venerdì 31 agosto 2018

Disincanto [Stagione 1]




Anno: 2018
Titolo originale: Disenchantment
Stagione: 1
Numero episodi: 10
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La nuova serie di Matt Groening, l'ideatore de I Simpson e Futurama è tra i prodotti più chiacchierati del momento. Visibile su Netflix, la prima stagione è composta da dieci dei venti episodi totali che dovrebbero comporla nella sua totalità. Diversamente da quanto avvenuto con le precedenti serie questa ha una struttura verticale, con una trama che si sviluppa puntata dopo puntata senza che ogni capitolo sia autoconclusivo.Groening ha iniziato con la parodia di una moderna famiglia americana, per poi concentrarsi sulla fantascienza ed infine ha deciso di utilizzare il fantasy per ambientare questa sua nuova serie animata. Al di là della corsa a scovare gli easter egg presente, che per me non sono altro che semplici citazioni od omaggi, e tralasciando che il genere non mi fa fare i salti di gioia, nel complesso è piacevole. Non eccezionale, ma si fa ben guardare. I disegni seguono il solito schema a cui siamo abituati da decenni e così anche i dialoghi, i clichè e le gag che ci vengono mostrate: un punto di forza che riesce ad ancorare gli spettatori su tutto ciò che di buono è stato utilizzato in passato e che continua a non stancare. Il mondo fantasy inoltre si presta forse anche meglio a determinate scelte che possono spaziare in lungo e largo nell'uso della fantasia da parte degli autori. C'è da dire che non mi viene da gridare al miracolo e che neanche l'ho trovata poi chissà quanto divertente. E' carina sì, ma non fenomenale. E di contro neanche è un cesso di serie animata: soprattutto nella sua seconda parte, la trama relativamente breve, inizia ad ingranare nel verso giusto. Adesso c'è da attendere gli ultimi dieci episodi, anche perchè la storia viene proprio troncata nel mezzo e non si sa cosa può succedere.

Sicario (2015)




Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2015
Titolo originale: Sicario
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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La frontiera americana, ma non quella dei western, quella moderna, di confine tra USA e Messico, di confine tra narcotrafficanti spietati e soldati governativi che lo sono altrettanto, di confine tra bene e male, giusto e sbagliato. Un confine che salta spesso e difficilmente ha una struttura solida ed invalicabile. Che si passi attraverso un tunnel o attraverso l'uso di una pistola ha poco conto. Sicario, il film, non è un film ragionato: si raggiungono compromessi nella sua trama che sono già stati sviscerati in ogni epoca del cinema di azione, thriller e spionaggio. Il cattivo va combattuto, con ogni mezzo, non necessariamente diplomatico o legale. E se si scavalca quel muro poco importa, va comunque bene. Almeno in termini di riuscita della pellicola, molta ben fatta a livello di fotografia e montaggio, con interessanti scene (realistiche peraltro) di scontri a fuoco e fughe. Mettendo da parte, volutamente in quanto mostrata in più occasioni, pietà o correttezza. Se un boss cena con la famiglia, questa è solo una cornice per i protagonisti, ma non lo è per lo spettatore. E lo spettatore si muove all'interno del film attraverso la figura di Emily Blunt che deve fare i conti con il machiavellico cinismo e la spietata azione di Josh Brolin e Benicio Del Toro. Non tutta la narrazione fila liscia come l'olio, ma resta una prova complessiva molto buona, per un genere di intrattenimento che ultimamente sta un po' perdendo colpi.

martedì 28 agosto 2018

Anon (2018)




Regia: Andrew Niccol
Anno: 2018
Titolo originale: Anon
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.0)
Pagina di I Check Movies

Andrew Niccol e distopia uguale Gattaca. Ma anche Anon. Ovvero anonimato, lotta per la privacy, in un futuro non tanto lontano in cui questa sembra non esistere più in cui ogni ricordo viene registrato. Il film mi è piaciuto, non tanto per la trama, forse debole con un colpo di scena ai limiti dell'inutile e forzato. No, il fatto è che questa pellicola stilisticamente e concettualmente funziona in quasi ogni sua parte. E' un noir atipico, che sfrutta una grandiosa ambientazione futuristica: spoglia, dalle tinte grezze, con un feticismo geometrico  impressionante e quel "modernariato anni cinquanta" che costituisce alcuni arredi. Un mondo dominato dal digitale, ma che la scenografia riesce a mostrarci solo con l'ausilio (ci si deve fare l'abitudine perchè inizialmente è pure fastidioso) di miriadi di scritte in sovrimpressione stando ad indicare una sorta di realtà aumentata invasiva. Il resto è roba di altri tempi, pulita, scarna che mixa il noir, solo in relazione ad un richiamo all'antico, ed il futurismo asettico che già in Gattaca mi faceva venire la pelle d'oca per cotanta bellezza. Un po' lentuccio nella parte iniziale troppo lunga rispetto ai neanche cento minuti di girato, il film cresce repentinamente ed invoglia a guardarlo senza mai stancare. "Il punto non è che ho qualcosa da nascondere. Il punto è che tu non veda niente".

lunedì 27 agosto 2018

Come E' Difficile Farsi Ammazzare (1990)




Regia: Gregg Champion
Anno: 1990
Titolo originale: Short Time
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Commedia semplicissima, di inizio anni novanta con una trama scontata che fa leva su quanto possa essere breve la vita e che bisogna vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, senza avere rimpianti. Carina l'idea, un po' troppo piatto lo svolgimento. La morale di fondo non risulta stucchevole, sebbene poco credibile. Resta leggero, un film forse non adatto al 2018, ma più a qualche decina di anni fa. Dal punto di vista tecnico non è esaltante, ma si può guardare con un po', non molta, nostalgia.

Edizione: DVD
Anche l'edizione DVD è un po' scarna, con video accettabile, audio italiano in multicanale, ma con volume dei dialoghi decisamente basso. Non ci sono extra.

domenica 26 agosto 2018

Appunti di viaggio: Sofia e dintorni

Sofia non è certo tra le prime capitali che vengono in mente quando si pensa ad una vacanza. C'è da dire però che visti i voli low cost e soprattutto il basso costo della vita in Bulgaria, può essere presa in considerazione per una visita a basso budget che può riservare interessanti sorprese. Turisticamente è una città che potrebbe avere molto da offrire, ma dal mio punto di vista non ha ancora ben sfruttato le potenzialità. Da una parte questo è bene perchè conserva diverse caratteristiche genuine tipiche dei Paesi dell'est, ex repubbliche socialiste. Dall'altra, inevitabilmente, non si ha fin da subito un buon colpo d'occhio in quanto se ci si sposta dalle zone più battute, sia ha come la sensazione di perenne degrado. Soprattutto la notte, molte strade sono buie, le abitazioni fatiscenti che sembrano abbandonate, numerosi graffiti e scritte su muti e portoni, alberi o cabine telefoniche. Non è una città sporca, è soltanto una città differente. I siti di maggiore interesse sono facilmente raggiungibili a piedi, ma Sofia è anche dotata di una metropolitana abbastanza moderna in alcune linee ed anche il taxi, può essere preso in considerazione per determinati spostamenti. La moneta è il "lev" che attualmente vale circa 0,5 euro ed i pagamenti in contati vanno per la maggiore. Il sistema più economico per scambiarli è quello di ritirarli ad uno dei tanti ATM delle banche.

