lunedì 31 ottobre 2022

Aggiornamento Oxygen OS 12.1 HD1903_11_F.17

 


Il mio OnePlus, non smette mai di aggiornarsi a quanto pare. E questo vale per i minor update con pochi fix e l'aggiornamento della sicurezza Android, ma anche per quelli più corposi come questo, che riguardano un cambiamento di versione del sistema operativo. Si tratta della versione 12.1 (HD1903_11_F.17 ) di OxygenOS che ovviamente  si rifà alla medesima di Android. Quindi la novità più corposa è senza dubbio questa, che riporta con sè una nuova esperienza di utilizzo legata ad Android. Nello specifico invece ecco qui il changelog:

  • Sistema
    • Aggiunto Smart Battery Engine, una funzionalità che prolunga la durata della batteria basata su algoritmi intelligenti e tecnologia di auto-ripristino biomimetico
    • Ridisegnate le icone delle app utilizzando nuovi materiali per dare più profondità e un maggiore senso di spazio e consistenza alle icone
    • Rinnovato il layout della pagina in base al principio della riduzione del rumore visivo e ottimizza la presentazione di testo e colore per far risaltare le informazioni chiave
    • Icone desktop ottimizzate con trame migliorate, utilizzando un design ispirato a materiali nuovi di zecca e unendo luci e livelli
    • Regole di blocco dello spam ottimizzate: aggiunta una regola per bloccare i messaggi MMS
  • Gaming
    • Aggiunto lo stabilizzatore del frame rate end-to-end HyperBoost
    • Anteprima dell'effetto vocale appena aggiunta per consentirti di registrare il tuo effetto vocale o controllare il tuo effetto vocale in tempo reale
  • Modalità scura
    • La modalità oscura ora supporta tre livelli regolabili, offrendo un'esperienza utente più personalizzata e confortevole
  • Shelf
    • Nuove opzioni di stile aggiuntive per le schede, che rendono i contenuti dei dati più visivi e più facili da leggere
    • Aggiunto OnePlus Scout in Shelf, che ti consente di cercare più contenuti sul tuo telefono, incluse app, impostazioni, dati multimediali, ecc.
  • Bilanciamento Lavoro/Personale
    • La funzione Bilanciamento Lavoro/Personale è ora disponibile per tutti gli utenti, consentendoti di passare facilmente dalla modalità Lavoro e Personale tramite impostazioni rapide
    • Ora supporta il cambio automatico della modalità Lavoro/Personale, in base a posizioni specifiche, rete Wi-Fi e ora, offrendo anche profili di notifica delle app personalizzati in base alla personalizzazione
  • Galleria
    • Galleria ora ti consente di passare da un layout all'altro con un gesto di pizzicamento con due dita, riconoscendo in modo intelligente le immagini di migliore qualità e ritagliando la miniatura in base al contenuto, rendendo il layout della galleria più piacevole
  • Canvas AOD
    • Canvas AOD ti offre nuovi stili diversi di linee e colori, per un'esperienza di blocco schermo più personalizzata con immagini stimolanti
    • Nuovi pennelli e tratti aggiunti di recente e supporto per la regolazione del colore
    • Algoritmo software ottimizzato e riconoscimento facciale migliorato per identificare meglio le caratteristiche e il colore della pelle di diverse figure
  • Accessibilità
    • Categorizzazione ottimizzata delle funzioni raggruppandole in vista, udito, azioni interattive e generali
    • TalkBack supporta più app di sistema tra cui Foto, Telefono, Posta e Calendario

domenica 30 ottobre 2022

GDF #8: Marrakech parte 2 e ritorno a casa

 

Ultimo giorno in quel di Marrakech e da un certo punto di vista direi meno male che oggi mi son dedicato alle attrazioni più prettamente turistiche. Già il solo attraversare la città da sud a nord mi ha creato un po' di pesantezza. Non puoi permetterti di incrociare uno sguardo o guardare dentro ad un negozio ed eccoli tipo koala al bambù. Non ti si staccano mai di dosso. Ma d'altronde fa parte del gioco, della tipicità. Comunque dicevo, oggi pure in solitaria perché il Formato è partito in mattinata, mi son buttato su Palazzo Bahia e sui Jardin Majorelle, entrambe attrazioni molto particolari e lontane dal canone della Medina a cui ero abituato. Stasera il volo Ryanair, salvo imprevisti mi riporterà a Pisa. Esperienza davvero suggestiva ed esotica, non mi son fatto mancare niente ancora una volta.

Album fotografico Marrakech Parte 2

sabato 29 ottobre 2022

GDF #7: Essaouira

 


Dopo quattro giorni davvero intensi di ovest e deserto, perché non portare a termine il taglio orizzontale del Marocco e portarci sulla costa atlantica? In realtà oggi mi separo dal mio fidato compagno di viaggio, che preferisce spendere il suo ultimo giorno a Marrakech. Io quindi ne approfitto per cambiare nuovamente programma in corsa e dirigermi ad Essaouira, antica roccaforte portoghese, francese e marocchina sull'oceano. Mi organizza il viaggio il mitico Hassan, il padrone di casa del Riad Espagne, dove pernotto. Con la tipica puntualità di queste parti mi viene a prendere con la "motoretta" un suo amico fidato. Così ci muoviamo in due, rigorosamente senza casco per le vie della Medina, per prendere un mini bus verso Essaouira. Non faccio in tempo a scendere che ho davanti un argan con le capre arroccate sui suoi rami (visiteró per conto mio e casualmente anche una cooperativa femminile che lavora i frutti e le essenze di queste piante). In città, anche questa patrimonio UNESCO, mi faccio con tutta calma un giro tra la sua Medina, la Kasbah, il vecchio quartiere ebraico con sinagoga, la antica fortificazione di origini portoghesi e sopratutto il porto ed il mercato del pesce che mi fanno maledire di avere un olfatto funzionante. C'era un simpatico banchetto in cui assaggiare i ricci  freschi ed altre specialità appena colte. Narra la leggenda che se non vai di corsa in bagno e poi all'ospedale sei esente da qualsiasi tipo di vaccino in futuro. In serata torno alla mia più caotica Marrakech per riunirmi col vecchio gettons. 

