Pagine

mercoledì 30 dicembre 2015

Black Mirror [Stagione 1 + Speciale di Natale]

 Anno: 2011 (+ 2014)
Titolo originale: Black Mirror
Numero episodi: 3 (+1)
Stagione: 1 (+ speciale)

Qualche tempo fa Mamma123 abbastanza sconvolta mi raccontò che casualmente era capitata a fare zapping (non si ricordava se sul DDT o su Sky) e si era fermata su un "film" molto pesante. Prese così a narrarmi la trama di un Primo Ministro che veniva ricattato e si trovava costretto a fare del sesso completo con un maiale in mondovisione. Robaccia insomma. In questi giorni io stesso capito su di una serie suggeritami da Netflix che Clio Von Pippen durante il pranzo di Natale mi dice essere ganza: eccomi quindi a visionare Messaggio Al Primo Ministro (The National Anthem) e mi accorgo subito di cosa si tratta. Mosso più dalla curiosità che da un reale interesse vado avanti. Abbastanza agitato, non ci sto benissimo. Però penso che la puntata sia conclusa, le altre devono trattare altri temi. Ed infatti è così: sono solo tre in tutto per ogni stagione. E Netflix ha la prima e la terza che sarebbe uno speciale su Natale. Le altre sono meno destabilizzanti all'apparenza, ma il tema di fondo è quello della tecnologia che in un certo senso ci abbraccia e ci sfugge di mano, controllando gran parte delle nostre azioni. Una sorta di mondo distopico in 15 Milioni Di Celebrità (15 Millions Of Merits) in cui la popolazione non fa altro che raccogliere punti per migliorare i propri avatar di gioco o per partecipare ai più famosi realitiy show. In Ricordi Pericolosi (The Entire History Of You) siamo invece soppressi dai nostri ricordi potendo registrare e rivedere quando più ci fa comodo tutta la nostra vita. Bianco Natale (White Christmas) dalla durata maggiore, ci mostra il controllo delle Intelligenze Artificiali, copie volute di noi stessi. Ogni puntata, sebbene esasperata non si discosta troppo dalla linea temporale che stiamo seguendo, lanciando una sorta di messaggio alla Crichton in cui dobbiamo stare attenti dall'uso che facciamo della tecnologia. Nel complesso sembra poi di rileggere le raccolte di fantascienza di Philip K. Dick e adesso con molta ingordigia sto aspettando che mettano in streaming anche la seconda stagione, anch'essa di tre episodi. Basta comunque guardare l'odiosa prima puntata per dire subito "Ma che cazzo!" e poi andare avanti.

martedì 29 dicembre 2015

Thank You For Smoking (2005)

Regia: Jason Reitman
Anno: 2005
Titolo originale: Thank You For Smoking
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Due anni prima dello strepitoso Juno, Reitman aveva diretto questa scomoda, ma divertente commedia che si concentra sull'amore per la discussione dialettica. Se pensate che l'arte oratoria sia destinata a bagnare soltanto le capacità di avvocati o politici, non avete fatto i conti con il lobbista Nick Nylor (Aaron Ekhart). Un lavoro difficile il suo, se ne avesse voluto uno semplice avrebbe lavorato per la Croce Rossa (sic.); ed antipatico. Gestire i pubbliche relazioni per le multinazionali di tabacco. Un'idea stravagante e geniale quella di trasformare tutto questo in una cinica, realista commedia che non è niente affatto leggera. Il dialogo è il filo conduttore di tutta la pellicola insieme ad un montaggio mai superfluo e lasciato al caso. Fermi immagine, simboli che appaiono, voce fuori campo e tante di quelle scene frizzanti ed accattivanti che difficilmente possono non piacere. Assolutamente un prodotto sui generis, diverso dal solito che diverte, ma che fa riflettere e che si guarda in maniera pulita ed allegra. Questo è il Reitman che mi piace assaporare, una forma dialettica che fine a se stessa può tramutare in bene ciò che è male, o può distogliere l'attenzione dal male stesso. Un film sulle sigarette in cui nessuno ne fuma una.

Halloween - La Resurrezione (2002)




Regia: Rick Rosenthal
Anno: 2002
Titolo originale: Halloween: Resurrection
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (4.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Il primo Halloween del millennio è sicuramente il peggiore di tutta la saga. La lunga introduzione si ricollega ad Halloween - 20 Anni Dopo e con una iperbolica forzatura in stile Misery fa resuscitare Michael Myers: cattivo e forte come al solito. Un po' meno visto che Busta Rhymes deve fare il grosso e quindi nei vari corpo a corpo riesce a tenergli testa. L'ambientazione è la casa "stregata" in cui abitava il serial killer da bambino, dove tutto ha avuto inizio, ed un gruppo di studenti si presta per un reality online, in cui i ragazzi, dotati di telecamerina (un po' alla The Blair Witch Project) , dovranno passare la notte. Lì si nasconde Lui ed indovinate un po'? Li fa fuori più o meno tutti. Un inutile capitolo che cerca di dare spolvero ad un cattivo della storia del cinema, ma senza successo. C'era da immaginarselo. Niente pathos, niente horror, niente scene violente. Tutto da dimenticare, da abbandonare. Poi oh se uno è morto è morto, non c'è tanto da girarci intorno. Fate cacà.

domenica 27 dicembre 2015

Frederik Pohl - L'Insidia Del Glotch




Autore: Frederik Pohl
Anno: 1956
Titolo originale: Slave Ship
Voto: 2/5
Pagine: 155
Pagina di Anobii
Acquista su Amazon

Trama del libro e quarta di copertina:

La chiamavano Guerra Fredda, ma quattordici milioni di uomini la stavano scaldando in Europa, anche se le perdite di vite umane erano relativamente basse: solo pochi milioni. E non c'era Stato di Guerra. Dai Pirenei al Mar Bianco gli scontri continuavano a essere definiti dalle parti come semplici "azioni di polizia". Comunque non si trattava di una guerra, non nel vecchio senso della parola, almeno. Per prima cosa, non c'era una nazione contro un'altra nazione come si usava quando tutto era più semplice. C'era una confederazione, le Nazioni Unite, contro una Chiesa Militante: i Caodai. Questa era una religione, non uno Stato. Si dava il caso che fosse una religione con esercito, marina e bombe nucleari. Ma nello stesso tempo una religione. Come si può dichiarare guerra a una religione? 

Commento personale e recensione:

 Tipica fantascienza anni cinquanta, di quella cioè che a me non piace poi molto. Pohl va oltre la Guerra Fredda e trova un nemico comunque che oggi potrebbe risultare molto simile a quell'ISIS che non conosce Stati o frontiere. Il pericolo para religioso quindi come un qualcosa di comune da abbattere. Il romanzo è tranquillo, decisamente nostalgico con Pavlov e tutto il resto. Si legge bene, è scorrevole, ma la storia non brilla molto di originalità: guerra e poteri mentali. Personaggi abbastanza piatti.

sabato 26 dicembre 2015

Mission: Impossible - Rogue Nation (2015)




Regia: Christopher McQuarrie
Anno: 2015
Titolo originale: Mission: Impossible - Rogue Nation
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Sono passati quasi venti anni dalla prima vlta di Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt, ma non sembra sentire la vecchiaia o la fatica, visto che in ordine si aggrappa ad un aereo mentre decolla, sta circa dieci minuti senza respirare e cade sullo sterro da una moto lanciata in corsa e la sua camicia non viene sbrindellata. Di sicuro niente per il buon vecchio Tom è impossibile e le sue missioni sono una più elaborata dell'altra. La trama qui però è un po' troppo ingarbugliata con un non_si_sa_bene_che_ nemico e numerosi cambi di strategia dettati essenzialmente da "lui sa che io so che lui sa" oppure "io faccio quello che lui si aspetterebbe che facessi così lo frego perchè pensa che faccia il contrario". Insomma, già che i dialoghi sono poveri in questi film di azione, se poi si impegnano pure a creare una falsa suspense ne risente la logicità della sceneggiatura. C'è da dire però che è quasi una missione impossibile annoiarsi: nell'arco della durata di tutto il film le scene di azione, gli inseguimenti, i combattimenti e le fughe sono molte e ben distribuite. Purtroppo concluse e fine a se stesse, perchè tra doppi giochi, intrighi e #nonsosepossofidarmidite si azzera il pathos creato inizialmente per poi ripartire alla grande.Di originalità però neanche l'ombra, neanche quando va a cambiare una scheda in super computer raffreddato a liquido (cioè immerso nell'acqua, vabbeh lasciamo perdere). Ok per l'intrattenimento, ma di sicuro non memorabile, domani lo ho già scordato.
Il bluray ha questi extra:

  • Commenti
  • Accendere la miccia (6minuti)
  • Controllo di crociera (7 minuti)
  • Eroi... (8 minuti)
  • Altitudine di crociera (8 minuti)
  • Missione: immergibile (7 minuti)
  • Furto d'auto nella sabbia (6 minuti)
  • Le missioni continuano (7 minuti)

giovedì 24 dicembre 2015

Star Wars: Il Risveglio Della Forza (2015)


Regia: J. J. Abrams
Anno: 2015
Titolo originale: Star Wars: The Force Awakens
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (8.7)
Pagina di I Check Movies

Faccio il furbo: non scrivo una VERa e propria recensione. Troppo incasinato. Penso che sarà più che altro una serie di premesse, quella definitiva la farò con l'uscita del bluray. e non così a caldo. Era una vita intera che non andavo al cinema, ho scelto uno di quei giorni in cui secondo me l'afflusso di bimbetti e fidanzate  sarebbe stato quasi scongiurato. Su questo ho avuto mezza fortuna, ma non mi aspettavo certo la sala vuota a mia completa disposizione. Poi a Piombino lo fanno solo in 3D: ero tentatissimo quindi dall'andare a vederlo altrove, aspettare l'uscita per home video era troppo rischiosa. Già che nei mesi precedenti sono stato abbastanza alla larga dai milioni di trailer e teaser che giravano, ma in questi giorni era qualcosa di improponibile: anche il cane sotto casa abbaiando mi parlava di Star Wars. Il rischio spoiler era assai elevato. Così, vado all'Odeon e mi danno gli occhialini cacca scuri e plasticosi, di quelli che se li dai ad un cinese ti dice "no glazie". Avrete capito quindi che c'è già qualcosa di negativo e che stona: i colori non erano per niente vivaci, non che debbano esserlo per forza (e che la forza sia con me), ma di film ne ho visti, e cromaticamente qui c'era qualcosa che davvero non andava. In ogni situazione, dall'ambientazione scura a quella più luminosa. Non per fare il ganzo di turno, ma ad home 2.0 la visione è decisamente di un altro livello. Ovviamente dopo un po' se si fa finta di niente, ci si abitua e si riesce a vedere "oltre" e soprattutto ad apprezzare ciò che sarà in altre condizioni. Spero proprio di non essere smentito, quando si presenterà l'occasione. Nel complesso (tralascio quasi tutto ciò che è effetti speciali e fotografia) ed a caldo, direi che è un buon, buonissimo film. Abbiamo un ritorno alle origini, nel senso che è molto più simile alla trilogia originale (IV, V e VI) che alla seconda ( I, II e III). Quello che in cuor mio speravo in fin dei conti. E sono stato accontentato perchè Abrams non crea niente di così nuovo, alcuni storcendo il naso potrebbero pensare addirittura ad etichettarlo se non come remake come reboot, ma ci delizia con una serie di omaggi e richiami a quei primi lavori che Lucas ideò per noi. L'altra faccia di questa medaglia è che il rischio di ricalcare un po' troppo ciò che già abbiamo amato lo rende ridondante ed in pratica, a mente tiepida, potrebbe già anticipare la scaletta del VIII e del IX. Però qui la Forza ha un ruolo determinante: il cattivo (prenderò pratica a dire Kylo Ren) è tentato da essa ed ha paura. Ciò che prima accadeva con il Lato Oscuro insomma, ma anche qui peccato che la pellicola riduca in pochissimi attimi il fatto che Rey riesca a padroneggiarla abbastanza bene senza allenamento. Poi ci sta pure che Finn abbia qualche asso nella manica che vedremo nei prossimi episodi, altrimenti non si spiega il suo destreggiarsi in modo impeccabile con la spada laser blu.  Comunque, prima di trarre troppe conclusioni consiglio di ricordare tutti e sei i film precedenti: spero che nessuno di voi li abbia visti e giudicati singolarmente, ma all'interno (almeno) della propria trilogia di riferimento, o meglio ancora nel totale. E soprattutto, non credo che li abbiate visti solo e soltanto una volta. Ecco quindi che mi riprometto di scriverne una più incentrata sul film quando avrò già assorbito questo capitolo, come avveniva prima, quando VER e gli altri blog, altro non erano che diari improvvisati su quaderni a quadretti.

mercoledì 23 dicembre 2015

Blow Out (1981)


Regia: Brian De Palma
Anno: 1981
Titolo originale: Blow Out
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Forse è passato un po' in sordina questo Blow Out che vanta oltre trent'anni rispetto magari a lavori più blasonati spesso ricordati in maniera più fitta quando si disquisisce di cinema, però qui Brian De Palma riesce a creare quel giusto connubio tra poliziesco ragionato e drammatico d'azione. Blow Out è inoltre quasi un film politico, o comunque di fantapolitica, di quel genere in cui il complotto esiste veramente e chi vuole smascherarlo (John Travolta e Nancy Allen) non lo fa tanto per senso di giustizia o moralità (inizialmente i due paiono volersi e potersi mettere da parte), ma per garantire la propria sopravvivenza. Se chi muove i fili dei burattini è in grado di mettere tutto a tacere, volesse chiuder loro il becco per sempre? Quanto venderanno cara la propria pelle? Nel film è ottima la caratterizzazione dei due personaggi principali, inseriti alla perfezione nel contesto americano decisamente anni ottanta e settanta. La politica, chi vive di essa, e chi ne resta ai margini o chi proprio non se la fila affatto, se non per racimolare qualche spicciolo in modo subdolo e truffaldino. Ma facendo parte comunque di una cospirazione più ampia, di cui tra l'altro ignora pure l'esistenza. E' il debole che soccombe ai poteri forti. E' l'uomo comune che cerca, con i propri mezzi (moderni per l'epoca quelli messi a disposizione di un "rumorista") di venirne a capo. Tutta la parte poliziesca è costruita in maniera veramente interessante, ma non catalizza tutto l'interesse, lasciando ampio spazio ad azione e suspense. Tecnicamente poi De Palma ci delizia con numerose meraviglie ottiche grazie ad inquadrature che si allontano adesso, o si avvicinano poi, grazie a ombre e riflessi, grazie a panoramiche e primi piani che ci mostrano (o ci nascondono) tutto quanto. Decisamente un grande film sotto molti aspetti, forse troppo sconosciuto ancora.

lunedì 21 dicembre 2015

Blue Jasmine (2013)




