lunedì 30 ottobre 2017

Il Segreto Del Mio Successo (1987)

Regia: Herbert Ross
Anno: 1987
Titolo originale: The Secret Of My Succe$s
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Boxet 3 film)

Film:
E', o era, un cult per quanto riguarda la mia prima giovinezza... D'altra parte, qualsiasi cosa con Michael J. Fox, andava bene. Abbiamo una storia semplice, che si evolve bene, ma si conclude in maniera troppo frettolosa ed arrangiata. Questo non disturba certamente il godimento del film, leggero, alle volte divertente e con quella punta di romanticismo che può abbracciare più persone. Se guardato nello specifico però il protagonista è un ragazzo fortunato che va a letto con la zia (sebbene non sia parente) ed arriva al successo non solo grazie alle proprie capacità. Insomma, parte in un modo, con una morale di un certo tipo, e poi sul finale si sistema tutto a tarallucci e vino. Pur sempre un film di intrattenimento.

Edizione: Boxet bluray
 Piccolo cofanetto contente tre film il cui protagonista è Michael J. Fox. Qui abbiamo traccia italiana in stereo ed il doppiaggio è quello originale che riporta un vistoso errore (Christy chiama Brantley con il suo vero nome al ricevimento dopo che si sono imboscati, pur non conoscendolo). Non ci sono extra.


domenica 29 ottobre 2017

Banshee Chapter - I Files Segreti Della CIA (2013)

Regia: Blair Erickson
Anno: 2013
Titolo originale: Banshee Chapter
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Oh mamma, un qualcosa di horror in stile mockumentary... Basta, li odio, non ne posso più. Non hanno altre idee per davvero? L'unico sistema per ewnswew (stavo scrivendo qualcosa, ma forse ero sotto effetto acido). Riprendo: l'unico sistema per dare credibilità ai reali esperimenti governativi era questo? Ne dubito. Magari però con una manciata di soldarelli e qualche effetto speciale alla vedo non vedo se la sono cavata, e non dico di no, solo che a me sti film hanno stancato e non piacciono per niente. Bocciato.

Edizione: DVD
Semplice DVD con traccia originale e addirittura doppia per la italiana, con Dolby Digital e DTS. Gli extra sono i seguenti:
  • Trailer
  • Cos'è Banshee Chapter (3 minuti)
  • La regia di Banshee Chapter (3 minuti)
  • Le origini di Banshee Chapter (2 minuti)

La Battaglia Di Hacksaw Ridge (2016)




Regia: Mel Gibson
Anno: 2016
Titolo originale: Hacksaw Ridge
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (steelbook)

Film:
Il buon Mel Gibson alla regia ci mette sempre del suo: onore, religione e dovere in questo caso. Non esattamente in questo ordine, con un condimento di retorica molto ampio. Però, sebbene la storia di Doss, obiettore di coscienza dalle grandi imprese, meriti un ritaglio importante nel mondo cinematografico, la pellicola per quanto mi riguarda è bella ed accattivante per le innumerevoli scene di guerra. Coinvolgenti, realistiche, crude, messe sul grande schermo con maestria epica. Non si spreca infatti in inutili effetti speciali, ma forte di una fotografia straordinaria, scene direttamente sul campo di battaglia riuscendo ad esprimere terrore e morte, non andando troppo per il sottile, anzi. Ci mostra anche una situazione non semplice all'interno di una famiglia che vede il padre come reduce dalla Prima Guerra Mondiale, ubriacone e con un difficile rapporto con gli altri membri, o anche la vita all'interno della caserma, riprendendo un po' troppo, senza riuscirci, Hartman di Full Metal Jacket. Un film spettacolare che riesce a raccontare una storia diversa, ma qui è la cornice che conta più di ogni cosa.

Edizione: BD steelbook
 Bluray in steelbook dall'artwork veramente buono. Il disco non ha una pecca video e l'audio fornito sia per la traccia originale che per quella italiana è un DTS HD MA. Gli extra sono decisamente corposi:
  • Making of (1 ora e 7 minuti)
  • Scene eliminate (4 minuti)
  • Grazie veterani (1 minuto)
  • Trailer

sabato 28 ottobre 2017

Savage Weekend (1979)




Regia: David Paulsen
Anno: 1979
Titolo originale: Savage Weekend
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
 Il regista, David Paulsen, non è certo noto per gli horror o gli slasher come in questo caso, ma forse qualche donnina che è capitata sulla Wikipedia inglese, lo può ricordare per Dallas o Dynasty. Ma qui ci propone un genere che apprezzeremo, o che verrà apprezzato soprattutto negli anni a venire, inserendo elementi come un serial killer mascherato ed omicidi sempre più cruenti, che poi verranno utilizzati in serie ben più note. Abbiamo comunque una trama semplice, se non sempliciotta, che non si fa molto apprezzare per il susseguirsi di scene inutili, dialoghi terra terra ed anche un comparto recitativo non dei migliori, specialmente nelle scene che dovrebbero creare maggiore tensione. Anche il colpo di scena sull'identità dell'assassino, sebbene sia abbastanza ben costruito, avviene in maniera repentina, e forse nel momento sbagliato, senza sorprendere lo spettatore. Nel complesso però non mancano gli spunti veramente interessanti, come l'aleggiare incalzante della voce alla radio con richiami alla religione o anche le situazioni sessualmente tendenti all'alternativo: il gay che si atteggia nel bar, le scappatelle extraconiugali, il sesso pensando al proprio ex e soprattutto la scena della mungitura della mucca. Per appassionati o collezionisti.

Edizione: DVD Opium Visions 
Caduto in pubblico dominio nel 2009, Opium Visions lo ha adottato come sua settima uscita: inedito in Italia, dobbiamo accontentarci dell'audio originale, non essendo mai stato doppiato, con sottotitoli nella nostra lingua opzionabili. L'unico extra di cui dispone è il trailer.

Milan 0 - Juventus 2

Grande anticipo del sabato, di quelli attesissimi. Parlo un po’ da tifoso ed un po’ da sportivo. Sono felicissimo dei tre punti guadagnati, fuori casa, contro chi ha speso (buttato via soldi?) centinaia di milioni per avere come obiettivo dichiarato il quarto posto, ma quello sperato ben più in alto. Felice anche per non aver subito reti, ed aver visto due gol fantastici, non solo nella finalizzazione, di Higuain. Dispiace un po’ invece per i lunghi tratti di non gioco ed alcune disattenzioni, perchè alla fine il Milan è davvero poca roba, sembra più una squadra di raccattati che si trova quasi casualmente a “tutti” quei punti: sarebbe dovuto avvenire tutto più facilmente, ed invece ci sono stati di rischi. E ok che la palla è tonda e che tutto può succedere, ma alcune cose, da sportivo, non riesco a farmele garbare. E fino a che la tendenza non cambia sarà così, anche se ho visto miglioramenti eccezionali nella gestione di alcune palle. Insomma più contento che scontento, e ci mancherebbe visto il risultato (sul tabellone e quello creato), ma ancora lontano dai livelli di tranquillità dello scorso anno. Avanti così, per stare attaccati alle più forti.

venerdì 27 ottobre 2017

Kiss Of The Damned (2012)




Regia: Xan Cassavetes
Anno: 2012
Titolo originale: Kiss Of The Damned
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (5.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
 Noioso, inconcludente, una trama che non aggiunge assolutamente niente al panorama del millemila film sui vampiri. Sembra un episodio di una qualche serie TV per ragazzine, di quelle che si ispirano a romanzi semi rosa, con protagonisti i denti canini aguzzi, un paio di scopatelle, ed un romanticismo all'acqua di rose con questi immortali. Davvero poca roba, ma soprattutto senza un perchè. anche dal punti di vista del trucco non si aggiunge niente. Il sangue ed i morsi sono realistici, ma per quel poco che si vede risultano inconsistenti. L'ennesimo pseudo horror della Midnight Factory, che ora mi inizia a stufare.

