martedì 23 aprile 2024

The Beekeeper (2024)


 Regia: David Ayer
Anno: 2024
Titolo originale: The Beekeeper
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Era abbastanza scontato no? Certe volte però un po' di masochismo viene fuori e si pigia play in piena consapevolezza. Al netto di questo The Beekeeper fa abbastanza pena: non è altro che un picchiatutto e picchiatutti con protagonista Jason Statham. E come appunto ho già detto, lui picchia tutti. Botte da orbi dall'inizio alla fine, morti a caso, anche chi non è coinvolto nel malfatto che ha fatto scatenare la furia omicida. Buoni propositi per il nostro eroe , che arriva a compiere l'impossibile andando anche a scomodare il Presidente USA. Un tipo così avrebbe potuto vincere decine di guerre nazionali, ma preferisce coltivare api. Importante eh, ma giusto una scusa finta per dare due righe in più di copione per mettere altre cose inutili nella trama. Bocciato.

lunedì 22 aprile 2024

Civil War (2024)

Two soldiers are positioned on the Statue of Liberty's torch, which has been turned into a makeshift fighting position.
Regia: Alex Garland
Anno: 2024
Titolo originale: Civil War
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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Alex Garland ci porta improvvisamente in una America messa a fuoco e fiamme dagli americani stessi. In un tempo nel futuro talmente vicino da poter anche essere considerato ucronico, ecco quindi un'altra Guerra Civile americana, di cui lo spettatore conosce poco o niente. Si ritrova appunto proiettato all'interno della guerra, cruda, insensibile, cattiva e senza avere troppi punti di riferimento o una spiegazione sull'evolversi della situazione. Garlang ci mostra la guerra per ciò che è, senza fronzoli. La guerra è brutta ed in guerra si muore e si soffre. Indipendentemente se questa avviene a Sarajevo, Kiev, Mogadiscio o nella improbabile Washington. La sceneggiatura ricalca quella di un road movie post apocalittico (o quasi), ma in una situazione temporale abbastanza anomale, considerando appunto gli scontri relativi alla guerra civile. I protagonisti sono tutti nell'ambito del giornalismo e la regia calca la mano anche su questo aspetto e sul loro ruolo, spietato quanto la guerra stessa, nel ricercare lo scoop, l'intervista o la foto più importante del contesto. Non troviamo risposte alle tue innumerevoli domande e questo può in parte destabilizzare, sebbene grazie ad una fotografia sensazionale ma realistica, ci si concentri anche su altro. La storia non fa sconti, ne ha per tutti, ma al tempo stesso senza aprirsi in giudizi: il film è sempre super partes e sempre oggettivo. Lo spettatore si muove attraverso gli scatti della macchina fotografica in questo lungo viaggio da New York verso la capitale, in una discesa sempre più pericolosa che mette a nudo le brutture della guerra. Morte, distruzione, angherie, paure, incertezze e contraddizioni sono alcuni degli ostacoli lungo il cammino della missione documentaristica e giornalistica, in cui nuovamente lo spettatore si ritrova solo a riflettere (su quel ruolo), perché mancano ancora una volta i riferimenti e le spiegazioni. Un bel film che, per quanto sia voluto, non mi convince pienamente essendo così nudo e spoglio, ma che risulta una nuova grande prova del regista. 

domenica 21 aprile 2024

Cammino dei Fari parte I #3.3

 
Termina oggi questa prima parte del Cammino dei Fari all'isola d'Elba. Oggi la giornata è la più dura per lunghezza, dislivello, caldo e perchè siamo al terzo giorno consecutivo con zaino in spalla. E' il percorso che conosco meglio perchè attraversiamo le zone della prima tappa della GTE che coincide totalmente con il nostro viaggio: partiamo infatti da Acquabona e ci allacciamo alla GTE fino al Cavo. In pratica seguiamo la prima tappa in senso inverso in una giornata bellissima, baciata dal sole, ma con quella leggera brezzolina che ti permette di respirare. Mi auguro che solo gente preparata e che sa cosa aspettarsi, voglia farla in in estate. Comunque mentre saliamo possiamo ammirare tutta la baia di Portoferraio, ma anche le coste del lato opposto con Porto Azzurro e Ortano, mentre poi ci avviciniamo sempre di più al Volterraio ed a Rio nell'Elba, passandoci sopra prima dal Monte Capannello e poi dal Monte Strega. La fatica, quella tosta deve ancora arrivare, grazie a numerosi saliscendi che ci portano alla base del Monte Grosso con vista su Nisporto e Nisportino. Da qui inizia la lunga discesa rigenerante fino a Cavo. Un bellissimo gruppo ed una bellissima esperienza. 

sabato 20 aprile 2024

Cammino dei Fari parte I #2.3

 
Giornata più intensa quella di oggi sia per lunghezza sia per meteo incerto ed alle volte avverso. Partiamo di buon ora da Fonte di Zeno per allacciarci ad una bretellina della GTE e raggiungere per un po' di ristoro la Pimpinella. Proseguiamo il nostro viaggio sul versante che guarda a sud, ma in direzione di Procchio. Durante la prima parte del Sentiero della Salute, non campiamo alla pioggia, che arriva ad intermittenza. Come spesso accade, il tempo di vestirci e coprire gli zaini, che già il caldo riprende il sopravvento e spunta nuovamente il sole, già prima di arrivare alla Biodola. Siamo a metà percorso, ma abbiamo già fatto una porzione di cammino bellissima. E non finisce qui perché ripartendo tocchiamo pure Scaglieri e Viticcio per poi avere di fronte a noi il promontorio dell'Enfola. Da qui la discesa ci porta alla vecchia Cosmopoli, oggi Portoferraio, sempre ammirando la sua costa di rocce bianche. Visitiamo attentamente la città e i suoi fari per poi farci portare sopra Schiopparello, dove dormiremo da Allegroitalia Elba Golf e mangeremo ancora una volta ben curati a Montefabbrello. Giornata quindi intensa con un gruppo sempre più unito.

venerdì 19 aprile 2024

Cammino dei Fari parte I #1.3

 
Se si parla di Elba, finalmente non viene riconosciuta esclusivamente per le sue spiagge ed il suo mare, ma ultimamente anche per i suoi percorsi trekking. Oltre che la più famosa e leggendaria Grande Traversata Elbana (GTE), c'è chi lavora per portare alla scoperta di un altro cammino trekking da fare in più giorni. Infatti Lasca La Randa, che ormai conosco da tempo, ma soltanto via social fino ad oggi, tra le sue proposte ha il Cammino dei Fari, diviso in due parti da tre giornate ciascuna. Oggi cominciamo da Patresi e dal faro di Punta Polveraia per percorrere lunghi saliscendi fino a Marciana Marina passando per Sant'Andrea. Giornata deliziosa, non troppo calda grazie al vento che ci ha sempre accompagnato ed alle piogge di ieri. Da Marciana poi lunga salita fino quasi a Poggio per poterci sistemare a Fonte di Zeno, luogo interessante quanto i racconti di Avdreay, il proprietario. Cena da matrimonio, con prodotti naturali ed a km zero, come piace al nostro gruppo, veramente strong e pieno di persone con molto da raccontare.

giovedì 18 aprile 2024

I Check Movies #2500

Continua la lunga lista dei miei pit stop per i film segnati e visti (#2400, #2300, #2200, #2100, #2000, #1900 e #1800), quindi su cui ho speso due parole qui su VER. L'andamento per questa volta è il seguente, Ho tolto però, almeno in questa uscita le statistiche sui supporti in quanto non sicuro che siano corretti nel conteggio da parte di My Movies Pro. Questo è ancora più preciso invece per la lista degli awards visto che ho provveduto a sistemare correttamente tutti i film selezionati, qualche mese fa.

