venerdì 30 aprile 2021

Le Due Inglesi (1971)

 

Regia: Francois Truffaut
Anno: 1971
Titolo originale: Les Deux Anglaises Et Le Continent
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Non c’è molto da fare: il film è noioso. Davvero. Certe volte si possono mettere da parte gli apprezzamenti dovuti a grandi registi ed arrivare al sodo: Le Due Inglesi non spicca certo per ritmo, anzi. E sebbene non sia a priorità, avere nella stessa pellicola elementi come un protagonista dalla faccia austera e praticamente monoespressiva (dell’utilizzatissimo Jean-Pierre Leaud), una voce narrante principale, una voce narrante per le lettere di Claude ed una voce narrante per le lettere di Muriel, lo rende a tutti gli effetti una sorta di audiolibro molto statico. Lento ed anacronistico anche nel racconto che si basa su di un romanzo di Roche ambientato agli inizi del 900, il tema è l’amore tormentato dei tre protagonisti. Ecco quindi le similitudini o comunque gli elementi in comune (che in alcuni casi sono speculari ed invertiti) con Jules E Jim. A differenza dell’altro però, per quanto mi riguarda, a causa della sua forma epistolare che lo rallenta a dismisura. Il triangolo amoroso è concepito per esasperarne i toni e le esperienze sentimentali. I tre protagonisti sono ragazzi giovani, che crescono e si domandano cosa sia l’amore, se esista e se quello corrisposto possa essere gestito se non combaciano i tempi e le situazioni. Potrebbe risultare così straziante e doloroso se non fosse per l’eccessiva prolissità della messa in opera, che a mio avviso deturpa in questo modo anche la trama ed il concetto stesso dell’amore, sempre spiegato da una o l’altra voce narrante e quasi mai messo in opera da qualche scena attoriale. Il realismo e la crudezza di un ambiente così lontano, non pagano e questa pellicola soffre molto di alcuni elementi più vicini alla letteratura che al cinema.

martedì 27 aprile 2021

Pusher 3 - L'Angelo Della Morte (2005)

 

Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2005
Titolo originale: Pusher III
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Film:
Nonostante sia il terzo (ecco il primo ed il secondo) della trilogia Pusher di Refn, c'è da dire che resta sempre su ottimi livelli. Rispetto ai precedenti si notano comunque dei cambiamenti nella struttura della trama: abbiamo la storia raccontata in un lasso di tempo relativamente breve di sole ventiquattro ore ed abbiamo il girato maggiormente concentrato sulla figura del protagonista, in questo caso Milo è più continuativo. E' una pellicola compatta, ben messa in opera che può presentare alcuni momenti statici, ma non per questo meno interessanti di quelli più dinamici. La focalizzazione sul personaggio inoltre ci mostra il cambiamento che si annida nella sua persona, negli sforzi per continuare a comandare nonostante le nuove generazioni, nonostante l'amore per la figlia (che non cade lontana dall'albero) ed il tentativo maldestro di disintossicarsi. Tutto questo, con un ritmo davvero cadenzato senza mai spingere deliberatamente sull'acceleratore, porta ad una escalation di situazioni complicate da risolvere. Almeno per l'uomo comune, non certo per il criminale prezzolato. E lo squallore della periferia viene sempre fuori, sia dai dialoghi sia dalla fotografia che ci porta in un mondo danese incredibilmente inatteso.

Edizione DVD
Gli altri due capitoli erano bellamente in streaming su Prime Video mentre questo si fa fatica a trovare. L'unica edizione con lingua italiana a quanto pare è il DVD in questione, che non presenta neanche un extra.

lunedì 26 aprile 2021

Fast & Furious - Hobbs & Shaw (2019)

 
Regia: David Leitch
Anno: 2019
Titolo originale: Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Premetto che quando decidi di guardare un film del genere SAI già cosa ti devi aspettare e SAI già cosa ne verrà fuori. E quindi senza fare falsi proclami sul VERO cinema una cosa è chiara: quando decidi di guardare un film del genere lo fai per puro piacere ed intrattenimento. Lo so io, lo sapete voi, lo sanno quelli che tirano fuori questi prodotti. Ed è un bene che ci siano, perchè sono divertenti, leggeri e concorrono a quella sorta di gara silenziosa a chi fa più baccano. Però appunto pretendi che determinati elementi che fanno del cinema d'intrattenimento quello che è, vengano rispettati. O che per lo meno si abbia una sorta di originalità non tanto nella costruzione della trama o nello sviluppo dei personaggi, ma almeno per le scene di azione. Invece oltre ad avere i soliti battibecchi tra due energumeni che si amano, manca il costrutto di un vero pericolo per cui debbano scendere in campo proprio loro due, proprio con quei modi, proprio in quelle location, per salvarci tutti. Da chi? Da una sorta di villain obsoleto da quanto abusato che fa parte di una per niente misteriosa organizzazione criminale dalla mission cartacarbonata dagli 007 di antica memoria.  E d'accordo, abbiamo detto di non preoccuparci troppo della trama, ma in questo modo si rischia di avere una sequela di scene improntate solamente all'azione che , se non ti prendono, risultano addirittura noiose. Ed è proprio questo il caso. Ormai si assomigliano quasi tutti che anche puntare sempre più in alto risulta talmente faticoso anche per gli sceneggiatori che lo fanno secondo me scontenti ed avviliti. Non riuscendo a centrare il punto, ma mirandolo con un occhio chiuso, quello buono.
 

Fargo [Stagione 3]

 

Anno: 2017

Titolo originale: Fargo

Numero episodi: 10

Stagione: 3

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Ho fatto più fatica con questa, soprattutto con i primi episodi. Questo perchè a differenza delle altre altre due stagioni, i collegamenti con  il Fargo originale sono meno marcati ed immediati. A livello di trama intendo. Invece la serie dal punto di vista tecnico e scenografico risulta ancora una volta fantastica ed ammirevole, così come la costruzione dei personaggi. Ognuno (anche il combo di Ewan McGregor) è studiato e sviscerato nei minimi particolari: i dettagli psicologici hanno la loro proverbiale importanza ed al livello di sceneggiatura vi è un interessate gioco di dualismo. Guardando un episodio dopo l'altro vengono fuori aspetti sempre più interessanti, questa volta con una trama che risulta un po' più rallentata e infiocchettata nella parte iniziale, ma che riesce a sorprendere ed a non risultare assolutamente mai banale. Questo non succede proprio mai, eppure alcuni personaggi sono caricature (sebbene non esasperate) del rispettivo contrario e quindi ci si poteva aspettare un abuso di clichè o di elementi già utilizzati in passato. Resta anche magnifico, sebbene mi abbia fatto arrabbiare, l'episodio finale. Fargo è una serie astuta e che si fa guardare con apprezzamenti continui. 

domenica 25 aprile 2021

Fiorentina 1 - Juventus 1

 

Un bel pareggino contro una squadra che lotta per la salvezza è oca buona e giusta. Se tu avessi perso sarebbe stato decisamente peggio no? Un punto in questa situazione è oro colato. Soprattutto se in novanta minuti più recupero fai un tiro in porta. Ed il primo tempo neanche ti degni di scendere in campo. Non che il secondo sia andato meglio eh, si vede che regna sovrana una confusione a dir poco imbarazzante. Nessun inserimento, nessuna verticalizzazione riuscita, nessun uomo che puntava e saltava l'avversario. Oltre a queste mancanze tanti errori, sia di disattenzione che tecnici e ancora una volta nessuna verve agonistica. Purtroppo non è la prima partita che capita tutto questo ed infatti i risultati sono chiari e sotto agli occhi di tutti. Ad una manciata di partite dalla fine del campionato ritrovarsi in questa situazione fa restare gli animi molto negativi. Inoltre dobbiamo ancora incontrare avversari molto ostici. Boh, speriamo bene.

