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lunedì 20 agosto 2018

Ciao, mio mitico Nokia

E' arrivato il momento, era già nell'aria da diversi mesi. Da ben otto anni ho uno smartphone, iniziando con l'HTC Desire, ma non ho mai voluto abbandonare la possibilità di avere una "seconda via d'uscita" affiancandolo ad un comune cellulare Nokia. Gli smartphone sono comodi, impressionanti dal punto di vista tecnico, ma almeno inizialmente avevano l'annoso problema della durata della batteria. Non volevo trovarmi "offline" seppur fosse soltanto per ricevere chiamate o sms. Eh già, gli sms sono quasi spariti, ma non del tutto. Così, ho sempre avuto due device con me: lo smartphone di turno ed un Nokia, l'ultimo un comunissimo ed entry level C2-01. Con il passare del tempo ho spostato sempre più servizi sulla mia SIM secondaria, quella dei telefoni Android, fino a ridurre il Nokia come un ricettacolo per lo spam telefonico. La SIM Wind infatti non ha nessun tipo di piano dati, nessun abbonamento, nessuna forzatura di ricarica. Pago a consumo, e con quello non consumo. Adesso le cose sono cambiate: il Oneplus 5 gestisce due SIM, con Android posso filtrare le chiamate indesiderate, ho tutto sotto controllo e non c'è più il problema della batteria o della sveglia. In realtà questi problemi non esistono più da diverso tempo, ma sono sempre stato un nostalgico ed ho rimandato questo momento a lungo. Ciao Nokia, amico di mille avventure e sotterfugi.

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mercoledì 24 giugno 2015

Sony Xperia Z3 Compact

Cambiato. Sostituito lo Z2 con un nuovo Z3 Compact. L’unica ragione è quella relativa alle dimensioni. Non mi importa del processore nuovo o della nuova linea estetica. Dopo sei mesi di utilizzo sono arrivato alla conclusione che 5,2” per me sono forse troppi. Almeno fino a quando non mi cresceranno le mani. Meglio tornare indietro e provare l’ebrezza di arrivare con il pollice al lato opposto dello schermo. La serie Xperia Z mi ha convinto essenzialmente per la fotocamera e per la gestione della batteria, così sono andato a colpo sicuro. Le altre differenze che caratterizzano i due prodotti sono irrisorie: 34 grammi in meno, certificazione IP68 invece che IP58, 319 ppi contro 424, la versione successiva di Qualcomm con quattro core da 2500 MHz invece che quattro da 2300 MHz, 2 GB di RAM al posto di 3 e una batteria da 2600 mAh contro quella da 3200. Numeri che servono solo a chi fa la guerra dei numeri. Insomma, per una panoramica tecnica vi rimando alla recensione sul suo predecessore più lungo.   Ho potuto anche testare l’acquisto al di fuori di Amazon (dove costa dalle 375 in su): da Gli Stockisti siamo a 348 euro, così lunedì sera alle 21:00 appena trovato acquirente per lo Z2 faccio l’ordine. Oggi alle 13:00 ho ricevuto il pacco. Davvero tempestivi.MI TI CI. E nel pacco c'era pure in regalo un panno per pulire lo schermo. Lo Z3 Compact ha una confezione accessoriata praticamente identica allo Z2 (Pacchettino minimalista, ma per niente scarno all'interno. Oltre allo smartphone ed i vari opuscoli di documentazioni (inglese ed italiano) ecco varie sorprese: una pellicola protettiva ed un piccolo panno per la pulizia, l'alimentatore da parete con entrata USB, un cavo USB - MicroUSB, un'altro cavo microUSB OTG (qui una spiegazione su come utilizzarlo) ed una cosa importantissima: le cuffie MDR NC31EM della Sony. La presenza degli auricolari  sono un elemento di rilievo della confezione). La versione white, oltre a costare di più, non era disponibile, così ho optato per un nero decisamente più comune e meno particolare. Purtroppo ero convinto di avere una Nano SIM, invece ho la micro, quindi devo ancora tagliarla per provarlo a modino.

