Visualizzazione post con etichetta gangster movie. Mostra tutti i post
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martedì 15 luglio 2025

Lansky (2021)

 
Regia: Eytan Rockaway
Anno: 2021
Titolo originale: Lansky
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.2)
Pagina di I Check Movies
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Non brutto, ma di certo non memorabile. Lansky è uno di quei film che, finita la visione, non ti lascia un gran retrogusto. Magari lo guardi con una certa curiosità, anche perché la figura di Meyer Lansky — l’ebreo che ha fatto la storia della mafia americana senza mai diventare una macchietta — si presta a mille sfaccettature. Ma il film? Meh. Sembra più una lezione di storia raccontata da un nonno stanco, piuttosto che un racconto viscerale e potente come ci si aspetterebbe da un gangster movie.

Harvey Keitel fa quello che può con la versione anziana di Lansky, seduto su una sedia a raccontare la sua vita a uno scrittore squattrinato. La struttura narrativa è quella classica del flashback a intermittenza, con salti temporali tra un interrogatorio dell’FBI e un passato pieno di spari, sigari e abiti gessati. Ma il problema è che manca il fuoco, la tensione, il carisma che avevano i grandi titoli del genere.

Certo, non è un film fatto male: la regia è solida, la fotografia curata, la ricostruzione storica funziona. Però tutto puzza di già visto, già detto, già sentito. E forse è proprio questo il punto: oggi, raccontare storie di gangster non ha più quell’alone di romanticismo, perversione del potere o fascino del proibito. La mafia non incanta più, e le parabole criminali, se non hanno una chiave davvero originale, scivolano via come whisky annacquato.

In Lansky, manca il mito. Non c’è la follia di Scarface, l’eleganza tragica de Il Padrino, né il ritmo brutale di Quei bravi ragazzi. È più una lunga confessione con momenti interessanti ma senza una vera anima. Anche il montaggio alternato tra presente e passato, ormai abusato, qui serve più a stirare la durata che ad aggiungere spessore.

Un film da una volta e via. Per chi è curioso di sapere qualcosa in più su Lansky — magari prima di leggere la sua voce su Wikipedia — ma senza aspettarsi il colpo di pistola narrativo.


 

giovedì 3 aprile 2025

Bulletproof Man (2011)


Regia: Jonathan Hensleigh
Anno: 2011
Titolo originale: Kill The Irishman
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.0)
Pagina di I Check Movies
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In questi giorni Val Kilmer ci ha abbandonati e così ho cercato di omaggiarlo guardandomi uno dei tanti film in cui è stato tra i protagonisti. VER ne ha recensiti diversi, ma mancava (tra gli altri) Bulletproof Man, presente su Amazon Prime Video. Sicuramente non il più iconico, ma ogni tassello è importante nella vita di un grande attore.

Bulletproof Man, conosciuto anche come Kill the Irishman, è un film del 2011 diretto da Jonathan Hensleigh. Basato su eventi reali, racconta la storia di Danny Greene, un boss della malavita irlandese che sfidò apertamente la mafia italiana nella Cleveland degli anni '70. Il protagonista è interpretato da Ray Stevenson, mentre Val Kilmer veste i panni del detective Joe Manditski, una figura chiave nell’indagine sul crimine organizzato della città.

Il film offre un ritratto brutale e realistico del mondo criminale, con una narrazione che alterna momenti di pura azione a sequenze più riflessive, in cui emerge la personalità carismatica e spregiudicata di Greene. La regia di Hensleigh è solida, con un buon ritmo e una ricostruzione d'epoca accurata, che restituisce l'atmosfera tesa e pericolosa di quegli anni.

Ray Stevenson si dimostra perfettamente calato nel ruolo del protagonista, conferendo a Danny Greene un mix di fascino e ferocia che rende il personaggio credibile e coinvolgente (da notare anche la ricerca di una vita sana con preferenze vegetariane e allenamenti costanti). Accanto a lui, un cast di grande livello, con attori del calibro di Vincent D’Onofrio, Christopher Walken e Paul Sorvino, che aggiungono spessore alla pellicola. Val Kilmer, pur avendo un ruolo secondario, lascia comunque il segno con la sua interpretazione misurata ma efficace.