Edizione: BD Limited Edition
Come già accennato è un prodotto della Midnight Factory con booklet. Artwork differente, come di consueto, per la slipcover (brutto e finto) e per l'amaray (bello in stile anni settanta). Ineccepibile la qualità video e ancora una volta traccia originale ed italiana in DTS HD MA. Gli extra sono così suddivisi:
Boocklet (10 pagine):
  • Vecchi e nuovi canini
  • La figlia d'arte e i vampiri
  • La metamorfosi del vampiro
Disco:
  • Trailer
  • 4 interviste (30 minuti)

L'Arca Del Sig. Servadac (1970)



Regia: Karel Zeman
Anno: 1970
Titolo originale: Na Komete
Voto e recensione: 2/10
Pagina di IMDB (7.0)
Pagina di I Check Movies


Conosciuto (vorrei tanto sapere da chi) anche come La Pazza Guerra Delle Comete, è uno di quei film che ti serve per aumentare il tuo fascino da secchione: girato negli anni settanta da regista cecoslovacco morto. Non basterebbe una secchiata di Lucano per volere qualcosa di più dalla vita. Sperimentale, surreale, utopico, scomoda addirittura Jules Verne, ma deh, se non fosse di breve durata si farebbe davvero fatica a seguirlo. Il regista ceco sembra anche cieco ostinandosi ad utilizzare una scenografia ai limiti del penoso con effetti speciali misti, che non riesco ad apprezzare. Non tanto per la loro pochezza, sicuramente da apprezzare l'intento e la caparbietà, ma perchè siamo nel 1970. Dai. E' brutto, anche a volerci estrapolare con spocchiosa supponenza un messaggio pacifinto, ironia o satira. Ne rimango.

mercoledì 25 ottobre 2017

The Ring (2002)



Regia: Gore Verbinski
Anno: 2002
Titolo originale: The Ring
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto DVD)

Film:
Remake americano di Ring, l’originale film giapponese: grande successo secondo me meritato. Ed a dirla tutta lo preferisco alla sua controparte asiatica. Questo è più da botteghino, con scene meno minimaliste e riesce ad utilizzare una trama più elaborata ed accattivante. L’inizio ricalca in maniera abbastanza fedele il suo predecessore, ed anche la storia nel complesso è molto simile, però Verbinki e Kruger ci mettono davvero del loro, sia sul lato tecnico che su quello relativo alla sceneggiatura. Si ha un prodotto più votato alla spettacolarizzazione, non tanto per l’uso degli effetti speciali più moderni (sono passati quattro anni) o più ingenti (magari Hollywood sa come poter spendere), ma per quelli attimi di inquietudine che il mistero può creare. Ci si basa sempre su di una leggenda metropolitana, che inizia ad essere creduta, in quanto indagando ci si accorge che la realtà degli avvenimenti è sconvolgente. Un horror dalle valenze di thriller, che nonostante alcune pecche (a mio avviso la credibilità di Naomi Watts) riesce nell’intento di saper intrattenere grazie alle giuste atmosfere.

Edizione: cofanetto DVD
Il disco DVD è contenuto in un cofanetto dedicato alla trilogia americana del franchise. Dimensioni ridotte e slipcover verticale, i tre dischi trovano giovamento da come sono alloggiati. Il disco in questione contiene il film, la cui qualità, nonostante il formato scelto risulta essere più che accettabile. Audio con traccia italiana Dolby Digital 5.1 mentre gli extra, trattandosi della prima edizione DVD sono:
-          Non guardare (15 minuti): montaggio con scene alternative o eliminate
-          Guarda qui (trailer di Prova A prendermi)
-          Video Assassino integrale (easter egg a cui si accede scorrendo tra le opzioni del menù fino a far scomparire il cursore) (2 minuti)

Juventus 4 - Spal 1

Gran parte dei tifosi esulteranno per la vittoria e per il risultato, perchè giustamente non ci si può lamentare, e prima o poi la Spal dovevamo incontrarla pure noi. E da una parte va bene così eh. Ma siamo a quota sette reti subite nelle ultime quattro gare, è normale anche stare a preoccuparsi, oltre che a pensare che qualcosa non gira nel modo giusto. E sì che di occasioni per registrare difesa, nuovi giocatori e disattenzioni ce ne sono state. Siamo a fine ottobre ed una serie così alta di reti subite fa pari anche con la mancanza di gioco divertente. Che a tratti c'è anche, ma sono tratti relativamente brevi se si considerano i novanta minuti di gioco. Di contro ci sono anche i tanti gol segnati, anche se, gusto personale, preferisco la concretezza del risultato da uno a zero, piuttosto che i black out che vediamo ormai ad ogni partita. Detto questo, partita con risultato scontato, perchè non è vero che tutte le gare sono difficili, alcune sai già che devi vincerle, e i tre punti sono stati conquistati. Ci teniamo ancora ad essere lassù, tra le grandi che sognano di vincere lo Scudetto.

martedì 24 ottobre 2017

Appunti di viaggio: Cracovia e dintorni

Cracovia è una meta interessante da raggiungere facilmente, almeno da Pisa, con voli low cost della Ryanair: in neanche due ore siamo in Polonia. Ed il costo della vita è relativamente basso in confronto all'Italia o altre mete europee. Dall'aeroporto, non grandissimo, è possibile prendere il collegamento via treno (10 zloty circa, poco più di 2 euro) che ci porta alla stazione centrale Krakow Gloway.All'arrivo ho però optato per un taxi condiviso con altre persone al costo totale di 85 zloty fino all'albergo. Questo è l'unico taxi preso, ho provato anche Uber, attivo in città e con un tragitto di circa 10 minuti si spendono 2 euro. Per chi non ha fretta il treno è la soluzione più economica, le corse sono ogni circa 30 minuti ed in 20 si è in centro. Proprio nei pressi della stazione è ubicata la Galeria Krakowska, un grandissimo complesso commerciale su più livelli. Può essere uno stop per lo shopping sia all'andata che al ritorno. Ecco però le principali attrazioni turistiche della città e dintorni divise in macro aeree:

Città:
E' una città viva, con molti locali, pub, ristoranti ed un centro storico ordinato e pulito. Il cuore è Rynek Glowny, la Piazza del Mercato, la più grande di stampo medievale di tutta Europa. Impossibile non visitarla più volte ed apprezzare altri elementi come il Palazzo dei Tessuti che contiene una parte del Museo Nazionale: la galleria di Arte Polacca del XIX secolo. La Basilica di Santa Maria di stile gotico sovrasta con le sue torri tutta la piazza e da cui ogni ora si può sentire la Hejnal, la chiamata a raccolta con il suono di trombe. Spostandoci al di fuori dell'enorme piazza possiamo passeggiare per il Planty, un insieme di giardini che circondano la città vecchia, in questo periodo dell'anno caratterizzati dalle foglie gialle cadute dagli alberi, e visitare uno dei monumenti simbolo della città: il Castello di Wawel. In una parte del complesso è possibile entrare senza biglietto, ma visto il costo irrisorio (tra tutte le sale circa 20 euro) tra le varie cose si possono ammirare la Cattedrale di Wawel con il Museo di Papa Giovanni Paolo II (era di Cracovia) le Sale di Stato, i Tesori della Corona, e l'Armeria Medievale. Dal castello si gode inoltre di una buona vista della città, essendo posizionato su di una collina che la sovrasta. Non molto distante, da poter fare comunque a piedi possiamo trovare la struttura principale del Museo Nazionale di Cracovia, che ospita il famoso dipinto di Leonardo Da Vinci,  Dama Con L'Ermellino. Passeggiando poi per il quartiere ebraico, il Kazimierz, antico e tipico per questa città, si possono osservare le vecchie insegne dei negozi di via Jozefa e Ulica Szeroka, ristoranti con cucina kasher e i luoghi storici e di culto come la Vecchia Sinagoga (con museo annesso) e il cimitero ebraico (per entrare chiedete, non è semplice e non esiste una vera e propria entrata). Attraversando tutto il quartiere e camminando una buona mezzora, altro appuntamento immancabile è quello con la vista alla Fabbrica di Schindler. Museo ben fatto che riguarda sia l'occupazione polacca che gli ebrei (da vedere Schindler's List), si capisce benissimo anche se ausilio della guida, presente soltanto in inglese durante la mia visita.

Auschwitz - Birkenau:

E' stato il motivo principale che mi ha spinto ad arrivare fino a Cracovia: poter visitare i campi di Auschwitz e Birkenau. Purtroppo non hanno bisogno di troppe presentazioni, ma camminare lì in mezzo colpisce. Chiunque. Hai voglia ad aver visto film o documentari, ad aver studiato la storia ed essere partito preparato: la visita è toccante e terrificante. Esistono vari modi per raggiungere Oswiecim (la cittadina polacca da cui il nome tedesco), dal bus al treno e l'entrata al campo è gratuita per coloro che non vogliono utilizzare una guida. Per comodità ho prenotato tramite il mio albergo (Pergamin Apartments Old Town) un tour in italiano con Discover Cracow. Un mini bus mi ha caricato dall'albergo fino ai campi dove ho trovato la guida di lingua italiana: imprescindibile a mio avviso avere un punto di riferimento che potesse spiegare ciò che è inspiegabile. Questo tipo di visita ad Auschwitz dura circa due ore e mezza, poi ci spostiamo a Birkenau in parte sempre con il mini bus, in parte a piedi (circa 2 Km all'aperto) per assistere ancora una volta ad una delle pagine più macabre e buie della storia. Entrambi i siti hanno regole ferree e precise per consentire l'ingresso dei turisti, come il divieto di consumare cibo o bevande calde, di fumare, o portare zaini e borse di dimensioni maggiori di un foglio A4.

Miniere di Sale di Wieliczka:
Poco distante da Cracovia (circa 40 minuti di bus) ci sono le antichissimi miniere di sale di Wieliczka, sfruttate da circa 700 anni. Questa volta ho optato per la visita di Cracow Tours, sempre in italiano. Sebbene il sito sia splendido e molto interessante, unico nel suo genere, è decisamente troppo turistico: i gruppi sono distanziati l'uno dall'altro da circa due minuti, quindi spesso capita che si debba aspettare qualche istante prima di entrare in una nuova sala o galleria. Inoltre sono molto numerosi (circa 50 persone) e pur essendo dotati di cuffie attraverso cui ascoltare la guida, non è semplicissimo trovare spazio per poter effettuare foto o essere al pari delle spiegazioni forniteci. Scendiamo comunque fino a 135 metri di profondità scendendo circa 800 scalini (per la risalita ci sono ascensori) ed il percorso turistico dura circa 3 ore.

Andare a Crocovia significa inoltre poter visitare tre siti UNESCO
Articoli sulle giornate:

Cracovia #1

Cracovia #2 

Cracovia #3 (Auschwitz + Birkenau) 

Cracovia #4 (Miniere di sale di Wieliczka)

 

 

 

Cracovia #4 (Miniere di sale di Wieliczka)

L'ultimo articolo sulle gite è sempre quello tirato un po' via, perchè deh sono stanco, e come sempre (salvo rare eccezioni) Ryan ci mette del suo. Chissà se una volta riescono a rispettare i tempi per due volte di seguito? Comunque giornata zuppa, non da mangiare, ma di umido: da ieri pioggia incessante. Ed io mi ritrova le ossa mollicce. Oggi però c'è stata la visita alle miniere di sale di Wieliczka, altra tappa interessante ed immancabile. Un po' troppo esageratamente turistiche però, con gruppi di cinquanta persone che si muovono a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. E quello italiano è sempre il peggiore, non c'è verso. La prossima volta imparo l'inglese a modo e mi mimetizzo. Resta magnifico però scendere oltre 130 metri e percorrere gallerie vecchie secoli. Al ritorno in città c'è rimasto tempo per entrare nelle chiese che mi mancavano, anche per ripararmi dalla pioggia ed avere ristoro come un vero pellegrino penitente. Sorprendente anche l'immensa Galeria Krakowska, in cui è presente ogni negozio che ci possa venire a mente (tranne Nara Camicie). Alla prossima, ora vo a fa le nanne.

Album fotografico Miniere di Sale di Wieliczka

domenica 22 ottobre 2017

Cracovia #3 (Auschwitz + Birkenau)

Non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Non amo fare retorica, neanche sono tanto bravo a farla, solitamente risulta fiacca e scontata. Inoltre ci scherzo spesso, con la  giusta carica di cinismo. Eppure entri lì dentro e ti si strozza il cuore. I fatti li conosci, si spera tu li abbia studiati e compresi, hai visto sicuramente film o documentari, o il Giorno della Memoria al telegiornale. Ma non sei comunque preparato. Ti chiedi anche, e sai che la domanda ha meno senso della risposta, se sia successo per davvero. Se sia stato possibile che nessuno sapesse o come sia stato possibile se sapevano. E ti chiedi anche se sta ancora succedendo. E così con una giornata in cui non cessa mai di piovere te ne torni a Cracovia cercando di fare le tue solite cose, ma intanto ci pensi, ti chiedi e ti rispondi.

