lunedì 30 dicembre 2013

Aggiornamento da Istanbul

Eccoci qui a raccontare brevemente quanto accaduto in questi primi tre giorni. Istanbul è una città VERamente fantastica, un crogiuolo di culture a metà strada tra l'antico ed il moderno. E poi i turchi, sono davvero forti. Brutti come la morte ed esteticamente poco raccomandabili, da starci a debita distanza, sono invece gentili e simpatici, molto alla mano. Quelli che tifano Besiktas molto di più dei tassisti che fanno i ganzi per il Galatasaray. E poi tutti vogliono venderti qualcosa, che si tratti di una ricarica elettrica per lo smartphone o di una cassaforte la cosa importante è trattare. Mi ha gasato troppo sta cosa e ora ho la valigia già piena... La prima sera ci siamo integrati visitando i locali alla moda da piazza Taksim in giù, con musica a palla per sovrastare quella dei locali vicini. Un casino disumano e ad ogni fermata una bevuta tipica. Ieri è stata la volta dedicata alla cultura ed alla religione visitando palazzi, terrazze, moschee e minareti. Per strada i canti ed il richiamo alla preghiera un po' come da noi le campane la domenica. Oggi Gran Bazar e giro per la città, senza badare a spese.
Note a pié di pagina:

Le linee gsm non vanno, ma ogni tanto c'è una wifi libera
Per ricaricare la tessera c'ho messo na cifra... De tempo.
Sembra sappiano fare il kebab
Io sono il pianista sul Bosforo

venerdì 27 dicembre 2013

Buon anno da Istanbul

Foto di Adam Ross
Di sicuro non fregherà a nessuno se non posso farvi gli auguri di buon anno live. Sarò in Turchia, ad Istanbul, a spassarmela con il caro vecchio gettons. Contrariamente a quanto fatto negli ultimi viaggi (Stati Uniti e Berlino) non avrò con me alcun mezzo tecnologico serio per scrivere gli articoli. niente tablet e niente portatile, ma solo lo smartphone che non è l'ultimo ritrovato per poter battere e creare qualcosa per il blog. magari ci proverò, anche se non è nelle mie intenzioni. E' probabile quindi un bel buco temporale fino al 3 gennaio, in cui potrebbe succedere di tutto. Parte della mia missione sarà infatti quella di bacchettare i turchi che ci hanno fatto uscire dalla Coppa Campioni. Sarà perlopiù una missione altamente diplomatica, ma per adesso si sono rivelati simpatici e disponibili, affiancandomi una ragazza (quella della foto) per il mio giro turistico. Non preoccupatevi neanche per gettons, come al solito lo porterò per mano e non gli farò fare troppe "furiate", ormai lo conosco come le mie tasche. Buon anno a tutti da VER.

giovedì 26 dicembre 2013

Il Corvo - Preghiera Maledetta (2005)


Regia: Lance Mungia
Anno: 2005
Titolo originale: The Crow: Wicked Prayer
Voto: 1/10
Pagina di IMDB (2.9)
Pagina di I Check Movies

Ottime notizie bimbi: se dovessero fare Il Corvo 5 sarà Brandon Lee ad interpretare il protagonista. d indovinate su chi si vendicherà? Su Lance Mungia il regista di questo quarto capitolo e su tutto il cast tra cui Edward Furlong. A dargli una mano ci penserà pure un T-1000, che riuscirà a catturarlo e farlo a pezzi. Senza pietà. Già, non merita nessuna nota positiva un film che riesce a straziare in un colpo suo due trai miei must preferiti: Il Corvo e Terminator 2. Di solito stroncare un film è decisamente facile: basta cercare aggettivi pessimi nel vocabolario e creare ogni sorta di offesa immaginabile. Qui mi trovo in difficoltà, perchè si perde tutto il senso del reale. Non è legato a nessuno capitolo precedente il che lascia intuire che possa trattarsi di una specie di prequel in cui cercano di portare lo stile cupo e barocco all'interno di una riserva indiana mezza messicana e mezza americana. Tra messe nere, diavoletti e vestiti da carnevale l'unico risultato tangibile è un forte senso di malessere. Non mi ricordo quanti voti 1 ho dato nelle mie recensioni, ma mi scuso in anticipo con gli altri che sono capitati in questa categoria. Vabbeh dai, che altri scrivere? Niente.

mercoledì 25 dicembre 2013

Dexter [Stagione 5]


Anno: 2010
Stagione: 5
Titolo originale: Dexter
Numero episodi: 12
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I timori riguardanti i troppi flirt e le troppe situazioni sentimentali erano ben fondati. Anche qui si accelera il processo in stile soap opera già iniziato nella terza e quarta stagione. Però può andar bene, d'altra parte ormai i personaggi sono questi. Più o meno, visto che proprio al moglie di Dexter ci ha abbandonato nell'ultima puntata, vittima del serial killer Trinity. Di conseguenza adesso, sebbene dal punto d vista umano possa essere un bel casino, il nostro anti eroe sanguinario è più libero senza una donna ai cui mentire e senza due dei tre figli tra le palle. Si trova però immischiato in un caso truce e crudele che vede coinvolte un gruppo di persone (animali) che oltre ad uccidere sequestrano, stuprano e torturano delle ragazze. Una di queste si salva proprio grazie a Dexter e diventa la Robin di questo atipico cavaliere oscuro. L'intesa è veramente perfetta sul finale. La vendetta alle volte porta giustizia e senso di pace. Quello che sembra comunque mancare a Dexter che quindi ci delizierà nelle prossime serie, accompagnato non si sa di chi però. La biondina era la compagna giusta peccato che sembra abbiano deciso di farle abbandonare tutti questi intrighi.

martedì 24 dicembre 2013

I Cani - Glamour


Artista: I Cani
Anno: 2013
Etichetta: 42 Records
Numero tracce: 11
Pagina di MusicBrainz
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E' già passato un paio di anni da quando scoprii molto casualmente questo gruppo mono persona (Niccolò Contessa) di Roma ed ho sempre ascoltato il cd più o meno regolarmente. Nuovo, genuino, innovativo. Almeno per me ed almeno dal punto di vista dei testi: musicalmente è un po' povero, ma ci basta ascoltarlo per poterne apprezzare i testi. Così da circa un mese ho preso il loro ultimo album Glamour. Come spesso accade, il primo ascolto non è semplicissimo, fai paragoni che le tracce che ormai hai memorizzato come le filastrocche alle elementari e cerchi al suo interno un motivo simile. Questo secondo album, lo trovo comunque diverso al precedente, pur seguendone lo stile ed il modo di essere. E' decisamente più maturo, però questo non significa che sia essenzialmente un bene in quanto potrebbe perdere alcuni ingredienti di genuinità e spensieratezza (almeno sulla carta) che ti piacevano. Comunque finiamo con le cose negative schiaffeggiando l'idea di inserire delle parti strumentali: ma che lo fate a fare? Non è Transylvania degli Iron Maiden... Tutto il resto è un bell'ascoltare. Già perchè nonostante non sia tanto a favore della maggiore maturità, e dell'essere forse più monotematico in chiave personale, tutto questo si traduce in un outing. Se nel primo ci faceva conoscere il suo modo di fare musica, adesso prende in mano il microfono e ci racconta con testi abbastanza importanti la sua storia. Anche il solo fatto di ricordarci che lui paga 10 euro i suoi Long Island rappresenta un'autocitazione inserita tra le tante letterarie ed artistiche che non annoiano, non stancano e sono pure inserite in un contesto moderno ed attuale in cui si usa Tumblr o si ascolta Jay-Z. Resta più snob e meno hypster, rivolto ora ad un pubblico anche adulto (visto che passati i trenta, bene o male adulti lo siamo per davvero) senza spolverate nostalgiche. Si guarda al presente, non indietro. A me in alcune parti ricordano anche un po' Max Gazzè e Tre Allegri ragazzi Morti. Potete ascoltare tutto l'album su Spotify:


domenica 22 dicembre 2013

Atalanta 1 - Juventus 4

Finita l'imbattibilità di Buffon, ma prosegue la striscia positiva di risultati della Juventus. Cambia veramente poco quindi. L'Atalanta non sarà un avversario da prime posizioni, ma ha comunque gli stessi punti del Milan e giocare a Bergamo non è mai stata una vera e propria passeggiata. Però noi si va avanti, con quelli che possono essere considerati top player o meno, in campionato la musica è sempre la solita. Tevez, Pogba, Vidal, Llorente. Quattro reti, per un attacco stratosferico. E' vero resta l'amaro in bocca per il gol subito e per come lo abbiamo subito (solita cazzatella), ma non si può sempre ottenere il massimo. Di sicuro ci ritroviamo con lo scontro diretto (???) con al Roma avendo un animo molto più leggero. Anche in caso di sconfitta restano dietro a salutare, come fanno tutti gli altri, la capolista. Indiscussa e dominatrice del campionato bondage di Serie A.