Album fotografico Essaouira 

venerdì 28 ottobre 2022

GDF #6: ritorno a Marrakech


Un'altra alba, un'altra storia. Oggi è stato abbastanza massacrante con circa 600 km di strada, ovviamente non delle migliori, per tornare alla nostra base a Marrakech. Un viaggio nel viaggio che attraversa tutto in un volta ciò che avevamo fatto nei giorni precedenti. Sebbene a parole possa sembrare noioso, ritengo che sia sempre un piacere vedere ed osservare, anche solo da un finestrino un mondo vario e differente da quello a cui siamo abituati. I paesaggi continuano a susseguirsi tra deserto e montagne rocciose, di tanto in tanto qualche valle più lussureggiante, vicino alle quali sorgono villaggi e paesi. Poi le costruzioni di mattoni color sabbia o color roccia, a seconda dell'obiettivo della monetizzazione. Tre ragazzi in scooter che ci sorpassano a destra, i bambini che non perdono occasione di interrompere i loro giochi per salutarci, i vecchi, come da noi che osservano i lavori dei tanti cantieri aperti. In 600 km, sebbene il paesaggio sia desertico si possono portare con sé tante di quelle cose che non basta una foto ricordo per poterle immortalare. 

Album fotografico ritorno a Marrakech 

giovedì 27 ottobre 2022

GDF #5: il deserto di Merzouga parte 2

 

Svegliarsi presto è necessario per vedere una magnifica alba in cima a una duna intorno al campo. Dopo una piacevole e fresca notte all'interno del nostro tendone continua il secondo giorno con l'intrepido tour del Sahara in sella ad un quad. Rispetto alle altre occasioni, può risultare più complesso salire e scendere dalle dune di sabbia e slittare, ma sicuramente più semplice nel complesso. Con questo mezzo siamo riusciti, accompagnati anche da una guida locale, a spingerci sempre più ai confini del deserto di Merzouga, e quindi del Marocco, antica pista per gli spostamenti in tempi antichi. C'è stato tempo per rinfrescarsi in una oasi (hanno frigo e lattine).  Una nuova esperienza suggestiva che ci ha portati a pranzare e rilassarci nella Kesbah di Darta Foyle, con tanto di piscina (e mosche) nel deserto. 





mercoledì 26 ottobre 2022

GDF #4: il deserto di Merzouga attraverso 1001 Kasbah Roads e l'oasi di Tinghir

 

Questa mattina il paesaggio della gola in cui abbiamo dormito è decisamente più accogliente rispetto a ieri notte. La luce dell'alba colora di rosso le pareti dei canyon che ci circondano. Ci rimettiamo in moto per avvicinarci ulteriormente al deserto, quello "vero", di sabbia con le dune: il Merzouga. Non che ll resto fossero boschi rigogliosi e verdi praterie, per me anche i centinaia di chilometri macinati fino ad adesso sono desertici e nutro per essi un determinato fascino. Attraversando quindi le valli rocciose arriviamo ad uno dei tanti caratteristiche avamposti berberi, che sfruttano una fonte di acqua fresca che arricchisce la loro valle. Qui visitiamo un'abitazione di una cooperativa indigena in cui vengono prodotti tappeti con metodi tradizionali, sia per quanto riguarda l'uso della materia prima che per le colorazioni e la lavorazione. Molto gentilmente ci viene offerto l'ennesimo graditissimo té e ci mettiamo ancora in marcia in direzione sud est per giungere alle dune del Merzouca. Ci alleggeriamo velocemente all'albergo in cui dormiremo giovedi sera e ci incamminiamo per poter salire sui nostri cammelli. Circa due ore sulle loro groppe, tra colline e monti di sabbia, con il sole che tramonta alle nostre spalle e lascia spazio al buio più intenso. Arriviamo arricchiti al nostro campo tenda, unici due occidentali. Ci attende un pasto e dell'ottima musica a suon di tamburi intorno al fuoco.

La seconda parte della giornata sarà presente nell'album una volta che posso accedere ad una rete soddisfacente.

Edit: caricate tutte le foto ed aggiunto video 




martedì 25 ottobre 2022

GDF #3: Kasbah Ait Ben Haddou e Ouarzazate

 

Oggi abbiamo lasciato quel crogiolo di vicoli infilati con forza nella Medina di Marrakech e con un po' di calma tipica marocchina ci siamo mossi verso le montagne dell'Alto Atlante. Questa prima parte della giornata è caratterizzata da strade serpeggianti che salgono lungo i monti e ci deliziano con vedute panoramiche su altipiani terrazzati, colli che si trasformano in vere montagne e valli scavate dagli elementi atmosferici. Eccoci quindi arrivati, dopo una mattina intera sul nostro pulmino al Kasbah Aït Benhaddou che si mostra con tutta la sua forza paesaggistica che ha anche stregato molti scenografi di film. Ovviamente prima ancora, era una città carovaniera  fortificata patrimonio UNESCO, ed un incredibile luogo composto da edifici dalle alte mura di argilla mista a paglia. In cima alla Kasbah, c'è una fantastica vista sulla campagna circostante e sulla cittadella stessa, dandoti la sensazione di entrare in un mondo medievale con un labirinto di vicoli stretti. Terminata la visita e pranzato con vista cittadella, ci rimettiamo in moto passando per le gole del Dades. Il paesaggio adesso è rosso, giallo, ocra, terroso e più sabbioso. Molto simile a quello nord americano dell'ovest con immensi spazi aperti, bloccati ad intermittenza da rientranze rocciose. Poca la vegetazione, ma le sporadiche palme verdi ci ricordano che il continente è quello africano ed il deserto si trova protetto dalle alte vette dell'Atlante e lascia spazio ai piccoli villaggi tradizionali con i colori mimetici che si fondono con il paesaggio circostante.  C'è tempo anche per una sosta a Ouarzazate per vedere pure il museo del cinema e quindi ricollocarci sul lento pulmino che in serata ed al buio attraversa le strette Gole e canyon fino alla nostra ultima destinazione prima della partenza per il deserto di domattina. Purtroppo, come avevo immaginato, avere un accesso ad internet è complicato, averlo per poter caricare le foto è invece impossibile. Queste verranno aggiunte poi in un secondo momento, forse di ritorno a Marrakech. 

