mercoledì 31 gennaio 2024

Il Nemico (2023)

 
Regia: Garth Davis 
Anno: 2023
Titolo originale: Foe
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.4)
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Il Nemico è un film di fantascienza e thriller basato sul romanzo omonimo di Iain Reid, che ha collaborato alla sceneggiatura con il regista Garth Davis. Scopro quindi che si tratta di un'opera decisamente contemporanea nonostante per tutta la durata del film abbia pensato che si trattasse di un adattamento di qualche romanzo di fine anni sessanta.  Racconta la storia di una coppia, Henrietta (Saoirse Ronan) e Junior (Paul Mescal), che vive in una fattoria isolata in un futuro distopico, dove le risorse naturali sono quasi esaurite ed il Pianeta è maltrattato. Tema molto sentito oggi, che dal punto di vista fantascientifico è sempre stato molto utilizzato. Un giorno, ricevono la visita di Terrance (Aaron Pierre), un agente governativo che annuncia a Junior di essere stato scelto per partecipare a una missione spaziale di un anno, durante la quale verrà sostituito da un clone biologico identico a lui. Il film segue le reazioni dei tre personaggi e le conseguenze della loro convivenza forzata, fino a un colpo di scena finale (che onestamente avevo ampiamente previsto e che non ha regalato niente di nuovo) che cambia completamente la prospettiva dello spettatore. Il Nemico è un film che cerca di esplorare temi profondi come l’identità, la memoria, la fedeltà, la solitudine e la natura dell’umanità, ma lo fa in modo superficiale e confuso, senza riuscire a coinvolgerci. Inoltre soffre di un ritmo lento e monotono, che rende noiosa la visione e non crea tensione né empatia per i personaggi. Questo viene peggiorato da una serie di dialoghi ripetitivi e banali, che non approfondiscono le motivazioni e i sentimenti dei protagonisti, ma li rendono stereotipati e poco credibili. Il film si appoggia anche a una fotografia cupa e opaca, che non valorizza le ambientazioni e le atmosfere, ma le rende deprimenti e sgradevoli. Infine, si risolve in un finale prevedibile e scontato, almeno per chi ha letto più di dieci libri nella propria vita, che non sorprende lo spettatore, ma lo lascia deluso e insoddisfatto. Il Nemico è un film che s offre una storia poco originale e mal raccontata, che non riesce a trasmettere alcun messaggio o emozione. Il film è una delusione per gli amanti della fantascienza e del thriller, che si aspettavano un film più avvincente e intrigante, e per gli spettatori in generale, che si annoiano e si disinteressano di fronte a un film privo di ritmo e di fascino.

 

lunedì 29 gennaio 2024

Cucine Da Incubo [Stagione 9]

 

Anno: 2023
Titolo originale: Cucine Da Incubo
Numero episodi: 7
Stagione: 9

Nell'attesa che mi scada la prova gratuita per NowTV, mi son messo a guardare l'ultima stagione, composta di soli sette episodi, di Cucine Da Incubo. A parte il forte dubbio sulla genuinità dei disastri nei locali scelti, credo che soltanto un curioso masochista scelga in futuro di andare a provare queste cucine. Non è possibile infatti in tre giorni (almeno quelli dichiarati dal programma) che vengano appianati tutti i contrasti nello staff, si riprenda sicurezza nel cucinare e servire, si cambi totalmente metodo di gestire una spesa o di trattare i clienti. Probabilmente alcune scene sono accentuate ed esasperate, ma un titolare che mi risponde a tono per un piatto sporco o una che sbraita di uscire non mi invogliano certamente a vedere se dopo il passaggio in TV ci sono stati miglioramenti. Purtroppo ho visto non solo tanta incompetenza ed inadeguatezza nel chi si vuol sentire imprenditore, ma addirittura quel malato sentirsi al di sopra di clienti e collaboratori. Al limite con l'essere farabutto truffatore insomma. Perchè al ristorante, non ci si va gratis a mangiare.

domenica 28 gennaio 2024

X: A Sexy Horror Story (2022)

 

Regia: Ti West
Anno: 2022
Titolo originale: X
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
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Con un titolo del genere avevo il timore ci fossero di mezzo i vampiri. Pericolo scampato. E con Ti West come regista avevo invece quello  del mockumentary. Evitato anche questo. Una delle cose che mi piace fare ad inizio è film è quella di farmi un'idea il più vicino possibile per quanto riguarda il luogo ed il periodo. Era evidente che si trattasse di una pellicola "vecchio tempo" ambientata forse nell'ovest americano negli anni settanta o ottanta. La regia decide di mostrarci a caratteri cubitali sia il Texas che il 1979, quindi ci avevo preso in pieno e con mia grande gioia, perchè ritengo una delle ambientazioni migliori per certi generi. D'altra parte se vogliamo prendere spunto da alcuni maestri dell'horror è bene utilizzare parte di ciò che ha reso grandiosi i loro film. Senza copiare, come in questo caso. Devo dire che nel complesso stenta parecchio a decollare, e sono ancora dubbioso sul fatto che ciò sia accaduto. All'interno, oltre qualche mattanza, ci sono i sentimenti: quelli legati alle ispirazioni, ai sogni, ma anche delle frustrazioni. Questi elementi rendono il film più pieno di contenuti e non lo abbandonano ad essere una limitata pellicola in cui i corpi degli sventurati restano in balia degli aguzzini. Anche i dialoghi, seppur basilari, non sono scontati e riescono a dare quel qualcosa in più alla storia. Bella e inaspettata la presenza di Molotovkiki Jenna Ortega, nella parte di quella che generalmente sarebbe stata la sopravvissuta...  Ah trattasi del primo capitolo di una trilogia, di cui hanno già girato (in contemporanea) a questo il secondo capitolo prequel, ma che non è presente su Prime Video al momento, quindi non so se avrò voglia di recuperarlo prima o poi. 