sabato 21 dicembre 2013

Music Unlimited di Playstation 4

Con la Playstation 4 molte cose non si possono fare, tra cui ascoltare i cd audio e magari i nostri file mp3. Sony, con una mossa alquanto discutibile ha infatti deciso di puntare interamente sui servizi integrati all'interno della console, come ad esempio Music Unlimited, l'ennesimo servizio di musica in streaming (come potrebbe essere Spotify  o Google Music ). Quindi oggi, che piaccia o meno, se volete ascoltare la musica attraverso la Playstation 4 dovete cacciare i vaini di tasca. Fortunatamente prima ci permettono di assaggiare per trenta giorni il servizio, usufruendone in maniera gratuita. Così magari uno lo testa per un po', ci si abitua e ci si innamora, e successivamente sgancia i 4.99 (o 9.99 per il Premium) al mese per sottoscrivere l'abbonamento. Il base ti dà il permesso di usufruire dei milioni di brani attraverso la console o via web, mentre con il Premium hai il culo di poter accedere anche via smartphone Android e PS Vita. Comuqnue vediamo come funziona il player: basta accedere all'applicazione preinstallata, dare alcuni ok ed alcune conferme per registrarsi ed il gioco sarebbe fatto. Sarò precisino io, o abituato ad altro, ma sebbene la ricerca e gli album siano ordinati e facili da scegliere, trovo sempre qualche passaggio di troppo. Abbiamo playlist preconfezionate da Sony e possiamo accontentarci, almeno per fare una prova di ascolto. Comoda la possibilità di poter avere dei collegamenti preferenziali in base all'ascolto. Si parte da una traccia e poi in automatico si ascoltano artisti simili. E ci salviamo così la nostra playlist creata senza alcuno sforzo. Ovviamente è possibile anche crearne di nuove con il metodo classico. La qualità (non so che tipo di compressione usano) è buona e lo streaming non ha alcun problema di riproduzione. Comodo il fatto di poter ascoltare la musica anche uscendo dall'applicazione ed aprendone un'altra, ad esempio un gioco. in questo modo, pure regolando il volume, è possibile ascoltare playslist all'interno della avventure ludiche. Finiti i trenta giorni lo terrò? No, assolutamente. I brani sono davvero moltissimi, ma i cinque euro al mese si aggiungono all'abbonamento PSN ed alla fine diventa un po' troppo...

Zodiac (2007)


Regia: David Fincher
Anno: 2007
Titolo originale: Zodiac
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Prima di guardare il film, ed assaporarmi i corposi contenuti extra, non avevo idea di chi fosse Zodiac e non conoscevo i fatti che sconvolsero la California tra gli anni sessanta e settanta. Fincher basa quindi questo lungometraggio su di una storia vera, utilizzando come punto di vista quello delle persone coinvolte nella ricerca dell'identità del serial killer su cui ancora oggi pesa un certo alone di mistero. La durata, quasi documentaristica, si avvicina alle tre ore, ma ciò non lo rende affatto noioso, anche se è facile farsi prendere la mano e catturare per empatia il senso di disagio ed impotenza che è presente nei personaggi principali. L'iter narrativo non è semplice, ed è pressochè monopolizzato da dialoghi e da ragionamenti ad alta voce che si susseguono nell'arco di molti anni. Il thriller qui è composto quasi esclusivamente dalla ricerca di prove ed indizi che si mescolano, si rafforzano, si perdono nei meandri della memoria, e spesso e volentieri risultano inutili. intuizioni che si bloccano di fronte ad un muro di gomma e soprattutto la meticolosità quasi ossessiva nella ricerca della verità. Si tratta di una storia vera, non so quanto romanzata, ma astutamente messa a disposizione del pubblico per poter essere analizzata anche da noi spettatori, con gli occhi di tutti coloro che sono stati coinvolti. Sebbene possa sembrare molto statico e pulito da chissà quali stravaganze artistiche e tecniche, Fincher fa un abbondante uso degli effetti speciali per ricostruire meticolosamente ogni location e ringiovanire o invecchiare all'occorrenza gli attori che coprono un bell'arco di tempo. La fotografia punta quasi sempre sugli attori, ma non si limita a questo, ricostruendo parte della città di San Francisco a cavallo tra i sessanta ed i settanta. Non è tra i suoi più esaltanti e migliori lavori, anche se forse tecnicamente siamo su alti livelli, la storia avvince il giusto senza esagerare. Il finale ed una bella porzione della seconda parte risultano troppo frettolose se paragonate al resto del film. La versione bluray (pagata meno di 4 euro grazie ad una promozione di Amazon) è la director's cut e come già accennato offre un numero incredibile di extra:

- 2 commenti
- Zodiac deciphered (54 minuti)
- The visual effect (15 minuti)
- 3 scene in previsualizzazione
- The facts (102 minuti)
- trailer
- contenuti online

mercoledì 18 dicembre 2013

Juventus 3 - Avellino 0

Più che il risultato sul campo, fa notizia il risultato sugli spalti. Ed è buona cosa parlarne ed esaltare determinati atteggiamenti. Sia da parte degli irpini che non mollano mai, ma in pieno stile inglese (speriamo di poter dire italiano d'ora in poi) inneggiano la propria squadra e la supportano anche con un risultato nettamente sfavorevole, sia da parte del pubblico di fede bianconera che a più riprese applaude gli avversari fino ad inneggiare un "tornerete in Serie A". Coreografie a parte, la partita sul campo è stata a senso unico nonostante il totale turn over della Juventus che vede in campo i suoi giocatori più scarsi come ad esempio Peluso, Padoin e De Ceglie. Rivediamo anche lo scarsissimo Motta, che fa poco e male. Nonostante tutto però la superiorità è netta. Apre le danze Giovinco che sistema anche due assist su calcio piazzato: il primo per Caceres ed il secondo per Quagliarella. Dieci minuti di gioco e tanti applausi pure per il ritorno sul manto verde di Simone Pepe. Arriverà la decima coppa quest'anno?

martedì 17 dicembre 2013

Cape Fear - Il Promontorio Della Paura (1991)


Regia: Martin Scorsese
Anno: 1991
Titolo originale: Cape Fear
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Con me Martin Scorsese non sempre funziona al meglio ed anche in questo caso, nonostante riesca a spremere Robert De Niro mostrando il suo lato paurosamente malvagio, il film nel suo complesso non è di quelli che mi esalta maggiormente. Il remake dell'originale di circa trent'anni prima è praticamente un nuovo progetto nel curriculum di Scorsese: il thriller psicologico. Mette sul piatto non solo attori di un determinato calibro (il già citato De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange e Juliette Lewis), ma anche una trama avvincente e ben costruita che ha una violenza selvaggia ben distribuita e mette a nudo anche il perbenismo ed i problemi che possono venire a crearsi in quella che apparentemente è una famiglia normale. Fanatismo religioso e vendetta scriteriata sono il mix esplosivo di ingredienti che stabiliscono al psicologia di Max Cady, ex galeotto stupratore che vuole sadicamente vendicarsi del suo avvocato difensore che lo fece incarcerare. Questo personaggio purtroppo è troppo... troppo. Troppo animale, troppo colto, troppo intelligente, troppo astuto. insomma, dal punto di vista del realismo risulta poco credibile. molto più umano è invece Nolte e la sua famiglia è ben strutturata. Ora, la stella qui resta De Niro, pazzoide e camaleontico come pochi osano fare, ma nonostante Lui vesta i panni del protagonista è la figura stessa ad essere esageratamente accentuata. Tecnicamente abbiamo qualcosa di abbastanza normale, o di cui non sono riuscito ad accorgermi (il risultato è il solito) eccezion fatta per lo sporadico uso dei negativi atti ad indicare quasi impercettibilmente il nostro io interiore (il loro io, più che nostro).  se quindi voleva dare una svolta psicologia alla trama, riesce a sciupare qualcosa di ben fatto con il finale in cui si perde molto il senso drammatico della storia lasciando spazio ad una lotta fisica per la sopravvivenza. Allora anche il negativo (tecnico) perde il suo fascino e si riduce tutto ad una scazzottata che male si integra con il resto.

domenica 15 dicembre 2013

Juventus 4 - Sassuolo 0

Tutto facile con il Sassuolo che aveva già fatto miracoli con Napoli e Roma, ma nulla può contro lo strapotere della Juventus. Quattro reti fatte e tanto per cambiare zero quelle subite. Otto vittorie consecutive e otto partite con la porta di Buffon inviolata come una verginella. Saremo anche fuori dalla Coppa che conta, ma in campionato andiamo alla solita velocità del Barcellona, abbiamo otto punti in più dell'Arsenal, stesso punteggio (ma noi con due partite in meno) del PSG e uno solo in meno del Bayern Monaco. Senza contare i cinque in più sulla Juventus dello scorso anno, già vincitrice dello Scudetto. insomma numeri da capogiro che ci vedono tra le altre cose lottare con una spesa irrisoria rispetto agli altri grandi club europei. Ma il buon Tevez arriva a doppia cifra con la tripletta di oggi che fa scatenare lo stadio in cui la parola merda dovrebbe essere proibita. Purtroppo per quelle che gufano, anche questa volta gli è andata male, e si dovranno accontentare di salutare la capolista. Sempre con inchino e baciamano.