Checked: 2500 (+100)
Rank: 4253  (- 136)
Awards: 37
 
Bronzo:
  1. Bronzo su ICheckMovies 's 2010s Top 100 
  2. Bronzo su ICheckMovies 's 1990s Top 100 
  3. Bronzo su Taschen's 100 All-Time Favorite Movies
  4. Bronzo su Family 
  5. Bronzo su ASC's 100 Mileston Films in Cinematography of the 20th Century  
  6. Bronzo su BBC's The 21st Centuryst's 100 Greatest Films 
  7. Bronzo su Time Out's The 100 Best Thrillers 
  8. Bronzo su Rotten Tomotaoes Top 100
  9. Bronzo su 2010s 
  10. Bronzo su FOK! top 250 
  11. Bronzo su  Total The 100 Greatest Sci-Fi Movies
  12. Bronzo su Drama
  13. Bronzo su Top 250 
  14. Bronzo su AFI's 100 years... 100 thrills 
  15. Bronzo su 1970s
  16. Bronzo su AFI's 100 years... 100 movies
  17. Bronzo su Horror 
  18. Bronzo su A.V. Club's The Best Movies of the 2000s  
  19. Bronzo su Fantasy 
  20. Bronzo su Animation 
  21. Bronzo su Commedy 
  22. Bronzo su 1980s
  23. Bronzo su Empire's the 500 Greatest Movies of All Time
 Argento:  
  1. Argento su iCheckMovies - Most Checked
  2. Argento su MovieSense 101 
  3. Argento su 2000s 
  4. Argento su Independent 
  5. Argento su Reddit top 250 
  6. Argento su 1990s
  7. Argento su Crime
  8. Argento su Adventure 
  9. Argento su Thriller
  10. Argento su Mystery  
  11. Argento su Empire's Greatest Sequels 
  12. Argento su Action
  13. Argento su Sci-Fi
Oro:
  1. Oro su FilmTotaal top 100 (=)

Per ottenere le medaglie il funzionamento è il seguente
Bronzo: 50% dei titoli in una lista
Argento: 75% dei titoli in una lista
Oro: 90% dei titoli in una lista
Platino: 100% dei titoli in una lista
Ed è da considerare il fatto che i film inseriti nelle liste possono variare nel corso del tempo.


 
 

Gran Turismo - La Storia Di Un Sogno Impossibile (2023)

 A young man stands in front of the front side of a car, which is surrounded by two other men standing on the left and right sides of it. The film's title and release date are centered at the bottom of the poster, with the tagline "From Gamer to Racer" centered at the top.
Regia: Neill Blomkamp
Anno: 2023
Titolo originale: Gran Turismo
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.1)
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Sarò veloce, come in pista. Spinto dall'esaltazione di Fallout, basato su di un videogioco, mi sono messo a guardare Gran Turismo. Qui, a differenza dell'altro, ci ho giocato. Con scarsi risultati devo ammetterlo, perchè troppo difficile per me, come quasi ogni gioco di questo tipo. Bellissimo eh, non dico di no, ma son quelle cose che non fanno per me. Non c'è feeling. Mi sarebbe garbato molto di più giocare a Fallout ad esempio. Torniamo al film: un mix di biografico su un tizio che ha vinto un contest ed è diventato un pilota vero ed alcune scenografie che richiamano gli effetti speciali del gioco stesso. Cosa non va? Nonostante la storia sia da applausi per il ragazzo che ci ha creduto fino in fondo e ce l'ha fatta, è estremamente noiosa e dozzinale. Ok è forte, ok guidava contro tutti, ok nessuno credeva in lui. Però i fatti vengono narrati senza verve, come se il copione fosse una semplice lista di fatti da inserire nella trama. A mente fredda c'era da aspettarselo, ma credevo in qualcosa di più. Pace, ormai è andata.

mercoledì 17 aprile 2024

De Palma Film Collection II

  Box da collezione della Midnight Factory, in esclusiva presso il loro store. Si tratta di un cofanetto della collana Classics e quindi prevede alcuni titoli del passato, in questo caso di Brian De Palma. Sebbene sia pubblicizzato per Le Due Sorelle e Complesso Di Colpa, abbiamo anche un terzo titolo (Murder a La Mod) "nascosto" nel terzo disco, quello bonus. I primi due infatti contengono i succitati film ed i relativi extra, mentre il terzo è dedicato (quasi) interamente al documentario, inedito in Italia dal semplice titolo De Palma. Come al solito il cofanetto è molto elegante con custodia in cartoncino rigida al cui interno trovano alloggiamento i dischi. All'esterno, sul retro, il bollino per la tiratura limitata (#0589/1000). Abbiamo anche due cartoline da collezione raffiguranti i poster originali dei due film principali ed un piccolo booklet a colori di 22 pagine.

martedì 16 aprile 2024

Murder A La Mod (1968)


 Regia: Brian De Palma
Anno: 1968
Titolo originale: Murder A La Mod
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Una vera sorpresa questo primo film di Brian De Palma sotto diversi aspetti:  innanzitutto me lo ritrovo senza averne conoscenza all'interno della categoria Extra di un disco bonus, e poi, una volta incominciato a guardare ha iniziato a prendermi sempre di più. Per essere un primo lavoro si nota subito la voglia di sperimentare e di distinguersi. La trama può sembrare semplice, ma montata in maniera da risultare accattivante , riesce ad avere un senso molto più elaborato. Si usa il bianco e nero e pochi dialoghi, quasi come se a tratti richiamasse il film muto con le musiche di sottofondo ad incrementare o alleggerire il ritmo. Forse si perde un po' troppo nella forma e nell'architettura, ma è indubbia la voglia di creare suspense e ci riesce. Buona la prima e non a caso poi è divenuto quel che è.
 