Album fotografico Cracovia (22/10/2017)
Album fotografico Auschwitz + Birkenau

sabato 21 ottobre 2017

Cracovia #2

Se avessi avuto una Moleskine su cui annotare le mie osservazioni, avrei scritto che i polacchi sono un po' tutti uguali: sono la copia di Alberto Stasi. Le ragazze invece sono varie, le più giovani carine, le altre insomma. Vabbeh era solo per iniziare l'articolo con nozioni da Studio Aperto, sono stanco morto ed il freddo mi è entrato nelle ossa. Da stamattina che giro, ancora prima di quelli che sistemano il mercato dei fiori. Ma mi piace svegliarmi presto e osservare le vie quasi totalmente vuote, con nebbia e bruma onnipresenti. Il tempo è però variabile e ogni tanto il sole illumina palazzi e chiese. Cracovia resta comunque bella indipendentemente dal meteo. La giri a piedi che è un piacere e neanche ti accorgi di macinare chilometri. Tutto poi sembra vicinissimo a qualcos'altro. Così riesco ad ammirare tra le altre cose la Dama con l'ermellino di Leo, il castello di Wawel e tutto il suo complesso (tranquilli, gli appunti presi sono per l'articolo conclusivo di stampo turistico in cui sarò più dettagliato) la Fabbrica di Schindler, il quartiere ebraico. In cui mi sento a casa, tra la mia gente. Aperitiveggio e ceno kasher. Poi girello, ma appunto fa freddo adesso ed è giunto il momento di tornare in albergo. Maps lo indica a dieci minuti a piedi , ma quasi quasi Uber....

Album fotografico Cracovia (21/10/2017) 

Cracovia #1

Questa volta è andato tutto per il meglio. Sono stato baciato dalla fortuna già ancora prima di arrivare qui in Polandia. Infatti Ryanair non annulla il volo e non parte in ritardo. Anzi il 737 è nuovo, il più bel low cost su cui sono montato e c'ha pure le lucine fotoniche che mi garbano. Ma cosa ancora più sorprendente è che tocca terra con venti minuti di anticipo. Poi invece di prendere il trenino condivido un taxi pulmino con altri italiani che mi fanno pagare solo dieci soldi polacchi (zloty per i precisini) cioè nulla. Ringrazio e ciao, entro al Pergemin Apartments. La tipa alla reception è una chiacchierona ed impiega cento frasi del suo forbito inglese un po' per umiliarmi ed un po' per spiegare le ferree regole dell'albergo: le chiavi vanno sempre consegnate. Si vabbeh, figuriamoci se mi porto dietro quel trombone. Nel frattempo a gesti italici viene fuori che si è scordata di prenotarmi il tour per Auschwitz.. Cazzo bimba, so venuto apposta. Mi chiede scusa in mille lingue, ma non vedo il problema: infatti me ne prenota uno al volo come lo volevo io. Sicuramente mi sono perso qualche frase e domenica chissà cosa mi aspetta. L'albergo comunque è in zona Old Town, messo bene, spazioso, ganzo, ma ho subito voglia di andare a vivere la città. E sí, anche con la pesantissima nebbia, la piazza centrale è un qualcosa di spettacolare. Bella, elegante, luminosa, stracolma di locali e ristoranti. Provo, a pochi spiccioli le specialità polacche. Se non abusassero con cavolo o crauti (o qualsiasi cosa sia quella roba puzzolosa) sarebbe un pasto da re! Promossi anche in cucina. E non è vero che gli puzzano i piedi.

Album fotografico Cracovia (20/10/2017) 

mercoledì 18 ottobre 2017

Juventus 2 - Sporting Lisbona 1

Non è crisi, ma ci siamo vicini. E ok, sarò disfattista, e parlo in questo modo nonostante i tre punti conquistati, ma vedere la Juventus (non) giocare in questo modo, la fa scendere pesantemente. Lo Sporting non è niente, e non ha fatto niente, ma proprio per questo, se giochi in casa non puoi rischiare di non vincere o addirittura di perdere. Se è vero che il bel gioco conta fino ad un certo punto, non puoi neanche fare la partita in totale confusione tattica, perchè qui non si stanno discutendo i singoli (escluso quello lì, che poverino, non è il suo ruolo e neanche la sua competizione), ma la coralità. Poi va bene, la splendida punizione di Pjanic ed il raddoppio in tuffo di Marione ci fanno godere, non lo discuto, ma ci sarebbe bisogno di ben altro. Chiudo comunque con un ahahaha dedicato a Funflus, che gufa gufa, anche il prossimo anno può risparmiare i soldi dell'abbonamento o le fatiche per mettere su Kodi.

Alabama Monroe - Una Storia D'Amore (2012)

Regia: Felix Van Groeningen
Anno: 2012
Titolo originale: The Broken Circle Breakdown
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
I duri non esistono. I cinici neanche. Chi si trova a dover fare i conti con una morte ingiusta, può essere anche il fottuto cowboy che canta il country, o una tatuatrice di quelle che non chiedono mai... Però l’amore è una cosa difficile da gestire. L’amore di coppia, come l’amore per una figlia che non ci sarà più. Che diventi una stella nel cielo, o che resti un corpo vuoto sotto terra. Amore sì, ma a dispetto del titolo italiano (si sforzano a renderli così brutti ed inadeguati secondo voi?) non c’è niente di sdolcinato, è un film crudo, sulla vita, sulla morte, sull’impossibilità di non essere deboli di fronte all’inevitabile. Al di là della trama il film è musicalmente ineccepibile, anche chi non ha l’orecchio allenato per il country e derivati, lo potrà apprezzare. Sembra assolutamente cucito attorno ai testi ed alle musiche che sono presenti per tutta la durata della pellicola (anche nel finale, unico momento in cui poteva essere messa da parte). La struttura della storia è composta da momenti, ritagli di vita, che vengono e vanno e ritornano e si ripresentano: un insieme di flashback rivelatori e complementari, ben montati, non sistemati alla rinfusa. Sebbene il messaggio che esce dalla voce dei protagonisti, in altre circostanze possa scadere nel pomposamente politico o peggio nel patetico sentimentale, qui si ha soltanto uno sfogo di persone che stanno soffrendo e che si pongono domande: religione o ateismo ci si domanda comunque perchè. Ed è ben fatto davvero, con emozioni che non si infangano nello straordinario, ma divengono espressione dell’ordinario.

Edizione: BD steelbook
Bluray con custodia steelbook di tipo minimal (bruttino) della Koch Media. Il che significa essenzialmente niente di straordinario come artwork, ma la perfezione video ed audio. La traccia italiana, come quella originale olandese sono entrambe in DTS HD MA, mentre come extra abbiamo:
-          Making of (40 minuti)
-          Trailer
-          Teaser




martedì 17 ottobre 2017

Tutti I Colori Del Buio (1972)




Regia: Sergio Martino
Anno: 1972
Titolo originale: Tutti I Colori Del Buio
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Con un po' di saccenteria sparo subito alto: il film non è un granchè e credo che anche per quegli anni fosse poca roba se non ci fosse stata la Fenech protagonista. E questo per me non è poi un vanto da annoverare tra i lati positivi della pellicola. Sarò strano, ma non mi è mai garbata molto. Nel senso lato che ci sono sempre state donne più affascinanti dal mio punto di vista. Ma capisco che in un thriller votato all'horror degli anni settanta, mostrare il suo seno e le sue curve, riuscisse nell'intento di far apprezzare maggiormente il lavoro di Sergio Martino. Io boh, la vedo "vecchiotta" anche qui che ha 24 anni. Ma tralasciando i gusti personali in fatto di protagoniste femminili, Tutti I Colori Del Buio è un film ai limiti dello psichedelico, onirico, visivamente conturbante che mischia sogni, pazzia e sette religiose. Un buon mix insomma, anche parecchio audace, eppure questo continuo rimescolare temi non mi ha appagato. Se è impossibile per protagonista distinguere finzione e realtà è difficile anche per lo spettatore, soprattutto nel finale quando si gioca in maniera un po' troppo spinta tra premonizione, intuizione e sogno. In alcune occasioni è ripetitivo e questo rallenta il ritmo che avrebbe potuto essere più serrato. 