Liberazione da Arancione

 

Proseguono le mie escursioni sul Promontorio di Piombino. Un po' per costrizione, non potendo uscire dal comune, un po' perchè abitiamo in posti bellissimi che meritano di essere visti e rivisti più volte. Oggi 25 Aprile, giornata della Liberazione risulta anche essere l'ultimo giorno (spero per sempre, o almeno per moltissimo tempo) dalla zona Arancione che ci attanaglia. Certo, il confronto con il Fascismo è azzardato e provocatorio, ma siamo messi davvero male e speriamo di avere sempre maggiori libertà. Comprese quelle derivanti appunto da quel lontano 25 Aprile del 45. Giro semplice, ormai molto collaudato con partenza da Demos per ammirare il Pratone vuoto la mattina (dopo fortunatamente si è riempito di giovani e non solo), passaggio da dietro il Canessa per giungere a Buca delle Fate, risalire al Reciso, passare dal crinale per la Chiesina di San Quirico e prendere la parallela che ci riporta al Reciso. Da qui su per il borgo di Populonia e ridiscesa dalla deviazione più alla della Romanella fino ad arrivare nuovamente al Pratone. Tra le foto anche l'antica porta di ingresso a Baratti, visibile proprio in prossimità del porticciolo.


Album fotografico Liberazione da Arancione

Percorso su Wikiloc

sabato 24 aprile 2021

Occhio Per Occhio (2019)

 

Regia: Paco Plaza
Anno: 2019
Titolo originale: Quien A Hierro Mata
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Il titolo originale anticipa il tema della vendetta, ma basta poco per capire dove la sceneggiatura vuole andare a parare. O meglio, quali sarebbero gli intenti di un film che varca vari limiti giusto per affacciarsi, ma in fin dei conti non risulta concreto in quasi nessun aspetto. A cominciare dal protagonista e dal suo muoversi tra alti e bassi, con un volto estremamente serioso quasi a nascondere un passato misterioso che si riscopre grazie a qualche frammentario flashback, ma lo si intuisce, senza mai che venga percepito in maniera chiare e concisa dal pubblico. Plaza sembra voler inserire forzatamente troppi elementi, senza però soddisfare la voglia di conoscenza di chi sta di fronte alla TV. Il boss che tipo è? Ed i figli? I colombiani? I cinesi? Si punta inizialmente al rapporto tra i due protagonisti, senza sviscerarlo troppo, si punta a situazioni dalla sceneggiatura incerta, davvero all'acqua di rose e poco credibile nel succedersi degli avvenimenti. Una serie di vendette a catena che non raramente vengono portate a termine come i personaggi potevano sperare, quasi tra l'altro che possano essere elaborate e ben studiate piuttosto che improvvisate e casuali. Anche l'inserimento di alcune scene, come il parto in maniera realistica e decisamente forte a livello da essere sorprendente, non c'entra praticamente nulla con il film e risulta essere una scena puramente estetica del tipo "io so osare e lo posso fare". Per quanto mi riguarda è un film evitabilissimo che non aggiunge niente di nuovo o suggestivo tra un thriller e una gangster movie mal riuscito e sempliciotto.

venerdì 23 aprile 2021

Sound Of Metal (2019)

 

Regia: Darius Marder
Anno: 2019
Titolo originale: Sound Of Metal
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
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Non capita spesso di trovare pellicole che prendono in esame un handicap invalidante, non credo per mancanza di interesse quanto per una difficoltà di trasposizione. In Sound Of Metal il protagonista perde improvvisamente l'udito. Si ritrova quindi isolato da uno dei sensi fondamentali per la comunicazione ed il lavoro della regia, grazie ad un montaggio sonoro sensazionale punta sia sul presentare al pubblico questo stato fisico attraverso silenzi, distorsioni delle voci, rumori di fondo. Praticamente uno strazio ben prospettato al pubblico che da questo punto di vista riesce ad immergesi all'interno del problema. Proprio in questi mesi, ad una persona e me molto cara e vicina, è capitato di perdere totalmente l'udito. E dalle descrizioni che mi ha sempre fatto lo stato di sordità e la cattura dei rumori risultano esattamente come ci sono stati proposti nel film. Purtroppo secondo me la trama ha un ritmo spesso soporifero, specie nella seconda parte in cui il protagonista cerca di portare avanti la sua scelta: il forte della trama è comunque che non ne esista una sola, che non ci sia quella giusta o quella sbagliata, che si possa continuare l'esistenza in un modo o nell'altro nonostante le difficoltà ed il cambiamento radicale delle abitudini. Ruben è infatti un batterista ed ha a che fare con la musica, ha un passato da tossicodipendente e quindi a rischio ricadute, vive on the road tra un concerto e l'altro in un camper con la propria ragazza, ma tutto questo sparisce. Come spariscono i dialoghi semplici con altre persone, le feste rumorose e chiacchiericce, per una persona che oltre a non sentire non riesce ad ascoltare gli altri, ma ha un obiettivo da portare avanti. Un obiettivo che non risulta essere la soluzione per tornare alla vecchia vita, ma che tra illusioni e speranze accompagna il nostro protagonista per tutta la pellicola.

giovedì 22 aprile 2021

Aggiornamento Oxygen OS 11.0.0.2.HD65BA

 

Eccoci questa volta con un aggiornamento veramente corposo per quanto riguarda il OnePlus 7T: siamo arrivati alla versione 11.0.0.2 di OxyGenOs quindi il salto è stato abbastanza grande passando dalla 10 alla 11 appunto. Lo dimostrano anche i circa 2,5 GB di tale pacchetto di aggiornamenti arrivato via OTA.Questo major update aveva iniziato a girare in fase beta già dai primi di marzo, salvo poi essere interrotto per qualche problema (autonomia e surriscaldamento), ma a distanza di quasi un mese ecco che arriva il roll out per tutti coloro che dispongono del 7 e del 7T. Come si nota i la versione non è "pulita" , ma abbiamo uno 0.0.2 che ha messo tutto in sicurezza per poter utilizzare Android 11 con molte nuove funzionalità:

  • Sistema

    • Aggiornamento alla versione OxygenOS 11;
    • Il nuovo design visivo dell’interfaccia utente offre un’esperienza più confortevole grazie a varie ottimizzazioni dei dettagli;
    • Ottimizzata la stabilità di alcune applicazioni di terze parti e migliorata l’esperienza d’uso;
    • Patch di sicurezza Android aggiornata alla versione di marzo 2021;
    • Pacchetto Google Mobile Services aggiornato a gennaio 2021;
    • Poiché si tratta dell’aggiornamento della versione di Android 11 con molte nuove funzionalità, il tempo di aggiornamento potrebbe essere più lungo. Attendi il completamento dell’aggiornamento.
  • Telecamera

    • Aggiornata l’interfaccia utente della fotocamera e ottimizzate alcune delle funzioni;
    • Aggiunto il Codec HEVC per ridurre le dimensioni di archiviazione video senza compromettere la qualità di registrazione;
    • Aggiunto l’accesso a un’app di terze parti per condividere l’immagine tenendola premuta in anteprima;
    • Recentemente aggiunto l’accesso rapido alla modalità di registrazione premendo e tenendo premuto il pulsante di scatto e facendo scorrere il pulsante, è possibile ingrandire o rimpicciolire;
    • Recentemente aggiunto nella modalità Time-lapse il display per mostrare il tempo di ripresa effettivo.
  • Display ambientale

    • Aggiunto recentemente lo Stile orologio Insight, una creazione congiunta con la Parsons School of Design. Cambierà in base ai dati di utilizzo del telefono (Per impostare: Impostazioni> Personalizzazione> Orologio su display ambientale);
    • E stata aggiunta la Funzionalità Canvas che può disegnare automaticamente un’immagine wireframe sulla base di una foto della schermata di blocco sul telefono (Percorso: Impostazioni – Personalizzazione – Sfondo – Tela – Scegli l’anteprima della foto e può essere generata automaticamente).
  • Modalità scura