Unboxing 

domenica 14 dicembre 2014

Vada per il Sony Xperia Z2

Dopo la batosta avuta a causa del Global Shipping Program grazie al quale non potrò ricevere il Motorola Droid Turbo, ho dovuto (ri)studiare un po' e scegliere così un sostituto per il mio regalo natalizio. La scelta è ricaduta sul Sony Xperia Z2 e devo ringraziare essenzialmente Lolleus e la Sony. Il primo infatti ha già in mano il solito dispositivo, scelto con cura ed intelligenza, così prima di guardarmi non so quante videorecensioni ho voluto interrogarlo sugli aspetti pratici. La Sony invece ha fatto una delle sue geniali giocate, facendo uscire lo Z3 a settembre e facendo quindi crollare di colpo le quotazioni del predecessore (uscito da noi a maggio a 699 euro). Una volta decisomi su Sony restavano infatti tre concorrenti: Z2, Z3 e Z3 Compact. Come intuibile dalla comparazione effettuabile su Phone Arena per quanto riguarda Z2 e Z3 sono davvero poche, se non nulle le differenze. In sostanza si tratta di una rivisitazione estetica del device con un assottigliamento dello spessore di 0,9 mm ed una riduzione del peso di 11 grammi. Che in effetti non è poco: visti i materiali utilizzati (alluminio e vetro) gli Xperia non sono assolutamente tra i più leggeri. Dal punto di vista tecnico invece usano lo stesso display, la stessa fotocamera, lo stesso software, la stessa quantità di RAM, lo stesso spazio interno, lo stesso chip Qualcomm... Cambia la velocità del processore (si passa da 2.3 Mhz per core a 2.5 MHz), la batteria (3200 mAh di Z2 contro i 3100 mAh di Z3) e la certificazione di impermeabilità: da IP 58 ad IP 68. Ecco, purtroppo questa cosa, anche se generalmente vista come un extra per me è stato uno dei motivi che mi hanno fatto pensare. La scocca degli Xperia, essendo impermeabile, ha degli sportellini per tutto: anche per l'uscita micro USB e questa cosa un po' mi sdubbia in relazione all'usabilità. L'indecisione su Z3 Compact invece riguardava soprattutto le dimensioni. E' decisamente più piccolo degli altri e più maneggevole, molto più simile al mio Nexus 4. Una volta scartato lo Z3 sono rimasto a contemplare il Compact, ma ho deciso di osare per uno schermo assai più grande (le dimensioni sono comunque minori rispetto al già bocciato Oneplus One). Poi il prezzo ha nuovamente avuto un ruolo determinante (comparo con Amazon in modalità Prime, altrove si può trovare a meno):
Quindi al di là del prezzo più basso in assoluto c'è anche il maggior margine percentuale di guadagno. Poi ovviamente speriamo che questo arrivi. Intatto, sano e salvo. Poi deh per il Giappone ci vuole un telefono giapponese.

lunedì 19 novembre 2012

Nokia C2-01

Nonostante l'arrivo degli smartphone e la corsa all'ultimo modello non sono ancora riuscito a slegarmi dal vecchio cellulare. Quello per telefonare insomma, quello che non devi stare attento alla batteria, quello che se ti casca amen, quello che puoi usare per mandare sms anche senza guardare. Così una volta che il vecchio l'ha avuta, possiamo prenderne uno nuovo stando anche tra i sessanta ed i settanta euro. Il Nokia C2-01 è il classico modello base che oggi non offre niente rispetto a quelli di ultima generazione, ma resta equipaggiato con caratteristiche di tutto rispetto. Al di là delle proporzioni ridotte (c'è stato un tempo in cui cercavamo il più piccolo in assoluto invece del più grande) Nokia offre secondo me il software più semplice ed immediato per le operazioni di tutti giorni: agenda, registro chiamate, sms, sveglia e così via. Già con questa versione più innovativa hanno messo anche troppe cose per i miei gusti personali che necessitano di un approccio il quanto più minimalista possibile, ma capisco anche che lo sviluppo deve andare avanti. Così il Nokia OS è equipaggiato con applicazioni web, java, flash, client email e browser. Non userò il traffico dati con la sim da dedicargli, ma è un qualcosa in più per coloro che hanno esigenze differenti dalle mie. La dotazione delle porte prevede anche la micro USB per ricarica oltre che per trasferimenti dati ed audio, il bluetooth 2.1, l'alloggiamento per microSD (fino a 16 GB). La fotocamera posteriore è da 3,2 Megapixel e lo schermo LCD da 2" permettono una piacevole visualizzazione di ciò che ormai facciamo con ben altri dispositivi. Alla fine è un oggetto pratico ed intuitivo senza alcuna pretesa che svolge egregiamente le funzioni per cui è stato progettato. Già attivato da qualche ora, la batteria senza essere stata mai caricata, non dà segni (solo 1040 mAh) di stanchezza ed è questo il bello dei vecchi telefoni. Peccato però che siamo veramente abituati ad altro ed un'esperienza totalmente voltata al web, alla multimedialità o ai giochi non possa considerarsi soddisfacente.