Edit: (ora dovrebbe essere visibili) 

 


lunedì 24 ottobre 2022

GDF #2: Marrakech parte 1


 Primo vero giorno a Marrakech, questa stupenda ed importante città marocchina, tra i monti dell'Atlante ed il deserto. Un posto lontano da tutto ed al tempo stesso vicino: storia, cultura, religione e geografia, si fondono per avvicinarsi ed allontanarsi nel corso dei secoli e Marrakech mostra fin da subito i segni lasciati da ogni sorta di popolazione con cui ha avuto a che fare. Che si tratti di arabi, di romani, di francesi o di spagnoli, poco importa: ogni testimonianza la possiamo ritrovare qui. Eppure il suo fascino esotico resta intonso e cristallino, anche se a guardar bene possiamo notare frammenti di globalizzazione e multi etnicità. Dormendo in pratica nella Medina (patrimonio UNESCO), tutto ciò che mi interessa è a portata di sandali. Qui, siamo nel vero centro della città, composto da vicoli strettissimi e tortuosi, con gente, animali, botteghe ovunque e soprattutto poca possibilità di capire i nomi delle vie o delle strade, a meno che non si conosca la lingua araba. E non è il nostro caso. Una scusa in più per perdersi davvero in un luogo che ti cattura anche architettonicamente oltre che culturalmente. Passando nella Medina abbiamo colto il segno e visitato anche i souk, nome locale per quelli che comunemente chiamiamo "mercati". Ma io continuerei a chiamarli souk, perchè sono una cosa a parte, simile sì, al concetto di mercato che abbiamo noi, ma anche differente ed ancora una volta pienamente esotico e tipico, sebbene sia chiaro che ai giorni d'oggi siano prevalentemente una meta turistica. Non c'è angolo di strada in cui non si possa vedere un banchetto con ogni tipo di prodotto in vendita. Dalle babbucce alle spezie, passando per le ruote degli scooter fino ai tappeti o alle tartarughe. E non c'è angolo di strada un cui tu non venga chiamato in arabo, francese, inglese, spagnolo o più semplicemente italiano. Ogni scusa è buona per attaccarti bottone, ed il gioco consiste anche in questo. Loro lo sanno, e tu lo sai. Marrakech però, anche se può sembrare così, non è solo souk e banchetti, ma non può mancare una visita poi alla Madrasa di Ben Youssef, quello che un tempo è stato il collegio islamico più grande della nazione ed oggi restaurato, oppure alla Casa della Fotografia o al Minareto Koutoubia o ancora alle tombe dei Saaditi ed al Mellah, l'antico ghetto ebraico della città. Insomma ci siamo fatti un discreto culo di camminate e scorpacciate culturali. La Formazione continua. Ed anche i té come aperitivi. 

Album fotografico Marrakech Parte 1

GDF #1: arrivo a Marrakech

 

Dopo tanti anni torno a viaggiare extra Europa. Questa volta però non lo faccio per me, il protagonista di questa vicenda non sono infatti io. Spetta a me però raccontare le gesta del personaggio principale, il mio amico gettons, che accompagnerò in questa sua Gita Di Formazione (GDF d'ora in poi). Come ogni buona persona di cuore, mi sono messo da parte e mi sono dedicato al mio mitico compagno di viaggio, ormai in Africa da diversi giorni: momenti difficili per lui, ma anche prove da affrontare con garbo e sicuramente tante soddisfazioni. Una strada in salita che però vedrà il culmine esattamente questa sera con il mio arrivo. Il compito che mi è stato assegnato? Quello della Luce Guida, il Sensei, la Voce Interiore da seguire. Ed eccoci quindi qui insieme in questo luogo magico, lontano secoli e chilometri dalle strade battute insieme finora. Al termine di questo viaggio sapremo valutare se il nostro eroe si sarà meritato la mia compagnia, ma già abbiamo pochi dubbi a riguardo. Gli si dà sempre un'ultima possibilità, così come la si continua a dare  a Ryanair. Tutto o quasi fila però liscio e già dalla gestione passaporti e dalla contrattazione dei tassì per farmi portare in centro capisco di che pasta sono fatti. Tutto è parecchio diverso qui, ma anche già visto, almeno in un immaginario di caos ordinato in cui al buio puoi trovare sulla tangenziale gruppi di pattinatori come se fosse la cosa più naturale del mondo, affiancati da quegli scooter scassati creati appositamente per portare almeno tre persone. Il mio Riad è nella piena Medina e questa parte così genuina della città mi piace fin da subito. Una volta sistemato (è lunga la faccenda) e capito che usare internet sarà davvero dura (le foto non credo che riuscirò a caricarle tutte durante la vacanza) mi ritrovo col gettons e ci ad operiamo subito per un breve ma intenso giro in piazza a fingere di essere sordi e una cena tipica, con tanto di té alla menta su di un rooftop vista Jemaa el-Fna, una delle piazze più rinomate di Marrakech. 

Album fotografico Arrivo a Marrakech 

sabato 22 ottobre 2022

Battello lungo i fossi di Livorno

 

Giratina in famiglia, prima della partenza per il Marocco, così e approfittiamo per una giornata piena di scirocco per arrivare a Livorno e poter fare il giro di Venezia, il mio quartiere labronico preferito. Questa volta non a piedi però: il mezzo utilizzato è uno di quei battellini turistici che navigano lungo i fossi, così si chiamano questi canali di Livorno, che attraversano la parte della città più vecchia e più vicina al mare. Il centro storico è infatti solcato da ponti, ponticelli, banchine, botteghe, antichi depositi che sono sì, ben visibili dalla terra ferma, ma godibili anche attraverso un tour che ci fa passare dall'acqua. Abbiamo utilizzato il mezzo e la guida di Livorno In Battello, che possiamo prendere a due passi dai Quattro Mori, monumento storico ed identificativo della città, e fatto un giro ad anello di circa un'ora con indicazioni sui luoghi di maggiore interesse che abbiamo toccato durante il percorso.