    • Aggiunto il tasto di scelta rapida per la modalità oscura, abbassare l’impostazione rapida per abilitare;
    • Supporta la funzione di attivazione automatica e personalizza l’intervallo di tempo (percorso: Impostazioni – Display – Modalità oscura – Attiva automaticamente – Abilita automaticamente dal tramonto all’alba / Intervallo di tempo personalizzato).
  • Spazio di gioco

    • Scatola degli strumenti di gioco con nuovi comodi interruttori nella modalità Fnatic. Ora puoi scegliere tre modalità di notifica: solo testo, avvertimento e blocco, per un’esperienza di gioco più coinvolgente;
    • Aggiunta la Funzione di risposta rapida tramite una piccola finestra per Instagram, WhatsApp e Telegram (abilitala scorrendo verso il basso dagli angoli in alto a destra / sinistra dello schermo in modalità di gioco);
    • Aggiunta la Funzione di prevenzione del tocco errato. Abilitala, scorri verso il basso dalla parte superiore dello schermo, fai clic e verrà visualizzata la barra delle notifiche.
  • Mensola

    • Nuovo design dell’interfaccia scaffale, l’interfaccia è più chiara;
    • Aggiunto widget meteo, effetto di animazione più intelligente.
  • Galleria

    • Supportata la funzione Story, che forma automaticamente video settimanali con foto e video in memoria;
    • Ottimizzata la velocità di caricamento della galleria e l’anteprima dell’immagine è più veloce.

mercoledì 21 aprile 2021

Boiling Point - I Nuovi Gangster (1990)

 

Regia: Takeshi Kitano
Anno:1990
Titolo originale: 3-4 X Jugatsu  (3-4x10月)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Seconda fatica di Takeshi Kitano, e secondo suo film che mi guardo. Un piccolo paragone rispetto al primo viene in automatico farlo, perché anche se sono abbastanza differenti tra loro, nella trama e nella struttura, gli elementi in comune non mancano. La prima cosa che colpisce è l’utilizzo della violenza in maniera artistica quanto con crescita esponenziale per trattare sempre il tema della vendetta in una cornice, ancora una volta, che prende in esame la delinquenza giapponese. E’ infatti un lento ed attento gangster movie periferico con personaggi e soggetti di poco conto che si addentrano in situazioni più grande, ma sempre circoscritte. Ciò che viene evidenziato da Boiling Point, soprattutto nel modo di raccontare la storia, sono le scene di vita ordinaria, in netto contrasto con altre, spesso improvvise, in cui la violenza culmina praticamente inattesa. In più occasioni anche in maniera esasperata. Il resto, e non si tratta di singole scene di poco conto, è crudo, denudato anche di qualsivoglia colonna sonora e pure i dialoghi, quanto riempiono i lunghi silenzi risultano tratti dalla vita di tutti i giorni, senza rocambolesche iperbole. Questo è palese anche nella figura, tutt’altro che straordinaria, del protagonista, goffo ed inaffidabile oltre che probabilmente disinteressato ed inopportuno. Una sorta di alternanza di periodi che fanno sembrare l’interno del film diviso in due parti totalmente scollegate tra loro. Per quanto mi riguarda ho preferito Violent Cop, decisamente più dinamico

Juventus 3 - Parma 1

 

Super Juventus in una Super Serie A che batta un Super Parma che per meritocrazia andrà nella Super Serie B. Peccato perchè il calcio è di tutti, lo dimostrano ampiamente queste partite al mercoledì sera, con altre che si giocheranno domani e così via. In modo da poter avere due abbonamenti diversi ovviamente, perchè essendo il calcio di tutti e meritocratico è giusto così. Comunque il Parma nel primo tempo passa in vantaggio al primo tiro su punizione ed i tifosi del calcio popolare era tutti ad esultare allo stadio o con le radioline. Poi si sono svegliati e si sono accorti che gli anni ottanta sono finiti già da un po' e la Juventus vince (vinceva anche allora se è per questo) una gara non certo entusiasmante. Segna per la prima volta in questa stagione un super Alex Sandro che fa addirittura doppietta e chiude i giochi, definitivamente de Ligt, anche lui mai a segno quest'anno. Tre punti importanti per togliere il posto Champions ad altre, che invece avrebbero potuto essere in gara più tranquillamente come il Sassuolo di De Zerbi che oggi avrebbe preferito non giocare, visto che allena gratis.

lunedì 19 aprile 2021

Anna (2019)

 

Regia: Luc Besson
Anno: 2019
Titolo originale: Anna
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Noioso, forzato e già visto. Non c'è proprio niente di originale o di accattivante in questa nuova Nikita la cui salsa è un rimescolamento  indegno. L'eroina di origina russa che si riscatta facendo la spia e combattendo. Mamma mia, gli anni ottanta sono terminati da un bel po'. Le forzature della trama risultano fanciullesche così come alcuni inutili inserti (gli scacchi) infilati lì per dare una certa linea alla figura della protagonista. Un ritorno al passato che sa di resa, di mancanza di idee e di sceneggiatura (ri)tirata fuori da un cassetto polveroso che oggi non ha più l'appeal desiderato. Cosa cerca effettivamente questa Anna? Una sorta di libertà da un addestramento che dura soltanto pochi anni ed è arrivato in maniera decisamente casuale. Una settimana al sole in spiaggia, non certo un rapporto di coppia o una libertà ben più definita. Troppi i flashback che alimentano colpi di scena o spiegoni spesso imbarazzanti. Si fa guardare perchè Sasha Luss è bella e picchia come un uomo. Niente di più.

domenica 18 aprile 2021

Il Sospetto (2012)

 
Regia: Thomas Vinterberg
Anno: 2012
Titolo originale: Jagten
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (8.3)
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Cosa può essere emozionalmente peggiore di un adulto che abusa di un bambino? Generalmente niente, o comunque davvero poco. Penso che chiunque si sia lasciato andare, se non spesso, almeno una volta nella vita ad espressioni di odio profondo verso questi individui. Avere un giudizio netto e perentorio al giorno d'oggi e semplicissimo: il passaparola, i media, i social fanno molto in questo senso. Se una persona ha detta di qualcuno è colpevole, lo sarà sicuramente. Per sempre magari. Perchè d'altra parte "un fondo di verità c'è sempre". Eppure essere accusato ingiustamente di tali atti si trasforma in un calvario senza via d'uscita che da un certo punto di vista potrebbe anche essere peggiore di ogni altra cosa o accusa. La decisamente realistica e ben strutturata trama de Il Sospetto, prende in esame, grazie anche ad una prova straordinaria di Mads Mikkelsen, proprio questo aspetto. Il personaggio principale, e il pubblico lo può vedere chiaramente fin dal principio senza che ci siano colpi di scena, flashback o altri stratagemmi più d'impatto, è accusato ingiustamente di molestie verso una bambina. E non c'è nessun complotto o nessun tipo di errore giudiziario che tenga: semplicemente si parte dall'assioma per cui i "bambini dicono sempre la verità". Ed è vero. Cioè è vero che si pensa sia così, come se tutti quanti ci fossimo scordati di esserlo stati. Io ero bugiardo. Lo sono anche oggi, e non soltanto io lo ero. Moltissimi bimbi sono stati bugiardi, è un modo proprio di fare. Mica lo fanno con cattiveria, e questa cosa è evidenziata pure nel film e nei personaggi adulti che compongono la storia: lo sanno tutti che potrebbe essere così. Si crea quindi una sorta di empatia nei confronti del protagonista che oltre che accusato diviene vittima e discriminato a più riprese. Ma quanti di noi effettivamente odiano i pedofili? Direi tutti, quindi ci ritroviamo anche a riconoscere negli altri adulti atteggiamenti che non sarebbero poi così lontani dal nostro operato. E' una cosa bellamente accettata: se vedi un pedofilo, gliela fai (giustamente?) pagare. E se non lo è? Riversi il tuo odio ugualmente su quella persona, perchè ormai è così. Un piccola bugia, nata per attirare attenzione o per crearsi una situazione immaginaria in cui non doverci restare male, si propaga alla velocità della luce, peggio di un qualsiasi virus pandemico e scatena il panico. Perchè il Mostro è lì fuori per tutti coloro che stanno all'interno della cornice della pellicola, ma per noi che vediamo le cose da un punto di vista più completo, capiamo quanto sia orribile commettere errori di giudizio.

