giovedì 31 marzo 2016

Sesto giorno: da Key West Ad Orlando

Inizia praticamente oggi la vera vacanza on the road, quella per cui non tutti sono pronti, quella che a noi piace tanto. Miglia e miglia macinate, che pur non essendo incredibilmente tante, pesano il doppio quando i limiti sono bassi, gli altri automobilisti li rispettano, e magari ogni tanto imbocchi la via sbagliata. Pero' a noi piace, anche se ti stanca, anche se non interagisci con il mondo. Ed attraverso questo viaggio, come nei romanzi di formazione, si trovano cose davvero spettacolari e sorprendenti. Bando alle ciance, non facciamo in tempo ad accomodarci in albergo, cosi' saltiamo a pie' pari e ci ritroviamo all'Amway Center dove si svolge il derby di Hockey su ghiaccio Orlando Solar Bears contro Florida Everblades. Comprammo i biglietti per poco piu' di 30$ l'uno un paio di mesi fa, ma non sapevamo che ci riservassero un trattamento VIP. Tribuna d'onore, con tavolo, comoda poltroncina con rotelle, schermo, una hostess a nostra completa disposizione... Ci mimetizziamo tra i tifosi di casa, ci alziamo in piedi durante l'inno Nazionale, urliamo quando i Solar Bears segnano. Siamo praticamente cittadini adottati. Solo che dopo un po' lo sport e' noioso, cosi' a meta' circa abbandoniamo e ci anticipiamo per cena, visto che siamo anche stanchini dopo circa 9 ore di guida. In serata arriviamo alla nostra prima vera sistemazione da nababbi: Buena Vista Suites, vicinissima al parco, che domani visiteremo.

Foto della giornata (30/03/2016)

Siccome allo stadio c'era anche la wifi gratuita che pompava a palla, ho fatto un po' di video e li ho caricati:

mercoledì 30 marzo 2016

Quinto giorno: snorkeling e aqua scooter a Key West

Olivia ed io abbiamo gia' deciso: i mesi invernali a Key West e quelli estivi a Piombino. Faremo le stesse cose che ho fatto oggi con gettons, per tutto il giorno, tutti i giorni. Ieri ci siamo dati da fare per poterci sbizzarrire oggi, prenotando alcune attivita' sull'isola. La mattina ci siamo mossi con un catamarano verso la barriera corallina e da qui ci siamo tuffati per fare snorkeling e ammirare il mondo immerso. La profondita' non era elevata (circa nove piedi) cosi' pinne, senza fucile e con maschera bastava un piccolo sforzo per arrivare in fondo. Un mondo colorato, anche se i coralli (se erano coralli) non risultavano cosi belli e variopinti come quelli di TimeWalk. Gli volevo anche portare un esemplare, ma ci avevano preventivamente avvisato di non farlo, pena la morte (o quasi). E di Olivia mi fido. Quindi la fiducia e' reciproca. A pranzo aragosta (forse una di quelle viste pochi minuti prima) e subito dopo il tradimento. Eh gia', ho messo le corna al mio amato Skyliner con un aqua scooter Yamaha che mi ha dato immense scariche di adrenalina. Abbiamo fatto il giro completo dell'isola, passando pure sotto i ponti. Sopra sarebbe stato troppo da spericolati e mamma mi legge. Seconda parte del pomeriggio tra viuzze, negoziucci, sigarucci, pabbucci fino a quando non abbiamo trovato due mini noi. Presi. Tra un mese al massimo dovrebbero arrivare. E questa sara' una sorpresa.

Foto Key West (29/03/2016)

prosegui per i video

martedì 29 marzo 2016

Quarto giorno: Everglades e Key West

Foto di gettons
Mai i due ragazzi, questa mattina, quando aprirono gli occhi per la prima volta, si sarebbero immaginati cosa li aspettasse a fine serata a Key West. Ma cari lettori, non abbiate fretta, cio' che sto per narrare deve avere un principio... Erano da poco passate le 7 AM, quando raccogliendo le ultime forze rimaste, i due amici si prepararono ad abbandonare la casa della rivoluzionaria Leslie e per la prima grande avventura del giorno appena arrivato: andare a prendere la macchina a noleggio in aeroporto, perlomeno per smettere di foraggiare i tassisti cubani di Miami. L'impresa si svolse in maniera audace, ma impeccabile ed i due, saggi ed astuti, decisero pure di cercare un Best Buy per acquistare un navigatore GPS: 89 dollari contro i 150 del noleggio. 10 punti esperienza da utilizzare nel corso dell'avventura. Cosi' sopraggiunsero quatti quatti alle Everglades per visitare il parco con airboat. Per la regola mangia per non essere mangiato, un buon pranzo a base di alligatore: una volta in pentola non fa piu' tanta paura. Terminata la visita i due si proiettarono tra ponti di cui persero il conto in quella famosissima isola, KeyWest, la piu' a sud degli Stati Uniti che ospito' tra i tanti pure un certo Hamingway. E quando giunsero all'abitazione gioirono e cantarono a squarciagola per almeno 3 secondi tanto sembrava una reggia a confronto della fattoria. Ma la sera una mostruosa sfida li aspettava dietro l'angolo: gettons crede che ci siano le zanzare in camera e ne soffre e si lamenta e si gratta e fa gli scatti (tipo pazzo), mentre Jack ha il supplizio di doverlo stare a sentire e schiamazzare, nonostante sappia di certo che le zanzare non ci sono.