Cosa vedere a Sofia?
Il tempo da dedicare interamente alla città non è molto, in un giornata piena, forse due in base alle vostre necessità ed a dove deciderete di alloggiare. La mia base era all'Hotel Light posto leggermente fuori centro, ma abbastanza vicino al Ponte dei Leoni, nella parte nord della città e vicino alla stazione dei treni e dei bus (circa 15 minuti a piedi). Sempre nei dintorni si trovano le Terme Municipali e poco dietro la Moschea Banya Bashi in cui è possibile entrare (senza scarpe e con indumenti adeguati) e fotografare l'interno. Non in tutti i luoghi di culto, e Sofia ne ha davvero tanti e differenti, è infatti possibile fare fotografie, come nella Sinagoga sefardita di Sofia è la più grande d'Europa e l'ingresso costa 4 lev. Nei pressi della moschea, proprio all'interno dei resti archeologici dell'antica Serdica abbiamo la chiesa Sveta Petka Samardjiyskache però non è accessibile sebbene passeggiando per le rovine o ammirandole dall'altro risulta ben visibile esternamente. Tornando verso nord una tappa la meritano anche due mercati molto importanti della città, il mercato delle donne, essenzialmente di prodotti quali frutta e verdura ed l'Hali Shopping Center, il mercato coperto. Continuano però i siti di interesse religioso come la Cattedrale di Sveta Nedelya, il cui ingresso è gratuito così come quello della chiesa russa di Sveti Nikolai e la Chiesa di Sveta Sofia da cui possiamo anche accedere ai sotterranei (6 lev) in cui è possibile vedere le rovine romane.  Impossibile poi non riuscire a vedere l'imponente Cattedrale di Aleksander Nevski, gratuita, ma per effettuare l fotografie si devono pagare 5 lev. Oltre ai luoghi di culto Sofia offre diversi monumenti, antichi e nuovi così come gli stabili ed alcuni musei. Ci sono ad esempio la Biblioteca Nazionale, la Galleria d'Arte Nazionale (mi pare 12 lev l'entrata, ma non ricordo) che vanta artisti anche stranieri e le cui stanze del nuovo allestimento non sono per niente male, il Teatro Nazionale Ivan Vazov. Una visita la meriterebbe pure (non mi hanno fatto pagare il biglietto non so per quale motivo) il Museo dell'Arte Socialista, sebbene sia un po' scarno, ma soprattutto fuori mano. Tra le cose più belle comunque consiglio il Free Sofia Tour (ad offerta) fattibile ogni giorno dell'anno e nello specifico il Communist Tour della durata di oltre tre ore (20 lev) che ci fa attraversare la città tra racconti storici e di vita vissuta durante gli anni dei regimi.

Cosa vedere oltre a Sofia?
Se avete qualche giorno a disposizione in più per la vacanza, avrete visto che la città di Sofia può esaurirsi abbastanza velocemente. Però sia in treno che con il bus (circa ogni ora al costo di 14 lev) è possibile raggiungere un'altra meta bulgara molto importante: Plovdiv. Quando si fa il biglietto bisogna scegliere forzatamente l'orario (è possibile fare anche solo andata) e non è possibile utilizzare un ticket indicante un orario per quello successivo o che parte prima. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore e mezzo, poco meno, anche in base al traffico che si trova lungo la strada, in special modo all'entrata ed all'uscita delle due città. A Plovdiv ho usufruito del Free Walking Tour della durata di circa due ore (a offerta) in cui vengono toccati i punti più importante e suggestivi della città. Personalmente l'ho trovata, anche con meno tempo a disposizione, meno "povera" e degradata rispetto alla capitale e con molte attrazioni, soprattutto storiche, da offrire. Il teatro antico, lo stadio romano, le rovine, la vista dalle colline, chiese e così via. Altre mete raggiungibili sempre in pulman con circa due ore di viaggio totali che le accoppia, sono due siti UNESCO: la chiesa di Bojana, visitabile anche all'interno così come il Monastero di Rila, immerso tra montagne e boschi, dove chi vuole può pure fare attività di trekking immerso nella natura.

Alcuni consigli:
Per quanto riguarda la mia vacanza è stata fatta in questi gironi di agosto, da martedì al sabato compresi. Le temperature sono calde, non ci sono state precipitazioni, se non l'ultimo giorno, per una mezzora. Gli spostamenti possono essere fatti tranquillamente a piedi o con i mezzi pubblici. Esiste un'applicazione (TaxiMe) per prenotare e muoversi con i taxi, ma non l'ho sfruttata sia perchè non ne avevo bisogno, mi piace camminare, sia perchè l'sms di attivazione (pur provando con due SIM differenti) non mi è mai arrivato (ho provato dall'Italia prima di partite, selezionando correttamente il prefisso). Se intendete visitare i luoghi di culto all'interno, prevedete un abbigliamento consono, non necessariamente pantaloni lunghi, ma almeno fino alle ginocchia. Per quanto riguarda la connettività, in Bulgaria potrete utilizzare il vostro piano tariffario sia per le telefonate che per il traffico dati. La rete è abbastanza diffusa, almeno in città e si viaggia a velocità più che discrete. Il servizio wifi offerto dall'albergo era molto buono, cosa che invece non posso dire per quello che ho trovato in altri locali quali bar o ristoranti. La vita costa davvero molto poco così non avrete difficoltà per scegliere posti in cui pranzare, anche al volo, fare aperitivi o cenare. La varietà è molta, anche con catene, sebbene quando sono all'estero prediliga la cucina locale. In mio aiuto, non tutti i menù sono tradotti in inglese,  per la scelta c'è stata l'applicazione DineOut, una sorta di The Fork bulgaro (senza sconti, ma in cui è possibile prenotare un tavolo e farsi un'idea delle pietanze e dei costi). Una volta ho comunque prenotato, ricevuto notifica, ma il personale non sapeva dell'esistenza di tale servizio: mi hanno comunque accontentato in ogni richiesta.