Regia: Woody Allen
Anno: 2013
Titolo originale: Blue Jasmine
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Di Woody Allen mi sa che preferisco i lavori più vecchiotti, sebbene qui ci sia una strepitosa Cate Blanchett che sì, lei non invecchia mai. Una pellicola drammatica, vestita con la falsa promessa della commedia, non più auto ironica, ma con una protagonista centrale che ha della bugia e dell'opportunismo il proprio cavallo di battaglia. L'unico forse, riuscendo a mascherare la propria triste esistenza, riempita solo in parte dal denaro e dall'apparire. La colpa infatti non è nell'essere ricchi, e neanche nel voler condurre una vita di agi e frivolezze (agli occhi di chi ricco non lo è), ma nell'essere vittima della propria gelosia ed inadeguatezza. La sceneggiatura però non richiama con un finto moralismo a valori semplici che stanno nelle piccole cose: la sorella (Sally Hawkins) infatti non è un contrapposto esempio di virtù. Gli sbagli ed i guaii li possono commettere (anche in maniera ridondante) tutti, indistintamente dal ceto sociale a cui appartengono. L'eleganza dell'alta società è un richiamo assoluto per Jasmine (un tempo Jeanette) che cerca di "sistemarsi" con il principe azzurro; una sognatrice, che abbandonate le smorfie iniziali, cerca anche di darsi da fare e rimboccarsi le maniche, ma che non riesce a tenere a bada i propri sogni e le proprie crisi di nervi. Le sfugge così, per una sorta di legge del contrappasso, l'occasione migliore che possa avere, Bugie e menzogne pur di aggrapparsi ad un mondo ormai svanito e difficile da raggiungere nuovamente. La protagonista, dipinta e recitata come spocchiosa, odiosa, materialista, ottiene esattamente ciò che semina, non imparando dai propri errori: addio ottimismo, addio possibilità di redenzione. Angoscioso, ma neanche troppo originale come temi. Il DVD presenta i seguenti extra:
  • Note da Il tappeto rosso (6 minuti)
  • Conferenza stampa (25 minuti)

domenica 20 dicembre 2015

Agente 007 - L'Uomo Dalla Pistola D'Oro (1974)




Regia: Guy Hamilton
Anno: 1974
Titolo originale: The Man With The Golden Gun
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Non credo sia colpa del nuovo attore Roger Moore, ma gli 007 da lui interpretati hanno molto in meno rispetto ai precedenti. Tralasciando che il personaggio risulta antipatico, sessista, misogino, fortunato ci sono una serie continua di situazioni che potevano essere accettate per film di dieci anni più vecchi, ma che a metà degli anni settanta risultano quasi da serie B. Combattimenti corpo a corpo insulsi, rincorse con le auto fatte a rallentatore, dialoghi pressappochisti... Poi quell'odiosa figura dello sceriffo della Louisiana!!! Roba da schiaffi. Il villain del film è interessante, pur non facendo parte della Spectre, fino a quando non si mette a fare l'idiota. Un assassino del suo calibro che per onore ed orgoglio sfida James Bond merita di fare una finaccia. Secondo me serve a poco la tanta azione e la nuova location asiatica con finti cinesi o tailandesi che siano a fare da cornice. Il fatto è che non ci sono marchingegni strani o divertenti da spie, e la parte dedicata allo spionaggio stesso lascia molto a desiderare. Per me è uno dei più brutti.

Carpi 2 - Juventus 3


Giocare contro il Carpi avrebbe potuto essere difficile per mille motivi, ma il peggiore era quello di sopravvalutarsi per colpa (o merito) delle sei vittorie consecutive. Per un po' ho rivisto i fantasmi del passato: one shot, one goal. Da brivido l'asse dell'errore con Cuadrado - Bonucci che permettono la rete dell'ex Borriello. C'è però anche da tenere di conto che il Carpi è il Carpi e che la Juve è la Juve. Così la doppietta di Mandzukic ci fa chiudere il primo tempo in tranquillità. Dopo il terzo goal a firma di Pogba di nuovo il buio, di nuovo quel senso di inadeguatezza. Bruttissima Juve che crea senza convinzione e si abbassa concedendo sempre di più agli avversari. Molte cose restano da sistemare, disattenzione e mancanza di concretezza stanno ai primi posti. Arriva allo scadere, abbastanza inspiegabilmente l'autorete di Bonucci, che ci fa arrivare ad un passo da pareggio. Fortunatamente portiamo tre punti a casa e pensiamo alla prossima.

sabato 19 dicembre 2015

Scream 3 (2000)




Regia: Wes Craven
Anno: 2000
Titolo originale: Scream 3
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Come c'era da immaginarsi questo terzo capitolo di Scream non è memorabile, ma segue le fila dei suoi predecessori in tema di metacinema. Il resto, non è poi così importante: si perde ancora di più per strada il lato horror per lasciare spazio al thriller, meno cruento e sanguinario. Grosso modo i protagonisti sono i soliti, così come la trama che ci svela soltanto in ultima analisi l'assassino. Questa volta uno soltanto: come ci hanno insegnato i capitoli precedenti potrebbe essere chiunque, maggiordomo compreso, ed a poco servono gli indizi truffaldini ed i trabocchetti lasciati nella sceneggiatura per farci credere chissà cosa. Ad ogni modo se nel primo si parlava di cinema horror in generale, nel secondo dei sequel ed avevamo un riferimento cinematografico sul precedente, adesso, nel terzo è il film stesso che segue le tracce di un eventuale capitolo conclusivo di una trilogia. I personaggi infatti si muovono in un set nel set ed hanno i propri alter ego che agiscono (e muoiono) al loro posto. Sempre buono quindi lo sforzo e le idee, che vestono quella sorta di originalità che rappresenta un toccasana nelle saghe già spremute e sempre uguali a se stesse.

venerdì 18 dicembre 2015

Orange Is The New Black [Stagione 2]

Anno: 2014
Titolo originale: Orange Is The New Black
Numero episodi: 13
Stagione: 2

Ho fatto abbastanza presto a finirmi anche la seconda stagione. Rispetto alla prima, si ha un decentramento dell’interesse, così da investire coralmente tutta una serie di detenute (e non solo) e lasciare leggermente in disparte la nostra Piper Chapman. I tredici episodi che la compongono non sono dissimili dagli altri, simpatici, duri, accattivanti. Hanno quel buon mix tra dramma e spontaneità che rendono la serie molto interessante. La minima sicurezza del carcere di Litchfield è lontana dal mettere paura, ma sempre prigione è, quindi non certo una passeggiata: su questo fa leva il successo della serie, che non risulta pesante, pur non essendo al tempo stesso una sitcom. Per fortuna. Così come per fortuna è stato inserito il personaggio della nera e cattiva Vee che dà un po’ di brio alle carcerate ed è stata ridotta al minimo sindacale la presenza della sexy Alex. Finiva per diventare una stupida e lurida storia d’amore [cit.] che avrebbe affossato il mio interesse nella seconda stagione. Invece eccomi qua per iniziare anche la terza.

Baarìa (2009)




Regia: Giuseppe Tornatore
Anno: 2009
Titolo originale: Baarìa
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Non me ne voglia Tornatore, ma mentre tutto il mondo si sta guardando il settimo capitolo di Star Wars, a me tocca Barrìa. So che è ingiusto e non c'entra nulla, però VER è soggettivo ed io scrivo di pancia. Questo polpettone apocalittico di oltre due ore e mezza con un cast decisamente vario ed anche abbastanza stellare nel panorama italiano, lascia un po' con l'amaro in bocca. Nel senso che non mi aggiunge niente: averlo visto mi ha sottratto tempo, mi ha procurato un certo piacere in alcune scene, mi ha suscitato interesse documentaristico in altre, è addirittura riuscito quasi a commuovermi per alcune parti drammatiche e nostalgiche, eppure mi risulta in lavoro inconcludente e fine a se stesso. Non è Novecento, non è Amarcord, e forse neanche vuole esserli, ci mancherebbe, ma l'input che ho ricevuto inizialmente era quello. Senza poi trovarvi traccia. Vista la location che dà vita alla pellicola si pensa poi ad un qualcosa di autobiografico, con la famiglia Terranuova, seguita soprattutto nelle gesta di Peppino, ma manca la scintilla, l'assolo di chitarra, il gesto atletico che fanno restare a bocca aperta. La Sicilia di tanti, forse troppi, anni fa, la mafia, il comunismo, la guerra, tutto ciò che tocca, avvolge e sfiora la cittadina di Bagheria raccontato con una serie di flashback e ritorni di immagine. Ricordi che vengono fuori da volti, strade, comizi. Ma niente di fatto nel complesso.

mercoledì 16 dicembre 2015

Juventus 4 - Torino 0

Grazie Juve, serata perfetta. Ci era toccata la sfida più difficile, con un derby che non è mai scontato, ma tutto finalmente è girato per il verso giusto. Sempre ottima la fase difensiva, anche con l'inserimento della new entry Rugani. Mai un pericolo per Neto, il portiere della competizione. Centrocampo ed attacco poi girano e bene, creando più di un'occasione da rete. Mi è piaciuto anche Morata, nonostante per lui non sia arrivata la rete: due assist e ci ha provato. Doppietta di Zaza, rete molto bella di Dybala, punizione sensazionale di Pogba. E ripeto, è un derby. Meglio di così sarebbe stato difficile anche solo pensarlo. Vista anche la nostra ultima prova contro la Fiorentina, non ero così sicuro dell'attenzione che i nostri avrebbero avuto in gara, credevo che mollassero un po', ed invece, giustamente, fanno vedere che tutto conta quando si scende in campo. Altre due a fila così e mi dovrò ricredere, promesso.