Foto della giornata

Per i video proseguite sotto

lunedì 28 marzo 2016

Terzo giorno: in barca a vela ed ancora Miami

Lo dico sempre che adoro i piani ben riusciti, e ci sara' pure un motivo. Certe volte pero' ricevi degli avvertimenti dalla divina provvidenza, e ti salva un po'. Il piccolo piano era quello di recarci, ricordiamoci che oltre ad essere domenica e' pure Pasqua, al Biscayne National Park. E ok, ma se non a grandi linee non sapevamo che fosse un parco quasi interamente marino. In poche parole c'era da prenotare un qualcosa, se non volevi accontentarti della spiaggia. Tutto preso, o quasi. Restavano due posti per un tour privato in barca a vela fino alle isole del Parco. Siamo gente pratica, pirati di mare, cazza qui, timona la', il gergo marinaresco lo abbiamo nel sangue. Ci siamo anche bullati di avere l'Amerigo Vespucci. Ed abbiamo pure rubato dalla casetta la crema protettiva 50 (peccato che abbiamo scordato di usarla ed ora siamo fosforescenti). Dopo un lungo viaggio per mare, guidati dalla forza del vento arriviamo ad Adams Key. Senza saper ne' legge ne' scrive ci danno un kayak a testa, il necessario per fare snorkeling su un fondale in cui toccavo anche alle elementari ed un orario di ritorno. Provo a fare il ninja, ma cado subito in acqua. E' uno sport difficile, estremo, le mangrovie possono inglobarti o infilzarti se non hai nelle vicinanze un massiccio amico pronto a salvarti. Purtroppo essendoci troppi impedimenti abbiamo deciso (abbastanza saggiamente) di lasciare smartphone, macchine fotografiche e go pro in barca, quindi nessuna testimonianza visiva di noi pirati alle prese con l'oceano. Terminata con successo questa avventura passiamo al livello successivo e torniamo a Miami Beach cercando un posto per ammirare la skyline. La serata si conclude bellamente con la classica vita notturna: cena (burritos cubanito) alla Bodega con tanto di apertura della porta segreta che nasconde un locale per fare bevute, passeggiata su Ocean Drive, mojito, quello vero al Roof Bar di Hotel 1. Come fossimo cubani immigrati della bene Miami

Foto di Miami (27/03/2016)

domenica 27 marzo 2016

Secondo giorno: tutta Miami

Oggi tutto perfetto: Miami e' cool. E l'America e' sempre l'America, qui le cose funzionano, sono semplici, sono possibili, spesso sono fatte bene. Cosi' anche se la grandezza della citta' ci prende alla sprovvista, con Uber e vari taxi ci muoviamo riuscendo a vederla in largo, ma soprattutto in lungo. Ocean Drive ci ospita come prima tappa della mattina che prosegue su una delle spiagge piu' famose ed invidiate del mondo. Il caldo e' eccessivo, l'acqua dell'oceano accettabile e la fauna autoctona di primissima scelta. La legge (della sopravvivenza) pero' proibisce di fotografare culi, per questo motivo non ne troverete. Lavorate d'immaginazione. Proseguiamo il nostro trip con visita a Vizcaya: una sorpresa inaudita che ci riporta ai primi del 900. Cultura a parte, ricorda troppo una di quelle di ville dei narcotrafficanti sudamericani, con giardini, fontane, teatri e labirinti. Ci affidiamo poi ai consigli della rete e macinando altri chilometri in lingua latina entriamo nel Parco Bill Baggs per ammirare (con un po' di fatica) il faro. Da buoni salutisti quando la teoria diceva che fosse l'ora di pranzo ci siamo fatti un frullato, di quelli che fanno bene (vari frutti piu' spinaci) cosi' carichi e possenti ci ricordammo di fare il pranzo, quello vero, alle 17:00. L'anima spagnoleggiante ci ha preso in toto. Ma la gita giornaliera non termina qui:visitiamo Wynwood Walls e le gallerie d'arte per poi concludere la serata a Coconut Grove con cibo peruviano. Giornata calda e carica, ma Miami porta con se' numerose attrazioni.

Nota a pié di pagina:
siamo molto amici dei tassisti, sono i nostri compagni di scena migliori. Per lo più cubani immigrati che non sanno un'acca di inglese. Ma che non amano Castro, amano la libertà e se ne fregano della lingua.
Abbiamo anche conosciuto Mary Farah, attrice (presente anche su Imdb: nm6634677) e tassista al solito tempo. Innamorato.
Foto di Miami (26/03/2016)

ed un paio di video sulla nostra sistemazione:

sabato 26 marzo 2016

Primo giorno: arrivo a Miami

Superate le 26 ore di veglia sono un po' sfatto. La giornata e' stata pesante e sta finendo in maniera altrettanto massiccia con la tastiera senza punteggiatura corretta. Grazie al buon Funflus arrivo a Roma con ben tre ore in anticipo sull'imbarco, mi tengo lontano da quelli barbuti e da quelli con le bombe, faccio tutto a modino e mi siedo sull'aereo aspettando pazientemente che mi porti a destinazione. Su Miami incombe un temporale di proporzioni anomale cosi' giriamo in cerchio per ben sei volte ed arriviamo con un'ora di ritardo.  Anzi arrivo. Perche' a gettons e' andata peggio (sempre lui lo sfortunello): dirottato su Orlando, non sa se, come e quando ripartira'. Boia le prime notti sono prenotate a nome suo, vabbeh mi armo di una tipica parlantina spagnoleggiante e mi reco all'appartamento saggiamente prenotato su Airbnb. Mi ritrovo dentro GTA, per davvero. La nostra casetta e' all'interno di Little Haiti e sembra una vera e propria comune. Tipo Christiania in piccolo, con tre casette, una sull'albero, e tanti animali. Tra cui un gallo che canta anche la notte. Fa un caldo bestialotto, umido, afoso, la doccia all'esterno (in prossimita' della casina delle svedesine) e' rinfrescante al massimo, mentre attendo notizie del mio compagno di ventura. Eccolo, e' arrivato, mi raggiunge, per partire subito alla volta del Bay Side: cena latina piu' bevute latine. Non serve fingere di conoscere l'inglese, ti parlano direttamente in spagnolo, senza troppi complimenti. E senza troppi complimenti vi saluto, che sono devastato e vado a letto

Fotografie: Miami (25-03-2016)

mercoledì 23 marzo 2016

Re-Animator (1985)




Regia: Stuart Gordon
Anno: 1985
Titolo originale: Re-Animator
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Scrivono di lui: 
"Voto a caldo: 5. Premio l'idea è gli effetti speciali, ma la trama è allungata a dismisura con la solita idea, e dura anche poco... Cmq è quasi un comico-porno " [Donna Moderna]
"Opera d'esordio audace del regista, con buoni effetti speciali e una censura minima. La parvenza di sceneggiatura lo rende se non altro accettabile, a differenze di molti altri nel suo genere. Voto 6=" [Quattroruote]
"Comunque voto complessivo 4.5, trama fantasiosa, ma essendo horror mi ha fatto più ridere che altro. Buon bmovies, ma i capolavori sono altri. Mezzo voto in più per il coraggio. Scene extra fenomenali" [Il Guerin Sportivo]
"Capo_di_lavoro senza eguali. Sublime in ogni sua parte. Per rimediare al budget scarsissimo (in dracme fuori corso) hanno usato veri zombi. Opera magna." [Anonimo su Internet]