Album fotografico Bulgaria #1: arrivo a Sofia
Album fotografico Bulgaria #2: soprattutto Plovdiv
Album fotografico Bulgaria #3: soprattutto fuori Sofia
Album fotografico Bulgaria #4: solo Sofia
Album fotografico Bulgaria #5: ultimo giorno a Sofia

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Aggiornamento Oxygen OS 5.1.5


Arriva bella e puntuale la nuova versione di OxygenOS: siamo dunque alla 5.1.5 che pesa oltre 1600 mega ed introduce, sebbene non sia presente nel changelog il Project Treble. Si tratta della risposta di Google al problema della frammentazione delle varie versioni di Android. Sarà obbligatorio per tutti i dispositivi aggiornati ad Oreo e si tratta di un sistema modulare per gli aggiornamenti. Per quanto riguarda invece le novità introdotte e visibili sul changelog per questa versione:

Sistema
  • Aggiornate le patch di sicurezza ad agosto 2018
  • Conferma il PIN senza cliccare sul pulsante √ per sbloccare il dispositivo (Impostazioni-> Sicurezza e blocco schermo -> Blocco schermo -> PIN)

Juventus 2 - Lazio 0

Ho sofferto. Non per la partita, ma per riuscire a guardarla in santa pace. Me la sono registrata con il MySky, ma in aeroporto c'è il vecchietto di turno che la guarda sul telefonino tenendo il volume alto. Mi tocca allontanarmi ed andare al gate degli spagnoli, e sperare che lo strazio non abbia inizio. Un'ora di ritardo con il volo Ryan ed intanto sento qualche frase di gente che chiede il risultato. Ma che ve ne frega? Siete in vacanza, godetevi l'attesa in aeroporto! Sopravvivo anche a questa ed arrivo a casa e mi godo la partita. Solo una nota negativa: la prestazione di Alex Sandro. Poi la formazione nuova, meno offensiva (si fa per dire) rispetto alla partita precedente, mette i puntini sulle i macinando gioco. Niente di stratosferico, ma controllo quasi totale. E davanti c'è la Lazio, una squadra che mette in difficoltà chiunque incontra, lo scorso anno soprattutto noi. La prima allo Stadium però non poteva avere un risultato differente, forse ci poteva stare qualcosina di più, ma va benissimo così. Siamo solo alla seconda e dobbiamo cercare la fuga e la quadratura perfetta. Abbiamo tempo #finoallafine.

sabato 25 agosto 2018

Bulgaria #5: ultimo giorno a Sofia

Eccomi in aeroporto, in attesa di tornare a Piomba. Si tirano le somme e ne esce un cinque e mezzo, ho fatto gite migliori, ma non è andata poi così male. Non è il top delle capitali europee  ma dopo un po' riesci ad apprezzare soprattutto i suoi lati truci ed un po' post sovietici. Oggi avevo iniziato in completo relax con massaggio di novanta minuti  sfruttando i servizi dell'albergo. Appena finito inizia il mio percorso a piedi verso il Mall of Sofia e da lì una passeggiata infinita nel nulla, attraverso parchi  strade sconnesse, murales, casermoni abitativi abbandonati per raggiungere il Museo dell'arte Socialista. Quasi due ore, ma la visita al giardino può meritare qualcosa. Il ritorno è simile  consapevole che la gita è giunta al termine. E da domani si ricomincia...

Album fotografico Bulgaria #5: ultimo giorno a Sofia

venerdì 24 agosto 2018

Bulgaria #4: solo Sofia

Oggi è stato un gran giorno. Mi sono integrato quasi totalmente e posso quasi affermare di essere cittadino onorario di Sofia. Nonostante avessi promesso a me stesso di dormire  mi  alzo all'alba fresco come una rosa ed inizio a camminare per le strade cittadine. Salto pure la colazione in hotel e la faccio per strada come i veri bulgari. Il tragitto salvato su maps mi porta a ben due mercati, quello delle donne, essenzialmente di frutta e verdura e quello coperto ,più vario e moderno  ma non per questo meno tipico. È poi la volta delle confessioni religiose: nel dubbio tutte quelle che trovo le faccio mie. Quindi la sinagoga sefardita più grande d'Europa con tanto di perquisizione, poi è la volta della moschea per cui devo togliere le scarpe, chiese cristiane ortodosse in cui è vietato scattare foto e così via. Ho anche tempo per visitare i sotterranei ed la galleria nazionale di arte. A tutto tondo insomma  Ma il momento clou è nel pomeriggio, con il Communist Tour: fiore all'occhiello di tutta la vacanza. Ne vale davvero la pena continuare con oltre tre ore di camminata e di spiegazioni. Quando farò l'articolo riassuntivo avrete tutti i link e le informazioni del caso. Se capitate casualmente a Sofia è un must

Album fotografico Bulgaria #4: solo Sofia

giovedì 23 agosto 2018

Bulgaria #3: soprattutto fuori Sofia

Anche questa giornata inizia prestino. Mi ero messo d'accordo con quelli di Traventuria che venissero il prima possibile, e così hanno fatto. Mentre suonava la sveglia maledicevo il fuso orario in bulgaro iniziando già a pensare con i loro caratteri le imprecazioni. Metto la bendierina ad altri due siti UNESCO e riesco ad improvvisare un trekking nella natura tra i boschi che circondano il monastero di Rila. Comunque muoversi senza avere un mezzo proprio è abbastanza limitante e si deve scendere ad alcuni compromessi. Così torno a Sofia ad un orario quasi decente, ma che mi impedisce di potermela gustare essendo molti siti di interesse chiusi dopo le 6 del pomeriggio. Di sicuro oggi però l'impressione che mi fa la città è migliore  E sono già un po' anche del posto riuscendo a destreggiarmi non solo in Vitosha blv. . Sì dai, sono un po' bulgaro (ne ho le prove tra l'altro). Locali, localini e localetti attendo che mi prenda il sonno prima di tornare in albergo.