Album fotografico Battello lungo i fossi di Livorno

venerdì 21 ottobre 2022

Il Pasto Nudo (1991)

 
Regia: David Cronenberg
Anno: 1991
Titolo originale: Naked Lunch
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Quando due maestri si incontrano, esce solitamente fuori un qualcosa di grandioso. Sto parlando dello scrittore beat William S. Burroughs, che purtroppo conosco solo di fama, e dello schivo regista David Cronenberg. Sebbene il soggetto e l'idea di base siano frutto della mente dello scrittore, è indubbio il metodico ed attento lavoro che è servito per adattare il romanzo originale, composto da vari episodi scollegati tra loro, e trasporlo cinematograficamente. Ne viene fuori un film potente, strano, che ti colpisce fin da subito ed in cui sono palesi elementi biografici che riguardano Burroughs, come l'abuso di droghe, l'omosessualità, la scrittura, i vaneggiamenti onirici indotti da una vita scellerata ed al limite. Cronenberg con estrema dovizia non si limita  a riportare il tutto su pellicola, ma lo forgia in una sorta di racconto nel racconto dal sapore ancora più sperimentale ed innovativo in cui il protagonista è anche lo scrittore stesso. Il bello di questi film, girati e creati in questo modo all'apparenza confusionario, è che sono più unici che rari. Lontani dal mainstream, ma decisamente cult.

giovedì 20 ottobre 2022

TP-Link M7000

 

Piccolo, di fatto, oggettino che ho voluto prendere in prossimità della mia prossima gita in Marocco. Non volendo usufruire del troppo costoso piano roaming della TIM o di Poste Mobile, all'occorrenza prenderò una SIM locale per sfruttare il suo piano dati. E siccome ho in programma altre possibili mete al di fuori dell'UE, un router portatile mi potrebbe servire anche oltre a questa occasione. Si tratta del Tp-Link M7000 dall'irrisorio costo di 45 euro nel momento i cui sto scrivendo. 

Ecco le sue principali caratteristiche tecniche:
  • 4G LTE 150 Mbps - Lanciato nel 2020, M7000 supporta la rete 4G LTE di ultima generazione, può raggiungere velocità fino a 150 Mbps di download e 50 Mbps di velocità di upload(la velocità dipende dalla velocità di collegamento della SIM)
  • Supporta tutti gli operatori in Italia - tra cui iliad, ho mobile, kena ATTENZIONE, 1.disattivare il codice PIN della SIM da uno smartphone prima dell'uso. 2. controllare i parametri (APN) con l'operatore di rete se l'M7000 non rileva la scheda SIM
  • Condividere facilmente WiFi fino a 10 dispositivi - Facilità di uso, basta inserire una scheda SIM 4G per creare il tuo hotspot Wi-Fi dual band. Condividi istantaneamente la connessione 4G/3G con fino a 10 dispositivi Wi-Fi come tablet, telefoni cellulari, computer portatili, console di gioco e molto altro ancora
  • Risparmio energetico - Per impostazione predefinita, la modalità di risparmio energetico è abilitata e M7000 spegnerà il Wi-Fi quando i dispositivi wireless non sono connessi per 10 minuti, per riprendere la connessione Wi-Fi, premere il pulsante di accensione o disabilitare la modalità di risparmio energia
  • Batteria da 2000 mAh - L'M7000 è il compagno di viaggio ottimo per rimanere connessi. Per l'uso intensivo, si consiglia di utilizzare i router 4G come TL-MR6400 o Archer MR600; temperatura di esercizio suggerita: 0 ° C ~ 35 ° C, evitare di utilizzare questo prodotto ad alte temperature
  • Gestione semplice con APP - l'app tpMiFi ti permette di stabilire limiti di trasferimento dati, controllare quali dispositivi sono connessi al tuo Wi-Fi e inviare messaggi
  • Requisiti di sistema: Windows 10/8/7/vista/XP, Mac OS, Android, iOS, Windows Phone 
  •  
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mercoledì 19 ottobre 2022

Dahmer - Mostro: La Storia Di Jeffrey Dahmer [Stagione 1]

 

Anno: 2022
Titolo originale: Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Numero episodi: 10
Stagione: 1

Nuova mini serie di Netflix di genere true crime: i dieci episodi che la compongono si basano sulla storia vera di uno dei più famosi serial killer moderni, il famoso Mostro di Milwaukee. La serie è veramente ben fatta: ti prende, è interessante e non mitizza per nulla la figura di Dahmer, nè, a mio avviso la giustifica. Scende però di parecchio nelle ultime due puntate quando è palese l'allungamento del brodo. Dal punto di vista del pubblico, il prodotto è vincente, anche se ad un esame più approfondito e meno a caldo sono più che evidenti alcune lacune.. Da una parte infatti i produttori riescono a non tralasciare gli importanti aspetti sociali riguardanti le comunità più deboli, il disinteresse nei confronti dei gay, la poca fiducia delle istituzioni nei confronti della gente di colore o negli immigrati; ed ancora punta il dito sull'incapacità delle forze dell'ordine a seguire comportamenti corretti o sulla classe politica che non sa esprimere il concetto di giustizia abbracciando anche i deboli e le minoranze; ma anche lo sfruttamento mediatico ed il clamore che si crea attorno ad una notizia di tale rilevanza, il marketing (di cui Netflix stessa fa parte) che non guarda in faccia carnefice e vittime. Ecco, tutte queste cose sono ampiamente esposte, per fortuna, eppure a guardar bene forse manca un approfondimento sulle vittime stesse, che tranne che in un caso specifico, passano più come una cornice od uno sfondo a cui abituarsi. Probabilmente una cosa del genere fatta bene sarebbe però anche stata irrispettosa magari per le famiglie, ma ad esempio la figura di Glenda, che a mio avviso è sì importante, ma pur sempre marginale, trova troppo risalto rispetto a tutto il resto. Comunque una gran bella ed interessante serie.