Indiana Jones - The Complete Adventures

Il cofanetto Indiana Jones - The Complete Adventures contiene i quattro film dedicati all'archeologo americano più famoso del cinema: I Predatori Dell'Arca Perduta, Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, Indiana Jones E L'Ultima CrociataIndiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo di cui ho già scritto i pareri personali riguardo ai film. I quattro dischi non presentano alcun contenuto speciale al di fuori dei trailer originali, in quanto abbiamo un quinto disco interamente dedicato agli extra. L'utilizzo del bluray come formato non è un semplice riutilizzo delle pellicole originali per farci acquistare un nuovo prodotto, ma abbiamo l'alta definizione video anche per il film del 1981 e la certificazione THX per tutte le opere. Certo, mano a mano che si prosegue nella visione i dettagli sono sempre più nitidi, ma anche con il primo possiamo rimanete abbastanza soddisfatti della resa, nonostante non sia paragonabile ad esempio all'ultimo lavoro che è del 2008. Già dal secondo capitolo notiamo, e di molto, i miglioramenti soprattutto nelle ambientazioni scure. Sempre questi primi due il comparto audio ha una resa ottima su cinque canali, ma provate ad utilizzare l'audio originale e vi morderete le mani. E' davvero un'altra faccenda e rimpiango di dover usufruire dei sottotitoli per poter capire la maggior parte dei passaggi. Il DTS-HD 5.1 è oggettivamente più avvolgente rispetto al resto delle codifiche. Del primo abbiamo anche l'audio italiano del 2009, oltre che quello della versione originale. L'ultimo disco ci propone circa sette ore di contenuti speciali suddivisi in tre macro categorie e tutti con sottotitoli:

- Sul set con i predatori dell'arca perduta
- Making of dei film (cinque capitoli, due dedicati al primo)
- dietro le quinte (ben dodici capitoli dedicati agli stunt, agli effetti sonori, agli oggetti di scena e così via)

Esteticamente il cofanetto non è molto voluminoso ed una volta estratto il contenitore dal cartoncino (abbastanza solido) questo si apre in quattro parti piegabili tra loro. Ogni disco ha il suo comparto e sono facilmente distinguibili tra loro con il titolo in inglese stampato sul fronte. Amazon oggi lo vende a 56 euro, mentre quando lo prenotai era a 34. Restano comunque meno di 15 euro a film, sperando che la Disney (che ha acquistato i diritti) non voglia far uscire Indiana Jones alla caccia di Zio Paperone.

Rotta Verso La Terra (1986)


Regia: Leonard Nimoy
Anno: 1986
Titolo originale: Star Trek IV: The Voyage Home
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Leonard Nimoy già famosissimo attore che veste i panni di Spock si rimette in cabina di regia dopo il terzo episodio cinematografico di Star Trek. Questa volta mischia la fantascienza pura dei viaggi stellari e delle grandi astronavi con il viaggio del tempo e proietta i nostri eroi nel secolo scorso (contemporaneo alla produzione della pellicola). Abbiamo un prodotto molto originale che esce un po' dai canoni della serie, essendo appunto ambientato in una San Francisco anni ottanta con diverse situazioni al limite del comico che vengono affrontate durante l'interazione tra gli uomini del futuro e quelli dei nostri giorni. La minaccia attuale infatti è talmente grande da dover tentare l'impossibile e cercare di rimediare agli errori che la razza umana sta facendo. La vena ambientalista è molto forte e come vediamo, lo sterminare una specie (quella delle balene in questo caso) ci metterà in grave pericolo nel futuro. Ormai Star Trek era già diventato un culto da diversi anni, con le serie tv e con i film: provare un'avventura del genere, anche se non nuovissima, ha ridato lunga vita e prosperità al franchising stuzzicando l'attenzione degli spettatori. Torniamo ad apprezzare quindi la cultura e la filosofia che stanno alla base della serie classica, con umiltà ed amore nei confronti delle differenti razze e del pianeta. Un po' troppo noiose le scene del consiglio riunito che nonostante tutto sanno molto di militarismo, un qualcosa che stona, forse volutamente con tutto il resto della trama. Tecnicamente il bluray è buono dal punto di vista video e molto buono da quello audio: sui cinque canali suoni e voci sono ben distribuite ed avvolgenti. Gli extra, anche questa volta risultano essere corposi ed interessanti:

- 2 serie di commenti interattivi
- bibliocomputer (solo in lingua inglese)
- l'universo di Star Trek
- prouzione
- effetti visivi
- interviste originali
- tributi
- trailer cinematografico
- BD live

sabato 14 dicembre 2013

Saw 3D - Il Capitolo Finale (2010)


Regia: Kevin Greutert
Anno: 2010
Titolo originale: Saw 3D
Voto: 3/10
Pagina di IMDB (5.5)
Pagina di I Check Movies
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Ok, ci s'è fatta. Dopo Saw, II, III, IV, V e VI è arrivato finalmente il settimo che si chiama 3D, per strizzare l'occhio anche alla nuova (sic.) frontiera cinematografica. Fortunatamente ho guardato solo la versione bidimensionale. Dovrebbe essere l'ultimo per davvero, almeno stando al titolo e sperando che non ci siano ripensamenti. Magari un giorno vedremo Saw Vs Jason o Saw and Furious o ce lo ritroveremo assieme a Yoda e Luke Skywalker, ma per adesso lo strazio sembra finito e mettiamoci una pietra sopra. Il plot narrativo riparte dal precedente, e ad eccezione di una ben illuminata scena iniziale che non c'entra nulla, ricalca le vecchie trame, con il gioco la sfida etc. Solo che la penultima prova riguarda il togliersi due denti, soffrendo come se ci si dovesse strappare un polmone a morsi. L'ultima sta nell'infilare due ganci sui propri pettorali ed issarsi, senza contare che potevamo usare la cintola o i pantaloni. Parlo in prima persona plurale perchè credo che tutti come me si siano immedesimati nello sventurato di turno consigliandolo e tifando per lui... Già già, come no. La Lionsgate ha speso un fottio per questo film, rendendolo tridimensionale, ma nel complesso risulta molto di serie B in ogni sua parte e non c'è mezzo attore che riesca a tenerti con il fiato sospeso. Alla prossima, anzi no, ora possiamo dire veramente Game Over.

giovedì 12 dicembre 2013

Fog (1980)


Regia: John Carpenter
Anno: 1980
Titolo originale: The Fog
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies

John Carpenter spesso e volentieri, almeno nei classici discorsi da bar, viene descritto come uno dei più grandi troi nel mondo del cinema horror. Ok, è vero in parte, ma non per tutto ciò che ha prodotto. Ed a mio avviso neanche per quei lavori minori (appunto Fog) che vengono rispolverati successivamente e quindi decontestualizzati, analizzati a tutto tondo nel calderone che comprende tutte le sue opere. Qui siamo su di un livello abbastanza basso, anche per volere del regista, poichè tutta la pellicola è minimalista come il suo stile vuole, i dialoghi non sono certo sorprendenti, la fotografia è scarna e tendente al buio costante. Abbiamo poi il male che perseguita gli innocenti, non propriamente identificabili con il bene, ma senza dubbio non hanno alcuna colpa. Gli eroi della vicenda sono comuni persone (tra cui ritroviamo Jamie Lee Curtis) che si ritrovano a combattere con qualcosa che ci viene spiegato per puro caso e che non ha alcun senso. Ma loro capiscono tutto e pongono lo spettatore di fronte ad un fatto che sta avvenendo. La speaker della radio (Adrienne Barbeau) ad esempio sbraita a chi non sa si di salvare suo figlio dalle grinfie della nebbia... ma perchè? Ok, non andiamo a cercare troppo il pelo nell'uovo, ma la trametta è debole e con un significato altrettanto scialbo. La comunità di Antonio Bay ha un suo peccato originale, e questo non viene perdonato dagli spettri che cento anni dopo vivono nella nebbia. Per calmarli basta dargli l'oro e sei vittime casuali su cui prendersela. Di suo ha l'essere conciso, il film non dura pochissimo nonostante il prologo iniziale aggiunto successivamente per allungare il brodo.