giovedì 12 luglio 2012

Bresser A-Solar: caricatore portatile solare

Speravo che in due anni di sfrenata corsa tecnologica le batterie degli smartphone fossero migliorate. Con il nuovo HTC One S non è così: 1650 mAh durano poco o niente. Poi come è normale, l'utilizzo nei primi giorni è maggiore rispetto alla media e non si sa mai se potremo arrivare indenni a  fine serata. Per comodità (poi non molta a dire il vero) qualche tempo fa comprai un carica batterie portatile della Duracell. Non male, ma non comodissimo, come scritto nella recensione. Un paio di gironi fa, mentre ero in spiaggia, spinto da un senso di ecologismo puro e da un sincero amore per la natura ho deciso di provare un carica batterie che si alimentasse grazie alla luce del sole. In questi giorni del resto non manca... E se siamo al mare, quale fonte migliore può esserci? Un po' titubante mi son fatto un giro su Amazon ed ho puntato su uno di quelli che costavano meno. Si tratta del Bresser (A-Solar) , un prodotto che almeno in questi giorni di prova sta facendo il suo dovere. Tanto per cominciare non si tratta della solita cineseria, ma è un prodotto tedesco, assemblato con materiali (plastica) che danno comunque un senso di solidità. Aperta la confezione troviamo un piccolo libretto di istruzioni bilingue (tedesco ed inglese), la batteria, una serie veramente completa di cavi e connettori e quattro ventose utili per l'applicazione su determinate superfici esposte al sole come finestre o cruscotti. Gli accessori permettono il caricamento del dispositivo anche tramite USB o corrente. In questi casi impiega circa 4 ore per avere tutti i 2000 mAh a disposizione. La caratteristica importante è però il caricamento attraverso luce artificiale o quella solare. Qui sono dichiarate circa otto ore. Ho fatto alcune prove: se lo teniamo non esposto ai raggi del sole a mio avviso impiega molto di più. Con una giornata estiva di quelle che ci sono ora, invece ne bastano sei messo sul terrazzo. Abbiamo due LED luminosi che indicano il tipo di carica: purtroppo manca la possibilità di vedere l'avanzamento o la percentuale, di conseguenza non sappiamo a che livello è la carica. Ad ogni
modo la mia prova è stata la seguente (la carica non era completa con LED ancora rosso): ha ricaricato lo smartphone da 44% a 100% ed il Nokia da circa 50% a 100% e risulta ancora pieno. E' possibile utilizzarlo come batteria aggiuntiva che si auto ricarica al sole mentre è attaccato agli altri dispositivi. Nella parte inferiore c'è uno switch per il voltaggio (di default è 5V) e caricare anche accessori differenti come lettori DVD portatili. Oltre ad avere due cavi USB (uno per caricarlo ed uno per caricare) ci sono i connettori per: Sony Eicsson (K750 e simili), Mini USB (Tom Tom e simili, Motorola V3 e simili), Nokia (6101 e simili + 8210 e simili), iPhone / iPad / iPod, Motorola (V8 e simili), LG Chocolate e simili, Samsung (A288 e simili), Siemesn (S65 e simili), Sony PSP, Nintendo DS Lite ed ovviamente tutti i micro o mini USB.

domenica 8 luglio 2012

HTC One S: prova della fotocamera


Le prove relative al nuovo HTC One S non finiscono mai, o almeno adesso come tutte le novità mi stanno prendendo bene. Ecco quindi che mi sono cimentato, senza troppa maestria, in alcuni scatti con la fotocamera posteriore, quella da 8 mega pixel con obiettivo da 28mm ed apertura F2.0. Come già scritto in precedenza, è dotata di Flash led (ovviamente può essere escluso, attivo o lasciato in modalità automatica) e di un sensore BSI che permette di effettuare scatti in base alla luce presente nella zona. Inoltre è possibile creare video in full HD a 1080p e scattare foto mentre stiamo registrando. La suite dedicata al reparto foto e video è decisamente ampia ed una cosa che si nota fin da subito è la velocità relativa allo scatto. Non dico che sia immediato, ma dal momento in cui sfioriamo il tasto per immortalare un oggetto, ecco che abbiamo bella e pronta la fotografia. Dalla galleria è poi possibile condividere foto e video sui nostri vari account. Per comodità ho deciso di mettere le foto su Flickr ed il video di prova su YouTube modificando informazioni e dati direttamente dallo smartphone.  Ho poi lasciato il clouding automatico su Google+ e su Dropbox. Il menù ci permette di avere sotto controllo determinate opzioni riguardanti il riconoscimento dei volti e dei sorrisi o di scegliere tra alcune scene: Auto, HDR, Panorama, Ritratto, Ritratto di gruppo, Paesaggio, Lavagna bianca, Primo piano e Illuminazione scarsa. Anche la scelta della qualità è determinante.

