giovedì 30 giugno 2011

Piega abiti geek

Certe volte ho la sindrome di Gollum. Ardentemente bramo per avere il mio tessoro. Può essere un simulatore d'alba come una De Lorean in miniatura o materializzarsi in due pupazzi della serie Angry Birds. Non posso farci niente, esattamente come Bruce Banner non può evitare di diventare verde in alcune occasioni. Ebbene alcuni giorni fa, stavo guardando l'ennesima esilarante e premonitrice puntata di Big Bang Theory in cui Sheldon si trova in lavanderia e piega accuratamente il suo vestiario (non ha però la maglietta di Wired come me) grazie ad un curioso gadget. Mi si apre così, in maniera del tutto automatica, un cassettino nella zona dei ricordi andati persi. Avevo già visto, o letto, o fotografato o immaginato, o addirittura inventato quell'oggetto, divenuto seduta stante, del desiderio. Veloce richiesta di informazioni a San Gugol e rapida compravendita su eBay. Oggi è arrivato. Ganzo sì, ma ripensandoci un po' inutile. Se non per esibizione ed orgoglio personale. Infatti si merita pure un articolo sul blog. Dicevo però che non è che sia questo Sacro Graal tanto agognato. Se consideriamo che il 90% dei miei abiti sono appesi a grucce(tte) e che piegare magliette o pantaloni non è che richieda una laurea in architettura, il guadagno di tempo che comporta equivale a quello che otteniamo premendo "invio" sulla testiera invece che "cerca" con il mouse. E' comunque ganzo, e se tornassi indietro nel tempo lo riprenderei ancora, ed ancora ed ancora fino a che qualcuno non si stanca. Io non demordo.

martedì 28 giugno 2011

Cloud personale con Pogoplug

Non è una novità il mio interesse per il clouding computing, che si tratti di JoliCloud OS , DropBox , SkyDrive o Google Docs . Avere a disposizione i propri files ovunque ci si trovi e da qualsiasi tipo di device non è cosa da poco. Non sempre però vogliamo affidare totalmente o parzialmente alcuni documenti, video o foto a servizi online. Pur facendo largo uso di qualsiasi servizio web 2.0 per storage che ritenga opportuno, non tutto posso caricarlo o farlo passare da servizi terzi. Anche per ragioni di spazio o numero di files. E' possibile però poter accedere direttamente al proprio pc via web. i sistemi sono molteplici, ma tra quelli più semplici e completi c'è Pogoplug. Una volta scaricato (circa 40 mega) ne richiederà circa 60 per l'installazione. Se siamo nuovi utenti del servizio dovremo registrarci con un'email valida e scegliere una password per l'accesso. Subito dopo ci verrà chiesto se rendere accessibili o meno le cartelle Documenti, Musica, Immagini, Video e Desktop. Successivamente sarà possibile includere (o escludere) altri files e cartelle. Con il pc acceso ed il programma in esecuzione, potremo accedere da altri device collegandoci all'indirizzo http://my.pogoplug.com/view.html in cui basterà inserire password e indirizzo email usato per l'account. Volendo è possibile usare pure la stampante e visualizzare i file da uno smartphone con Android (molto comoda l'applicazione gratuita disponibile nel market). Il pc diventa una sorta di server caricato online tramite interfaccia web con player per foto, musica e video. Decisamente un'opera completa, da usare con accortezza.

Dove la ficco?

Foto di MCN Photography
Vorrei sapere dove diavolo la ficco! Non so voi ma non riesco a vedere nessun buco libero. Anche se non sei dotato di un super attrezzo, ma possiedi qualcosa di dimensioni ridotte è ardua. Ed a Piombino, è più probabile che siano "loro" a ficcartelo. Già, perchè se non lo avevate capito sto parlando dei parcheggi. L'annoso e dannoso problema dei parcheggi non coinvolge solo la città. Che in centro non esista un posto libero ormai è accertato, è un dato di fatto con cui dobbiamo convivere. Un po' come con i gabbiani ed i piccioni che ci assalgono i terrazzi, siamo abituati a fare i conti con i parcheggi che non esistono e le puntuali multe fatte a chi parcheggia dove non dovrebbe. Vabbeh, uno dice, è giusto che si facciano le multe a chi parcheggia in zone dove non è possibile farlo. Del resto, tra ZTL, parcheggi tolti, panettoni per la strada, i comodissimi raccoglitori del cartone (fruibili solo a determinati orari), se arriva qualche turista in più (e meno male che viene) è un bel casino. Io viaggio quasi esclusivamente in scooter, quindi dovrebbe essere più semplice. Ma non è esattamente così. Dicevo comunque, adesso, il problema immane non è solo in città, ma anche i parcheggi per chi vuole passare un week end al mare sulla costa Est. A Baratti non ci vado mai, quindi facciamo finta che lì il problema non sussista. Ma nella costa Est sì!. Anche lì ovviamente vado in scooter. Mi voglio immedesimare però nel turista (o anche nel poro Piombinese, quello che ha fatto l'abbonamento per i parcheggi) che arriva, gira trenta minuti per trovare un buco al sole, in un campo sterrato, polveroso e non custodito e per di più c'ha da pagare un biglietto che (ovviamente) non è gratis. Non discuto il fatto che si debba pagare per andare al mare (ah no?), visto che alcuni posti sono gratuiti, ma per la totale mancanza di servizi annessi. I posti all'ombra sono quasi un miraggio, da conquistarsi in singolar tenzone, ed i mezzi dopo una giornata al mare, risultano polverosissimi ed anche sciupati da sassolini e dallo sterro. Ok, siamo dentro ad un parco, non si può asfaltare. Ma dare una bagnata per terra ogni tanto? Prima che ci espropriassero Riva Verde, mi ricordo che tutti lo facevano. Erano più furbi? No, più furbi sono ora. Visto che stanno facendo una nuova pista ciclabile (lavori iniziati ora nel periodo estivo) sulla strada che dall'Orizzonte porta a Prelli II e III. Ottimo, è giusta una pista ciclabile. Sono favorevole. Eh, ma questi mica la fanno di fianco alla strada. No see. Questi la fanno su di un lato togliendo altri posti gratuiti per il parcheggio auto!!! Ora neanche lì può mettere.. Qualcuno li fermi per favore. Ora speriamo risponda nei commenti quella che l'anno scorso mi disse "invece di fare discorsi candidati". Magari mi propone un posto come parcheggiatore.

