente sul mio cranio è invece dovuta all'effetto guanciale ed alla febbre alta che mi ha colpito in questi giorni. Se digitate in un motore di ricerca per immagini (che sia Google, Yahoo o Flickr poco cambia) il seguente numero: 241543903 vedrete apparire strane foto di teste dentro al freezer.

mercoledì 5 gennaio 2011

Brazil (1985)





Terry Gilliam sta diventando uno dei miei registi preferiti e con Brazil, film del 1985, rafforza questa mia idea. Un'avventura fantascientifica, e toh... ma chi lo avrebbe mai detto? Distopica!!! Neanche a farlo nelle più completa involontarietà. Una sorta di 1984 Orwelliano (tanto più che il film avrebbe potuto intitolarsi 1984 1/2) più satirico e meno violento, forse proprio per la sua forma tragicomica. I protagonisti vivono un mondo affogato dalla Burocrazia che ha preso il sopravvento su di ogni cosa. una burocrazia lenta e spietata, arrogante quanto imperfetta, così come la tecnologia propostaci: tutt altro che funzionale. Gli erroi sono all'ordine del giorno, anche quelli gravi che permettono la morte di un normale civile, arrestato per sbaglio, per un semplice errore burocratico. Ogni minimo particolare, nella pellicola e nel mondo visionario di Gilliam è impregnato di cinismo. Questo lo rende in parte diverso da altri lavori distopici. Vi è inoltre qualcosa di più pompato, più estremizzato, oltre all'inserimento di scene oniriche che viaggiano nella mente di Sam, il protagonista principale. Si ha certe volte il dubbio che la cruda e sadica ironia che pervade alcune scene sia sincera. Di sicuro ben incastrata all'interno della storia. Da non perdere.

TG5 contro wikipedia


Qualche tempo fa al TG5 è andato in onda un servizio contro la nota Wikipedia . Pur non essendo un fan sfegatato ed incondizionato di questa enciclopedia "libera e democratica" vorrei mettere alcuni puntini sulle i in relazione da quanto detto durante il telegiornale. Se proprio vogliamo dare contro alla Wikipedia, uno dei maggiori e più riusciti strumenti partecipativi, possiamo farlo in relazione all'appiattimento culturale che può venirne fuori. Non penso sia però un grandissimo pericolo. Andiamo ad analizzare quanto detto nel servizio:


- si trovano errori nelle pagine (quali?) che non possono essere corretti (immadiatamente magari)
E' normale vista la grandissima mole di dati che nell'enciclopedia possano capitare degli errori. Ciò che non viene detto nel servizio è che questi errori sono presenti anche nelle più famose enciclopedia cartecee (magari a pagamento). Secondo una studio condotto da Nature nel 2005 Wikipedia aveva una media errori per voce pari a 3,86 contro i 2,92 dell'Enciclopedia Britannica. Un'altra cosa che il TG5 volutamente non ci dicono è che non tutte le voci, possono venire corrette o cambiate all'istante, ma devono comunque entrare in un iter che ne garantisca la validità. Del resto la natura democratica di Wikipedia non è cristallina al 100% (per fortuna direi) ed è costituita piramidalmente. In poche parole non può passare il primo iraniano che capita ed eliminare la voce Isreale. Inoltre mentre una modifica su Wikipedia avviene ed avviene in modo relativamente veloce, una modifica sulla Treccani, se avviene, è visibile o nell'errata corrige o nella prossima edizione.
- chiunque può accedervi, modificare ed inserire notizie
Come detto sopra, non è così semplice, non si sta parlando di Anrchopedia. La partecipazione è garantita a tutti, ma alla base della struttura c'è un controllo ed una scala gerarchica. Inoltre ci sono voci e voci, non tutte sono uguali.
- fa finta di essere libera, ma intanto chiede allgi italiani una piccola donazione
Fa finta? E' libera! Il fatto che venga chiesta una donazione, non significa che necessariamente questa debba essere fatta. Io non ho pagato e possono usufruirne ugualmente. Per al treccani magari no. O pago, o pago. Libera poi magari significa anche garante di libertà: gli articoli possono essere copiati e riportati altrove, essere letti da qualsiasi luogo mi trovi, avere contenuti impensabili per le normali enciclopedia, magari aggiornati in tempo reale.
- peccato che non sia libera, visto che basta provare a modificare alcuni profili e scoprire e che giudizi, commenti e dati storici non sono modificabili.
Ma come, prima caro giornalista, dicevi che tutti potevano incondizionatamente modificare qualunque cosa ed ora hai scoperto che se volevi cambiare la data di nascita di Napoleone non puoi farlo?
-Alla fine è sempre meglio la vecchia cara enciclopedia
Eh sì, soprattutto se una che fa da sponsor al tg5