Nonostante la critica sia profondamente divisa, se paragonato a tanti titoli horror degli anni ottanta, risulta una coraggiosa prova artistica, in cui non si centellinano le scene crude con sangue, corpi mozzati e brandelli di carne. Al limite dello splatter Re-Animator prende spunto da un racconto di H.P. Lovecraft e pone l'accento sulla non morte. O la non vita, se più vi aggrada. La trama è semplice e vede come protagonista lo stereotipo dello scienziato pazzo, che non si arrende di fronte all'inevitabile sintetizza una sostanza miracolosa in grado di dar vita ai tessuti ormai morti. Inevitabile l'effetto Frankenstein, che prontamente ci mette in guardia: vietato giocare a fare Dio. La pellicola ha un suo perchè pur mancando di una certa originalità di sceneggiatura: semplice, lineare, arriva giusto là dove vuole arrivare, lasciandoci il messaggio succitato grazie anche all'ausilio di scene grottesche e violente. Oggi parlare di horror è difficile più che mai: siamo abituati ad ogni genere di mattanza, che sia della carne o psicologica, poco conta, ma gli effetti speciali di oltre trenta anni fa, dovevano fare senza dubbio un certo effetto. A corredo, Gordon utilizza una fotografia in grado di generare suspense grazie a piccoli, ma suggestivi aiuti. Un esempio è la lampada che illumina ad intermittenza la cantina mentre i protagonisti danno la caccia al gatto tra ombre ed anfratti. Forse non un capolavoro totale, ma senza dubbio una carica positiva per un genere nascosto nella serie B dei film.
DVD piacevole nel comparto video che non presenta artefatti particolari pur considerando la sua età, audio italiano presente anche in 5.1 ed extra contenenti scene censurate (per nudi, non per violenza).

Quantum Of Solace (2008)


Regia: Marc Forster
Anno: 2008
Titolo originale: Quantum Of Solace
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Cofanetto 3 BD di 007)
 
Essendo il seguito diretto di Casino Royale ho voluto guardarlo più o meno a breve distanza dal primo film che vede Daniel Craig interpretare l’agente segreto 007. Ed i risultati sono buoni come nel precedente. Questa nuova faccia mia piace, è più realista in molte scene, l’azione non pare finta e costruita pur essendo per certi versi anche esagerata e sopra le righe. Forse però c’è un piccolo problema: premetto che non mi tange minimante, anzi lo preferisco così, ma il personaggio di James Bond è un po’ diverso dal solito. Più capace, meno maschilista, meno sfruttatore assiduo di donne, vendicativo, succube di emozioni. Ripeto, a me va benissimo così, anche se la trama e la sceneggiatura sono nuove ed originali ed usano il soggetto per una normale storia di spionaggio. Molto belle qui le location, in special modo le “nostre”: Talamone, Siena, Carrara, Garda... Non mancano combattimenti, sparatorie, inseguimenti, esplosioni, belle ragazze... Purtroppo continuano a mancare i gadget interessanti da spia segreta. Nel complesso un film molto riuscito. Buono il bluray con i seguenti extra:
  • Video musicale "Antoher day to dye" (4 minuti)
  • Riprese in esterni di Bond (25 minuti)
  • Inizio delle riprese (3 minuti)
  • Riprese in esterni (3 minuti)
  • Olga e l'inseguimento in barca (2 minuti)
  • Il regista (3 minuti)
  • La musica (3 minuti)
  • Presentazione della troupe (45 minuti)
  • 2 trailer

Miitomo di Nintendo

Chiunque conosce Nintendo: in ambito videoludico è un gigante, sebbene nel corso degli anni abbia perso un po’ di terreno rispetto ai diretti concorrenti. Inoltre i tempi cambiano, la mobilità è un argomento centrale della tecnologia e dell’evoluzione, i dispositivi mobili sono una fetta di mercato non indifferente ed in continua crescita. Nei mesi passati si sentiva vociferare di un nuovo progetto da parte di Nintendo per il gaming su smartphone. Una piattaforma? Un dispositivo? Un nuovo gioco? Alcuni giorni fa è stata rilasciata l’applicazione  Miitomo. Non è presente sul Play Store, ma si trova il suo apk (versione 1.0.0) ad esempio su apkmirror, pesa poco sopra i 30 mega e bastano cinque minuti per configurarlo. Purtroppo è geolocalizzato solo per il Giappone, ma la lingua italiana viene subito riconosciuta e si può interagire senza problemi. Ma di cosa si tratta? Non è niente di eccessivamente originale, è un misto tra un social network ed una piattaforma di gioco. Se avete dimestichezza con la Wii non sarà difficile creare il vostro avatar con le fattezze desiderate. Una cosa davvero ganza è che questo parla e si atteggia secondo le specifiche che volete dargli, è molto buffo. Soprattutto nel modo di parlare e muoversi, ma ovviamente dovete “giocare” un attimino con le impostazioni. Finito l’effetto WOW che dura anche più di un’ora, si capisce che senza un network di amici, la faccenda può diventare noiosa. Si possono usare i propri contatti Facebook o Twitter (e ovviamente l’account di Nintendo), ma sebbene abbia superato il milione di download ho trovato un solo amico... Non molto per adesso. Iniziando ad interagire con il proprio alter ego gamificato ecco che possiamo osservare la sua crescita evolutiva all’interno del network grazie a nuovi gadget vinti (ad esempio il cappello di Super Mario) o monete o biglietti. Sono ovviamente previsti, ma non indispensabili acquisti-in-app. Una volta presa pratica con il personaggio è possibile adattarlo con vari strumenti social che possono risultare divertenti. Forse oggi è troppo presto per restare totalmente ammaliati da questa applicazione, ma credo che possa avere un sacco di fortuna una volta che verrà distribuito a modo. Di sicuro è una japponesata pesa, che attirerà inizialmente un certo tipo di pubblico, quello più pratico con determinate dinamiche. Intanto lo ho provato, sull’utilizzo ho ancora qualche riserva. A piccole dosi divertente, chissà se prenderà piede? Mica vorrete restare indietro?

domenica 20 marzo 2016

MotoGP 2016: Loasail (Qatar)

L'attesa è stata lunga, lunghissima. Lo scorso campionato si è concluso tra le polemiche, per la VERgognosa gestione del caso Rossi - Marquez - Lorenzo, vedendo avvantaggiati i due spagnoli. Peccato davvero perchè era stato il MotoGP più bello da diversi anni a questa parte. Ma questa sera siamo stati di nuovo tutti in piedi sul divano per goderci lo spettacolo, o meglio non proprio tutti, perchè mancano sicuramente all'appello quei milioni di intenditori dell'ultima ora che hanno acceso la tv solo nelle ultime tre gare. Ad ogni modo si riparte con la notturna nel deserto, vince Lorenzo, ottimo secondo posto di Dovizioso e chiude il podio Marquez. Un quarto posto guardingo per Rossi che non riesce a sfruttare al meglio il vantaggio che, almeno in teoria, le gomme dure avrebbero dovuto dargli nella seconda parte di gare. Noi siamo ancora qui a tifare Vale!!! Dai!!