lunedì 27 giugno 2011

La tempesta perfetta (2000)


Regia: Wolfgang Petersen
Anno: 2000
Titolo originale: The perfect storm
Voto: 4/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Non lo avevo ancora visto ed ho scelto il BD per gli effetti speciali, per fortuna indovinandoci. La trama è basata su di una storia vera e sebbene sia interessante l'evolversi della tempesta che coinvolge un gruppo di pescatori del New England, lo è un po' meno l'uscita in mare aperto per prendere più pesci spada possibili. Tutta la vicenda dell'Andrea Gail, per quanto mi riguarda, mi ha preso poco. Almeno a vederla dal film si è trattato di un suicidio da parte del capitano, ormai in disgrazia che non ne indovina più di una a fila. Rischia la sua vita e quella dell'equipaggio per tentare qualcosa di veramente difficile. Non gli riuscivano le cose facili, figuriamoci quelle da eroi. L'ambientazione a terra poi forse è un po' accentuata, con il pub bettola che sembra un ritrovo dei pirati. I clienti sono tutti zoticoni, di quelli macinati grosso, con cappellino, camicia a quadri, senza un domani. Barbe lunghe, poco curate, situazioni difficili, un po' di risse, un po' di storia strappalacrime, e via per l'oceano. E via a ridere e scherzare mentre si fa uno dei lavori più duri del mondo. Di queli che non ti guardano in faccia, ma tutti a canticchiare come i sette nani che vanno nei boschi.
Dal punto di vista del disco, belli veramente gli effetti speciali, onde giganti, pescherecci ed altri mezzi in balia della natura. La qualità video non mi è sembrata eccelsa, mi aspettavo di più. Soprattutto riguardante gli schizzi e la tempesta in sè. Alcune volte ho addirittura notato, in scene chiare tendenti al bianco, con molta nebbiolina o gocce, degli artefatti a bande orizzontali. Mi ci è caduto l'occhio, ma su scene di quel tipo non si dovrebbero vedere. La parte audio mi è sembrata migliore, anzi dal bel voto veramente. Vento ed acqua ti avvolgono ed anche le voci sono chiare e cristallini pure durante le fasi più concitate. Il vero punto di forza sono quindi gli extra del BD, con documentari riguardanti la vera storia accaduta nel 1991, vari commenti ed i soliti dietro le quinte e lo studio degli effetti speciali.

sabato 25 giugno 2011

Onkyo TX-NR609

Dopo circa una settimana di prove, mi sento pronto a parlare di questo sinto amplificatore di casa Onkyo. Innanzitutto parliamo della scelta che è caduta su questo prodotto: altre marche ed altri modelli facevano parte della mia presa in esame. Questo però era l'unico di una certa fascia economica che potesse vantare di una certificazione DLNA (per la rete domestica), THX (avendo anche il tv LG già certificato), leggesse musica in formato FLAC, avesse il processore QDEO della Marvell. Insomma, sulla carta, eccolo lì, bello e che pronto, per soddisfare le mie esigenze. Le prove pratiche non hanno mai deluso. Andiamo in ordine quindi elencando alcune sue caratteristiche tecniche. Gestisce 7.2 canali, ed avendo la possibilità di controllare due zone, può essere perfetto per un impianto HT 5.1 e per avere a disposizione una seconda zona per l'ascolto puro in stereo (zona 2 verrebbe 2.1). Gestisce 100 watt per canale ed ha un totale di sei porte HDMI (1.4 che quindi possono gestire anche il 3D) ognuna delle quali è "battezzata" per uno specifico device (ricevitore satellitare, lettore BD, registratore video, htpc, console per giochi e videocamera sul lato frontale). Come dicevo ha una certificazione THX che stabilisce determinati standard qualitativi. Tra le varie opzioni di ascolto è infatti possibile scegliere per ogni sorgente questo sistema di ascolto. Che si tratti di musica, di cinema o di giochi.

venerdì 24 giugno 2011

Iron Maiden - Killers


Artista: Iron Maiden
Anno: 1981
Tipo: album studio
Tracce: 11
Pagina di MusicBrainz



Nella mia fase "riscoperta della buona musica" ho deciso di iniziare a recensire quelli che ritengo i migliori album. Quelli da ascoltare, non da sentire. Quelli che per un verso o per l'altro possono essere le tracce della colonna sonora della mia vita. Perchè partire proprio da Killers? Sebbene da qualche parte bisogna pur che inizi, ho scelto volutamente questo album nonostante si tratti di un lavoro di secondo piano, non solo nel panorama heavy metal, ma anche proprio tra tutti gli album degli Iron Maiden. Perchè diciamocelo chiaramente, se qualcuno pensa ad un album qualsiasi di questa band inglese, non gli viene in mente di certo Killers come primo nome. Ed oggettivamente, non è neanche tra i miei preferiti. Lo ho scelto però perchè silenziosamente rappresenta una svolta epocale per il mio gruppo preferito. E' l'album della conferma. La prova del nove, la consolidazione dell'heavy metal e del NWOBHM più nello specificio,  l'ultimo con Paul Di'Anno alla voce ed il primo con Adrian Smith alla chitarra. Insomma di cose da raccontare ne ha molte. E non è semplice parlarne per chi come me è stato in adorazione per quanto riguarda il genere ed il gruppo. C'è il rischio dell'esaltazione dell'opera da parte di un fan.