Edizione: BD Shameless
Edizione import dal Regno Unito, con custodia gialla e cover inglese (titolo All The Colours Of The Dark), in questo caso non reversibile come invece è ne La Chiesa. Di contro è un'edizione numerata (ho la copia 1165) . Abbiamo due tracce audio, inglese ed italiana in un LPCM 2.0 in entrambi i casi molto pulito e buono. I sottotitoli inglesi sono opzionabili. Gli extra:
  • Commento audio
  • Intervista a Sergio Martino in italiano (32 minuti)
  • Corto: Doors di Michele De Angelis (11 minuti)

lunedì 16 ottobre 2017

Aggiornamento Oxygen OS 4.5.13

E con ottobre arriva direttamente l'aggiornamento ad Oxygen OS 4.5.13 saltando sul mio dispositivo i minor update arrivati nei giorni scorsi. L'ultimo infatti risaliva a fine agosto e riguardava la 4.5.10: adesso oltre alle patch di sicurezza di settembre ad alcuni bugfix sistemati sulla rete 4G e sull'icona mancante nell'app download ci sono alcune novità più sostanziose. Non ho mai forzato gli aggiornamenti ed ho aspettato che arrivassero OTA. Questo pesa nel totale 141 mega e comprende anche:
  • Supporto per la personalizzazione della suoneria per le notifiche
  • Migliorata la velocità di avvio delle applicazioni
  • Ottimizzata la luminosità adattativa
  • Risolto il bug del ritardo tra audio e video su YouTube
  • Risolto il problema di visualizzazione di alcuni elementi nell'Interfaccia Utente
  • Risolto il problema della mancanza di 4G in alcune regioni
  • Patch di sicurezza di settembre
  • Sistemati alcuni bug

Torino Nera (1972)



Regia: Carlo Lizzani
Anno: 1972
Titolo originale: Torino Nera
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Poliziesco italiano degli anni settanta, con protagonista (anche se non è esattamente il soggetto principale) un Bud Spencer a cui non sono molto abituato al di fuori dalla comune commedia che me lo ha reso celebre. La Torino degli immigrati, della mafia, del thriller quasi noir. La trama è sporca e senza una vera e propria identità: se dapprima vengono narrate le vicende dei due giovani fratelli con il padre in galera, la storia si evolve in parte come una sorta di thriller e poi prende la direzione del gangster movie mafioso. Un po’ di confusione nello spettatore quindi che però si accomoda e si gusta la città con tutti i suoi aspetti da periferia malandata di una città industriale in forte cambiamento. Tetro e selvaggio, ma non troppo violento, un film drammatico la cui colonna sonora, con le musiche dei Reverberi che sono piacevoli ed interessanti.

Edizione: DVD Quadrifoglio
Edizione della Quadrifoglio, sporca nell’immagine come il film nella trama. Audio italiano in doppia traccia, ovvero multicanale e stereo, a scelta. Gli extra sono soltanto tre note didascaliche sulle filmografie del cast.

domenica 15 ottobre 2017

Castagneto Carducci: Giornata FAI d'autunno

Alcune giornate d'autunno hanno il tocco caldo dell'estate, e grazie al FAI è possibile visitare e riscoprire alcuni luoghi spettacolari della nostra penisola. Tra questi, nella giornata FAI d'autunno si ha l'opportunità di assaporare Castagneto Carducci tra storia ed artigianato. L'Associazione ha infatti organizzato una visita guidata all'interno del Castello Della Gherardesca, con l'aiuto di volontari: il pubblico può entrare in alcune delle stanze messe a disposizione ed ammirare anche i giardini e le parti esterne per godere di un bellissimo panorama. I soci FAI hanno anche accesso al coretto che dà sulla chiesa di Famiglia, San Lorenzo Martire, il patrono del borgo. In questa giornata ci sono altri siti di Castagneto Carducci aperti al pubblico come una sartoria storica al cui interno vediamo stoffe, bottoni, manichini e strumenti di un artigianato antico che si tramanda negli anni. Altro locale visitabile è la Fabbrica di Liquori Borsi, storica bottega artigianale che produce Elixir China Calisaja, un digestivo a base di china. Per ultima abbiamo la Chiesa della Madonna del Carmine con all'interno una mostra permanente di oggetti religiosi.

Album fotografico Castagneto Carducci: giornata FAI d'autunno (15/10/5017)

Lettere Da Iwo Jima (2006)




Regia: Clint Eastwood
Anno: 2006
Titolo originale: Letters From Iwo Jima
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (trilogia Clint Eastwood Collection)

Film:
Si tratta del film speculare e complementare di Flags Of Our Fathers, che prende in esame la storia della battaglia di Iwo Jima, dal punto di vista dell'esercito giapponese. Difficile, complicato riuscire a fare una pellicola di questo genere, una produzione americana con cast interamente asiatico, il cui soggetto appunto si basa su di una vicenda in cui il nemico è quello a stelle e strisce. Se la controparte vista in Flags Of Our Father, prendeva in esame un prima, un dopo ed un durante, qui gli sforzi maggiori sono concentrati essenzialmente sulle scene di guerra relative alla battaglia, o sull'attesa della stessa. Non mancano però, anzi la loro presenza è massiccia, le parti introspettive ed in cui viene fuori l'eroismo o anche la (non) comprensione della guerra e del dovere. Un qualcosa di più grande rispetto all'uomo comune, che si trova a fare i conti con onore e patriottismo. Umiltà e sacrificio sono sentimenti chiave anche in questa storia, raccontata con tinte grige che rendono alienante il campo di battaglia, inumano ed inospitale, non soltanto per gli invasori, ma anche per chi deve difenderle l'isola a costo della propria vita. Ed è un film in cui americani e giapponesi, soldati semplici, ma non solo, fanno parte tutti del solito schieramento umano: ci sono i buoni ed i cattivi, ma possono vestire la medesima divisa.

Edizione:  trilogia Clint Eastwood Collection
Il  piccolo cofanetto contiene tre dischi, ognuno con uno dei film della raccolta. Qualità video molto buona, la lingua originale è il giapponese, con sottotitoli opzionabili, ma ci sono le tracce più diffuse tra cui anche l'italiano in Dolbry Dital 5.1, mentre gli extra sono i seguenti:

  • Trailer
  • Red sun, black sand: il making of (21 minuti)
  • Il cast (19 minuti)
  • Montaggio di foto di scena (3 minuti)
  • La prima mondiale al Budo-Kan di Tokyo (16 minuti)
  • Conferenza stampa al Grand Hyatt di Tokyo (24 minuti)

sabato 14 ottobre 2017

Juventus 1 - Lazio 2

Ci sta che qualcuno faccia il pranzo di Natale insieme ad Ancelotti. Perchè se giochi in casa e sei in vantaggio, non puoi farti recuperare, ancora una volta ed andare sotto. Non puoi creare occasioni nitide sbagliate per una questione di testa, non puoi scambiare quaranta milioni per volta ed avere Costa che l'unica cosa utile che fa è buttarla dentro a porta vuota, mentre Bernardeschi non fa altro che correre in orizzontale. Non puoi attaccare senza essere realmente pericoloso, non puoi continuare a mettere Sturaro in qualsiasi luogo non sia la tribuna. Ma al di là di chi prende le decisioni fuori dal campo, manca il carattere, manca la voglia di riprendersi il risultato. Se sbagli due rigori decisivi allo scadere della gara (come a Bergamo), hai voglia a fare i sombrero, ma devi fare gol. Se, se, se... Insomma si doveva vincere, non s'è neanche pareggiata.

