domenica 14 settembre 2025

Corso Ferrate #2/2: Barranco del Dolo

 


Oggi ho deciso di alzare l’asticella e di misurarmi con la Ferrata Barranco del Dolo. È stato un banco di prova importante, forse il più impegnativo che abbia affrontato fino ad ora, e alla fine posso dirlo chiaramente: qui ho trovato il mio limite.

La partenza sembra quasi ingannevole, con tratti obliqui e verticali su arenaria compatta che, seppur già faticosi, scorrono via bene grazie alle staffe provvidenziali. Poi arriva la placca liscia, con le maniglie artificiali che ti tirano su verso il traverso successivo. Fin qui il ritmo è serrato ma ancora gestibile, il tipo di sforzo che senti nelle gambe e nelle mani ma che non ti spaventa.

Il punto vero della ferrata, quello che resta impresso, è il camino aperto. Tecnicamente è il passaggio chiave dell’intero itinerario e non a caso: non ci sono appigli naturali e il movimento richiesto è di spaccata, sfruttando la parete opposta rispetto al cavo. Per chi, come me, non ha gambe lunghe, la faccenda diventa subito complicata. Alla fine non ho avuto scelta: ho dovuto issarmi soprattutto con le braccia, tirando più del dovuto. So bene che non era il movimento corretto, ma era l’unico modo per passare. E l’ho fatto.

Arrivato in cima al camino ero soddisfatto, ma le braccia provate raccontavano tutta la fatica. Non ero distrutto, questo no, però il limite l’ho toccato con mano: qui la tecnica non basta se non hai certe leve o una guida pronta a correggere e a sostenerti moralmente passo passo (braccio braccio anzi) . Dopo il camino, il percorso diventa più umano: un altro traverso impegnativo ma più breve, poi il filo di cresta in saliscendi fino in cima , che arriva come una liberazione e una ricompensa.

È stata una ferrata bella, suggestiva e intensa. Mi sono divertito, ho provato emozioni forti, ma ora so con più chiarezza che non tutte le vie fanno per me. Le prossime le sceglierò con più attenzione: percorsi di livello inferiore, dove la fatica non diventa un ostacolo costante, oppure ferrate impegnative come questa ma con una guida al mio fianco, per affrontarle in sicurezza e imparare di più.

La montagna insegna anche questo: a riconoscere i propri limiti. E oggi, su questa lama di roccia del Dolo, l’ho capito meglio che mai.


Poche foto oggi per ovvi motivi 

Album fotografico Corso Ferrate #2/2: Barranco del Dolo

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