Edizione: bluray
Si tratta del "terzo" film contenuto nel cofanetto Midnight Classics "De Palma Film Collection II" di cui parlerò appositamente in un articolo a sè stante.  In realtà fa parte degli extra del disco bonus, quindi neanche risulta nella copertina del cofanetto. La traccia audio è in lingua originale in Dolby Digital 2.0 con sottotitoli italiani.

lunedì 15 aprile 2024

Fallout [Stagione 1]


Anno: 2024
Titolo originale: Fallout
Numero episodi: 8
Stagione: 1
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Avete presente quei bimbiminkia tristi che guardano film a caso senza avere un minimo di conoscenza sull'originale da cui sono tratti? Sono odiosi ed ignoranti. Eccomi, in questo caso sono io a pieno titolo. Non ho mai giocato Fallout. Forse ho visto alcune scene ai tempi del Fondo, ma io personalmente non ci ho mai giocato. Conosco il titolo e la serie, ma giusto perchè è impossibile non essere incappati in una pubblicità nel corso degli ultimi decenni. E così, appena uscita  su Prime Video da nubbio totale mi son messo a guardarla. Non conoscendo niente nè dei personaggi, nè della loro evoluzione. D'altra parte lo faccio pure con la Marvel o con i fumetti in generale, ma qui al situazione è diversa perchè mi sento in colpa e soprattutto so di essermi perso delle parti importanti. Anche un po' per poter perculare quelli, credo pochi, nella mia stessa situazione. La serie comunque, al netto di quanto scritto sopra, l'ho trovata davvero bella ed intrigante. C'è spazio per numerosi personaggi, ogni episodio porta con sè numerose scene curiose ed alimenta l'interesse delle spettatore, inoltre graficamente rende davvero bene. E grazie Amazon, per aver messo a disposizione tutti gli episodi in un'unica soluzione. Chi vuole il rilascio graduale, basta che si guardi un episodio a settimana, ma almeno io faccio come mi pare.

domenica 14 aprile 2024

Primo bagno dell'anno

 
Niente di eroico, siamo a metà aprile e fa un caldo che si sghiandella: già venerdì pomeriggio avevo iniziato a fare un po' il livornese sentendo il richiamo del mare viste le temperature anomale; poi ieri a Firenze ho cominciato proprio a soffrirne il bisogno, così oggi era impensabile fare qualcosa di diverso. Mare tutta la vita. E come si può vedere dalla foto di copertina era troppo invitante, Libricino (sempre il solito mattone che ormai va avanti dalla scorsa estate, ma del resto al mare ci vado poco e sono poche pagine per volta quelle che leggo), occhiali da sole ed asciugamano messo tatticamente a schienale sugli scogli. Assaggio l'acqua soltanto con i piedi ed è abbastanza fredda da farmi desistere: quella del mare preferisco abbia una temperatura quasi tropicale. Così mi rimetto a leggere, ma verso le 13 la situazione è talmente insostenibile che faccio il primo tuffo della stagione. Fredda sì, ma niente di eclatante e di gente in acqua ce ne è. Uscito poi al sole, neanche un brivido, ma asciutto con sollievo.

sabato 13 aprile 2024

Kiefer a Palazzo Strozzi e tanto altro

 
Venire a Firenze per trovare La Volpe è sempre una buona idea. Anche quando a metà aprile il clima è quello di giugno inoltrato e te ne staresti bene con le palle a mollo a cala. Mi sposto in treno, che nel corso degli anni è divenuto il mio mezzo preferito ed arrivo con pochi minuti di ritardo di fronte al Tiger di Mafi, nostro punto d'incontro. Si passeggia per Firenze commentando ancora una volta la massa di turisti americani che probabilmente si rendono conto più di noi di stare camminando nell'ennesimo museo a cielo aperto dove ogni palazzo ha una storia da raccontare, così come ogni via, piazza e strada. Noi comunque arriviamo, dopo una bella colazione in centro, al Palazzo Strozzi, in cui è allestita la mostra di Kiefer. Non conoscevo (e non conosco) per niente tale autore, ma le opere lasciano il segno. Proseguiamo la nostra breve passeggiata per il centro guardando qualche negozio e qualche servito di piatti da Ginori per poi pranzare ultra scontati da una delle mie più grandi scoperte fiorentine degli ultimi anni: Mattacena, che non delude mai. E' tempo quindi di smaltire tutto con una camminata eroica sotto il sole ed in salita zigzagando tra i turisti birilli ed i fiorentini automuniti imbruttiti per raggiungere Piazzale Michelangelo. I gradi sono circa quelli della Death Valley, e poichè il Giardino dell'iris è ancora chiuso (apre cinque giorni l'anno) torniamo indietro per quello delle Rose, in cui si può un po' frescheggiare e godersi il panorama. Si ritorna verso la stazione entrando in più negozi di orecchini posizionati per prezzo decrescente da Ponte Vecchio in poi, e rischio di non trovare un posto sul treno della speranza che mi porta a Campiglia passando per Calcutta. C'è chi fa merenda con un barattolo di piselli.

Album fotografico Firenze.

venerdì 12 aprile 2024

Complesso Di Colpa (1976)


Regia: Brian De Palma
Anno: 1976
Titolo originale: Obsession
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Thriller psicologico che richiama ancora una volta il tema del doppio già affrontato sia da De Palma stesso che da altri grandi registi come appunto Hitchckock ne La Donna Che Visse Due Volte (sono utilizzate anche le musiche originali di Bernard Herrmann). Qui saggiamente si gioca sul ritmo anche per spodestare noi osservatori dal trono della certezza: dopo un rocambolesco rapimento finito male con la morte degli ostaggi, ricomincia a distanza di quindici anni, una "vita nova" per il protagonista della pellicola, che si innamora di una ragazza incontrata per caso a Firenze, uguale nelle fisionomia alla defunta moglie. Tutta la parte centrale si concentra su questa sorta di ossessione e senso di colpa nell'avere una seconda possibilità, avendo vicino a sè la persona amata, per poi arrivare ad un finale pieno di colpi di scena ben orchestrati. Un gioco ben congegnato ed intricato in cui abbiamo doppiezza, ambiguità ed ossessione. Un mix tra omaggio ed originalità per un thriller da non sottovalutare dal punto di vista psicologico. 

Edizione: bluray
Si tratta del secondo film contenuto nel cofanetto Midnight Classics "De Palma Film Collection II" di cui parlerò appositamente in un articolo a sè stante. In questo la traccia audio italiana è sempre in DTS HD MA,però in multicanale e gli extra sono:
  • Documentario Obsession Revisited (36 minuti)
  • Cortometraggio Woton's Wake del 1962 (27 minuti)
  • Cortometraggio Responsibe Eye del 1966 (26 minuti)
  • Trailer originale

giovedì 11 aprile 2024

Le Due Sorelle (1972)


Regia: Brian De Palma
Anno: 1972
Titolo originale: Sisters
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:
 

Il film “Le Due Sorelle” diretto da Brian De Palma è un’opera che si distingue per la sua complessità e il suo stile unico. Ambientato in un mondo di ambiguità e doppiezza, il regista esplora temi profondi attraverso una trama intricata e uno sguardo cinematografico distintivo. La storia ruota attorno a Danielle, una modella che partecipa a una candid camera televisiva. Dopo aver invitato Philip, la vittima dello scherzo, a cena, l’incontro prende una brutta piega. Danielle ha una gemella siamese, Dominique, dalla quale è stata separata dopo un’operazione. Dominique è violenta e aggressiva, e uccide Philip. La giornalista Grace Collier assiste all’omicidio e avverte la polizia, ma l’ex-marito di Danielle, Emil, interviene per nascondere il cadavere. La verità si rivelerà ancora più sconvolgente. De Palma si ispira chiaramente al maestro Alfred Hitchcock, esplorando la doppiezza dell’anima e dello sguardo. La sequenza iniziale, parte di una candid camera, gioca con l’illusione della tv-verità. Danielle, fingendo di essere cieca, riflette sulla natura del vedere. Il film richiama anche “Psyco” e “La Finestra sul Cortile”, entrambi di Hitchcock, che esplorano la doppiezza dell’occhio umano e dell’anima. E adesso due righe su stile e visione: De Palma utilizza stratagemmi visivi per creare un’esperienza cinematografica unica. La trama, se riassunta, sfida la logica di uno sviluppo narrativo credibile. L’ironia implicita nell’immagine stessa, che rimanda infinitamente a se stessa, contribuisce alla modernità del film. Le sequenze prismatiche e gli sguardi multipli rendono “Le Due Sorelle” un gioco divertente e sagace. In conclusione, “Le Due Sorelle” è un thriller visionario che sfida le aspettative dello spettatore e dimostra la maestria di Brian De Palma nel manipolare il linguaggio cinematografico. 