Avengers: Age Of Ultron (2015)




Regia: Joss Whedon
Anno: 2015
Titolo originale: Avengers: Age Of Ultron
Voto: 5/10
Pagina di Anobii (7.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Sono già passati tre anni (per il cinema e per me) dal primo Avengers. Vedere (quasi) tutti gli eroi dell'universo Marvel riuniti nella solita pellicola è qualcosa di epico e che merita. Al di là della trama, il difficile ed il bello è proprio l'avere tutte queste personalità insieme, ognuna delle quali deve riuscire a mettere da parte il suo essere primadonna. Un po' difficile per Stark, ma in effetti questa è una richiesta che si fa alla regia più che al soggetto stesso. Quindi di positivo abbiamo un giusto spazio da suddividere per ogni supereroe che si ritrova ad affrontare una battaglia senza pari contro il nemico dei nemici. Ritengo che in pellicole del genere la trama possa essere un po' tralasciata, abbandonata ad un secondo piano che solo successivamente può essere analizzato. Basta che ci sia la giusta azione, buoni effetti speciali e quell'insieme di ingredienti che se uniti prendono il nome di intrattenimento. Però, e non sono un fissato del genere, mi ricordo che alcuni film precedenti ( Captain America - The Winter Soldier e Iron Man 3) ci hanno lasciato in maniera un po' differente rispetto a quanto vediamo nella parte introduttiva di questo film. Manca quindi un filo conduttore (e li ho visti tutti gli ultimi prodotti della Marvel) che ci spieghi perchè ci sia ancora Iron Man combattivo insieme a Captain America. Boh riesce a toccare me che non sono un patito del genere, immagino che i veri fan siano rimasti scioccati da queste mancanze. Poi ripeto, bello l'impatto, molte scene sono assai gradite, sebbene non propriamente memorabili e si ha sicuramente un sequel di quelli che spingono per andare al botteghino. Ma ricordo anche un'altra cosa: nel primo abbiamo assistito alla devastazione di New York, in questo invece di far volare in altro un paesino del calibro di Suvereto in Zingaronia mi sarei aspettato non dico Manhattan, ma perlomeno San Francisco, Mosca, Parigi, Londra... il Vaticano!!! No, il paesello tra i monti...

lunedì 14 dicembre 2015

Sony Xperia Z3 Compact: aggiornamento a 23.4.A.1.264

Mese nuovo aggiornamento nuovo. Questa volta siamo al firmware 23.4.A.1.264 che pesa meno di 14 MB. La cosa fondamentale non è tanto la leggerezza dell'upgrade, ma che finalmente siano riusciti a sistemare tutte le falle relative a Stagefright. Era una cosa un po’ stucchevole in effetti: un aggiornamento al mese ed ancora qualche bug aperto. Siccome questi minor update sono un po’ noiosi da eseguire (nonostante siano OTA) perchè per alcuni minuti devi stare attento alla batteria, non puoi usare il device, hai funzionalità ridotte, saresti più felice se vedessi miglioramenti tangibili. Negli ultimi due non è stato così visto che Stagefright Detector continuava a segnalare un’anomalia.Sonni tranquilli? Sinceramente dormivo bene anche prima, sebbene fosse abbastanza ridicola la situazione.

domenica 13 dicembre 2015

Juventus 3 - Fiorentina 1

Pronti, attenti, via e neanche il tempo di mettersi seduti che al Fiorentina passa in vantaggio con un rigore all'apparenza generoso. Ma il primo tempo facciamo la gara, siamo la Juventus, e questa partita va vinta. Non ci sono scuse e non ci devono essere avversari da temere. Il buon gioco dell'ex bianconero Paulo Sousa è addomesticato e tenuto a bada. Non ho neppure il tempo di disperarmi che Cuadrado la infila e pareggia, ma appunto i primi quarantacinque minuti facciamo la gara e giochiamo decisamente meglio. Non ci sono occasionissime, ma subiamo anche poco e nonostante qualcosa da ritoccare a centrocampo non mi lamento. Il secondo tempo è un po' diverso: troppi errori da parte nostra, Pogba ha troppe amnesie, ma quando crea è pericoloso. Ecco quindi che esce fuori la nostra tenacia, quella che cercavo da diverse giornate e raramente la vedevo. Gli occhi della tigre di Mandzukic, che non a caso raddoppia meritatamente. E si guadagna pure un clamoroso rigore con espulsione che l'arbitro altrettanto clamorosamente non vede. Chiude Dybala, spegnendo ogni speranza dei viola di riagganciare il risultato. Partita fondamentale come i tre punti: non facciamo scappare l'Inter (che vabbeh ha già vinto lo scudetto a settembre), ne prendiamo tre ai fiorentini e due sia alla Roma del Giubileo che al Napoli. Oggi non c'è male, non ci si può certo lamentare.

sabato 12 dicembre 2015

The Ridiculous 6 (2015)





Regia: Frank Coraci
Anno: 2015
Titolo originale: The Ridiculous 6
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.3)
Pagina di I Check Movies

Sono rimasto un po' deluso. Magari generalmente non sarebbe neanche stato un titolo che mi avrebbe attratto più di tanto, ma essendo una produzione Netflix uscita ieri in mondo visione ero abbastanza curioso. Già perchè il servizio, come detto non va molto forte sul lato film, quindi speravo almeno nelle produzioni originali. Questo è un western in salsa comica che però ha diversi punti deboli: solo alcune scene possono essere considerate divertenti, ma non si tratta di niente di nuovo. Con Adam Sandler ed una piccola comparsata di Buscemi mi aspettavo qualcosa di più. Il guaio sta nel fatto che hanno preso una storia drammatica, vista e rivista, sporcandola con macchiette demenziali. Gli attori devono tenere sia la parte comica che quella drammatica piena di luoghi comuni. Anche la presenza di personaggi tipo Mark Twain e il Gnenerale Custer o avvenimenti storici come l'assassinio di Lincoln sono sgangherate e mal sfruttate. Non è totalmente da buttare, comodo come sottofondo per serate in famiglia seduti al tavolino senza prestare troppa attenzione a cosa accade sullo schermo. Peccato però, ma almeno VER è uno dei primi blog a scrivere una recensione su The Ridiculous 6.


venerdì 11 dicembre 2015

Fuga Da Los Angeles (1996)




Regia: John Carpenter
Anno: 1996
Titolo originale: Escape From L. A.
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (5.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