mercoledì 11 dicembre 2013

Galatasaray 1 - Juventus 0

Siamo fuori. Devastanti in Italia, così e così in Europa. Anzi meno di così e così, visto che con le uniche due squadre non irresistibili (i danesi ed i turchi) non siamo riusciti a brillare, ma abbiamo raccattato solo cinque punti su dodici disponibili. Quindi giusto uscire, tanto se devi farla solo per attaccarti a qualche flebile speranza, almeno non rischiamo troppi patimenti di cuore. Avevamo a disposizione due risultati su tre, ed ovviamente abbiamo perso. Non l’ho vista, ero a lavoro. In compenso sono uscito prima ieri per vedere i trenta minuti in differita per poi scoprire che era stata rinviata ad oggi pomeriggio. Le soddisfazioni della vita… Comunque con i turchi non siamo molto fortunati quando dobbiamo giocare ad Istanbul: prima fu Ocalan, poi gli attentati terroristici e ieri (e oggi) la neve. Campo difficile e non ben praticabile, ma per entrambi. Anzi se dobbiamo cercare un favorito, oltre alla squadra più tecnica, c’è al squadra che non deve fare per forza il risultato. A noi sarebbe bastato un pareggio. Mi dispiace non essere passato, però tutto sommato può esserci un aspetto positivo. Siamo sempre in Europa League e se hai le palle di giocartela, qui puoi arrivare davvero fino in fondo. Ci sono diverse squadre alla nostra portata, e soprattutto la finale si gioca a Torino… Quale migliore inaugurazione europea per il nostro tempio del calcio? Aspettiamo e vediamo, a questo punto anche che Milan e Napoli passino. Non tanto per il ranking UEFA di cui non mi frega meno di niente (primi, secondi o terzi noi ci arriviamo quasi sempre), ma giusto per non averle in mezzo alle palle se puntiamo (e dobbiamo) ad arrivare fino in fondo.

martedì 10 dicembre 2013

Una Vita Esagerata (1997)


Regia: Danny Boyle
Anno: 1997
Titolo originale: A Life Less Ordinay
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies

In ordine cronologico è la terza fatica di Danny Boyle dopo Piccoli Omicidi Tra Amici ed il successo di Trainspotting, ma è quasi una fatica per me portarlo a termine. Eppure sono un gran sostenitore del regista britannico. La commedia romantica non ordinaria di stampo fantastico è un azzardo che colpisce corde già scoperte. A metà tra il filmetto da guardare nel pomeriggio della vigilia di Natale, e l'esperimento per portare sullo schermo personaggi atipici ed anticonformisti. Abbiamo sia Ewan McGregor che Cameron Diaz a portare avanti un'improbabile, ma abbastanza fiacca, fuga d'amore mascherata da rapimento. Anche per loro, anzi solo per loro, è un qualcosa che si trasformerà mano a mano che la storia prosegue. Lo spettatore invece sa già tutto, e si stanca facilmente. Dal punto di vista tecnico non ci viene regalato niente di particolare, salvo il fatto di ringraziare per non essere troppo sdolcinato, ma mi pare un punto a favore molto tiepido. Importante solo per chi vuole conoscere tutta la filmografia di Boyle, e magari guardare i due giovani protagonisti all'inizio (ma non esattamente) della loro carriera. McGregor infatti è un feticcio del regista, presente anche nei due film su citati. La Diaz aveva già qualcosa nel curriculum

domenica 8 dicembre 2013

Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo (2008)


Regia: Steven Spielberg
Anno: 2008
Titolo originale: Indiana Jones And The Kingdom Of The Crystal Skull
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto)

Non tutti i grandi ritorni escono col buco: se le avventure di Indiana Jones potevano  intendersi concluse con i film degli anni ottanta era una cosa logica e normale. Però il botteghino ovviamente vuole la sua parte ed ecco così a distanza di venti anni l'idea di un nuovo capitolo ancora più sensazionale e rocambolesco. Nonostante tutto (tutto che?) Spielberg, Ford, Lucas e soci tirano fuori dal cilindro un qualcosa di più che guardabile, anzi di piacevole. Se i richiami, quasi feticisti ed idolatrati, alle vecchie situazioni sono all'ordine del minuto non è poi un male, anche se perde un po' di originalità e deve ovviare con una trama molto fantasiosa e fantastica. Più del solito, scomodando addirittura gli extraterrestri tanto cari al regista ed al produttore. Il tono avventuriero però non cambia in senso negativo: abbiamo una storia dove gli attimi di pausa sono ridotti al minimo e si passa da sequenza all'altra in cui l'azione è la regina indiscussa. Paragonato agli altri è il più fievole, ma non di molto se consideriamo l'arco di tempo passato senza che avessimo un Indiana Jones ad ispirarci. E' un personaggio che si segue bene anche nell'era dell'informatica e dei computer, ed infatti la trovata aliena strizza un po' l'occhio ai tempi moderni. Per chi ci è cresciuto e per chi è divenuto un idolo, guardarlo è un atto soprattutto di rispetto. Rispetto contraccambiato perchè le vicende non sono state stravolte o modificate ai soli fini commerciali. Insomma Indiana Jones, anche da vecchietto usa la frusta e fa il piacione, con tutti i limiti del caso. Ma gli anni passano per tutti. Peccato che suo figlio sia coso, come si chiama? Shia LeBeouf... Che fa un po' imbarazzare la famiglia se consideriamo che il nonno era un certo Sean Connery.Stilisticamente abbiamo ancora effetti speciali da applausi come la scena finale dell'esplosione della valle. Alcuni ambienti risultano troppo artificiali per colpa di una fotografia molto satura di informazioni ed una luce che ricorda troppo un set. La definizione è altissima e le ricostruzioni computerizzate alle volte ti ricordano più un videogame che un film ambientato alla fine degli anni cinquanta. Il bluray facente parte del solito cofanetto ha solo i trailer tra i contenuti extra ma un ottimo comparto audio video.

Superman III (1983)


Regia: Richard Lester
Anno: 1983
Titolo originale: Superman III
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (4.8)
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Come cambiano facilmente i gusti nel giro di un quarto di secolo... Quando vidi Superman III era un po' il mio preferito: diventa cattivo, combatte contro se stesso, c'è un super computer e soprattutto nella parte finale avevo anche paura quando Vera Webster diviene quasi cibernetica. Eh sì, a circa sei anni, quella scena un po' mi destabilizzava, ma sapevo apprezzare il film.   Oggi invece è proprio la pellicola e destabilizzarmi e devo dire che è vergognosa fin da principio. La lunga scena da commedia che abbiamo ad inizio film si ripercuote negativamente per tutta la prema, che ha una venatura troppo comica che non si dovrebbe avere qui. Comunque Webster altro non è che un riccone che vuole conquistare il mondo: prima c'era Lex Luthur, non bastava? Lana Lang è uguale a Lois Lane: in più ha un figliolo. La cryptonite sintetica non è come quella naturale, ma già stata usata precedentemente. Quindi niente di nuovo sotto ogni punto di vista. Abbiamo però Smalville, da cui poi la celebre serie tv. Ed un comico che fa il genio del computer ed è un po' buono un po' truffaldino e troppo ingenuo. Solita solfa per tutte le due ore: ti chiedi se vedrai in azione qualcuno dei personaggi o se continuerai ad ammirare le scenette e le gag inopportune. Di veramente esilarante c'è il comparto degli effetti speciali: roba da ridere. Il peggiore della saga di Superman per adesso. Il bluray offre una qualità video sotto al mediocre e l'italiano resta un 2.0 mentre sono accettabili i contenuti speciali:

- commento
- making of Superman III
- scene eliminate
- trailer

sabato 7 dicembre 2013

Playstation 4: cosa NON puoi farci

Dopo la recensione fatta sulla PS4 in cui mettevo in luce le caratteristiche e le funzionalità, adesso tocca alle ombre. E' bene infatti poter fare un po' di chiarezza su cosa sia possibile fare e non fare con questa console. I limiti, almeno iniziali, non sono poi così scontati, specie se volete acquistare il prodotto Sony non solo per l'ambiente ludico, ma anche per il comparto audio video. Se infatti desiderate avere un media center scordatevelo: i giapponesi sono stati estremamente closed a riguardo ed il sistema su cui gira la Playstation 4 non permette di fare numerose operazioni. Pur puntando sull'esperienza del gioco, al lancio i titoli non sono poi così numerosi, ed il fatto di non avere la retrocompatibilità (decisamente un fattore scontato) o l'obbligo di iscriversi al programma Plus (a pagamento) per il multiplayer online la azzoppano un po'. Hanno deciso di puntare su servzi proprietari ed a pagamento come Music e Video Unlimited, installati di default sulla console. Ma vediamo nel dettaglio cosa allontana Playstation 4 da un media center a 360 gradi:
  • Il lettore non supporta i CD audio
  • Le uscite USB 3.0 non leggono memorie esterne e non è possibile leggere mp3. Quindi il loro utilizzo, è circoscritto alla possibilità di poter aggiornare il firmware in modalità offline senza scaricare l'aggiornamento direttamente dalla rete
  • Non è certificata DLNA, quindi addio collegamenti alla rete domestica per poter sfruttare eventuali hard disk condivisi
  • Senza un primi accesso ad internet e senza scaricare la patch (di circa 350 MB) non sarà possibile utilizzare il lettore bluray per guardare film
  • Non supportando i temi dinamici personalizzati non è possibile cambiare la sua veste grafica per le proprie esigenze
  • Gli upgrade software non possono essere decisi personalizzando la frequenza del rilevamento automatico: Sony aggiornerà tutte le macchine appena è presente una nuova versione
  • Sebbene ci sia la compatibilità per le tastiere (sia via USB che bluetooth), i mouse non la hanno
Ovviamente, sono già stati rilasciati comunicati stampa in cui si prevedono aggiornamenti software per permettere alcune di queste funzionalità, ma al momento del lancio il fatto che non possa essere usata come media center dedicato all'audio video casalingo  è una pecca non da poco.