Paddington (2014)

 
Regia: Paul King
Anno: 2014
Titolo originale: Paddington
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Consigliato dal buon Roikin, ormai accomodato nella versione padre di famiglia che si gusta pellicole per tutti i palati, il film Paddington è una commedia divertente e adatta a tutti Tuttavia, la trama non è molto originale e segue un percorso prevedibile. L’orsetto protagonista è adorabile e tecnicamente ineccepibile, ma il film non riesce a sfruttare appieno il suo potenziale. La fotografia è molto curata e le ambientazioni londinesi sono ben rappresentate. Il cast è all’altezza della situazione, con attori come Hugh Bonneville e Sally Hawkins che danno vita ai personaggi della famiglia Brown. Nicole Kidman interpreta la tassidermista malvagia con grande abilità. Nel complesso, Paddington è un film che consiglio a chiunque cerchi una commedia leggera e divertente, ma non aspettatevi una trama innovativa. Alla fine siamo al proseguo disneyano de La Carica Dei 101, in chiave più soft, più moderna e sicuramente più divertente.

sabato 27 gennaio 2024

Killers Of The Flower Moon (2023)

 
Regia: Martin Scorsese
Anno: 2023
Titolo originale: Killers Of The Flower Moon
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Scorsese è un maestro, ma in questa occasione ha mancato di coraggio. Eppure ce lo ha fatto assaggiare con la scena finale in teatro, che avrebbe potuto inserire qua e là all'interno della lunghissima pellicola.
Killers of The Flower Moon è un film dal potenziale epico e macabro, basato sul libro omonimo di David Grann. Il film racconta la vera storia degli omicidi degli Osage, una tribù nativa americana che divenne ricca grazie al petrolio scoperto nelle sue terre in Oklahoma negli anni '20. Il film segue le vicende di Mollie Burkhart (Lily Gladstone), una donna Osage sposata con Ernest Burkhardt (Leonardo DiCaprio), un uomo ambizioso e manipolabile che lavora per suo zio William Hale (Robert De Niro), un potente e spietato barone del bestiame che ordina gli assassinii degli Osage per impadronirsi delle loro proprietà. Il film mostra anche l’indagine dell’FBI, guidata dall’agente Tom White (Jesse Plemons), che cerca di smascherare la cospirazione e portare i colpevoli alla giustizia. Le fattezze sono quelle del capolavoro, con Scorsese  che riesce a creare un’atmosfera di orrore esistenziale e a riflettere sull’origine del male e sulla cancellazione dei nativi americani dalla storia degli Stati Uniti, ma lo fa con un ritmo troppo prolisso e soprattutto senza lasciare spazio all'immaginazione dello spettatore. Il film è anche un western, un thriller e un dramma familiare, che esplora i temi dell’avidità, della violenza, della corruzione e dell’amore. E che ve lo dico a fare è impreziosito dalle straordinarie interpretazioni di DiCaprio, De Niro e Gladstone, che rendono i loro personaggi complessi e sfaccettati. Una meraviglia visiva, con una fotografia splendida e una ricostruzione storica accurata, e con oltre tre ore era prevedibile

Reacher [Stagione 2]

 


Anno: 2023 - 2024
Titolo originale: Reacher
Stagione: 2
Numero episodi: 8
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Seconda stagione della serie Reacher:  confermate le buone impressioni come nella prima. Serie leggera, breve nel numero di episodi e con il protagonista giusta. Pur avendo letto diversi libri di Lee Child, quello da cui si prende spunto per questa storia, mi manca. Buono il ritmo, buona la resa investigativa e devo dire che il tutto vola via molto velocemente. Gli autori avendo molti elementi da cui trarre ispirazione si son mossi correttamente anche adattando la trama ai giorni contemporanei quindi introducendo smartphone, gps e così via. Reacher come personaggio si presta anche abbastanza bene ad essere apprezzato per i suoi modi schietti e Alan Ritchson è perfetto non solo come prestanza (mastodontica) fisica, ma anche per il suo essere "poco attore". Essere goffi aiuta abbastanza, non c'è che dire. Credo a questo punto che potremo vedere tante altre stagioni, l'importante è proseguire su questa strada.

The Innocents (2021)

 
Regia: Eskil Vogt
Anno: 2021
Titolo originale: De Uskyldige
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.0)
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Film:
Bomba. Ma  me lo aspettavo, avendolo consigliato il fido Tarabusino: non ero scettico neanche con un inizio così lentuccio e spartano, si notava una erta predilezione per uscire dagli schemi e raccontare una storia originale, che avrebbe potuto cadere (e non lo ha fatto) in qualcosa di simile all'Incendiaria o Carrie. The Innocents è un film che mescola il genere thriller con elementi sovrannaturali, raccontando la storia di quattro bambini dotati di poteri telecinetici e telepatici che vivono in un complesso residenziale in Norvegia. Il film esplora i temi dell’infanzia, della violenza, dell’isolamento e della diversità, attraverso una narrazione serrata e imprevedibile, che non risparmia scene crude e scioccanti.
Si distingue per la bravura degli attori bambini, che riescono a trasmettere le diverse sfumature dei loro personaggi, tra innocenza e malvagità, curiosità e paura, amicizia e rivalità. In particolare, Alva Ramstad interpreta con grande sensibilità il ruolo di Anna, una ragazzina autistica che scopre di avere una potente telecinesi e che inizia a comunicare con gli altri grazie alla telepatia di Aisha, interpretata da Mina Yasmin Bremseth Asheim. Sam Ashraf è invece Ben, il leader del gruppo, che usa i suoi poteri per fare del male a chi lo infastidisce, arrivando a compiere atti atroci. Rakel Lenora Fløttum è Ida, la sorella minore di Anna, che cerca di proteggerla da Ben e di capire il suo mondo.
Il film è anche ben diretto da Eskil Vogt, che crea un’atmosfera inquietante e claustrofobica, sfruttando al meglio le location del complesso residenziale, che diventa il teatro di eventi spaventosi e misteriosi. La fotografia di Sturla Brandth Grøvlen è fredda e scura, a contrasto con la luminosità dell’estate nordica. La colonna sonora di Pessi Levanto è efficace nel sottolineare le tensioni e le emozioni dei personaggi. The Innocents è un film che non lascia indifferenti, che mette in discussione i confini tra bene e male, tra realtà e fantasia, tra adulti e bambini. È un film che sorprende e disturba, che fa riflettere e provare empatia. È un film che merita di essere visto e apprezzato.
 