C'è da dire che lo ho rivalutato abbastanza rispetto a quando lo vidi per la prima volta, che fu una vera e propria delusione. Il sequel di 1997: Fuga Da New York in effetti avrebbe potuto essere qualcosa di più incisivo e ben fatto, specie se si pensa al colossale arco di tempo che c'è tra il primo ed il secondo. Ho sempre pensato che Carpenter si senta meglio ed a suo agio con produzioni low cost piuttosto che quando deve portare al cinema lavori dalle grandi aspettative. Per me oggi, vedere di nuovo Jena vale molto più di tutto il resto. E se delusione fu, il motivo è l'imbarazzante scenografia e l'uso dozzinale nonchè ridicolo di effetti speciali che non erano per niente adatti agli anni novanta. Forse mi sbaglio, ma oggi credo che Carpenter abbia volutamente dare questa veste anacronistica alla sua opera, per non slegarlo dagli anni ottanta, per non trasformare troppo il personaggio che abbiamo e soprattutto per concentrarsi sull'aspetto politico  sociale del suo lavoro. Più che un sequel potrebbe essere un remake parodia auto ironico ed autocelebrativo. Non voglio credere infatti che non sarebbe stato possibile creare sfondi più realistici, ed immagini più lontane dal ridicolo. Ci ripropone le stesse ambientazioni della New York distopica, in una Los Angeles altrettanto pericolosa ed allo sbando. L'atto di accusa politico però non mi interessa: sono un sempliciotto che si esalta a vedere il buon vecchio Kurt Russell fare il culo a tutti, Presidente compreso. Go Jena, go!

giovedì 10 dicembre 2015

Sky mi ha regalato il Super HD

Grazie Sky, grazie mille. Ne sentivo davvero il bisogno. Siamo vicini a Natale quindi ci delizi con regali inattesi ed inaspettati. Per noi fortunati abbonati da più di tre anni è stato "sbloccato" il canale 105 per poterci gustare la finale di X Factor totalmente in Super HD. Eh sì, avete letto bene: SUPER HD. Per un programma musicale è veramente il massimo avere un miglioramento dal punto d vista video. Ma cosa è di preciso questo Super HD? Io ho un normalissimo televisore Full HD che non supporta i 4K... Come farò a gustarmi la diretta in tutta la sua pienezza di Alta Definizione? Semplice: è fuffa. Hanno solo raddoppiato il bitrate portandolo a 15/18 Mbs. Chi ha un lettore bluray sa che i bitrate per il 1080p sono anche di gran lunga superiori. Di conseguenza, già si sapeva, ma è bene ricordarlo a quelli di Sky, noi paghiamo per un HD che a detta loro è sempre stato con un bitrate basso ed a bassa resa cromatica. Con il giochino commerciale del Super HD non hanno reinventato nulla di nuovo, ma ci stanno mandando (con il contagocce) contenuti, adesso anche live, che hanno una risoluzione che rientra e non supera il Full HD. Bella forza... Super HD è solo un nome commerciale di Sky che trasmette a 1080i queste cose. Aspettiamo lo STRAMEGAHD allora, magari sul canale della musica classica.

Tre ALL-IN Extra

E' passato un anno da quando ho sottoscritto il piano Top Unlimited Plus: è giunto il momento di cambiare. La tentazione era quella di sostituire pure  operatore, ma i costi della Tre restano concorrenziali, ed ho approfittato quindi di un piano ricaricabile dedicato solo a chi è già cliente. Occhio perchè c'è qualche barbatrucco: non è tutto oro ciò che luccica, però i 9 euro al mese risparmiati mi hanno fatto gola ed ho così deciso di tapparmi il naso di fronte ad alcune cosucce.L'attuale ALL-IN Extra costa 16 euro al mese e necessita di 25 euro per l'attivazione. Offre 800 minuti di chiamate verso tutti, che dopo sei mesi raddoppieranno a 1600 e dopo altri sei arriveranno a 3200. Abbastanza importante per me che ero abituato a non fare più caso ai limite delle chiamate. Stessa cosa avviene per gli inutili sms. Attenzione però: il conteggio avviene su base settimanale e va da sabato a sabato (questo devo ancora verificarlo). Quindi si tratta di 200 minuti a settimana (non cumulabili ovviamente) durante i mesi iniziali. La nota positiva è data dal traffico dati in LTE: abbiamo 8 GB, che anche se divisi settimanalmente (2 GB) non sono poi così pochi. Con un attento utilizzo della wifi casalinga è possibile gestirli nel modo corretto, specie in settimane in cui uno vuole utilizzare Premium Play o Netflix fuori casa.Se si sfora il traffico, ogni giga in più ci verrà a costare la bellezza di 10 euro (0,2 euro ogni 20 MB). Il piano prevede un amore lungo almeno trenta mesi, se si disdice prima dovremo pagare una penale (anche se il nome legale è un altro) pari a 49 euro. Tutto sommato ci può stare considerando che si paga dal secondo mese con: 25 di attivazione + 8 del primo mese + 16 del secondo (e successivi).

martedì 8 dicembre 2015

Siviglia 1 - Juventus 0

Era abbastanza semplice: fare la propria partita senza guardare al risultato degli avversari. Sappiamo che il Borussia era la squadra più scarsa del girone (mediocre nel complesso) quindi non c'era da credere alle favole che potesse fare il risultato a Manchester. Infatti come prevedibile sono stati matati dal City: gli avevamo già regalato due punti salvezza lasciandone per strada ben quattro. Ma ok, il passato è passato e non è giusto piangere sul latte versato, peccato che a Siviglia (decima squadra della Liga) sarebbe bastato fare un punto. Diciamo che le occasioni (anche a porta vuota) ci sono state, ma se giusto quattro sere fa avevo detto di restare con i piedi per terra era perchè questa Juventus è lontana dall'essere pericolosa. Occasione sprecata, primo posto alla portata di un tiro ben appoggiato, ma niente. Ora ci tocca sperare in un sorteggio favorevole. #finoallafine forza Juve, #finoallafine #noallegri.

Scream 2 (1997)




Regia: Wes Craven
Anno: 1997
Titolo originale: Scream 2
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Esattamente come il suo predecessore, il film presenta e riporta attimi di metacinema che rappresentano un passo in avanti rispetto a certa concorrenza. Non mancano i dialoghi che parlano di altri film, giustamente qui si fa leva sulla qualità dei sequel (nella storia chiamati "serial"). Interessante anche il voler riproporre sotto forma di storia nella storia il girato cinematografico del primo Scream con attori che ci ripropongono quanto già visto "nella realtà". Se Scream 2 non è un film propriamente horror, anche se vuole sembrarlo, lo dobbiamo essenzialmente alla sua natura che ricorda molto il thriller. Infatti fino alla fine lo spettatore resta sì ammaliato dal susseguirsi degli omicidi, ma si presta volutamente al gioco che il regista gli impone: chi sarà questa volta l'assassino? Sarà uno solo? Ed il movente? Riuscendo a spiazzarci un po' non potendo utilizzare lo stesso plot dell'anno prima, Wes Craven è costretto a girarci intorno in maniera troppo fantasiosa per ricalcare il successo. Abbiamo così un movente quasi fittizio ed esasperato per (driin driin driin avviso spoiler) uno dei killer: ok per la madre, ma pollice verso per Mickey che non risulta credibile ed è fuori luogo. A quel punto poteva essere chiunque. Tutto sommato però c'è sempre una certa dose di tensione e curiosità che ci portiamo dentro fino alla fine.