Kill the Irishman è un gangster movie che, pur senza rivoluzionare il genere, riesce a intrattenere e a raccontare una storia avvincente, arricchita da un’ottima fotografia e da una colonna sonora che sottolinea il contesto storico e culturale. Il film è una piacevole sorpresa per chi ama il genere crime e una degna occasione per ricordare il talento di Val Kilmer, un attore che ha sempre saputo dare qualcosa di speciale a ogni suo personaggio.




 
 
 

sabato 14 dicembre 2024

Tigri E Iene (2024)

 Regia: Jeremie Guez
Anno: 2024
Titolo originale: Tigres Et Hyenes
Voto e  recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.7)
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Rocambolesco gangster movie in salsa francese, ma con una strizzata d'occhio per il cinema d'oltreoceano pur utilizzando location e personaggi decisamente in linea con l'attuale modernità parigina. Il film si fa ben guardare, risulta divertente anche se forse manca di spessore, andando a pitturare personaggi che si delineano via via con il susseguirsi delle scene. Questi però sembrano crescere oltremodo rispetto a ciò che riusciamo a vedere ed assaporare. La crescita e la loro evoluzione, soprattutto sentimentale e psicologica sembra subire un teletrasporto emotivo. Amicizia, rispetto ed onore: più realistico se si trattasse di un film riassunto riguardante una serie TV. Così non è e si resta con un po' di amaro in bocca vedendo una crescita di cui non si è partecipi.

venerdì 19 luglio 2024

I Padroni Della Notte (2007)


Regia: James Grey
Anno: 2007
Titolo originale: We Own The Night
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Gangster movie ambientato a fine anni ottanta a Brooklyn in cui i malavitosi ed i poliziotti invece di essere di origine italiana , hanno discendenze russe. Per il resto segue più o meno la linea tracciata da altri film di questo genere, con grossi affari di droga, uccisioni spietate, infiltrati e così via. Nonostante il punto di forza avesse dovuto essere il rapporto interpersonale tra i vari protagonisti, questo se analizzato attentamente viene a mancare con ogni figura chiave. O meglio, viene fatto solo in maniera un po' superficiale, pur lasciando intendere legami ben più intensi. Buone le prove comunque di Phoenix, Duvall e Wahlberg nei propri personaggi, ma più presi singolarmente che insieme. Gli aspetti maggiormente positivi, oltre alla scenografia che ci riporta indietro di tanti anni, sono dati dal bilanciamento tra le ottime scene d'azione e la parte introspettiva. Anche se questa non dura moltissimo con il personaggio di Phenix che prende in mano la situazione e sceglie la famiglia tradizionale piuttosto che quella nuova legata ai propri affari ed alla propria indipendenza.

giovedì 21 dicembre 2023

Fargo [Stagione 4]

 
Anno: 2020
Titolo originale: Fargo
Stagione: 4
Numero episodi: 11
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Come per la terza stagione di questa incredibile serie TV abbiamo collegamenti meno stretti con il mondo di Fargo. Qui addirittura l'accenno è veramente minimo all'interno della trama, ma il modus operandi del girato non abbandona il franchise neanche per un istante. Intrecci e finte casualità si si rincorrono, questa volta nel 1950 ed a Kansas City, in cui la criminalità organizzata inizia a muoversi seriamente dopo aver fatto i primi passi. Storie di reietti e di immigrati, storie di gruppi etnici o religiosi che si trovano in disparte nel Paese dove il Sogno può essere realizzato. Ebrei, irlandesi, italiani e gente di colore si susseguono tutti con un minimo comun denominatore che si sviluppa all'interno degli undici episodi a disposizione. Molto forti e centrali sono anche le figure femminili, non certo una novità per la serie, ma in questa stagione si parte e si termina con la voce fuori campo e con numerosi avvenimenti importanti legati alle donne. Forse più lenta rispetto alle prime e con un intrigo thriller meno interessante, ma criminalità ad alto spessore fa sempre audience. Da segnalare il nostro Salvatore Esposito (Gomorra) nel cast.