venerdì 6 dicembre 2013

Bologna 0 - Juventus 2

Con l'anticipo vittorioso del venerdì abbiamo di sicuro rovinato il week end a mezza Italia. Ora devo per forza inseguire. Tutti, nessuno escluso. Forse, stasera noi avevamo già la testa impegnata nella gara di martedì prossimo. Sbagliato, ma comprensibile. Si è visto nell'impostazione del gioco: fuoco iniziale e calma piatta dopo il vantaggio, arrivato grazie a Vidal. Sul finale ci pensa Chiellini a distendere gli animi. Il gioco non è stato brillante, e pur non rischiando esageratamente il Bologna ha fatto bene. Troppi cartellini gialli tirati fuori a cuor sereno: solo quello a Peluso era sacrosanto I numeri parlano comunque chiaro: sette partite di fila vinte, nessun gol subito ed ho anche perso il conto delle reti fatte (15). Tutto facile? Per niente, ma il segnalo lo abbiamo dato, forte e chiaro. Se nei due anni passati viaggiavamo a ritmi insostenibili per gli altri, adesso siamo anche riusciti a migliorarci. Che dire di più: salutate la capolista. Con inchino e baciamano.

giovedì 5 dicembre 2013

Playstation 4: prime impressioni

Tutto sommato ho fatto abbastanza presto a decidermi, nonostante fingessi di studiarci un po' su. Lo scontro diciamo che non vedeva un prodotto vincere nettamente sull'altro, sono andato quindi a senso, puntando su quella che credo (e spero) compreranno gli amici o i contatti che conosco. In teoria sarei stato di più per la Xbox One, che a suo favore ha il controller, kinect 2 ed un parco titoli al momento più vasto. Però sai come è, bisogna anche guardare al futuro e mi sento di puntare, per la prima volta nella mia vita su Sony, Nonostante le disperate urla di chi non riesce a trovarla, dopo alcuni tentativi sono atterrato su Mediaworld online che aveva disponibilità immediata (mentre scrivo non più) per il bundle"player edition" , esattamente ciò che volevo. Costa 499 euro invece che 399, ma dentro abbiamo il gioco Killzone: Shadow Fall, un secondo controller e la camera. Ammesso anche che questa non venga usata in quanto moda passeggera, con un gioco ed un altro gamepad per gli amici superiamo questa cifra. Ma veniamo a noi:

Confezione, contenuto e design:

Molti si sono fatti le seghe sulla scatola di imballaggio: per me resta un contenitore normale dove però dentro troviamo la console PS4 (non si mai eh), alcuni libretti di istruzioni in varie lingue, due dualshock 4 (gli oggetti relativi al bundle sono in un secondo vano posto nella parte inferiore), un cavo di alimentazione, la PS camera, un cavo HDMI, un cavo USB - microUSB e una cuffia da orecchio mono. Esteticamente è molto elegante, non ingombrante e leggera. Ha anche l'alimentatore interno, quindi occupa poco spazio ed una volta inserita la presa siamo pronti. E' compatta ed i pannelli di plastica nera (uno lucido, gli altri opachi) nascondo abbastanza bene sia le porte USB frontali, che i tasti di accensione ed eject. Anche il vano per inserire i dischi risulta mimetizzato. Sul retro abbiamo un'uscita HDMI, un'uscita per inserire la PS camera, la porta ethernet e quella ottica. Non molto quindi, ma l'essenziale.
Se siete interessati alla parte hardware andate da qualsiasi altra parte e leggetevi le specifiche, l'unica cosa che mi preme di inserire qui è la presenza di 8GB di RAM GDDR5 giusto per fare i fichi e l'hard disk da 500 GB. Sono molti, anzi sembrano, ma facendo alcune prove per registrare i contenuti direi che è un bene il fatto di poterlo sostituire senza invalidare la garanzia.

Accensione, prime mosse, interfaccia:

Una volta collegata ed accesa chiede le di fare il classico setup con lingua, fuso orario etc. La connessione ad internet può avvenire sia via cavo che via wifi. Se collegati alla stessa rete, è possibile usare la PlaystationApp (per Android, ma anche per iPhone) in modo da usare come secondo schermo quello del smartphone quando vogliamo inserire del testo o fare altre operazioni. Non è il massimo dell'interattività, ma volevo provarlo. Come prima cosa però Sony ti fa scaricare un aggiornamento software di circa 350 MB per sfruttare il network PSN. L'interfaccia utente è simile alla vecchia, anche se più curata, più brillante  e se vogliamo ancora più user friendly. Non cambia però molto e l'utilizzo è pressochè simile. Muovendosi orizzontalmente nella home page basta accedere alle varie icone presenti ed effettuare ad esempio la registrazione del nostro profilo. Playstation non è solo uno strumento per i giochi, ma punta anche sulla fruibilità di altri contenuti magari trasmessi Live o guardati in streaming. Niente che non si possa già fare, ma la presenza così forte nell'interfaccia sottolinea quanto Sony punti anche sull'aspetto home video dell'intrattenimento. Music Unlimited e Video Unlimited possono poi far sì che accediate a video e musica sottoscrivendo dei contratti. Questa è roba a pagamento ragazzi, da 4,99 a 9.99 euro al mese. Anche per avere tutte le funzionalità relative al network (divenuto Plus) dobbiamo pgare, soprattutto se ci interessa giocare online con amici o nemici. L'abbonamento annuale che ho fatto viene 49,99 e si fa in due minuti (anche se trovo scomodo il dover ricaricare il mio credito Sony di volta in volta). Oltre al gioco online abbiamo spazio cloud (1Gb?) per archiviare l nostre partite salvate, sconti nello store, scaricare patch ed aggiornamenti mentre la console è in standby.

Controller e camera:

Sebbene a mio avviso quello di MS resti il joypad di riferimento il dualshock 4 è forse la trovata migliore di questa PS4. O almeno quella di maggiore impatto visivo e pratico, visto che è lo strumento d'eccellenza per interagire. Piccola parentesi: è possibile usare anche alcuni comandi vocali, ma mi pare di essere idiota e restano limitati. Con le levette si fa molto prima, garantito. Torniamo al controller: ergonomicamente è più piccolo, ma più pesante. Diciamo che ora ha il peso giusto, non sopportavo l'altro che era troppo leggero: qui hai un rapporto migliore, ed anche l'impugnatura e la disposizione dei tasti è migliorata. Soprattutto per quanto riguarda i grilletti. Qui hanno hanno fatto davvero un bel lavoro, le altre migliorie riguardano la ruvidità delle levette che non scivolano più ed i pulsanti a destra che forse sono un po' più pronunciati, ma può essere solo un'impressione. I pulsanti "share" ed "options" sono invece decisamente scomodi da usare, posizionati di lato al touchpad capacitivo: questo non so come e quanto verrà integrato nella maggior parte dei giochi, ma non sembra male avere una sorta di mouse per effettuare alcune operazioni (in Fifa 14 ad esempio cambi la visuale di gioco). Altra novità è data dallo speaker mono integrato che emette alcuni suoni di corredo. E' possibile allacciare la cuffia n dotazione al jack presente. Abbiamo anche una seconda porta che probabilmente sarà usata per alcuni accessori futuri. La parte frontale ha poi una striscia led luminosa, che cambia colore in base a determinate situazioni. Ad esempio in Killzone è di colore verde in base all'energia. In Fifa 14 ha il colore del player che usi. La luce al buio è davvero splendida e ti inserisce alla perfezione all'interno del gioco. Inoltre abbinato alla Playstation camera vieni riconosciuto e puoi interagire. Nella console è presente Playroom che ti permette di prendere dimestichezza con questi due oggetti. La camera va posizionata sotto al televisore in maniera centrale e seguendo la guida interattiva è difficile sbagliare, anche se non credo sia ottima per ogni tipo di ambiente: troppe restrizioni. La qualità video non è eccelsa (dice però sia a 720p), ma buona e non sfigura neanche al buio, sebbene l'ambiente illuminato sia molto più adatto. I test per la scansione del volto e della stanza li ho dovuti ripetere due volte però per fare in modo che i robottini non pattinassero nell'aria ma fossero stabili sul pavimento. Quindi seguite il più possibile le istruzioni. Come già accennato, i comandi vocali non li ho provati molto: funzionano, ma niente di che. Voto al controller: 9. Voto alla camera: 6