Death House (1972)




Regia: Theodore Gershuny
Anno: 1972
Titolo originale: Silent Night, Bloody Night
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
La trama che vede una vecchia casa degli orrori, abbandonata ed in vendita, omicidi violenti che sembrano avere uno scopo ben preciso, personaggi poco chiari che si muovono alla ricerca di segreti celati ed una voce fuori campo con svariati flashback, risulta articolata e complessa: più di quanto ci si potesse aspettare. Death House, conosciuto anche come Silent Night, Bloody Night o ancora con Night Of The Dark Full Moon, è una sorta di capostipite degli slasher movie, con le atmosfere inquietanti, killer che non sono mai inquadrati nel volto, guanti neri, lame che straziano. La pellicola però racconta l'horror, non si concentra tanto sull'immediato, quanto sul passato rivelatore e causa dei mali che stanno colpendo tutti i protagonisti che cadono uno ad uno. Le scene violente sono più immaginate o inquadrate quasi di sfuggita, relegate in una sorta di margine rispetto al fulcro di curiosità e tensione che si alimenta di atmosfere cupe. Stilisticamente inoltre ha il suo perchè, con una fotografia color seppia quando è il passato che torna prepotente e racconta fatti raccapriccianti come la pazzia, l'incesto o l'abuso su vittime giovani ed indifese. Ma anche le soggettive iniziali attraverso cui vediamo i movimenti del killer, riescono nell'intento di tenere sulle spine lo spettatore.

Edizione: DVD Opium Visions
Quinta pubblicazione Opium Visions (Penny Video) dopo A Bruciapelo. La pellicola è di pubblico dominio e questa particolare label a cui mi sto affezionando sempre di più è riuscita nell'intento di portarla nelle nostre case con un'edizione italiana senza censure e partendo da un master del 1981. Qualitativamente il risultato è più che accettabile, nonostante si intuisca fin da subito che si tratta di una pellicola datata: sicuramente non si ha l'effetto VHS, perchè anche il lavoro eseguito sui colori e sugli scuri dà la sensazione di "grunge" senza affaticare troppo la vista. Il disco porta con sè la sola traccia originale in inglese (in mono replicato su due canali), ma sono previsti i sottotitoli, opzionabili, in italiano. Non esiste in effetti un doppiaggio nella nostra lingua. Gli extra riguardano:
  • Intervista a Mary Woronov (9 minuti)

venerdì 13 ottobre 2017

S. Darko (2009)




Regia: Chris Fischer
Anno: 2009
Titolo originale: S. Darko
Voto e recensione:
Pagina di IMDB (3.6)
Pagina di I Check Movies
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Film:
C'è sempre un senso di disagio e paura quando ti appresti a guardare un sequel, o una continuazione, o anche uno spin off, di un capolavoro emotivo e psicologico come può essere Donnie DarkoSebbene, io credo anche giustamente in parte, la critica o i fan lo abbiano stroncato in ogni sua parte, io mi ritrovo ad averlo apprezzato: non negli intenti, ma per la sua struttura, la fotografia, il montaggio e la colonna sonora. Il primo però non lasciava spazio a nessun tipo di sequel, e la solita domanda che ci poniamo in questi casi è: perchè? A seguire gli extra, tale domanda se la sono posti un po’ tutti, dagli sceneggiatori al cast, ma si sa, quando parte un’idea c’è chi ci prova e la porta avanti fino in fondo. Approvo la scelta del concentrarsi sulla sorellina di Donnie e dare il via ad un prodotto tendenzialmente nuovo che seguisse in alcune scene o aspetti, quella magnifica opera che tanto amo, perchè appunto il primo era esaurito. Purtroppo è praticamente impossibile valutarlo come film singolo senza dover fare i conti con il predecessore: le storie sono prevalentemente slegate, ma l’eredità è troppo forte, un’ombra pesante che toglie molta, troppa luce. Io dividerei la pellicola in due parti: la prima è quella che ricorda le atmosfere dell’originale, introduce le due ragazze, crea una sorta di dramma adolescenziale con dubbi e quesiti sulla vita e così via. L’altra è quella in cui ci si accorge, che in effetti il film soffre troppo di una trama che risulta inconcludente, ed il cui finale risulta pasticciato. E’ riuscito tecnicamente a mio avviso, perdendo di originalità, ma non vive di una struttura propria e l’intersecarsi delle storie non ti lascia il segno, pur arieggiando un po’ di quella malinconia ed impotenza che mi gasano in questi film. E l’intrigo si fa seguire alimentando con giuste dosi la mia curiosità. Bocciato? No. Promosso? Solo per lo stile e quel nostalgico senso che si rifà al buon vecchio Donnie.

Edizione: bluray
Amaray classico esteticamente, ma il risultato visivo è eccelso grazie alla fotografia sensazionale con cui si ha a che fare. Doppia traccia, originale ed italiana, in DTS HD MA ed i seguenti extra:
·         Making of (15 minuti)
·         6 scene eliminate (6 minuti)
·         Videoclip di “Utah too much”
·         Trailer
·         Spot TV

mercoledì 11 ottobre 2017

Basket Case (1982)




Regia: Frank Henenlotter
Anno: 1982
Titolo originale: Basket Case
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Sicuramente una produzione di serie B in ogni suo aspetto: dalla trama semplice agli effetti speciali (utilizzato anche lo stop motion) risibili anche per il 1982. C’è però da dire che come storia è abbastanza malata e turbante, di quelle che per il genere in cui rientra, sono anche apprezzabili. Mostri, telepatia, sangue da splatter, invidia e gelosia... Peccato che sia recitato un po’ da cani, vuoi per colpa degli attori o del doppiaggio, non siamo certo davanti ad un qualcosa di esaltante o realistico.  Certe volte il successo di una pellicola è decretato anche da questi elementi, oggettivamente negativi, che però evidenziano la voglia di fare e di portare sul grande schermo un prodotto anche con mezzi ridotti. E nonostante non mi sia piaciuto nella sua quasi totalità, l’ambientazione di una New York buia, sporca, degradata e malfamata, non è stata una cattiva idea.

Edizione: DVD
Non poi così difficile da trovare. Esteticamente normale, la resa video è paragonabile ad una vhs, con alcune immagini un po' sporche. Audio italiano in dolby digital 5.1 e il trailer originale come extra. 