giovedì 27 aprile 2023

Kill Boksoon (2023)

 
Regia: Byun Sung-Hyun
Anno: 2023
Titolo originale: Gilbogsun (길복순)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Simpatico questo film coreano, decisamente fuori dal coro rispetto a tanti altri, seppur pochi, che ho visto in passato. La sua forza non sta soltanto nell'originalità della trama di cui parlerò tra breve, ma anche nelle sensazionali coreografie dei combattimenti (e su questo difficilmente possiamo avere dei dubbi) e nelle parti riguardanti la fotografia, davvero ben confezionata. La storia, come accennavo, riesce a creare un mix davvero originale e curioso tra un prezzolato killer professionista che deve anche fare i conti con l'essere madre di un'adolescente e tutte le problematiche che questo comporta. La pellicola, pur cercando di essere molto equilibrata da questo punto di vista, pende un po' più dalla parte dell'azione e degli scontri omicidi. E' un bene perchè il ritmo difficilmente scende, e godersi determinate scene è pura goduria. Dall'altro abbiamo però anche qualcosa di più ragionato, sebbene siano due mondi un po' paradossalmente messi uno di fronte all'altro. Nella struttura infatti non mancano alcuni elementi ironici che alleggeriscono il tutto. Davvero ben fatto e per me una bella sorpresa.

giovedì 2 marzo 2023

Bullet Train (2022)

 
Regia: David Leitch
Anno: 2022
Titolo originale: Bullet Train
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Sicuramente David Leitch è votato ai film d'azione, ma a parte qualche passo falso, riesce a dare un senso registico non scontato alle sue produzioni. In questa sua ultima fatica gestisce un gran numero di volti noti di Hollywood, alcuni dei quali hanno piccole parte, altri prendono la scena in maniera più consistente, ma in base al personaggio sa dosare le loro apparizioni. Certo, si tratta di un adattamento cinematografico di un romanzo originale, però anche il saltellare tra più generi pur rimanendo con una propria personalità, non è facile facile. Per quanto mi riguarda lo ritengo anche molto tarantiniano come film, sia per l'ambientazione mista occidentale e orientale, ma anche per determinati dialoghi ed alcune scene di combattimento, Senza scopiazzare o omaggiare sia chiaro, ma prendendone positivamente spunto. E' un po' quella chiave comico grottesca a rendere piacevole una visione che, forse è anche troppo arzigogolata con tante piccole rivelazioni trasformate in colpetti di scena: si tratta alla fin fine di un film d'azione con molti combattimenti e sparatorie. I sette killer all'interno dello Shinkansen (che anche io ho proprio preso nella tratta Tokyo - Kyoto) si muovono egregiamente l'uno all'insaputa degli altri, anche se praticamente sono gli unici ad essere nei numerosissimi vagoni vuoti. Gli scontri sono ben fatti, violenti e soprattutto divertenti: già, ogni combattimento è piacevole da vedere. Un'ambientazione risicata, ma che non limita certamente l'estro di regia e casta.

domenica 25 dicembre 2022

The Killer (2022)

 
Regia: Choi Jae-Hoon
Anno: 2022
Titolo originale: Deo Killeo: Jugeodo Doeneun Ai (더 킬러: 죽어도 되는 아이)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Solita solfa. Niente di nuovo sul fronte orientale. Un killer che sta sulle sue, e una ragazzina. Non è Leon e non ci si avvicina neanche come trama, ma giusto per puntualizzare. C'è comunque tutto ciò che ci si può aspettare dal una pellicola del genere, ovvero scontri corpo a corpo, arti marziali e nemici che ti affrontano uno ad uno come nei video giochi, per poi arrivare al mostro finale. I colpi di scena non fanno certo gridare al miracolo, ma sono piacevole e piazzati nei momenti giusti, senza che si debbano accavallare con la storia investigativa. Non è solamente un classico picchiaduro, ma la trama può essere seguita, anche se non con estremo interesse. La durata non eccessiva, il che aiuta a godersi un film di questo genere.

