
Mi sono immolato per la causa e ho portato a termine la visione del nuovo La Guerra dei Mondi con Ice Cube. E credetemi: è stata un’impresa.
Partiamo dal principio: già il titolo suona come una presa in giro. Sfruttare un nome storico e rispettato come quello del romanzo di H.G. Wells per appiccicarlo a un film che sembra più una diretta Instagram che un kolossal di fantascienza, è già un insulto di per sé. E infatti: montaggio a base di webcam, videochiamate e messaggini a schermo. Un linguaggio visivo che, dopo cinque minuti, ti fa venire voglia di cercare il telecomando per cambiare canale… o per spegnere tutto e leggere l’elenco del telefono, che almeno ha più tensione narrativa.
Gli effetti speciali? Diciamo che ne ho visti di migliori nei videoclip di metà anni ’90. La trama? Un’accozzaglia di banalità senza né capo né coda, tenuta insieme solo dal collante della noia. Ice Cube fa quel che può, ma sembra finito lì per sbaglio, tipo invitato a una cena e poi costretto a rimanere a lavare i piatti.
Lo ammetto: non ho mai amato neanche la versione di Spielberg del 2005 (scusa Steven), ma rispetto a questa roba pare Via col vento.
In sintesi: un film orribile, senza mordente, senza idee e soprattutto senza alcun rispetto per chi prova ancora ad amare la fantascienza. Se questa è la “guerra dei mondi”, spero che il nostro venga distrutto subito: almeno smettiamo di produrre certe cose.
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