 

Edizione: bluray

Si tratta del primo film contenuto nel cofanetto Midnight Classics "De Palma Film Collection II" di cui parlerò appositamente in un articolo a sè stante.  Qualità video buona, ma un po' sporcata specialmente nella parte iniziale. Traccia italiana in DTS HD MA stereo, anche in questo caso sporcata nella prima parte quando la nostra traccia è sovrapposta a quella originale che si sente in sottofondo (durante l'intervista del reality). Gli extra sono corposi:

  • Documentario "Sisters an autopsy" (27 minuti)
  • The final cut (4 minuti)
  • Interviste (1 ora e 40 minuti)
  • Trailer

mercoledì 10 aprile 2024

L'Ira Di Becky (2023)


Regia: Matt Angel, Suzanne Coote
Anno: 2023
Titolo originale: The Wrath Of Becky
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
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Premetto che per punizione sarei stato volutamente più basso nel voto, perchè se inizi un film e ti chiedi se sia il sequel di un qualcosa, non va bene. Anche se lo scopri  lo continui e ti chiedi se sia la puntata pilot di una serie TV. Decisamente non quadra, no? Poi aggiungiamo che non c'è nulla di originale in una ragazzina che si vendica uccidendo uno ad uno dei cattivoni con tanto (ma non troppo) sangue e che la durata, sotto i novanta minuti è davvero una scelta bizzarra. La piccola Rambo bionda che si trasforma in spietata killer quindi abbiamo appurato che non è una novità. Neanche quando le uccidono sotto il naso la padrona di casa ed amica. Neanche quando gli rapiscono (o forse uccidono) il cane da guardia più tonto e mansueto della storia del cinema.  Poi, ovviamente la colpa è mia, perchè effettivamente di una seconda parte si tratta (l'originale, che ovviamente non ho visto è del 2020 e alla rinfusa è raccontato in un paio di flashback) e presumibilmente si andrà avanti con un terzo capitolo. Ecco quindi che tanti interrogativi che mi ero fatto non trovano risposta senza che prima riesca a recuperare la prima parte mancante. Quindi per potermela godere, avrei dovuto inserirla nel contesto che hanno creato per il suo personaggio.

martedì 9 aprile 2024

Life After Beth - L'Amore Ad Ogni Costo (2014)


Regia: Jeff Baena
Anno: 2014
Titolo originale: Life After Beth
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.7)
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Solito mescolone con gli zombie anche se in chiave un tantino differente contando che regia e sceneggiatura cercano, con un budget ovviamente limitato di  dissacrare determinati clichè romantici. Spesso (ed è questo il caso), i film che mescolano elementi di commedia e horror possono essere criticati per non riuscire a bilanciare efficacemente i toni, risultando in una narrazione che non soddisfa appieno né gli appassionati di horror né quelli di commedia. Inoltre, la rappresentazione degli zombie può a volte apparire poco originale o troppo legata ai luoghi comini del genere, riducendo l’impatto che il film potrebbe avere su un pubblico più vasto. Infine, la coerenza della trama e lo sviluppo dei personaggi sono aspetti che qui vanno messi discussione visto che il film non riesce a stabilire una direzione chiara o a mantenere l’interesse dello spettatore. L'approccio è insolito, ma non basta certo a farci apprezzare l'ennesima prova con gli zombie. Il ritmo è incerto ed il tentativo è un buco nell'acqua.

Perfect Sense (2011)

Regia: David Mackenzie
Anno: 2011
Titolo originale: Perfect Sense
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.0)
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“Perfect Sense” è un film che, nonostante non sia ampiamente conosciuto, merita attenzione per la sua capacità di evocare temi profondamente risonanti con le esperienze vissute durante il lockdown globale. La pellicola, diretta da David Mackenzie e interpretata da Eva Green e Ewan McGregor, esplora una pandemia mondiale che priva le persone dei loro sensi uno dopo l’altro, iniziando con l’olfatto e proseguendo fino alla completa perdita sensoriale. La storia segue Michael, uno chef di Glasgow, e Susan, un’epidemiologa, mentre cercano di trovare conforto e connessione in un mondo che sta rapidamente perdendo ogni certezza. La loro relazione si sviluppa in parallelo alla progressiva erosione dei sensi, creando un potente contrasto tra la disperazione collettiva e l’intimità del legame che si approfondisce. Il film si distingue per il suo approccio unico nel trattare una pandemia, non focalizzandosi sulla causa o sulla cura, ma piuttosto sulle conseguenze umane e sociali di un tale evento. Le dinamiche tra i personaggi e la loro lotta per mantenere un senso di normalità e umanità risuonano con le nostre recenti esperienze di isolamento e incertezza, rendendo “Perfect Sense” particolarmente pertinente e toccante. La regia di Mackenzie è abile nel bilanciare il dramma romantico con elementi di thriller distopico, mentre le performance di Green e McGregor sono intense e credibili, portando autenticità a una narrazione che potrebbe altrimenti sembrare troppo astratta. La cinematografia e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera che è allo stesso tempo bella e inquietante, riflettendo la bellezza e la fragilità dell’esistenza umana di fronte a una crisi incomprensibile. In conclusione, “Perfect Sense” è un film che sfida le convenzioni del genere apocalittico, offrendo una riflessione sull’amore, la perdita e la resilienza umana in tempi di crisi. È una storia che, pur essendo ambientata in un contesto estremo, parla direttamente al cuore di chiunque abbia vissuto la realtà di un lockdown, ricordandoci che anche nei momenti più bui, ciò che ci rende umani è la nostra capacità di connetterci gli uni con gli altri. #andràtuttobene

domenica 7 aprile 2024

Invincible [Stagione 2]


Anno: 2023 - 2024
Titolo originale: Invincible
Numero episodi: 8 (+1 Atome Eve)
Stagione: 2
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Allora, la serie è ganza e mi diverte. Lo avevo già detto con la prima stagione.  Il problema è che nonostante i pochi episodi ci sia tanta carne al fuoco ed alla lunga risulti troppo confusionaria nonchè inconcludente. Mi piace guardare le serie tutte d'un botto e quando mi ci sono avvicinato i primi otto episodi era disponibili, il che non ha pesato affatto sul mio modo di guardare il tutto. Sapevo che ci sarebbe stata la seconda così ho cazzeggiato un po' prima di iniziarla attendendo che venissero messi gli episodi per poterli guardare quasi d'un fiato. Purtroppo non è stato possibile, nonostante mi sia sollazzato anche con Atom Eve, episodio unico e speciale spin off dell'eroina femminile della saga. Infatti i primi 4 son usciti l'anno scorso, tra il 3 ed il 24 novembre. Gli ultimi invece rilasciati nel 2024 tra il 14 marzo ed il 4 aprile. Troppo tempo a mio avviso per poterti godere una serie così breve. Ed ora, che non è per niente conclusa chissà quanto debba attendere prima di vedere la terza.