sabato 7 luglio 2012

HTC One S: panoramica del secondo giorno

Giusto il tempo di dargli una bella caricata, settare tutti gli account e le preferenze ed ho iniziato la prima fase di paragoni con il vecchio smartphone. La Sense 4.0 integrata con Android Ice Cream Sandwich è qualcosa di profondamente differente dalle esperienze passate. Non si tratta di niente di mistico, la base si nota subito che è la medesima, anche se un minimo di sforzo di adattamento va fatto. Di sicuro è migliore, ci sono più servizi e più caratteristiche ottimizzate per l'hardware a disposizione. Ho passato diverso tempo per l'importazione automatica dei contatti ed installare via web con il Play Store di Google tutto ciò che mi serviva per iniziare. Sull'utilizzo della batteria e sulla gestione delle risorse è presto poter dire qualcosa di utile: non vedo significativi cambiamenti nè in meglio nè in peggio. Ormai lo sappiamo: se si utilizzano apparecchi del genere (soprattutto in modo intensivo) non pensiamo di andare in vacanza senza carica batterie. Dal punto di vista app proprietarie o di corredo abbiamo una buona raccolta tra cui spiccano TuneIn Radio (funziona anche senza le ottime cuffie Beats Audio in dotazione) e "Auto" che ottimizza lo schermo, il telefono ed il navigatore per poter essere sfruttati al meglio durante la guida. Una volta poi che impostiamo il nostro account DropBox ecco che per due anni ci vengono regalati ben 25 GB di spazio in più. Inoltre udite udite: l'applicazione della Posta è migliore rispetto a quelal di Gmail, tanto più che credo di utilizzare definitivamente questa. E' la prima volta che faccio una cosa del genere. Ma hai opzioni troppo più utili come lo zoom del carattere, la condivisione dell'allegato e così via. Il browser in perfetto stile HTC supporta HTML5 e Flash, oltre a poter essere utilizzato come visione normale e non solo per smartphone. Non si sente quindi il bisogno di usare Dolphin o simili.
Un'altra delle novità rispetto a prima è la presenza della camera frontale che permette videochiamate Voip o videochat. Usarla in altro modo è deleterio visto che ha performance di soli 0.3 megapixel. Di tutto rispetto invece quella posteriore da 8 megapixel, anche se capirete bene che questa, come quella montata su qualsiasi altro smartphone non potrà mai essere paragonabile a quelle di macchine fotografiche specifiche. Ad ogni modo si nota un'ottima qualità anche per i video (che non soffrono neanche con carenza di luce) fino a 1080p. Il software inserito permette tra le altre cose di scattare foto panoramiche a 360° o catturarle mentre si sta girando un filmato. Altre piccolezze come il vivavoce attivato girando lo smartphone o la suoneria che ha un volume maggiore una volta disposto in borsa o in tasca, sono chicche utili, ma non fondamentali. Dal punto di vista grafico, come già detto siamo a casa: il solito widget dell'orologio, ormai distintivo di Sense, ma un menù più in stile ICS, con i soliti tasti di opzione inseriti nello schermo. Difficile perdersi o non trovare ciò che ci serve. Nella barra del menù possiamo inserire sia collegamenti che cartelle. I posti a disposizione sono 4, quindi potremo gestire fino a 64 (16*4) comandi differenti. Ad ogni modo avere 7 desktop mi aiuta ad organizzare in maniera impeccabile i miei preferiti senza ricorrere alla barra del menù che lascio illibata. La personalizzazione è migliore, più fluida ed intuitiva, rispetto alla vecchia Sense ed aggiungere widget o applicazioni è immediato. Forse anche troppo, visto che tutte le nuove app scaricate dal Market vengono posizionate in una pagina vuota di default. Il lockscreen è dato dall'anello da spostare al centro (o anche da altre personalizzazioni) per sbloccare o da puntare su un'applicazione per accedervi. Skin, profili, sfondi non li ho degnati molto del mio interesse: esperienze passate mi hanno fatto scegliere quelli più tendenti allo scuro e che mi fanno fare meno movimenti possibili per non consumare la batteria. Il menù delle applicazioni è differente: più ordinato con pagine da scorrere verso destra. Sempre presente al ricerca ed il tasto per il market. Ottima idea. Anche la tastiera è migliore e non di poco: sono presenti poi le frecce "tipo tab" per muoversi all'interno della pagine. del resto manca il trackpad fisico, ma con l'abitudine non se ne sente la mancanza.
In conclusione per adesso sembra essere promosso a pieni voti (avrei ai detto il contrario?). Peccato per l'entrata micro USB posta sul lato destro del telefono: ma scherziamo? Scomodo a bestia. Almeno è compatibile con la tecnologia MHL che permette di usare l'uscita come se fosse HDMI.

venerdì 6 luglio 2012

Ancora HTC: questa volta è One S

Non ho resistito. Avendo trovato un acquirente per il Desire e non stando più nella pelle, ho deciso di muovermi in una determinata direzione. Forse non la più semplice. Già da qualche giorno però mi ronzava nella testa l'idea di cambiare smartphone: arrivato a questa mattina gli ultimi dubbi riguardavano  HTC One S, HTC One X, Samsung Galaxy S III e Samsung Galaxy Nexus. La parte complicata nella scelta non è tanto valutare le caratteristiche tecniche dei prodotti, quanto la loro usabilità in relazione alle mie esigenze. Per questo non sempre il top di gamma corrisponde con il migliore al caso mio. Ciò che mi spaventava maggiormente erano le dimensioni... Usare una cabina telefonica non è mai stato tra le mie priorità. Anche prestazioni, consumo della batteria e struttura fisica devono essere valutate correttamente, per questo dopo approfonditi studi e spremute di meningi ecco che la mia scelta è caduta su HTC One S. Le caratteristiche tecniche in breve sono le seguenti:

- Schermo Super Amoled da 4.3"
- Processore Qualcomm Snapdragon dual core da 1500 Mhz
- 1 GB di RAM
- 16 GB di memoria interna
- Batteria da 1650 MaH
- Fotocamera principale da 8 Mega pixel e secondaria da 0.3
- Android 4.0 (Ice Cream Sandwich) + Sense 4.0

Tutto il resto è rappresentato da dettagli tecnici e caratteristiche riscontrabili in decine di altri prodotti. L'unboxing non presenta niente di sconvolgente: telefono, cavo, alimentatore e cuffie Beats Audio. Nonostante abbia delle dimensioni maggiori rispetto al Desire è più sottile e soprattutto più leggero di una quindicina di grammi. Utilizza le micro SIM e purtroppo la batteria è integrata nella scocca. Questo lo ho valutato come un punto a sfavore, anche se con il vecchio smartphone non ho mai avuto la necessità di doverla sostituire. Stessa cosa per la memoria interna da 16 GB che non è ampliabile, ma sicuramente rappresenta una dotazione di tutto rispetto. Consideriamo inoltre che me la sono cavata in questi due anni con una ROM da 150 MB (davvero troppo pochi) ed una schedina da 4 GB (di cui solo 2,5 riempiti ad oggi). Il clouding d'altra parte ci viene incontro.
Dal punto di vista ergonomico e della struttura, la scocca dà quel bellissimo senso di solidità tipico di HTC. Hanno abbandonato l'utilizzo dei tasti fisici e del trackpad in favore del full touch screen: occorrerà un minimo di abitudine in più a fronte di una struttura più compatta. Elegante come al solito e scelta intelligente quella dell'uso di alluminio come materiale principale che lascia spazio alla plastica solo in alcuni punti strategici. La fotocamera posteriore è dotata del flash led e tutti i vari sensori (GPS, accelerometro, blutooth 4.0, antenna wi-fi b/g/n) stanno comodamente all'interno del case, ben protetti. La camera frontale addirittura si fatica a vedere da quanto è ben nascosta, ma al tempo stesso utile per le videochat.

Prove più approfondite e test sui software in dotazione, seguiranno in questi giorni. Anzi, già da adesso.

martedì 19 giugno 2012

Smartphone: quale scegliere?

Sono passati quasi due anni da quando feci l'abbonamento Top 400 con la Tre per avere il mio smartphone di ultima generazione (all'epoca) ovvero l'HTC Desire. Ad oggi sono ancora entusiasta sia del prodotto che della formula di pagamento, ma dentro di me si fa strada un'insaziabile ingordigia del superfluo. L'11 agosto è alle porte, ma non resisto più: sopraffatto dal potere mediatico desidero ardentemente possedere un telefono nuovo. Se devo guardare indietro l'unico neo del mio Desire consiste nella memoria fissa del device, che è decisamente poca. Per il resto è stato un felice e spensierato matrimonio. Ho infatti una forte indecisione sulla sua futura sorte. Tenerlo ed utilizzarlo wifi come un mini tablet e sfruttare le sue funzioni da telecomando? Oppure rivenderlo ad un prezzo onesto (per chi fosse interessato: 100 euro con tanto di base per la ricarica, custodia protettiva e calzino con cerniera) visto che potrei ritrovarmi con un doppione? Di tempo per decidere ce ne è ancora ed i dubbi riguardano altre cose soprattutto di natura burocratica. Oggi sono andato ad informarmi presso il negozio della Tre e per usufruire di un nuovo abbonamento legato al mio stesso numero devo attendere l'11 agosto. Altrimenti dovrei farne uno nuovo, con un numero differente, ma in quel caso ne pagherei due alla volta con il fastidioso punto esclamativo di dover sospendere il vecchio numero una volta giunti alal fatidica data. Un po' troppe menate. Passare direttamente questo mi costerebbe una penale di 80 ricchi euro ed in più la restituzione del telefono. Da masochisti puri accettare. Aspettiamo quindi con calma e un po' meno bramosia la scadenza dei termini. Intanto fantastichiamo sull'erede prossimo venturo: HTC One S oppure Samsung Galaxy S III? E che dire del Galaxy Nexus? Purtroppo il suo valore di mercato è inferiore e spendere gli stessi soldi per un prodotto più vecchio non mi gusterebbe affatto. Certo che avere un SO pulito potrebbe essere una bella esperienza. Con il Sense mi son trovato divinamente, ma mi piacerebbe anche cambiare un po'. Certo, la scocca dei Samsung non è bella e solida quanto quella degli HTC, ma il nuovo prodotto (S III) della coreana risulta essere elegante e leggero. Ciò che mi sdubbia sono le dimensioni: uno schermo da 4,8" lo considero mostruosamente esagerato, anche se purtroppo tutti stanno andando in quella direzione per quanto riguarda i prodotti di punta. Prima o poi uscirà anche il nuovo Nexus (Motorola? ) e puntare su uno di fascia medio alta adesso potrebbe rivelarsi fruttuoso tra tra 12 - 18 mesi o anche prima, visto che terrebbero il mercato dell'usato abbastanza bene. Altra faccenda sarà quella relativa alla durata della batteria: un processore più affamato ed uno schermo più grande incideranno sull'autonomia, anche se in un paio d'anni spero che i progressi abbiano rattoppato queste problematiche. Fino a che non ci spippolo e non li tengo in mano, la decisione sarà sicuramente ardua, spero quindi che qualche amico mi anticipi nella scelta così da testare rapidamente i prodotti prima della scelta definitiva.