Gotti - Il Primo Padrino (2018)

 
Regia: Kevin Connolly
Anno: 2018
Titolo originale: Gotti
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (4.7)
Pagina di I Check Movies
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E' gratis su Prime Video  ma io avevo un buono (gratuito) per scegliere un film da una breve lista su Rakuten TV ed ho optato per questo. Avevo sentito un po' di voci riguardo al fatto che non fosse molto bello, ma sai, i gusto son gusti, e anche se si tratta di un genere che considero ormai morto e sepolto, il gangster movie mafioso poteva risultare interessante. Del resto The Irishman, è stato portentoso. Ma non tutte le ciambelle escono col buco ed il rischio qui era maggiore, essendo basato sulla reale figura di John Gotti, capo mafia, o boss dei boss, di New York. Il film però non gira, un po' per questo aspetto biografico, ma soprattutto per un ritmo spezzettato. Sembra infatti un insieme di tanti aneddoti, alcuni davvero irrilevanti e noiosi che seguono la vita del boss, senza però inserire aspetti determinanti che hanno fatto grandi altri film. Mi riferisco soprattutto al modus operandi mafioso, a quella sorta di onore che vanno raccontando, ad un certo di tipo di violenza tipico della mafia. Elementi che qui ci sono, ma mai descritti in maniera vincente cinematograficamente parlando. Non che si debba creare empatia certo, ma qui non si crea neanche disgusto. Solo distacco. 

domenica 16 ottobre 2022

Foliage autunnale alla Riserva Naturale di Acquerino

 
Andare a fare un'escursione nella Riserva Naturale di Acquerino Cantagallo era in programma da diverso tempo. Non necessariamente durante la magnifica stagione del foliage autunnale, ma più precisamente in uno di quegli inverni o primavere che ricorderemo un po' distanti e non tangibili. Erano i tempi delle zone colorate, gialle, arancioni e rosse insomma. E un paio di volte per il cambio colore, un'altra per neve e ghiaccio, siamo stati impossibilitati a passeggiare per la riserva. Oggi si è ricreata l'occasione con un fantastico manto di foglie, ricci e castagne che ci ha sempre accompagnato su ogni sentiero. Partiti dal rifugio Cascina di Spedaletto, siamo subito entrati nel bosco e dopo una breve salita, seguito il corso del Torrente Limetra fino a Monachino. Da qui la salita è diventata più intensa, lunga ed impegnativa, ma senza che la accusassi troppo. Fatto anche un pezzo di crinale, sempre all'interno del bosco e conclusa con una bella discesona tanto per non farsi mancare nulla.

Album fotografico Acquerino

sabato 15 ottobre 2022

Rocchetta Mattei e Grotte Soprasasso

Finalmente un sogno che si è realizzato. Sono stato dietro a Rocchetta Mattei praticamente da quando circa sette anni fa, ha aperto al pubblico. La ho descritta e consigliata ad amici che ci sono stati ed hanno apprezzato, per poi a loro volta consigliare ad altri e così via. Tutti rimasti soddisfatti, mentre io purtroppo, per svariati motivi non ero ancora riuscito a prenotare la visita guidata all'interno del castello ristrutturato e voluto dal conte Cesare Mattei (che, parere mio personale, era un bel furbacchione essendosi arricchito con la elettromeopatia, di cui potete immaginare l'effettiva utilità in campo medico...). I suoi interni richiamano più di uno stile architettonico ed artistico ed a mio avviso è fondamentale poter venire a vedere con i propri occhi le bellezze che questo tesoro ritrovato (restaurato) nasconde. Terminata la piacevole visita mi sposto di pochi km per farmi un semplice ed autunnale trekking per vedere le Grotte Soprasasso. 

Album fotografico Rocchetta Mattei
Album fotografico Grotte Soprasasso 

venerdì 14 ottobre 2022

Gaggio Montano

 
Giornata di avvicinamento per il grande obiettivo di domani che cerco di raggiungere ormai da diversi anni. E siccome non avevo voglia di sprecare inutilmente il pomeriggio, una volta arrivato nel grazioso borgo bolognese di Gaggio Montano, famoso per il suo faro (no, non siamo sul mare) edificato in onore e ricordo dei caduti delle due Guerre Mondiali, invento un qualcosa. Oltre a dare un'occhiata al paese e dopo essermi sistemato nella storica Antica Locanda la Posta. Faccio un semplice anello di circa 8 km seguendo il sentiero 157 che mi porta all'interno di castagneti multicolori e con vista sulla valle sottostante. L'anello tocca anche Gabba e si rivela essere decisamente autunnale in questo scorcio di Appennino bolognese. Chi disdegna l'autunno, conosce solo tre stagioni.

Album fotografico Gaggio Montano 

giovedì 13 ottobre 2022

La Ragazza Nella Nebbia (2017)

 
Regia: Donato Carrisi
Anno: 2017
Titolo originale: La Ragazza Nella Nebbia
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Giusto un paio di giorni fa ho visto L'Uomo Del Labirinto, scritto e diretto da Carrisi con protagonista Servillo e così, vedendo che era disponibile anche questo, con le medesime caratteristiche di sopra, ho deciso di guardarlo. Si tratta sempre di un thriller, ma la sua ambientazione è molto più realistica e meno sperimentale così come nel genere che abbracciano mancano le sfumature tipicamente noir dell'altro. Toni Servillo ha sempre il ruolo di colui che cerca di svolgere la matassa, ma anche il personaggio è totalmente diverso, questo parecchio più antipatico ed arrogante tra l'altro. Quindi, sbagliavo quando credevo che potessero essere collegati. Nel film inoltre ci sono molti richiami ad un altro caso risolto da questo ispettore Vogel, tanto che credevo si trattasse di una sorte di sequel: mi sbagliavo anche in questo caso, poichè tali richiami sono utili soltanto per far scorrere la trama. Devo dire che nonostante lo abbia guardato con estrema curiosità fino in fondo, non mi sia piaciuto moltissimo, perchè anche qui si punta in alto, per poi arrivare ad un finale con troppi copi di scena, che non sono per niente esaustivi.

martedì 11 ottobre 2022

Maccabi Haifa 2 - Juventus 0

 