Canyon Rio Sass

 
Già sul treno Frecciarossa 1000 che in batter d'occhio mi sta portando a Firenze, non mi resta che buttar giù due righe su questa ultima mattina in Trentino. Eh già, perché anche se abbiamo a disposizione solo una parte della giornata, cerchiamo di sfruttarla al massimo. Quindi escursione anche oggi, più precisamente al Canyon Rio Sass. Qui un percorso guidato di circa un chilometro ci porta nelle viscere scavate dall'acqua. La particolarità di questo anfratto sta nel fatto che il paese di Fondo è costruito proprio in cima alle pareti del canyon, negli spazi in cui la terra non è spaccata. La nostra avventura ci porta a comunque ad ammirare lunghi tratti con cascate, marmitte, piscine e ferite della terra, in un ambiente davvero suggestivo.

Album fotografico Canyon Rio Sass 

sabato 6 aprile 2024

Caprette, orridi e castelli in Trentino

 
Giornata ricca di emozioni ed attenzioni. Dopo una rocambolesca corsa mattutina a caccia del cappuccino e dei biglietti dimenticati arriviamo al Maso Guez dove incontriamo e conosciamo il proprietario, Serafino. È un personaggio incredibile prima tutto che sta facendo un ottimo lavoro nella zona allevando capre, producendo formaggi e creando turismo in un contesto decisamente bucolico. È un sardo scappato dalla propria isola per allontanarsi dai cliché ormai quasi certi sulle possibili occupazioni da svolgere, ma per destino si ritrova nuovamente ad essere un pastore, riscoprendosi felice e di successo. Ci accompagna così in un breve trekking di due ore, tra i suoi pascoli e boschi, sempre seguiti o affiancati dalle sue caprette. Decisamente bestiole docili e di compagnia, abituate al contatto ed alla presenza umana. Terminata la nostra visita e dopo innumerevoli saluti calorosi, la nostra seconda tappa è orrido di Ponte Alto. Anche qui abbiamo una visita di circa un'ora che ci ha porta all'interno dell'orrido formatosi nel corso dei millenni. Percorso semplice e tutto in sicurezza con pedane, scale e passerelle. Essendo di molto avanti sul tabellino di marcia aggiungiamo per il pomeriggio anche la visita al Castello di Stenico che è uno dei pochi che ci restava in zona e la cascata del Rio Bianco li vicino. Visto che era sulla strada di ritorno ecco anche il Parco d'arte Lugan. Per la cena da Gianni al Forte Cherle. 


venerdì 5 aprile 2024

Bellaveder e Mezzocorona

 

Oggi lo dedico al buon vecchio Funflus: non potendo aver passato la Pasqua insieme, lo accompagno in questo weekend a Folgaria. Partiamo con calma da Piomba e ci dirigiamo direttamente alla nostra prima stupenda meta: San Michele sull'Adige, poco più a nord di Trento. Qui, in posizione ammirevole, convergono i vigneti della Cantina Bellaveder in cui il proprietario ci aspetta per raccontarci la storia e l'evoluzione della sua azienda agricola e di come produce le circa 160 mila bottiglie annue di vino. Arriva però anche il fatidico momento della degustazione vera e propria con i prodotti d'eccellenza che scegliamo insieme: due calici di Trento DOC per iniziare con i prosecchi , seguiti dal Muller Thurgau e dal Gewurtztraminer per i bianchi per passare infine al Pinot Nero ed al Teroldego locale. Per fortuna ogni calice oltre ad essere accompagnato da un attenta spiegazione lo era anche con un boccone di salumi e formaggi di zona. Ho anche tempo, prima dei saluti, di intraprendere una conversazione in inglese con altri due avventori olandesi, fatti accomodare per scoprire le nostre prelibatezze vinicole. Terminata la visita, il secondo colpo della giornata è dato dalla Skywalk di Mezzocorona, alla quale arriviamo tramite funivia. Poi breve passeggiata per poterci accomodare sopra e sospenderci nel vuoto per ammirare valle sottostante e monti che ci circondano. Ne approfittiamo per fare altri due passi, visto che non distante è situato anche un ponte sospeso, altrettanto scenografico. Torniamo infine indietro e ci dirigiamo a Folgaria per sistemarci e cenare. Al fresco. 

Album fotografico Bellaveder e Mezzocorona 

giovedì 4 aprile 2024

Paesaggio Con Mano Invisibile (2023)


Regia: Cory Finley
Anno: 2023
Titolo originale: Landscape With Invisible Hand
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.0)
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Film carino senza troppe pretese dal punto di vista cinematografico, sebbene la trama sia una metafora sociale di un certo rilievo. Gli alieni, buffi e per niente ostili all'apparenza, hanno conquistato il mondo e introdotto forzatamente le loro regole ed i loro concetti. Niente armi, ma promessa di ricchezza e benessere che riempie le tasche di chi ha saputo adattarsi fin da subito, mentre impoverisce coloro che cercano di continuare a vivere la propria vita secondo i "vecchi modelli". Viene quindi messo in risalto il problema dell'integrazione che non è sempre è semplice da applicare e soprattutto nasconde insidie che non sono visibili immediatamente. La chiave di lettura è satirica, quindi non pesante, ma non riesce a convincere del tutto proprio per la sua forma fiabesca con ampie manciate di grottesco.

mercoledì 3 aprile 2024

Nope (2022)

 
Regia: Jordan Peele
Anno: 2022
Titolo originale: Nope
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Guardando questo "strano" film di Peele sembra di essere un po' tornati indietro nel tempo, con UFO o alieni che vengono dall'alto, ma pur forzando con un tema demodè, riesce ad incastrare la trama spingendo sui protagonisti e la loro storia da raccontare. Quindi il prodotto è senza dubbio con grandi aspettative fin da principio, sebbene la prima parte risulti troppo frammentata e con un ritmo blando. Rientra pieno titolo nel genere horror, eppure non fa paura, neanche provando ad immedesimarsi nei protagonisti: il fulcro della pellicola è quello di concentrarsi sul loro modo di vivere questa esperienza in chiave moderna e cercare di sfruttare l'avvenimento dal punto di vista mediatico o quantomeno del marketing. L'inquietudine però non manca ed il poco che sappiamo su questa particolare forma di vita (probabilmente aliena) si basa sulle congetture, un po' troppo azzeccate, dei personaggi che portano avanti la storia. Cosa curiosissima è che nessuno ha una pistola, un fucile o della dinamite per solo provare a fermare o almeno catturare il mostro che viene dalle nuvole. Quindi l'obiettivo principale non è tanto quello del sopravvivere, quanto quello del riuscire a documentare e filmare una prova della sua esistenza. La curiosità quindi e la voglia di conoscere l'ignoto sono il motore cardine di un evento che va spettacolarizzato e sfruttato a tutti i costi.
 

martedì 2 aprile 2024

Gillian McAllister - Posto Sbagliato, Momento Sbagliato

 