sabato 24 dicembre 2011

SMS Gratis su Android con JaxtrSMS

Per me che sono un maniaco degli sms, avere il piano della TRE che ne offre dieci a settimana è qualcosa di veramente riduttivo. E' anche per questo motivo che non ho mai abbandonato Vodafone e la uso come secondo numero. Il bello di uno smartphone è però che puoi collegarti via internet e navigare su tutti quei siti che offrono l'invio gratuito di messaggini, anche se lo trovo decisamente scomodo. Fortunatamente per Android esistono alcune applicazioni, tra cui JaxtrSMS che permettono l'invio gratuito di sms verso un qualsiasi numero di un qualsiasi operatore. L'applicazione funziona in presenza di un collegamento ad internet, che sia wi-fi o del gestore poco importa. La registrazione è semplice: nome, cognome e numero di telefono che vogliamo utilizzare. Le opzioni da settare sono minime, ed inoltre interagisce con i contatti già presenti in rubrica. La cosa fondamentale è che il ricevente non importa che abbia installata questa applicazione. E' bene chiarirlo perchè molte apps dicono di mandare messaggi gratuiti, ma poi si scopre che funzionano solo se i client vengono installati. L'unica differenza sarà nel come vengono gestiti gli sms in arrivo. Qui ho fatto alcune prove inviando sms a Vodafone, TRE e Wind: in ogni caso funziona bene. Gli sms recapitati avranno una specie di firma in cui è indicato il software utilizzato per inviare il messaggio. D'altra parte la pubblcità è l'anima del commercio. E del gratis. Se avessero scelto un nome più facile da pronunciare o da ricordare si sarebbe potuto spargere a macchia d'olio...


giovedì 15 dicembre 2011

Aggiornamento per HTC Desire

Nonostante noi utilizzatori di HTC Desire abbiamo perso le speranze per vedere montata sul nostro dispositivo almeno la versione 2.3 di Android (GingerBread) ecco fresco fresco un nuovo aggiornamento made in HTC. Dall'ultima volta mi pare sia passato oltre un anno, ma questo fa ben sperare in quanto la casa taiwanese non sembra scordarsi dei vecchi utenti. Aggiornamenti a sistemi operativi più nuovi sono impensabili a causa degli ovvi limiti hardware (la poca memoria ROM disponibile). Anche in questo caso, dopo un download di poco superiore ai 6 MB, dobbiamo averne disponibili per l'aggiornamento almeno 25. Non sempre è semplice, pur installando molte applicazioni sulla scheda SD. Con questo upgrade OTA siamo sempre alla 2.2.2 di Android , ma la versione del software è la 2.29.405.14. Cambiamenti? Differenze? Niente di palpabile, ed in rete il silenzio (VER è il primo o l'unico ad aver fatto l'aggiornamento?).

mercoledì 30 marzo 2011

Angry Birds Rio disponbile!!



Non bastava farsi in vena con il semplice Angry Birds, così hanno inventato Angry Birds Seasons. Una spaventosa folla di tossici, tra cui mi ritrovo, sempre più vogliosa di nuovi livelli non fa che attendere in religioso silenzio ogni tipo di aggiornamento da parte di Rovio. Le siamo tutti grati per la dose che di tanto in tanto ci viene fornita. Ma questa volta sul mercato c'è un nuovo prodotto, da fumare rilassati con gli amici. Si tratta dell'attesissimo Angry Birds Rio ancora più tosto e con un maggior livello di assuefazione. Anche questa volta il gioco è gratuito, nonostante alcuni timori , espressi a bassa voce, dicevano il contrario. Possiamo trovarlo al Market Nero di Android e ci farà compagnia pe un bel po'. Questa volta il gioco si è totalmente rinnovato. Infatti se da un lato tutti i muri passati erano divertenti, dall'altro con il passare del tempo erano anche tutti uguali e poco innovativi. Adesso lo scopo del gioco consiste nel liberare gli uccellini, piuttosto che nell'uccidere i maiali.  Ho giocato solo ai primi livelli, quindi ora ho una disperato bisogno di continuare ed andare avanti. Non posso soffermarmi a scrivere ancora. Scaricatevelo e provate da voi questo nuovo gioco dotato anche di una nuova grafica.