Edizione: bluray
Con le edizione della Midnight Factory è davvero difficile restare delusi.  Forse impossibile. Ci hanno abituati bene e proseguono con questa linea. Il prodotto come al solito ha una fattezza elegante con slipcover in cartoncino orizzontale, due artwork, un bluray pulito, traccia italiana in DTS HD MA 5.1 ed abbiamo anche il booklet a colori di 10 pagine con numerosi approfondimenti e critiche, mai banali. Gli extra:
  • Trailer

venerdì 26 gennaio 2024

MasterChef Italia [Stagione 12]

Titolo originale: MasterChef Italia
Anno: 2022 - 2023
Numero Episodi: 24
Stagione 12
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Dall'ottava stagione son passato direttamente alla dodicesima, perchè non sono sicuro che la tredicesima, ovvero l'ultima, sia terminata.  Nel complesso mi è piaciuta meno, non tanto per le differenze che ci sono nel format e nelle sfide, forse secondo gli autori, migliorative, ma per le abilità dei concorrenti. Non che io possa giudicare oggettivamente le loro doti: la fase preparativa spesso è tagliata dal montaggio, e in ogni caso non sarei in grado di capirci molto, ma mi sono sembrati tutti meno estrosi e capaci. Visivamente i piatti presentati nelle varie sfide, che a mio umile avviso, erano difficoltà inferiori a quelle dell'ottava, non spiccavano ed anche a sentire il giudizio dei tre presentatori (manca Bastianich, il mio preferito) sembrava ci fossero ripetuti e diversi errori. Il gruppo ed i personaggi li ho trovati simpatici in parte, ma anche troppo portati alla lacrimuccia acchiappalike ed alla storia di vita da raccontare. Ci sta, è un talent televisivo e si deve anche far presa sul pubblico, sulle amicizie, sui contrasti e sulla voglia di riscatto. C'è da dire che in finale son arrivati i tre che fin da subito avevo adocchiato come possibili pretendenti ed ha vinto Edoardo, il mio preferito. Curioso anche in questo caso di andare prima o poi ad assaggiare un piatto di questi partecipanti.
 

Oxygenos 13.1.0.593

 

Primo aggiornamento dell'anno per il mio OnePlus 9 Pro. Devo dire che lo attendevo con un po' di anticipo o almeno più corposo nelle novità. Con poco più di cento mega ha invece portato soltanto la patch di sicurezza a gennaio 2024, e su questo ovviamente non c'è nulla da dire. Aspetto i prossimi per vedere se ci saranno modifiche o nuove features 

martedì 23 gennaio 2024

Fargo [Stagione 5]

 
Anno: 2023 - 2024
Titolo originale: Fargo
Stagione: 5
Numero episodi: 10
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Purtroppo in questa ultima stagione di Fargo si è perso moltissimo, quasi tutto, rispetto all'idea originale. Anche se il format è quello della serie antologica, i punti in comune si sfaldano, pur rimanendo il clima da thriller quasi noir. Il problema più pesante che ho notato è la scrittura fuori le righe con personaggi assurdi ed accentuati sopra ogni logica. Anche se può essere piacevole seguire la storia e le avventure sicuramente degne di interesse, questo lo perdo abbastanza velocemente appena mi rendo conto che i soggetti seguono un ben determinato copione. Nel frattempo, tra un episodio e l'altro mi sono goduto di più True Detective e addirittura Masterchef... 

domenica 21 gennaio 2024

Palio di Buti 2024

 
Questa volta non è andata malissimo. Non è la mia presenza al tipico e tradizionale Palio di Buti, ma ogni volta che son stato presente, purtroppo la Contrada San Nicolao non ha vinto (neanche da favorita), oppure ha visto trionfare la propria rivale San Rocco dopo molti anni. La Nonna non mi ha quindi più visto di buon occhio, ma questa volta mi sono in parte rifatto: la sua Contrada, nonostante la situazione relativa al cavallo sostituito 24h prima, ha saputo tenere alta la testa pur fermandosi alla seconda batteria. Al di là dei tecnicismi da palio, che sicuramente non mi competono, sebbene Roikin mi abbia istruito a dovere e passato gli strumenti necessari, la mia presenza (oltre che per trovare gli amici) è stata attirata dal clima tradizionale di paese per un evento che coinvolge tutti quanti. Si respira ovunque la partecipazione e lo su vede dalle semplici coccarde ai portoni o alle finestre, dai bar gremiti che propongono trippa, ponci, vino caldo e panini imbottiti, dai ragazzini allegri accompagnati dai genitori che borbottano sui cavalli degli avversari, dalla sfilata storica a tema che vede coinvolte numerose persone. Ma il palio non è soltanto una giornata, parte da lontano ed arriva lontano, un'esperienza piacevole da vivere ed osservare. Complimenti comunque a San Michele che si aggiudica questo Palio di Buti 2024 