giovedì 23 giugno 2011

WD My Passport Essential SE

Trovandomi bene con l'Element Desktop , ed avendo bisogno di qualcosa di piccolo e maneggevole, ma altrettanto capiente per poter archiviare in comodità la mia musica liquida, ho optato per il piccolo hard disk da 2,5" di casa Western Digital: il My Passport con capacità da 1 TeraByte. Oggi su Amazon, vengono quasi regalati. Oltre ad essere un gadget comodo e versatile grazie alle sue dimensioni lillipuziane è anche un bell'oggetto di design che non sfigura affatto accanto ad un qualsiasi altro device tenuto in salotto. WD inoltre pensa anche alla velocità disponendo di un'uscita USB compatibile 3.0 (quando disponibile). Il cavo è già in dotazione nella confezione molto minimalista e spartana. Non è necessario inoltre nessun cavo di alimentazione (questa avviene tramite la porta USB) e nessun cd autoinstallante poichè driver e software (per cifrare, proteggere e fare backup dei dati) sono inclusi all'interno dell'hard disk. Ad esclusione degli strumenti di diagnostica non userò gli altri in quanto mi serve esclusivamente per poter spostare "fisicamente" i miei album da un posto all'altro ed essere letto dal sinto amplificatore Onkyo (quindi niente protezione e cifratura). La funzione però di backup continuo ed automatico su un dispositivo con ben 1 TB, è abbastanza buona, anche se personalmente non mi piace l'idea di fare copie di file importanti su prodotto del genere...  Come già anticipato, il suo utilizzo sarà quello di ospitare un'audioteca lossless. Facendo due rapidi calcoli, usando il formato FLAC, c'è posto per oltre 2000 album. Non posseggo ovviamente questo numero di cd da rippare, ma la collezione può sempre aumentare. Il fatto di avere una compatibilità con 3.0 al giorno d'oggi non è cosa da poco, perchè anche se spostiamo poche centinaia di mega per volta, con così tanto spazio disponibile è bene poter sfruttare la massima velocità possibile.

mercoledì 22 giugno 2011

Fantacopa di Sky

Tra una manciata di giorni inizierà la competizione calcistica più attesa dell'estate, ovvero la Copa America (sì, con una P sola). Non tutti la seguiranno con estremo interesse, io giusto per curiosità e per vedere alcuni campioni del calibro di Messi, Cavani, Daniel Alves e così via. Giusto per citarne tre quasi a caso. Avendo i pacchetti sportivi di Sky è probabile che qualche big match lo segua con attenzione. Sono inoltre fermamente convinto che la competizione verrà vinta dall'Uruguay. Quindi amici scommettitori, se volete intascare un bel gruzzolo correte a puntare su questa nazionale come vincente. Non è la più forte, Argentina e Brasile, hanno campioni inestimabili, ma la vedo promettente. Rimanendo in tema di gioco e scommesse, dal sito di Sky è possibile giocare alla Fantacopa. Basta essere clienti, iscriversi e iniziare a costruire la propria squadra. Ho già giocato altre volte online a competizioni del genere, e mi son sempre divertito molto. Mai vincendo ovviamente. E' la prima volta però che mi iscrivo alle competizioni di Sky per sfidare le squadre di Caressa e Bergomi (???). I premi sono decisamente succulenti: smartphone Motorola, un viaggio in Sudamerica e tanti altri. Tutti i partecipanti hanno tre possibilità di vincere in quanto è possibile iscrivere tre squadre. Per me una è già tanto. Altrimenti diventa un lavoro.

Big Bang Theory (Serie TV) terza stagione

Sempre meglio, con una maturità della serie crescente. I personaggi terminano la loro fase di delineamento e si pongono sempre più come soggetti di un certo rilievo. Questo vale anche per i comprimari Penny, Rajesh ed Howard. Possiamo vedere quindi una nerdizzazione completa di ogni personaggio, con l'aggiunta di particolarità spesso tragicomiche ai limiti del ridicolo. L'ironia però in questa terza stagione è maggiore e più genuina, forte del fatto che molte situazioni vengano stereotipate all'inverosimile, ma rappresentino anche debolezze reali di tutti i giorni. Lo scontro tra titani è quello che possiamo vedere tra Leonard e Sheldon. Inizialmente l'ago della mia personale bilancia pendeva a favore del primo, riuscivo a vederlo più umano, più naturale. Sheldon era (diciamo che lo è anche adesso) odioso e dispotico. Da randellate sulle gengive. Ma è anche quello che ti fa ghignare di più. Leonard in questa serie, rispetto agli altri è quello che la normalità più accentuata. E' quello che certe volte prova vergogna del suo status di geek intelligentone. E' quello che riesce a trovare la ragazza dei sogni ed a intraprenderci una relazione più o meno duratura e serie. E' quello, tuttavia più meschino, più falso, più arrivista e più debole. Per questo mi risulta adesso meno simpatico. E' troppo simile al resto del mondo e troppo diverso dagli altri compagni del telefilm. E' questo suo essere un po' più vero a renderlo in alcune occasioni fuori luogo.

martedì 21 giugno 2011

Stephen Gunn - Vladivostock hit

More about Vladivostok Hit

Autore: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Editore: Mondadori (Segretissimo)
Pagine: 272
Voto: 4/5
Pagina di Anobii

Trama del libro
Antonia Lake è un killer. Antonia Lake è la regina dei killer. Antonia Lake ha un nuovo contratto, eliminare il più feroce boss della Yakuza giapponese. Primo problema: l’operazione è il suo biglietto di ingresso a una cupola criminale che fa apparire la yakuza come Disneyland. Secondo problema: il campo di fuoco è una città maledetta, ultimo avamposto degradato al limite estremo della Siberia. In una discesa agli inferi tra feroci guerre per bande e inimmaginabili antri di depravazione, Antonia Lake si troverà a confronto con l’incarnazione del male assoluto.
Dall’autore-culto del Professionista, l’eroina più temeraria e letale del nuovo millennio.