Album fotografico Bulgaria #3: soprattutto fuori Sofia

mercoledì 22 agosto 2018

Bulgaria #2: soprattutto Plovdiv

Sveglia prestissimo e non ero di buon umore. Sofia  sebbene vista soltanto poche ore la sera prima, non mi aveva fatto una così buona impressione. E deve attendere ancora affinché il giudizio sia valido in quanto la levataccia era per prendere un bus (corriera?) per Plovdiv, la meta odierna. Nonostante le tempistiche effettive (oltre due ore) siano differenti dalle dichiarate (1 ora e 40) arrivo in anticipo per poter fare il free walking tour della città. Bella esperienza, la ragazza parlava a nastro e ci ha spiegato un sacco di cose  Ovviamente non sapendo bene l'inglese, anche se era semplice, capivo solo una percentuale delle spiegazioni, così furtivamente mi posizionavo accanto ad una coppia di italiani in cui uno spiegava all'altra. Mix vincente. E comunque Plovdiv merita non soltanto la visita di una giornata  ma anche il tour con questi ragazzi. Quindi Sofia la ripercorro in serata, questa volta più pratico: mi studio la mappa sul pullman così maps non mi fa passare dal Bronx e seguo le vie principali con fierezza. E mi scarico Dine Out, che sarebbe l'equivalente bulgaro di The Fork  Ottimo!

Album fotografico Bulgaria #2: soprattutto Plovdiv



martedì 21 agosto 2018

Bulgaria #1 : arrivo a Sofia

Tutto fila liscio. Ryanair ci prova eh, non dico di no, ma neanche mi metto a considerarlo disagio. Atterro a Sofia quindi senza problemi, meta scelta essenzialmente per il prezzo irrisorio del biglietto in questa stagione  Una volta uscito dall'aeroporto ero un attimino disorientato, me l'aspettavo differente: invece grande autostrada, nessun trattore nel mezzo, edifici moderni di multinazionali, nessun tendone da circo. Mano a mano che entriamo in città però qualcosa cambia  appaiono alcuni edifici fatiscenti, altri che sembrano nuovi, ma con quella patina di ex sovietico che non li rende certo irresistibili. Mi sistemo all Hotel Light, la zona architettonicamente anche qui non è il massimo  Scopro comunque che bastano 11€ per una ricca cena, anche se il menù è in cirillico e devo basarmi sulla buona sorte  Per strada invece occhi un po' aperti. Non perché senta pericolo, ma spesso le vie sono buie, negozi chiusi  graffiti ovunque. Mi dà un po' l'idea di una Berlino di decenni fa, e quando scendo per isottopassaggii aspetto che ci sia qualcuno che urla "Guerrieriiiiii giochiamo a fare la guerraaaa" . In Vitosha Boulevard è invece tutta un'altra faccenda: tanti locali, tanti giovani ed intanto posso sistemare un po' le foto.

 Album fotografico Bulgaria #1: arrivo a Sofia

lunedì 20 agosto 2018

Ciao, mio mitico Nokia

E' arrivato il momento, era già nell'aria da diversi mesi. Da ben otto anni ho uno smartphone, iniziando con l'HTC Desire, ma non ho mai voluto abbandonare la possibilità di avere una "seconda via d'uscita" affiancandolo ad un comune cellulare Nokia. Gli smartphone sono comodi, impressionanti dal punto di vista tecnico, ma almeno inizialmente avevano l'annoso problema della durata della batteria. Non volevo trovarmi "offline" seppur fosse soltanto per ricevere chiamate o sms. Eh già, gli sms sono quasi spariti, ma non del tutto. Così, ho sempre avuto due device con me: lo smartphone di turno ed un Nokia, l'ultimo un comunissimo ed entry level C2-01. Con il passare del tempo ho spostato sempre più servizi sulla mia SIM secondaria, quella dei telefoni Android, fino a ridurre il Nokia come un ricettacolo per lo spam telefonico. La SIM Wind infatti non ha nessun tipo di piano dati, nessun abbonamento, nessuna forzatura di ricarica. Pago a consumo, e con quello non consumo. Adesso le cose sono cambiate: il Oneplus 5 gestisce due SIM, con Android posso filtrare le chiamate indesiderate, ho tutto sotto controllo e non c'è più il problema della batteria o della sveglia. In realtà questi problemi non esistono più da diverso tempo, ma sono sempre stato un nostalgico ed ho rimandato questo momento a lungo. Ciao Nokia, amico di mille avventure e sotterfugi.

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sabato 18 agosto 2018

Chievo 2 - Juventus 3

La partita più attesa, quella di inizio Campionato, quella che apre le danze, nel triste giorno di lutto per la tragedia di Genova, ci vede affrontare un Chievo decisamente inferiore rispetto a noi. E' la partita dei grandi assenti e degli addii: Buffon, Marchisio, Asamoah e Lichtsteiner. Ma è anche una partita sulla carta già vinta. Non tanto per la presenza in campo di CR7, che delizia il pubblico ad ogni tocco, ma proprio perchè il divario tecnico è enorme tra le due compagini. Il primo tempo non abbiamo neanche il tempo di metterci comodi che Khedira segna la rete le vantaggio. Si susseguono azioni manovrate votate all'attacco e molto possesso palla. La partita sembrava totalmente sotto controllo, quando invece gli avversari pareggiano. Nulla di preoccupante, anche se iniziamo la ripresa non in maniera brillantissima. Cancelo causa il calcio di rigore che Giaccherini segna e porta il Chievo incredibilmente in vantaggio. Da parte mia, e lo dico onestamente, non c'è mai stata l'urgenza di arrivare al pareggio e la preoccupazione di vincere. Era tutto nell'aria, anche se poteva essere nettamente più semplice. Con calma collezioniamo tiri ed azioni d'attacco, con calma arriva la rete del pareggio quasi firmata da Bonucci, il figliol prodigo. Con calma arriva la rete annullata dal VAR e con altrettanta calma arriva il definitivo gol del vantaggio grazie ad Alex Sandro e Bernardeschi che la insacca. Non è tutto facile e non è tutto scontato, ma siamo lì, con i primi tre punti conquistati e con tutta l'Italia (anzi da quest'anno il mondo) a guardarci.

Pirati (1986)




Regia: Roman Polanski
Anno: 1986
Titolo originale: Pirates
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
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Film:
E sì che i pirati mi sono sempre piaciuti. Un debole fin da bambino con L'Isola Del Tesoro. E diciamo anche oltre in ogni loro forma, da quella più romantica a quella più improbabile e fantascientifica passando anche per i pirati informatici. Insomma, difficile non subirne il fascino, ma con questo lavoro di Polanski ho fatto davvero fatica. Lento e lungo soprattutto. Ma anche la chiave ironica per rivisitare questo genere (e non è certo colpa di Walter Matthau, anzi) non la trovo per niente azzeccata. La trama non è priva di rocamboleschi cambi di ritmo, ma risulta inefficacemente piatta e noiosa. Alcune scene inspiegabilmente monotone rendono questa commedia in costume davvero poco interessante.