Un Papero Da Un Milione Di Dollari (1971)

Regia. Vincent McEveety
Anno: 1971
Titolo originale: The Million Dollar Duck
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Commedia semplice targata Disney, quindi politically correct, senza volgarità, senza situazioni pesanti o di disagio. Un classico per famiglie che punta molto all'abbraccio collettivo che non turba e che lascia un segno morale. Fortunatamente non è da carie totale, anzi, l'inizio è quasi con il botto per la simpatia e l'allegria che emanano diverse scene o siparietti tra i due coniugi Dean Jones e Sandy Duncan.  Si perde però subito dopo che la trama sempliciotta deve evolversi con le gag che risultano forzate nella loro gabbia di giusti valori e moralità ed una lunga, troppo lunga ma per niente complessa scena d'azione. La paternale figura del giudice che sistema ogni cosa odora di Zio Tom ed ha una parola buona per tutti. Splash, le mie palle che cadono dal divano.

Edizione: DVD
Edizione DVD della Disney Family Classics con nome sulla copertina “Un Papero da 1 Milione Di Dollari” doppia traccia in stereo sia per l'originale inglese sia per quella italiana. Nessun extra.

lunedì 9 ottobre 2017

Codice 999 (2016)




Regia: John Hillcoat
Anno: 2016
Titolo originale: Triple 9
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Sporco, cattivo, corrotto. Un gruppo di uomini, ed un cast eccezionale, per un poliziesco che guarda alla coralità, lasciando perdere il singolo. Non esistono eroi, non ci sono buoni, forse soltanto vittime ed ingenui. E' questa l'anima di un poliziesco moderno che si muove nei meandri più sudici della criminalità: quella contro cui non puoi fare nulla, perchè ne fai parte. Che siano soldi o ricatti poco importa, l'uomo non riesce più ad essere al servizio della legge. Una visione pessimista ed amara, che viene raccontata con tonalità e tinte fotografiche scure, buone scene d'azione, una meticolosità militare per portare a termine "i colpi", unico strumento per uscire da situazioni disperate e senza controllo. L'atmosfera è tutto e non un singolo personaggio o attore (Casey Affleck, Woody Harrelson, Anthony Mackie, Aaron Paul, Norman Reedus, Kate Winslet, Chiwetel Ejifor) prevale sull'altro, ma si muovono tutti all'unisono tra sparatorie, esplosioni e fughe che non limitano certamente la componente morale e psicologica della trama. 

Edizione: bluray
Amaray semplice ma di colore rosso, video ottimo anche se forse la tendenza alle immagini scure è troppo calcata in alcune scene principali. Traccia originale e italiana in DTS HD MA e gli extra sono:

  • Trailer
  • Making of (5 minuti)
  • Scene tagliate (7 minuti)



sabato 7 ottobre 2017

La Furia Umana (1949)




Regia: Raoul Walsh
Anno: 1949
Titolo originale: White Heat
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

La Furia Umana è un "moderno" film noir, in cui il lato poliziesco si fonde in maniera maggiore con elementi di realismo ed introspezione psicologica. Se il primo, oggi ad oltre sessant'anni, può sembrare scarno e superato, l'altro è sicuramente un saldo punto di partenza per opere successive. Infatti il "cattivo" della storia (James Cagney) è un vero malvagio, uno psicopatico senza cuore, crudele e ben delineato in ogni sua forma. Il "buono" (Edmond O'Brien) porta con sè sofisticati ed intelligenti metodi d'indagine (facile oggi con GPS e smartphone eh?) all'avanguardia per l'epoca. Un delinquente pazzo il cui unico legame affettivo è nei confronti della madre, che viene avvicinato in prigione da un infiltrato che si dedica alla causa, con ritmi serrati, un dinamismo che non lascia un attimo di respiro, suspense dietro ogni scena. Resta comunque proverbiale e di interesse sacrosanto la figura da gangster del protagonista negativo: sbalzi di umore, progetti di grandezza, cinismo esasperato ed una crudeltà inaudita. Un lavoro incredibile quello di portare sul grande schermo una figura così pesante a mio avviso, incarnazione futura di molti altri "cattivi" del cinema. Un personaggio complesso che rende memorabile un film che fa parte dei migliori esempi della rinascita del noir, come prima difficilmente li si vedeva.

L'Incredibile Vita Di Norman (2016)




Regia: Joseph Cedar
Anno: 2016
Titolo originale:Norman: The Moderate Rise And Tragic Fall Of A New York Fixer
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies

Vado raramente al cinema. Non mi appassiona. Lo so, bla bla bla è meglio perchè bla bla e bla bla. Ma anche con la sala vuota, c'è sempre qualcuno che ride o si soffia il naso. E c'è l'intervallo, e se ti scappa la pipì non puoi andarci quando ti pare. Ma questi sono problemi miei. Il film di Norman è brutto, non è colpa del cinema. E' che si presenta come una commedia ironica su di un faccendiere ebreo a New York. Commedia ironica. Ebreo. New York. No, non è Woody Allen, ma c'è Richard Gere (sempre piacente comunque) nei panni del protagonista che si muove e smuove favori tra bugie ed esagerazioni, neanche fosse il mo' nonno.Se si scava più a fondo è la triste storia di un uomo solo che non ha niente: nè famiglia, nè casa, nè tanto meno amici, se non quelli a cui fa o promette favori. Triste sì, e sconfitto, ma la pellicola si concentra su altro, quindi neanche hai il modo di pensare "ohh poverino però". Una storia diversa che non racconta di grandi uomini che fanno soldi con la finanza o idee geniali, neanche una storia di grandi truffatori, ma qualcosa di semplice che potrebbe essere commovente eppur risulta solo noioso.

venerdì 6 ottobre 2017

Cenerentola A Parigi (1957)


Regia: Stanley Donen
Anno: 1957
Titolo originale: Funny Face
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Audrey Hepburn Collection)

Film:
Metteteci che è una storiella romantica, semplice e per giunta anche un musical e viene fuori da sè che non riesco a digerirla. Audrey Hepburn è un’intelligente e colta bibliotecaria, che viene presentata come non bellissima e con poco fascino, per poi divenire una foto modella per una rivista di moda. E già qui iniziano i punti interrogativi. Poi c’è pure Fred Astaire, il fotografo un po’ ballerino di cui si innamora. E i cuori femminili negli anni cinquanta si sciolsero. Adesso non molto mi sa. Si rischia un concentrato così alto di zucchero a velo e miele candito che bisogna stare attenti alla propria salute. A livello di trama ha poco da dire, forse le coreografie e le parti danzanti e cantate possono avere un loro perchè, per chi ne fosse interessato. E’ comunque la trasposizione cinematografica di un musical di teatrale, che magari era già di grande successo nelle decadi precedenti. In quegli anni andava un po’ così del resto. Una fiaba con la musichetta di sottofondo.