Album fotografico Palio di Buti 2024

sabato 20 gennaio 2024

Acquedotto del Nottolini

 
Escursione giornaliera semplice con i baci del sole, ma gli schiaffi del vento. Freddo per giunta. Anzi proprio diaccio. Però l'escursione, sul versante lucchese dei Monti Pisani (o monte che dir si voglia) risulta piacevole ed interessante. La partenza è dal Bar Corte in zona Guamo / San Quirico nel comune di Capannori, vicinissimo al Parco "Sorgenti delle Parole d'Oro". Fu proprio qui che il Nottolini, l'ideatore del grande Acquedotto per Lucca, convogliava le acque. Son visibili nelle vicinanze numerose cisterne atte a questo scopo. I lavori, richiesti dalla Duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone nel 1823 terminarono dieci anni dopo e lo possiamo vedere  composto da due parti: la zona di captazione alle, quella che oggi chiamiamo Parole d’Oro e le arcate per il trasporto dell’acqua alla città di Lucca. Ma perché questo nome? Perché i contadini scambiarono per oro le lettere d'ottone visibili su di una arcata. Riporto copiandola pari pari dopo una semplice ricerca, scritto in latino e successiva traduzione:

KAR.LVD.BORB.I.H.DUX.N.AUG.AQUIS.E.PLURIBUS FONTIUM ORIBUS.COLLIGENDIS.ET AD URBANOS PONTES LARGIUS PERDUCENDIS.MONUMENTO.AETERNO.PROVIDIT.DUCATUS.SUI.ANNO.VI

Carlo Ludovico Borbone duce uomo nobilissimo e augusto provvide nell’anno VI del suo ducato a raccogliere le acque da molteplici sorgenti e a portarle più largamente verso gli acquedotti cittadini con movimento eterno 

L'escursione poi si avvia seguendo gran parte di questo tracciato lungo il sentiero 128, per poi proseguire all'interno del bosco. Chiudiamo l'anello passando per San Giusto di Compito ed a seguire il 136 che scorre quasi parallelo, ma sul versante opposto.

Album fotografico Acquedotto del Nottolini 

venerdì 19 gennaio 2024

MasterChef Italia [Stagione 8]

 
Titolo originale: MasterChef Italia
Anno: 2019
Numero Episodi: 24
Stagione 8
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Io che seguo un talent show? E di cucina? Ma siamo impazziti? Non ho mai digerito i format di questo genere, e pur conoscendone in via indiretta i contenuti, non me ne sono mai interessato nella maniera più assoluta. Forte, o meglio debole, anche del fatto che tra i fornelli sono il peggiore che ci possa essere: è già tanto se apro nel modo corretto una scatoletta di tonno. Conoscevo quindi MasterChef solo marginalmente, ovviamente alcuni chef giudici come Bastianich che presta la sua faccia ad alcuni McMenù, o Cannavacciulo che è un meme per le sue pacche sulle spalle. Mi son ritrovato a guardare una stagione a caso, l'ottava che erroneamente credevo fosse l'ultima, per rallentare la visione dell'ultima stagione di Fargo. Quindi giusto per prendere un po' di tempo e per curiosità. Mai avrei pensato che mi prendesse fin da subito. E pensare che le prime due puntate sono le più noiose, con la scrematura dei concorrenti. Questi sono tutti pazzeschi e fenomenali a mio avviso ed il formato del programma rende interessante ogni uscita ed ogni vittoria. E' evidente che trattandosi di un gioco non è soltanto necessario essere il migliore in cucina, ma riuscire a destreggiarsi con tempi, ricette, tensione, e soprattutto prove all'apparenza impossibili da superare e strategie. Ho notato infatti che può capitare che quello che sulla carta può sembrare il più tecnico e preparato, se sbaglia un colpo in un gioco ad eliminazione, risulta perdutamente escluso, e questo capita sovente. Nel complesso ho trovato i giudici molto leali, sebbene in determinate circostanze debbano tenere la faccia severa e brontolare i concorrenti. In alcune occasioni esagerano a mio avviso, soprattutto con i più giovani o i più timidi, ma è anche palese la crescita caratteriale dei concorrenti nel corso dei 24 episodi. Sebbene siano importantissime per il proseguo del gioco ho guardato con meno interesse le cosiddette prove in esterno, rispetto alle sfide per determinare il migliore, che invece ho apprezzato maggiormente. Tra i miei preferiti c'erano Salvatore, il comandante siciliano e Gloria, arrivata in finale. Mi piacerebbe un giorno sapere se qualcuno ha aperto o lavora in un ristorante e poter assaggiare uno dei loro piatti. 

mercoledì 17 gennaio 2024

Sleuth - Gli Insospettabili (2007)

 
Regia: Kenneth Branagh
Anno: 2007
Titolo originale: Sleuth
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Film:
Non sempre è facile trasporre un'idea pensata per il teatro, con un lavoro prettamente cinematografico, ma ci riuscirono, quanto pare egregiamente (io purtroppo non ho visto l'originale) nel 1972 e a distanza di oltre trent'anni è arrivato il remake in chiave moderna. Si tratta essenzialmente di un dialogo che copre quasi interamente la durata del film, ed abbiamo soltanto due protagonisti. Curioso anche il fatto che Michael Cane abbia recitato in entrambe le pellicole, ma nei ruoli opposti: l'altro personaggio è nelle mani, anzi nel volto, di Jude Law, attore che apprezzo, ma che non sempre è risultato brillante. Qui, a mio avviso lo è, ed ho pure provato a switchare in lingua originale per capire se fosse una sensazione positiva dettata solo dal doppiaggio. Il film è quasi completamente privo di azione e si sviluppa all'interno di un ambiente casalingo moderno architettonicamente contemporaneo, con inquadrature che giocano molto sullo spazio, lasciando intatto il dialogo che si prende tutta la scena. Possiamo dividere il tutto in tre parti: le due funzionano benissimo, sale l'atmosfera per il thriller e cresce sempre di più il pathos, purtroppo però ho trovato quella finale e conclusiva non all'altezza delle prime.