Guardiani Della Galassia (2014)




Regia: James Gunn
Anno: 2014
Titolo originale: Guardians Of The Galaxy
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Visto che la Marvel sta spopolando e snocciolando una sequela di film uno dietro l'altro, ne approfitto per fare un po' di ordine logico e cronologico per la loro visione seguendo lo schema Marvel Cinematic Universe: Iron Man, L'Incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor, Captain America - Il Primo Vendicatore, The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America - The Winter Soldier e finalmente questo, che sarebbe il decimo. Guardarlo non seguendo tale ordine non vi sciupa poi molto, salvo per il fatto del Collezionista, grosso modo. Se avete avuto modo di godervi e rimanere ammaliati dal trailer saprete a grandi linee la storia: un vagabondo spostato, un albero che non sa parlare, un procione chiacchierone, un wrestler sovietico e una pandoriana verde formano una banda che dovrà salvare l'universo o almeno un pianeta. Detto così sembra una cazzata enorme, e probabilmente se non siete feticisti del fumetto, sarà così: il film si riduce ad un'ottima (ma troppo bizzarra) storia d'intrattenimento. Andando ad analizzare un po' più a fondo questo prodotto in salsa space opera colossale ed epica vien fuori che il suo punto di forza maggiore non sta tanto nella varietà dei personaggi principali, quanto nel loro essere anti eroi, atipici, spesso egoisti, stupidi, difficilmente amabili in tutto e per tutto. Ma in un certo senso, il loro incontrarsi risulta più piacevole e godibile addirittura di quanto avvenne in The Avengers. Questi si muovono come se già conoscessero il volere del pubblico, all'interno di un universo decisamente vasto ma molto ben raccontato dalla sceneggiatura grazie non solo ai superbi effetti speciali (ci siamo abituati ormai, niente di nuovo), ma anche per come si susseguono gli avvenimenti. Si dà davvero poco spazio al relax, e tra azione e battute ironiche (alcune volte fuori luogo ed improponibili realisticamente) non ci si annoia con tanta facilità. Nel complesso ci può stare tutto: credevo molto peggio, con quel procione quella pianta come protagonisti.

domenica 6 dicembre 2015

San Nicola a Firenze

La mattina inizia come al solito: mi sveglio presto, faccio stretching,  vado a correre, torno a casa e mi presento alle 6:50 per la partenza intelligente direzione Firenze. Non a corsa, ma con il treno. La giornata ha un programma tassativo: approfittare dell'entrata gratis ai musei e visitare così gli Uffizi. Purtroppo il buon Renzi, ha deciso di importare nella sua città le file dell'Expo così arrivati lì a mattinata inoltrata ci troviamo tantissime altre persone che hanno deciso di rubarci l'idea vincente. E' qualcosa di improponibile, come quando giocavi a Snake sul Nokia ed eri arrivato all'ultimo livello. Vabbeh dai poco male, diminuisce il rischio attentato e la città è a nostra completa disposizione così girovaghiamo per il centro il cerca di un orologio per TimeWalk tra Ponte Vecchio e zone limitrofe. Pettata che crea fame fino a piazzale Michelangelo in modo da approfittare del bel tempo e goderci il panorama. Seguendo l'istinto primordiale veniamo calamitati dall'Osteria del Cinghiale Bianco: consigliatissima, un vero colpo di fortuna, pranzo epocale. Nonostante da alcune settimane abbia abbracciato l'ideologia vegana, non posso lasciare neanche una briciola della burrata con tartufo e delle pappardelle al cinghiale. Riproviamo per gli Uffizi: un truffaldino omino dei biglietti ci dice che la fila adesso è di un'ora; basta avere la terza media e ricordarsi le addizioni per capire che questa invece si protrae quasi all'infinito. L'arte ha un costo, unanimemente come parlamentari che votano a favore dei propri privilegi, decidiamo che la nostra visita verrà fatta poi, in data da stabilirsi con biglietto salta_la_fila alla mano. Partecipiamo ad una mostra all'aperto su mezzi d'epoca e cinema per poi lanciarci tra mercati, mercatini e mercanti di ogni genere. Oltre a decine di altre cose istituzionali, religiose ed artistiche che vediamo di sbieco. Bella giornata in cui ho dato sfogo anche alle mie doti fotografiche (lavoro di post produzione eseguito in treno):

Galleria fotografica Firenze San Nicola 2015

sabato 5 dicembre 2015

Il Delitto Perfetto (1954)




Regia: Alfred Hitchcock
Anno: 1954
Titolo originale: Dial M For Murder
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto con 4 grandi film)

Che spettacolo il delitto perfetto. Dici Hitchcock e dici delitto:  lo confeziona in maniera talmente esplicita che è quasi impossibile riuscire a trovare un punto debole. Ci riuscirà John Williams, incastrando definitivamente Ray Milland per il tentato omicidio di Grace Kelly (la bionda del film). Una freddezza spietata che porta ad una meticolosa preparazione di quello che sebbene non sia un vero e proprio delitto si trasforma in un crimine raccontato nei minimi particolari nella prima parte della pellicola. E' proprio questa infatti a mio avviso la migliore, quella in cui assistiamo alla cinica e distaccata preparazione del banchetto da assaporare. Certo, non tutto sembra andare per il meglio ad un certo punto, ma ci era già stato suggerito da Robert Cummings, eppure il risultato pare accettabile dallo stesso regista dell'ardito piano malefico. Un'intelligenza pronta, preparata, buona dialettica, un continuo e sorprendente allontanare i sospetti dalla propria persona: tutto pare andare per il verso giusto, ma tenere tutte le variabili sotto controllo si rivela un'impresa impossibile anche per la più sottile delle menti. Hitchcock gioca con la gelosia ed il tradimento per dare il là ad una premeditazione senza precedenti, che porta la vendetta ad essere servita senza alcuna fretta. La maggior parte del film si concentra sui dialoghi e la quasi totalità delle scene sono ambientate in un'unica stanza, utilizzando una manciata di riprese differenti che vanno sempre a cogliere determinati punti di interesse. Sembra quasi la trasposizione cinematografica di un'opera teatrale. Ciononostante non manca la suspense e la tensione in più occasioni: dall'aggressione che Grace Kelly subisce al continuo creare prove fittizie, e sfarne di reali, che il marito tradito porta avanti nel corso della trama. Avvincente quindi e con nessun momento morto: si riesce ad avere pure il colpo di scena, anche se si conoscono i fatti. Davvero interessante. Il DVD presenta la versione standard (esiste anche quella in 3D, originale di quegli anni) ed un audio in mono. Gli extra sono i seguenti:

  • Hitchcock vuol dire delitto (22 minuti)
  • 3D: una breve storia (7 minuti)
  • Trailer

Lazio 0 - Juventus 2

Testa alta, ma piedi per terra. Quinta vittoria consecutiva in Campionato, e non poteva essere altrimenti. Non lo scrivo per fare il falso modesto o lo scaramantico: i punti persi ad inizio stagione sono tanti, compromettenti e difficilmente colmabili. La Juventus che conosciamo non poteva fare altrimenti: vincerle tutte da dopo Napoli era imperativo quanto impossibile. E' logico che qualcosa devi lasciare per strada, ma lo è altrettanto fare tutto il possibile per raccogliere punti e risultati di gioco. Gran parte dello strappo è stato ricucito. Non parlo, sarebbe ridicolo farlo a dicembre, di primi posti o piazzamenti assicurati, ma la rimonta verso le posizioni che più ci competono, c'è stata. Impensabile sperare che tutto continui ad andare bene (come con il Torino o con il Milan), ma abbiamo visto anche riprendere il gioco in mano, reinserirsi i nuovi acquisti, riformare il centrocampo, ristabilire la difesa (quarta partita consecutiva senza subire reti) e soprattutto vedere fiducia nelle giocate. Sembra essere messo da parte quel timore e quell'arrendevolezza che inevitabilmente ti colpiscono quando tutto gira storto. Adesso il passo falso ci farebbe nuovamente perdere terreno, ma sarebbe più giustificato rispetto alla situazione iniziale. Senza contare poi che il cammino europeo è andato avanti senza quasi nessun intoppo, in un girone che poi semplice proprio non era. Ora siamo quindi giunti a dicembre e, con i piedi per terra, possiamo dormire sonni più tranquilli, ma sempre tenendo un occhio aperto. Il girone di andata non è finito: Fiorentina in casa, Carpi fuori, Verona in casa e Sampdoria fuori. In situazioni normali avremmo pensato subito a sei punti sicuri ed altri sei da giocarteli. In questa situazione, sappiamo che tutte le partite possono essere un'incognita con il timore che dodici punti debbano essere il minimo sindacale per poter puntare a quelle che stanno in cima. Un'altra cosa positiva è che lassù anche le altre qualche passo falso lo hanno fatto e non sono paragonabili alla Juventus degli ultimi tre anni: la Juventus non deve quindi fare il campionato contro un'altra Juventus.