lunedì 3 gennaio 2011

Geinimi: pericoloso trojan cinese per Android

Dopo aver fatto una serie di check-in su FourSquare ed averli crosspostati per par condicio su Luoghi, ed aver salavato e condiviso i miei percorsi ho deciso di tornare a casa, così chi mi cerca su Latitude sa che può passare a trovarmi. Mi siedo e registro un libro su Anobii mentre converso su Gtalk ed aggiorno in contemporanea il mio status di Twitter e di Facebook: non vorrei che qualcuno inizi a pensare che sono sparito. Tanto per fare un po' di rumore entro in Last.fm e seguo gusti simili ai miei per condividerli a mia volta, magari cercando qualcosa di interessante su YouTube per commentarlo, votarlo e ricondividerlo nuovamente su Facebook e Twitter. Al ritmo calzante delle mie hit preferite mi ricordo che su DropBox ho una cartella condivisa e sincornizzata, nel quale ritrovo vecchie foto che devo assolutamente caricare su Flickr o su Picasa per vedere quanti commenti vengono fatti ed il giudizio che comporta. E' meglio se cerco un'applicazione per Android che faccia tutto, magari già utilizzata da amici. Controllo quindi AppBrain provandone una decina, salvo poi leggere sul mio Feed reader condiviso che un trojan per Android può mettere a rischio la mia privacy!
Eh no eh!!! La mia privacy non si tocca cavolo, io ci tengo abbestia!!!! I miei dati restano miei e miei soltanto,  ma chi catso deve sapere i siti che visito (e che non mi tocchi Sync di firefox!!)??? Alla larga curiosi!!!!!!!!!!!!!

domenica 2 gennaio 2011

James Rollins - Artico

More about Artico

Autore: James Rollins
Editore: TEA
Pagine: 466
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Poco prima della seconda guerra mondiale, alcuni tra i più brillanti scienziati dell'Unione Sovietica furono trasferiti in una base segreta,costruita sotto la calotta polare, per lavorare a un progetto rivoluzionario che avrebbe cambiato il corso della Storia. Poi, improvvisamente, gli esperimenti vennero sospesi e la base abbandonata: quel luogo doveva essere dimenticato da tutti, sepolto per sempre nei ghiacci dell'Artico... Sessantacinque anni dopo, un sottomarino americano si avvicina casualmente a un'enorme isola di ghiaccio, che si estende sin nelle profondità dell'Oceano Artico. I ricercatori a bordo scoprono che al suo interno è incastonata una struttura artificiale e, mentre stanno scandagliando l'isola col sonar, registrano un fugace movimento...   Là sotto c'è qualcuno o qualcosa che non sarebbe mai dovuto sopravvivere, un mistero intorno al quale sta perscatenarsi l'inferno.

Think'ulo: nota band piombinese

Ebbene sì, Piombino dal punto di vista musicale è una bella piazza. Oltre ai gruppi più noti e fortunati (Dark Quarterer, AFO4 etc) oggi al fondo sono venuti fuori alcuni nomi forse dimenticati, come i Prolet Kult ed i Think'ulo. I ricordi sono esplosi come un fiume in piena. Erano gli anni novanta, quando noi fondisti ascoltavamo le eroiche gesta di queste band underground. Anche oggi pendevamo reciprocamente dalle nostre labbra durante i racconti che vedevano come protagonisti i musicisti forse più trasgressivi della scena piombinese. Un assaggio di depravazione ed esagerazione. Piombino venti anni fa non era certo la piazza migliore per questo tipo di musica, ascoltata tra una risata e l'altra grazie alle musicassette che passavano di mano in mano e di zaino in zaino ai tempi della scuola. Cassette introvabili, che oggi sono una rarità.

Sin City (2005)

Non proprio un film appena uscito nelle sale, ma anche abbastanza recente da poter apprezzare gli effetti speciali che contraddistinguono tutta la pellicola. Un cast ricco (tra gli altri Bruce Willis, Mickey Rourke, Clive Owen, Rosario Dawson,. Jessica Alba, Benicio Del Toro) che ben si inserisce nell'ambientazione noir per eccellenza. Un ottimo lavoro dei registi Rodriguez e Miller in cui possiamo vedere la mano e le pennellate di Quentin Tarantino. Fin da principio riusciamo ad entrare alla perfezione in contatto con il mondo di (Ba)Sin City, la città del peccato. Il film è costituito da tre storie principali, un prologo - introduzione ed un epilogo. In parte le storie, pur non intrecciandosi ed essendo slegate tra loro, presentano dei richiami alle altre. "Quel bastardo giallo" è il primo racconto ed essendo suddiviso in due parti, rappresenta anche la storia conclusiva del film.  "Un duro addio" ed "Un'abbuffata di morte" seguono e trascinano l'ambientazione cupa e sanguinaria in un pieno stile fumetto.

sabato 1 gennaio 2011

Il mondo dei replicanti (2009)


Eh sì lo so, gran parte degli ultimi articoli riguardano film, ma si sa il lettore bluray nuovo, la tv nuova, la marmotta che è in me e tanti titoli da vedere, fanno sì che il divano sia ancora più accogliente e piacevole. Visto che non è che mi sto guardando chissà quali capolavori, faccio il fioretto di riprendere anche la lettura dei libri, cercando qualcosa di più stimolante. Questo film di fantascienza non è malaccio, se non per il fatto che non è propriamente originale (c'è qualcosa del film Io, robot) e che la trama è un po' semplicistica, quasi adattata alla eseginze cinematografiche. Come idea non è male, un mondo dove moltissime persone usano i "surrogati" ovvero droni umanoidi che vengono comandati dagli uomini stessi. Questi robot fanno tutto al posto nostro e possono avere le nostre sembianze, sapientemente ritoccate anche per essere più belli ed atletici. La presunta morale che forse la pellicola vuole lasciarci, non è particolarmente forte. Il mondo futuristico non sembra infatti essere peggiore di quello attuale, anzi molto più sicuro e funzionale, senza nessun tipo di ombra. Non si capisce perchè a qualcuno (proprio al creatore dei surrogati guarda caso) tutto questo non debba andare bene e voglia uccidere miliardi di persone che si interfacciano con i robot. Certo, forse vedere Bruce Willis con il parrucchino ha messo ansia al regista, per questo andava fatto fuori subito.