Edizione: bluray
Bella versione a quanto pare rara (non si trova su Amazon attualmente l'edizione italiana che ho) con ottima resa video, traccia audio Dolby Digital 5.1 ed i seguenti extra:
  • 3 commenti audio
  • Behind the scenes (15 minuti)
  • Make up secrets revealed (3 minuti)

domenica 14 gennaio 2024

Ritorno al Parco delle Biancane

 
Dopo cinque anni quasi esatti, rieccomi al Geoparco delle Biancane. Questa volta in autonomia, per un giro speciale, in una landa che troppo ricorda alcuni paesaggi islandesi, lunari o anche tolkieniani . Perchè, inutile negarlo, questo luogo solo ad un primo sgardo inospitale, ricorda almeno nell'immaginario posti lontani nello spazio e nel tempo. I soffioni boraciferi con i loro sbuffi repentini colorano questa parte di Toscana di vivacità, anche nelle giornate nuvolose e che sembrano maledette. Eppure dal sottosuolo, nel corso degli anni, questi sospiri di calore sono stati e vengono utilizzati per fornire energia. Un'energia che possiamo sentire presente in tutto il sottosuolo e che ci permette di sognare ad occhi aperti, mentre camminiamo tra i sentieri di tutto il parco. Per poi prendersi una birretta all'iconico Vapori di Birra.

Album fotografico Parco delle Biancane

sabato 13 gennaio 2024

Ritornìno sulle Apuane

 
Piccolo, breve e comunque piacevole questo ritorno sui generis in Apuane, il primo dell'anno. Non sempre tutte le ciambelle vengono col buco, non è detto che siano peggiori delle altre. Così, si riparte verso nord, la mattina presto con il termometro che si stanzia a metà tra il negativo ed il positivo: fa freddo, ma la giornata è già baciata dal sole. Prima o poi ci riscalderà e le vediamo, eccole lì, svettare già prima di arrivare a Pisa: le Apuane ci aspettano. Non ho molti weekend liberi nelle prossime settimane per poterle raggiungere, quindi questa giornata si prospetta giusta anche per un breve salutino. Il percorso non propriamente scelto parte da Minazzana per una breve salita nei boschi e giunge alla Pieve di San Martino, con panorami che trovano la Versilia sotto ai nostri piedi e le cime più consistenti dall'altro lato. Anche se semplice, breve e poco panoramica, l'importante era tornare ai vecchi sapori, non che sia passato chissà quanto tempo in realtà, ma era fondamentale dare uno spiraglio per l'anno nuovo e battezzarlo così,

Album fotografico Minazzana - Seravezza

State Of Play (2009)

 
Regia: Kevin Macdonald
Anno: 2009
Titolo originale: State Of Play
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.1)
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Film:
Film un po' datato, del 2009 per la precisione, ma guardandolo adesso dà l'idea di svilupparsi in un periodo temporale di almeno dieci anni prima. Una storia di investigazione giornalistica che cerca di sventare omicidi messi in pratica da quello che sembra essere un grande complotto interno, con basi economiche e militari di una portata così vasta, che già di per sè pare credibile. Perchè se è vero che la struttura e lo sviluppo mi ricordano alcune pellicole antecedenti, il corpo della trama può essere non solo attuale, ma anche già digerito  I nomi del cast sono di tutto rispetto e tra i protagonisti figurano Russell Crowe, Ben Affleck e Rachel McAdans, casualmente appena ammirata in True Detective. Migliore nella prima parte, quella più votata al thriller, che nella seconda, quella in cui grazie alla fase investigativa, alcune carte vengono lentamente scoperte. Il complotto è presto smascherato, almeno alla vista dello spettatore, ma le parti finali portano un'altra sorpresa. Ben fatto il lavoro sui due protagonisti, specialmente sul personaggio di Ctowe che è intento a portare a galla la verità, qualunque essa sia, anche con sistemi non proprio ortodossi, ma che delineano una certa indipendenza e voglia di fare vero giornalismo senza guardare allo scoop del momento o al soldo e neanche al mero interesse personale. 

Edizione: bluray
Versione un po' noiosa della Universal con il silito menù abbastanza lento che vede comunque contenuti BD Live e Ucontrol oltre che traccia audio DTS 5.1, mentre gli extra sono:
  • Scene eliminate (4 minuti)
  • Making of (19 minuti)

venerdì 12 gennaio 2024

True Detective [Stagione 2]

 

Anno: 2015
Titolo originale: True Detective
Stagione: 2
Numero episodi: 8
 
La prima stagione la ricordano tutti: fu stratosferica e fenomenale.  Anche innovativa per certi versi. Questo ha fatto sì, che quando iniziai, subito dopo, la seconda stagione fu quasi un pugno allo stomaco. E' il grande rischio delle serie antologiche, vale un po' per tutte, soprattutto però in un caso così eclatante in cui ti affezioni alla storia ed ai personaggi. Approfittando dei mesi gratuiti di NowTV ho rimesso mano a questi "nuovi" otto episodi che vedono nel cast Colin Farrell, Vince Vaughn, Rachel McAdams e Taylor Kitsch. La ho rivalutata, in quanto si tratta di un thriller ben fatto, anche se sottotono rispetto all'originale. Gli intrighi qui sono più accentuati però ed il montaggio spesso e volentieri risulta essere vago e distoglie l'attenzione dai personaggi che in quel momento stai seguendo. Ho apprezzato però, al di là dell'aria da grande complotto, il senso di impotenza e decadimento delle umane virtù, il risollevarsi dall'oblio, il cadere continuamente in un vortice inarrestabile, la pochezza della vendetta, il non poter fuggire ad un destino costruito con le proprie mani e soprattutto la sconfitta fisica, ma non morale dei protagonisti.