Una delle pagine più nere che possa ricordare per quanto riguarda la Juventus, come ciliegina sulla torta di una stagione buia e tenebrosa già arrivati ad ottobre. Allenatore servile e filo aziendalista di una dirigenza incapace di rinnovare e guardare avanti, riesce nell'intento di toglierci dalla lotta scudetto ed uscire dal girone europeo anzi tempo. Ed in che modo. Ha sempre giocato di merda (e no, se oltre cento giocatori sotto la sua guida giocano di merda, è ovvio che la colpa sia sua), ma almeno poteva contare sulle cazzate che sputava ai microfoni, tipo il corto muso, la difesa inespugnabile (magari si riferiva a quella di Conte) e ai risultati ottenuti (dai giocatori, non certo da lui). Ha vinto le stesse cose che hanno vinto Conte e Sarri con uomini scelti da altri (lui invece se li sceglie ed ha voce in capitolo sul calcio mercato), al suo ritorno ha fatto peggio del maltrattato Pirlo alla sua prima esperienza di allenatore. E ora ci tocca pupparcelo perchè quell'altro raccomandato di Arrivabene non si fruga le tasche per rimediare agli errori e chiamare in panchina l'ultimo scappato di casa che può trovare. Maifredi aveva più dignità.

L'Uomo Del Labirinto (2019)

 
Regia: Donato Carrisi
Anno: 2019
Titolo originale: L'Uomo Del Labirinto
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.8)
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Non ho letto il libro, ma essendo il regista anche l'autore dell'omonimo romanzo, nonchè sceneggiatore e produttore, mi vien da dire che almeno per quanto riguarda la fedeltà ci dovrebbero essere pochi dubbi. Anche se non la ritengo un fattore di primaria importanza. La trama è molto accattivante, specie nella parte iniziale, perchè si inserisce in un contesto davvero curioso, a tratti un noir moderno, che si fonde con numerosi elementi retrò. E' quindi anche la location, indefinita nel luogo, ma con richiami ai limite del pre apocalittico (incendi che illuminano la notte, coprifuoco nelle ore più calde del giorno), che riesce a stuzzicare fin da principio con una sorta di ambiguità. Anche lo strizzare l'occhio in maniera molto decisa ad elementi internazionali, non solo per la presenza di Dustin Hoffman o dei nomi non italianissimi, riesce ad dare un moto di interesse nello spettatore. Purtroppo però sembra che diversi tratti positivi del film restino delle semplici velleità e che nonostante l'ambizione che sia alla base del progetto, il tutto stenti a decollare. Forse non tanto per colpa della parte cinematografica, ma per quella romanzata, in cui i colpi di scena si susseguono in maniera forse troppo decisa e repentina.

domenica 9 ottobre 2022

Milan 2 - Juventus 0

 

Con un po' di ritardo, ma c'è chi in testa ne ha parecchio di più, per scrivere giusto poche righe sull'ennesima sconfitta, che arriva proprio quando qualcuno si era sentito ringalluzzito dopo le vittorie consecutive contro i temibili Bologna e israeliani del Maccabi Haifa... Primo vero spartiacque, così hanno detto, contro il Milan che con tutto il rispetto, è ancora quarto in campionato. E c'è chi ha preteso di definirlo possibile scontro per la testa della classifica. Siamo ottavi eh. Ottavi. Con sette squadre davanti. Ecco come è andata: per i primi dieci minuti la Juventus non è stata a guardare, non ha atteso il Milan, ma con alcune verticalizzazioni si è ritrovata spesso in area avversaria o nei dintorni. Zone che non sempre abbiamo visto in tutte le partite precedenti. Poi si è sentito quel "calma, halma" intorno al minuto quindici che pretendeva un maggior possesso palla e controllo del gioco. tradotto è: mi caco in mano, quindi non andiamo troppo in attacco, Dusan scendi, Milik anche te. Seconda parte del primo tempo quindi di nuovo il buio ed infatti Orsato fa segnare il Milan. Secondo tempo inguardabile, infatti ho chiuso prima il collegamento.

Elba:non solo spiagge #18

All' isola d'Elba ci sono ben due Monte Giove. Uno che fa parte del massiccio del Capanne e l'altro nella zona orientale, tra Rio Elba e Cavo, sulla cui sommità ci sono ancora i resti dell'omonima Torre. Si tratta di ciò che fu una costruzione militare voluta dagli Appiani, per dominare dall'alto gran parte dell'Elba orientale ed il canale di Piombino. Per raggiungerla da Rio ho seguito il classico sentiero che porta anche al Monte Strega salvo poi deviare verso il caratteristico eremo di Santa Caterina ed il suo Orto dei Semplici. Per il ritorno, avendo fretta ho optato per la classica strada della Parata. 
 

sabato 8 ottobre 2022

Elba: non solo spiagge #17

 
"Premetto che non me li vado a cercare, ma sono loro (cancelli, cartelli intimidatori, filo spinato...) che mi stanno perseguitando. L'escursione di oggi era già in programma e non la faccio a caso: seguo pari pari una traccia trovata su wikiloc che parte da Marina di Campo e passa per Colle Palombaia. Sono una "vittima" dei reel su Instagram e c'è una ragazza elbana da cui prendo qualche spunto ed infatti lo scopo era andare al Faro di Monte Poro. Dalle foto potrete vedere che l'escursione è davvero bella e suggestiva, quindi meritevole e adatta a tutti. Peccato che proprio la zona del faro sia interdetta... Ed anche quella della spiaggia di Galenzana... Lì per lì quando vedo i primi avvertimenti mi prende un po' di sconforto. Poi però quando arrivo al "cantiere" con tanto di filo spinato e barriere anti sommossa mi viene in mente di aver letto qualcosa a riguardo... Vuoi vedere che... Si, Agriturismo Galenzana, più volte ripreso a livello giudiziario (basta cercare velocemente su Google) ha impedito l'accesso a diverse parti del Parco senza averne il diritto. Quindi diciamo che "me ne frego" e faccio il mio. Arrivato alla bellissima spiaggia  (anche qui una rottura di palle) trovo ben 4 persone differenti che stanno provando ad andare al faro. La prima è una ragazza che sembra in gamba e sveglia quindi le faccio capire che la zona è interdetta, ma non c'è nessuno e non si tratta del muro di Berlino. Le altre sono tre tedesche e mi vergogno del fatto che in Italia siano permesse certe cose, dico loro semplicemente che è tutto recintato. Scusate lo sfogo, ma credo che le istituzioni non si possano limitare a dire che stanno fan
do il possibile per ripristinare la zona." 
Ok, questo è ciò che ho scritto in politichese su di un gruppo Facebook. Qui nel mio spazio personale, posso dire che quella merda può mettere anche le mine antiuomo, ma non mi fermerà mai (e come me tanti altri). Comunque una volta ripresomi dall'incazzatura porto con me un bel bagaglio di colori quasi autunnali e paesaggi su Montecristo e Pianosa molto suggestivi. Nel bosco del colle si notano molti terrazzamenti e muretti a secco, segno che fino a non troppi decenni fa quella zona era coltivata, forse a viti o anche ulivi e alberi da frutto. Prendo lo scooter e volo verso il Perone da cui inizia il sentiero del Santuario delle Farfalle. Arrivo fino a Passo Filicaie e do un occhio alla ferrata, da pochi giorni intitolata a Massimo Russo. 
Album fotografico Santuario delle Farfalle 