mercoledì 21 dicembre 2022

The Bad Guy [Stagione 1]

 Anno: 2022
Titolo originale: The Bad Guy
Numero episodi: 6
Stagione: 1
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Mentre leggo in giro una dopo l'altra recensioni entusiaste al cento per cento, mi tocca ancora una volta dire la verità. D'altra parte io non sono pagato nè da Netflix nè da Amazon Prime Video  (anche se potrei prenderci delle commissioni in effetti), quindi mi tocca frenare gli entusiasmi. Si tratta ad ogni modo di una serie TV italiana a tutti gli effetti carina, guardabile e godibile con pochi se e pochi ma. Di quelle serie che un po' ti metti a dire, eh ce ne fossero... Con tanto di movimento della testa, della fronte e del sopracciglio. Poi però e risiamo lì: se non ci sono gli spaghetti ed il mandolino, c'è comunque la mafia. Son le serie che ci riescono meglio quelle sulla criminalità organizzata, ed anche se qui la sceneggiatura si prende alcune libertà futuribili come il Ponte sullo Stretto (che ovviamente crolla), ci si concentra molto sull'aspetto psicologico dei protagonisti. Il lavoro che c'è dietro è stato molto buono, così come al risposta degli attori coinvolti. C'è anche un po' di sana ironia che non risulta stucchevole o da commediola, ma alcune scene che vedono impegnata la Pandolfi hanno quel retrogusto amaro da fiction. Lo Cascio invece è parecchio nella parte. La nota più negativa però sta nel finale aperto: va bene una seconda stagione, ma qui abbiamo troncato in maniera repentina una trama. E no, non tirate fuori che si tratta di un colpo di scena e che non tutte le storie debbano avere il lieto fine. Questo finale è troncato, punto. Quindi sì, mi aspettavo di più, che magari arriverà nella seconda stagione.

mercoledì 19 ottobre 2022

Gotti - Il Primo Padrino (2018)

 
Regia: Kevin Connolly
Anno: 2018
Titolo originale: Gotti
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.7)
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E' gratis su Prime Video  ma io avevo un buono (gratuito) per scegliere un film da una breve lista su Rakuten TV ed ho optato per questo. Avevo sentito un po' di voci riguardo al fatto che non fosse molto bello, ma sai, i gusto son gusti, e anche se si tratta di un genere che considero ormai morto e sepolto, il gangster movie mafioso poteva risultare interessante. Del resto The Irishman, è stato portentoso. Ma non tutte le ciambelle escono col buco ed il rischio qui era maggiore, essendo basato sulla reale figura di John Gotti, capo mafia, o boss dei boss, di New York. Il film però non gira, un po' per questo aspetto biografico, ma soprattutto per un ritmo spezzettato. Sembra infatti un insieme di tanti aneddoti, alcuni davvero irrilevanti e noiosi che seguono la vita del boss, senza però inserire aspetti determinanti che hanno fatto grandi altri film. Mi riferisco soprattutto al modus operandi mafioso, a quella sorta di onore che vanno raccontando, ad un certo di tipo di violenza tipico della mafia. Elementi che qui ci sono, ma mai descritti in maniera vincente cinematograficamente parlando. Non che si debba creare empatia certo, ma qui non si crea neanche disgusto. Solo distacco. 

mercoledì 24 agosto 2022

Clark [Stagione 1]