giovedì 11 gennaio 2024

Smile (2022)

 
Regia: Parker Finn
Anno: 2022
Titolo originale: Smile
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
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Film:
Anche se i troppi jumpscare, quei momenti inaspettati e brevissimi che ti "consentono" di essere scosso dalla paura, a me stuccano, l'idea alla base è apprezzabile. La protagonista è infatti una psichiatra che non solo ha a che fare con i disturbi mentali  dei propri pazienti, ma anche con possibili allucinazioni che sta vivendo in maniera sempre più accentuata. E come si intuisce dal titolo, le vittime presentano un sorriso agghiacciante, che non è un ghigno, ma proprio un sorriso di piacevolezza, prima di uccidersi in maniera violenta. Si alternano momenti di incredulità a quelli più lucidi ed anche a quelli dell'accettazione, un po' troppo frettolosa da parte di una donna di scienza: non si tratta di allucinazioni, ma di una vera e propria entità maligna che va combattuta, se possibile. La pausa e l'ansia nello spettatore, come dicevo, sono comandate essenzialmente da jumpscare infilati ad hoc e da quei sardonici volti deturpati in un sorriso, in un attimo che risulta davvero da brividi. Un po' facilone quindi nel raggiungere il risultato voluto, ma la prova nel complesso è positiva.

Edizione: bluray
Slipcover verticale in cartoncino u po' sottile e custodia amaray che contiene il disco. Traccia italiana in Dolby Digital 5.1 ed i seguenti extra:
  • Commenti audio
  • Something's wrong with Rose: making smile (29 minuti)
  • Flies on the wall: inside the score (9 minuti)
  • Scene eliminate con commento (12 minuti)
  • Corto "Laura hasn't slept (11 minuti)

mercoledì 10 gennaio 2024

Amsterdam (2022)

 
Regia: David O. Russell
Anno: 2022
Titolo originale: Amsterdam
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
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 Abbiamo un cast incredibile da gestire, sia numericamente (son veramente tanti i volti che si prestano per questo progetto) che qualitativamente, ma che risulta essere l’unica cosa appetitosa in questa commedia tinta di giallo con una trama pretenziosa quanto soporifera e se vogliamo inutile. Al centro, la storia di un’amicizia, neanche troppo ben spiegata sinceramente, tra i tre protagonisti che si ritrovano immischiati in maniera decisamente casuale ed insensata nello sventare un rocambolesco ed intrigato complotto mondiale che potrebbe anticipare il potere del nazi fascismo nel mondo. Un’occasione mal sfruttata visto appunto il cast, che balletta qua e là su di una trama poco scorrevole e per nulla avvincente. Però evidentemente l’ambizione di poter girare con tutti questi nomi (Christina Bale, Robert De Niro, Margot Robbie, Rami Malek, Anya Taylor-Joy, John David Washington, Michael Shannon, Zoe Saldana, Taylor Swift e via via) è superiore rispetto al resto.  Che poi per “il resto” intendo soltanto il plot narrativo, in quanto anche montaggio, fotografia, costumi e reparto tecnico in generale non son certo da B movie. Alle volte però non basta infiocchettare ben bene un contenuto sterile e privo di mordente, non solo per creare un bellissimo prodotto, ma anche, come in questo caso, per renderlo minimamente accettabile. Troppa estetica insomma e la mancanza di un equilibrio che non ci fa capire quanto sia commedia e quanto sia drammatico. Non funziona insomma. Stesso motivo per cui il campionato dell’Arabia Saudita fa cacare

Speak No Evil (2022)

 
Regia: Christian Tafdrup
Anno: 2022
Titolo originale: Gaesterne
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies
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C'era chi durante un viaggio a Bratislava si trovava infognato in un bel casino splatter e con diverse torture visivamente disturbanti e chi, come in questo più pacato film, si ritrova in una situazione poco invidiabile dopo esser passato da Volterra, nella campagna toscana. Speak No Evil, letteralmente The Guest riprendendo il titolo originale danese, è una pellicola decisamente disturbante in cui lo spettatore sa fin da subito che qualcosa di brutto salterà fuori per la coppia con figlioletta a carico. In realtà ci sono tanti piccoli indizi di vita quotidiana che risultano essere soltanto inquieti. Capita, probabilmente di frequente, che in vacanza si conoscano altre persone e che si possa fare amicizia con loro: risultano piacevoli e e simpatiche, ma una volta approfondita al conoscenza si può anche essere molto a disagio per i loro modi di fare. Gaesterne punta decisamente su questo aspetto, in un crescendo di inadeguatezza e compatibilità che viaggia sempre su livelli quasi accettabili. Del resto tutti siamo sconosciuti fino a prova contraria ed uno dei primi insegnamenti e proprio quello di guardarsi bene dal dare certe confidenze. Ad un certo punto il limite viene superato, e per il quieto vivere è meglio essere scortesi ed antipatici piuttosto che accondiscendenti. Peccato per il finale troppo carico di filosofia e metafore, non credibile dal punto di vista del realismo delle situazioni, ma l'intenzione del regista era probabilmente di insistere sul fatto che certe cose accadono "perchè glielo hanno permesso". L'ansia all'interno della storia, grazie a tante piccole situazioni che incrinano la lieta vacanza olandese, è sempre palpabile ed il lavoro svolto è encomiabile.

lunedì 8 gennaio 2024

Black Phone (2021)