Edizione: cofanetto bluray
Si tratta del secondo disco contenuto nell’Audrey Hepburn Collection, dopo Sabrina. Bluray con nome originale stampato sopra, video più che passabile, anzi di buona fattura. Per le tracce, se si usa l’italiana (Dolby Digital stereo) non sono previsti i sottotitoli per le parti cantate, quindi vanno attivati e comprendono anche i dialoghi. Non ci sono extra.

giovedì 5 ottobre 2017

Il video trash di Intesa San Paolo



Anche io voglio cavalcare l'onda e usare la notorietà (suo malgrado) altrui per scrivere due righe. Il video qui sopra (spero non venga cancellato o rimosso) è divenuto virale in questi giorni e tutti ne parlano. Prima tutti a ridere, ora tutti a gridare allo scandalo. Forse il giusto sta nel mezzo, o meglio internet è internet i social media sono social media. Se da una parte me ne frega ben poco del "sistema meme" che si è creato intorno (come tutte le mode è un qualcosa di passeggero) e mi ritrovo a condannare alcuni commenti, anche se goliardici, sopra le righe, dall'altra trovo quanto mai esagerato etichettare "la ggente del web" come un gruppo idiota di bulletti e fenomeni da testiera. Il video fa ridere, anzi è imbarazzante, anzi trash ai limiti del grottesco. E' un dato di fatto. Ma è esagerato adesso etichettare tutto il casino che c'è attorno come un qualcosa di pericoloso. Non so chi sia (nel senso non la conosco e non me ne frega) la direttrice della filiale, personaggio principale dello spot, quindi dare un giudizio sulla sua persona non è fatto nelle mie corde. Dico solo che, secondo me, impersona la figura del direttore filoaziendalista. Lo scassa palle. Quello che tutti dobbiamo seguire le direttive eddaiiii, divertiamoci, siamo una famiglia, qui si sta beneeeee. E quando sei a lavoro, e sei un sottoposto, difficilmente tuo malgrado ti puoi rifiutare di fare certe cose, anche se non sei d'accordo ed anche se secondo te sono una pagliacciata. Magari Fabio era malato davvero, magari ha aperto il certificato proprio per evitare questa tortura imposta. Già, perchè secondo me, se il "capo" ora si trova nella situazione di essere oggetto di scherno, diciamo che un po' se l'è cercata. Se lo merita? Boh, onestamente non ci vedo minacce di morte o rischio di crolli psicologici... Per cosa? Per un video voluto probabilmente (vista la dedizione e l'enfasi) anche se si tratta di un contest interno? Quindi, #iocisto a farmi due risate, video o foto ridicoli li ho fatti anche io, notoriamente timido e poco socievole. C'è di diverso che magari non li ho fatti imponendo di fare altrettanto ad altri, e ripeto, la signora in questione magari è il migliore boss del mondo, ma ai miei occhi rappresenta altro. E trovo normale (che è diverso da giusto o sbagliato) che nel 2017, se esce fuori un video del genere, la gggente possa scherzarci sopra. Un po' meno che in tanti adesso alzino la voce perchè indignati!1!1!! e dicano Amen. E' una tra tanti, e saprà sicuramente scherzarci sopra anche lei, avendoci messo la faccia, la testa ed il suo cuore. Se non saprà farlo, forse un po' di culo sudicio (sarebbe coda di paglia) magari ce l'ha, e la prossima volta ci pensa due volte. Ed a mio avviso, in ambito lavorativo, è bene pensarci due volte, specie perchè non tutti possono o sono in grado di dire di no.

mercoledì 4 ottobre 2017

Split (2016)



Regia: M. Night Shymalan
Anno: 2016
Titolo originale: Split
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Sicuramente particolare come soggetto, girato egregiamente e con un James McAvoy che riesce a stupire. Grandioso nel mostrarsi in numerose sfaccettature e personalità, sebbene siano tutte un po’ oltre i limiti (il bambino, l’artista, la signora, i meticoloso) il che facilita la cosa avendo caratterizzazioni molto differenti tra loro in modo che il pubblico possa assimilare. Un thriller ben fatto, che apre le finestre della curiosità su di un mondo ancora tutto da scoprire. Ricordo in casa di avere il libro “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes che è la biografia di un criminale con il disturbo della personalità multipla, quindi almeno da parte mia, l’interesse era già alto fin dall’inizio. E diciamolo chiaramente, il tema non è affatto nuovo e nonostante tutte le buone premesse non raggiunge nè PsycoFight Club, giusto per infilare due titoli che in un certo modo sviluppano lo stesso tema. Split è leggermente lento in alcune parti, sappiamo dove arriverà, e lo attendiamo con suspense e tensione, ma manca il balzo rivelatore che avrebbe dovuto esserci. Non c’è un colpo di scena e siamo già traghettati a vedere in anticipo ciò che accadrà. Per fortuna una delle coprotagoniste ha una storia da raccontare, forse più macabra e violenta della trama stessa del film. Il collegamento finale con Bruce Willis e Unbreakable secondo me era evitabilissimo.

Edizione: BD
Cusstodia semplice amaray, disco singolo, video impeccabile, traccia italiana in DTS 5.1 ed i seguenti extra:
  • Finale alternativo con introduzione (2 minuti)
  • Scene eliminate con commento (27 minuti)
  • Il making of (10 minuti)
  • I tanti volti di Kames McAvoy (6 minuti)
  • L'occhio del regista (4 minuti)

martedì 3 ottobre 2017

Il Postino (1994)



Regia: Michael Radford, Massimo Troisi
Anno: 1994
Titolo originale: Il Postino
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
 Appena uscito, è divenuto subito cult, giocoforza in quanto Massimo Troiso è morto poche ore dopo averlo terminato. Ed un personaggio del genere riesce ad attirare i pareri positivi del pubblico e della critica. Personalmente non lo adoro troppo, per quel suo accento, il modo di parlare che relega un po' il personaggio ad una sorta di macchietta ignorante e semplice, ma a tratti comica. Il film però è uno spaccato biografico e storico di un certo interesse, che non si limita a concentrarsi sulla figura del poeta Pablo Neruda, ma ci permette di affacciarci su vicende di periferia estrema con tutto ciò che essa comporta, che si tratti di religione, politica o pensieri tendenzialmente più profondi. L'opera diretta da Radford e Troisi è matura, al tempo steso drammatica e romantica, ma soprattutto commovente e sincera. Anche in maniera esagerata nel riproporre dialoghi non propriamente cinematografici.

Edizione: bluray autografato
Certe volte si trovano fortunosamente alcune edizioni davvero particolari. CG Entertainment ultimamente mi sta deliziando: certamente alcune cose devono migliorare, i prezzi non sempre sono adeguati al prodotto, ma ci si avvicina sempre di più al gusto del collezionista. Con Il Postino c’è stata poi una gradita sorpresa, non pubblicizzata e venuta fuori in maniera improvvisa. Sono state messe in vendita infatti, direttamente dal loro sito, alcune copie autografate dal regista Michael Radford, andate letteralmente a ruba in circa tre ore. Si tratta di 21 copie per la versione bluray (quella che sono riuscito ad acquistare) e 30 per la versione DVD. Non c’è numerazione e non c’è stato neanche il tempo di girare un video promozionale: credo che la genuinità della cosa si sia tradotta in un semplice regalo (il prezzo è rimasto invariato dalla versione semplice) per gli appassionati e gli utenti più veloci. L’autografo è posizionato sulla parte frontale della custodia Scanavo, racchiusa a sua volta in una slipcase orizzontale. Artwork originale ad opera di Simone Del Vecchio ed è compreso nell’edizione un booklet a colori di 20 pagine con bozzetti di Lorenzo Baraldi e Gianna Gissi. Per quanto riguarda il disco la parte video utilizza un nuovo master e per le tracce audio è inserita anche quella DTS HD MA in stereo. Gli extra invece sono:
  • Trailer
  • Making of (24 minuti)
  • Scene alternative (3 minuti)
  • Intervista a Gianna Gissi (6 minuti)
  • Intervista a Lorenzo Baraldi (6 minuti)
  • Io faccio film (1 minuto)