Edizione: bluray
Bella edizione con slipcover orizzontale che ha sempre un suo perchè. E' tra le recenti uscite della Quadrifoglio ed offre la versione rimasterizzata con inserti in lingua originale. L'audio italiano è un DTS HD MA 5.1 che però non esalta praticamente mai suoni e parlato. Il comparto extra è solo composto dal trailer originale.

Il Tempo Delle Mele (1980)




Regia: Claude Pinoteau
Anno: 1980
Titolo originale: La Boum
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.7)
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Film:
Una pellicola generazionale, di straordinario successo che ci riporta nei mitici anni ottanta e porta sullo schermo Sophie Marceau. Il Tempo Delle Mele è un'icona di un'epoca, non solo quella francese, divenendone un punto di riferimento. E la trama, forse banale e scontata, non riguarda soltanto i primi amori, le prime scappatelle ed i primi dubbi adolescenziali: il quadro è più ampio e c'è spazio anche per la famiglia ed i genitori. Il punto di vista infatti non è unico, a quelle dei figli si aggiungono le preoccupazioni dei genitori, il loro modo di agire, non sempre sicuro e pulito da ogni dubbio, insomma il ritratto è più completo di quanto possa sembrare. Resta comunque un nostalgico sogno ad occhi aperti con la colonna sonora Reality che è sempre presente ed incalzante nelle scene più romantiche e sentimentali.

Edizione: DVD
Semplice edizione in DVD con audio italiano in mono, m decisamente ricca di extra:

  • Galleria fotografica
  • Commento audio del regista
  • Documentario "Les enfants de la boum" (1 ora e 23 minuti)
  • Videoclip Reality

venerdì 17 agosto 2018

MTC Alt. #2

Venerdì 17. E già questo dovrebbe bastare. Aggiungiamoci tre anni dalla mia ultima partita. Incrementiamo il livello di difficoltà: 38 anni appena compiuti, due costole incrinate, la gamba sinistra infortunata, e due ore (DUEEEE), o forse giorni,, di campo prenotato ad un orario che neanche durante l'inquisizione avrebbero avuto l'idea di prendere in esame (dalle 10:00 alle 12:00). Il risultato finale è accettabile. C'è chi ha visto la Madonna, chi dopo alcuni scatti ha sentito il gelo, chi vaneggiva proponendo lanci lunghi. Ma siamo sopravvissuti. E già questo ha dell'incredibile. I due dottori in campo ci hanno anche concesso la via preferenziale con il salta fila per il pronto soccorso. Come dicono i più naif "la vita è una sola e cerchiamo di godercela". Lo abbiamo fatto, sprezzanti del pericolo, cercando l'ombra al palo della porta, fingendo di avere la stringa slacciata o addirittura il braccialetto rotto e finito fuori dal campo. L'importante però è essere riusciti ad arrivare indenni (non morti) alla birra in zona Cala. Quella sì, ci voleva.


giovedì 16 agosto 2018

Suits [Stagione 2]



Anno: 2012 - 2013
Titolo originale: Suits
Stagione: 2
Numero episodi: 16
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Una volta terminata la prima stagione non ero poi così sicuro di continuare, ma è una di quelle serie abbastanza semplici, che puoi guardare con calma e nonostante sia peggiore (nettamente) rispetto ad altre che mi più piacciono, riesco a seguirla con leggerezza. Il punto di forza di questa è la figura odiosa e snervante dell'ex socio dello studio, ovviamente neanche ricordo il nome, ma ha la barbetta bianca. Purtroppo invece si perdono un po' le vicende del protagonista legate alle sua dote di memorizzare ogni cosa: può essere un bene per certi versi, ma siamo solo alla seconda stagione. Ho paura che proseguendo ci si leghi troppo a vicende che neanche sono più legali, ma strettamente politiche e con giochi di potere.

Piccoli Brividi (2015)




Regia: Rob Letterman
Anno: 2015
Titolo originale: Goosebumps
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.3)
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Film:
Non credo di aver mai letto alcun libro della collana (?) Piccoli Brividi quando ero più piccolo. E neanche ho mai visto nessun episodio della serie TV, non perchè avessi qualcosa contro, ma ci sta che fossi già più grandino quando hanno iniziato a uscire qui da noi. Anche questo film, che non si basa sui romanzi, ma ne prende spunto, è una pellicola interamente dedicate alle famiglie. Non è horror, ma fantastico e di avventura. Nel cast, escludendo Jack Black, mi è saltato all'occhio fin da subito Dylan Minnette, che ho conosciuto in Tredici. E' praticamente identico nella recitazione, nelle movenze e pure nella crescita del personaggio: questo film però è antecedente alla serie TV di Netflix. Ma fa un po' strana come cosa. Odeya Rush invece era protagonista in The Giver. Ok, a parte questo, la storia è semplice, lineare, con un inizio, un cuore ed un colpo di scena (cit. dal film stesso): si segue bene, ma non esalta. Forse deve far leva su un tipo di pubblico predefinito. Immagini, costumi ed effetti speciali sono all'ordine del minuto, ma anche in questo caso niente di trascendentale. Si può guardare tranquillamente con dei bambini a seguito.

Edizione: steelbook
Versione steelbook con un buon artwork ed il flyer da inserire all'interno una volta ripiegato. Doppio disco: BD e DVD entrambi con il film ed alcuni extra. La versione bluray è buona dal punto di vista della qualità video ed ha pure traccia italiana in DTS HD MA, mentre il DVD ha solo un Dolby Digital in multicanale. I contenuti speciali:

  • Trailer vari (promozionali)
  • Le papere (3 minuti)
  • Scena iniziale alternativa (3 minuti)
  • Scene eliminate (13 minuti)
  • Tutto su Slappy (5 minuti)
  • Guida per principianti (6 minuti) (anche su DVD)
  • Accadono cose strane... Sul set (3 minuti) (anche sul DVD)
  • Come nasce una creatura! (9 minuti)
  • I provini (7 minuti)


mercoledì 15 agosto 2018

Paisà (1946)




Regia. Roberto Rossellini
Anno: 1946
Titolo originale: Paisà
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Film:
Dopo Roma Città Aperta, Roberto Rossellini mette in campo il secondo tassello della trilogia della guerra antifascista. Sempre una pellicola di stampo neaorealista, ma questa volta suddivisa in sei episodi (Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, Appennino emiliano, Porto Torre) che segnano l'avanzata angloamericana per la liberazione. Un riscatto collettivo in cui il quadro d'insieme resta drammatico, tragico e colmo di sofferenza, seppur in un momento storico in cui l'Italia si trova a fare i conti con se stessa, gli invasori (ex alleati) ed i liberatori (nuovi alleati). E' una pellicola tosta che non ricerca il lieto fine in ogni episodio, ma si concentra sul realismo delle situazioni. Uno spaccato dell'Italia in guerra di un valore assoluto.