Autore: Gillian McAllister
Anno: 2023
Titolo originale: Wrong Place Wrong Time
Voto e recensione: 4/5
Pagine: 377
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Trama del libro e quarta di copertina:

Si può impedire un omicidio che è già avvenuto? È appena scoccata la mezzanotte nei tranquilli sobborghi di Liverpool. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto ecco che il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, nel giro di pochi secondi Jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo. Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa, sotto ai suoi occhi. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa soltanto che il suo futuro è distrutto. Diverse ore più tardi, si addormenta sul divano, stremata. Ma quando si sveglia… è il giorno precedente. La scena da incubo a cui ha assistito non ha ancora avuto luogo. Questo strano viaggio a ritroso nel tempo comincia a ripetersi a ogni risveglio: è l’occasione, per Jen, di ripercorrere la loro vita familiare alla ricerca di indizi. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari su suo figlio di cui era completamente all’oscuro, e la faccenda si fa sempre più inquietante. Da qualche parte, nascosta nel passato, c’è una soluzione, e Jen non ha altra scelta: deve trovarla. In che misura le colpe dei figli dipendono dai genitori? Crediamo di conoscere le persone che amiamo, ma è proprio in famiglia che si nascondono i segreti più inconfessabili. Gillian McAllister, autrice bestseller di fama internazionale, firma il thriller dell’anno: un avvincente mistero che si annida tra le mura domestiche e si svela poco a poco, in un crescendo di tensione costruito in maniera magistrale.

Commento personale:
Nonostante abbia letto decine e decine di libri oggettivamente migliori, era da diverso tempo che non restavo incollato alle pagine di un romanzo in questo modo, attendendo i risvolti. Indubbiamente è un libro che ti prende e si fa leggere in maniera veloce. Si tratta essenzialmente di un thriller con una forte spinta fantascienza. Non di quella hard con gli spiegoni o con una attenta messa in opera delle parti scientifiche, anche se il fulcro è dato dal viaggio nel tempo. L'autrice, saggiamente, non si adentra in determinate questioni: ciò che accade alla protagonista non ha bisogno di una vera e propria spiegazione, tecnica o scientifica, e neanche che i tasselli dello spazio tempo e della causa effetto debbano incastrarsi. Succede e basta. Il resto è una ricerca investigativa in cui la protagonista è libera di muoversi senza dover fare i conti con le conseguenze. La parte originale di questo romanzo non sta tanto nel viaggio temporale utilizzato per risolvere un problema (la stessa autrice dichiara di aver avuto l'idea dopo aver visto Russian Doll ad esempio), quanto nella particolarità che vive ogni giorno a ritroso, senza sapere precisamente quando e perché terminerà. Veramente intrigante. 

Watcher (2022)


 Regia: Chloe Okuno
Anno:  2022
Titolo originale: Watcher
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.3)
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Non è così brutto da meritare un quattro nella mia scala, lo ammetto. Però è noioso e scontato, oltre che irritante il personaggio di Julia. Si tratta di un thriller dalle sembianze horror, che vuole essere inquietante con pochi mezzi a disposizione: il fatto è che almeno per me non ci riesce, visto che lo scorrere della trama va in una direzione troppo certa fin dall'inizio. Di originale c'è ben poco, ma non in senso negativo di scopiazzatura, quanto in quello di presa di spunto, il che è un bene sull'economia del film che riesce ad esaltare piccole cose per renderle poi più di grandi di quel che sono in realtà. Prendendo quindi vari spunti ci porta in una location ambientata in una buia e cupa Bucarest in cui il senso di alienazione e le difficoltà con la lingua impreziosiscono ed allargano la descrizione del personaggio principale, probabilmente anche molto stressato dal cambiamento per il lavoro nuovo del marito. Questo si fa dei culi assurdi a lavoro tra l'altro, tornando a casa sempre la sera tardi. Secondo le malelingue come me, va a puttane invece. Sta cosa serve per aumentare il senso di solitudine della ragazza, che ovviamente si sente spiata, non solo dalle ampie finestre senza tende, ma anche per strada. Passabile, ma troppo noioso in una serata in cui hai voglia di altro. 

lunedì 1 aprile 2024

Da Capo Caccia a Bosa

 
Pasquetta e si sa: se non c'è il lockdown non splende il sole, anzi piove. E di brutto. Inoltre il pesce di Aprile lavora in maniera infida: sveglia presto anche stamattina per raggiungere il prima possibile le Grotte di Nettuno. Nei quattro giorni precedenti son state chiuse per mare mosso, ma oggi che era più tranquillo ci si è messa di mezzo la pioggia. Essendo parecchio forte, salto anche il piano B e passo al successivo. Percorro quindi il promontorio di Capo Caccia e del Parco di Porto Conte, tornando verso Alghero e spingendomi lungo la panoramica che porta al borgo di Bosa, la mia meta. Questo caratteristico paesino della Planargia si trova più o meno a metà strada con Oristano, sul fiume Temo, l'unico navigabile di tutta l'isola, ed al confine con il mare. Città a lungo aragonese, ma prima facente parte dei territori dei Malaspina, che costruirono il castello che domina tutto dall'alto. Un pezzo di Lunigiana anche in Sardegna quindi. Molto carino comunque anche il borgo costituito da numerose casette colorate, stradine ciottolose, scalinate e pertugi labirintici. Ritorno in aeroporto verso la costa del Corallo.

Album fotografico Da Capo Caccia a Bosa 

domenica 31 marzo 2024

Pasqua all'Asinara

 
Oggi la giornata è iniziata molto presto a causa anche del cambio con l'ora legale. Parto praticamente all'alba, direzione Porto Torres, dove mi attende il traghetto per l'isola dell'Asinara. Questa è interamente parco nazionale ed è stata a lungo sede di carceri e penitenziari, anche di massima sicurezza. Se prendiamo questi elementi, è impossibile non pensare alla nostra Pianosa. L'Asinara è però più vasta e morfologicamente più montuosa ed aspra. È possibile noleggiare bici, anche assistite, fare trekking lungo i numerosi percorsi, attività balneari e tutto ciò che un'isola selvaggia può offrire. Il modo migliore però per poterla visitare in giornata è quello di affidarsi ad una delle guide del Parco ed utilizzare la formula con il fuoristrada. Le sue dimensioni e la sua lunghezza infatti non sono facilmente superabili, vi è un'unica strada asfaltata e anche i dislivelli non sono da sottovalutare. Così grazie a Sealand ASINARA, posso raggiungere i numerosi punti di interesse, come le vecchie carceri, i ruderi del lazzareto, le torri di vedetta, i borghi e le numerose cale e calette che la contraddistinguono. Inoltre è possibile vedere da vicino (finché non si allontanano) gli asini, mufloni, cavalli, pecore e decine di volatili (non conosco i nomi degli uccelli), nonché piante ed arbusti, quasi sempre presenti. Un'esperienza davvero completa ed esaltante che inizia alle 8.30 e termina alle 19.30 (comprese le traversate) in cui la guida racconta ogni cosa dal punto di vista storico, giuridico, naturalistico e paesaggistico. La cosa bella è che una volta finito ti viene voglia di poterci tornare.