Atalanta 1 - Juventus 0

 

Dopo ben venti anni l'Atalanta vince in campionato contro la Juventus, in una partita che ha visto le due difese giocare decisamente meglio dei rispettivi attacchi. Tanto che per vedere il primo tiro in porta con tanto di parata del portiere abbiamo dovuto attendere Morata al minuto 76, mentre il polacco qualche minuto dopo ha deviato in angolo un tiro su punizione. Poi è arrivata la rete della vittoria grazie ad una deviazione che lo ha spiazzato. E game over. E ancora una volta in bilico il quarto posto: adesso ci siamo dentro, ma potenzialmente potremo già essere quinti questa sera. Sono mancate tante cose, sebbene la partita non sia stata studiata male ed ha tratti abbiamo cercato di imporre gioco e velocità, ma con il senno di poi chi è mancato maggiormente è Cristiano Ronaldo. Nel corso dei mesi, anche tra i tifosi juventini, sono arrivati i detrattori, che lo hanno visto un po' troppo egoista e come elemento di disturbo al gioco bianconero. Ecco, oggi non era in campo e dopo 36 partite consecutive non segniamo neanche una rete. Magari avrebbe fatto comodo uno che tira anche ad occhi chiusi da ogni posizione. Spero solo che torni presto a disposizione, perchè reti e punti ci mancano davvero tanto, almeno per mantenere l'ingresso in Champions.

LOL - Chi Ride E' Fuori [Stagione 1]

 

Anno: 2021
Titolo originale: Documental
Numero episodi: 6
Stagione: 1
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Se non ricordo male è la prima volta che parlo su VER di un game show, ma essendo uno dei format del momento non mi sono tirato indietro.  Tra l'altro oltre che in diversi ne stavano parlando bene, sono usciti un sacco di meme e tormentoni del tipo "Sono Lillo" o "Ma saranno cazzi miei?" che non ti lasciano indifferente. Premetto che i sei episodi mi sono piaciuti e che se, qualora uscisse un'altra stagione, probabilmente la rivedrei, secondo me il programma fa acqua da molti punti di vista. E non alludo al fatto che il format è internazionale e che quindi alcune gag o situazioni possano essere state prese come spunto per la nostra italica versione a discapito dell'originalità. Al di là del fatto, ma questa è una colpa tutta mia, che conoscevo solo una piccola parte dei concorrenti in gara (giusto Elio ovviamente, ma anche Lillo per sentito dire), nella pratica abbiamo dieci concorrenti del mondo dello spettacolo, in genere comici, che devono stare chiusi in una stanza e cercare di non ridere e soprattutto far ridere gli altri. Fin qui tutto ok, ma è comunque ovvio che in una situazione del genere si debbano utilizzare accorgimenti spesso demenziali che non necessariamente fanno ridere anche il pubblico. E non tutti i concorrenti sono in grado di farlo, anche se c'è chi grazie a molto autocontrollo riesce a mantenersi serio con meno difficoltà degli altri. Al netto di questo, alcune gag sono simpatiche e carine, ed apprezzo profondamente quelle più idiote, però ho trovato snervante sia il montaggio con taglia e cuci sia gli stacchi sui presentatori: Fedez e la Mionchi. Ecco, le loro risate, spesso forzate sono state per me più sofferenti di quelle finte di sottofondo che si sento in alcune serie TV comiche. Ed anche il loro teatrino all'interno della stanza dei bottoni mi è risultato indigesto. Nel complesso mi piacerebbe vedere all'opera anche altri concorrenti per poterli valutare.

Sopralluogo lungo i canali di Rimigliano


 Spesso seguo gli interessanti articoli che il Comitato Cultura e Territorio, da Baratti al Cornia pubblica. E come me, fortunatamente lo fanno anche altri, come il Forma. E caso vuole che, entrambi appassionati di escursionismo, ma anche di storia del territorio, ci siamo incuriositi su alcune "pillole" che il Comitato ed il geologo Carlo Pistolesi hanno deciso di condividere riguardo la bonifica del vecchio lago di Rimigliano:

[...]
I timidi tentativi di ripristinare l'ordine idraulico di Rimigliano, a partire dal '600, non dettero i risultati attesi, mentre le condizioni igieniche dei luoghi peggioravano di anno in anno.
Fu Leopoldo II di Lorena, Granduca di Toscana, ad avviare con più decisione la bonifica del lago, quando ormai era ridotto ad un «pantano puzzolente e marcioso».
L'idea di fondo fu quella di prosciugare l'area umida, deviando tutti gli immissari del lago nella foce di Torre Nuova.
Nel 1833 fu scavato un primo tratto del Canale Allacciante fino alla foce di Torre Nuova, per portare in mare le acque della Corniaccia e del fosso Rocchio.
Ancora nell'Allacciante furono convogliate, con il Canale Diversivo, anche le acque della Fossa Calda e in questo modo il livello del lago si abbassò notevolmente.
Fu allora possibile scavare un Canale Essiccatore, all'interno del bacino lacustre e trasferire, sempre a Torre Nuova, anche le acque provenienti di vicini rilievi di Campiglia.
Queste opere idrauliche sono visibili e funzionanti ancora oggi, come dimostrano le immagini proposte.[...]

 Così, sempre il Forma traccia un percorso con partenza dalla Torraccia che segue i canali, tutt'ora attivi e ci porta di conseguenze ad ammirare sia il Mulinaccio ottocentesco, sia i ruderi di quello medievale e la idrovora ancora oggi funzionante, che spingeva l'acqua verso il mare e la Torre Nuova. Non si tratta di un percorso segnato da sentieri, ed abbiamo quindi dovuto improvvisare molto spesso, pur seguendo facilmente canali e fossi. La difficoltà maggiore è data dalla presenza di piante ed erba molto alte lungo il cammino, ma soprattutto da spine davvero fastidiose. La passeggiata si è però rivelata suggestiva ed appagante, non fine a se stessa, ma un punto di partenza per conoscere in maniera migliore il nostro territorio, anche dal punto di vista storico.

 Album fotografico Sopralluogo lungo i canali di bonifica del vecchio lago di Rimigliano

venerdì 16 aprile 2021

Freaks (2018)

 