Torino 1 - Juventus 4

Torino è bianconera. Ancora una volta, l'ennesima. Siamo i matatori dei bovini, oggi scornati. E Buffon batte il record di imbattibilità portandosi a 973 minuti. Leggenda. E' servito un rigore per trafiggerlo, ma ciò che conta di più è il risultato. Serviva una prova di forza dopo la partita con il Bayern, e c'è stata. Il derby è il derby. Anche se loro stanno in bassa classifica, e come tutti i derby si deve giocare con grinta e tenacia. Non sono mancate infatti. Non tutto gira per il verso giusto ovviamente, e così si infortuna Dybala. Ma niente paura, punizione strepitosa di Pogba e già esultiamo. E' poi la volta della discesa in solitaria di Khedira che mette il punto esclamativo sulla gara. Accorciano su rigore subito ad inizio ripresa e forse in cuor loro ci sperano anche. Inutile: Morata si sblocca e fa doppietta. Al di là di tutto questo la goduria maggiore sta nel leggere la triste invidia di tutti i tristi antijuventini che si appellano ad eventuali errori arbitrali, gli stessi che gioivano dei danni subito a Monaco. Ed il bello è le loro gioie durano talmente poco che un po' ti dispiace doverli svegliare e riportare nel mondo reale. Quello in cui devono per forza di cose salutare la capolista. Salutatela #finoallafine.

sabato 19 marzo 2016

Youth - La Giovinezza (2015)




Regia: Paolo Sorrentino
Anno: 2015
Titolo originale: Youth - La Giovinezza
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Un film per essere bello deve piacere. Questo è noioso, inconcludente, volutamente filosofico da nicchia, in un parola odioso. Non basta la copertina (ho scelto l'altra) con un culo in bella evidenza. Non basta utilizzare Alfred come maggiordomo in pensione anticipata, non basta usare frasi scontate riprese dai Baci Perugina. Profondo? Manco per niente. Tutte cose già viste o già lette, messe su pellicola in maniera talmente lenta da renderle scontate e prive di interesse. L'essere vecchi è brutto? E' bello? E' ganzo? Boh, chi se ne frega in fondo. Gli attori vengono ricordati per cose frivole? Prendi esempio da Birdman se vuoi fare un capolavoro. Lo psuedo ospizio con gente con problemi è triste quasi quanto tutto il film. Inseriscici Maradona, sì bravo, dagli pure dei soldi per un finto palleggio e siamo a cavallo. Soporifero fino allo stremo, credo non ci sia altro da aggiungere.

venerdì 18 marzo 2016

Ciao Mediaset Premium, questo è un addio

Questo lo è davvero. Non come per Sky della scorsa primavera. Ho voluto dare una possibilità a Mediaset Premium, e nonostante le numerose peripezie (1+2, 3 e 4) c’ho fatto pure qualche mese. Con la dipartita di ieri della Juventus, ha zero senso continuare con questa farsa. Onestamente sono molto deluso dal servizio (se escludiamo l’applicazione Android di Premium Play). Prima di tutto ho dovuto fare i salti mortali per sistemare il segnale dell’antenna, e non sono stato l’unico, poi la tanto pubblicizzata cam interattiva è una boiata con tecnologia di inizio millennio, la scheda non sempre trova il segnale al volo, alcune volte dà il messaggio “canale criptato” proprio mentre guardi un evento. I contenuti sono risibili, gestiti male, pochissimo HD, audio non ai livelli ottimali. E pagare (con sconto) 26 euro al mese è una martellata sulle palle. Ma vabbeh, c’è la Champions quindi ti tappi un po’ il naso. Ora che non mi interessa guardare le altre squadre, posso salutarli allegramente. Quindi chi se ne frega delle penali sugli sconti usufruiti. Modulo da compilare e mandare con raccomandata, e gli spedisco pure la cam, tanto se volessi guardare qualcosa uso l’applicazione. Voglio proprio levarmeli di torno. Se ci ripenso.... Una raccomandata nel 2016. Roba da galera. Malidetti loro.

mercoledì 16 marzo 2016

Bayern Monaco 4 - Juventus 2

Gira il cazzo, non c'è dubbio. Perchè perdere non piace a nessuno, ed un po' come morire. Ti passa una parte di vita davanti, come flash e pensi a tante cose. Pensi a quella maledetta partita di merda di Siviglia in cui hai regalato il primo posto al City, pensi ai sorteggi in cui ti capitano proprio i tedeschi del Bayern, pensi ai sessanta minuti della partita di andata in cui sei stato succube ed agli ultimi venticinque in cui con un pizzico di fortuna in più la chiudevi a tuo favore, pensi agli infortuni di Dybala, Marchisio e Chiellini, uomini chiave per la stagione. Ma soprattutto pensi al fatto che fino al 90° vincevi all'Allianz e che la partita era praticamente chiusa. Queste vanno vinte, senza paura. Punto. Hai dimostrato di essere alla pari, in alcune occasioni superiore all'avversario, quello che tutti temono. Non hai quindi da nascondere la coda tra le gambe. Non hai da togliere così presto il Morata che fa la sua miglior prestazione stagionale, non hai da difendere il risultato inserendo uno come Sturaro che va nel pallone appena gli fai "bubusettete". No, ti ci incazzi, perchè uscire agli ottavi sa di poco, soprattutto se eri praticamente già passato. Forza comunque ragazzi, la stagione ha ancora da finire. #finoallafine.