sabato 15 gennaio 2011

Google Translate per Android: la babele definitiva

Alla fine diventeremo degli autonomi totalmente indipendenti da Google. Ma chi se ne frega in fin dei conti. La nuova versione di Google Translate per Android è qualcosa di molto vicino alla perfezione per quanto riguarda gli aiuti istantanei nelle traduzioni. Ok, sappiamo che come traduttore non è perfetto al 100%, di sicuro però già prima era qualcosa di più che un semplice vocabolario. Adesso con l'introduzione degli aiuti vocali è decisamente un ariete che abbatte le barriere linguistiche. Non solo sul web, essendo utilizzabile su dispositivi portatili, sarà un traduttori utilissimo in qualsiasi occasione. Per quasi qualsiasi lingua: sono supportate 53 per adesso, dall'afrikaans. Puoi pronunciare la parola da tradurre (ad esempio "hello") e sentirtela ripetere tradotta nella lingua che hai scelto (ad esempio "ciao"). Inutile dire che funziona anche con termini più complessi ed addirittura intere frasi. Ho pravato anche con testi di canzoni. Ok questo per quanto riguarda l'italiano. Ma in questa versione è presente anche la modalità "conversazione" per avere dei botta e risposta da una lingua all'altra. Per adesso funziona solo tra inglese e spagnolo, ma la possibilità di vederlo introdotto anche per il resto delle lingue non è lontana. Siamo ancora in fase alpha, ma direi che funziona egregiamente.

domenica 26 dicembre 2010

Il brevetto del doppio click

E' incredibile. Spesso neanche ci pensiamo, ma piccole azioni che facciamo regolarmente ogni giorni con estrema non curanza, hanno alle loro spalle studi e soprattutto battaglie legali. E' il caso del doppio click presente su molti smartphone di ultima generazione, che permette di fare uno zoom immediato della pagina che stiamo visualizzando. La non per niente conosciuta (ai più) Hopewell Culture & Design nel 2007 si è vista riconosciuto proprio questo brevetto
La cosa è un po' più complicata perchè tale innovazione riguarda più in generale l'utilizzo di questa pratica, quella del doppio click, per avere maggiori informazioni su di un dato elemento. Che poi questo sia un ingrandimento della pagina poco importa. Cristiano Sacchi, non so se italiano o meno, ma così sembrerebbe,  ha tra le mani un grande potenziale economico quindi, e le varie Apple, Nokia, Samsung, HTC e compagnia bella chissà come la prenderanno e come agiranno. Il brevetto è cosa sacrosanta, forse però l'approvazione di questi spesso non viene fatta nel modo più giusto. In un modno informatico che corre alla velocità di  "dieci minuti al secondo" è difficile se non impossibile stabilire la brevettabilità di certe funzioni, chi ci arriva per primo e soprattutto se sia veramente brevettabile. La ruota del resto non può esserlo.

martedì 16 novembre 2010

Google Maps per Android aggiornato: le novità

Le applicazioni per l'Android son in continuo aggiornamento, e raramente riesco a stare dietro alle novità introdotte. Fortunatamente sono a letto a causa di un pericoloso e letale virus (!??) quindi appena ricevuta la notifica dell'update disponibile lo ho installato e lo ho provato con alcuni test. La versione è la 4.7 e ci permette di fare una cosa straordinaria: rendendosi un po' più simile a FourSquare dà adesso la possibilità di recensire qualsiasi luogo visitiamo (o abbiamo visitato) disponibile sulla mappa. Tale recensioni possono essere rese visibili a tutti gli utenti così da creare una sorta di social network, molto utile. Oltre a questo c'è un sistema di votazione per esprimere un proprio giudizio sui "luoghi", che possono essere condivisi con amici e contatti.