Album fotografico ASINARA 

sabato 30 marzo 2024

Sas Puntas Biancas

 
Oggi escursione. E di che tinta. Intanto ringrazio Eliana e la sua amica Monica, Diletta, Carlo e tutte le persone, estremamente gentili e piacevole, con cui ho avuto contatti nelle passate settimane e chi mi hanno consigliato innumerevoli trekking da fare in queste zone del Nord Ovest sardo. Siccome l'intenzione era quella di un'intera giornata in escursione alla fine mi son affidato a Trekzone in collaborazione con Exploralghero per il progetto comune "I sentieri del Nord Ovest" , un gruppo con guida.  Inizialmente messi da parte perché credevo che i soli sei km di oggi fossero troppo poco e troppo poco impegnativi per me. Ho anche cercato informazioni in rete sull'escursione proposta ed ho trovato molte poche informazioni. Ho capito oggi il perché. L'escursione a Sas Puntas Biancas non è affatto banale, tutta in cresta su passaggini di roccia vulcanica, anche esposti. Una bellissima ed appagante prova ad anello con sentieri assolutamente non segnati e tratti talmente sporchi di macchia che c'era da andare avanti facendosi largo tra cespugli, guadi e frasche. Impossibile farlo in solitaria senza conoscere il territorio, anche rimediando una traccia. Affidarsi ad un gruppo così compatto ed in forma è stata la scelta più giusta. La via è caratterizzata da numerosi anfratti e cavità che possono essere utili appigli, ma anche pericolosi ostacoli lungo il cammino. La zona è quella del fiume Temo e della Madonna delle Punte, senza scordare la particolare Baita Futurista. A fine escursione un magnifico terzo tempo di condivisione. Tornato ad Alghero, altra giratina nel centro storico e cena, stasera di terra a Sa Mesa. E focaccia dal Milese per il pranzo di domani. 

Album fotografico Sas Puntas Biancas 

venerdì 29 marzo 2024

Arrivo ad Alghero

 
Anche se Ryanair mi porta con un po' di ritardo in questa magnifica terra sarda, non mi lascio sfuggire dall'alto le vigne di Sella & Mosca, per poi atterrare nel piccolo aeroporto di Alghero. Primo ad uscire, prendo subito l'auto a noleggio e in meno di venti minuti sono nella moderna S'ACCABBADORA, dove alloggio. Il gentilissimo proprietario mi fa subito sentire a casa, ma già conoscevo questa caratteristica dei sardi. Pronto in un ballino mi metto in marcia e raggiungo in breve il centro storico. Sapevo già dentro di me che c'era un feeling forte con questa terra, ed Alghero, con i suoi bastioni, le mura sul mare, il suo ordine e la sua cura, rapisce fin da subito il mio cuore. Nonostante il maraccio ed il vento, il fascino della città è indiscutibile e quell'aria catalana, ancora vivissima oggi non solo nelle strutture architettoniche, riesce a dare ancora maggior valore a questo angolo di paradiso. A giro in lungo e largo, come di consueto, riesco a farmi un'idea ben precisa delle caratteristiche della città e di tutti i suoi valori come il corallo, sempre presente nella sua ossatura. Bellissimi inoltre i lampioni avvolti da drappi rossi per la settimana santa. E siccome sono un timorato, stasera rigorosamente pesce.

Album fotografico Alghero 

giovedì 28 marzo 2024

Saw X (2023)

 
 Regia: Kevin Greutert
Anno: 2023
Titolo originale: Saw X
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Sono passati vent'anni dal primo, incredibile, ben fatto Saw. Giustamente ci hanno puntato tanto e ne è nato un franchise con numerosi titoli a seguire. Non tutti riusciti, anzi, come prevedibile anche delle belle boiate. Però, sono il primo a cadere nel tranello e ormai me li guardo tutti appena escono o appena possibile insomma. Siamo arrivati al capitolo numero dieci, che , non conoscevo il termine è un interquel, che si posiziona tra il primo ed il "vecchio" secondo. Il problema di questo non è tanto nello svolgimento della trama, che ormai è difficile possa affascinare più di tanto, ma nella gestione dei cosiddetti giochi. La via d'uscita è quasi impossibile, tanto che o primi due giocatori muoiano nonostante ci abbiano provato alla grande a sopravvivere. E tralascio il fatto che anche avendo molto più di tre minuti, sia impossibile segarsi una gamba dal femore o togliersi una parte di cervello, il tutto senza anestesia e rimanendo svegli e coscienti... Parlo soprattutto dell'ultimo gioco che in breve permette la vittoria (o la sopravvivenza) al personaggio più cattivo, in maniera troppo frettolosa, senza che questa in fin dei conti debba soffrire troppo o rinunciare a qualcosa. Insomma una semplice lotta per sopravvivere, uccidendo qualcuno. Bocciatissimo.

martedì 26 marzo 2024

Anaconda (1997)

Snake eyes
Regia: Luis Llosa
Anno: 1997
Titolo originale: Anaconda
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.9)
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Film:
Credevo fosse più vecchio, ma probabilmente è dettato dalla sua impostazione da B movie. Non mi entusiasmò quando lo vidi passato in TV e non mi ha entusiasmato in questa mia seconda e più attenta visione. Probabilmente perchè ricalca troppo un genere avventuroso che ispira, ma sa invecchiare bene. Eppure ci hanno fatto addirittura tre sequel, ma questo vuol dire tutto e niente. Può essere un po' un cult? Non sta a me dirlo, visto che non ci prendo quasi mai su ste cose. L'ambientazione è quella del Rio delle Amazzoni, alla ricerca di una tribù misteriosa, ma come suggerisce il nome del film, il tema è ben differente: i nostri eroi (Jennifer Lopez, Ice Cube, Owen Wilson etc) si troveranno ad affrontare prima un bracconiere porta guai (Jon Voight che fa le smorfie come Stallone) e poi i serpentoni giganti ed improbabili che riescono ad inghiottire addirittura un uomo. Alcuni riusciranno a sopravvivere a questa impresa in cui la location è poco curata ed in cui tutto il copione è prevedibilissimo. Decisamente una pellicola troppo ingenua per fare breccia, forse si puntava troppo sulla presenza di un cast che avrebbe richiamato diversi sciagurati a pagare il biglietto. 