Godzilla (2014)




Regia: Gareth Edwards
Anno: 2014
Titolo originale: Godzilla
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Non mi sono mai appassionato a Godzilla: tra i diecimila film, remake, reboot, fumetti, cartoni, libri e boh(a)i chissà cosa altro ancora, questo addirittura è il primo che vedo. Ah ecco, forse ho giocato a qualche vecchio videogame. Era giapponese, quindi non mi interessava molto. Di conseguenza non ne so nulla a parte che sarebbe un gigantesco lucertolone che distrugge Tokyo o magari San Francisco. Il film tuttavia, come c'era da aspettarsi, è una mega galattica opera di effetti speciali in cui il bestione lotta contro altri due immensi mostri preistorici che si sono risvegliati in cerca di radiazioni. Quindi diciamo che il concept si basa un po' sulle robe originali. Ma boh, non sono capace di dirlo con esattezza. Così, a differenza di quanto avvenuto con i robottoni di Pacific Rim (go go go!!!), non mi sono entusiasmato troppo nel vedere questi scontri (oltretutto fatti quasi sempre al buio) epocali. Belle, o meglio appariscenti, alcune scene di devastazione, ma il protagonista duro e puro, i militari beoti, il volemose bene finale lo sciupa un po'. L'idea di fondo infatti non sarebbe male, cioè per un film del genere, ci sta tutto alla grande. Ma a conti fatti è il solito polpettone e quando lo scienziato giappo (che è anche un po' cinese) si commuove nel vedere il bestialotto ancora viva verrebbe da trucidarlo sul campo. Ma dai, sono morte migliaia di persone e lui vorrebbe il cucciolo da passeggio. Poi una cosa che non ho capito, ma non perchè sono crognolo: i MUTO si "cibano" di radiazioni e va bene, ma il Godzilla cosa mangia? In questi anni è stato in semi letargo per ascoltare i segnali dei suoi acerrimi nemici, magari mangiandosi qualche balena flambé (sputa fuoco azzurro), ma per farsi il coast to coast (Giappone - California) non si mangia nemmeno un bimbo. E Walter White dura troppo poco. E non ci sono fiche in evidenza. Epperò gli do 5 perchè si può guardare senza affanni particolari. Ed il bluray merita soprattutto per il Dolby e per alcuni extra:

  • Monarch: declassified (15 minuti)
  • The legendary Godzilla (39 minuti)

domenica 13 marzo 2016

Casino Royale (2006)




Regia: Martin Campbell
Anno: 2006
Titolo originale: Casino Royale
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Cofanetto 3 BD di 007)

Per i miei 007 ho dovuto fare un salto temporale di circa trenta anni: da La Spia Che Mi Amava sono passato direttamente al primo che vede Daniel Craig nei panni di James Bond. Ho fatto bene, fans a parte, gli ultimi se sono tutti come questo, presumo siano migliori di quelli vecchi. Inoltre la storia è nuova, Casino Royale non era mai stato trasposto per il cinema, almeno per quanto riguarda la saga originale, ma lo abbiamo visto nella serie antologica Climax! ed in una parodia. A livello di trama quindi non mi sono perso assolutamente nulla, non che gli altri dieci recensiti fino ad adesso, fossero troppo collegati tra loro o rispettassero in modo certosino chissà quale cronologia. E ad ogni modo Daniel Craig mi è piaciuto. Sia lui che il suo personaggio, decisamente più credibili, più moderni, meno misogini, più abili, più realisti. Basti solo pensare ai combattimenti: niente scazzottate da fumetto anni sessanta, ma corpo a corpo piacevoli. Anche la sua presenza scenica è buona e non è antipatico. Riguardo al film lo valuto nella totalità della serie, e secondo me è molto ben riuscito: tanta azione, molte location interessanti, Eva Green come Bond girl... Poi ci sono anche alcuni aspetti bui, come il Montenegro che pare l'Austria o la durata eccessiva delle partite di poker, la mancanza di gadget interessanti, ma ci si può anche stare, piace comunque. Anche perchè l'inseguimento in stile parkour nel cantiere edile in Africa vale il prezzo del disco, che a proposito è di ottima fattura e presenta i seguenti extra:

  • Scene tagliate (8 minuti)
  • Verso Casino Royale (27 minuti)
  • James Bond alle Bahamas (24 minuti)
  • Morte a Venezia (23 minuti)
  • L'incredibile opera di Ian Flaming (21 minuti)
  • La via segreta per il paradiso (24 minuti)
  • Diventare Bond (26 minuti)
  • James Bond per davvero (24 minuti)
  • Video musicale di Chris Cornell (4 minuti)
  • Commento audio

sabato 12 marzo 2016

Nato Il Quattro Luglio (1989)




Regia: Oliver Stone
Anno: 1989
Titolo originale: Born On The Fourth Of July
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Non si può certo dire che ami molto i film di o sulla guerra. E tanto meno quelli così profondamente impegnati. Però è indiscutibile la maestria con cui Oliver Stone ha diretto questa sua pellicola in cui il protagonista è un ragazzo orgoglioso e patriota, reduce del Vietnam. Un ragazzo prima di tutto. Un sognatore, un idealista nell'uno o nell'altro verso. E' altrettanto vero che un film del genere però risulta pesantuccio (avevo già provato a guardarlo, ma in certi momenti è davvero troppo macchinoso, in altri spezzettato e con poca continuità) ed alcuni difetti, puramente soggettivi in relazione alla poca dinamicità. travolgono l'immensa prova di Tom Cruise, la sensazionale fotografia del campo di battaglia, la crescita interiore, sofferta ed incompresa del personaggio. L'intensità del film non va quindi ricercata nell'azione inconsistente, ma nel dramma che il reduce prova sulla propria pelle, abbandonato, deluso, sfruttato. Una sofferenza che cresce negli occhi di chi da eroe si trasforma in vergogna da nascondere. Il risultato di una mattanza, di errori sottovalutati, di una propaganda che non vorrebbe tollerare obiezioni. La guerra raccontata da chi l'ha fatta e ne ha pagato le conseguenze, da chi ci ha creduto fino in fondo ed infine si è sentito vittima.

venerdì 11 marzo 2016

Juventus 1 - Sassuolo 0

Buffon. Buffon con 926 minuti senza subire reti. Novecentoventisei. A tre dal record di Seba Rossi. Dybala. Dybala con il suo quattordicesimo gol in Serie A che migliora il suo record personale. Rugani. Rugani che questa sera fa la sua migliore partita in bianconero spostato sulla sinistra, su ruolo non naturale. Anche questa è la Juve, quella che dalla partita di andata con il Sassuolo aveva imbrogliato tutti quanti. Non ci credevo. Non pensavo minimamente che potesse essere protagonista ancora una volta, figuriamoci immaginarla al primo posto in Campionato. Ed il Sassuolo è un ostacolo duro, un trabocchetto da non sottovalutare. Sebbene non sempre riusciamo ad imporre il nostro gioco, la squadra c'è, lotta, si difende benissimo, spreca qualcosa in attacco, ma crea. E vince. Senza subire reti, senza dare troppe occasioni agli avversari. Questa Juve c'è, questa Juve che deve gran parte dei meriti anche al proprio allenatore, di cui inconsciamente (e sì, immeritatamente) ho chiesto la testa con troppo anticipo sui risultati ottenuti. Salutate la capolista. #sempreprotagonisti.