Regia: Adam Stein, Zach Lipovsky
Anno: 2018
Titolo originale: Freaks
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.7)
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Quando è stato proposto da Tarabusino per la prima giornata in differita di Mini Fisto al Cinema, ho pensato a Freaks del 1932 e successivamente ad un qualche remake dei giorni d'oggi. In realtà in comune ha soltanto il nome del titolo, e fisiologicamente alcuni temi riconducibili ai "diversi" o agli "anormali". Nella sostanza è invece molto più simile ai ben più famosi X-Men. Quindi quella sorta di fantascienza legata al mondo dei supereroi. Ebbene sì, non ce ne libereremo facilmente: DC e soprattutto Marvel hanno quasi monopolizzato il settore, ma in questi abbiamo avuto modo di vedere ed apprezzare numerosi altri prodotti slegati da questi franchise, che per un motivo o per l'altro mi sono piaciuti molto. Frekas fa parte di quella piccola nicchia di belle cosine che si possono fare anche senza budget ingenti e senza l'ausilio di effetti speciali stratosferici che rischiano di cannibalizzare la trama. Purtroppo, per quanto mi riguarda, alla lunga stancano anche i buoni prodotti visto che possono risultare ripetitivi, sebbene la forma abbia sfaccettature differenti. Il duo di regista all'opera in questa pellicola, punta molto sull'atmosfera che sia negli spazi chiusi che in quelli all'aperto riesce a dare il giusto senso claustrofobico ed in alcune occasioni onirico. Inoltre la trama si sviluppa in maniera intelligente, non scoprendo subito le carte, ma lasciandoti un po' quel senso di mistero e curiosità che riesce ad accompagnarti per diverse scene. Da lode a mio avviso anche la prova della piccola Chloe (Lexi Kolker) che pur essendo aiutata da altri protagonisti resta quella principale e non sempre è una cosa semplice. Anche se non sono mirabolanti gli effetti speciali utilizzati, si apprezzano le idee semplici, ma suggestive per creare un mondo fantastico, comprese le bolle temporali (qualcuno ha letto Quando Scoppiò La Pace? Ecco, diciamo che sfrutta l'idea al contrario, ma in maniera cinematograficamente azzeccata) che può essere divertente da vedere. Ho paura o forse no, che ci siano dei sequel, ma secondo me potrebbe restare benissimo un film solitario.

giovedì 15 aprile 2021

The Big Bang Theory [Stagione 11]

 

Anno: 2017 - 2018
Stagione:  11
Titolo originale: The Big Bang Theory
Numero episodi: 24
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Vista un po' lentamente, ma solo perchè ho appreso che la dodicesima non è ancora presente su  Prime Video così ho voluto centellinare un po' gli episodi. Beh l'andazzo è il solito: i protagonisti crescono, diventano adulti e più o meno tutti "si sistemano". Questa cosa forse è un po' forzata, una sorta di "l'anima gemella c'è per chiunque" e chiunque "da grande" si fidanza, si sposa e deve metter su famiglia. A parte questa visione un po' troppo simile nell'andamento delle varie coppie, resta divertente ed è questa la cosa importante. Anche se, come già detto per le ultime stagioni, è fisiologico che diverse gag risultino un po' ripetitive. D'altra parte il format è questo, quindi se piace è giusto che vada avanti fino ad un certo punto. La prossima, che dovrebbe essere l'ultima, chiuderà il cerchio e spero lo faccia nel migliore dei modi.

lunedì 12 aprile 2021

The Lobster (2015)

 

Regia: Yorgos Lanthimos
Anno: 2015
Titolo originale: The Lobster
Voto e  recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Sono abbastanza senza parole, perchè è molto più semplice vederlo, e consigliare di farlo, che poterlo descrivere.  In cosa rientra The Lobster? Sicuramente nella commedia grottesca, con quel senso di fantastico e surreale pennellato da una sinfonica distopia sui rapporti interpersonali di coppia. Un'idea originale, unica, a tratti geniale. E questo per quanto riguarda la trama e la sceneggiatura: ovviamente c'è di più, perchè non basta certo avere l'idea, ma bisogna metterla in pratica, fare una trasposizione cinematografica che riesca a creare il giusto mix tra ritmo, cast, fotografia e montaggio, Yorgos Lanthimos ci riesce lavorando assiduamente su tutti questi elementi, andando a scavare in ciò che la società moderna (odierna?) riesce ad imporre nell'animo umano per quanto riguarda lo status di "single" o di "accompagnato". La ricerca assidua di un partner con cui condividere anche un solo elemento in comune, che si un tratto fisico o caratteriale, una passione o un hobby è alla base della distopia lievemente futuristica (solo nel concetto, non nella visualizzazione delle immagini) che il regista ci racconta. Una compatibilità che spesso neanche ha ragione di esistere o che viene modellata in maniera artificiosa, e proprio nel mentre ci si ribella a questo tipo di dittatura e se ne fugge, ecco che il protagonista (Colin Farrell) entra a far parte di una sorta di Resistenza, in cui però è vietato innamorarsi o stringere amicizie. Esattamente l'opposto, ma egualmente repressivo. Un grande film, che è impossibile sottovalutare. 

Edizione: bluray
Semplice edizione in bluray della CG, con traccia audio italiana in DTS HD MA 5.1 e come extra soltanto:
  • Trailer

Youtopia (2018)

 

Regia: Berardo Carboni
Anno: 2018
Titolo originale: Youtopia
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.4)
Pagina di I Check Movies
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Avendolo trovato nella mia lista degli appunti per i film da vedere ho pensato che il colpevole per il suggerimento fosse Roikin.  Se ne è tirato fuori invece, e quindi adesso non so a chi dare la colpa. Probabilmente in tempi abbastanza recenti qualcuno ha fatto il nome della protagonista, Matilda De Angelis: non so se ha partecipato a San Remo come ospite, o ha fatto qualcosa di importante in questo periodo. Comunque fatto sta che il soggetto si basa sulla figura, ma dire che è brava sarebbe come dire che io sono un bravo attaccante perchè tiro i rigori a porta vuota. Non è affatto male, ma inizia subito facendo vedere le tette, quindi in molti, me compreso, guardano quelle. Sul resto, la trama l'ho trovata talmente arrangiata verso il basso che una qualsiasi attrice che dimostra di avere personalità avrebbe avuto il medesimo successo. I temi che si vogliono trattare sono anche di stampo moderno, come direbbe la mi nonna, con il ruolo di internet e dei social sui ragazzi, o sulla semplicità di potersi prostituire in chat facendo soldi facili o di innamorarsi di un avatar piuttosto che di una persona reale. Il tutto però viene raccontato con una superficialità allarmante che gareggia soltanto con l'inconsistenza psicologica dei personaggi, primari e comprimari che siano. Bella poi l'idea di usare il Deeep Web inteso come dippuebbe.it per vendere la propria verginità e poi utilizzare nomi e cognomi reali e un account Skype. Proprio uno sbalzo di realismo sensazionale. La cosa ridicola è che se cerchi qualche informazione sul film trovi i soliti trafiletti promozionali che puzzano di marchetta.

domenica 11 aprile 2021

Juventus 3 - Genoa 1

 

Facile facile, ma non troppo. Primo tempo cattivo, aggressivo e veloce quasi come quello giocato contro il Napoli. Dominio assoluto in pratica, visto che questa volta l'avversario era anche più debole e tatticamente meno preparato. Secondo tempo invece rischioso nella sua parte iniziale, in cui forti del vantaggio di due reti a zero, ci facciamo accorciare e rischiamo qualche volta di troppo. Piccoli errori di attenzione ed un calo della foga agonistica hanno portato la ripresa a dare coraggio agli avversari, mentre i bianconeri hanno cercato il mantenimento del risultato con qualche rallentamento di troppo. Basta comunque alzare un pochetto l'asticella e per fortuna si riesce ad imporre il proprio gioco. Così arriva anche la terza rete. A segno nel complesso vanno Kulu, Morata e McKennie, mentre Ronaldo sbaglia alcune occasioni, ma l'importante sono i tre punti e la rincorsa al secondo posto o almeno il non farsi rosicchiare punti per la Champions.

Pusher II - Sangue Sulle Mie Mani (2004)

 

Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2004
Titolo originale: Pusher II
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Appena finito di guardare il primo, non ho resistito  e mi sono agganciato subito al sequel. Il protagonista non è più Frank (ucciso o fuggito, non ne abbiamo ancora la certezza), ma Tonny (Mads Mikkelsen), già con una parte importante nel precedente. Sono passati un po' di anni, ma l'atmosfera è la solita. Borghi di periferia urbana malfamata, balordi ad ogni angolo ed ambientazioni cupe o squallide. Forse meno votato all'azione del precedente e più introspettivo, con un protagonista che dimostra di essere un pesce piccolo, anche inadatto a determinate situazioni, con la giusta dose di paura ed ingenuità che contraddistingue alcuni malviventi da mezza tacca. Eppure, veniamo a sapere già nella parte iniziale che Tonny è il figlio di un pezzo grosso della malavita, ma nonostante il tatuaggio RESPECT impresso sulla propria nuca, nessuno sembra considerarlo e lui è in balie di conoscenze (per niente possono essere definite amicizie) pericolose che lo faranno cadere in tunnel di guai sempre più grandi. E seguito ancora una volta dalla telecamera a mano che ci porta nel vivo dell'azione e ancora di più nei pensieri di Tonny che è evidentemente tormentato. Un lavoro sociale che va oltre al semplice gangster movie come c'era stato modo di apprezzare precedentemente a cui si aggiunge una parte emotiva e di resa maggiore.
 