Pearl Harbor (2001)


Regia: Michael Bay
Anno: 2001
Titolo originale: Pearl Harbor
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Sicuramente tra i film più indicati per mettere alla prova tutto l'impianto home theater sia per quanto riguarda la parte che video che quella audio. Oltre tre ore di storia, romanzata quanto vogliamo (anche eccessivamente), ma sempre di storia. Una pellicola sulla guerra, ma non di guerra. Piuttosto d'amore. Di amicizia. Di morale e di orgoglio. Purtroppo una sdolcinata da carie, con stucchevolezze di caramello, miele, vaniglia. Non che necessariamente sia un male, ma non è certo il genere che apprezzo. Tanto di cappello ad alcuni effetti speciali ed all'audio, che durante i combattimenti è a dir poco esaltante. Complimenti anche al lunghissimo attacco nipponico, che dura ben quaranta minuti. Purtroppo la storia da scambisti di Beautiful rovina il mio piacere nella visione. Si hanno momenti toccanti, da acclamazione come i discorsi di Roosevelt ed altri cinici, da copione hollywoodiano come quelli di Doolittle. Ben Affleck ok, gli altri nella norma. Bravi a fare i compitini. Le infermiere tutte stra fiche, quasi da aver voglia di farsi sparare addosso. A quei tempi sì che sapevano come stimolare per fare la guerra. Nel ruolo della bruttina hanno avuto il coraggio di metterci la Garner, quella di Alias. Dal punto di vista storico direi che è abbastanza obiettivo e super partes, non enfatizzando troppo sul vile attacco giapponese, ma mettendo in luce anche il punto di vista degli assalitori (un contenuto speciale del BD è incentrato proprio su questo). Alcune scene sono improbabili dal punto di vista storico come i bimbi che prima dell'attacco giocano a baseball (alle otto di mattina, ma certo..). Insomma, un bel film solo per quanto riguarda effetti speciali ed il montaggio audio. Nella norma per il resto. Stucchevole se non sei una ragazzina che scrive sul diario frasi tipo "Omnia vincit amor".

lunedì 20 giugno 2011

Foobar2000: lossless to lossless

Le collezioni musicali, che siano fisiche o digitali, non si trovano tutte sullo stesso tipo di supporto o nello stesso formato. Un giorno c'è il vinile, quello topo il compact disc. Un altro ancora c'è l'mp3, poi l'mpc ed infine i file lossless, quelli per cui non esiste perdita di qualità. Una collezione digitale, oggi che non abbiamo problemi di spazio, è bene che si fatta nel migliore dei modi utilizzando questo tipo di contenitori. Anche se una persona non ha l'orecchio allenato, con un buon impianto audio, spesso può sentire la differenza tra un comune mp3 scaricato a caso dalla rete, ed un Flac rippato da un proprio cd con EAC. Personalmente adesso, con un blind test, fatico a riconoscere un flie lossless da un buon mp3 fatto con tutti i criteri del caso. Allora perchè usare un formato non propriamente standard a dispetto di uno che è utilizzato e riconosciuto ovunque? Perchè il tempo e le esigenze daranno ragione a questa scelta.

Duplicity (2009)


Regia: Tony Gilroy
Anno: 2009
Titolo originale: Duplicity
Voto: 4/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Non basta avere nel cast Julia Roberts e Clive Owen per avere un prodotto di successo. Tanto più che forse chi spicca meglio rispetto agli altri è Paul Giamatti. E questo dovrebbe spiegare un po' di cose. La commedia, con leggeri tratti di spy story, non è malaccio (i miei voti vanno da 1 a 10, quindi quattro non è una bocciatura completa), ma è sorprendentemente acerba e sotto tono. Inizialmente è un pastrocchio, molto confusionario, con un uso marcato di flashback che lentamente ci introducono all'interno di una trama elaborata e poco realistica. Ex agenti segreti che lavorano in combutta nel campo dello spionaggio industriale, affinchè possano arricchirsi subdolamente rubando e vendendo segreti e brevetti. Poteva essere migliore, se i continui colpi di scena fossero stati di quelli mozzafiato, non così repentini e non così poco importanti. Niente di che quindi, solo una commedia di poco conto. Inoltre nel bluray non c'è nessun tipo di extra interessante: solo il commento del regista. Evitabile.

domenica 19 giugno 2011

Indiana Line: Tesi 560, Tesi 704, Basso 830 ed Ego Sat

Eccoci qui, finalmente in grado di poter scrivere una sorta di recensione, o per lo meno alcuni pareri personali riguardanti il sistema di diffusori Indiana Line . La produzione è italiana, e come nelle migliori tradizioni, riusciamo a fare oggetti che possono stare tranquillamente al top della gamma. Tutto l'impianto, un 5.1 , è composto da diffusori Indiana Line, ma di fasce differenti: modelli Tesi per le torri centrali e per il frontale, modelli Ego per il sorround e Basso per il subwoofer.
I diffusori da pavimento (Tesi 560) hanno una loro eleganza e la capacità di essere buoni oggetti d'arredamento, potendo scegliere tra alcune finiture come quella in rovere grigio scuro. Dal punto di vista tecnico si tratta di diffusori a tre vie, con il woofer (coni i prolipropilene ed il midrage da 160 mm, il tweeter da 26 mm. Risultano ben piantate a  terra e sfruttano una potenza fino a 150 watt. Per l'ascolto in stereo puro di musica, abbiamo un controllo delle voci ed un rispetto dei bassi veramente ampio e gradevole. Almeno per il mio orecchio, allenato, ma non da super eroe. Se pilotate bene, non esiste alcun rischio di distorsione, ma solo onde pulite e chiare, che sono il punto forza del prodotto. Il canale centrale a due vie, Tesi 704, è della stessa famiglia delle 560, con una potenza fino a  100 watt. Ha due woofer da 120 ed il solito tweeter da 26 mm con piastra di alluminio anodizzato. Avendo gli altoparlanti schermati è ideale per essere posizionato anche molto vicino a tutti i tipi di tv. In ascolto HT la voce viene gestita quasi interamente da questo diffusore, e nonostante lo tenga "inscatolato" tra televisore e mobile, non crea nessun effetto grancassa, ma continua a diffondere con chiarezza. Per il sorround, la serie Ego Sat faceva al caso mio: compatti e facilmente installabili a parete mediante le apposite staffe. Anche in questo caso la sensazione che trasmetto è quella di un prodotto stabile, non leggero e per niente fragile, grazie anche agli ottimi materiali scelti. 60 watt per diffusori a due vie con un woofer da 100 mm ed un tweeter da 26. La risposta al suono è immediata, velocissima e netta. Il Basso 830 è il modello base per il subwoofer attivo, l'oggetto più odiato nei condomini. Il "bassotto" è comunque una bella bestia dotato di un amplificatore ed un pannello da cui poter gestire diverse funzioni ed i suoi 125 watt massimi. Le prove di ascolto fatte, sono quelle che un invasato riesce a far rientrare in neanche 12 ore. Ma avendo una vasta gamma di contenuti audio per l'ascolto stereo e video per sfruttare l home theater posso dire di essere pienamente soddisfatto.