Edizione: DVD
Versione restaurata nel 1995, la qualità video resta abbastanza scarsa, specialmente nelle scene notturne. La traccia audio è italiana, con subs per il parlato in lingua straniera. Gli extra sono:

  • Intervista a Renzo Rossellini (6 minuti)
  • Hanno detto del film (6 minuti)
  • Dietro le quinte (8 minuti)
  • Il contesto storico (29 minuti)
  • Documenti

martedì 14 agosto 2018

La Mosca 2 (1989)




Regia: Chris Walas
Anno: 1989
Titolo originale: The Fly II
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.0)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Sequel del sicuramente migliore, e non di poco, La Mosca. Senza stare a fare i fan dell'ultimo minuto, Cronenberg è veramente un'altra faccenda. Totalmente. Sia per quanto riguarda l'originalità (e vabbeh questo è un seguito un po' arrangiato) sia per ciò che trasmette. Qui si tratta di un semplice splatter fantascientifico che prende spunto dal predecessore. Non che gli effetti speciali ed i trucchi siano di poco conto, anzi l'intento è davvero buono, ma il risultato lascia l'amaro in bocca: il film è piatto. Non decolla, avendo una prima parte lenta e maggiormente scientifica o ragionata, ed una seconda dove finalmente avviene la mutazione, che ormai tutti si aspettavano. Manca l'innovazione e manca il deturpamento malato della carne. O meglio quello c'è, ma è una mera questione visiva. Basta aver visto il primo per capire di cosa parlo.

Edizione: DVD
Semplice versione DVD che riprende nella grafica la precedente. Traccia italiana in stereo, extra:

  • Trailer
  • Making of (5 minuti)
  • Interventi (6 minuti)

lunedì 13 agosto 2018

La Passione Di Cristo (2004)




Regia: Mel Gibson
Anno: 2004
Titolo originale: The Passion Of Christ
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Bello, crudo, pesante, epico. Non è per niente semplice utilizzare come soggetto un personaggio religioso, forse IL personaggio religioso per antonomasia, ovvero Cristo. E non è per niente semplice concentrarsi su di una parte della sua storia, quella finale, riuscendo a sostenere il realismo che vuole essere alla base della pellicola. Mel Gibson non lo fa con distacco, questo è appurato, ma la visione è per tutti. Per tutti coloro che riescano a sostenere la crudezza di determinate scene, che sono di vera e propria tortura, ma che possono essere credenti, atei o semplicemente interessati. Non è un polpettone religioso, e neanche un colossal storico. Gibson va oltre: con l'ausilio di una fotografia ed un montaggio sensazionali, con l'utilizzo delle lingue originali dell'epoca (aramaico e latino) porta sullo schermo un realismo mai visto prima. Soltanto nella parte finale, con un breve accenno alla Resurrezione ed alla distruzione del tempio si lascia andare al sovrannaturale ed al mistico. Il resto sono visioni, flashback e ricordi. Al di là della veridicità degli avvenimenti, Gibson si affida a diversi studiosi e vari testi scritti (condivisibili o meno chi se ne frega), ma predilige calcare la mano su scene cruente e d'impatto visivo. Lo fa in maniera azzeccata, perchè comunque anche questo è cinema. 

Edizione: steelbook
Bella edizione con steelbook che vede sul fronte l'artwork della locandina, mentre sul retro ciò che generalmente troviamo nel flyer, bollino SIAE compreso. All'interno abbiamo due dischi: un bluray contenente il film ed un DVD (avrei preferito l'alta risoluzione anche in questo caso) con numerosissimi extra. La qualità video è sensazionale come quella audio: unica traccia originale in aramaico e latino con sottotitoli attivabili in italiano o in inglese. Ecco i contenuti extra:

BD:

  • Versione "recut" (più corta di circa 7 minuti rispetto l'originale)
  • 4 commenti audio (con sottotitoli)
 DVD:
  • Produzione (2 ore e 1 minuto)
  • L'eredità (1 ora e 2 minuti)
  • 5 gallerie di immagini, fotografie e testi
  • 2 trailer
  • 2 spot TV




Flesh Gordon - Andata E Ritorno... Dal Pianeta Porno! (1974)




Regia: Michael Benveniste, Howard Ziehm
Anno: 1974
Titolo originale: Flesh Gordon
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Penoso, ma senza doppio senso. Una commedia erotica degli anni settanta che ha come motore centrale la parodia del personaggio dei fumetti su cui anni più tardi è stata fatta la trasposizione cinematografica. Niente di che, se non lo sforzo di utilizzare effetti speciali e costumi e creare una storia con un capo ed una coda. Forse per l'epoca aveva un che di dissacrante, e riusciva a scherzare in maniera sessualmente esplicita e con dialoghi (magari a quei tempi) volgari. Un certo tipo di cinema demenziale con qualche scena erotica ed un comparto di effetti speciali che vorrebbero, ma non possono.

Edizione: DVD
Versione restaurata ed integrale del film. Sulla locandina il titolo è: " Flesh Gordon - Andata E Ritorno... Dal Pianeta Korno!". La qualità sia video che audio (per la traccia italiana Dolby Digital 5.1) non è niente di particolare, anzi si sentono gli anni della pellicola. Gli extra sono:

  • Trailer
  • Galleria fotografica

domenica 12 agosto 2018

Osteria del Bazzone, Pian di Coreglia

Altro posto in cui mangiare, nel nostro caso per cena,scelto tramite TheFork. La zona, avevamo base a Bagni di Lucca, è molto vasta e non conoscendo alcun ristorante ci siamo affidati a quelli proposti dall'applicazione che offrivano uno sconto diretto alla cassa. L'Osteria del Bazzone è un locale che come esterni e struttura non ha grandi pretese (arredamento moderno, non rustico, forse un po' troppo vago), ma che sa sicuramente il fatto suo in termini di cucina. Ciccia in particolare, o almeno noi ci siamo orientati sulla carne, senza rimanerne delusi. Le portate sono state: un antipasto (un tagliere di prosciutto) da dividere, due secondi, due contorni di verdure, un dolce ed un litro di vino. Con lo sconto applicato del 20 % grazie a TheFork siamo arrivati ad un totale di 38 euro. Da tenere in considerazione: il personale inoltre è gentile e preparato.