Pusher - L'Inizio (1996)

 
Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 1996
Titolo originale: Pusher
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Lungometraggio di esordio per Nicolas Winding Refn e si nota una certa marcia in più. Location fuori standard quella inserita nei bassifondi di Copenaghen, tra pusher appunto, malavita, false amicizie, sotterfugi, imbrogli per campare e tirare avanti. Ambienti sempre cupi, lo spacciatore come figura solitaria che cerca di fare da sè, al massimo sfruttando gli altri, tutto all'interno di una storia che punta al realismo, con la camera che segue i protagonisti anche in maniera aggressiva, quasi fosse una sorta di docufilm con inquadrature strette. Grande prova inoltre degli attori, che non sembrano scimmiottare, quanto invece essere proprio genuini nelle parti loro assegnate. Debiti che aumentano di giorno in giorno, così come la struttura interessante del soggetto principale (Kim Bodnia visto già nel successivo The Bridge) in un ritmo che vede la trama suddivisa per i giorni della settimana in cui si svolgono i fatti. Refn ci dà un quadro abbastanza preciso della vita, non esattamente ordinaria, che si svolge in queste periferie losche in cui tirarla in culo al prossimo è l'elemento più costante ed essenziale. Di questa prima pellicola seguiranno altri due sequel e pure un remake.
 

sabato 10 aprile 2021

L'Angelo Del Male - Brightburn (2019)

 

Regia: David Yarovesky
Anno: 2019
Titolo originale: Brightburn
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
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La trama ricorderà sicuramente, e fin dall'inizio il buon vecchio Superman. Buono. E vecchio. Qui abbiamo invece un ragazzino di 12 anni, che esattamente nelle stesse modalità del supereroe DC, viene adottato da una coppia di contadini del Kansas dopo che la sua navicella spaziale è caduta all'interno dei loro campi. In realtà la parte iniziale è un attimino più elaborata: questi fatti li si intuiscono quasi immediatamente, ma vengono rilasciati con calma. Giusto per farci una panoramica sul fatto che da grandi poteri derivano grandi casini, soprattutto se in mano ad un preadolescente. Inoltre l'orientamento del film è più votato all'horror che ad una storia di azione e potrebbe essere benissimo la "nascita" di un villain davvero interessante. Ci siamo abituati ad apprezzare questi diversi punti di vista già con la serie TV The Boys, mentre qui per adesso si parla di un film unico, anche se le basi per vari sequel o allargamenti dell'universo in questione non dovrebbero mancare. Il ritmo non è certo forsennato, tanto che non sai che tipo di finale aspettarti: se lieto fine, se catastrofico, se aperto...  Di sicuro se avrà successo, non dovremo stupirci di vedere ben altri film con questo tema, e devo dire che proprio non mi dispiacerebbe. Il lavoro della sceneggiatura punta alla figura inquietante del bambino, anche se non riesce nell'intento in maniera ordinata. Deve infatti fare ricorso a qualche piccola apparizione improvvisa, jampscare sonori e soprattutto all'utilizzo di scene più violente. Queste le ho apprezzate molto, anche se a conti fatti si nota che siano davvero fini a se stesse ed in un paio di occasioni proprio casuali, ma comunque di effetto. Un effetto che però non riesce a dare una vera e propria identità al film: è horror? Parla di altro? Supereroi? Possiamo anche far finta di nulla e non catalogare il prodotto per farci trasportare dall'atmosfera e dal fatto che nella prima parte ci sia una buona dose di mistero. Nonostante tutti questi pregi, la trama è davvero imperfetta poichè non esiste alcun approfondimento, che sarebbe stato interessante, sul rapporto genitori figlio, sul fatto che essenzialmente non provi empatia nei confronti degli altri, su questa necessità di sentirsi "diverso" o magari vittima degli altri. Insomma il bimbo, sembra abbastanza normale, ma fa il figlio di puttana con tutti giusto perchè ha questi super poteri.

Mini Fisto Trek #8

 

Questi allenamenti portano sempre ottimi risultati, perchè il Promontorio di Piombino è vario e percorso da decine e decine di sentieri che si intersecano tra di loro. Il bello sarebbe poterle fare in compagnia, all'aria aperta, magari senza abbracciarsi e sputarsi addosso per poter condividere un'escursione all'aria aperta. Però i Saggi del Comitato hanno deciso che riversarsi nei centri commerciali è salutare, mentre stare fuori no. Così, ci si deve organizzare ognuno per conto proprio e ricordo per chi volesse, che i miei tracciati sono disponibili qui su Wikiloc. Questo di oggi parte dai Diaccioni e sale verso il Campo del Mariti, da qui la canonica strada del Crinale fino a Campo alla Sughera. Appena superata si prende la prima deviazione a sinistra e ci si tiene sempre sulla destra seguendo il cartello di legno che indica le Croste. I percorsi sono sicuramente sistemati e puliti dai bikers che affollano (nelle giornate gialle o arancioni) la zona. A questo punto, sempre sulla destra prendiamo una seconda deviazione in salita con un sentiero molto stretto che ci porterà in cime al Monte Massoncello, che con i suoi 289 metri sul livello del mare è la "vetta" più alta del comune di Piombino. Non è un punto panoramico però perchè la vegetazione impedisce una visuale aperta su ogni lato. E' comunque presente un cippo in muratura (quello in foto) che non lascia scampo a dubbi. A questo punto basta prendere il sentiero dalla parte opposta per proseguire verso il mare e da qui dopo un po' avremo due possibilità: a sinistra ci avviciniamo maggiormente a Fosso alla Canne, a destra, quella che prendo, ci riporta sempre in zona, ma più sulla via del Monestero, che poi si ricollega alla via dei Cavalleggeri ed infine a Fosso alle Canne. Il resto è canonico, con Spiaggia Lunga, Calamoresca e ritorno ai Diaccioni.

venerdì 9 aprile 2021

Holy Motors (2012)

 

Regia: Leos Carax
Anno: 2012
Titolo originale: Holy Motors
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.1)
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Non tutto il cinema è intrattenimento. Per fortuna. Alcune pellicole, sono più sperimentali di altre, non solo dal punto di vista tecnico, ma da quello della sceneggiatura e della trama. Ci sono decine di lavori di questo tipo che ti prendono dall'inizio alla fine, altri che hanno un significato profondo e nascosto che riesci a cogliere dopo più visioni, altri ancora che ci provano in maniera autoreferenziale e rivolti ad una nicchia che applaude con il barboncino seduto in grembo. Non tutti sono riusciti. In questo caso ho trovato Holy Motors decisamente noioso, all'estremo. Come se l'autore avesse voluto con la forza prendere un romanzo di Auster e farci un film a tutti i costi.  Solo che qui regia, soggetto e sceneggiatura sono dello stesso Leos Carax che ci propone una sorta di lavoro metacinematografico in cui il protagonista vive in uno mondo surreale ed in una salsa parigina di Barbareschi, come mestiere fa l'attore trasformista e si adopera per gestire varie personalità lungo l'arco di tutta la giornata. Un forte accento postmoderno che si concentra proprio sul fare cinema e sul mutevole farsi e disfarsi all'occorrenza non solo sui personaggi, ma anche sui generi che si contrappongono. Il tutto legato alla performance dell'attore che non si limita a recitare, ma cambia faccia, corpo, si adopera in lunghe sessione di make up e così via. La bellezza però, è nell'occhio di chi guarda. E per me si salva nel finale... Perchè appunto finisce.

