Con Samba con Tiro Fisso (1970) pensavo di arrivare alla chiusura di un vero e proprio trittico, dopo Il segreto di Tristan Bantam e Appuntamento a Bahia. In realtà mi sbagliavo: non si tratta di una trilogia con un inizio e una fine, ma di un ciclo di storie collegate, spesso raccolte sotto il titolo di “Suite caraibica”.
La vicenda si sposta in Brasile, in un contesto pieno di tensioni: soldati, ribelli, superstizioni e colpi di scena che animano la trama ma non la concludono. È più un frammento narrativo che un racconto chiuso, un tassello che aggiunge colore e atmosfera piuttosto che dare risposte ai misteri già accennati.
Corto Maltese continua a muoversi con il suo stile ambiguo: presente ma mai del tutto coinvolto, partecipe e al tempo stesso ironicamente distante. Anche Tristan Bantam e Morgana restano figure sospese, che sembrano promettere sviluppi futuri senza rivelare troppo.
Subito dopo questo episodio neCorto Maltese - L'integralesi colloca anche Un’aquila nella giungla, che probabilmente riprenderà il filone narrativo.
Alla fine, quello che resta è l’impressione di seguire Corto non in una saga ordinata, ma dentro un flusso di avventure aperte, capaci di suggestionare più che di spiegare. Ed è forse proprio questo il fascino: non trovare mai davvero una chiusura, ma lasciarsi trascinare dal viaggio.
Nessun commento:
Posta un commento