venerdì 7 ottobre 2022

Elba: non solo spiagge #16

Ecco mi di ritorno all'Elba, che nella pratica e nella sostanza è come una seconda casa (quindi per il Segugio: non conta come gita). Oggi ho voluto provare un'impresa eccezionale, ovvero cercare di fare un lungo anello partendo da Rio Elba che toccasse anche Rio Marina ed il suo affascinante Parco Minerario. Ecco come è andata ed i sentieri che ho scelto via, perché qui è l'unico posto in tutto il mondo dove la gente recita sentieri segnati o addirittura strade. Comunque polemiche a parte (che tanto scavalco e se mi faccio male vi denuncio), sono partito dal cimitero di Rio Elba e sono sceso fino a quello di Rio Marina. Da qui per non passare dai campi e dagli orti ho preso una parte di asfalto della strada della Chiusa che mi porta in paese. Risalgo su sterro per prendere i sentieri CAI in prossimità del Parco Minerario ed inizio così il lungo anello sopra le miniere. Inizialmente avevo deciso di farlo più breve tagliando subito verso la costa, ma la parte panoramica mi piaceva ed anche entrare nella macchia per arrivare al Laghetto Rosso delle Conche. Ancora strada sterrata fino a sbucare sopra Cala Seregola ed un paio di curvoni in asfalto. Una volta giunto in prossimità della spiaggia dei Topinetti però mi ributto nella macchia seguendo un sentiero per mbk e rientro nel Parco Minerario. Esco infine direttamente a Rio Marina ed invece di percorrere tutta la Via dell'Amore fino alla spiaggia di Ortano, ne seguo solo l'inizio e poi prendo direttamente per Montefico. Questa parte sui due Rio mi è nuova così in alto. Aggiro il colle (e le barriere architettoniche) e riuscendo verso la parte finale di Ortano per poi ricollegarmi a Rio nell'Elba tramite la Valle dei Mulini. Si è trattato di un bel percorso di circa 25km con +800 metri, molto equilibrato. Alla fine l'asfalto sarà stato solo un 20% compreso quello inevitabile all'interno dei paesi. Un giro vario che consiglio a tutti coloro che vogliono vedere diversi scorci poco conosciuti di questa parte dell'isola. 
 

giovedì 6 ottobre 2022

Run Hide Fight - Sotto Assedio (2020)

 
Regia: kyle Rankin
Anno: 2020
Titolo originale: Run Hide Fight
Voto e  recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
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Filmetto con molti luoghi comuni ed una trama scontata e rivista in cui le scene di azione dovrebbero essere il fulcro della storia. In una parte minore abbiamo Thomas Jane, uno dei protagonisti di The Expanse, ma le cose interessanti finiscono più o meno qui. In realtà il film in sè non è brutto, perchè riesce a farsi guardare e il ritmo, pur essendo altalenante, fa il suo dovere. Però la storia, classico attentato in una scuola superiore americana, per futili motivi è un po' troppo povera. Gli sceneggiatori provano ad infarcirla con alcuni elementi chiave, come la morte della madre della protagonista, o il bullismo come atto scatenante di quella che potrebbe essere una mattanza. Però il succo è davvero poco, pur spremendo vari temi. L'azione la fa da padrona, con alcuni noiosi intermezzi ed il tutto è costruito a tavoli senza una vera e propria logica per cui determinati eventi dovrebbero andare proprio nel modo indicato dal regista. Niente di che insomma.

mercoledì 5 ottobre 2022

Juventus 3 - Maccabi Haifa 1

 
Vittoria larga, contro un avversario per niente irresistibile e non preparato per determinati palcoscenici. Poteva essere ancora più larga, ma la verità è anche che poteva esserlo meno o addirittura essere mutata in un pareggio. Vergognoso e da flagellazione, ma dobbiamo considerare che gli israeliani hanno preso tre volte il palo. Ed anche se noi abbiamo avuto altre occasioni oltre a quelle delle reti, resta il fatto che abbiamo sofferto per alcuni minuti, come imbambolati e poteva succedere l'irreparabile. Non che questa vittoria cambi qualcosa a livello di posizione o di probabilità di passaggio del turno, ma almeno possiamo sperare di entrare in Europa League, che è meglio di nulla. Il gioco è stato migliore rispetto al passato e con un numero maggiore di verticalizzazioni, ma appunto gli avversari ci hanno lasciato molti spazi. Subito una statua per Di Maria come assist man e subito una serie di complimenti a Rabiot per aver disputato un'ottima gara, non solo dal punto di vista tecnico qualitativo, ma anche da quello della testa e della voglia.