giovedì 8 aprile 2021

Antebellum (2020)

 

Regia: Gerard Bush, Christopher Renz
Anno: 2020
Titolo originale: Antebellum
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.7)
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"Il passato non muore mai. Non è neanche passato". Si apre così Antebellum, che in tutta onestà mi è piaciuto particolarmente come idea ed anche come sviluppo per i suoi due terzi,  salvo poi rovinarsi precipitosamente in un finale forse troppo arrangiato e votato ad un'azione che non ha nè capo nè coda. I produttori sono gli stessi di Get Out, e sì, alcune similitudini almeno nella gestione dell'odio razziale ci sono, ed il paragone non finisce qui. Per circa 37 minuti siamo negli Stati Uniti della Guerra di Secessione, nel Sud, dove il bianco è padrone ed il nero è schiavo alla sua mercé. E lo è in maniera cruda, spietata: non solo lavora nei campi di cotone, ma viene ucciso a sangue freddo, torturato, seviziato e messo a tacere. Non può neanche parlare senza il permesso del Padrone. Ingiusto ed orribile, inaccettabile, ma messo lì perchè tanto è il passato. E la storia la conosciamo tutti, non c'è neanche bisogno di andare tanto lontano nello spazio e nel tempo. In contrapposizione a ciò che ci viene mostrato, una musica di sottofondo che richiama in qualche modo pellicole horror o misteriose. Poi, dopo 37 minuti, lo squillo di un cellulare ci riporta alla realtà, al presente, ai giorni d'oggi. Un lungo sogno quindi che richiama un passato buio che non dovrebbe mai più tornare. La pellicola si fa abbastanza interessante, anche se i due periodi rischiano di intrecciarsi e temevo in una sorta di mix fantastico o esoterico o roba simile (preannunciato un po' dalla musica iniziale), ma tutto si risolve abbastanza bene con un incubo, questa volta reale che fa presagire le migliori intenzioni di ciò che potrebbe essere un thriller horror. Poi vabbeh, il terzo tempo non tiene affatto, e rovina praticamente tutto. Ma in potenza c'era qualcosa di buono.

mercoledì 7 aprile 2021

Juventus 2 - Napoli 1

 

Risultato abbastanza bugiardo, visto che quello corretto avrebbe dovuto essere questo sacrosanto 3 - 0 rifilato ai napoletani, quando hanno deciso di non venire a Torino. Ma va bene lo stesso: era il o dentro o fuori di cui si parlava in questi giorni visti i pessimi risultati stagionali della Juventus. Per adesso dentro. Meritatamente, se guardiamo questa partita, in cui probabilmente abbiamo giocato il miglior primo tempo del 2021 e ci prendiamo caparbiamente il terzo posto ad un solo punto di distacco dal Milan. Ora ci attendo una serie di partite non semplici, ma in cui la Juve deve tirare fuori gli artigli, per cercare di arginare almeno in parte la sequela di negatività che ha contraddistinto questo campionato. I giochi per secondo, terzo e quarto posto sono ancora in essere e Ronaldo, Chiesa e questa sera anche l'entrata di Dybala fanno ben sperare. E' bene che qualcun altro resti fuori dalla corsa Champions. E ogni tanto lascerei qualche partita in più al buon vecchio Buffon, che quando c'è si fa sentire. Ancora.

E Johnny Prese Il Fucile (1971)

 

Regia: Dalton Trumbo
Anno: 1971
Titolo originale: Johnny Got His Gun
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
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SOS... Aiuto...SOS... Aiuto... Anche qui c'è lo zampino di Tarabusino, che consiglia ed io (e)seguo. Dalla penna e dalla regia (solo per questa volta) di Dalton Trumbo esce un film decisamente particolare, ricco e di forti significati e con una visione che passa dalla guerra fino ad arrivare all'esistenza dell'essere umano, toccando temi come anche la medicina, la scienza e la religione. La fotografia segue ben due binari distinti: quello reale raccontato con un bianco e nero coadiuvato, per i dialoghi, essenzialmente dalla voce fuori campo del protagonista che espone i propri pensieri, mentre a colori abbiamo i ricordi onirici che si mischiano ai sogni e confondono la realtà. Intenso e crudo, anche se a mio avviso la situazione di immobilismo, mancanza di dolore e annichilimento di ogni senso, avrebbero potuto essere presentate con maggiore enfasi e terrore da parte del malcapitato che comunque in maniera spesso anche ludica riesce ad elaborare pensieri concreti invece di cadere nell'oblio e nella pazzia. Questo serve ovviamente alla sceneggiatura per poter gettare le basi sugli elementi e sugli argomenti che si vogliono trattare. E' un viaggio interiore votato alla nuove scoperte, all'apprezzare le piccole cose come un raggio di sole (che non può essere visto, ma che scalda) o al reprimere le paure riguardanti la noia costante e la propria condizione incapace di comunicare con il mondo esterno. Che neanche è detto che esista per il protagonista. Potrebbe essere un incubo, uno stato comatoso prolungato o persino la morte e l'inferno. Un mix tra le accuse alle barbarie della Guerra ed un inno alla Vita che non sempre però viene accettata in quanto prigione dei pensieri, anche quando un corpo fisicamente non è in grado di rispondere. Altra nota importante, che non conoscevo, prima di aver visto il film, ma che per me è interessante e si è rivelata emozionante: il video One dei Metallica, già visto decine e decine di volte in passato si ispira proprio a questo film.



lunedì 5 aprile 2021

The Big Bang Theory [Stagione 10]

 

Anno: 2016 - 2017
Stagione:  10
Titolo originale: The Big Bang Theory
Numero episodi: 24
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Questa decima stagione è ricca di grandi avvenimenti e cambiamenti: legati per lo più al fatto che i protagonisti crescono e diventano per così dire adulti. Dopo dieci anni è tutto abbastanza normale e la direzione intrapresa era già iniziata, lentamente ed a piccole dosi, già in altre stagioni più vecchie. Per una commedia divertente, esilarante, spesso ai limiti dell'assurdo è difficile potersi destreggiare con la realtà dei fatti, ovvero appunto con i protagonisti che devono per forza crescere. Non farlo rischia di dover vedere concludere la serie anticipatamente, prima che risulti troppo ripetitiva (con questa siamo a 240 episodi eh, mica noccioline) o con puntate slegate dal resto. La direzione da prendere è quindi stata un'altra: quella di far crescere i personaggi con il pubblico. Ed ecco così fidanzamenti, matrimoni, nuovi lavori, figli... Diciamo che il tutto regge ancora bene nonostante le bizzarrie a cui siamo tanto abituati e che per fortuna almeno al momento non sembrano abbandonarci.