giovedì 10 marzo 2016

Benzina - Nel Vuoto Che C'E'

Benzina. Quanti ricordi. Proprio come quelli che ti arrivano dall'olfatto e ti aprono cassetti della memoria al cui interno risiedono emozioni forti. Emozioni di un passato da guardare con un po' di nostalgia. L'odore strenuo della benzina che riporta a galla e fa riaffiorare una musica tagliente e rock, squisitamente italiana, indipendente. Sono passati sei anni da quando tirai giù due righe sul loro Amo L'Umanità e ben dieci dal nostro primo incontro con Io Passo, un  album distribuito coraggiosamente attraverso il download gratuito. Eccoci oggi con dieci nuove tracce (compresa Lontano lontano di Luigi Tenco). Così quando dalla B Music Records mi scrivono, avvisandomi di questo nuovo progetto, non posso che essere orgoglioso di ciò che hanno creato, di come si sono portati avanti. Mi arrivano le canzoni da ascoltare, in questa settimana le mando in loop continuo, e come spesso capita con i buoni prodotti non riesco a farne più a meno. Impossibile non dar loro una possibilità, impossibile non riconoscere che si meritano molto.
Il terzo disco, interamente scritto, prodotto, registrato, missato e masterizzato da Enzo Russo, tra il b studio e il Tp studio di Napoli, uscito a Febbraio 2016 per la neonata etichetta B Music Records (ed. Irma records, distr. believe digital).

Batterie : Andrea Cannata, Alessio Sica,
Antonio Esposito, Tony Eboli, Giulia Ritornello,
Valerio Mirra.
Bassi : Enzo Russo, Francesco Masiello, Marco
Cimmino, Valerio “fluido” Celentano, Daniele De
Cario, Mars Sea Jail.
Chitarre : Enzo Russo, Antonio “principe” De
Carmine, Riccardo Sabetti.
Voci : Enzo Russo, Mariotto Mylon
Synth, piano e programmazioni : Enzo Russo
Quindici in tutto, sparsi in molte parti del
mondo, ritornati in Italia per le registrazioni
dell’album.

Tracklist:

Vince chi resiste
Ancora una volta
Io non ti sento
Lontano lontano
Il tempo scava in fondo
Come e quando sei
Dietro di me
Per dimenticare
Solo parole
Una sconfitta è per sempre

Il gruppo ha una pagina Facebook: benzina in cui è possibile acquistare l'album (anche ordinandolo a questo indirizzo email: bmusicprom@gmail.com
Per seguirli su Twitter: @benzinamusic
Per seguirli su Youtube:  benzinatv

Se usate Spotify potete ascoltare Benzina a questo indirizzo oppure potete decidere di acquistarlo su iTunes 

Kindle 4: aggiornamento al firmware 4.1.3

Ho il Kindle 4 dalla sua prima uscita italiana, ed avendo una vagonata di ebook su di esso scaricati, non lo collego praticamente mai alla rete. Tanto è vero che l'ultimo aggiornamento risale a fine estate 2012. Così quelli di Amazon mi hanno avvisato della necessità di mettere l'ultimo firmware disponibile (il 4.1.3) che magari era lì pronto da chissà quanti mesi o anni. Consiglio a tutti coloro che fossero nella mia stessa situazione (e che per uno strano caso leggono VER, ma non le email) di eseguire l'aggiornamento perchè altrimenti non potranno più utilizzare le funzioni cloud di Amazon ed i suoi servizi con il proprio (vecchio) dispositivo. C'è tempo fino al 22 Marzo ed è tutto indolore. Nel giro di cinque minuti, riavvii compresi, è tutto pronto. Mentre eseguite le operazioni controllate la versione del vostro firmware: nel mio caso ad esempio avevo addirittura la versione 4.1.1 quindi ho dovuto prima mettere la 4.1.2 e poi quella fondamentale di cui parla l'email. Al di là del fatto che il mio sia un vecchio device, l'aggiornamento riguarda tutti quelli venduti prima del 2014, che non dovrebbero essere pochi (ma che magari erano anche già aggiornati).

Vampires (1998)



Regia: John Carpenter
Anno: 1998
Titolo originale: John Carpenter’s Vampires
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
 
Carpenter che si diletta con un tipico tema horror, modificandone i connotati romantici e rivestendolo in salsa western: non mi piace. I vampiri di solito affascinano in quanto sono essere affascinanti. Non è una supercazzola, ma è proprio questo che li rende interessanti: gotici, mistici, eleganti, dannati, carismatici... Se escludiamo il capo clan, tutti gli altri sembrano più degli zombie che dei vampiri. Poi vabbeh ognuno è libero di rivisitare come vuole i personaggi fantastici, ma a me non è andata molto a genio questa trovata. Anche messa da parte questa sua particolare rielaborazione del mito, abbiamo una sceneggiatura debole, noiosa, sofferente che non riesce a sfruttare pienamente alcuni elementi interessanti come i cacciatori assoldati dalla Chiesa Cattolica. A peggiorare la situazione abbiamo anche una serie di dialoghi da bulli che rendono antipatici e finti i personaggi. Anzi di più: così terribili che se guardi il film in compagnia ti senti imbarazzato. Per te che hai scelto il film e per gli attori che improvvisano questa ridicola messinscena. Passati i primi dieci minuti è già noia sei incerto se giudicare il film come serio o come una sorta di malriuscita parodia di un qualcosaltro. Sicuramente perdibile senza rimorsi.

domenica 6 marzo 2016

Atalanta 0 - Juventus 2

Non sempre la Juventus che gioca quest'anno mi piace, ma se porta a casa i risultati va più che bene. Anche se ci sono problemi a centrocampo, non tutti sono in forma strepitosa e se creiamo tanto finalizzando poco. Anche se a Bergamo ormai è una costante raccattare tre punti, ogni partita fa storia e sè e gli avversari non vanno presi sotto gamba. Qualcosina abbiamo rischiato anche perchè negli ultimi minuti (inspiegabilmente poi ne hanno dati sei di recupero) siamo letteralmente scomparsi dal campo. Ottimo il fatto di continuare la striscia positiva senza subire reti, adesso il nostro Buffon è al terzo posto nella classifica dei portieri con la striscia di imbattibilità più lunga. Da segnalare anche il primo gol su calcio d'angolo a cura di Barzagli, anche lui a secco da diverso tempo. Tenere le distanze dal Napoli non è semplice, ma è anche il nostro compito. Forza ragazzi, avanti così!!!