sabato 18 giugno 2011

Impianto HT completato

Come già annunciato recentemente hebemus papam!!! Il mio impianto HT è finalmente pronto e concluso. Un caloroso e sentito grazie a Max di Audiophile Club che ha provveduto alla vendita, al supporto (anche morale) ed al montaggio del tutto. L'articolo sarà breve, in quanto ho passato l'intero pomeriggio a fare prove e contro prove, ascolti vari, spippolamenti con DLNA, usb, formati supportati, Sky, bluray e così via. Soddisfattismo dei prodotti presi sto adesso iniziando ad intripparmi di musica liquida a manetta. Quindi vai di EAC e Flac. L'Onkyo preso infatti non ha alcuna difficoltà a leggere formati lossless di questo tipo, e miei miseri gigabyte dovranno crescere a dismisura. Una recensione sul sinto amplificatore ed una sui diffusori non mancheranno, ma con calma. Per adesso dal punto di vista Home Theater non ci sono problemi. Manca un htpc ed un nas, ma entro la fine dell'anno saranno irrimediabilmente miei. Grazie alla scelta di puntare su due torri di buona qualità, mi è rinata la voglia musicale andata perduta con il passare degli anni. Comodo sulla poltrona, occhi socchiusi ad assaporare ogni tipo di nota prodotta, che si tratti di Iron Maiden o di Battiato, di Pink Floyd o di Gazzè, di PFM o di Dream Theater poco importa, ma la musica buona va ascoltata bene. Inoltre alcuni titoli in bluray già acquistati e non ancora visti, meritano tutto il rispetto possibile per essere goduti a 1080p ed essere ascoltati in DTS HD o simili. Home 2.0 ha messo il 5.1 e sono compatibili alla grande.

venerdì 17 giugno 2011

Robert Heinlein - I figli di Matusalemme


Autore: Robert Heinlein
Editore: Urania (584)
Pagine: 166
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

La persecuzione dei «diversi» è stata praticata da che mondo è mondo in tutte le società: diversi per il credo religioso o politico, diversi per le usanze, diversi per il colore della pelle, i gruppi minoritari non hanno mai avuto la vita facile. Che cosa fa credere ai Figli di Matusalemme che a loro sarà riservato un trattamento migliore?
L'immortale e funesta speranza che gli uomini siano, malgrado tutto, ragionevoli, che una «diversità» involontaria, genetica, innocua, possa essere accettata con una scrollata di spalle.
Anche se si tratta di una diversità che riguarda la durata della vita, e che divide la specie in due gruppi: i molti che misurano il tempo in anni, e i pochissimi che lo misurano in secoli.

Paura e delirio a Las Vegas (1998)


Regia: Terry Gilliam
Titolo originale: Fear and loathing in Las Vegas
Anno: 1998
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Avete presente il doppiaggio del Nido del Cuculo su Yoda - Marcello?  "Booooo allucinazione immensa ohh". Ecco riassume alla perfezione la magica esperienza che Gilliam, un artista in queste cose, ci propone. Come regista resta uno dei più invasati, uno dei più immaginari. Alle volte sembra di essere introdotti nella storia solo grazie alle sue capacità. Immagini e fotografia sono il top in questa pellicola. Uso ed abuso (visto che siamo in tema di droghe) di primi piani ravvicinati, portati all'eccesso. Sapiente utilizzo di effetti speciali, non stucchevoli, ma dosati con parsimonia per gestire le scene relative alle allucinazioni. La storia, ambientata nei primi anni settanta, in pieno boom psichedelico e psicotropo non è assolutamente il pezzo forte. Un po' scialba anzi, come un Martini bianco rispetto ad un tiro di coca. Nella sua povertà è però arricchita da tutto i contesto. Che si tratti di un cast magnifico (Depp è decisamente spettacolare, forse realmente fatto, e Del Toro da applausi da quanto è sconvolto) o delle comparse minori (Christina Ricci, Tobey Maguire, Cameron Diaz, Gary Busey, Flea dei RHCP e così via), che si tratti delle luci e dei colori, che si tratti della colonna sonora con White rabbit e Somebody to love dei Jefferson Airplane, non importa. La devastazione cerebrale arriva, sconvolgente, devastante, certe volte irritante. Ti manda nei pazzi. Se ci fosse stata qualche scena in meno ed una storia più accattivante, sarebbe stato da bis e da inchini multipli. Resta un film adatto a Vomito Ergo Rum.

martedì 14 giugno 2011

Sidney Sheldon - Hai paura del buio?