Confini E Dipendenze (2021)

 
Regia: Nicholas Jarecki
Anno: 2021
Titolo originale: Crisis
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Al di là dell'importanza sul tema trattato, questo film ha un difetto che salta subito all'occhio: è troppo vario e spezzettato nel genere. Non si riesce a capire la piega che voglia intraprendere. Il focus è su tre sotto trame  che si intrecciano, ma queste hanno anche ritmi differenti tra loro, non ben amalgamati. C'è il thriller con un po' di azione ed il poliziotto sotto copertura. E ha pure una sorella tossica, tanto per aggiungere elementi in più. Poi c'è la parte drammatica della madre che perde il figlio, apparentemente per un incidente, anche questo legato all'abuso di sostanze stupefacenti, ma pure lei gioca a fare la detective ed abbraccia al via della vendetta. C'è poi il professore universitario di rilievo che scopre casualmente l'incidenza tra un nuovo farmaco che a breve verrà lanciato nel mercato e la dipendenza nei pazienti. Questo si troverà a lottare contro una potente multinazionale, bustarelle travestite da donazioni sociali ed attacchi mezzo stampa alla propria persona. Insomma, su tre storie ne bastava una soltanto, ma approfondita in maniera migliore.

martedì 4 ottobre 2022

Cammino di San Jacopo #6 - da Pisa a Livorno

E finisce qui il Cammino di San Jacopo, con questa lunga tappa che collega in un derby dell'amicizia e della fratellanza Pisa e Livorno. Non ve la prendete, ho deciso così e pace sia, senza rotture ulteriori.Oggi, nonostante il dislivello irrisorio, la tappa è stata per certi versi impegnativa  per la sua lunghezza e proprio per il suo essere tendenzialmente piatta che non permette cambi di postura o di marcia o altri tipi di alleggerimenti nel camminare. Ho letto in giro molti commenti negativi relativi a questa sesta prova per completare il Cammino di San Jacopo, ma onestamente non la vedo peggiore alle altre. Certo, quelle centrali sono molto più panoramiche, ma qui, specie nella prima metà non si tocca neanche mai l'asfalto, a differenza ad esempio della prima e della quinta in cui il bosco lo vedi soltanto dopo diversi chilometri di cammino. Ovviamente l'entrata a Livorno non è delle migliori, perchè si passa dalla zona portuale, ma neanche è chissà cosa, spesso addirittura c0è un marciapiede su cui fare affidamento. Comunque adesso è conclusa anche questa (salvo lo spin off extra per Montenero, ma devo vedere se è già ufficiale o meno)

domenica 2 ottobre 2022

Juventus 3 - Bologna 0

 

Serviva una vittoria di questo tipo, larga, con la nostra porta inviolata e soprattutto con un atteggiamento offensivo.. Non è stata ovviamente la partita perfetta e quella con gli occhi della tigre per dimostrare di esserci, ma un semplice passo avanti rispetto al baratro visto recentemente. La Juventus, riesce ancora ad annoiare nonostante la superiorità indiscussa nei confronti dell'avversario, che sta messo ancora peggio. Per dirla alla Cassano, sono degli scappati di casa, e lo si nota subito. Noi facciamo un po' di fatica a creare nitide palle da rete, ma l'atteggiamento è più positivo rispetto a prima. Se così non fosse stato, avremmo chiesto una perizia psichiatrica per diversi elementi. Il secondo tempo è migliore dal punto di vista qualitativo del gioco e dalla voglia di emergere come squadra, anche sfruttando gli errori del Bologna. Così arrivano la seconda e la terza rete, un palo e d altre occasioni abbastanza cristalline. Troppo presto però per essere felici: c'è da lavorare e portare a casa tantissimi altri risultati.

Tuscia #3: Bomarzo e dintorni

 

Ultima giornata nella Tuscia viterbese ed anche oggi ci siam mossi in lungo ed in largo in posti davvero caratteristici ed emozionanti. La prima tappa è stato il Sacro Bosco, conosciuto anche come Parco dei Mostri di Bomarzo. Questa è una meta molto gettonata, anche dalle gite scolastiche, infatti ci ero già stato decenni fa e ne ho riapprofittato adesso con maggiore consapevolezza. Il giardino a disposizione dei numerosi turisti è sempre ben tenuto ed organizzato, un posto unico nel suo genere, veramente suggestivo. Una volta terminata la visita, ci dirigiamo verso il quasi disabitato centro storico della vecchia Bomarzo e ci inerpichiamo per le sue stradine viuzze, prima di fermarci per l'ultimo pasto in questa generosa terra legata sempre e comunque agli etruschi sebbene situata nel Lazio. Non ancora paghi però, a pochi minuti di macchina dal piccolo borgo, sappiamo esserci un altro parco visitabile: quello delle Cascate di Chia, legato cinematograficamente a Pasolini, ma non solo. Così con un piccolo trekking all'interno del rigoglioso bosco ci rechiamo prima verso la torre e poi nella zona delle cascate e dei mulini. La giornata è terminata con l'ennesima chicca che che anche i posti vicino casa possono regalarci. 

Album fotografico Sacro Bosco e Bomarzo

Album fotografico Parco delle Cascate di Chia

Tuscia #2: tanti dintorni di Viterbo

 
Oggi io e GaiaRda ci siamo dati davvero da fare. Abbiamo riempito totalmente la nostra giornata nella Tuscia, uscendo da Viterbo dopo il giro mattutino e tornandoci per quello serale. Cominciamo così con la visita all'elegante Villa Lante ed al suo giardino all'italiana, sita in Bagnaia. Proseguiamo poi per Sant'Angelo , il suggestivo e caratteristico paese delle fiabe, in cui la street art composta da decine e decine di richiami ad opere fiabesche è perfettamente dietro ogni angolo. Dopo pranzo dedichiamo il nostro tempo a Celleno, il borgo fantasma, ormai abbandonato e senza nessun abitante dal terremoto che lo colpi nei primi anni trenta. Infine un po' di meritato riposo alle terme libere di Bullicame, con tanto di oudcibaa 58° che ci rigenera muscoli e pelle. Nota da sottolineare cena stratosferica a Viterbo all' Hosteria dal Sor Bruno: un'esperienza sensazionale.

Album fotografico Villa Lante
Album fotografico Celleno, il borgo fantasma 
Album fotografico Varie