Social, share e chat:

Sony ti permette di connetterti sia a Facebook che a Twitter. Perchè? Perchè così grazie al tasto "share" puoi bullarti e spammare con i tuoi amici mostrando acrobazie, gol e quanto altro. Sono stato titubante ed ho atteso un po' a provarlo, ma una volta fatto risulta tutto estremamente facile ed intuitivo. Possiamo catturare screenshot e creare video, fino a 15 minuti. Questi purtroppo possono essere caricati solo su FB e non su altri social (magari Youtube sarebbe stato troppo?). L'editor permette di tagliare parti del filmato, dare un nome, inserire un commento, ma niente di più. Forse neanche serve mettere troppe funzioni e va bene così. La dimensione dei filmati è abbastanza importante, quindi occhio a cosa volete caricare: per Fifa 14 siamo sul mega ogni secondo registrato. Quindi oltre ad occupare spazio prezioso sul hard disk della console, occupiamo un sacco di banda durante la fase di upload. Altra ganzata è la possibilità di trasmettere la sessione di gioco su Ustream. Non so quanti questa estate guarderanno voi giocare invece che i Mondiali in Brasile, ma qualche pazzo furioso c'è sempre in giro. Se avete amici online potete anche chattare con loro pur giocando a titoli differenti: il network è unico.

Giochi:

Nella bundle c'era ovviamente Killzone: Shadow Fall. Capisco che dal primo gioco per la next gen non ci si debba aspettare chissà cosa, e capisco che non sono molto abituato a giocare, ma qui siamo su un altro pianeta. Forse ci resto un po' sotto, ma per un paio d'ore ho creduto di essere veramente il personaggio Lucas. Non so se merito mio o del controller nuovo, ma so anche muovermi abbastanza agilmente. Ho scaricato poi Resogun (gratuito per i clienti Plus) in cui ho potuto apprezzare anche gli effetti audio provenienti quasi dalle mie mani e la demo di Fifa 14 che è molto giocabile. Mi ha chiesto anche l'accesso tramite Origin (che feci già per pc acquistando Fifa 13) ed oltre all'amichevole Barcellona Real Madrid si sono aperte alcune altre opzioni di gioco. Non so se dipende dall'account di Origin, o se la demo è proprio così ben accessoriata. Per ora neanche serve andare in negozio a comprare il bluray. Di negativo c'è che a differenza di quando ho scaricato l'aggiornamento software (350 mega in pochissimi minuti) il download per i giochi è stato davvero molto lento.

Conclusioni:

Non l ho ancora spulciata a fondo, soprattutto per quanto riguarda la gestione video, audio e dei contenuti, ma per il comparto strettamente ludico, una volta integrate nei giochi le nuove funzionalità per la camera, per il touchpad e lo speaker audio direi che siamo messi davvero bene.


mercoledì 4 dicembre 2013

Telepass, cartasì e la strana raccomandata (odissea)

Tutto ha avuto inizio ieri, quando tornando da lavoro trovo nella cassetta delle lettere l'avviso per ritirare una raccomandata. E che potrà essere? Sono nullatenente e non credo di aver preso nessuna multa con il mitico Skyliner. I pacchi che ricevo vengono spediti dai miei genitori e nessuno che conosco si affida a Poste Italiane. Così la notte non riesco a dormire e resto enormemente turbato, anche a lavoro combino poco, ripensando a cosa diavolo possa essere. Mi precipito così in via Volta dove senza neanche farmi parlare mi dicono: "passa domani, oggi non c'è". Ma come? C'è scritto di passare oggi, non potete disintegrare così una giornata intera di timori ed aspettative. Faccio presente che mi è stato consegnato ieri mattina, di conseguenza deve esserci. La risposta è semplicemente "ahochei" , così provo ed ecco qua... Telepass mi scrive.

Piccolo antefatto:

In questi ultimi due ho praticamente preso dimora tra i caselli autostradali, così ho deciso di approfittare bellamente di un'offerta di Bazak in cui per 18 euro potevi avere telepass premium per due anni. Così trallallero trallallà sbrigo tutte le pratiche ed eccolo lì, bello funzionante da circa dieci giorni.

Oggi:

Sollevato dal fatto che non fosse una multa, apro la lettera convinto che fosse un'ennesima ed inutile conferma dell'attivazione del servizio. Invece scopro che mi hanno chiuso il contratto. Maremma cane, neanche il tempo di godermelo. Dicono che il problema è relativo all'istituto di credito, nel mio caso Cartasì. Chiamo il numero (verde?) di telepass e riesco a parlare abbastanza velocemente con un'operatrice, la quale mi informa che proprio Cartasì dal 1 gennaio cessa ogni rapporto con loro e quindi chiude i contratti in essere. Ah deh, bell'affare, alla grazia del magico coupon: Bazak è parte di cartasì. mi sento un po' preso per il culo. Sempre l'operatrice mi dice che devo cambiare contratto e farne uno nuovo. Sì, ma io non voglio arrivare a Rosignano per farmi cambiare l'affarino (via web non si può cambiare metodo di pagamento? No). Unica soluzione, mi dice, è andare in banca e farmi compilare un modulo per la "voltura" del cosino pagando tramite RID.
Ok, corro, tanto è a pochi passi. Il mio Family Banker è in videoconferenza ed è occupato quindi (sono senza appuntamento tra l'altro). Niente paura, arrivano due ragazze che prendono a cuore il mio caso e studiano il da farsi. A loro sembra strano, molto strano che mi abbiano consigliato di fare un RID. Così, senza nessun risultato, provano a chiamare il numero di Telepass. Niente. Allora provano con Cartasì, a cui risultava in pending il mio contratto e nel mentre "deve essere partita per errore" la sollecitazione di chiusura nei confronti del mio contratto. Mi garantiscono che è tutto a posto. Chiamo allora di nuovo Telepass, e dopo vari tentativi (la prima volta fui evidentemente fortunato) un tizio mi ripete che Cartasì ha chiuso con loro ogni rapporto per i contratti business. Hey, fermo un attimo!!! Io sono un privato, controlla meglio. Ah sì giusto, il suo contratto risulta regolarmente aperto ed attivo. Ma la lettera allora? Eh beh, l'avranno amndata per sbaglio. Ahochei

Domani:

Quando mi lancerò a duecento all'ora al casello di Rosignano e frantumerò la sbarra che non si alza, forse passerò dal punto Blu a chiedere spiegazioni.

martedì 3 dicembre 2013

Lawless (2012)


Regia: John Hilcoat
Anno: 2012
Titolo originale: Lawless
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
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I gangster movies sono tra i miei preferiti, e mi piacciono in molte salse. Se qui vogliamo fare un paragone direi che siamo parecchio sull'andante di Boardwal Empire con il proibizionismo (ovvio) non troppo vicino a Chicago o New York. Alla regia c'è John Hilcoat che odiai a suo tempo con The Road . Qui si comporta decisamente meglio, poi certo si dà la colpa ai registi tanto per avere un capro espiatorio, forse grazie alla sceneggiatura di Nick Cave, quello che fa il musicista di professione. Comunque come dicevo a me gasano abbastanza questi film, anche se non sono propriamente originali e propongono poco di nuovo. Con la presenza di Tom Hardy, che perlopiù grugnisce tra una scazzottata ed una sparatoria, il mio divertimento è assicurato. E' tornato in una parte lugubre e silenziosa come in Warrior e presumo sia il tipo di personaggio in cui si trova meglio (anche in Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno il suo personaggio non è che spenda tante parole). Fatto sta che la leggenda della sua invincibilità all'interno della trama ci piace, soprattutto quando a metà pellicola rischia di essere infranta. I complimenti più sentiti vanno però a Shia Labeuf (sì, proprio lui, l'odioso ragazzino di Transformers) che si ritrova in una parte disegnata appositamente per lui: il deboluccio ambizioso che tira fuori le palle al momento giusto. Tutta la vicenda si basa su di una storia vera, o quantomeno raccontata in un libro che narra appunto le vicende nei primi anni trenta della famiglia Bondurant in Virginia. Famiglia di cui oltre ai su citati protagonisti fa parte anche Jason Clarke, pure lui a suo agio nei panni del bestialotto montanaro. Il titolo la dice lunga sul tema affrontato: cattivi contro cattivi, senza alcuna legge nel mezzo. Che questi siano banditi trafficanti di alcol o poliziotti corrotti poco conta: abbiamo un'escalation di violenza abbastanza forte che dovrebbe vedere nè vincitori nè vinti, ma non è proprio così. Il pubblico, di cui faccio piacevolmente parte, apprezza soprattutto la velata parte ironica con cui si crea il mito e la leggenda, alle volte frutto di fortunate coincidenze. Si crede in ciò che si vuole credere anche e soprattutto quando c'è di mezzo la vita e la sopravvivenza. Nessun modello da seguire però, là dove la giustizia viene impacchettata nella scatola della vendetta ed il buono sta nel meno peggio. Graziose le tette di Jessica Chastain.