Autore: Sidney Sheldon
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 374
Voto: 1/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

I detective Greenburg e Praegitzer indagano sul suicidio di Richard Stevens, scienziato di una multinazionale impegnata in avanzatissimi progetti di ricerca tecnologica. Quando altri scienziati della stessa multinazionale vengono trovati morti e i loro familiari restano vittime di tentativi di omicidio, le indagini si fanno più serrate. Spionaggio, mafia, terrorismo industriale? Forse il magnate, nonché Presidente del Comitato nazionale per la ricerca scientifica, Tanner Kingsley può fornire una spiegazione...

domenica 12 giugno 2011

Non so cosa scrivere

Eh sì, è la verità. Non so cosa scrivere, non per mancanza di contenuti, per assenza di voglia di fare un po' di ordine. Il blocco dello scrittore non c'entra questa volta. Non penso inoltre che sia mai esistito, almeno per quanto riguarda l'andamento del blog. VER va alla grande, rulla e spacca abbestia, ma questo ormai lo sapete tutti. Uno dei problemi (se così vogliamo chiamarli) maggiori del mio blog è che fa tendenza. Quindi qualcosa scrivo poi diventa moda o meme . Già il fatto di aver scelto come titolo "Non so cosa scrivere" e poi fare un overload di informazioni su vasta scala, fa capire l'importanza che il blog ha nelle nostre vite. Volete un esempio? Oggi e domani si vota per il referendum. Ormai alcuni dati statistici sono di pubblico dominio. Appena scriverò i miei pensieri la tendenza cambierà. non posso farci niente, è la condanna di un blog di successo. Andrò a votare (domani) ed invece dei quattro Sì ne metterò soltanto tre. Per il nucleare un bel NO. Per quanto mi riguarda trovo insensato dire vietare la costruzione di centrali nucleari e poi utilizzare la corrente elettrica prodotta da quelle estere, a caro prezzo, senza alcun vantaggio occupazionale per noi. Trovavo più coerente qualcosa che permettesse l'acquisto di energia solo da fonti rinnovabili o anche fossili, ma non prodotto da questo tipo di centrali.

venerdì 10 giugno 2011

Aeon Flux - Il futuro ha inizio (2005)


Regia: Karyn Kusama
Anno: 2005
Titolo originale: Aeon Flux
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Ero convinto di averlo già visto alcuni anni fa, ma ho appena scoperto di essermi sbagliato. Forse lo ho confuso con qualcosa di simile. Nella sua totalità, lo considero un bel film, nonostante il fatto che poteva durare un po' di più e si potessero sottolineare meglio alcuni aspetti. Tanto per cominciare si tratta di fantascienza, e non di quella scontata o di quella proiettata in un futuro lontanissimo ed inimmaginabile. L'ambientazione post cataclisma non solo è realista, ma anche abbastanza originale con al creazione di una città utopica, che poi vedremo essere una civiltà distopica. Quindi, il solito virus che annienta la popolazione mondiale, ma non il solito futuro devastato dove pochi sopravvissuti cercano di campare tra scorribande ed anarchia. Qui l'ordine c'è, forse anche un po' troppo. Il mondo sembra ovattato in un paradiso terrestre chiuso da mura e sorvegliato da un governo in stile Grande Fratello. E' un mondo che funziona alla grande, ma con i suoi bei compromessi. Grazie all'uso intensivo della clonazione, per sopperire ad una mancata fertilità, viene a mancare quel senso di libertà e di piccante che si ha nel vivere una volta soltanto. Purtroppo questa parte è un po' conflittuale, in quanto al popolazione non sa di essere continuamente clonata. Non ha perso quindi il controllo della propria vita, essendo ignara. E manca qualcosa che renda interessante tale aspetto. La trama non è quindi molto forte, e manca un personaggio forte e carismatico (il protagonista è una Charlize Theron brava, ma non esaltante) che faccia al differenza. La fotografia e gli effetti speciali invece non sono male, e le trovate fantascientifiche sono di tutti rispetto. Nulla che ti sconvolga la vita, ma decisamente piacevoli, così come i combattimenti quasi alla John Woo. Diciamo che mi è piaciuto abbastanza anche se era migliorabile.

mercoledì 8 giugno 2011

Wapedia senza banner grazie a Taptu

Se prima utilizzavo quotidianamente Wikipedia , da quando ho lo smartphone posso dire di usare Wapedia (la controparte per il mobile) quasi ogni ora. Mentre ero alla ricerca di qualche vuoto da colmare, ho letto l'annuncio che spiegava la possibilità di togliere i banner (gratuitamente) da wapedia fino ad agosto. Infatti per pubblicizzare l'applicazione Taptu - DJ Your News hanno deciso di incrementare i download con questa trovata. Un utente di sicuro se lo sono aggiudicato, visto che secondo me questo aggregatore di notizie (e non solo) è molto ben fatto. Come possiamo leggere dalle caratteristiche è un comune lettore di feed con la particolarità di poter organizzare le notizie in una sorta di quotidiano online. Dal punto di vista estetico è un esperimento molto riuscito, perchè con un po' di accortezza riusciamo a mettere ordine e risolvere i problemi legati all'overload information. La visualizzazione è possibile impostarla sia solo testo che con le immagini. Comoda inoltre la possibilità di interfacciarsi con Twitter e FaceBook (anche con LinkedIn ma non lo uso) e di poter importare i feed dall'ormai ultra noto Google Reader.

martedì 7 giugno 2011

Primo Memorial Turimbo Ciclonico

Il nostro giocatore simbolo
Ho raccolto le mie ultime forze per poter scrivere questo articolo. Una volta terminato stramezzerò al suolo. Esanime. Senza conteggio.Non posso però esimermi dal narrare quanto avvenuto oggi pomeriggio, ad un orario sconsigliato dalla protezione civile, al Magonello. Quello che doveva essere il saluto per il ritorno al calcio di Turimbuktù, il talento di Salivoli Vecchia, si è trasformato in una partita scapoli contro ammogliati. La mia presenza, dopo anni di inattività ed una fuga da ogni tipo di sport o fatica, è stata la ciliegina sulla torta. Fortunatamente alcuni fondisti come New Mirko, il Delza ed Elvin hanno cercato di pareggiare i conti con la scarsità di agonismo e di marcia da parte di noialtri. Tutto sommato, se non consideriamo l'affanno ed i conati di vomito che mi scuotevano direi che ho fatto la mia porca figura. I movimenti e soprattutto le idee non sono venuti a mancare. Se prima mi basavo sulla velocità, adesso devo migliorare qualche giocata da fermo. Certo, la strada per eguagliare Messi è ancora lunga, ma ho l'altezza della mia parte.Turimbo, nella squadra avversaria, a mio avviso ha dato segni di ripresa, rischiando anche di segnare. Peccato il suo infortunio all'ultimo secondo, ma quello se lo è meritato per la sua pura cattiveria: si è disintegrato la caviglia per non farmi fare gol.
Un'ultima nota positiva è che la prossima settimana sono di secondo, quindi mi spiace raga... Io non posso giocare.