The Jacket (2005)




Regia: John Maybury
Anno: 2005
Titolo originale: The Jacket
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Avevo voglia di guardarmi Donnie Darko per invasarmi un po', ma non è passato neanche un anno così sono andato su di un'alternativa sicura: The Jacket. Ho un debole per questi film, ma credo che sia enormemente sottovalutato e che si meriti un bel posticino tra quelle pellicole ben riuscite. Perchè con tutta la sua palpabile lentezza non è un film di fantascienza, non è un film fantastico, non è un thriller psicologico, non è un dramma romantico. Insomma, è difficile stabilire cosa sia, ma secondo me resta un ottimo prodotto, toccante, genuino, rilassante. E sì, è ingarbugliato e forse un po' pesotto, am sono questi i film che ci piacciono specie se il protagonista (Adrien Brody) pur viaggiando nel tempo in maniera originale capisce di non potersi salvare, di essere spacciato. Anche perchè comunque il passato non si cambia. Forse neanche il futuro. E tutta la trama fa leva su questo, salvo poi riuscire romanticamente a migliorare la vita della propria amata (Keira Knightley). Un atto commovente, piacevole a vedersi, con un Brody espressivo ed iconografico, cupo, arrendevole. Grandissimo. Riesce a farti venire la pelle d'oca per ciò che fa con la madre e la bambina. C'è chi non muore una volta sola, l'ho sempre detto e comunque non sappiamo quanto ci resta. Sicuramente uno di quei film da vedere almeno due volte.

sabato 5 marzo 2016

Skins [Stagione 5]




Anno: 2011
Titolo originale: Skins
Numero episodi: 8
Stagione: 5

Per ora la peggiore stagione di Skins. E le altre non è che fossero capolavori, ma comunque si facevano guardare. Qui si resetta di nuovo tutto, quindi abbiamo accertato il fatto che i protagonisti ci fanno compagnia per gli ultimi due anni delle superiori e poi compiano di nuovi. Se nella terza però avevamo Effy come collegamento, qui non ci resta nulla. E viene a mancare pure un personaggio, che sebbene non principale, sia più "forte" rispetto agli altri. Effy per l'appunto, o suo fratello Tony nelle prime due. La quarta, con tutti i suoi accettabili difetti , si concludeva col grido "io sono Coooook", mentre questa inizia con una che non sa vestirsi.  Ci hanno rifilato una serie di clichè deprimenti tra cui il metallaro, il campagnolo, lo sportivo, la biondina perfettina, la strana che si veste da maschio (ma è femmina), la nera, e la bambolina figlia di papà. Trame meno ingombranti e meno esplicite, sempre genitori inadeguati e soprattutto quella sporcizia che invadi i corpi degli inglesi. Si sente il loro puzzo appena pigio play.

Monsters & Co. (2001)


Regia: Pete Docter, Lee Unkrich, David Silverman
Anno: 2001
Titolo originale: Monsters, Inc.
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Non tutti amano i prodotti per bambini e quando sono quasi totalmente incentrati su questo tipo di pubblico anche io cerco di starne alla larga. Però Monsters & Co. è uno di quelli con una marcia in più in cui tutto, anche la trama, gira per il verso giusto. La genialata della Pixar per avvicinare tutti a questo mondo era già venuta fuori con la saga di Toy Story, che però è un po' più adulta. Qui invece di concentrarsi sui giocattoli e sul loro rapporto con i bambini abbiamo qualcosa di meno tangibile e più fantasioso: i mostri che tanto li impauriscono. Ecco il perchè della loro esistenza: le urla di terrore dei piccoli sono la fonte energetica principale di Mostropoli. Ma c'è crisi anche in questo universo fantastico in quanto i tempi cambiano e la fanciullezza dura sempre meno, è molto difficile riuscire a spaventarli, sono ormai abituati a tutto. Ecco quindi le basi per presentare i protagonisti: brutti, strano, terribili, ma non cattivi. O almeno, non tutti. E la sceneggiatura crea, modella, ci delizia con protagonisti simpatici, amichevoli, ben studiati. La piccola Boo è carina e divertente tanto quanto i mostri che si adoperano per salvarla. Tecnicamente ben riuscito, qualitativamente vincente. Il bluray è impeccabile sul lato video come spesso capita con gli ottimi prodotti di animazione degli ultimi anni e ci propone anche un audio italiano in DTS-ES 6.1 avvolgente e e pulito. Gli extra del disco sono:
  • Tavola rotonda dei produttori (22 minuti)
  • Costruire Mostropoli a Tokyo (8 minuti)
  • Pennuti spennati (3 minuti)
  • La nuova macchina di Mike (4 minuti)
  • Commenti audio

venerdì 4 marzo 2016

Nightmare 5 - Il Mito (1989)




Regia: Stephen Hopkins
Anno: 1989
Titolo originale: A Nightmare On Elm Street 5: The Dream Child
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Considerando che l'ho voluto guardare essenzialmente per godermi il singolo degli Iron Maiden e che questo in pratica non c'è, direi che resta una bella delusione. Annunciata, ma resta. Inizia con la  Biondina, la solita del capitolo precedente, che fa la doccia ed sogna il nostro Freddy? Ma non era finita sta storia? Eh no, perchè si deve andare avanti, con un film all'anno evidentemente. Così il cattivone, divenuto ancora di più una macchietta che spaventa gli under 4, rivive attraverso i sogni di un feto. Potrei dire che è ridicolo, invece tutto sommato è una buona trovata. Le cose brutte sono le restanti. I sogni in cui Alice non fa quasi niente per fermarlo, sono molto confusionari, le scene delle morti abbastanza crude e fantasiose, ma si nota alla grande che tutto quanto è finto. C'è l'impegno, ma manca la sostanza. Capitoletto inconcludente e fine a se stesso. Vi metto il video della canzone, almeno per tirarmi su di morale:


Edge Of Tomorrow - Senza Domani (2014)