Se utilizzi questo codice puoi avere già dalla prima prenotazione 1000 yums, pari a 20 euro

Orrido di Botri ed altre avventure

Tre giorni di avventure, per tutti i gusti, e quattro paia di calzature differenti, per tutti i gusti anche loro. Questo era il principio, ma c'è anche un proseguo ed una fine, tutti andati nel migliore dei modi. Una delle gite di agosto è stata pensata in quelle zone di Appennino nel nord della Toscana, nei dintorni di Bagni di Lucca, che avevamo già promosso a pieni voti qualche mese fa. Un po' la zona quindi la conoscevo e si prestava bene per chi volesse vivere al contatto con la natura e fare anche un po' di sport. Così con quella email inviata, qualche ricerca sui gruppi per viaggiatori e qualche contatto casuale con la gente del posto, ecco sistemati i progetti per le cose da fare.

Ponte sospeso di San Marcello Pistoiese:
Prima tappa alla quale arriviamo dopo aver ammirato colli, valli e montagne. Fino al 2006 è stato il ponte sospeso pedonale più lungo del mondo, ed anche se adesso non lo è più, si tratta di un'opera da ammirare e da percorrere. La sua inaugurazione risale al 1923, quasi cento anni fa e ci porta nel vuoto fino ad un'altezza di 36 metri, che a dirla così non sembra eccessiva, quanto ti trovi a metà dei quasi 230 metri di lunghezza del ponte, e quello vacilla, può scatenare diverse emozioni, tra cui anche un po' di paura.

Orrido di Botri:
Il punto di forza di questa vacanza è la visita all'interno della Riserva Naturale dell'orrido di Botri. Abbiamo prenotato la visita guidata, sebbene sia possibile entrarci in maniera privata (attenzione perchè l'accesso giornaliero è solo per un massimo di 200 persone), perchè usufruire di una persona competente che racconta la storia e le leggende del luogo, ti insegna a muoversi all'interno della riserva e spiega l'ecosistema che andremo ad incontrare è sempre un valore aggiunto. Per quanto mi riguarda l'utilizzo di una guida esperta è molto utile anche per proseguire correttamente lungo il percorso, senza il rischi di farsi male. Non è una passeggiata semplice, in più occasioni (e mi è capitato nonostante non sia alle prime armi) si può scivolare o cadere. Serve un vestiario adatto, soprattutto scarpe da trekking ed una maglia a maniche lunghe per non patire il freddo. All'entrata verranno forniti, oltre alle istruzioni comportamentali, anche i caschetti obbligatori da utilizzare durante il percorso. Considerate che quasi tutto il tragitto, circa cinque ore andata e ritorno, fino alla piscina naturale, lo si fa con i piedi immersi nell'acqua la cui temperatura è tra i 9 ed i 12 gradi. Alle volte ci si bagna fin oltre le ginocchia ed in base a quanto siete alti (o bassi) anche quasi fino alla vita. Nello specifico si tratta di una gola calcarea con pareti che durante la risalita da Ponte a Gaio svettano fino a 200 metri. Lo spettacolo è assicurato: rocce, massi, acqua, piante per una varietà di colori tale che le fotografie non riescono mai nell'intento di mostrare tale bellezza. Questo percorso, più che una prova di fatica (e resistenza all'acqua fredda) va visto come la possibilità di accedere ad un posto che sebbene non possa definirsi incontaminato, resta un'enclave al di fuori dell'ordinario.

Sentiero dei 5 Borghi, Val di lima:
Piace fare trekking? Piacciono le passeggiate all'interno dei boschi? Piacciono i vecchi borghi medievali? Questo percorso capita proprio a pennello. Lo ho trovato un po' casualmente contattando la Pro Loco di Bagni di Lucca. Ecco come funziona: cercate l'Agriturismo Pian di Fiume e e fatevi portare dal navigatore all'entrata. Troverete un cancello chiuso, non demordete. Ho suonato il campanello e ha risposto il signor Massimo, proprietario della struttura e ideatore di questo percorso. E' stato molto gentile nell'accoglierci, pur non essendo clienti, ed indicarci come proseguire. La partenza è da Pian di Fiume a 160 metri sul livello del mare e prosegue sempre ben segnalata da indicazioni di colore giallo passando per Guzzano (440 metri slm), Gombereto (480 metri slm), San Gemignano (532 metri slm) e Pieve di Controne (565 metri slm). Anche queste passeggiata nella natura, con percorso ad anello che porta via circa tre ore, è un must da imparare a conoscere e diffondere per chi ama determinati posti.

Hotel & Terme Bagni di Lucca:
Due parole le devo spendere anche sulla base della nostra vacanza: l'alloggio scelto è stato presso Hotel & Terme Bagni di Lucca , un complesso a  tutto tondo che prevede camere, ristorante e centro benessere. Ci hanno coccolati fin dall'arrivo, estremamente gentili eppure mai entranti. La camera spaziosa, con aria condizionata, pulita ed ordinata. Aperitivo di benvenuto nel giardino all'aperto, un cena al ristorante della struttura e gli immancabili servizi terminali di cui non potevamo fare a meno per una giusta dose di relax. Una base senza dubbio da scegliere nuovamente, per ulteriori visite.

Usa l'app di Booking.com e ottieni un rimborso di € 15 con questo codice coupon: oldglo15 https://booking.com/s/67_4/oldglo15

Album fotografico: Orrido di Botri e dintorni

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venerdì 10 agosto 2018

10 Agosto #4

Te ne sei perse così tante, che neanche ci avresti creduto, se non te le avessi raccontate di volta in volta, ma tutte insieme.


giovedì 9 agosto 2018

Scommessa Con La Morte (1988)




Regia: Buddy Van Horn
Anno: 1988
Titolo originale: The Dead Pool
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto Ispettore Callaghan Collection)

Film:
Quinto ed ultimo capitolo della saga di Dirty Harry, l'Ispettore Callaghan per noi. Come film e come trama segue i precedenti, con il duro e crudo ispettore che svolge un'indagine ricca di azione, sparatorie ed inseguimenti (anche con una macchinina radio comandata). Una sceneggiatura semplice, senza tanti fronzoli, ma che è in pieno stile anni ottanta. Nulla di memorabile se non per due fattori. Il primo è che Callaghan è meno antipatico del solito. Ok spara appena qualcuno lo guarda storto, ma la maggior parte delle volte lo fa avendo ragione. La seconda è che, e per me è importante, nella colonna sonora possiamo ascoltare Welcome to the Jungle dei Guns... Era il 1988 ed Appetite aveva bisogno di una certa promozione pubblicitaria. Visto anche il tema trattato poteva andare più che bene. In un paio di scene si vedono pure molto chiaramente Axl (al funerale della prima vittima) e Slash (che spara con l'arpione). Utile per concludere la saga e riaccendere un po' di nostalgia musicale.