 Anno: 2022
Titolo originale: Clark
Numero episodi: 6
Stagione: 1

Mini serie dedicata a Clark Olofsson, noto criminale svedese attivo essenzialmente tra gli anni settanta ed ottanta, famoso anche per la vicenda che poi ha dato il nome alla Sindrome di Stoccolma. Nonostante oggi sia un po' demodè avere una crime story in cui si valorizza il malvivente, la serie sa essere anche divertente ed interessante. E' palese che il punto di vista del racconto sia quello di Clark stesso, autore anche del romanzo autobiografico su cui si basa il tutto, quindi con punte di verità e tante bugie, atte a renderlo una sorta di Ibra delle rapine in banca. E' altrettanto palese però che questo tizio non è stato tutto sorrisini e "genialità", ma come vedremo essenzialmente negli ultimi due episodi, la sua vita prende una parabola che lo porta sempre più in basso. Al di là della trama, la serie è girata in maniera interessante, con una sorta di richiamo al biopic documentaristico, un po' di umorismo, alcuni montaggi che richiamano al passato e danno un maggiore realismo. Forse un po' troppo lento nella parte finale, quando ormai era evidente che l'interesse per il personaggio veniva meno.

lunedì 14 marzo 2022

Brother (2000)

 
Regia: Takeshi Kitano
Anno: 2000
Titolo originale: Buraza (ブラザー)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Primo film di Takeshi Kitano girato negli USA, ma location e parte del cast non cambiano l'arte poetica del cineasta giapponese che ci propone un gangster movie in pieno stile (il suo) yakuza, senza alcun alone di misticismo o empatia che il cinema americano è riuscito a dare a determinati prodotti che raccontano la mafia. La visione dell'America che riporta è infatti strettamente collegata al suo di cinema, quello proprio di Takeshi Kitano, con la crescita del protagonista (lui stesso) che di contrasto con la solita flemma epocale si muove nella trama come una scheggia impazzita che cerca la morte. E' un film distruttivo e violento come il soggetto a cui si rifà e che porta inevitabilmente verso una morte annunciata e praticamente voluta, come una sorta di suicidio. Non di eccessiva durata, ma molto frammentato, si fatica un po' a capire quando arriverà la fine, ma ormai ci siamo anche un pochino abituati.
 
Edizione: bluray
Altro film della CG Entertainment  prodotto grazie a StartUp! Si tratta di una tiratura limitata e numerata di 1000 copie (io ho la numero 114) con il nome dei primi 500 partecipanti (nel mio caso ho fatto scrivere "Mini Trek") all'interno della custodia amaray contenuta in un box a cartoncino. Sono state utilizzati due differenti artwork, quello originale è nella custodia. Il disco bluray ha avuto una storia "travagliata" in quanto è stato sostituito successivamente all'uscita dell'opera, mediante l'invio gratuito di un nuovo disco: il precedente presentava degli errori riguardo la colorazione di alcune scene. Non ho avuto modo di vedere il disco fallato, ma lo tengo per collezione. Abbiamo anche traccia audio italiana in DTS HD MA multicanale e come extra:
  • Trailer
  • Documentario Scenes by the sea (49 minuti)

lunedì 13 dicembre 2021

The Shield [Stagione 2]

 
Anno: 2003
Titolo originale: The Shield
Numero episodi: 13
Stagione: 2
 
Giusto un paio di settimane fa mi ero scolato la prima stagione di The Shield, dopo  che l'avevo già vista anni e anni prima. Non dico che ero rimasto deluso, ma ho sentito un po' la sofferenza del tempo e delle epoche che passano. La seconda stagione invece mi ha preso maggiormente, forse perchè sono (ri)entrato nel giusto mood per godermela pienamente o forse perchè in effetti pian pianino crescono i personaggi e noi con loro. Ho notato con piacere che Vic, sebbene sia il soggetto principale, non cannibalizza le scene come erroneamente ricordavo. Certo, alla lunga probabilmente è quello che resta maggiormente impresso, ma nel corso degli episodi gli autori hanno la possibilità di dare spazio anche ad altri componenti della serie, che via via divengono più che minori. Le loro vicende si intrecciano e collimano in un potente crescendo. Arrivi alla terza stagione che neanche te ne accorgi.

mercoledì 8 dicembre 2021

Fortapàsc (2009)