Regia: Doug Liman
Anno: 2014
Titolo originale: Edge Of Tomorrow
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Devo trovare delle scuse. Ho visto che su IMDB ha un'ottima media voti, e su I Check Movies è in quattro liste. Una volta finito però cercavo di trovare aspetti positivi che potessero renderlo un qualcosa di "diverso", ma sono riuscito solo a vedere la crescita del personaggio principale interpretato da Tom Cruise. Ok, anche la sceneggiatura ed il soggetto non sono male, e nonostante sia per forza di cose ripetitivo, non è noioso. Curioso, ma neanche sorprendente. Migliaia di anni fa lessi un racconto di fantascienza (che forse è tra questi, ma non ci metterei la mano sul fuoco) in cui uno si svegliava più e più volte dopo aver vissuto una giornata ed iniziava a ripeterla nuovamente. Mi piacque molto e dopo diversi anni lo ricercai per rileggerlo. Ci sta proprio che sia tra quelli. Comunque al di là dell'originalità o meno del prodotto, come argomento è abbastanza avvincente (e vincente) anche se nel film pare quasi un videogioco in cui impari le mosse, muori un casino di volte e poi vai avanti per tentativi. Ciò che non mi è piaciuto molto, e che per me è stato un cazzotto in un occhio è l'ambientazione: extraterrestri, un regime militare, veloci stralci di telegiornale: una copia velocissima di Starship Troopers. Grandissimi effetti speciali (un po' troppo da videogame anche questi però), azione, una storia da loop temporale ripetitiva che anche se non stanca, non dà grandissimo spessore ai comprimari. Quindi boh, resto un po' spaesato, secondo me è un buon film di fantascienza come tanti, da blockbuster.

mercoledì 2 marzo 2016

Inter 6 - Juventus 5

Si passa noi, ai rigori, nonostante la più brutta partita da anni. Ma ok, s'è giocato male con le nostre riserve e con l'atteggiamento negativo profondamente sbagliato. Non ci piove, ma punto. E' ora di rispondere a tutti quei farlocchi tristi che continuano a mandare messaggi o a scrivere "tre pere", "tre pappine", "ci siamo presi la rivincita" e così via. Questi sono pazzi. Esultano per un risultato parziale. E se sono andati fuori dalla competizione. Il mio pronostico li dava vincenti per tre a zero fino al novantesimo, poi ci avrebbe pensato una loro magia difensiva. Invece la speranza gliela abbiamo allungata un altro po' ed è toccato alla famosa lotteria dei rigori svegliarli. Che fatica però e che stress! Eppure è la competizione che conta meno, ma con un risultato già messo in cassaforte, ti metti lì a prendere tre reti (c'è poi anche il famoso "fallo televisivo") ti fanno un po' incazzare. Per fortuna ci pensa quel ridicolo di Medel a tirarti su di morale che esulta su una traversa presa. Senza vergogna proprio. #amala

martedì 1 marzo 2016

Beta tester per Whatsapp

Alcuni mesi fa mi ero iscritto al servizio per il beta testing offerto da Google per quanto riguarda le applicazioni di Android. La mia vita è cambiata totalmente, posso provare ogni nuovo prodotto in anteprima, bullandomi con tutti i miei amici. Roba da fare invidia. Facebook con la categoria nemici ed il tasto dislike, Telegram cifrato in Klingon, Maps con il percorso per i sottomarini e Foto con il filtro "sparisci sole"... Insomma genialate che non sempre vedranno la luce, ma che per noi amanti della tecnologia risultano essenziali, necessarie. Da oggi anche Whatsapp ha deciso di essere presente nel Play Store con la sua versione beta. Versione che prediligo e che ho sempre dovuto andarmi a cercare altrove (cioè sul loro sito) attivando l’installazione da “origini sconosciute”. Aderendo al programma beta (Google Play Tester) sarà possibile scaricare la versione Beta ufficiale ogni volta che è disponibile, in maniera automatica: adesso ho la 2.12.491 mentre la ufficiale dovrebbe essere (almeno dal play store, poi sul sito può darsi di trovare una versione successiva) la 2.12.453. Certe volte non ci sono grandi cambiamenti, altre invece possiamo usufruire di piccole modifiche o features senza dover aspettare troppo. Cosa ci sia di diverso in questa non lo so, forse alcune emoticon, forse dei bug fix, forse qualcosa di strabiliante che non riesco a trovare. Però ho la beta, e tanto basta per essere un troio. Punto.

EDIT (02/03/2016 10:05)
Con la beta è ora possibile inviare documenti (per ors soko PDF) 

Terminator Genisys (2015)




Regia: Alan Taylor
Anno: 2015
Titolo originale: Terminator: Genisys
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Furbini eh, con la storia dei viaggi nel tempo, dei paradossi e della linee temporali differenti, hanno fatto in modo che il solito remake_reboot divenisse una storia nuova, praticamente slegata da tutte le altre. Avevo già molti dubbi su questo ennesimo Terminator, perchè mi era capitato di vedere il trailer con un John Connor che non mi piace per nulla (non c'era nesun altro a parte Jason Clarke?), una Sarah che è più fichetta che guerriera (Emilia Clarke) e Schwarzy vecchio (ma qui hanno trovato una buona soluzione che sta in piedi). In un angolino del mio cuore speravo che potessero aver fatto il miracolo come con Fury Road (l'avevo detto che era un gran film, ieri ha preso "solo" sei Oscar), ma era logico che fosse una vana speranza. Nel giro di un film hanno spazzato via la grandiosità, il fascino ed il mistero che stava alla base della figura di John. E questo è male, ed io ci sono rimasto male. Considerando che il MIO John Connor è quello di Furlong nel 91. Non c'è più bisogno di salvarlo, e tanto meno di procrearlo. E se anche lo sgravasse, sarebbe nel 2017, che senso ha? Già più piccolo di suo padre Kyle Reese (Jai Courtney) in una linea temporale ormai modificata. Poi questo Skynet cambia forma un po' troppe volte, sembra di seguire i Chronicles di Sarah. La trama è ingarbugliata per poterci offrire molti colpi di scena misti ad azione e combattimenti. Ok, non ci si annoia e fa un po' sorridere vedere i robot picchiarsi, ma in fin dei conti li abbiamo già visti farlo. NAche se i mitici T-1000 che cambiano forma sono sempre un piacere visivo. La pellicola comunque non si butta via, anche se ci sono infilate stupide ed inutili battute, alcune volte fanno piacere i rimandi alla vecchia saga (I'll back è ganzo dai). E come accennato brevemente, si fa applaudire la figura di Schwarzenegger che è ringiovanita o invecchiata all'occorrenza. Grandissimo lavoro di costumi, trucchi ed effetti speciali. Peccato che il totale non rispetti ciò che avrebbe potuto essere fatto in maniera migliore e più accattivante.