martedì 26 ottobre 2010

All'estero come a casa di Tre

Oh grandi quelli della Tre !!! Sono sempre stato un afecionado Vodafone, ma da quando ho preso l HTC Desire uso anche quest altra compagnia telefonica. Prima avevo qualche riserva nei suoi confronti, ma da quando la uso, mai nessun problema di rete o cattive soprese. Anzi, è proprio grazie a Tre che posso avere uno smartphone, quindi non mi lamento. Oggi vado a sentire la ragazza del nogozio perchè volevo conoscere qualche "offerta", "promozione" o "piano agevolato" visto che andrò a Londra a breve. Di solito all'estero son stato poco fortunato in passato per quanto riguarda la telefonia mobile: giusto mandare pochi messaggi o qualche telefonata non era poi così conveniente. Direi rischioso. Pericoloso. Audace. Coraggioso. Micidiale. Infido. Turpe. Imprudente. E così via, non posso continuare a cercare sinonimi, è troppo faticoso. L'idea si è capita.
Vengo a scoprire dunque che il roaming internazionale (almeno per la Gran Bretagna) non è un problema. O almeno, lo è in maniera molto più soft. Sul mio numero (come su tutti penso) è già attiva gratuitamente una cosa chiamata "All'estero come a casa" che permette di avere una spesa minima, o comunque di non eccedere con le spese. Io che ho un abbonamento se mi collego con il partner Tre UK (speriamo sia diffuso) spendo solo con lo scatto alla risposta (50 centesimi) ed i minuti mi vengono scalati normalmente. Gli sms sono gratuiti (vengono soltanto scalati dal piano) così come internet. Per sicurezza lo disattivo e permetto di navigare solo dietro wifi, perchè il piano dati è difficile da tenere sotto controllo. Se dovesse cambiare operatore da una cella all'altra magari mentre uso le mappe...

Non male via.

giovedì 30 settembre 2010

Carica batteria da tavolo per HTC Desire

Arrivato oggi il supporto da tavolo per caricare lo smartphone. Nessuna sorpresa per questo USB cradle, davvero molto utile. Di certo non indispensabile, ma caricare qui il cellulare fa una figura diversa, più elegante, rispetto al farlo nel canonico modo. Oltre al supporto da tavolo nella confezione c'era un cavo usb - micro usb (mini usb) e un adattore usb per la presa di corrente. Comodo anche il vano posteriore per ricaricare una batteria aggiuntiva, ed ovviamente è possibile fare la sincronizzazione con il pc se colleghiamo il cavo ad esso. Unica pecca: per caricare il Desire, la custodia protettiva deve essere tolta.

venerdì 24 settembre 2010

MixZing Media Player per Android

Finalmente un player musicale decisamente ottimo. Non che quello inserito di default su HTC Desire non fosse buono, ma questo dal punto di vista delle funzionalità è veramente migliore. MixZing Media Player è di semplice utilizzo ed ha una funzione di ricerca superiore agli altri, consentendoti di scegliere le tracce seguendo una lista organizzata, in base a ciò che più ti aggrada. Per ogni traccia, qualora non trovasse la cover relativa nella cartella sulla SD, la scarica da internet (è possibile impostare il download solo quando usiamo la wifi). Una funzione interessante è quella di "consigliare" l'ascolto di altre tracce simili a quella appena sentita. Anche se non le hai sul telefono. Per intenderci una funzione simile (per ora mi sembra ci indovini di più) a quella utilizzabile su Lastfm, sebbene si tratti di samples di 30 secondi. Le opzioni e le preferenze sono molto modificabili, ed è dotato di un equilizzatore.
Per scaricarlo:



giovedì 23 settembre 2010

FrostWire per Android: il futuro del file sharing mobile


Il progetto FrostWire è tra i miei preferiti per quanto riguarda il file sharing. Tanto più che utlizzo tale software p2p come preferito per i torrent. E' un open source basato su LimeWire ma con alcune differenze come il codice sorgente libero. Sebbene la sua rete nativa sia la serverless Gnutella è possibile utilizzarlo anche per scaricare i torrent. Ed attualmente secondo me il suo punto di forza sta nel consentire longevitù a questo tipo di files, condividendoli sulla rete principale e permettendo anche la ricerca degli stessi, grazie ad un accorto sistema legato ai metadati. Il client è multi piattaforma, essendo scritto in Java e non ha nè adware nè spyware.

martedì 21 settembre 2010

Talk To Me classic per Android: traduttore vocale

Applicazione molto utile soprattutto perchè funzionale. Oltre che le funzioni di un normale dizionario multi lingua, permette di tradurre parole tramite la funzione vocale. Il riconoscimento è abbastanza semplice ed immediato, ho fatto numerose prove, anche con vocaboli più complicati. Quando comunque non riesce ad "ascoltare" la parola giusta, per problemi del software o più probabilmente legati alla mia pronuncia, è possibile correggere il tiro, scrivendola, nel caso si conosca il suo spelling. Talk To Me Classic è gratuito e si trova nel Market di Android, necessita anche l'installazione di Text To Speech Engine, che verrà scaricato in automatico. Comodo per un viaggio all'estero in cui ci troviamo in difficoltà con gli indigeni. E magari non sappiamo come si dice "pizza"... Oppure un americano viene da noi e ci chiede un "hamburger"...