 
Regia: Scott Derrickson
Anno: 2021
Titolo originale: The Black Phone
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Bella sorpresa, soprattutto inaspettata. Tra i tanti inutili horror, si torna un po' al passato, anche nell'ambientazione di un sobborgo americano nella fine degli anni settanta. Il Rapace (Ethan Hawke quasi sempre coperto da una maschera che lo rende irriconoscibile) rapisce sistematicamente dei ragazzetti delle scuole medie... Basi semplici per la trama, che però via via diventa elaborata e ben vengono sfruttati sia i pochi ambienti a disposizione sia quella linea di racconto "supernatural" che generalmente non mi piace. Minimalista sotto certi aspetti, Scott Derrickson non si lascia  intrappolare dai clichè del prodotto che ci regale, e si muove su di un intrigo che al termine del film non risulterà forzato, ma piacevole. Come del resto piacevole è anche il montaggio e la fotografia, per niente patinata, ma più vicina ai colori di quattro decenni fa, a cui si ispira. Bello anche in connubio tra dura, vile e paurosa realtà con il paranormale, visto soprattutto come aiuto esterno per i protagonisti. Una storia cruda, ma non troppo in cui sangue e ed eventuali mattanze si odorano nell'aria, ma visivamente non risultano affatto scioccanti. Speriamo che ricominci una nuova era con serial killer cattivi, nell'horror cinematografico si intende.
 

domenica 7 gennaio 2024

GdP #12: Villa Adriana, Tivoli

 
Anche questa è finita, purtroppo. Ero quasi tentato dal partire subito per tornare a casa questa mattina, sentendo le forti bordate d'acqua che si riversavano sul davanzale. Poi però mi son detto che on sarebbe stato da me, e che in fin dei conti devo sfruttare ogni momento ed ogni occasione. Così, essendo già a Tivoli, approfitto della sosta temporanea che viene dal cielo e mi dirigo a Villa Adriana, tra l'altro nella prima domenica del mese, in cui l'ingresso è gratuito. Non presenta certo di presentazioni, e non sarò sicuramente io a farle, ma è capibile perchè anche questa non poteva mancare per poter chiudere in bellezza la giornata. Riattacca a piovere forte e mi rimetto in viaggio verso l'amata Piomba, con il cuore un po' triste come ieri, ma con la certezza che quella che inizia domani, sarà soltanto una breve sosta, fino alla prossima avventura. Non sono il tipo da un gita all'anno insomma, e basta pensare avanti per immaginarsi in un'ennesima esplorazione. Al termine di questa gita ho:

- visitato 9 comuni 
- 4 regioni 
- preso 2 treni 
- preso 1 bus
- percorso 1606,2 km in auto 
- percorso 268,22 km a piedi 

E chiudo con una frase cantata dal mio buon amico Franco: "Ci vuole del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti"
 
Album fotografico  GdP #12: Villa Adriana, Tivoli

sabato 6 gennaio 2024

GdP #11: Tivoli e Villa d'Este

 
Gita del POVERINO sta volgendo al termine, ma salutando quello splendore di Matera ho spezzato il viaggio per concludere l'ultima notte fuori un po' oltre metà strada prima di arrivare a casa. Visto che i siti UNESCO ammirati (San Leucio, Reggia di Caserta, Alberobello, Matera) erano da trenta e loda, perchè non fare trentuno? Allora Tivoli, e Tivoli sia. Con la formidabile Villa d'Este, i suoi interni ed il giardino. I giochi d'acqua, nonostante la location non primaverile, suscita sempre un determinato fascino. Purtroppo il mood non è al massimo perché le giornate intense che ho trascorso mi hanno davvero riempito l'anima ed il ritorno, anche se imbrogliato, è esattamente dietro l'angolo. Quindi ultime due righe di orgoglio e soddisfazione per aver fatto questa gita straordinaria in ogni tappa. Può sembrare irripetibile, ma sarà invece da prendere come esempio per le future di più giorni. 

venerdì 5 gennaio 2024

GdP #10: Matera

 
Secondo giorno a Matera. Dopo il girovagare di ieri, credevo erroneamente di conoscerla già bene. Ed invece, come in un onirico quadro di Escher, mi ritrovo catapultato su scale che portano ad altre vie che prima sembravano sopra ed invece stanno sotto, pertugi improvvisi nascosti dietro archi che sostengono pesi inimmaginabili, grotte e sassi che spuntano dove poco prima stavano piazzette vuote. Insomma, ci si può perdere seriamente, ma soprattutto serenamente. Essendo socio FAI posso disporre dell'entrata a Casa Noha e di una corposa visita guidata per la Civita, la città vecchia. Un patrimonio simile va conservato e custodito ad ogni costo, perché è alla base della nostra storia e cultura. Nei secoli e nei millenni i sassi si si sono evoluti ed adattati ad ogni corrente storica riuscendo, caso unico, a fare un salto temporale dal 1800 in poi. Matera è un simbolo di riscatto, passando da vergogna italiana a capitale europea della cultura e patrimonio UNESCO. Ho quindi proseguito tutta la giornata riempiendola con chiese, musei, cisterne e percorsi turistici ed alternativi. Sto anche valutando di organizzare il cammino lucano che vede proprio Matera come tappa finale. E vederla nuovamente illuminata a festa, una volta calato il sole, con tanto di presepe vivente ed itinerante, non ha prezzo che tenga.

