domenica 7 settembre 2025

Corto Maltese - Il Segreto Di Tristan Bantam

 


Ho appena finito Il segreto di Tristan Bantam, uscito nel 1970, e devo dire che qui Hugo Pratt cambia ritmo rispetto a Una ballata del mare salato. La storia è molto più breve, quasi un frammento, e si legge tutta d’un fiato.

Il vero motore narrativo è Tristan, un ragazzino che si porta dietro un’eredità misteriosa fatta di mappe, enigmi e segreti di famiglia. Accanto a lui, Corto Maltese osserva, ascolta e commenta con il suo solito distacco ironico, senza mai prendersi la scena in modo ingombrante. A colpire, ancora una volta, è questa sua natura da anti-eroe: non guida davvero la vicenda, ma sembra sempre custodire una consapevolezza che agli altri sfugge.

Qui però non c’è un finale vero e proprio: la vicenda si interrompe lasciando tutto sospeso. Non è una storia chiusa, e infatti mi sono informato: Il segreto di Tristan Bantam è parte di un trittico narrativo che prosegue con Appuntamento a Bahia e Samba con Tiro Fisso. Si spiega così la sensazione di “incompiuto” che ho provato arrivando all’ultima tavola.

Rispetto a La giovinezza e a Una ballata del mare salato, questo episodio sembra più un “ponte”: meno epico, ma con il merito di accendere la curiosità. Ci sono nuovi personaggi che forse torneranno, forse no — per ora non posso saperlo, ma resta la voglia di proseguire per capire dove ci porteranno queste tracce.

Insomma, Il segreto di Tristan Bantam non è tanto un approdo, quanto una porta che si apre: resta da vedere cosa ci aspetta dall’altra parte.




Nessun commento:

Posta un commento