 
Regia: Marco Risi
Anno: 2009
Titolo originale: Fortapàsc
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non è affatto semplice portare sul grande schermo una  storia di cronaca di questo genere, un omicidio di stampo camorristico , avvenuto a metà degli anni ottanta e renderlo oltre che interessante e di denuncia, anche accattivante per un pubblico abituato anche troppo spesso a vedere idolatrati personaggi meschini e veri delinquenti. Gran parte del cinema è della TV, non sempre eh, ci ha mostrato purtroppo un lato per così dire carismatico relativo a determinate dinamiche di criminalità organizzata e di mafia, che hanno effettivamente un po' rotto le palle, nonostante io sia tra i primi ad apprezzare certi film. D'altra parte, soprattutto in produzioni italiane anche mainstream abbiamo prodotti di denuncia che in certi casi prendono la deriva documentaristica e quindi risultano meno appetibili. Marco Risi riesce a romanzare una storia cruda, senza impreziosirla di inutili elementi di esaltazione della figura del suo personaggi principale (Giancarlo Siani interpretato da Libero De Rienzo)mostrandoci l'uomo ed il giornalista_giornalista che è stato fino ai suoi soli 26 anni. Una storia che riesce ad entusiasmare, senza calcare la mano nè sul lato emotivo nè su quello relativo ad una celebrazione postuma. Fa riflettere e trasmette il giusto e corretto messaggio attraverso il racconto, quasi partito in prima persona, senza essere un'opera di denuncia: saranno i fatti a fare il resto. 

Edizione: DVD
Purtroppo la qualità video lascia un po' a desiderare. Anche se il formato è DVD ci si aspetta qualcosa in più da un film del 2009. La traccia audio è una Dolby Digital 5.1 e gli extra sono:
  • Commento audio di Marco Risi
  • Trailer
  • Backstage (4 minuti)

martedì 30 novembre 2021

Outrage Coda (2017)

 
Regia: Takeshi Kitano:
Anno: 2017
Titolo originale: Autoreiji Saishusho (アウトレイジ 最終章)
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Moveis
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Film:
Pur non essendo un fan o un amante del cinema giapponese di Takeshi Kitano è chiaro anche a me che questa trilogia è decisamente uno dei punti bassi, o comunque di non ripresa del regista che culmina con questo ultimo film che ne chiude il cerchio. Se per altri lavori che ho visto si poteva parlare sia di poetica che del fatto che potesse osare inserendo personaggi per niente stereotipati, qui abbiamo una resa sulla tragedia e sugli improvvisi scatti di violenza, non solo visiva, che lo hanno caratterizzato. Il suo personaggio prova a districarsi tra i vari yakuza senza seguire una logica se non quella degli scontri orchestrati attraverso una serie di sotterfugi ed inganni, sempre più contorti. Il montaggio fa sì che vediamo protagonisti essere presentati, sparire e poi riapparire a distanza solo per dare un senso a colpi di scena laboriosamente costruiti con una serie quasi infinita di doppi giochi. A causa di tutto questo ne risente la trama, che passa troppo spesso in secondo piano, mentre la psicologia del soggetto principale vuol sembrare più complessa di quanto non lo sia in realtà. 

Edizione: Box DVD
Il box contiene tutti e tre i film della trilogia in DVD alloggiati all'interno di un cartoncino rigido Gli artwork sono differenti per ogni custodia e se uniti, formano la faccia di Kitano sulla costina. La qualità video è molto buona per essere un DVD e ci si accontenta anche delle scene scure ed al buio. La traccia audio italiana è in stereo e non sono presenti extra.

lunedì 29 novembre 2021

The Shield [Stagione 1]

 