Album fotografico GdP #10: Matera 

giovedì 4 gennaio 2024

GdP #9: arrivo a Matera

 
Il risveglio a Taranto è stato rilassante, ma nella mattina ho dovuto attraversare tutta la Città Vecchia, ne ho approfittato per salutare Luca, per dirigerci verso la stazione dei treni. Prima tratta verso Bari e poi il ritorno a Polignano a Mare per riprendere l'auto. Un'oretta e mezzo ed arrivo alla magnifica La Perla di Tufo, dove pernotteró per le prossime due sere. Si trova a neanche cento metri dai Sassi, così appena mi si apre la vista sulla città resto con la mascella penzoloni come nei cartoni animati anni ottanta. Ho un certo debole per le abitazioni costruite sul tufo, ma qui si supera ogni immaginazione. Caos ammucchiato con ordine evolutivo, la città più antica d'Europa, patrimonio UNESCO, esempio unico ed inconfondibile. Matera è una perla da ammirare e gustare. Avete presente quando, alle volte in maniera stucchevole, si dice "perdersi nelle viuzze"? Ecco, è l'unico modo per entrarci nel vivo. Lasciate perdere le cartine, digitali o cartacee, sarebbe un limite ed un impedimento. In questa gita mi sono stupito in positivo ed emozionato più di una volta, ma oggi è stato quasi commovente. E le luci la sera, i negozietti aperti, le persone gentili... Che magnifico posto! Per spezzare il girovagare, che comunque non è mai stato a vuoto, ho aggiunto anche visite s chiese e musei ed alla Casa Sasso. E poi via di nuovo con i colori natalizi che illuminano il buio.

Album fotografico GdP #9: arrivo a Matera 

mercoledì 3 gennaio 2024

R2M #6.6 Crispiano - Taranto (GdP #8)

 
Finisce oggi questo splendido e lungo cammino. Per me è stata una nuova sfida, non avevo mai camminato con zaino in spalla per sei giorni. Ne è valsa la pena, ma non avevo dubbi. Ho imparato molte cose, anche che a un certo punto, se non è fatica è dolore, ma tutto passa. Finisce così un altro cammino. Porto con me ll sasso dall'Adriatico allo Jonio, ma non solo: anche il ricordo di posti bellissimi e persone di più. Perché è verissimo che nei cammini si può anche partire da soli, ma soli in realtà non lo restiamo mai. Giungo a Taranto nel primo pomeriggio, dopo un finale di tappa alquanto deludente dal punto di vista paesaggistico. Ritengo sia un bene continuare a puntare il dito su cosa non va, nonostante le segnalazioni per immondizia abbandonata e degrado, son sicuro siano all'ordine del giorno. Passare per certe zone, trattate così male, è una sconfitta per tutti. Essendo piombinese ho un legame invisibile con Taranto per via delle acciaierie, quindi so nello specifico le gioe e soprattutto i dolori che ciò comporta. Proprio per questo motivo ritengo che sia importante risollevare il capo per quanto possibile e riuscire a dare un benvenuto ben differente ai visitatori. Detto questo, in città non mancano luoghi d'interesse e di un certo spessore artistico, quindi mi auguro che nei prossimi anni si punti a sistemare anche il resto (che non è poco).

martedì 2 gennaio 2024

R2M #5.6 Martina Franca - Crispiano (GdP #7)

 
Per questa intensa giornata, purtroppo, devo scrivere solo poche righe. È già passata infatti l'ora X per poter mettermi a letto e quindi riposare. Come percorso, quello che prevede partenza da Martina Franca ed arrivo a Crispiano, è stato il più lungo e per me stancante. In per quasi tutto il tragitto ho tenuto un ritmo alto e sostenibile, ma gli ultimi 4/5 km li ho curati particolarmente per affaticamento alla base dei piedi. Però per bugiardare quanto scritto ieri, qui abbiamo anche la traccia più varia e meno monotona, soprattutto per la presenza del bosco delle pianelle, attraversato interamente. Ai colleghi camminatori conosciuti ieri si aggiunge anche Alberto da Cuneo, amante della montagna e dei cammini, autore del libro Cosa ci salva da un terremoto? Cosi, dopo esserci riuniti a Crispiano, siamo pronti per una cena "a tavoli uniti". Amici da sempre, su strade che si intersecano soltanto per un attimo tra loro. Un ringraziamento speciale a l'ospitalità di tutti gli avventori incontrati oggi: Borgo Antico, Bar Ideal, Bar Colucci e Tutto Buono che addirittura ci ha offerto il dolce d'asporto. Impareggiabili.

lunedì 1 gennaio 2024

R2M #4.6 Locorotondo - Martina Franca (GdP #6)

 
Se siamo soliti alla conclusione dell'anno fare una sorta di bilancio tra il buono ed il cattivo che ci è capitato, il primo gennaio ci mettiamo in quella condizione che ci fa pensare a buoni proposito per tutti gli altri 365 (in questo caso) giorni a nostra disposizione. Come se ci fosse un reset. In realtà è tutto lineare, esattamente come la nostra vita, i nostri hobby, le nostre preferenze. Ed oggi infatti prosegue il mio cammino, esattamente da dove lo avevo lasciato ieri, la scorsa settimana, lo scorso mese, lo scorso anno. Tappa abbastanza riposante essendo più corta e meno impegnativa, che parte da Locorotondo e con un giro pesca di 15 km arriva nella barocca Martina Franca. La particolarità della Rotta dei Due Mari sta più nel vivere ed apprezzare le mete, piuttosto che i paesaggi che le separano. Non che questi abbiano qualcosa di negativo, ma sono i soliti tre elementi che si succedono in loop. Se ieri avevo avuto i primi contatti con altri camminatori, oggi trovo Luigi e Patrizia da Cremona e Luca da Pordenone. Con lui condivido oltre che gli ultimi cinque chilometri di tappa anche l'abitazione (sta al piano sopra al mio) e l'aperitivo, a cui si aggiunge anche la coppia. Tra discorsi organizzativi, di cammini vari e su Iggy Pop il tempo passa velocemente e sembra di conoscerci da sempre. Ed è già tempo di andare a cena e riposare per il lungo tragitto che ci attende domani.