giovedì 3 dicembre 2015

Percy Jackson E Gli Dei Dell'Olimpo - Il Mare Dei Mostri (2013)




Regia: Thor Freudenthal
Anno: 2013
Titolo originale: Percy Jackson: Sea Of Monsters
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.9)
Pagina di I Check Movies

Fa cacare quanto il primo. Nè più nè meno. Tanto che non riuscirei a distinguerli. La Daddario ha tre anni in più, ma non li dimostra, imbacuccata come è, e gli effetti speciali sono i soliti. La trama poi pur fantastica che sia ha cose prese e messe lì solo per farle tornare nel modo giusto: la barriera indistruttibile la può rompere un toro meccanico perchè l'albero è stato avvelenato, e nel frattempo nessun mostro cerca di entrare per distruggere il campo. Idiozia allo stato puro. Il resto è un insieme di lotte e combattimenti che finiscono troppo velocemente per poter essere considerati importanti. Anche il cattivissimo ed onnipotente Crono viene liquidato con una spadata, perchè così è stato deciso. Poi buffonate eterne su ognuno è padrone del proprio destino. Che palle. La custodia contiene due dischi: il bluray ed il DVD. Questo ha all'interno il film in versione non HD e meno extra. Il BD invece ha sempre il film, la versione audio DTS ed i seguenti contenuti speciali:

  • Tyson a fumetti (6 minuti)
  • Come diventare un semidio (4 minuti)
  • Ritorno a campo Mezzosangue (3 minuti)
  • Sta tutto in un occhio (5 minuti)
  • 2 trailer

Amazon Underground: giochi ed app gratis

Con Amazon Underground potete scaricare diverse applicazioni o giochi per tablet e smartphone in maniera gratuita. Amazon fa presente che ci saranno solo e soltanto giochi completi e totalmente gratis, senza acquisti-in-app. Al momento il servizio dispone già di diversi titoli, primo tra tutti Monument Valley che  avevo recensito giusto pochi giorni fa. Amazon Underground è utilizzabile via web o attraverso i dispositivi Amazon (come i Fire) ma anche attraverso l'applicazione Android da scaricare manualmente usando l'APK. Semplice, dal vostro smartphone, in modalità mobile accedete QUI e scaricate l'applicazione. Seguite poi le istruzioni. Se già avete l'applicazione di Amazon visualizzerete una nuova categoria (sarà anche possibile creare un collegamento solo per Underground) ed il gioco è fatto. Tutti questi giochi gratis, ma chi ci guadagna? Noi prima di tutto. E gli sviluppatori? Amazon ha un accordo grazie al quale sarà l'azienda stessa a pagarli in base ai minuti giocati. E lei quindi che ci guadagna? Attira un sacco di utenti sul proprio store: non molti sanno infatti che esistono numerose alternative al Play Store ufficiale di Google, ed una di queste è proprio di Amazon. I titoli a disposizione secondo me sono già tanti adesso. e ne vale assolutamente la pena di provare.

Under The Dome [Stagione 1]





Anno: 2013
Titolo originale: Under The Dome
Numero episodi: 13
Stagione: 1

Stephen King è una garanzia. Non solo per quanto riguarda i libri, ma anche per ciò che hanno ispirato in ambiente cinematografico o televisivo. Questa serie TV si basa sul libro The Dome che ancora non ho letto, quindi non posso valutare la fedeltà rispetto alla storia originale. Di positivo ho però il fatto che non rischio di sapere già cosa sta succedendo all'interno della cupola. La storia si fa seguire fin dalla prima puntata, si nota quella marcia in più relativa alle serie TV intriganti e misteriose. Ha un buon numero di personaggi, molti dei quali ben studiati. Il mio preferito è Big Jim (Dean Norris) non come protagonista, visto che è il cattivissimo per eccellenza, ma per come viene svolto il suo ruolo: è determinante, un dittatore meschino ed imbroglione a tutti gli effetti. Senza di lui gli eroi buoni avrebbero meno senso. A parte qualche punto debole nella storia, dovuto a cose impossibili dal punto di vista fisico e spiegate alla bella e meglio con il potere della cupola stessa, tutto il resto è un continuo mistero, azione, thriller. Il finale lascia aperte tantissime porte e finestre, così che siamo costretti a vederci la seconda stagione subito senza attendere. E' un bene però. Non ti annoi.

mercoledì 2 dicembre 2015

Le Ali Della Libertà (1994)




Regia: Frank Darabont
Anno: 1994
Titolo originale: The Shawshank Redemption
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (9.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Ci sono film che meritano ogni tipo di apprezzamento positivo; quei film che quando ti chiedono abbastanza stupidamente "cosa porteresti in un isola deserta?" li tieni già in un cassettino della tua memoria pronto per essere aperto; quelli che quando "consigliamo un film ganzo da guardare" scarti perchè pensi che lo abbia già visto, ma poi glielo dici comunque perchè non si sa mai. Ed appunto Le Ali Della Libertà, nel suo poetico e meraviglioso esistete è uno di questi. Ti piace in ogni suo passo, dalla trama, dal colpo di scena, dalla cadenza ritmica con cui ti avvolge... Poi vada per Morgan Freeman, ma qui riesce a starmi simpatico pure Tim Robbins. Che sia bravo ad entrare nel personaggio non c'è dubbio, ma riesce anche ad andare oltre: sta un passo avanti a tutti. Del resto la fuga, viene spiegata e mostrata solo nel momento in cui accade, non c'è niente che ti fa pensare ad essa in altre circostanze. Il tema centrale resta comunque la speranza, ma per un altro tipo di libertà, non quella reale, visto che la fuga neanche viene accennata. Speranza, sogni e riscatto morale, portati aventi dai protagonisti, con armonia e buoni propositi. Il carcere e la sua durezza, le prepotenze delle guardie, del direttore e degli altri prigionieri, passano in secondo piano rispetto al lento passare dei giorni, ed alla normalità all'interno del muro di protezione. Una vita che scorre lentamente, anno dopo anno, in una claustrofobica dimensione scenografica che muterà soltanto nel finale, proponendoci colori, suoni, spazi aperti. Vale davvero la pena di rivederlo.

Il Buio Oltre La Siepe (1962)




Regia: Robert Mulligan
Anno: 1962
Titolo originale: To Kill A Mockingbird
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Alabama, 1932: la drammatica storia della fine di un'adolescenza, il riscatto sociale, la denuncia nei confronti del razzismo. Con  Gregory Peck nel ruolo di  Atticus Finch, un avvocato difensore che ha la colpa di difendere un "negro",  l'eroe buono e progressista di cui l'America degli anni sessanta ha bisogno. Un uomo che è anche maestro di vita, portatore delle giuste parole ai figli ed in tribunale.. Disprezzo ignorante ed odio razziale sono la cornice del romanzo di Harper Lee, a cui si ispira il film. A mio avviso decisamente lungo in determinate scene, doppiato male con voci da adulti per i due bambini, situazioni come quella dell'arringa finale in tribunale che avrebbero potuto essere maggiormente incisive.. Un elogio per ciò che è giusto, solitamente nascosto nelle cose piccole ed umili che forse oggi risulta troppo vecchio ed acerbo. Nonostante la mia poca simpatia verso la pellicola, vince tre Premi Oscar, tre Golden Globe (ed altri premi) oltre ad avere un punteggio di 8,4 nella Pagina di IMDB. Sicuramente da vedere, ma potreste annoiarvi, come è capitato a me.