Pasquetta delle streghe

 

Pasqua e Pasquetta con chi vuoi... La scorsa, in pieno lockdown, quello truce e liberticida in cui se uscivi di casa potevano spararti, non ricordo cosa feci, probabilmente a guardare film su film. Quest'anno invece ci hanno permesso di muoverci, non solo fisicamente, ma anche nei meandri dei DPCM e delle leggi che regolamentano la nostra vita ormai. Così, nel pieno rispetto di ciò che mi è consentito fare, mi sono mosso. Credevo, sinceramente speravo, di trovare un bel traffico, ma niente. Ho anche avuto il timore di essere finito dentro ad una sorta di universo parallelo, post apocalittico. Ripensandoci però la realtà non si discosta molto. Un po' meglio arrivato a destinazione, con gente a fare sport o attività motoria che per quanto ne so era lì rispettando le dovute distanze, con mascherine, nessun assembramento ed all'aria aperta. Leggendo invece qualche commento, in realtà troppi, sui social ho visto che in tutto il resto della Toscana pare ci siano stati avvistamenti mastodontici di cittadini irrispettosi della legge, che si sono riuniti al sole (ovvio, in queste Pasquette non piove neanche una goccia) facendo di tutto e di più. Le segnalazioni provengono tutte da sedicenti persone che se ne stanno chiuse tra le quattro mura e che battono furiosamente, con la bava alla bocca (che purtroppo aiuta a diffondere il virus), sulle tastiere dei propri computer, ormai fusi per DAD e smartworking vari. Il binocolo posato lì sul tavolo, accanto al distintivo ed al manganello, che ci ricordano quanto sia riprovevole uscire (nonostante sia permesso) e che auspicherebbero un bel ritorno alla caccia alle streghe. Buon per loro, che sono probabilmente interdetti e non capiscono un cazzo.

domenica 4 aprile 2021

GNU #0.6: anello classico del Promontorio

 

Se dalle parti di MolotovKiki c'è chi chiude l'accesso alle spiagge e chi addirittura vorrebbe far pagare per avere il numero chiuso, la decisione qui è semplice: per fare attività sportiva in quel di Pasqua è meglio il Promontorio di Piombino. Libero, accessibile, soleggiato e selvaggio quanto basta per sessioni primaverili di sgambatelle. Giro classico questa volta essenzialmente per alleggerire il carico fatto ieri, ma comunque impegnativo e decisamente oltre il magnifico. Partenza da Calamoresca lungo la via dei Cavalleggeri, sosta rilassante (yoga sportivo) a cala San Quirico ed a Buca delle Fate (yoga sportivo bis) con ritorno dal crinale. Causa un po' di stanchezza e voglia di tornare a casa a poltrire sul divano (sindrome da zona rossa), niente piccola deviazione su Monte Massoncello. Sarà per la prossima. Buona Pasqua a quasi tutti.

sabato 3 aprile 2021

Torino 2 - Juventus 2

 

Scampata per un pelo la seconda sconfitta consecutiva, e per giunta contro due squadre che lottano per la salvezza. Questo dice tutto. In una giornata sulla carta favorevole riusciamo addirittura a perdere posizioni in Campionato ed in questo istante siamo quinti, fuori quindi anche dalla Champions. L'imbarazzo del centrocampo è totale, così impalpabile che già da casa sai che i giocatori guardano la propria porta ed è automatico sapere a chi passeranno il pallone. Quando non sbagliano. I minuti iniziali, specialmente per demerito degli avversari, potevano farci sperare in un andamento ben diverso, e così dopo la rete di Chiesa che firma il nostro vantaggio. Poi però tutto cambia, con una serie continua si sviste, errori, disattenzioni. Una scena da horror combinata da Danilo e il Polacco regala il pareggio dal quale non riusciamo più a sfuggire, per poi essere ripetuta con Kulo e sempre il nostro portiere come protagonista dei Razzie Awards. Una partita importante da vincere, senza che ci sia stato nemmeno mezzo segnale di volerlo fare.

GNU #0.5: accorgimenti sul Promontorio di Piombino

 

Sport si può fare? Andare a trovare altre persone all'interno della regione si può fare? Sì, in entrambi i casi. Giusto per puntualizzare eventuali rotture di palle da parte degli sceriffetti codardi che spippolano dal divano. Oggi abbiamo definito la parte finale di quello che per me sarà il Grande Anello del Promontorio. Per una questione logistica, ma soprattutto per evitare l'inesistente folla che credevo di incontrare in zona Calamoresca, siam partiti da Montemazzano dietro l'ospedale in direzione Birillino. Questo tratto non sarà presente nella mia escursione ed è l'unico pezzo che non fa parte dell'anello fatto oggi. Arriviamo alla Sedia quindi non dai Diaccioni (come invece al ritorno) ed inizia così il tratto dell'anello che poi riprenderò in futuro, per la seconda parte del mio progetto. Da qui quindi al cancello e poi in direzione nord per svoltare alla deviazione che ci porta alla tomba del Lupi, per poi collegarci al crinale per il breve tratto che ci porta a Campo alla Sughera. Nuovamente in parallelo, abbandonando il crinale per prendere la deviazione per i Due Mari e scendere fino in fondo quasi a toccare il centro del Parco Archeologico di Baratti. Ma prima, altra deviazione, già provata negli scorsi sopralluoghi per arrivare al Labirinto dal basso e svoltare dietro la chiesetta di San Quirico per la strada che porta in prossimità del Reciso. Da questo punto un tragitto più canonico che ci vede tornare dritti sul crinale, passare questa volta la chiesetta e svoltare successivamente per il Monastero e proseguire verso la via dei Cavalleggeri. In tempo per dare (involontariamente) un'indicazione sbagliata ad altri sportivi che volevano raggiungere Buca delle Fate e arrivare a Fosso alla Canne. Due schizzi di pioggia, come al solito una volta lì, poi il sentiero 304 che ricollega la via dei Cavalleggeri con il Crinale e da lì, campo del Mariti, Diaccioni e l'ultima prova finale con la Sedia in salita per il ritorno.

venerdì 2 aprile 2021

L'Ora Più Buia (2017)

 
Regia: Joe Wright
Anno: 2017
Titolo originale: Darkest Hour
Voto e recensione: 6/10
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Ci sono diversi modi per raccontare una stessa storia. Lo si può fare con molti mezzi differenti, come la narrazione, la poesia, la scrittura, la musica, il cinema e così via. Ed anche all'interno dello stesso mezzo, il modo in cui si usa tale strumento può variare moltissimo. Guardando L'Ora Più Buia mi è venuto naturale ricollegarlo a Dunkirk (visto più di tre anni fa): hanno ovviamente in comune "la storia", anche se non la trama, e curiosamente sono entrambi usciti nel 2017. Altrettanto ovvio però è che si tratta di due pellicole profondamente differenti l'una dall'altra, questo perchè all'interno della medesima storia possono esserci numerose sfaccettature e punti di vista che scorrono in parallelo, che si intrecciano, che partono da più lontano o si svolgono nel medesimo istante. In questo film abbiamo una visione decisamente più intima e politica che riguarda alcune azioni, o per meglio dire decisioni, prese da Winston Churchill nel maggio del 1940. Abbiamo quindi la visione della guerra vista dall'alto, dalle stanze del potere, in cui regnano comunque sentimenti umani quali rabbia e paura e lo si fa dando un'importanza strategica (per l'economia stessa del film s'intende) alla parola, al dialogo ed all'arte della diplomazia, mettendo invece da parte le opzioni di racconto che prevedono azione e dinamismo. Con Darkest Hour, Joe Wright, grazie anche ad un Gary Oldman che difficilmente può non essere strepitoso, riesce ad intrattenere, forse anche romanzando in maniera eccessiva la figura, ed a tenere lo spettatore con il fiato sospeso. Il trucco qui è pendere dalle labbra di una figura politicamente e diplomaticamente imponente, che riesce a non mostrarci mai la guerra, se non in pochi e rapidi attimi che paiano distanti ed intangibili. L'arte della dialettica in questo preciso frangente è stata davvero fondamentale per il proseguo della Storia, quella con la S maiuscola, che tutti noi conosciamo e lo spettatore è messo anche di fronte al fatto che sarebbe bastato poco, pochissimo, anche una parola fuori posto, un bicchiere di troppo, una titubanza non richiesta, affinchè tutto potesse cambiare. Senza l'arte di quei discorsi, al Governo, al Parlamento, al popolo inglese, magari adesso per colpa di quell'imbianchino neanche potrei scrivere su VER, quindi ecco un film che si concentra, per una storia che ha fatto la Storia, sul potere della parola. Che in questo caso, sempre in maniera romanzata, ha risvegliato l'orgoglio di un popolo, ma soprattutto dei suoi politici. Il risultato poi lo conosceremo meglio anche grazie appunto a  Dunkirk