Anno: 2002
Titolo originale: The Shield
Numero episodi: 13
Stagione: 1
 
Dopo anni e anni e ancora anni ho ricominciato questa serie da principio. Ho un bellissimo ricordo in quanto, insieme ad altre serie come Oz era più cruda, con violenza e volgarità, per niente perbenista ed aveva una trama orizzontale. Insomma una di quelle serie che ti fanno proseguire stagione dopo stagione per restare attaccato alle vicende dei tuoi protagonisti che non sono affatto dei buoni a tutto tondo così come non sono dei cattivi a 360 gradi. Tra l'altro erano i tempi (se non è caduto in prescrizione dico subito che sto scherzando) del mio primo XBMC e degli episodi presi tramite i client di p2p, alcuni da guardare rigorosamente con i sottotitoli. Ricordo che mi piacque molto e mi entusiasmavo a vedere ogni episodio, uno dietro l'altro, senza dover attendere che venissero pubblicati in TV. Adesso che ho terminato la prima stagione, noto che ovviamente è sparito quel senso di novità che anche The Shield ha contribuito ad alimentare è la serie soffre un po', sembra datata nonostante la sua modernità. I quasi venti anni si fanno sentire, eppure risulta ancora oggi un ottimo prodotto che si fa seguire alla perfezione. Più interessante per la trama globale, piuttosto che per il singolo episodio che vede ogni caso di semplice e veloce risoluzione, senza troppe parti investigative.

martedì 23 novembre 2021

Outrage Beyond (2012)

 
Regia: Takeshi Kitano
Anno: 2012
Titolo originale: Autoreiji Biyondo (アウトレイジ ビヨンド)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Otomo, uno dei personaggi “principali” dell’originale Outrage non è morto. Così è possibile creare un sequel in cui la yakuza di un Kitano più moderno e parecchio meno originale si presenta ancora una volta colma di sotterfugi, tradimenti, attacchi al potere ed un onore sempre più scimmiottato. Ne è la riprova il finale in netto contrasto con una messa da parte improvvisa di una lealtà caratteriale ormai andata a farsi benedire. Ed anche appunto Takeshi Kitano, nelle vesti di Otomo, sceglie la via della salvezza fisica più che quella spirituale: non si lancia contro il proprio destino in un’azione suicida e senza senso, se non quello di mettere in risalto il proprio onore. Sono numerose le carneficine presenti nella pellicola, anche se queste avvengono in maniera differente rispetto al precedente, alcune neanche vengono mostrate e ce le presenta una volta concluse o come se avvenissero all’improvviso. Anche la violenza è in quantità minore, non tanto rispetto al primo Outrage, quanto proprio al resto di una certa filmografia del regista. Abbiamo il dito mozzato a morsi, ma far pur sempre parte di quella ricerca insensata di dignità ed onore che va a perdersi, esattamente e parallelamente come la voglia di Takeshi di essere libero ed indipendente da un determinato tipo di cinema.  

Edizione: Box DVD
Il box contiene tutti e tre i film della trilogia in DVD alloggiati all'interno di un cartoncino rigido Gli artwork sono differenti per ogni custodia e se uniti, formano la faccia di Kitano sulla costina. La qualità video è molto buona per essere un DVD e ci si accontenta anche delle scene scure ed al buio. La traccia audio italiana è in multucanale e non sono presenti extra

mercoledì 17 novembre 2021

Outrage (2010)


 Regia: Takeshi Kitano
Anno: 2010
Titolo originale: Autoreiji (アウトレイジ)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Film:
Takeshi Kitano nel 2010 torna a raccontare la mafia giapponese, la yakuza, e lo fa con una storia, scritta, diretta ed interpretata da lui, che si concentra sull'azione e la violenza, lasciando completamente in disparte i legami di lealtà tipici di questo mondo. Nel suo film non esiste alcun codice d'onore, se non utilizzato dai protagonisti per mero scopo personale, all'interno di una intricata rete di sotterfugi e strategie per il controllo e la conquista del potete. Abbiamo a che fare con criminali moderni, gangster della vecchia e della nuova guardia che devono sottostare a cambiamenti che virano verso piani sempre più spietati per i predominio territoriale. I piccoli faccendieri, come il protagonista Otomo dovranno soccombere di fronte agli screzi scatenati dai propri padrini in azioni via via sempre più complesse e drammatiche in cui tutti, delinquenti di piccolo o grande calibro, divengono vittime e burattini. La pellicola è una carrellata di di oltraggi, lotte e guerre intestine senza che lo sguardo della regia si soffermi, volutamente, sullo spessore psicologico dei personaggi. L'azione, anzi le azioni, sono al centro dell'opera e hanno il compito di funzionare come una reazione a catena, sempre in crescendo. Il film è comunque il primo capitolo di una trilogia, che probabilmente vedrà l'evolversi della situazione all'interno delle potenti famiglie mafiose del Giappone e non disdegnerà l'uso di sangue e violenza.