Deciso l'impianto Home Theater (o quel che sarà)

Logo di Audiophile Club
In sala praticamente manca solo lui (e un altro paio di cosette di poco conto). Dopo mesi di approfonditi studi, di intense letture del web e di forum più o meno del settore, di consigli e richieste ad amici, ecco che ho deciso l'impianto audio per il mio uso domestico. In verità avevo già deciso qualche settimana fa, ed avrei dovuto concludere l'acquisto il 1° giugno su internet. Il fato volle che un paio di giorni prima mi recassi quasi casualmente alla Fiera di Venturina. Là ho trovato lo stand di Audiophile Club e subito mi si è accesa una lampadina. Mi son trovato molto bene con i ragazzi che gestiscono il negozio e mi hanno dato fin da subito quel senso di sicurezza e competenza che è difficile trovare in qualcosa di non fisico e tangibile come internet. Professionalità e pazienza sono stati gli innesti per approfondimenti di non poco conto. Oggi la visita al negozio a Follonica in zona industriale (è bene che molti piombinesi sappiano dell'esistenza di una cosa del genere nel nostro territorio) ed altri discorsi inerenti il panorama audio video. Ho quindi optato per un sinto amplificatore Onkyo TX-NR609 che comanderà due casse frontali da pavimento Indiana Line Tesi 560, un canale centrale Tesi 704, due Ego Sat per il surround ed un sub basso 830. L'utilizzo principale che ne farò sarà quello relativo alla visione dei film in alta definizione, ma non volendo precludermi un buon ascolto stereo per la musica liquida ecco il risultato della scelta.

lunedì 6 giugno 2011

Iain M. Banks - Pensa a Fleba

More about Pensa a Fleba

Autore: Iain M. Banks
Editore: Fanucci
Pagine: 384
Voto:  
Pagina di Anobii


Trama del libro:
  
La guerra infuria nella galassia. Miliardi di macchine distrutte, miliardi di esseri sconfitti, condannati a un destino senza illusione. I pianeti, le lune, i soli assistono all'avvento di una violenza fredda e brutale, priva di qualunque ordine razionale. Gli Idirani combattono per la propria religione, i loro antagonisti, la Cultura, per un diritto morale all'esistenza. È lo scontro di due differenti visioni del mondo. Nessuno dei contendenti può arrendersi, senza compromettere la propria natura.

domenica 5 giugno 2011

Gavettoni dal cielo

Foto di di on the wallaby
Esattamente come lo scorso anno. Esattamente zuppo come una spugna. Solo che oggi invece di andare a Perelli 3, ci siamo  posizionati al Nano Verde ovvero un paio di chilometri più lontani da casa. Erano alcuni giorni che Il Meteo.it sbarellava non indovinandone una nonostante le gufate. Quindi non ci siamo minimamente (o quasi, Nonna Katia lo aveva detto.. ma lei è saggia) preoccupati. La giornata del resto era promettente, il sole ci sorrideva e l'acqua aveva una temperatura accettabile. Ok, ogni tanto c'era qualche nuvolone che minacciava di venirci incontro, ma noi viviamo la spensieratezza tipica della gioventù (eccetto Nonna Katia ed ovviamente Cindy che è rimasta a casa a badare ad OrsoMaria). Per questo il gruppo aumentava mano a mano che aumentava anche la consistenza tenebrosa delle nuvole. Ad un certo punto, con voto unanime ci siam alzati e diretti verso scooter o macchine (i più fortunelli). Ho fatto appena in tempo a montare in sella che qualche bastardo ha deciso di divertirsi lanciando gavettoni dal cielo. Il risultato, una volta arrivato a casa è quello paragonabile ad un naufragio. Meno male ho uno Skyliner che resiste all'acqua...

sabato 4 giugno 2011

Primo bagno nel Tirreno

So che non frega niente a nessuno, ma sono in debito col Sepio e con gettons che leggeranno questo articolo, e quindi devo parlare un po' di me e di quel che faccio. Siamo arrivato a giugno ed ancora non ero andato al mare per bene. Quindi niente tuffo, niente bagno, niente capelli scossi a rallentatore quando esco dall'acqua. Le cause sono state molteplici, rimbalzato tra i doveri casalinghi e quelli lavorativi ed una certa dose di marmottismo dovuta alla stanchezza. Inoltre il tempo non sempre è stato favorevole, anzi alcune volte ci si è messo di impegno per impedirmi il tanto agognato tuffo tirrenico. Oggi invece Perelli Tre è stata conquistata ed ho posto la mia bandiera per identificare il territorio. Giornata calda, con sole scottante. Temerario non ho usato creme protettive, questa sera vedremo il risultato. Se ho fatto il macho o lo stupido dipenderà dalla tonalità di rosso che prenderà la mia pelle. Nota dolente: se il Comune, la Parchi, o chi per loro pulisse un po' la pineta retrostante la spiaggia non sarebbe una cattiva idea. Considerando anche il fatto che chi viene al mare lì non ha altra soluzione che pagare il parcheggio (ridicolo, polveroso ed assolato) magari qaulche servizio in più potrebbe essere dato. E non siamo ad aprile... Siamoa giugno.