A 007, Dalla Russia Con Amore (1963)


Regia: Terence Young
Anno: 1963
Titolo originale: From Russia With Love
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.5)
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Per questo secondo film dedicato all’Agente 007 posso dire di aver da sempre conosciuto almeno il titolo, ma di non averlo mai visto. Ha comunque fatto storia, e se il primo poteva essere una novità introduttiva sul personaggio di James Bond, questo è di gran lunga più incentrato sullo spionaggio ed il ruolo che le spie hanno all’interno della trama è molto più marcato. Già il fatto di inserire nel contesto la rivalità tra agenzie occidentali ed il KGB (solo accennata), ma anche la fuga, i risvolti all’interno del treno, le astute macchinazioni. Insomma qui il genere a cui Young e Fleming si rivolgono è uno spionaggio puro e semplice. Non mancano poi, anzi arrivano tra gli applausi, i gadget che faranno famosa la serie: qui le invenzioni riguardano soprattutto la valigetta ed il fucile di precisione smontabile. Non può esistere uno 007 senza l’utilizzo di comuni oggetti rivisitati all’occorrenza. Anche la trama è più fluida ed incalzante: Istanbul si presenta come un’ottima location, una via di mezzo appunto tra occidente ed est, con banditi, zingari, bulgari, altre agenzie impegnate… Il cast è sostanzialmente il solito con Sean Connery ancora più divo, ma la sorpresa l’abbiamo con Numero Uno della Spectre che dà il suo contributo per rendere curiosa la vicenda, ed inoltre riesce a tramare sia contro il servizi inglesi ed americani che contro quelli russi. E’ un nemico comune. La nuova donzella da sedurre è Daniela Bianchi, con cui James Bond fa anche una specie di hidden cam in stile Youporn. Escluso ciò però le scene sexy non sono così esplicite come potevano essere in Licenza di Uccidere. Nel complesso il tutto è molto piacevole e ben studiato per attirare l’attenzione dello spettatore.

domenica 1 dicembre 2013

Juventus 1 - Udinese 0

La Juventus di questa sera non è stata particolarmente brillante ad eccezione dei primi venti minuti. Una volta prese le misure l'Udinese lassù non ci fa fare vita e parte di contropiede rendendosi più pericolosa di noi. Dopo l'infortunio di Pirlo, agli inutili Padoin e De Ceglie si aggiunge un impalpabile Pogba. Poi Chiellini la deve smette di salire ed intralciare il traffico: è un trattore ed in autostrada non può circolare. Comunque vinciamo ancora, questo è il punto, Risegna Llorente nel primo minuto di recupero, quando ormai tutti i fiorentini stavano già esultando. Anche quelli dell'Udinese erano contenti. A dir la verità pure gli under 13 presenti nelle curve squalificate facevano festa con il classico ed istituzionale "merda" al rinvio del portiere avversario. Le squadre che si chiudono le soffriamo, ma intanto continuiamo a non subire reti e vincere per la sesta gara consecutiva. Ci tenevo particolarmente a vincere perchè così riusciamo a tenere alla debita distanza (venti punti) il Milan. Poi volevo dire un'altra cosa, ma non ricordo... Ce l'ho sulla punta della lingua e... Aspetta aspetta, ecco: salutate la capolista.

Playstation 4 Vs Xbox One

Foto di Calcio Streaming
Eccoci arrivati a dicembre ed è tempo di pensare ad un auto regalo di Natale. Home 2.0 nei suoi tre anni e mezzo di vita non ha ancora avuto una consolle, ma è arrivato il momento di rimediare. Non sono mai stato un fanatico del gioco, ma gli anni passano ed ora che sono più grandicello sento il dovere di rimediare. La prima che ho avuto è stata la Xbox, modificata e con il mitico xbmc degli albori. Poi tra Pisa, Siena ed il fondo sempre e solo Playstation. Adesso la lotta però si fa dura. Con il fatto che sono uscite (da pochissimi giorni) entrambe, le caratteristiche tecniche sono perlopiù identiche. Cambia veramente poco e non so se questo avrà un'influenza sul parco giochi che è previsto per i due santuari video ludici. Se si prova a cercare in rete un confronto, ci facciamo un sacco di esperienza, ma troviamo tre categorie di recensioni e di sfide:

- quelle dei fanboy della Sony
- quelle dei fanboy della MicroSoft
- quelle che pseudo sembrano obiettive, ma hanno una valenza commerciale e tessono lodi di entrambe

In effetti, una scelta è dura proprio anche per questi motivi, oltre al fatto magari di essere realmente di pari livello. Poi alcuni commenti negativi si basano su rumors (che però erano fondati) sulla gestione dei giochi usati o sull'obbligatorietà di una connessione ad internet. Sta difetto che adesso si somigliano anche nella gestione "politica" della faccenda ed entrambe hanno il proprio network online a pagamento quindi alla fne si va molto sul soggettivo. Per adesso l'unica cosa che preferisco tra le due è il controller di MS con cui io mi trovo molto meglio, ma è anche vero che spendere cento euro in più per avere un Kinect futuristico quanto vogliamo, ma di cui non sento il bisogno, lo trovo insensato per adesso. Allo stesso prezzo Sony offre il bundle (per ora introvabile) con Killzone, un secondo controller e la telecamera. Lo scontro finale però in questi giorni sarà sulle unità vendute tra gli amici e i conoscenti. I giochi costano un occhio della testa e così anche le periferiche. E' bene avere quindi contatti reali o virtuali che utilizzino la stessa macchina, così per giocare possiamo fare affidamento anche su di loro.
Comunque ad oggi sono poche le recensioni effettive di comuni blogger mortali come me che hanno una Xbox One o una Playstation 4 (entrambe è impossibile) per avere un reale feedback non commerciale o non fanboyzzato.
Aspettiamo un altro po', per ora va bene così.

sabato 30 novembre 2013

Rocky Balboa (2006)

Regia: Sylvester Stallone
Anno: 2006
Titolo originale Rocky Balboa
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Quando uscì questo ennesimo capitolo di Rocky fui molto entusiasta: lo considerai come la vera conclusione della saga, ed il vero numero 5, visto che Rocky V è stato un flop totale per i miei gusti. Con questo infatti è stato girato ciò che andava mostrato in precedenza, senza la buffonata dell'incontro per strada. Però riguardandolo ora, mi ha deluso abbastanza. Certo, nel complesso rappresenta una buona chiusura, ma la parte drammatica con il vecchio pugile che è buono di cuore, umile e molto semplice non intacca molto se lo si fa combattere con il giovane campione in carica. Un film su Rocky senza pugni e senza ring sarebbe stato scialbo, ma in questo modo la seconda parte della pellicola perde tutta la credibilità mostra all'inizio. Capisco che non si poteva fare altrimenti, ma anche prendendo spunto dalla prima parte vediamo solo dei clichè momentanei che portano tutti ad un lieto fine scontato e palloso. Dal unto di vista tecnico cambia poco, forse una fotografia con luci troppo accese ed un modo di presentare il match più moderno ed in stile televisivo. Poi però siamo alle solite, dal cast alle musiche. Fortunatamente adesso tutto è finito e sebbene non sia uno dei migliori film, la conclusione possiamo accettarla e buttar giù la medicina. Dei bluray facenti parte del cofanetto è l'unico degno di nota. Oltre alla qualità video migliore (ovviamente per età) abbiamo una serie di extra abbastanza corposi, che riguardano questo capitolo per la maggior parte, ma con ottimi cenni anche per le versioni precedenti. I contenuti speciali sono i seguenti, tra parentesi la durata in minuti:

- Commento di Sylvester Stallone
- Featurette (57)
- Scene tagliate (20)
- Finale alternativo (4)

venerdì 29 novembre 2013

Il Lato Positivo (2012)