Edizione: Ispettore Callaghan Collection
Il bluray in questione è contenuto in un cofanetto interamente dedicato all'Ispettore Callaghan che contiene tutti i film della saga. Si tratta di un semplice cartoncino con all'interno i cinque distinti amaray. Audio italiano in stereo ed i seguenti extra:
  • Commento audio
  • The craft of Dirty Harry
  • 5 trailer


mercoledì 8 agosto 2018

Mute (2018)




Anno: 2018
Titolo originale: Mute
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (5.4)
Pagina di I Check Movies

Mute è un noir fantascientifico con ambientazione cyberpunk, diretto da Duncan Jones e distribuito da Netflix. Per quanto mi riguarda, bello: da vedere assolutamente se si è interessati anche minimamente al genere. L'ambientazione, un'inusuale Berlino del futuro con tinte al neon, è sicuramente uno dei punti di forza. Perchè riesce a calarti all'interno di quell'ambiente violento, ambiguo, depravato. In cui il protagonista è un amish muto, in netto contrasto con il mondo tecnologico che lo circonda. La struttura della trama è invece l'anello debole della catena: inizia una parte investigativa abbastanza sconclusionata, che non per questo scade, ma neanche tiene alte le premesse e le potenzialità. Il cyberpunk, diretto in questo modo, apre le porte e richiama a sè tutta la bellezza nostalgica del noir di altri tempi, sebbene qui evidentemente ci siano forse troppi intrecci e presunti colpi di scena. La critica, così come il pubblico (su IMDB è dato ad un misero 5.4) non sembrano averlo apprezzato particolarmente, mentre io spero che film di questo stampo ne vengano girati molti di più.

martedì 7 agosto 2018

Limitless [Stagione 1]




Anno: 2015 - 2016
Titolo originale: Limitless
Numero episodi: 22
Stagione: 1

Serie TV che prende spunto e funziona da sequel di Limitless, il film. Anche in quel caso ricordo che la prima parte fu migliore rispetto al finale, qui non è è esattamente così, ma determinati episodi, soprattutto quelli centrali sono troppi e decisamente non all'altezza dei primi. La stagione è unica, sembra ne fosse prevista anche un'altra, poi invece cancellata, ma a mio avviso può considerarsi conclusa anche così. Abbiamo un misto di storia verticale ed orizzontale, ogni puntata è comunque collegata grossomodo alla successiva: si svolge come un insieme di casi da risolvere grazie all'uso dell'NZT, la droga speciale che ti rende super intelligente, e ne segue uno più complesso con vari intrecci. Questi vanno dal genere quasi fantascientifico, al thriller, allo spionaggio, ma sempre più presente è la vena di commedia che non sempre è azzeccata. E' possibile guardare la serie tutta d'un fiato agevolmente, pur non rimanendo niente di memorabile.

lunedì 6 agosto 2018

Almanya - La Mia Famiglia Va In Germania (2011)




Regia: Yasemin Samdereli
Anno: 2011
Titolo originale: Almanya - Willkommen In Deutschland
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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La storia di una famiglia turca immigrata nel corso degli anni sessanta in Germania, che si è integrata ed ha messo le proprie radici tra i tedeschi, pur non dimenticando le tradizioni della loro origine. Il racconto si svolge con simpatia, con quella punta di commedia che ci mostra in maniera disinvolta le difficoltà, ma non solo. Se una famiglia di immigrati parte da zero, senza neanche conoscere la lingua i problemi possono essere innumerevoli, eppure questa pellicola non intende concentrarsi su queste problematiche: nel corso degli anni si sono saputi adattare ed integrare. La regia punta anche sulle stranezze che il nostro mondo occidentale può causare agli occhi, forse ingenui ma non per questo inadatti, di chi viene in cerca di un lavoro e di una nuova vita. Peccato che il plot a mio avviso si esaurisca nella prima parte del film, mentre la seconda non rispetta le aspettative e risulta stagnante.

domenica 5 agosto 2018

Stridulum (1979)




Regia: Giulio Paradisi
Anno: 1979
Titolo originale: The Visitor
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Diretto da Giulio Paradisi, che utilizza lo pseudonimo di Michael J. Paradisi, Stridulum (The Visitor nella versione americana) è un film di stampo horror fantascientifico ambientato ad Atlanta, ma girato anche a Cinecittà. Per quanto mi riguarda si tratta di uno sforzo, di una prova consistente, di uscire dal ramo dei B movie, ma ci riesce in parte per colpa di una trama quasi mai avvincente purtroppo. E' un misto tra l'assurdo fantastico che ha voglia di essere qualcosa di più, ed il film horror con sette religiose adoratrici del male. In questo caso alieno, sebbene ci possano essere richiami, almeno figurativi, al cristianesimo. Nonostante tante pecche, a partire dagli effetti speciali e dalle scene che avrebbero dovuto essere più crude e sanguinarie, restano buoni spunti come la pattinata sul ghiaccio ed alcune espressioni della bambina Katy.

Edizione: DVD
Niente di eccezionale per questa edizione della Stormovie con un video accettabile, audio italiano anche in multicanale, ma solo 5 schede filmografiche negli extra.

sabato 4 agosto 2018

Da Nicco ristorante pizzeria, Orbetello

Ecco la mia seconda prenotazione con TheFork. Questa volta nessuno sconto extra, ma soltanto i 100 yums da accumulare per la cena presso il ristorante pizzeria da Nicco ad Orbetello. Come orario di prenotazione ho scelto 21:30, sono arrivato come al solito puntuale, e tra le richieste tramite applicazione ho richiesto, se possibile, il tavolo esterno ed il pagamento tramite carta di credito. Gentili, personale qualificato, hanno accolto subito le mie richieste. Ho scelto il "gran menù di mare" a prezzo fisso 40 euro, compreso il servito. Si tratta di tre portate: un insieme di assaggi come antipasto (più una chip di pane al formaggio offerta dallo chef), gnocchetti con muscoli e frittura mista di totani e gamberetti. Mi esprimo soltanto in base al mio gusto personale: decisamente buono e prelibato l'antipasto, così come il primo piatto, sebbene per alcuni possa risultare troppo saporito (o salato). Un po' una delusione la frittura, in cui abbondavano i totani, mentre erano tre di numero i gamberetti. Da bere acqua o mezzo litro di bianco della casa, ho preferito optare per la prima. Da tornarci? Sicuramente anche per assaggiare altro, pizza compresa.







Se utilizzi questo codice puoi avere già dalla prima prenotazione 1000 yums, pari a 20 euro