Il Giorno Degli Zombi (1985)


Regia: George A. Romero
Anno: 1985
Titolo originale: Day Of The Dead
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon 

Gli zombie di George Romero sono sicuramente quelli più utilizzati dal punto di vista sociale e politico. Questo suo terzo capitolo, preceduto da La Notte e da L'Alba, è quello conclusivo della trilogia, ed è pure il più violento ed il più cupo. Gli zombie sono soltanto una cornice: la lotta è tra uomini contro altri uomini. Romero non ci risparmia situazioni e scene visivamente crude, con corpi squarciati, teste tumefatti, organi che fuoriescono incondizionati. Sangue, tantissimo sangue che dipinge di rosso e violenza la storia dei superstiti: militari e ricercatori rifugiati in una base dell'Esercito, circondati da decine di migliaia di zombie. Il pericolo maggiore per la sopravvivenza degli umani però non sarà dettato esclusivamente dalla presenza dei non morti: è l'uomo stesso che non riesce ad organizzarsi, a collaborare ad utilizzare idee comuni. L'uomo perseguirà sempre il proprio fine, da solo, ed in maniera totalitaria cercherà di imporlo alla fascia più debole. E dall'altra parta, grazie agli esperimenti disumani e macabri del dottor Logan, riusciamo a dare un senso di umanità a questi mostri. Forse, possono essere educati? O hanno dentro di sè ricordi repressi che escono attraverso riflessi? Fatto sta che in questa terza pellicola sono molte le cose che si capovolgono e vengono viste da una prospettiva differente. Gli spazi sono quasi sempre claustrofobici e Romero non manca di sottolineare il rapporto maggiore di zombie rispetto agli umani, che si trovano così in una situazione sempre più disperata. Degna di nota la citazione omaggio a Le Notti Di Salem: il libro che il dottore consegna allo zombi Bub.

martedì 1 dicembre 2015

Primo mese di prova per Netflix

E' terminato il mese in prova per Netflix e (strano eh?) ho deciso di rinnovarlo anche per dicembre. Sul lato tecnico e dell'usabilità non c'è niente da aggiungere rispetto alla prima recensione: un'esperienza che supera le altre provate e che per adesso non ha concorrenza. anche il fatto di poter creare cinque profili ed utilizzare due dispositivi in contemporanea (ho il secondo piano) ha influito abbastanza sulla mia scelta. Ciò che però fa pendere l'ago della bilancia sono altri due fattori: i contenuti e me stesso in rapporto ai contenuti. In pratica, se ne faccio uso o meno e se la mia esperienza di utilizzo ne esce gratificata. Netflix va molto forte per le serie TV, ma continua, anche dopo un mese, ad andare abbastanza male per i film: i titoli sono relativamente pochi e non ne fanno parte quelli più nuovi e gettonati. Su Allflicks è possibile vedere tutte le nuove aggiunte, che siano serie, documentari o film. Nel complesso ad oggi siamo arrivati quasi a 1000 contro i circa 750 iniziali. Ho fatto una lista di ciò che ho visto e di ciò che continuerò a vedere, non inserisco quelli iniziati e che per adesso non mi convincono:

Film:
Serie TV:
  •  The IT Crowd [Stagione Speciale] 1/1
  • Orange Is The New Black [Stagione 1] 13/13
  • Orange Is The New Black [Stagione 2] 9/13
  • Jessica Jones [Stagione 1] 5/13
  • Under The Dome [Stagione 1] 11/13
  • Cowboy Bebop [Stagione 1] 1/26
  • Narcos [Stagione 1] 4/10
  • The Returned [Stagione 1] 3/10
  • Sons Of Anarchy [Stagione 1] 3/13

domenica 29 novembre 2015

Palermo 0 - Juventus 3

A dicembre ci siamo arrivati. Ed in parte avevano ragione quei tifosi ottimisti come Bastiancino. Perchè guardando la classifica, siamo ancora lontani dalle posizioni che ci spettano, ma almeno siamo in grado di giocare e trovare risultati utili. Senza contare il fatto che stiamo viaggiando pure in Europa. Nella giornata di oggi era era più fondamentale che mai riuscire a fare tre punti: la Roma subisce un KO in casa e sta solo a +3, l'Inter ed il Napoli si scontrano tra loro così come la Fiorentina ed il Sassuolo: Nel peggiore dei casi solo due di queste quattro riusciranno a mantenere le distanze senza avvantaggiarsi nei nostri confronti. Oggi la difesa ha dimostrato di essere solida e sicura, siamo a zero reti subite su tre partite, ma il dato più importante sono le occasioni totali concesse agli avversari: praticamente nessuna. Centrocampo insomma, con alti e bassi, ma ancora tanto lavoro da fare. Certo, gli infortuni gravano ancora sulla formazione che quello lì deve mettere in campo. Poi se inizia a sbloccarsi pure Mandzukic (con i crossi giusti fa rete), anche lassù siamo messi abbastanza bene. Salutate la per ora quinta in classifica.

sabato 28 novembre 2015

Skyliner è risorto

Non siamo a Pasqua, ma dopo quasi un mese dalla prematura scomparsa del mitico Skyliner, ecco che riprende vita. Grazie soprattutto ad un trapianto di motore e di qualche altro oggetto meccanico di cui non conosco il nome. Già provato su strada e su pista (che poi sono la stessa cosa) e ora è ancora più potente e prestante di prima: una vita nuova per un brave new world, pronto a scatenare l'inferno. Sicuramente il periodo invernale non mi fermerà, basta coprirsi bene, e tornerò ad essere il centauro bardato di pelle e acciaio che tutti voi conoscete. Un vero uomo di strada la cui colonna sonora è il rombo dei motori, e le urla terrorizzate di chi sarà costretto a mangiare la mia polvere. Mi sarebbe piaciuto poter averlo a disposizione qualche settimana fa a Valencia, per poter dare una mano al mio compagno di squadra Vale, ma purtroppo il duo spagnolo ha visto bene di creare questo trabocchetto (mi hanno rubato l'olio e probabilmente aggiunto zucchero e chupa chups alla benzina) per mettermi fuori gioco. Dico però che d'ora in avanti dovranno guardarsi alle spalle (il tempo di superarli) perchè questo MBK motore Yamaha non ha certo l'interesse di rinascere per stare nelle retrovie. Brooom, Brooom, Brooom. Fate attenzione pischelli, sta per passare lo Skyliner e non c'è pietà per nessuno.

Scream (1996)


Regia: Wes Craven
Anno: 1996
Titolo originale: Scream
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Scream è un bel gioiellino horror. Che ne coglie le caratteristiche principali e ne fa una satira intelligenti. Wes Craven però non si limita a fare qualcosa di acerbo includendo luoghi comuni, uno dietro l'altro, ma li esalta in una sorta di tributo ed omaggio richiamando nei dialoghi (e non solo) tutti quei clichè che hanno reso straordinari lavori come i Nightmare o i Venerdì 13, gli Halloween (il cognome di Billy è Loomis) e Carrie, La Casa, Il Silenzio Degli Innocenti e così via, con Frankenstein del 1931 visibile in videoteca. Insomma non manca davvero niente ad un'opera che riesce a vivere senza legarsi alle altre, pur facendo di tutti questi omaggi la propria forza. Il lato horror è ben studiato, così come la parta relativa al thriller: scoprire l'assassino non è assolutamente semplice in questa sorta di meta cinema in cui i protagonisti scimmiottano quelli dei vecchi film e le situazioni che li vedono coinvolti. Nel corso degli anni perde un po' del suo fascino, per colpa soprattutto della saga di Scary Movie che ridicolizza il gioco del serial killer. Trama comunque più elaborata del solito, ottime le scene d'impatto. La cosa bella è che ti aspetti già cosa accadrà, perchè sono i personaggi stessi a palarne. E poi alla fine, per sopravvivere basta seguire tre semplici regole no?
  • Numero 1: Non bisogna mai fare del sesso (la vergine è salva finchè resta vergine)
  • Numero 2: Non bisogna mai ubriacarsi o drogarsi, perché è peccato.
  • Numero 3: Non bisogna mai dire "Torno subito" perché poi non si torna più.