Regia: David O. Russell
Anno: 2012
Titolo originale: Silver Linings Playbook
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
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Nell'arco di una settimana ben tre persone diverse, con gusti differenti tra loro, mi hanno consigliato questo film di Russell , quindi era destino che lo vedessi. Così come, all'interno della trama, era destino che Pat (Bradley Cooper) incontrasse Tiffany (Jennifer Lawrence). I toni spaziano dal drammatico al romantico con una punta di buona commedia, senza mai che un genere prevalga troppo sull'altro. I temi sono molti, anche se già abbondantemente sviscerati in altre pellicole, ed abbiamo un Cooper un po' diverso dal solito che per certi versi ricorda Sandler in Reign Over Me almeno per il fatto di avere un ruolo di tipo nuovo ed avere a che fare con disturbi mentali. Ad ogni modo la sua prova è forse una delle sue migliori, davvero bravo nell'alternare i momenti di lucidità a quelli in cui sdà di matto. Poi vabbeh c'è un certo Robert De Niro (a proposito il mì babbo è uguale identico) che anche con parti marginali può dare quel tocco in più a tutto il film.  Anche se dovesse stare fermo, anche se non facesse niente. E' come quando fai la pasta e metti la giusta dose di sale. Puoi cambiare tutti gli ingredienti principali che ti pare, ma con  la giusta dose di sale puoi mangiare bene o male. Ecco, lui è lì e fa sempre la sua bella figura. Il lato positivo, oltre al titolo italiano, è un mantra che si ripete sempre all'interno della trama, composta da dialoghi ben strutturati che mettono in secondo piano un montaggio ed una scenografica che non necessitano di grandi macchinazioni. Ci bastano i cambi di ritmo che sottolineano gli stati d'umore dei protagonisti. Un po' troppo smielato e poco coinvolgente il finale a lieto fine. Decisamente accomodante, in una storia che dovrebbe rappresentare la realtà senza filtri e senza perbenismo.Eppure Pat è un tipo decisamente fico che trova l'amore, dopo un matrimonio problematico in cui si ritrovato cornuto e bastonato, con un altrettanto strafica ragazza vedova di circa ventidue anni. Insomma, altro che lato positivo, qui c'è qualcosa di più. E nella parte relativa al ballo ed alle prove generali, i vari disturbi psichici, le problematiche familiari, i rapporti disattesi... Tutto quanto insomma, viene cancellato quasi troppo frettolosamente. Restiamo però su di un buon prodotto che non si fa fatica a guardare, ma anzi è fonte di ispirazione.

giovedì 28 novembre 2013

Batman - Il Ritorno (1992)


Regia: Tim Burton
Anno: 1992
Titolo originale: Batman Returns
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (6.9)
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Come nel primo Batman di Burton  la vera stella non è l'uomo pipistrello, ma il contorno ed i cattivi. Primo tra tutti il Pinguino, con uno straordinario Danny DeVito: riuscireste ad immaginare un altro attore più adatto di lui al ruolo? Con quel trucco e quei costumi, il suo atteggiamento, le sue espressioni è difficile immaginare altri. Poi Cat Woman (Michelle Pfeiffer), graffiante e svampita ed infine lo spietato Shreck (Christopher Walken). Insomma, ancora una volta il tiepido Keaton passa in secondo piano, ed almeno personalmente non mi convince. Questa volta, ancora più della prima però, è Tim Burton stesso che siede sul trono e si prende tutti i meriti del caso. Già perchè restando fedele ad una scenografia che rimanda pienamente al fumetto, questa è un'ambientazione in cui lui riesce a sguazzarci alla grande. Il mix tra reale e fantastico (con la bilancia che pende a favore dell'ultimo) è proprio ciò che ha sempre cercato, quindi la banda del circo e tutti gli ammennicoli di cui dispone, gli stessi oggetti usati da Batman e gli ombrelli del Pinguino... Inserisce cose fantasiose in un contesto che potrebbe essere realistico. Solo che non vuole, a quello ci penserà Nolan anni dopo. Rispetto al primo, illuminato dalla luce di Joker, certi temi vengono fuori con maggiore agilità: l'amore impossibile tra due personaggi che hanno un alter ego e che diventano loro malgrado nemici da un lato e possibili amanti dall'altro. Tutto questo è collegato alla sensazione di solitudine che provano nel mondo reale, quello in cui non ci sono maschere, ed in cui alla festa in costume si presentano come uomini (è questo il loro trucco?). Ma la solitudine è anche la triste condizione che porta il Pinguino ad essere ciò che è, ed al suo mostrarsi in pubblico dopo anni vissuti nelle fogne. Si cerca quindi il riscatto nei confronti della società, ma non solo da parte del villain di turno, anche i buoni o gli pseudo tali anelano ad una vita tranquilla e forse differente. Escludendo alcune cose, se nel primo non ci fosse stato il Joker di Nicholson, questo sarebbe stato di gran lunga migliora per tutta la sua costruzione, dalla scenografia alla fotografia. La resa del bluray è fantastica e come nell'altro disco anche qui i contenuti speciali sono superbi:

- Commento di Tim Burton
- Il pipistrello, il gatto e il pinguino
- L'ombra del pipistrello, il lato oscuro del cavaliere
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mercoledì 27 novembre 2013

Juventus 3 - FC Kobenhavn 1

All'andata dissi  che ci sono partite che puoi (devi) solo vincere e non cambio idea. E' una cosa che sanno tutti, e lo sanno anche i giocatori. Certe volte però mettici lo sculo, mettici le disattenzioni, mettici quello che ti pare, ma non va. Questa volta è andata, e bene. Cioè, non fraintendetemi, abbiamo largamente meritato la vittoria ed abbiamo corso in lungo e largo conquistando i tre punti, che ci fanno stare più tranquilli per la trasferta in Turchia. Però la palla è tonda, e sul pareggio (viziato da una rimessa laterale battuta in modo fraudolento) un po' di timore l'ho avuto. Poi grandissimo Vidal che sigla una tripletta in Coppa Campioni. Al di là della buona prova generale di tutti quanti (di nuovo anche dell'ex scarso Padoin) voglio sottolineare che il digiuno di Tevez in questa competizione non è un problema. Se avesse voluto, avrebbe potuto battere lui uno dei rigori, soprattutto il secondo. Invece carattere, ordine e disciplina hanno lasciato il tiro del dischetto al titolare. Niente di che per carità, ma in altre squadre ci sarebbe stato un processo seguito da rissa. Ad ogni modo, eccoci vincenti ancora una volta, anche in Europa.

domenica 24 novembre 2013

Livorno 0 - Juventus 2

La Juventus del turn over forzato vince a Livorno una partita che è semplice solo sulla carta. Già perchè queste sono le partite che soffriamo maggiormente ed il primo tempo ne è stata la dimostrazione. Per questo motivo non sono poi così tranquillo per la gara di mercoledì prossimo contro i danesi. Quando dobbiamo creare gioco a tutti i costi e fare quindi il risultato, se gli avversari si chiudono bene e ripartono puoi sempre restare fregato. Ci vuole la giusta dose di pazienza e dedizione, come è avvenuto per cambiare le sorti della gara. Non che il Livorno sia mai stato pericoloso, ma per lunghi tratti della partita neanche noi. Non serve a niente poi arrivare in area per tirarla fuori ed a quanto pare non serve neanche che l'arbitro veda chiaramente il fallo di mano da rigore: tanto lo giudica impossibilmente involontario e non lo fischia. Le stranezze del calcio. Altra stranezza è che Padoin, che porloui ho sempre infamato, ha fatto davvero una bella prova. Bene anche Vidal come centrale e soprattutto Llorente (che io pronuncio Iorente). Segnano di nuovo gli attaccanti, lo spagnolo appunto (che fa anche un assist) e Carlitos Tevez. Non subiamo gol dalla partita sciagurata di Firenze e ci catapultiamo verso la vetta. Bevete meno ponci, ci pensiamo noi a farvi conci.

Cujo (1983)


Regia: Lewis Teague
Anno: 1983
Titolo originale: Cujo
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.9)
Pagina di I Check Movies

Il film è basato sull'omonimo romanzo  di Stephen King e sebbene tale trasposizione cinematografica non sia affatto male e riesca a risaltare gli avvenimenti importanti di tutta la storia, mancano due elementi fondamentali: l'urgenza ed il finale. Infatti il libro, pur soffermandosi per molte pagine su madre e figlio interamente da soli, scorre veloce senza annoiare. Un po' più difficile renderlo a mezzo visivo, ma ci sono riusciti. Eppure l'orrore, la paura e soprattutto lo scadere di un tempo fittizio non sono così tangibili. Le digressioni sul resto dei personaggi sono meno forti, ma qualche taglio lo si deve pur fare nei circa novanta minuti che vogliamo dedicare alla storia. Poi però, riescono a rovinare tutto, cambiando allegramente il finale. Già, proprio allegramente. Uno dei punti di forza stava nella morte del bambino che rendeva vani tuti gli sforzi della mamma. La resa realistica di fronte all'inevitabile. Invece ecco il presunto lieto fine in qui in extremis il piccolo riprende a respirare. Ma perchè sta cosa? Così il pubblico non si assuefà alla morte? Era evitabilissimo e bastava eliminare la scena della lotta in casa. Un paio di inutili minuti che ti lasciano con l'amaro in bocca. La moda di cambiare i finali alle storie non la sopporto, manco avessero messo qualcosa di alternativo.