Requiem For A Dream (2000)


Regia: Darren Aronofsky
Anno: 2000
Titolo originale: Requiem for a dream
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Requiem for a dream, una sinfonia distruttiva in crescendo. Forse uno dei migliori film, se non il più eccelso in assoluto (di pari passo con "I ragazzi dello zoo di Berlino"), riguardanti il tema della droga, della sua dipendenza e della devastazione che porta dietro di sè. Quando una pellicola è ben fatto, dobbiamo considerare molte cose, come la storia, la fotografia, l'interpretazione, la musica ed il messaggio che lascia. Difficile trovare qualcosa di fuori posto qui. La vita  triste, comune, annoiata, monotona e priva di spunti di quattro persone di Brooklyn suddivisa in tre capitoli che rappresentano il rocambolesco declino delle loro vite. La droga  a tutti i livelli. Non solo l'eroina da spararsi nelle vene o la coca da sniffare e fumare, ma anche le anfetamine, come rimedio ai chili di troppo. Non solo l'abuso da parte di giovani inconcludenti alla ricerca di una prospettiva futura migliore, ma anche la storia senza alcun obiettivo di una donna di mezza età, bombardata dal tubo catodico, che una pasticca dietro l'altra si consuma. Belli i primi piani, i volti sconvolti, quasi dementi di chi diviene tossico in parte inconsapevolmente, in parte cercando un riscatto. Bella la repentina discesa verso il nulla. Bello il finale straziante per ogni personaggio. Bella la possibilità di un'alternativa troppo lontana ed impossibile da raggiungere al momento, ma possibile e certa nel passato. Dal punto di vista artistico e tecnico, le scene brevi e repentine, soprattutto nei momenti di delirio o di astinenza sono la ciliegina sulla torta della produzione.

venerdì 3 giugno 2011

Philips Brilliance Monitor a LED 234CL2SB 23"

Finalmente un monitor 16:9 per il mio amato pc. Decisamente grande e sottile con i suoi 23" ed uno spessore di 12,9 millimetri, grazie ad un pannello lcd LED ultra slim. E' infatti molto leggero, quasi da non crederci. Philips, da sempre leader in questo tipo di prodotti, utilizza un'illuminazione di tipo w-led (con i led disposti, guarda caso a "W" sullo schermo) che consente un risparmio energetico eccellente. Collegato attraverso un cavo hdmi alla scheda video, viene immediatamente riconosciuto e possiamo sfruttare le sue prestazione al massimo con una risoluzione 1920x1080 a 60Hz. Le connessioni sono semplici da fare in quanto le uscite sono presenti sul retro del piedistallo. Nella parte frontale della base invece abbiamo quattro tasti SmartTouch sensibili al tatto grazie ai quali possiamo accedere ai menù per impostare il contrasto, la luminosità, il colore e così via. La cosa sorprendente è la definizione con cui vengono proiettati i colori. La differenza la si nota immediatamente, anche con la semplice visualizzazione degli sfondi di Windows 7. Il contrasto è infatti senza precedenti: 20000000:1 (venti milioni a uno) grazie all'esclusiva Philips SmartContrast ed i tempi di risposta sono tra  i più bassi d categoria con solo 2ms per tutti gli amanti dei giochi.

mercoledì 1 giugno 2011

HideIn Key: proteggere dati via USB

Qualche tempo fa avevo letto un articolo, non ricordo dove, riguardante la HIDEIN Security Key e visto il suo miserabile costo ho deciso di acquistare la versione da 2 miseri GB (è comunque possibile avere anche i tagli da 4, 8 e 16). Poi l'ho dimenticata. Fino a quando non ricevo un misterioso pacchetto da Hong Kong. Una volta tolto con fatica l'imballo mi trovo davanti una sorta di piacevole scatoletta porta sigari di colore argento, con all'interno la penna USB da me scelta (di colore nero).
Questa chiavetta permette di crittografare una partizione dell'hard disk (tramite cifratura a 256 bit) e consentire l'accesso ai files solo se essa è inserita e l'utilizzo di una password. Molto utile, quindi più che per la capacità di immagazzinamento, per la protezione di alcuni nostri dati. Una volta inserita, oltre al menù relativo alla memoria di massa, ne avremo uno con la voce "HardDiskKey": al suo interno alcuni files, tra cui un video ed una guida in pdf ed un eseguibile che installerà un software.. La chiave vine infatti letta in modo doppio. Da una parte la memoria di massa da 2 GB (nel mio caso) dall'altra il cryptochip hardware visto come un'unità cd. Ad ogni modo una volta collegata è possibile scegliere la partizione (o crearla) da utilizzare con la nostra chiave AES 256. Questa sarà visibile solo se la chiavetta è collegata al pc e se inseriamo la password giusta precedentemente scelta. Viene inoltre data la possibilità di fare un backup via email della password scelta.

Corso antincendio

Squadra "autopompa 17"
Dopo sedici (se-di-ci) estenuanti ore di corso è finalmente terminata oggi la prova del fuoco. Adesso posso dire di essere divenuto un pompiere provetto. In caso di calamità, incendi ed inferni sulla terra potete contare sul mio apporto. Come un leone ammaestrato mi tufferò nel cerchio di fuoco, salterò muri di fiamme e mi adopererò allo spegnimento di ogni tipo di forma di combustione. Che si tratti di una sigaretta accesa da Padre Pio o di un bombola colma di GPL infiammato che piroetta inspiegabilmente tra le campate. Proprio questa mi ha indotto attimi di tensione durante la prova pratica. Il pericolo (non) è il mio mestiere ed un simile test, non ti guarda in faccia: pochi secondi per decidere se la tua vita è più importante di quella di una bombola. La risposta può sembrare ovvia, ma non sempre è quella giusta. Di seguito il resto delle foto che mi fanno sembrare un mini exogino imparentato con Dart Fener ed un video della mia strabiliante prova di coraggio.