lunedì 18 agosto 2025

Preikestolen (Pulpit Rock) e Stavanger #2

 



La mattina inizia con un cielo grigio e pesante: nebbia, nuvole basse e quella pioggerellina sottile che in Norvegia sembra essere di casa. Ma l’escursione a Pulpit Rock non può aspettare: o oggi o domani, e con un meteo così imprevedibile meglio rischiare subito.

Il bus mi lascia al punto di partenza del trekking e già lì l’atmosfera non promette niente di buono. Il cielo è chiuso, l’umidità alta e il sentiero appare scivoloso. Ma passo dopo passo, curva dopo curva, il paesaggio si apre e la salita mi porta letteralmente al di sopra delle nubi. È un’esperienza incredibile: terminato il tratto immerso nella nebbia, mi ritrovo con il cielo limpido sopra la testa e un mare di bruma sotto di me.

L’escursione è tra le più celebri della Norvegia. Il Pulpit Rock, o Preikestolen, è una piattaforma naturale di granito che si affaccia a strapiombo sul Lysefjord, circa 604 metri più in basso. Normalmente da qui la vista è vertiginosa, con il fiordo che si allunga stretto e blu tra le montagne. Oggi invece non si vede nulla di tutto ciò: solo un oceano lattiginoso di nuvole che riempie la valle. Eppure lo spettacolo non è meno suggestivo: mi sembra di essere entrato in un quadro, e non uno qualunque, ma il celebre “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich. Una visione poetica e romantica, capace di appagare l’escursionista che c’è in me nonostante la mancanza della “cartolina classica”.

Scendo con il cuore e lo spirito leggeri, grato di aver scelto di tentare l’escursione nonostante le premesse. Tornato a Stavanger, mi concedo un pomeriggio più cittadino: entro al volo nella cattedrale, approfittando del fatto che stava per chiudere e quindi l’ingresso era gratuito. Poi visito il Museo dell’inscatolamento, dedicato alla storia dell’industria locale delle conserve di pesce e della stampa: curioso, divertente e inaspettatamente interessante, con un tocco rétro che racconta una parte insolita ma significativa della vita norvegese del secolo scorso.

Una giornata che è stata un saliscendi non solo fisico ma anche emotivo: dalle nubi grigie e opprimenti al cielo limpido e azzurro sopra le montagne, fino al mare di nebbia che ha trasformato il fiordo invisibile in poesia. E per cena finalmente la famosa zuppa di pesce norvegese. 


Album fotografico Preikestolen e Stavanger #2

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