Edizione: bluray
Distribuito dalla CG come edizione limitata e numerata (#229/500) ha una resa video davvero molto buona. Nonostante l'aspetto esteriore con slipvoer in cartoncino e scanavo che contiene il disco, il comparto interno differisce dal solito, sia nel menù che nella traccia audio italiana che questa volta è in Dolby Digital TrueHD multicanale. Non ci sono extra, ma trailer promozionali.

lunedì 25 marzo 2024

Il Discorso Del Re (2010)

A film poster showing two men framing a large, ornate window looking out onto London. Colin Firth, on the left, is wearing as naval uniform as King George VI, staring at the viewer. Geoffrey Rush, on the right, is wearing a suit and facing out the window, his back to the reader. The picture is overlaid with names and critical praise for the film.
Regia: Tom Hooper
Anno: 2010
Titolo originale: The King's Speech
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.0)
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“Il Discorso del Re” è un film che ha riscosso un grande successo di critica e pubblico, vincendo quattro premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attore Protagonista per Colin Firth, quindi non potevo non vederlo essendo anche disponibile su Prime Video . Ho tardato un po', perchè nella più totale ignoranza credevo fosse ambientato in tempi medievali e non mi andava affato, invece la pellicola, diretta da Tom Hooper, racconta la storia di re Giorgio VI, interpretato da Firth, che deve superare la sua balbuzie con l’aiuto del logopedista Lionel Logue, interpretato da Geoffrey Rush, in un momento cruciale della storia, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.Mi sento in dovere di lodarlo per la sua eleganza, il ritmo narrativo e la capacità di mescolare ironia e malinconia. La performance di Colin Firth è stata particolarmente apprezzata per la sua capacità di rendere il personaggio umano e vulnerabile, pur mantenendo la dignità regale ed infatti ci sta tutto. La sceneggiatura offre un’immagine complessa del sovrano, mostrando non solo le sue difficoltà ma anche la sua irritabilità e arroganza, evitando di cadere nel sentimentalismo. “Il Discorso del Re” è anche un’opera che riflette sul potere dei media e sulla relazione tra pubblico e privato, in un’epoca in cui la radio iniziava a trasformare la politica in spettacolo. La lotta personale di Giorgio VI diventa così metafora di un’intera nazione che si prepara ad affrontare la guerra. In conclusione, “Il Discorso del Re” è un film che, oltre a fornire intrattenimento di qualità, invita alla riflessione su temi importanti come la leadership, la comunicazione e il ruolo dei media nella società moderna.

domenica 24 marzo 2024

Monte Calvi da Campiglia Marittima

 
Sul Monte Calvi ci son salito centinaia, ma che dico centinaia, migliaia di volte da ogni dove. Calidario, Suvereto, Prata, Rocca di San Silvestro... Chi più ne ha più ne metta. Però quando ho visto che Maremma Trek la proponeva, mi son segnato subito. Ho messo il famoso "parteciperò" su Facebook ed il gioco è fatto. Inoltre capitava proprio nel weekend mensile dedicato alla calma e tranquillità della CASA, così neanche ho dovuto spostarmi troppo e con il mio mitico scooter son arrivato al punto di ritrovo. Tra gli anelli fatti è quello più simile a questo, anche se in senso antiorario questa volta e di qualche chilometro più corto, essendo il punto di partenza diverso, esattamente dalla Rocca. Quindi ci inoltriamo nel bosco di macchia mediterranea ed arriviamo alla croce del Monte Calvi, dopo il Capanne, la vetta più alta della provincia, per ripararci dal forte vento, dietro gli arbusti. La discesa avviene toccando quindi la vecchia foce d'acqua ed il suo acquedotto ottocentesco. Si termina l'escursione con Frank Ponciarello.

sabato 23 marzo 2024

Made In Hong Kong (1997)

 
Regia: Fruit Chan
Anno: 1997
Titolo originale: Xiang Gang Zhi Zao (香港製造)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.5)
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Film:
Visto in VO vale doppio no? “Made in Hong Kong” è un film del 1997 diretto da Fruit Chan ed è considerato un punto di partenza della cinematografia di Hong Kong dopo l’handover, che ha visto la città tornare sotto l’egida cinese. Il film racconta in prima persona la storia di Moon, un ragazzo che ha smesso di studiare e vive di espedienti, al soldo di un boss della mafia locale. Moon è accompagnato dal suo amico Sylvester, che soffre di ritardo mentale, e si innamora di Ping, una ragazza affetta da una malattia incurabile. La trama si sviluppa attorno alla ricerca dei destinatari di due lettere insanguinate lasciate da una ragazza suicida. “Made in Hong Kong” è un film che presuppone fin dal titolo internazionale una rivendicazione, la certificazione di un’appartenenza geografica, politica, sociale ed economica. Il film esprime un senso di disperazione e mancanza di speranza. È un film sporco, violento e disgustoso, eppure non perde mai il senso della grazia e del peso emotivo. Visto a distanza di due decenni,  stupisce per la capacità di lettura di quel che stava avvenendo da parte del regista, in grado di cogliere senza esagerazioni la cappa soffocante che già stava calando da Pechino e che avrebbe influenzato in modo fortissimo anche la produzione cinematografica degli anni a venire. Tutto questo si percepisce soltanto marginalmente, ma la storia, raccontata anche in maniera tremante e frenetica va letta in un contesto del genere per poter essere maggiormente apprezzata. Per quanto riguarda il genere cinematografico asiatico, è importante notare che gli stili e le caratteristiche sono molto diversi tra i vari paesi, e sebbene io abbia una certa difficoltà a comprenderli ed apprezzarli, si nota una certa "occidentalizzazione2 per questa pellicola.. Il cinema asiatico ha guadagnato molta attenzione negli ultimi anni, con film come “Parasite” che hanno vinto premi importanti come l’Oscar. Tuttavia, il cinema asiatico può essere difficile da capire a causa delle differenze culturali e linguistiche. Ma una volta superata la barriera dei sottotitoli, si può scoprire un mondo di film fantastici.

Edizione: bluray
Non una limited come le altre (mia copia #196/1000), ma comunque sempre una buona uscita da parte della Cecchi Gori, con custodia in cartoncino , doppio artwork e questa volta custodia a libretto. Il film è restaurato in 4K, all'interno un flyer con i nomi dei partecipanti (non il mio, in quanto preso successivamente) ed un booklet a colori di ben 26 pagine. La traccia originale in cinese è in stereo HD MA e sono presenti i sottotitoli in italiano. Gli extra:
  • Trailer
  • 4 Interviste (1 ora e 9 minuti)

venerdì 22 marzo 2024

Road House (2024)

 
Regia: Doug Liman
Anno: 2024
Titolo originale: Road House
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.3)
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Ero curioso di vedere questo remake, anche se non avevo aspettative molto alte. L'originale dell'89 non è un granchè ed anche con questo siamo sulla stessa linea. Ovviamente la chiave è contemporanea ed a mio avviso si presenta meglio la struttura della trama, restando, per quanto possibile, più credibile. Non realistica, credibile. Sia il primo che questo sono votati all'azione ed alle scazzottate da bar, le famose risse, anche se qui, la parte tecnica sembra migliore. Si perde un po' il senso del buttafuori che dovrebbe sedare le risse, ma in compenso abbiamo una motivazione più valida per le varie angherie che il locale preso di mira, subisce. In più abbiamo anche una nota ironica che non è che mi abbia poi entusiasmato così tanto, però anche questo serve per riempire una trama che avrebbe già di suo poco senso. Jake Gyllenhaal d'altra parte è un attore vero e tiene per le palle tutto il film, soprattutto quando la camera si sofferma sul suo volto. Ad impreziosire le scene di lotta hanno chiamato niente popò di meno che Conor McGregor, il campione di arti marziali, che già di per sè non è un simpaticone (anche se vuol sembrarlo sicuramente) con quella aria da bulletto casinista. Ci guadagnano molte scene, ma la carica trash aumenta a livelli di guardia. La cosa più negativa però sta nella perdita della coalizione degli abitanti: in questo film i soprusi perpetrati ai loro danni ci sono, ma non nella stessa maniera dell'originale, andando a cancellare anche un po' la morale alla base del tutto.