Edizione: Box DVD
Il box contiene tutti e tre i film della trilogia in DVD alloggiati all'interno di un cartoncino rigido Gli artwork sono differenti per ogni custodia e se uniti, formano la faccia di Kitano sulla costina. La qualità video è molto buona per essere un DVD e ci si accontenta anche delle scene scure ed al buio. La traccia audio italiana è in stereo e non sono presenti extra.

lunedì 16 agosto 2021

Sonatine (1993)

 

Regia: Takeshi Kitano
Anno: 1993
Titolo originale: Sonatine (ソナチネ)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.5)
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Sonatine, di Takeshi Kitano, mi ha lasciato un po' perplesso, ma non certo non indifferente.  Il cinema orientale non riesco ancora a digerirlo bene, nonostante i miei ripetuti sforzi. Il genere ripreso è ancora una volto quello dei gangster movie con la yakuza a fare da padrona su tutta la scena, eppure la visione che Takeshi riesce a dare di questa, nonostante la mia poca cultura, mi risulta differente ed atipica. Riesce a far leva sui suoi personaggi e la loro psicologia riflessiva, forse troppo lenta e stantia per i mie gusti, ma non disdegna neanche un tipo di violenza a cui tutti bene o male sono abituati. Fa della semplicità della trama il suo modo di essere, inserendo scene che sembrano distaccate la proseguo della pellicola, ma che risulteranno essere la colonna portante dello stesso. Momenti in cui il protagonista, lo stesso regista, è disilluso e per niente convinto riguardo alla sua nuova missione, e che si trasformano in momenti anche goliardici o di pura riflessione o di lotta contro la noia, alla ricerca di sensazioni più profonde. Decisamente realista nel modo di girare e fotografare le immagini, scarno e freddo mi ha lasciato un po' sospeso tra l'aspettarmi un'evoluzione più repentina e godermi il finale quasi poetico.

mercoledì 21 aprile 2021

Boiling Point - I Nuovi Gangster (1990)

 

Regia: Takeshi Kitano
Anno:1990
Titolo originale: 3-4 X Jugatsu  (3-4x10月)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Seconda fatica di Takeshi Kitano, e secondo suo film che mi guardo. Un piccolo paragone rispetto al primo viene in automatico farlo, perché anche se sono abbastanza differenti tra loro, nella trama e nella struttura, gli elementi in comune non mancano. La prima cosa che colpisce è l’utilizzo della violenza in maniera artistica quanto con crescita esponenziale per trattare sempre il tema della vendetta in una cornice, ancora una volta, che prende in esame la delinquenza giapponese. E’ infatti un lento ed attento gangster movie periferico con personaggi e soggetti di poco conto che si addentrano in situazioni più grande, ma sempre circoscritte. Ciò che viene evidenziato da Boiling Point, soprattutto nel modo di raccontare la storia, sono le scene di vita ordinaria, in netto contrasto con altre, spesso improvvise, in cui la violenza culmina praticamente inattesa. In più occasioni anche in maniera esasperata. Il resto, e non si tratta di singole scene di poco conto, è crudo, denudato anche di qualsivoglia colonna sonora e pure i dialoghi, quanto riempiono i lunghi silenzi risultano tratti dalla vita di tutti i giorni, senza rocambolesche iperbole. Questo è palese anche nella figura, tutt’altro che straordinaria, del protagonista, goffo ed inaffidabile oltre che probabilmente disinteressato ed inopportuno. Una sorta di alternanza di periodi che fanno sembrare l’interno del film diviso in due parti totalmente scollegate tra loro. Per quanto mi riguarda ho preferito Violent Cop, decisamente più dinamico